I L F A R Il successo economico Nascita e vita delle oche volanti Cause della crisi del ‘97 Il primo contagio E A S T Il secondo contagio Gli effetti della crisi I PAESI DEL FAR EAST ASIATICO Di questa regione geografica fanno parte il Giappone, Hong Kong, Singapore, Taiwan, Sud Corea, Malaysia, Thailandia, Filippine e Indonesia. Tra questi paesi ha un ruolo di primo piano il Giappone, tant’è che gli altri vengono metaforicamente definiti Prime Oche e Seconde Oche. Come le oche quando viaggiano seguono l’oca-guida e si dividono in gruppi, così i paesi del Far East hanno la loro guida nel Giappone e vengono divisi in due gruppi differenti per importanza economica. 1965-96 Corea IL SUCCESSO ECONOMICO Taiwan Singapore Intervento dello stato nell’economia Orienta il credito Incentiva e sostiene le esportazioni Hong kong Non intervento dello stato Favorisce l’investimento Politiche liberiste - politiche economiche orientate verso il mercato - successo economico crescita del PIL del 10% annuo nel periodo ’90-95 NASCITA E VITA DELLE OCHE VOLANTI Giappone PAESE GUIDA = Prodotti tecnologicamente avanzati Hong kong Singapore PRIME OCHE Malaysia Taiwan Sud Corea = Prodotti manifatturieri tradizionali Thailandia Filippine Indonesia SECONDE OCHE = Prodotti a più alta intensità di lavoro e minor contenuto tecnologico LE PRIME OCHE Pop. mls Pil bls Incr. Incr. Pil Annuo Annuo procapite pil 90/99 pil 01/02 99 Hong kong 7 158 1.9 1.5 22090 Singapore 3 85 4.7 4.2 20767 Taiwan 22 281 3.3 19900 Sud corea 47 402 6.3 15712 4.7 Da questi dati emerge che: - questi paesi hanno un pil procapite che si avvicina al livello occidentale - Hong kong ha delle percentuali di incremento inferiori poiché ha già raggiunto un buon livello di sviluppo mentre gli altri sono ancora in fase di espansione LE SECONDE OCHE Malaysia Pop. mls Pil bls Incr. Annuo pil 90/99 23 79 4.7 3.5 8209 124 3.8 3.5 6132 77 76 0.9 4 3805 207 142 3 3.5 2857 Thailandia 62 Filippine Indonesia Incr. Annuo pil 01/02 Pil procapite 99 Da questi dati emerge che: -Per le Filippine e l’Indonesia, che nel periodo dal 90/99 hanno riscontrato livelli inferiori di pil, è previsto un maggior sviluppo negli anni successivi, mentre per la Malaysia e la Thailandia è previsto una frenata nella crescita del pil. -La Malaysia e la Thailandia hanno la prospettiva di raggiungere le prime oche. -La Thailandia e l’Indonesia hanno un pil assoluto simile, ma la prima ha un pil pro-capite triplo rispetto a quello della seconda => La Thailandia ha raggiunto un livello di sviluppo maggiore 1997 LE CAUSE DELLA CRISI Crisi dell’economia thailandese Eccesso di investimenti privati e sovrapproduzione Svalutazione dello yuan cinese Bolla speculativa 1996/97 Deterioramento dei corsi azionari CRISI DELL’ECONOMIA THAILANDESE Peggioramento indici di borsa CRISI BORSISTICA + Tasso di cambio ancorato al dollaro Aumento dei tassi di cambio CRISI VALUTARIA + DEFICIT PARI ALL’ 8% DEL PIL + ELEVATO DEBITO ESTERO = CRISI ECONOMICA ECCESSO DI INVESTIMENTI PRIVATI E SOVRAPPRODUZIONE Elevati saggi di investimento Accumulazione di capitali in settori che già dagli anni ’90 mostravano segni di eccesso di capacità produttiva (es. nuove tecnologie e autoveicoli) Per far rendere gli investimenti sarebbe stata necessaria una crescita delle esportazioni Non c’è stata questa crescita poiché la domanda mondiale era inferiore all’offerta potenziale CRISI DA SOVRAPPRODUZIONE SVALUTAZIONE DELLO YUAN Svalutazione dello yuan Riduzione del 25% dei prezzi dei prodotti cinesi tra il 1994 e il ‘97 La domanda mondiale si rivolge alla Cina e non ai paesi del Far East Calo delle esportazioni per il Far East asiatico BOLLA SPECULATIVA Continuo afflusso di capitali Alimentazione mercato azionario e mobiliare + fondi dall’estero Alte quotazioni di borsa Le quotazioni sono ormai altissime Impossibilità di un ulteriore aumento delle quotazioni Crollo della borsa e del mercato mobiliare INIZIO CRISI Diminuisce il valore del patrimonio delle società Le società vendono parte del patrimonio La crisi si accentua Diminuiscono i fondi investiti in questi mercati Prima metà del 1997 IL PRIMO CONTAGIO: dalla Thailandia ai paesi dell’ASEAN ASEAN: Thailandia, Malaysia, Filippine e Indonesia CRISI VALUTARIA Deprezzamento del tasso di scambio DUE TEORIE Veloce espansione del credito Basso rapporto fra riserve valutarie e quantità di moneta RAPPORTI COMMERCIALI Secondo questa teoria il contagio avviene quando un partner commerciale subisce una crisi valutaria ed entra in fase recessiva. Seconda metà del 1997 IL SECONDO CONTAGIO: dai paesi dell’ASEAN a tutto il Far East Aumenta il deprezzamento delle valute Asean Collasso economico dell’Indonesia Crisi Corea del Sud DEPREZZAMENTO VALUTE ASEAN L’apparente stabilizzazione dei cambi dell’agosto 1997 viene smentita e le valute dei quattro paesi dell’Asean (Thailandia, Malaysia, Filippine, Indonesia) continuano a deprezzarsi per quattro mesi con crolli violenti. Le oscillazioni riguardano soprattutto la Thailandia, la cui economia si presenta più debole di quelle di Malaysia e Filippine e per cui è difficile stabilire soglie credibili per il tasso di cambio e le quotazioni di borsa. COLLASSO ECONOMICO INDONESIA L’Indonesia presenta una situazione economica delicata il cui collasso viene seguito da una crisi politica. Questo è il paese che presenta più problemi poiché ha una situazione politica ed economica caratterizzata da: • Ricchezze enormi ma distribuzione del reddito sperequata; • Forte debito estero • Tensioni interetniche (verso la comunità cinese) • Enormi squilibri regionali • Sistema politico autoritario Tutto questi fattori provocano il crollo della rupiah, la moneta indonesiana. CRISI COREA DEL SUD In Corea del Sud si ha una crisi bancaria poiché le grandi banche nazionali e internazionali diventano insolventi a causa dell’elevata quantità di crediti che diventano inesigibili fino a determinare il fallimento delle banche stesse. Poiché questo paese è caratterizzato da uno stretto legame tra banche, imprese e governo la crisi bancaria mette in pericolo l’intera ossatura dell’economia. Anche la Corea quindi entra nella crisi del Far East. Con l’inclusione della Corea la crisi assume dimensioni non più regionali ed è in grado di creare seri problemi ai mercati finanziari e al sistema monetario internazionale.Inoltre la crisi non è più valutaria ma bancaria e finanziaria. GLI EFFETTI SOSTEGNO ALLA THAILANDIA RIDUZIONE PIL CROLLO IMPORTAZIONI CROLLO PREZZI MATERIE PRIME PROBLEMI SOCIALI SOSTEGNO ALLA THAILANDIA Il modello delle oche volanti è basato su scambi commerciali regionali e investimenti diretti esteri e tutto ciò rappresenta un punto di forza per le economie di questi paesi. In teoria quindi la crisi della Thailandia poteva essere alleggerita con l’incremento della domanda dei paesi vicini i quali hanno infatti cercato di intervenire a suo favore. L’estendersi della crisi ha però comportato una contrazione della domanda di quest’ultimi rendendo inefficaci i loro interventi. Si è anzi presentato il rischio di estendere la recessione anche a economie con situazioni finanziarie più solide. RIDUZIONE DEL PIL Fallimento di società finanziarie, banche e imprese RIDUZIONE DEL PIL NEI PAESI ASEAN E IN COREA Indonesia: -75% del PIL Corea e Thailandia: -50% del PIL Hong Kong, Taiwan e Singapore non subiscono grandi cadute Filippine: -20% del PIL Malaysia: -20% del PIL CROLLO IMPORTAZIONI Diminuzione del pil Calo domanda interna Svalutazione tasso di cambio Perdita di potere d’acquisto sui mercati internazionali CROLLO IMPORTAZIONI Miglioramento nella bilancia dei pagamenti e nei conti con l’estero Questo effetto positivo è però ottenuto grazie alla contrazione delle importazioni e non al rilancio delle esportazioni La situazione rimane comunque problematica CROLLO PREZZI MATERIE PRIME Un effetto poco evidenziato della crisi asiatica riguarda il crollo dei prezzi delle materie prime: petrolio, legname, minerali che deriva dalla diminuzione del pil dei paesi asiatici. Questo effetto è importante perché comporta rilevanti problemi economici per i paesi in via di sviluppo e produttori di quei determinati beni. Un esempio di questo fenomeno è l’Indonesia, che basa la propria economia sull’esportazione di legname e petrolio. PROBLEMI SOCIALI Rinvio dei progetti di investimento Fallimenti delle imprese Crescita tassi di disoccupazione Rimpatrio forzato dei lavoratori immigrati dai paesi vicini Assenza di sistemi di protezione contro la disoccupazione Tensioni politiche Sviluppo di tensioni sociali