“Il mondo di internet è davvero un
bosco incantato?”
“Il mondo di internet è davvero un
boscoHotel
incantato?”
Grand
Salerno
Venerdì 13 maggio 2011
Antonella SIBIO
1
Domenico Infante
• Quadro dei rischi informatici
• Video pericolo Hacker
• Cambiamenti indotti dai nuovi modi di
comunicare
• Social network causa dei cambiamenti
• Conseguenze dei cambiamenti
• Rischi conseguenti
A.S.
2
adulti
facebook
malware
hacker
troll
giovani
virus
Domenico Infante
Spyware
3
Icona
“Se i vecchi erano individui isolati, i nuovi
sono più connessi socialmente.
Se il lavoro dei vecchi consumatori era
silenzioso e invisibile, quello dei nuovi è
rumoroso e pubblico.
Henry Jenkins
A.S.
4
Mondo Reale
Internet
Computer
Casa
Paura dei ladri
Paura di atti di
vandalismo
????????
A.S.
Precauzioni
5
Malware virali
Virus
Worms
Annidano negli
allegati
Danneggiano il
sistema operativo
Rubano dati
(indirizzi mail)
+ fastidiosi
- subdoli
20%
Auto-invio ai
nomi in rubrica
A.S.
40%
6
Malware non virali
Trojan
Spyware
programmi dannosi:
adware, backdoor,
dialer, exploit,
hijacker e trojan
Travestono
programmi utili
Annidano nei files
temporanei di Internet
Aprono falle nel
sistema
Registrano preferenze
utente inviano a terzi
botnet
80%
A.S.
60%
7
Tendenza nuova
• Secondo l'analista della Symantec Laurent
Heslault: prima i virus venivano trasmessi
tramite spam, ora viaggiano sui social
network".
• Gli spammer, è ormai assodato, hanno fatto
dei social network il loro nuovo obiettivo:
secondo uno studio recente, il 68% degli
utenti delle reti sociali ignora la
pericolosità legate alla pubblicazione di
link sospetti sulla propria bacheca.
8
Cambiamenti nei modelli di
comunicazione
• “Le nuove tecnologie digitali stanno
determinando cambiamenti fondamentali nei
modelli di comunicazione e nei rapporti umani.
Questi cambiamenti sono particolarmente
evidenti tra i giovani che sono cresciuti in stretto
contatto con queste nuove tecniche di
comunicazione e si sentono quindi a loro agio in
un mondo digitale che spesso sembra invece
estraneo a quanti di noi, adulti… ”.
(Benedetto XVI 43^ GMCS)
A.S.
9
Il surferweb
• Nella rete si naviga, si visitano i siti internet, ma non come
si guarda la televisione. I naviganti amano definirsi surfer
e la navigazione consiste essenzialmente in una capacità
istintiva, che si accresce con l’esperienza, di assecondare
il movimento dell’onda lasciandosi guidare fino alla fine del
percorso. La navigazione in internet segue gli stessi
meccanismi, ci si muove da un sito all’altro inseguendo i
link che spesso conducono il navigante molto lontano dal
dal punto di partenza, secondo un
percorso logico, ma è condotto
seguendo il filo delle emozioni e
di interessi nuovi scoperti durante
il percorso.
(M.C. Marchetti Comunicazione e Media)
10
Una prima considerazione
• La centralità dei
media ridefinisce i
confini della nostra
esperienza, di ciò che
è vicino e di ciò che è
lontano, di ciò che
avviene adesso e di ciò
che è avvenuto in
passato, ridefinisce il
concetto di spazio e
di tempo.
11
Una seconda considerazione
Mai nella storia la gente:
• ha avuto accesso a
tanta conoscenza (si
trova in pochi istanti la
risposta ad ogni
domanda);
• ha potuto esprimere le proprie idee liberamente
(su un blog scrive ciò che vuole);
• ha potuto influire sugli altri senza disporre di
capitali (basta la connessione a internet).
A.S.
12
Cambia il mondo dell'informazione
• 25 milioni di utenti, di cui una buona
percentuale è rappresentata dai
giovani, non vedono più la Rete
come semplice piazza virtuale per
fare nuove amicizie o scambiare
opinioni e foto, bensì come una vera
e propria finestra informativa su ciò
che accade nel proprio Paese e nel
resto del mondo e questo, specie nel
momento in cui si verificano fatti di
una certa importanza quali il delitto di
Avetrana.
(Dal sito Key4biz del15 novembre 2010)
13
La Rete trasforma gli uomini
• Internet – i media digitali e sociali in genere –
stanno modificando i ritmi e le forme
dell’attenzione, ridefiniscono la funzione e i
modi della memoria».
(Pier Cesare Rivoltella Università Cattolica di Milano)
• E’ veramente una nuova antropologia culturale!
A.S.
14
Individuo multitasking
• Con la nascita dei nuovi spazi in Rete, con i
social network si delinea una nuova tipologia di
individuo definito multitasking, che nello
stesso momento svolge varie attività: chatta su
Facebook, aggiorna il profilo su Linkedin,
aggiunge foto su Twitter, risponde ad una
mail, ascolta musica, ecc. Tutte attività che
anni addietro era impensabile che si potessero
concentrare nello stesso spazio ed arco
temporale e che solo il web ha reso possibile.
A.S.
15
Nuovi modi di dire
• Fa molto riflettere ogni tanto sentire, specie tra i
giovani, la frase “ci sentiamo su Facebook”
perché evidenzia come il social network sia
diventato il luogo di ritrovo quasi come uno
spazio fisico e reale, con la sola differenza che
si trova nella Rete.
• Cambia quindi il ruolo dell’individuo e del
comunicatore nella galassia della Rete, come
l’informazione e la cultura vengono fruite.
A.S.
16
All’orizzonte, si profila una nuova
antropologia culturale
• Se l’uomo è un essere socievole che non può vivere
senza contatti con i suoi simili, l’utilizzo di Facebook
e di altri social network non dovrebbe essere
considerato come una chiusura dell’individuo nelle
logiche informatiche, a discapito delle relazioni face to
face, ma una finestra che offre l’opportunità di
sfruttare quelle potenzialità che sia la Rete sia
l’essere umano possono utilizzare nella gestione
della comunicazione quotidiana e per risolvere
problematiche, che la società ormai divenuta sempre
più complessa, presenta.
(L. Caronia – A. Caron Crescere senza fili. I nuovi riti dell’interazione sociale )
Facebook trasforma la Rete
• E’ vero, una nuova antropologia va emergendo: con i
social network le persone e i loro rapporti sono
sempre più al centro delle relazioni.
• Facebook è importante non per i servizi che fornisce
ma per il contributo libero di tutti i partecipanti nella
condivisione dei contenuti in maniera sincronica.
• La novità sta nel fatto che internet era una rete di
pagine e contenuti e non di persone; le persone
potevano contattarsi e dialogare tra loro ma non con
una moltitudine nel web sincronicamente.
• Secondo gli ultimi dati Istat il 93% degli
under 20 utilizza Facebook
A.S.
18
18
Bisogni, conoscenza
• I social network consentono di entrare nella vita degli
altri e permettono agli altri di entrare nella propria. Ma
gli altri non sono tutti ma coloro con i quali si decide di
stabilire una relazione.
• Si entra nei social network per il bisogno di conoscere
e farsi conoscere stringendo un’amicizia che corre il
rischio, però, di essere superficiale, di essere
semplice comunicazione di sé con esibizionismo, di
essere voglia di voyerismo.
• Ma la relazione umana non è un gioco e richiede
tempo, conoscenza diretta ed un contatto nella realtà.
• L' idea di fondo dei social network è proprio quella di
addomesticare il web e restringerlo ai propri bisogni.
Funzionamento social network
• Per entrare a far parte di un social network online
occorre costruire il proprio profilo personale,
partendo da informazioni come il proprio indirizzo email fino ad arrivare agli interessi e alle passioni, alle
esperienze di lavoro passate e relative referenze.
• A questo punto è possibile invitare i propri amici a far
parte del proprio network, i quali a loro volta possono
fare lo stesso, cosicché ci si trova ad allargare la
cerchia di contatti con gli amici degli amici e così via.
Facebook
• E’ possibile disiscriversi da Facebook ma
rimane il fatto che le tracce lasciate sui profili di
altre persone non potranno essere cancellate. In
questo senso la propria identità rimarrà in Rete fino
a quando un amico, con cui si è entrati in contatto,
sarà ancora iscritto.
• Altro problema: una volta caricate le proprie
foto, Facebook ne diviene di fatto proprietario,
tanto da poterle usare senza alcun consenso e
per fini commerciali.
Funzioni di Facebook
• E’ possibile formare dei gruppi di interesse che
consentono di aggregare amici e amici degli amici.
• Si può comunicare tra amici tramite e-mail che
possono raggiungere migliaia di persone
contemporaneamente. Oggi prevale questa modalità.
• Facebook consente di dare voce e visibilità a eventi (2
milioni al mese) e alla pubblicità (che si trova nella
colonna a dx della bacheca).
• Ma Facebook non è non un’associazione filantropica e
la pubblicità sta ad indicare
che Facebook è una società
che mira a creare profitti.
22
Il tasto “mi piace”
• Si stima che il pulsante “mi piace”
venga cliccato ogni giorno un miliardo di volte dagli
oltre 500 milioni si iscritti di Facebook. Un'enormità
per un pulsante che in fondo si pigia d'istinto ma che
zitto zitto tratteggia i nostri gusti e li tiene a mente. Sì,
perché quando facciamo sapere a un nostro amico
che quel video, quella citazione, quel libro, quella
frase piace anche a noi, facciamo felice non soltanto
lui ma soprattutto Mark Zuckerberg che tramuta
questo patrimonio di gusti in quattrini: così dalla
sequenza di questi click si delinea giorno dopo giorno
il nostro profilo di consumatori, e le aziende non
aspettano altro per inseguirci con le loro promozioni.
Amici, perché e come?
• Nelle relazioni su Facebook, si cerca di apparire
estroversi, amati, richiesti, socialmente attraenti e
tutto per cercare di “adescare” più amici possibili per
ottenere un certo “rango”.
• Troppi amici fanno perdere di significato Facebook
che diventa solo un elenco digitale di indirizzi. D’altra
parte pochi amici lo renderebbero inutile perché ci si
può vedere e sentire più facilmente.
• Perciò è necessario un certo equilibrio.
• In realtà Facebook, per le sue caratteristiche sociali e
relazionali, darà sempre più dinamicità al web
rubando spazio alla tipologia tradizionale della
navigazione in internet. (Da Web 2.0 di Padre Antonio Spadaro)
Qualche domanda
• Perché i ragazzi, nelle nostre case, si
parlano tanto via Internet?
• Perché si scambiano messaggi per ore?
• Cos’è questo dialogo sterminato che i
nostri figli intrattengono ogni giorno con la
rete dei loro amici di Facebook?
Domenico Infante
25
Help me!
• Anzitutto, la rivelazionechoc che i ragazzi
lanciano:
quando hanno qualcosa che li fa soffrire, si rivolgono
più volentieri agli amici di Facebook che ai genitori. E
questo la dice lunga sia sui rapporti di amicizia che sui
rapporti familiari. Quando uno sta male e cerca
conforto, si rivolge alla persona che conta di più. E gli
amici contano più del padre e della madre. Non in
tutte le famiglie, naturalmente, ma in molte è così.
Dobbiamo cercare di capire perché, se vogliamo
capire i nostri ragazzi che sono lo scopo della nostra
vita.
26
Una spiegazione
• Aprirsi con i propri amici rappresenta una «selvaggia
analisi collettiva». Se uno ha un dolore insopportabile,
lo disperde in tutta la rete, ogni socio della Rete ne
riceve una porzione, e quella porzione è sopportabile,
forse addirittura inavvertibile.
• Noi abbiamo le case piene di elettrodomestici, qualche
elettrodomestico potrebbe andare in cortocircuito, e
qualcuno potrebbe fulminarsi: affinchè non succeda, i
nostri elettrodomestici sono "messi a terra", hanno un
filo che scendendo dagli appartamenti finisce sotto
terra: in caso di scarica, nel caso dei giovani in Rete la
scarica si disperde nel “mondo”, e nessuno la avverte.
• Facebook è questa "messa a terra".
Distacco dalla realtà
• Uno dei rischi più concreti per chi naviga nei social
network è quello di percepire un’intimità apparente,
e questa anche tra persone che si conoscono,
attraverso il trovarsi senza comunicare,
socializzando in maniera individualistica.
• Purtroppo la relazione fatta di rapporti umani ,oggi, è
di fatto superata da una realtà mediata
tecnologicamente che può portare in un futuro ad una
nuova antropologia.
• Ma questa realtà digitale rimane un fatto concreto
non eludibile e trascurabile.
A.S.
28
Che cosa è veramente Facebook
• Le tre w di www significano «rete grande quanto il
mondo». Disperdendosi nella rete grande quanto il
mondo, anche il dolore estremo, la perdita di un
compagno, viene disperso.
• Corre un detto tra i soci di Facebook: «In Facebook
non si muore mai».
• Facebook non è un nostro nemico, di noi genitori e
insegnanti. È un nostro rivale.
• Dobbiamo guidare a usarlo, non impedirlo.
• Per guidare a usarlo, dobbiamo prima capirlo.
A.S.
29
Calo di concentrazione
• Inoltre, la nostra concentrazione diminuisce
man mano che aumenta il tempo trascorso al
computer: l’irresistibile tentazione di aprire la
posta elettronica mentre stiamo scrivendo o
addirittura camminando o di aggiungere un
commento su Facebook mentre stiamo
studiando, fa infatti precipitare la nostra
concentrazione a livelli bassissimi.
(Nicholas Carr, Internet ci rende stupidi? pubblicato da Raffaello Cortina Editore)
I sintomi di problemi
•
•
•
•
•
•
Stanchezza (perdita di sonno).
Difficoltà ad alzarsi la mattina.
Calo del rendimento scolastico.
Modificazione nelle abitudini di vita.
Lento, ma progressivo allontanamento dagli amici.
Abbandono progressivo di altre forme di
intrattenimento (TV, letture, gioco, ecc.).
• Irascibilità.
• Disobbedienza e ribellione.
• Stato di benessere apparente e di serenità quando è
al pc.
A.S.
31
Quali rischi?
• La dipendenza da Internet, spesso, è una
manifestazione, o una conseguenza di depressione o
di difficoltà nelle relazioni faccia a faccia,
problematiche che inducono l'individuo a segregarsi
davanti alla fredda luce del monitor.
• L'Internet Addiction Disorder consta di diverse forme
di dipendenza:
 da gioco d'azzardo patologico on line
 da cyber-relazioni (Pedo-porno on-line)
 da cybersesso
 da MUDs (giochi di ruolo on line)
 da eccesso di informazioni
 da droghe on-line
 da truffe on-line
A.S.
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Percentuale ore cumulate di utilizzazione giornaliera di internet, Tv e
gioco da parte dei ragazzi di una scuola media di Matera
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20
percentuale di persone
20
15
13
13
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10
8
5
3
2
3
2
2
10
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0
2
3
4
5
6
7
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Ore di utilizzazione
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