Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Corso di Impatto Ambientale Modulo A: Pianificazione Energetica Ing. Giorgio Baldinelli a.a. 2011-12 Inquinamento da campi elettromagnetici Lo spettro elettromagnetico Possibili sorgenti Spettri di frequenze • • • • • • • • • • • DC 16 Hz 50 Hz 3-30 kHz 30-300 kHz 300-3000 kHz 3-30 MHz Sistemi di trasporto su rotaie in Italia Treni/metro europei Impianti civili Trasmissioni marittime Trasmissioni navali Loran Trasm. AM, Forni, saldatrici a fusione Radioamatori, saldatrici, diatermia, essiccatori, sterilizzatori 30-300 MHz FM, VHF, cordless, radiomobili, CB 300 MHz-3 GHz UHF, cellulari, diatermia, radar, telemetria,TV 3 - 30 GHz ponti radio, satellitari, radar, altimetri 30-300 GHz satelliti, astronomia, spettroscopia Sorgenti naturali • Il Sole: l’energia solare incidente quotidianamente sulla terra è costituita da onde elettromagnetiche in un ampio spettro di frequenze • La Terra: il campo magnetico terrestre prodotto da correnti elettriche circolanti negli strati profondi della crosta terrestre • I tessuti biologici sono attraversati continuamente da correnti biochimiche che accompagnano le funzioni fisiologiche Sorgenti artificiali • Impianti di generazione, trasporto e distribuzione dell’energia elettrica • Impianti per le telecomunicazioni televisione, telefonia cellulare) • Tutti i dispositivi elettrici ed elettronici (radio, Campi elettromagnetici: le normative L. Q. N° 36/2001: Legge Quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici e elettromagnetici LEGGE QUADRO N° 36/2001 LEGGE QUADRO N° 36/2001 LEGGE QUADRO N° 36/2001 LEGGE QUADRO N° 36/2001 DPCM 8 luglio 2003: fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz DPCM 8 luglio 2003 DPCM 8 luglio 2003 DPCM 8 luglio 2003 CEM da produzione dell’energia elettrica • L’elettricità viene prodotta trasformando, in apposite centrali, il potenziale energetico contenuto nelle fonti esistenti in natura – Centrali idroelettriche – Centrali termoelettriche – Centrali nucleari – Centrali geotermiche – Centrali eoliche – Centrali fotovoltaiche Trasmissione e distribuzione Schema italiano di generazione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica E’ adottata la corrente alternata con sistema di distribuzione trifase La frequenza adottata è di 50Hz in Europa e 60Hz in America Struttura del sistema elettrico Rete di trasmissione dell’energia elettrica • Stazioni primarie • Rete di distribuzione primaria • Cabine primarie • Linee di distribuzione a media tensione • Cabine secondarie • Rete di distribuzione a bassa tensione Tipologie di installazione: esempi Cabina primaria AT/MT Elettrodotto AT Tipologie di installazione: esempi Linea elettrica in media tensione Trasformatore MT/BT a palo Cabina secondaria MT/BT Elettrodotti - Campo elettrico • Il campo elettrico generato dagli elettrodotti dipende principalmente dalla tensione della linea • Dipende dalla distanza dalla linea e dall’altezza dei conduttori da terra • In prossimità delle linee elettriche si misurano i seguenti valori tipici: – linee AAT a 380kV 4500 - 8000 V/m – linee AT a 132kV - 150kV 2000 - 3000 V/m – linee MT a 10kV - 30kV 200 V/m • E’ schermato dagli edifici Elettrodotti - Campo magnetico • Dipende principalmente dall’entità delle correnti che circolano nei conduttori • Dipende dalla distanza dalla linea, dall’altezza dei conduttori da terra e dall’ordine delle fasi • In prossimità delle linee elettriche si misurano i seguenti valori tipici: – linee AAT a 380kV 15 - 20 mT – linee AT a 132kV - 150kV 10 mT – linee MT a 10kV - 30kV 5 mT • Non è schermato dagli edifici Elettrodotti - Campo magnetico Elettrodotti - Campo magnetico • La figura precedente mostra il “profilo laterale” del campo magnetico a 50 Hz prodotto al suolo da un elettrodotto 380 KV doppia terna da 2000 MW (1500 A), a partire dall’asse della linea fino a 100 metri di distanza, con altezza minima dei conduttori dal suolo pari a 11,34 metri (Legislazione italiana DMLP 16 gennaio 1991). Elettrodotti - Campo magnetico: confronti Elettrodotti Campo magnetico: osservazioni - La presenza di edifici nell’immediata prossimità degli elettrodotti attenua il campo elettrico (che all’interno degli edifici è praticamente nullo). - Il campo magnetico, al contrario di quello elettrico, non può essere schermato da oggetti vicini alla linea (alberi o muri degli edifici) né si riduce sensibilmente all’interno delle abitazioni. - Il campo magnetico in prossimità di un elettrodotto, essendo legato al valore dell’intensità di corrente che circola nei conduttori, varia durante le ore della giornata in funzione dei carichi che sono allacciati alla linea sotto esame. - Distanze minime: linee a 132 kV >= 10 m linee a 220 kV >= 18 m linee a 380 kV >= 28 m Campo Elettromagnetico Indoor • Qualunque apparecchio che funziona ad energia elettrica genera un campo elettrico e magnetico a bassissima frequenza ogni volta che è in funzione • Quando l’apparecchio è spento si può rilevare solo il campo elettrico generato dai conduttori di alimentazione • Il livello di campo elettrico riscontrabile è di pochi V/m. Quando l’apparecchio viene messo in funzione si genera un campo magnetico che dipende esclusivamente dall’intensità di corrente e che può assumere valori piuttosto elevati Valori tipici di campo elettrico Campo elettrico [V/m] misurato a 30 cm dagli apparecchi elettrici Lampada ad incandescenza Aspirapolvere Televisione Asciugacapelli Ferro da stiro Frigorifero Stereo Coperta elettrica * alla distanza di 1 cm 2 16 ÷ 90 30 ÷ 90 40 ÷ 80 60 ÷ 120 60 ÷ 110 90 ÷ 180 250 ÷ 4500* Valori tipici di campo magnetico Campo magnetico [mT] misurato a 3 e 30 cm dagli apparecchi elettrici Lampada ad incandescenza Aspirapolvere Televisione Asciugacapelli Ferro da stiro Stereo Coperta elettrica Distanza 3cm Distanza 30cm 400 200÷800 25÷50 60÷2000 8÷30 4 2÷3 4 2÷20 0.04÷2 0.01÷1 0.2÷0.4 0.5 0.1÷0.2 CEM a bassa frequenza: effetti biologici • Negli ultimi 20 anni è emerso un crescente interesse scientifico per gli effetti biologici dei campi elettromagnetici a bassa frequenza (CEMBF) • A livello cellulare gli effetti delle interazioni delle radiazioni elettromagnetiche con le componenti strutturali della cellula possono essere classificate in – reazioni di tipo termico – reazioni di tipo biologico CEM a bassa frequenza: effetti biologici Interazioni delle radiazioni con la materia vivente (1) • Le correnti indotte da campi elettrici nei tessuti umani o le vibrazioni molecolari trasformano l’energia elettromagnetica in calore • Negli animali omeotermi e nell’uomo il sistema di termoregolazione permette di mantenere la temperatura corporea costante • Un riscaldamento eccessivo dei tessuti provocherebbe un danno irreversibile alle strutture proteiche e lipidiche • L’energia trasferita dai CEMBF è di piccola entità, per cui il calore provocato può essere facilmente controllato dai meccanismi di termoregolazione CEM a bassa frequenza: effetti biologici Interazioni delle radiazioni con la materia vivente (2) • I CEMBF possono provocare – alterazioni stereochimiche delle molecole – orientamento paramagnetico molecolare – azioni sugli elettroliti – rottura di legami secondari • causando così – modificazioni a livello della membrana cellulare – modificazioni a livello del nucleo e del DNA CEM a bassa frequenza: effetti biologici Interazioni delle radiazioni con la materia vivente (3) • Sono stati segnalati effetti che provocano – alterazioni del sistema immunitario – alterazioni dei ritmi biologici circadiani – alterazione nella produzione di melatonina – effetti sul sistema nervoso ed endocrino • La letteratura sull’argomento evidenzia che i campi elettromagnetici producono effetti biologici • Tuttavia molti di questi effetti sono di piccola entità e difficili da registrare CEM a bassa frequenza: effetti biologici Effetti sulla salute • Gli effetti sulla salute provocati da esposizioni prolungate a CEMBF devono ancora essere ben studiati • Si distingue in – Effetti acuti – Effetti cronici • Effetti osservati – alterazioni comportamentali – alterazione dell’attività cerebrale – induzione di neoplasie maligne CEM a bassa frequenza: effetti biologici Strumenti di rilevazione A banda larga Misura semplice ed immediata per valutare se siamo sopra i limiti A banda stretta Analizzatore di spettro con indicazione della frequenza. Misura complessa ed estesa CEM ad alta frequenza • I campi elettromagnetici non ionizzanti (sorgenti NIR) hanno una banda compresa tra 300 kHz e 300 GHz • L’agente inquinante (campo elettrico e/o magnetico) decresce rapidamente allontanandosi dalla sorgente • L’azione inquinante si esercita nell’ambiente solo quando la sorgente è accesa. • Allo stato attuale si può affermare che non esiste un inquinamento su vasta scala territoriale, ma le zone inquinate sono limitate alle vicinanze della sorgente CEM ad alta frequenza: principali sorgenti Banda Limiti di frequenza MF da 300kHz a 3MHz Radio AM; riscaldatori ad induzione magnetica HF da 3MHz a 30MHz Radiocomunicazioni internazionali; riscaldatori a perdite dielettriche; marconiterapia VHF da 30MHz a 300MHz Radio FM; televisione UHF da 300MHz a 3GHz SHF da 3GHz a 30GHz EHF Principali sorgenti Televisione; telefonia cellulare; forni a microonde; radar per il controllo del traffico aereo; radarterapia Sistemi di controllo a microonde; radar, collegamenti da satellite da 30GHz a 300GHz Radar; applicazioni scientifiche CEM ad alta frequenza: macchine industriali • Macchine per trattamenti termici – trasformano l’energia elettromagnetica in calore – sono utilizzate in processi che richiedono un riscaldamento rapido con cicli controllabili • In base all’azione fisica predominante si classificano in tre categorie: – riscaldatori a perdite dielettriche – riscaldatori a induzione magnetica – riscaldatori a microonde • Sono progettate per erogare potenza in bande di frequenza assegnate da convenzioni internazionali CEM ad alta frequenza Riscaldatori a perdite dielettriche • Sono impiegati per il trattamento di materiali dielettrici (legno, materie plastiche, fibre vegetali, ecc.) • Sono progettati per creare forti campi elettrici (decine di kV/m). Sono costituiti da un generatore a radiofrequenza e da un applicatore a condensatore • L’applicatore è formato da due superfici metalliche affacciate (condensatore) al cui interno è sistemato il materiale da trattare termicamente • La potenza del generatore va dalle centinaia di W alle decine di kW CEM ad alta frequenza Riscaldatori a induzione magnetica • Sono impiegati nell’industria siderurgica (tempera superficiale, ricottura e riscaldamento di metalli, saldatura di tubi), nell’industria elettronica (raffinamento di semiconduttori, produzione di fibre ottiche), nell’oreficeria (fusione di metalli preziosi) • Sono progettati per creare forti campi magnetici. Sono costituiti da un generatore a radiofrequenza e da un applicatore a bobina • Le potenze impiegate vanno dalle centinaia di kW alle migliaia di kW CEM ad alta frequenza Riscaldatori a microonde • Si dividono in due classi: – per usi domestici – per usi industriali • Gli apparati industriali sono progettati per la precottura, il riscaldamento, l’essiccamento e la sterilizzazione di grosse quantità di materiale • Gli apparati industriali impiagano potenze di alcune decine di kW CEM ad alta frequenza Apparati per telecomunicazioni • Sono progettati per irradiare nello spazio onde elettromagnetiche che trasferiscono informazione ai sistemi riceventi • Sono di due tipi: – direttivi (ponti radio, comunicazioni spaziali) – a diffusione (radio, televisione) CEM ad alta frequenza Sistemi radiomobili • La potenza irradiata dalle stazioni radio base è al massimo di alcune centinaia di W • Valori confrontabili con gli standard di sicurezza si raggiungono a poche decine di metri dall’antenna CEM ad alta frequenza Dispositivi elettronici • Esempi di dispositivi elettronici in grado di emettere campi elettromagnetici apprezzabili: – telefoni cellulari – telefoni cordless domestici e cittadini (DECT) – babyphone – walkie-talkie – apparecchi per radioamatori – forni a microonde – sistemi di controllo a microonde – videoterminali – varchi magnetici CEM ad alta frequenza Altre applicazioni • Radar – a impulsi (elevata potenza di picco - fino a 2MW) – doppler (potenze dell’ordine dei kW) • Radioaiuti alla navigazione • Applicazioni biomedicali – Risonanza magnetica nucleare (10 ÷ 70 MHz) – Termografia a microonde (0.5 ÷ 2.5 GHz) – Marconiterapia – Radarterapia – Terapia ipertermica CEM ad alta frequenza Valutazione del campo elettromagnetico • Il campo elettromagnetico emesso da un’antenna non è uniforme in tutte le direzioni Lobo orizzontale Lobo verticale CEM ad alta frequenza Tipologie di installazione: esempi Stazione radio base Antenna per radioamatore CEM ad alta frequenza Tipologie di installazione: esempi Stazione radio base Ponte radio CEM ad alta frequenza Tipologie di installazione: esempi Antenne per telecomunicazioni CEM ad alta frequenza Contenimento dell’impatto ambientale Stazioni radio base camuffate da pino CEM ad alta frequenza Strumenti di misura • Struttura degli apparati di misura – a rivelazione diretta – ad accoppiamento a radiofrequenza • Ogni apparato di misura è formato da 3 sottosistemi: – sensore – linea di collegamento – apparato di misura e visualizzazione • Sono possibili due strategie di misura: – a banda larga – a banda stretta CEM ad alta frequenza Tipologie di sensori • Sensori per campo elettrico – sensori a condensatore – sensori a dipolo o monopolo corto • Sensori per campo magnetico – sensori ad accoppiamento induttivo • Antenne – dipolo a mezz’onda – antenne biconiche – antenne logaritmiche CEM ad alta frequenza Effetti biologici • L’esposizione a campi elettromagnetici comporta l’innalzamento della temperatura dei tessuti biologici (effetto termico) • Gli effetti non termici dei campi elettromagnetici ad alta frequenza non sono ancora ben conosciuti • Effetti non termici osservati: – alterazione degli enzimi della membrana cellulare – alterazione della crescita cellulare – alterazione del DNA e dei meccanismi di riparazione – induzione di neoplasie CEM ad alta frequenza Effetti sulla salute umana • Effetti acuti – effetto termico, particolarmente accentuato alle alte frequenze a causa dell’acqua presente nei tessuti – effetti cardiaci su persone con disturbi cardiaci e pacemaker • Effetti cronici o di lungo periodo – effetto sul sistema nervoso (condizione di stress) – effetti sul comportamento (comportamenti motori insoliti, irrequietezza) – aumento delle frequenza cardiaca e della pressione ematica – elettrosensibilità (alterazioni cutanee, segnalate in particolare per operatori a videoterminale) Campi elettromagnetici e la percezione del rischio Il problema cruciale della valutazione dei rischi si lega: A) da un lato a quello di una corretta analisi dei dati scientifici B) dall’altro a quello, non meno importante ma fino ad ora solo in parte esplorato, dei meccanismi attraverso i quali i rischi vengono comunicati e percepiti Fattori che influenzano la percezione del rischio • Potenziale catastrofico • Familiarita’ con la sorgente di rischio • Comprensione dei meccanismi • Incertezza nelle conoscenze • Controllabilita’ del rischio • Effetti sui bambini • Effetti sulle generazioni future • Gravita’ degli effetti • Fiducia nelle istituzioni • Attenzione dei mezzi di informazione • Incidenti accertati • Equita’ di rischi e benefici • Evidenza dei benefici • Evidenza scientifica • Coinvolgimento personale Politiche cautelative Scelte politiche indipendenti dalle valutazioni scientifiche possono portare alla adozione di misure cautelative che, se adeguatamente giustificate e condivise, corrispondono anche ad un orientamento che va sempre piu’ affermandosi verso un “principio di precauzione” Una recente comunicazione dell’Unione Europea (CE 2001) sul principio di precauzione richiede, prima di mettere in atto delle politiche cautelative: A) una accurata definizione del rischio B) una analisi costi/benefici Scienza, comunicazione e politica sanitaria Esistono differenze nella valutazione del rischio dovuto ai CEM tra comunita’ scientifica e la popolazione: questo e’ dovuto a una carenza di comunicazione nella diffusione delle conoscenze e della loro comprensione. Un efficace sistema di informazione sui temi sanitari tra scienziati, governo, industria e pubblico e’ necessario per aumentare il livello di conoscenza generale delle tecnologie che generano CEM e quindi ridurre sfiducia e paura sia reale che percepibile.