Statistica per l`impresa - Docenti Università di Siena

Corso di
Analisi Statistica per le Imprese
Concetti di base e Uso della Statistica
Prof. L. Neri
a.a. 2015-2016
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Riepilogo di alcuni concetti base
 Concetti di base: unità e collettivo
statistico; popolazione e campione;
caratteri e modalità
 Acquisizione dei dati
 Matrice dei dati
 Utilizzo della statistica nei processi
decisionali
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Il caso di studio
Un’azienda internazionale che produce e
vende abbigliamento tendenza giovane
(donna, uomo, bambino, accessori) è
presente già in Campania e decide di
espandere la propria attività aprendo nuovi
punti vendita in altre città italiane
Per tale espansione l’azienda ha bisogno del
finanziamento da parte di una banca per
acquisti di immobili (nuove sedi) e di
attrezzature
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L’obiettivo
I manager dell’azienda devono predisporre dei
documenti da fornire alla banca
Servono quindi dei DATI riguardanti lo stato di
salute dell’azienda
Si hanno:
-i dati di bilancio,
-informazioni relative ai punti vendita già operativi
in Campania (ricavi e costi, numero di addetti,
ubicazione del punto vendita, informazioni sul
responsabile del punto vendita, se il punto vendita
effettua vendite on-line)
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L’uso della statistica
Si usa la statistica per fornire una rappresentazione
adeguata dei dati sotto forma di tabelle e/o grafici
e per sintetizzarli con indicatori caratteristici
La statistica come strumento per conoscere le
caratteristiche di un fenomeno collettivo (lo
stato di salute dell’intera azienda)
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Matrice dei dati
Punti
vendita
Ricavi
Costi
Num.
Addetti
Ubicazione
Genere
respons.
Vendita
On-line
R.O
1
350
205
6
centro
maschio
si
145
2
200
100
6
periferia
maschio
si
100
3
600
350
10
semicentro
femmina
no
250
4
500
270
10
periferia
femmina
no
230
5
270
200
7
centro
maschio
no
70
6
180
120
3
centro
maschio
no
60
7
205
105
3
periferia
maschio
no
100
8
340
210
6
semicentro
femmina
no
120
9
280
140
4
centro
femmina
si
140
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Concetti di base
• La matrice dei dati è il modo in cui sono
organizzati i dati (righe:unità statistiche,
colonne: caratteri)
• L’unità statistica rappresenta l’unità
elementare di osservazione
• L’insieme di tutte le unità statistiche
costituisce il collettivo statistico
• Il carattere è ciò che rileviamo su ogni
unità statistica
• La modalità del carattere è il modo
(intensità o attributo) in cui il carattere si
manifesta
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In riferimento all’esempio
• La tabella rettangolare (unità x caratteri) è
la matrice di dati
• L’unità statistica è il singolo punto vendita
• Il collettivo statistico è costituito da tutti i
punti vendita dell’azienda
• I caratteri sono i ricavi, i costi, il numero di
addetti ecc..
• Le modalità sono i valori o gli attributi con
cui si manifesta ogni carattere. Ad esempio,
il carattere “genere del responsabile del punto
vendita” ha due modalità: maschio e femmina
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Domande di autovalutazione
• Da quante osservazioni è composta la
matrice dei dati?
• Quali sono i caratteri rilevati?
• Quali sono le modalità con cui si manifesta
il carattere VENDITA ON-LINE?
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Domande di autovalutazione
“Nel punto vendita n. 2 lavorano 6 addetti”
L’unità statistica è ___________________
Il carattere rilevato è ________________
La modalità osservata è ______________
“Il responsabile del punto vendita n. 9 è una
donna”
Il carattere è ______________
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Classificazione dei caratteri
statistici
Carattere qualitativo: le modalità del carattere
si esprimono tramite attributi
– Sconnesso o su scala nominale (non esiste
un ordine naturale delle modalità, ad esempio
‘maschio’ /‘femmina’ per il carattere ‘Genere’)
– Ordinato o su scala ordinale (esiste un
ordine naturale delle modalità, ad esempio
‘licenza elementare’,’licenza media’ ecc.. per il
carattere ‘Titolo di studio’)
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Classificazione dei caratteri
statistici
Carattere quantitativo: le modalità del
carattere si esprimono tramite valori numerici
(o intensità)
– Continuo (le modalità possono essere messe in
corrispondenza biunivoca con un sottoinsieme dei
numeri reali, ad esempio: ricavi e costi)
– Discreto (le modalità possono essere messe in
corrispondenza biunivoca con un sottoinsieme di
numeri naturali). Tipicamente riguardano
conteggi, ad esempio numero di pezzi prodotti da
una catena montaggio
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Classificazione dei caratteri
statistici
Alcune volte un carattere continuo può essere
trattato come se fosse discreto a causa del
metodo di misurazione
(esempio: il PIL misurato in milioni di euro
senza l’uso di decimali)
Un carattere quantitativo si dice trasferibile
quando la sua intensità può essere trasferita
da un’unità all’altra (esempi: reddito,
fatturato)
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Classificazione dei caratteri
(autovalutazione)
All’uscita di una libreria, venite fermati per
partecipare ad un sondaggio, vi viene chiesto:
– Se avete comprato qualcosa
– Se sì,
quanto avete speso (somma spesa)
quanti libri avete acquistato (numero di libri)
come avete pagato (mezzo di pagamento)
– Qual è la vostra condizione lavorativa (attività
principale)
Per ciascun carattere, stabilire se è qualitativo
(nominale o ordinale) oppure quantitativo (discreto
o continuo)
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Classificazione dei caratteri
(autovalutazione)
Supponete che un cliente di una banca abbia fornito
le seguenti informazioni per la richiesta di un mutuo
per la casa:
– Spese mensili: 1427 euro
– Numero di impieghi negli ultimi 10 anni: 1
– Reddito da lavoro annuale familiare: 80000 euro
– Stato civile: coniugato
– Numero di figli: 1
– Residenza: Siena
– Proprietà di immobili: no
Per ciascun carattere, stabilire se è qualitativo
(nominale o ordinale) oppure quantitativo (discreto o
continuo)
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Il collettivo statistico
La scelta del collettivo statistico è dettata
dall’obiettivo dello studio
Esempi:
1. Un manager di un’azienda deve stabilire se la
catena di montaggio di un certo processo produttivo
che confeziona scatole regalo è conforme agli
standard. Da cosa sarà costituito il suo collettivo
statistico?
2. Il presidente del CdL MaGo vuole valutare l’impatto
dei laureati sul mercato del lavoro. Da cosa sarà
costituito il suo collettivo statistico?
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Popolazione e campione
Il collettivo statistico può essere composto
dall’intera popolazione (o universo) di unità
statistiche che interessa studiare oppure da un
sottoinsieme di essa (campione)
POPOLAZIONE
CAMPIONE
Si ricorre al campione per:
•Motivi economici
•Tempestività
•Controllo attendibilità informazioni
•Nel caso di natura distruttiva della misurazione
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Popolazione e campione
(esempi)
Problema da
affrontare
Popolazione
Campione
Il preside vuole valutare il
rendimento universitario
degli iscritti alla Facoltà di
Economia
Tutti gli studenti
iscritti alla Facoltà di
Economia in un dato
a.a.
Un gruppo di (per
esempio) 100
studenti della
Facoltà di Economia
Si vuole conoscere
l’orientamento di voto in
vista delle elezioni
Tutti gli aventi diritto Un gruppo di
al voto alla data delle (diciamo) 1000
elezioni
elettori
Un’azienda per il Turismo
vuole monitorare l’offerta
ricettiva locale
Tutti gli esercizi
ricettivi (alberghi,
campeggi,…) della
zona
Un gruppo di (ad
esempio) 60
esercizi ricettivi
locali
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Popolazione e campione
(esercizi di autovalutazione)
1. Un manager deve valutare la resistenza delle
lampadine prodotte in un determinato processo
produttivo. A questo scopo, il collettivo statistico di
lampadine sarà l’intera popolazione di lampadine
prodotte oppure un campione di esse? Perché?
2. Nell’esempio base, i dati che il manager presenterà
alla banca saranno riferiti all’intera popolazione di
punti vendita dell’azienda o solo ad un campione di
essi? Perché?
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Statistica descrittiva
Insieme di metodi per rappresentare e
interpretare un insieme di dati con lo
scopo di descriverne e sintetizzarne le
caratteristiche
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Statistica descrittiva (esempio)
Il responsabile delle vendite di
un’azienda analizza le vendite
mensili di un prodotto
L’andamento temporale è evidenziato
da una rappresentazione grafica
Un’indicazione sintetica dell’intensità
del fenomeno è data dal valore
medio
Statistica inferenziale
Metodi che consentono di stimare una
caratteristica (parametro) della
popolazione e di prendere decisioni
sulla popolazione basandosi
sull’osservazione di un campione
estratto (con opportune modalità) dalla
popolazione di riferimento
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Statistica inferenziale (esempio)
Un’azienda è interessata ad acquistare uno
spazio pubblicitario sulla home page di un
sito web
Vuole conoscere la durata media del
collegamento degli utenti che accedono a
quel sito perché la decisione (se
acquistare lo spazio o no) è legata al
parametro durata media
Da un campione di accessi al sito si calcola
la durata media, il risultato si estende
all’intera popolazione
Utilizzo della statistica per
prendere decisioni
Per prendere decisioni, anche in condizioni di
incertezza, si usa la statistica
Spesso le decisioni sono basate su informazioni
incomplete e quindi si tratta di prendere decisioni in
condizioni di incertezza
Al momento della decisione non possiamo essere
sicuri del comportamento dei vari fattori che
influenzeranno gli esiti delle alternative possibili (si
usa la teoria della probabilità)
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Utilizzo della statistica
(esempio)
Un investitore finanziario deve decidere come
diversificare il proprio portafoglio senza sapere con
certezza quale sarà la tendenza dei mercati delle
azioni, delle obbligazioni o di altri strumenti finanziari
Può ricorrere alla statistica per capire le fluttuazioni del
mercato sfruttando la conoscenza sull’andamento osservato
nel passato e adottando metodi previsivi decidere tra le
diverse forme di investimento
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Utilizzo della statistica
(esempio)
Un dirigente marketing prevede di potenziare
le vendite on-line dei prodotti della propria
azienda perché ritiene (ma non ne ha la
certezza) che i ricavi di tali vendite possano
aumentare almeno del 20%
Il dirigente può sollecitare una ricerca per avere
informazioni su gusti, comportamento d’acquisto e
dati socio-demografici degli acquirenti on-line
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