PROVINCIA DI BERGAMO Settore Politiche Sociali Seminario Il bullismo tra adolescenti Quale rapporto tra bullismo e adolescenza? Regoliosi Sintema 1 I bisogni dell’adolescente • Abilità • Corpo • Relazioni sociali • Identità sessuale • Progettualità • Etica • Autonomia • Cittàdinanza Regoliosi Sintema 2 Quale rapporto con il bullismo? • Corpo: insicurezza nella vittima, esibizione nel bullo • Gruppo: dinamiche di appartenenza e esclusione • Identità sessuale: esibizione, rivalità, machismo nel bullo • Autonomia: affermazione di sé nel bullo • Etica: rigetto etica tradizionale, omologazione etica del successo. Regoliosi Sintema 3 Gli adolescenti di oggi sono più violenti? I dati della ricerca Iard (1983-2000) Regoliosi Sintema 4 Percezione delle norme sociali: che cosa la società ritiene ammissibile? Su tre item : Fare a botte per far valere la proprie ragioni Fare a botte con i tifosi di una squadra avversaria Produrre danni a beni pubblici Si nota una crescita di condanna sociale. In particolare la voce “Fare a botte per far valere le proprie ragioni” conosce un aumento rilevante di rifiuto sociale Regoliosi Sintema 5 Regole di condotta individuale: che cosa considero personalmente ammissibile? • Anche nel giudizio personale si conferma la stessa linea di tendenza rilevata nel giudizio sociale. • Sul primo argomento il giudizio di ammissibilità aumenta con l’aumentare dell’età, fino ai 29 anni ; sugli altri due invece l’ammissibilità è più alta tra i più giovani (15-17 anni). • I figli di operai sono più favorevoli al “Fare a botte per far valere le proprie ragioni”, mentre le classi più alte sono più favorevoli al vandalismo e alle risse tra tifosi. Regoliosi Sintema 6 La trasgressione possibile: mi potrebbe capitare di farlo. • Anche qui notiamo complessivamente un calo di tolleranza verso la violenza, anche se i punteggi conclusivi ci dicono che esiste comunque un 32% di giovani che non escludono di potere fare a botte per farsi valere, e un 11-13% che potrebbe esporsi a risse da stadio e ad atti di vandalismo. • Dall’analisi fattoriale: i comportamenti aggressivi verso gli altri vanno di pari passo con pratiche rischiose verso se stessi (abuso di sostanze, comportamenti a rischio). Regoliosi Sintema 7 La violenza nascosta degli adolescenti • Ricerca del Centro studi sull’infanzia e l’adolescenza 2001 Regoliosi Sintema 8 La devianza minorile. • Il fenomeno in Italia è in netto declino, e il raffronto con altri Paesi europei non autorizza giudizi apocalittici. • In Italia abbiamo infatti 10 minori denunciati all’anno ogni 1000 minori imputabili contro 33 di Inghilterra e Galles, 43 della Francia e addirittura 82 della Germania Regoliosi Sintema 9 Manifestazioni inedite • Negli ultimi 15 anni la devianza minorile in Italia ha però subito delle trasformazioni, soprattutto in relazione ad alcune manifestazioni inedite: il bullismo nelle scuole ad altre espressioni di violenza immotivata che esplodono in famiglia o verso terzi. • Un fenomeno nuovo che si caratterizza per l’ingresso nel mondo della devianza del ceto medio, e per il coinvolgimento delle ragazze • Si presenta come il ‘malessere del benessere’. Regoliosi Sintema 10 L’area della normalità • Se è vero dunque che l’identikit del minorenne deviante risulta prevalentemente ancora collegabile al modello tradizionale del ragazzo che abita in un quartiere a rischio, con bassa scolarizzazione, proveniente da famiglia disgregata o incapace di fungere da modello guida, alcuni atti devianti emersi negli ultimi anni si caratterizzano anche per essere commessi da ragazzi che appartengono all’area della normalità e non dimostrano un disagio manifesto. Regoliosi Sintema 11 Tra i preadolescenti. C’è fra i preadolescenti una larga fascia di devianza che potremmo definire ‘leggera’. • Ragazzi che tengono condotte dissociali: violenze nell’ambito familiare contro i genitori e i fratelli,piccole e grandi angherie e sopraffazioni fra coetanei, l’offesa contro il professore e la contestazione rivolta alla scuola, gli agiti distruttivi contro i luoghi e segni di partecipazione sociale il furto nel grande magazzino come bravata, la guida di veicolo privi di patente o assicurazione o senza casco, il fumo di droga leggera passandola all’amico, il rumore con il ciclomotore truccato per andare più forte, la bugia sulle proprie generalità quando si è fermati dalla polizia per paura della contravvenzione ecc. Regoliosi Sintema 12 Significati • Queste trasgressioni, quasi sempre occasionali o di ridotto periodo e che spesso non vengono neppure alla luce, nella maggior parte dei casi esprimono una fase di crisi, quasi fisiologica alla crescita, o corrispondono a momenti di difficoltà nelle relazioni con i familiari o con le figure di autorità. • Il ragazzo, la ragazza, ha chiaro il senso di protesta della sua condotta (verso la famiglia, la scuola, le istituzioni), ma poco quello della sua gravità e delle sue conseguenze (sa soprattutto che non deve farsi sorprendere). Regoliosi Sintema 13 Il bullismo • In linea con i dati raccolti in altri Paesi, si registra una sensibile diminuzione del fenomeno nel passaggio dalla scuola elementare a quella media. • Si ritiene che a questa diminuzione quantitativa del fenomeno corrisponda il suo progressivo acuirsi. Regoliosi Sintema 14 Rischio di radicalizzazione • Come si verifica per l’aggressività in generale, è possibile che il bullismo, da fenomeno per molti versi tollerabile e fisiologico tra i bambini, diventi indice di serio rischio nella pubertà, in quanto momento significativo di definizione dell’identità personale, di sè nel gruppo dei coetanei, dei rapporti con il proprio e l’altro sesso, di adesione o meno a gruppi devianti. • In ogni caso, la possibilità che determinati soggetti permangano nel ruolo del bullo e della vittima determina un rafforzamento e una radicalizzazione dei rispettivi ruoli, con l’accentuarsi del rischio di una progressiva canalizzazione delle traiettorie dello sviluppo verso direzioni patologiche e devianti. Regoliosi Sintema 15 Conseguenze • Per le vittime si prospetta, nell’immediato, una progressiva perdita di sicurezza e autostima che può concretizzarsi in attacchi di ansia, somatizzazioni e rifiuto di recarsi a scuola; più a lungo termine, il rischio di cadere in stati depressivi anche di grave entità. Di contro, per i bulli vi è il rischio di un uso sistematico e pervasivo della violenza che può concretizzarsi nella criminalità. Regoliosi Sintema 16 Maschi e femmine • Nella scuola media e superiore i comportamenti bullistici nei due generi cambiano e si diversificano notevolmente. • NEI MASCHI: il fenomeno sembra legato a una doppia dinamica, di potere e di matrice sessuale: la prima interessa il rapporto maschio-maschio e sancisce una gerarchia sociale tra chi è più forte e chi è più debole; la seconda riguarda il rapporto maschio-femmina ed è volta a esprimere differenziazione e attrazione sessuale. • NELLE FEMMINE, per quanto sia preminente la dinamica di tipo sessuale con i ragazzi, esiste tuttavia anche il fenomeno delle prepotenze con soggetti dello stesso sesso, secondo modalità più sottili e nascoste. Regoliosi Sintema 17 Il gruppo • il bullismo non è un fenomeno estraneo alla cultura dell’infanzia e dell’adolescenza. I compagni, nella quasi totalità dei casi, esprimono nei confronti della vittima antipatia e rifiuto, mentre l’atteggiamento verso il bullo è variabile e ambiguo. • Anche se nel corso dell’età il bullo appare progressivamente sempre più rifiutato da buona parte dei coetanei, ciò non significa affatto che non susciti in altri simpatia e ammirazione. • Da una ricerca sociometrica emerge che l’esercizio delle prepotenze non compromette la desiderabilità amicale nè del bullo nè dell’amico di questi, ma fa sì che entrambi rappresentino nel gruppo un polo di attrazione. Regoliosi Sintema 18 Il gruppo/2 • L’elemento caratterizzante la rete dei rapporti dei bulli è l’avere come amici compagni prepotenti e non vittimizzati, che possono offrire aiuto, sostegno e comprensione . • L’azione del gruppo dei coetanei nel sostenere il fenomeno del bullismo assume anche forme più indirette, come quelle che si esprimono nel gioco sottile delle aspettative e dell’etichettamento di certi ragazzi come bulli e di altri come vittime • Per questa via, da un lato si creano i contesti sociali atti alla perpetuazione del fenomeno, dall’altro si fanno interiorizzare a bulli e vittime modalità di azione conformi al proprio ruolo. • Regoliosi Sintema 19 Significati • Acquisire e consolidare una reputazione non conforme ai principi etici e alle norme sociali; • A partire da un atteggiamento di sfiducia e talvolta di sfida verso l’ordine istituzionale, cercare un proprio spazio nella società in una sorta di sistema informale che costruiscono con i coetanei che vivono le stesse esperienze. • Il gruppo dei coetanei, come nel caso delle varie bande, offre ai suoi membri l’opportunità di vivere in un ambiente in cui le regole formali della società sono sostituite da altre regole, elaborate dallo stesso gruppo secondo una logica trasgressiva. Regoliosi Sintema 20 I fattori rischio/1 • Dalle ricerche a disposizione vengono smentiti alcuni luoghi comuni : – Non c’è relazione tra il bullismo e particolari fattori socioambientali (alto numero studenti per classe, ampia dimensione della scuola) e a caratteristiche dei soggetti. – Non incidono lo scarso rendimento scolastico dei soggetti coinvolti e lo svantaggio socioeconomico. – Anche altri facili parallelismi non hanno retto alle verifiche empiriche: i bambini che subiscono prepotenze non sono portatori di caratteristiche fisiche particolari, come avere i capelli rossi, essere obesi o portare gli occhiali. Regoliosi Sintema 21 Fattori rischio/2 • Sembrerebbe invece esserci una correlazione con i contesti educativi e di socializzazione, in prima istanza quelli relativi all’influenza familiare: – l’incidenza negativa sia di uno stile educativo permissivo e tollerante, sia di quello coercitivo. – la combinazione delle dimensioni della coesione e del potere all’interno del sistema familiare. Nelle famiglie in cui un alto potere gerarchico si associa a una bassa coesione tra i membri, i figli tenderebbero ad assumere il ruolo del bullo. Al contrario, se è presente un alto grado di coesione, unitamente al venire meno di una struttura gerarchica che marca la differenziazione dei ruoli, si produrrebbe un sistema familiare invischiato, tipico delle vittime. Regoliosi Sintema 22 Fattori rischio/3 • Un’altra dimensione significativa è quella che riguarda il sistema di valori del nucleo familiare. • In particolare, i risultati ottenuti verificano che nelle famiglie dei bulli, diversamente da quanto si verifica in quelle delle vittime, le strategie utilizzate per affrontare le difficoltà sono fondate sull’individualismo e l’egoismo. Regoliosi Sintema 23 Bullismo e società • Il mondo degli adulti dovrebbe chiedersi se le devianze adolescenziali siano conseguenza di un generale disadattamento delle nuove generazioni nei confronti di valori ampiamente condivisi, o se, piuttosto, esse non esprimano un conformistico adattamento delle giovani generazioni ai valori realmente vissuti - e non tanto a quelli solo verbalmente proclamati - e liberamente circolanti nella nostra società. Non possiamo non domandarci se gli atteg-giamenti che deprechiamo nei giovani d’oggi non siano la manifestazione di un perfetto allineamento ai reali codici di comportamento sottesi alla nostra vita sociale, che vengono recepiti e portati Regoliosi Sintema alle estreme conseguenze con la radicalità tipica dei 24 Bullismo e società/2 • Si dice oggi che i giovani sono arroganti, intolleranti, incuranti degli altri e dei loro problemi, ripiegati troppo su se stessi e sulle proprie onnipotenze, incapaci di accettare le parziali sconfitte, desiderosi di sempre nuove sensazioni, avidi di molte cose e legati all’etica del consumo, perennemente inappagati, incapaci di accettare e rispettare le regole, troppo sensibili ai propri diritti e pochissimo attenti a riconoscere i propri doveri. Ma tutte queste sono caratteristiche della generazione che nasce? E’ proprio vero che la generazione degli adulti ne sia, anche solo parzialmente. immune? Regoliosi Sintema 25