Come sono cambiate le regole di accesso al credito Cosa si deve e cosa non si deve fare a cura del Dott.Maurizio Berruti 1 Criteri per la valutazione del merito creditizio Ai fini della assegnazione del RATING le banche dovranno tener conto dei seguenti fattori: STORICA ANALISI di BILANCIO CAPACITA’ DI CREARE CASH FLOWS FUTURA STRUTTURA PATRIMONIALE ANALISI del CONTO ECONOMICO a VALORE AGGIUNTO BUDGET di CASSA per evitare il verificarsi di una P.D. (probability of default) Per conoscere la qualità dei ricavi e la validità delle strategie operative adottate, ottenibile con l’integrazione delle analisi GESTIONE OPERATIVA VALORE AGGIUNTO AGGIORNAMENTI FREQUENTI DELLE ANALISI Per un migliore monitoraggio dell’andamento del rapporto, grazie all’ausilio di Bilanci di verifica infrannuali FLESSIBILITA’ FINANZIARIA Cioè capacità ad ottenere risorse addizionali; in quest’ambito sono ricomprese anche le operazioni di VENTURE CAPITAL PROIEZIONI DEL BUSINESS Mediante Piani di fattibilità e/o Business Plan STRATEGY IMPLEMENTATION RISCHIO MERCATO Capacità ad attuare e gestire il cambiamento Nel quale l’azienda opera 2 Che cosa cambia nel rapporto Banca Impresa Con l’applicazione del rating viene introdotto un nuovo approccio nella gestione del rischio di credito che provoca una serie di inputs quali: AUTONOMIA PRICING (costo) più completa dell’organo di valutazione del merito creditizio che non può essere influenzato, nelle sue decisioni, da altri organi della banca dei CREDITI Il costo del denaro cambia in funzione del punteggio del rating (in ogni caso non puo’superare le soglie usura) In merito alle soglie di usura (L.108/96) si rimanda alle slide che illustrano il metodo di rilevazione. Successivamente viene evidenziata una tabella, nella quale è stato riportato il costo medio del denaro (scoperto di c/c per importi superiori ad € 5.000) nel periodo che va dal I trimestre 2002 al IV trimestre 2007 (Fonti Bankit) 3 Modalità di rilevazione dei tassi d’interesse Il Ministero del Tesoro, in base alla Legge n. 108/1996 in materia di usura, è chiamato a rilevare, ogni tre mesi, il tasso effettivo globale medio (TEGM) degli interessi praticati dalle banche e dalle società finanziarie nel corso del trimestre precedente, per operazioni della stessa natura Detto tasso, aumentato della metà, costituisce il limite oltre il quale gli interessi sono usurari. 4 Modalità di rilevazione dei tassi d’interesse n Categoria operazioni Classi di importo Inferiori/uguali oltre 1 Conti correnti garantiti e non garantiti € 5.000 € 5.000 2 Scoperti senza affidamento € 1.500 € 1.500 3 Anticipi, sconti ed altri finanziam. alle imprese € 5.000 € 5.000 4 Factoring € 50.000 € 50.000 5 Crediti personali e altri finanziam. a famiglie 6 Leasing autoveicoli e aeronavali € 25.000 € 25.000 Leasing immobiliare strumentale € 25.000 € 25.000 Senza limite 7 Credito finalizzato € 5.000 € 5.000 8 Credito revolving € 5.000 € 5.000 9 Mutui tasso fisso Senza limite Mutui tasso variabile Senza limite 10 Prestiti contro cessione del quinto stipendio € 5.000 5 € 5.000 Andamento dei Tassi medi dello scoperto di c/c superiore a euro 5.000 12,00 9,8 9,8 10,00 9,4 8,00 6,4 6,4 9,7 6,6 9,7 7,0 9,4 9,5 9,3 9,5 9,4 9,5 9,4 9,5 9,5 9,5 9,4 9,4 9,5 9,6 9,8 7,0 7,3 7,1 7,4 7,3 7,4 7,3 7,4 7,4 7,4 7,0 6,8 6,8 6,8 6,9 6,0 6,00 Effetto Basilea (1) 4,00 2,00 3,4 3,4 3,4 3,1 2,7 2,4 2,1 2,2 2,1 2,1 2,1 2,2 2,1 2,1 II III IV I II III IV I II 2,7 2,8 2,1 2,6 2,9 2,3 III IV I II III IV 0,00 I II III IV I 2002 Tassi 2003 Euribor 2004 2005 2006 D 6 (1) Andamento che avrebbero dovuto avere i tassi dello scoperto di c/c a seguito della riduzione dell’Euribor Che cosa è il RATING L’origine della parola è anglosassone e deriva dalla radice “to rate” ( valutare, quotare). La sua prima applicazione nel mercato statunitense risale addirittura al 1890. In altri termini il “rating” rappresenta le procedure analitiche dirette a fornire un “giudizio” sintetico dell’azienda, tramite l’ausilio di indicatori, sulla sua solvibilità, cioè sulla capacità di ripagare il prestito ricevuto. Esistono due tipologie di rating: RATING ESTERNO Elaborato da agenzie internazionali RATING INTERNO elaborato dalle banche S.R.B. I.R.B. STANDARDISED APPROACH INTERNAL RATING BASED APPROACH STANDARD & POOR’S MOODY’S Foundation approach FITCHRATINGS Sistema di base Advanced approach Sistema avanzato più sofisticato 7 inserimento Come viene costruito il Rating Dati di bilancio La riclassificazione di bilancio rappresenta l’impegno maggiore per esprimere un Modello di analisi finanziaria secondo metodologie di riclassificazione omogenee nel tempo; questo consente di formulare per l’attribuzione di un Indici economico-finanziari Punteggio Scoring ai valori analizzati la S dei punteggi determina lo che viene convertito in un RATING Classe di affidabilità che deve corrispondere a 3 caratteristiche obiettività ogni azienda analizzata viene posta su uno stesso piano dinamicità in quanto l’indagine deve essere prospettica sinteticità poiché il rating si deve riassumere in una classe codificabile con un numero e/o lettera Infine si passa al processo di Interpretazione di tale classe 8 Tipologia di Rating emesso dalla Agenzie 9 S.R.B. (STANDARDISED APPROACH) Nella tabella sono esposti i pesi secondo le diverse categorie di prenditori (privati, Stati, banche, mutui prima casa, eccetera), la cui sommatoria serve al calcolo del RWA (risk-weighted assets). 10 Nuovo accordo di Basilea Le informazioni quanti-qualitative Tipologia di analisi Documento di riferimento – natura Quantitative (oggettive) il documento di riferimento rimane il bilancio ufficiale dal quale vengono ricavati i relativi indici; tale tipologia di analisi è sicuramente riconoscibile come “oggettiva” in quanto si basa su elementi certi e definiti contenuti nel documento ufficiale di comunicazione ai terzi Qualitative (soggettive) • • • • • • • sulle performances aziendali sul programma di attività dell’azienda sulla situazione organizzativa sulla situazione tecnologica sulle caratteristiche di struttura del settore sulle regole della concorrenza in cui l’azienda opera 12 Nuovo accordo di Basilea Strumenti Natura Azione Attività di pianificazione Qualità dei piani prodotti Consuntiva Previsionale Analisi Q. dell’attività di pianificazione sviluppata dall’Azienda Articoli di giornale News aziendali Comunicati stampa dell’azienda di smentita Assenza di informazioni pubbliche negative circa l’attività dell’azienda Consuntiva Analisi dell’immagine esterna aziendale Dati comportamentali interni alla Banca Consuntiva Analisi della puntualità nell’adempiere alle obbligazioni assunte con la propria Banca 13 Nuovo accordo di Basilea Strumenti Natura Azione CE-RI (centrale rischi) Consuntiva Analisi puntualità nell’adempiere alle obbligazioni assunte con altre Banche CE-BI (centrale bilanci) Consuntiva Analisi degli scostamenti rispetto alla media del settore Visure ed altre informazioni di natura giuridica, a carattere pubblico fornite da provider esterni Consuntiva Assenza di pregiudizievoli in capo alla società, ai soci o agli esponenti aziendali 14 Che cosa significa il termine adeguatezza patrimoniale Il patrimonio deve essere adeguato ai rischi assunti distinti in Rischio di credito Rischio operativo che devono essere supportati dal cosiddetto capitale di vigilanza Secondo l’attuale rapporto Patrimonio di vigilanza Attivo sottoposto a rischio (prestiti concessi) Attivo sottoposto a rischio ovverosia Esposizione dell’operazione R.W.A. > 8% Risk Weighted Asset Attività ponderata per il rischio Peso del rischio di un’operazione X Secondo la tabella che segue Tabella ponderazione crediti v/Imprese Valutazione merito creditizio da a AAA AA- A+ A- BBB+ BBB- < B- Prive di rating Ponderazione di rischio 20% 50% 100% 150% 100% (peso rischio) 15 Attivo ponderato Per chiarire con un esempio, se l’azienda A richiede un prestito non garantito per un ammontare di € 100.000 la banca deve calcolare l’attivo ponderato che si ottiene moltiplicando valore dell’attività X coefficiente che, se poniamo fosse del € 100.000 = 100% pari ad euro 100.000 rischio Allora, in base alla formula Patrimonio di vigilanza Attivo sottoposto a rischio attivo sottoposto a rischio >8% il valore del patrimonio del quale si deve avere la disponibilità certa, sarà € 8.000 8.000 = 8% 100.000 Allora se il patrimonio della banca risulterà di € 8.000, questa per concedere un nuovo prestito potrà: Aumentare il proprio patrimonio di vigilanza Ridurre il rischio e se questo non è possibile privilegiando impieghi con coefficiente di rischio < a16100% Nuovo accordo di Basilea P.D. (probability of default Risulta ora necessario approfondire il concetto di Default che va visto sotto due differenti punti di vista Tradizionale stato di sofferenza Situazione di semplice inadempimento Viene, pertanto, considerato in default il debitore per il quale si presentino uno od entrambi i seguenti eventi La banca considera improbabile che il debito venga onorato La morosità supera i 90 gg. (1) In questa ipotesi si fa riferimento ad una situazione di 1. Credito incluso a sofferenza/incaglio 2. Viene effettuata dalla banca una svalutazione e/o un accantonamento specifico INADEMPIENZA Viene concessa una ristrutturazione per facilitare il realizzo del credito Ma non di insolvenza 3. 4. La banca ha presentato istanza di fallimento 5. Il debitore ha dichiarato fallimento (1) Solo per l’Italia il termine è stato portato a 180 gg. per anni 5 17 Nuovo accordo di Basilea Suddivisione delle imprese secondo Basilea 2 RETAIL Presentare il requisito di orientamento all’esposizione 1. di prodotto PMI CORPORATE Imprese con fatturato fra 5-50m di € small large 1.1. Carte di credito 1.2. Prestiti con rimborsi rateizzati fatturato da 50 a 250M di € oltre 1.3. Crediti rotativi 1.4. Mutui ipotecari per abitazioni 2. Basso importo nelle singole esposizioni 3. Numerosità delle esposizioni 4. Le PMI per essere considerate retail devono 4.1. Avere un fatturato inferiore a 5M di € 4.2. Ammontare max esposizione di 1M di € 18 Nuovo accordo di Basilea Altri fattori che determinano il costo del credito Tecniche attenuazione rischio di credito FINANCIAL COLLATERAL Garanzie reali Vengono applicati scarti HAIRCUT riducono l’ammontare della perdita in caso di insolvenza del prenditore Depositi c/o banca concedente Azioni quotate ORO Obbligazioni con rating pari a BB- Quote e/o azioni di O.C.I.V.M. Titoli quotati O.T.C. PHYSICAL COLLATERAL Garanzie personali CREDIT DERIVATIVES Derivati di credito Per tutte le garanzie devono essere rispettate rigidi controlli Consentono la sostituzione della PD (PD substitution) del soggetto garantito con quella del garante remargining giornalieri rivalutazioni 19 aggiornamenti periodici delle valutazioni degli immobili. Nuovo accordo di Basilea Basilea 2: le nuove regole del gioco Chiedere informazioni TAEG costo credito Sulla procedura seguita nella concessione di affidamento ed in sede di rinnovo Buona presentazione Fornire documentazione chiara e professionale affinchè la banca sia in grado di valutare in maniera approfondita il business aziendale Verificare il pricing del credito Per ottimizzare il costo del credito intervenendo sulle variabili che lo influenzano: rating, tipologia di affidamento, durata, etc. Monitorare il rating Programmare il proprio fabbisogno finanziario Considerare alternative al credito a breve Per prevenire, in tempo, eventuali declassamenti Attraverso un costante monitoraggio dei propri flussi di cassa Valutando altre forme: credito a medio/lungo, leasing, factoring, venture capital 20 Nuovo accordo di Basilea SI Basilea 2: cosa si deve fare e cosa non si deve fare NO Agire con la massima trasparenza Mancando di trasparenza il rapporto con la banca da collaborativo si trasformerà in antagonistico; Negoziare e prestare attenzione al costo del denaro è sinonimo di una sana gestione imprenditoriale Non negoziare o controllare il costo del denaro farà perdere la propria competitività Dimostrare la capacità di rimborso del prestito Non saper dimostrare la capacità di rimborso vuol dire non conoscere le capacità del proprio business Patrimonializzare l’azienda per aumentare la propria autonomia e ridurre al minimo il ricorso al credito Distogliere le risorse aziendali per fini personali vuol dire condurre l’azienda sull’orlo del collasso finanziario; Privilegiare la qualità piuttosto che la quantità del fatturato Lavorare senza margini vuol dire impiegare risorse inutilmente Effettuare un monitoraggio almeno trimestrale per verificare lo stato delle propria azienda, Il mancato monitoraggio non consente di individuare, per tempo, eventuali situazioni di default Verificare con la propria banca la sostenibilità dei progetti che si intendono attuare Tenere le proprie idee nel cassetto non gioverà certamente allo sviluppo della propria azienda La tenuta di un budget di cassa consentirà di conoscere per tempo i propri fabbisogni monetari Non controllare l’entità del fabbisogno può condurre ad una grave crisi di liquidità 21