Principi di Conservazione: Quantità di Moto e Momento di Inerzia La quantità di moto Dall'esperienza sappiamo che per frenare due automobili in movimento aventi uguale massa ma velocità diverse dovremo applicare una forza frenante maggiore all'auto più veloce. Nel caso invece di un'automobile e un camion alla stessa velocità, per potere frenare nello stesso tempo, andrà applicata una forza maggiore sul camion, il veicolo di massa maggiore Per esprimere quantitativamente queste esperienze associamo ad un corpo in movimento la grandezza quantità di moto definita come p mv La quantità di moto è un vettore che ha la stessa direzione e verso del vettore velocità ed è proporzionale al modulo della velocità e alla massa. Dalla seconda legge della dinamica troviamo la relazione tra quantità di moto, forza e tempo v F ma m t F t m v p Teorema dell'impulso: la variazione dell'impulso, definito come forza applicata per intervallo di tempo in cui agisce, è uguale alla variazione della quantità di moto. Urti Durante l'urto fra due palle da biliardo la loro variazione di impulso è dell'ordine di grandezza dell'impulso iniziale. Ad esempio nel caso in cui una palla rimbalza con la stessa velocità ma verso opposto la variazione dell'impulso è . F t 2 p 2m v Poiché la durata dell'urto è molto breve, nella frazione di tempo Dt piccola rispetto a Dv in cui vengono a contatto agisce una forza molto intensa v F 2m t Questo è il motivo per cui nelle automobili vengono usati gli ammortizzatori nelle ruote e gli airbag per la sicurezza: allungando il tempo di decelerazione si diminuiscono le forze sviluppate nell'urto Conservazione della quantità di moto Una pallina da tennis colpita da una racchetta riceve una quantità di moto tale che inverte la sua direzione, mentre il giocatore di tennis avverte il "rinculo" della racchetta, in conseguenza del principio di azione e reazione. L'impulso totale del sistema racchetta più pallina è nullo e quindi per i teorema dell'impulso anche la variazione della quantità di moto è nulla Principio di conservazione della quantità di moto Principio di conservazione della quantità di moto: in un sistema chiuso e isolato la quantità di moto totale è costante. Questo principio ha validità generale anche se il sistema è composto da molti corpi di qualsiasi costituzione e massa e di forze di qualsiasi tipo, meccaniche, gravitazionali, elettriche o nucleari. La conservazione della quantità di moto è considerata uno dei pilastri della fisica. Due carrelli di eguale massa sono in quiete e vengono sospinti da una molla interposta. La quantità di moto totale iniziale è nulla e si conserva mv 1 mv 2 0 v1 v2 dopo la spinta i carrelli si muovono con velocità uguale e opposta Nel caso di due carrelli di diversa massa m1 v 1 m 2 v 2 0 m2 v1 v2 m1 Il carrello di massa minore si muoverà con velocità maggiore e viceversa ll principio di conservazione della quantità di moto vale anche in due o tre dimensioni. Ogni componente del vettore quantità di moto lungo i tre assi si conserva. Le navicelle spaziali usano per spostarsi nello spazio dei razzi che espellono gas ad alta velocità, L'impulso totale mg v g mr v r 0 si conserva e la navicella acquista una velocità pari a − mg v r= vg mr Forze interne e forze esterne L'esperimento dei due carrelli è un esempio di sistema isolato, nel quale cioè non agiscono forze esterne al di fuori dell'interazione tra i due carrelli. Le forze esterne, ovvero le forze generate da elementi al di fuori di quelli del sistema in considerazione, come la forza di attrito o la resistenza dell'aria, sono considerate trascurabili. Le forze interne sono per definizione tutte le forze che agiscono tra corpi di un sistema chiuso. Se tra i due carrelli agisce una forza esterna non valgono più le considerazioni sulla conservazione della quantità di moto Il baricentro Come abbiamo accennato il principio della conservazione della quantità di moto è generalizzabile in tre dimensioni e per un sistema composto da molti corpi. Ciò che si conserva è la quantità di moto totale ovvero la somma vettoriale delle quantità di moto dei singoli corpi ptot p i i Definiamo il baricentro di un sistema di corpi la media, pesata secondo la massa di ciascun corpo, delle posizioni dei singoli corpi. In formula xb m x i i i i mi Il sistema, sotto l'azione di forze interne ed esterne, si comporta dal punto di vista meccanico come se la sua massa fosse effettivamente concentrata nel baricentro e le forze siano applicate in esso In assenza di forze esterne il baricentro rimane in quiete o in moto rettilineo uniforme secondo il primo principio della dinamica. Applicando infatti il principio di conservazione della quantità di moto in assenza di forze esterne abbiamo che ptot Ovvero i p i costante p tot 0 Dalle formule della quantità di moto e del baricentro risulta ptot m i i m i i i pi i xi t m x i i i mi v i mi xi i t m i i t m tot vb mtot xb t La quantità di moto totale è dunque uguale alla massa complessiva del sistema per la velocità del baricentro Moto rotatorio e momento angolare Parliamo di moto rotatorio quando tutti i punti del corpo descrivono traiettorie circolari centrate lungo una retta denominata asse di rotazione. La terra com'è noto ruota attorno all'asse terrestre ed ogni punto della terra descrive nell'arco di una giornata un cerchio il cui centro sta nell'asse. Studieremo il moto rotatorio semplice e vedremo che molte considerazioni fatte sulla quantità di moto relative al moto traslatorio si possono estendere per analogia anche al moto rotatorio. Spostamento e velocità angolare Esaminiamo un punto di un corpo in rotazione. In un intervallo di tempo dato il punto P si sposta da una posizione P ad una posizione P0, Per descrivere lo spostamento possiamo misurare l'angolo q di cui si è spostato rispetto all'asse. Questo angolo è chiamato spostamento angolare ed è uguale per tutti punti del corpo Definiamo la velocità angolare di un corpo come il rapporto tra lo spostamento angolare e l'intervallo di tempo in cui avviene t La velocità con cui un punto nel corpo si sposta è detta velocità tangenziale poiché è sempre tangente alla traiettoria circolare ed è legata con la velocità angolare w e con la distanza distanza dall'asse di rotazione r dalla relazione v r La velocità angolare può essere espressa con un vettore il cui modulo è uguale a w , la direzione è parallela all'asse di rotazione e il verso è determinato dalla regola della mano destra. L'accelerazione angolare viene definita a sua volta come t Nella tabella riassumiamo le relazioni cinematiche del moto traslatorio e del moto rotatorio Prima legge del moto rotatorio Per il moto rotatorio vale una legge analoga al principio d'inerzia del moto traslatorio: un corpo che ruota a velocità angolare costante permane in questa condizione in assenza di cause esterne che modifichino questa condizione, A differenza del moto traslatorio dove una forza può cambiare lo stato di quiete o di moto rettilineo, una forza che agisce su un corpo in rotazione può accelerarlo ma non necessariamente cambiare lo stato rotatorio, Per modificare la velocità di rotazione è necessario applicare al corpo un momento di una forza Momento di una forza Si definisce momento di una forza F rispetta un punto P il prodotto M rF sin dove r è la distanza tra il punto P e il punto di applicazione della forza, chiamato braccio della forza e q è l'angolo tra il braccio e la direzione della forza. Equilibrio rotatorio Se su un corpo agiscono due momenti eguali e opposti rispetto al fulcro (asse di rotazione) F a r a= F b r b si ha una situazione di equilibrio rotazionale. Seconda legge del moto rotatorio e momento di inerzia La seconda legge lega il momento applicato ad un corpo con l'accelerazione angolare provocata da esso M I la grandezza I è chiamata momento di inerzia e dipende dalla massa del corpo e dalla sua distribuzione. Consideriamo una sferetta di massa m collegata ad un perno tramite un'asta di massa trascurabile. Dalla seconda legge della dinamica F ma mr essendo M=Fr possiamo scrivere M 2 F mr , M mr r Il momento d'inerzia I è il fattore di proporzionalità tra il momento della forza e l'accelerazione angolare. Per questo sistema vale I M mr 2 Il momento d'inerzia esprime l'inerzia rotazionale di un corpo esattamente come la massa esprime l'inerzia traslazionale. Nel nostro esempio possiamo vedere che tanto più la massa del corpo è distribuita lontano dall'asse di rotazione maggiore sarà il suo momento d'inerzia e quindi la difficoltà a metterlo in rotazione, Nel caso di un disco si può calcolare con metodi analitici che il momento d'inerzia rispetto all'asse perpendicolare alle facce piane e passante per il centro vale 1 2 I = mr 2 Notiamo che il momento d'inerzia dipende dalla posizione dell'asse di rotazione. Il momento d'inerzia del disco rispetto all'asse di rotazione parallelo alle sue facce piane e passante per il baricentro del disco è 1 2 I = mr 4 Momento angolare Definiamo la grandezza momento angolare, detto anche momento della quantità di moto, il prodotto J I possiamo vedere anche qui l'analogia col moto traslatorio. La quantità di moto è definita come il prodotto della massa m per la velocità v. Il momento angolare è il prodotto tra il momento d'inerzia I e la velocità angolare w Il momento angolare esprime la quantità di moto rotatorio posseduta da un corpo in rotazione Conservazione del momento angolare In un sistema isolato composto da uno o più corpi su cui non agiscono momenti di forze esterni (oppure la cui risultante sia nulla) il momento angolare totale si conserva. Come nel caso del principio di conservazione della quantità di moto anche la conservazione del momento angolare ha validità universale. Negli elicotteri mettendo in rotazione le pali principali l'elicottero tende a ruotare nel senso opposto per la conservazione del momento angolare. Per questo motivo viene installato un rotore nell'estremità della coda che fornisce il momento per equilibrare questa rotazione. La pattinatrice che ruota su sè stessa può cambiare la sua velocità angolare variando il suo momento di inerzia: distendendo le braccia essa aumenta il suo momento d'inerzia e poiché il momento angolare si conserva la velocità di rotazione deve diminuire. Viceversa se la pattinatrice ritrae su se stessa le braccia il momento d'inerzia diminuisce e la velocità di rotazione aumenta La conservazione del momento angolare viene osservata anche in astronomia: la terra subisce una forza di attrazione verso il sole ma poiché il momento della forza è nullo, il momento angolare totale della terra si conserva Una stella, durante il suo ciclo evolutivo, può diminuire il suo diametro e aumentare la sua velocità di rotazione fino a diventare estremamente rapida come nel caso delle stelle di neutroni. In questo caso il diametro si riduce di una fattore dell'ordine di 106 e la stella di neutroni, ridotta a pochi chilometri di diametro, ruota su se stessa migliaia di volte al secondo. Riassumendo.... Sintetizziamo in una tabella le grandezze e le leggi del moto traslatorio e rotatorio