Mantoidei

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Orthodera novaezealandiae con preda
I Mantoidei (Mantodea) sono un ordine di
insetti pterigoti (sottoclasse che
comprende tutti gli insetti provvisti di ali).
L'ordine comprende circa 400 generi, con
circa 1930 specie, in gran parte diffuse
nelle regioni a clima caldo, specialmente in
quelle tropicali.
Tradizionalmente l'ordine Mantodea veniva
suddiviso in otto famiglie, ma questa
classificazione non rispecchierebbe in pieno
le relazioni filogenetiche all'interno dei
Mantoidei, in quanto secondo alcuni Autori,
l'albero tassonomico dovrebbe essere
revisionato comprendendo sino a 18
famiglie, oltre ad alcuni generi incertae
sedis.
Primo piano di Mantis religiosa
I Mantoidei sono insetti di grandi e medie dimensioni dal corpo allungato e spesso
vistosamente colorato. I maschi sono visibilmente più piccoli delle femmine.
L'esoscheletro mostra spesso singolari sculture sul capo e sul pronoto (copertura
del primo segmento toracico), utili per determinare la specie.
Il capo è ampiamente mobile, dalla forma triangolare, provvisto di grandi occhi
emisferici e tre ocelli. Le antenne sono filiformi e pluriarticolate, corte rispetto al
corpo ma lunghe rispetto al capo; possono essere pettinate (così chiamate poiché
ricordano nell'aspetto un fitto pettine) o bipettinate nei maschi. L'apparato boccale
è di tipo masticatore classico, con palpi mascellari e labiali rispettivamente composti
da 5 e 3 articoli.
Il protorace è molto allungato rispetto agli altri segmenti toracici, che sono più
brevi, e a riposo è sollevato leggermente.
Archimantis latistyla
Le zampe anteriori sono raptatorie: hanno le coxe molto lunghe e mobili e trocanteri
brevi, femori robusti e lunghi, percorsi da due serie di spine, tibie relativamente
brevi ma robuste, anch'esse provviste di spine e di un uncino terminale. In posizione
di riposo le coxe sono portate in avanti, le articolazioni coxo-troncatere-femorali
sono chiuse dorsalmente e quella femoro-tibiale ventralmente; in questo modo le
zampe anteriori assumono, davanti al capo, una posizione caratteristica che ricorda
la postura di una persona in preghiera, da cui il nome di mantidi religiose attribuito
per estensione agli insetti di questo ordine. Le zampe medie e posteriori sono sottili
e allungate. Nella funzione raptatoria, le zampe anteriori sono usate come pinze per
afferrare la preda. Nella locomozione sono usate le zampe medie e posteriori,
mentre quelle anteriori sono protese in avanti e sollevate. Vengono usate solo
durante la corsa o per arrampicarsi.
Le ali possono essere assenti o
presenti; se sono presenti, quelle
anteriori sono leggermente
sclerificate (tegmine) e quelle
posteriori sono provviste di una
regione anale ben sviluppata. In
posizione di riposo sono ripiegate
orizzontalmente sull'addome.
L'addome, anch'esso allungato, è
composto di 11 segmenti, è
provvisto di due cerci e, nelle
femmine, di un ovopositore breve.
I Mantoidei sanno camuffarsi facilmente tra le foglie, dove
aspettano immobili le loro prede.
Per difendersi dagli attacchi di animaletti antagonisti la
mantide apre di scatto le proprie ali per sembrare più grande.
I Mantoidei sono insetti predatori e sono
piuttosto aggressivi e voraci. Si adagiano
sulla vegetazione, spesso mimetizzati,
restando immobili. Si muovono lentamente
e scattano solo al momento di afferrare la
preda, che viene catturata con le zampe
anteriori. Negli stadi giovanili le prede
sono spesso afidi e altri omotteri. Nelle
specie adulte le prede sono rappresentate
da altri artropodi, ma sembra che alcune
specie tropicali attacchino anche piccoli
vertebrati.
Per l'attività predatoria sono da
considerarsi insetti utili, ma l'impiego
nella lotta biologica non offre risultati
degni di rilievo.
Una mantide religiosa che
sta mangiando un’ape
La copula si svolge con
l'emissione dello sperma
in un involucro
(spermatoforo) che viene
deposto dal maschio in
corrispondenza
dell'ovopositore. I
Mantoidei sono famosi per
il cannibalismo associato
alla riproduzione: in
genere, durante o subito
dopo l'accoppiamento, la
femmina divora il maschio,
potendo così disporre
subito di una grande
quantità di proteine per la
produzione delle uova. Le
femmine sono per questo
motivo poligame.
La femmina sta divorando il maschio
subito dopo la riproduzione
L’ooteca di una
Mantis religiosa
Le uova sono deposte in vistose ooteche, che possono essere di varie forme, da
globose a ovoidali ad allungate, in alcuni casi provviste di un rivestimento protettivo.
Ad esempio, in Mantis religiosa è formata da due serie parallele di lamelle verticali
sovrapposte, fra le quali sono deposte le uova. L'ooteca è sempre fissata a supporti
(come rami, muri, infissi, ecc.) e contiene in media 60-70 uova, ma può arrivare fino
a 200.
Durante l'ovideposizione, la femmina crea l’ooteca con il secreto delle ghiandole
colleteriche, inizialmente fluido, che viene sbattuto con l'ovopositore rendendolo
schiumoso e modellato prima che si solidifichi a contatto con l'aria.
Lo sviluppo postembrionale, che ha inizio con l'uscita della neanide dagli involucri
protettivi dell'uovo e si conclude quando l'insetto ha raggiunto l'età adulta, si
identifica con la paurometabolia nelle forme alate e con la pseudoametabolia in
quelle attere.
Il ciclo si svolge in genere con una sola generazione l'anno.
Africa
Asia
Oceania
America
Europa
24
410
800
165
530
Delle 24 specie presenti in Europa, solo 12 sono presenti in Italia.
Mantis
religiosa
La mantide religiosa è senza dubbio uno degli insetti più spettacolari della natura e
gli uomini l’hanno da sempre considerata con timore e rispetto. Con timore, perchè,
guardandola da vicino, e dimenticando la sua eleganza naturale, siamo colpiti
dall’aspetto mostruoso del suo capo. Con rispetto, a causa della sua postura che
sembra essere quella della preghiera: le sue zampe sollevate fanno pensare a mani
giunte.
Secondo molte credenze popolari la mantide porta il malocchio.
Il nome "mantis" che significa profetessa è già di per se significativo.
La sua comparsa nell’antichità preannunciava la carestia e la sua sinistra ombra, una
disgrazia agli animali che incontra.
Aristarco riferisce come essa fosse ritenuta responsabile della mala sorte: è
addirittura il suo sguardo a portare male a colui che viene fissato. A Roma era noto
il suo potere magico: se qualcuno si ammalava veniva detto " la mantide ti ha
guardato".
La tradizione popolare l’ha chiamata "Prego Dio", quindi aveva anche un aspetto
benefico.
In altre tradizioni è un’indovina, e indica il cammino ai bambini smarriti perchè
intuisce per istinto dove sia il lupo. Questo dicono molte cantilene infantili. Tra gli
insetti è l’unica a poter dirigere il proprio sguardo, come ha osservato l' entomologo
Fabre, e come dice Callois, "gli altri insetti possono solo vedere, la mantide invece
può guardare!"
La mantide religiosa comune è un animale facile da allevare.
È possibile farlo vivere in grossi terrari arredati con vegetali vivi. In realtà
basta un po' di terra sul fondo e un ramo o una piantina per aggrapparsi.
Bisogna dargli da mangiare un giorno si e un giorno no a iniziare dal secondo
giorno in cui è in allevamento. Mangia solo insetti vivi: tende a prediligere le
locuste, le cavalette verdi e i grilli ma divora anche ragni, opilionidi,
coleotteri, mosche, blatte e a volte camole.
Giovane esemplare di
Mantis religiosa
Femmina di
Mantide Religiosa
divora il maschio
dopo l’accoppiamento
Femmina di
Mantide Religiosa
depone le uova
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