simbolo ORGANIZZAZIONE AZIENDALE E GESTIONE DELLE VENDITE Docente: Emidio D’Errico Torino, … febbraio 2012 1 L’Economia aziendale • L'economia aziendale è la disciplina scientifica dedicata all'elaborazione di conoscenze e teorie utili per il governo economico delle aziende di ogni ordine (imprese, famiglie, organizzazioni private non orientati al profitto, istituti della pubblica amministrazione). 2 L’Economia aziendale • Nell'ambito strettamente aziendale, l’economia aziendale è una disciplina positiva in quanto studia il ciclo di vita dell’azienda, mentre la strategia (o politica) aziendale è una disciplina normativa, in quanto definisce obiettivi e vita dell’azienda. • L’economia aziendale, assieme all'economia politica, appartiene al più ampio ambito disciplinare delle Scienze economiche. L'economia politica è la disciplina positiva che studia l'economia in senso generale e la politica economica è la disciplina normativa che dice cosa si deve fare per raggiungere taluni obiettivi generali. 3 L’azienda • In estrema sintesi questa disciplina studia l’azienda quale aggregato economico capace di produrre profitto fornendo servizi e prodotti. • Essa è caratterizzata da un aspetto qualitativo e da un aspetto quantitativo: – L’aspetto qualitativo dà vita a due diverse discipline: l'Organizzazione Aziendale e il Marketing. – L’aspetto quantitativo dà vita ad un’altra disciplina: la Ragioneria. • Al fianco della Ragioneria si sono sviluppate ulteriori discipline tecnico-aziendali che hanno lo scopo di studiare, dal punto di vista giuridico e pratico operativo, le diverse operazioni aziendali oggetto della rilevazione ragioneristica. • La disciplina tecnico-aziendale di base è la Computisteria. Altre discipline tecnico-aziendali sono: la Tecnica Commerciale e la Tecnica Bancaria. • Altra disciplina facente capo all'economia aziendale è la Finanza Aziendale, che nasce dalla commistione di aspetti economico4 aziendali sia qualitativi sia quantitativi. Elementi fondamentali • Gli elementi fondamentali all’origine dell’economia aziendale: › L'azienda intesa come l'istituto economico che svolge operazioni tese a produrre (e consumare) ricchezza › L'economia aziendale, la scienza che studia le operazioni economiche per individuare le leggi e i principi che regolano il raggiungimento degli scopi aziendali. › È formata da tre dottrine: organizzazione, gestione e ragioneria › Il concetto di reddito non più come differenza tra il capitale a inizio e fine periodo ma come correlazione tra ricavi e costi dell'esercizio economico › Il sistema del reddito, determinato usando la partita doppia e prendendo in esame solo i flussi monetari fra l'impresa e i terzi. (G. Zappa, Tendenze nuove negli studi di Ragioneria, Univ. Ca' Foscari, Venezia, 1927) 5 Il Sistema Organizzativo che cosa è una “organizzazione” ? Una forma particolare di azione collettiva 6 Il Sistema Organizzativo che cosa è una organizzazione?..... ….. i frati di un convento? ….. una coppia di sposi ? … due artigiani ? ……i tifosi allo stadio? ….un branco di lupi ? ……dei moti di piazza ? …… un raggruppamento rivoluzionario ? una manifestazione sindacale ? ….. un esercito ? ……i viaggiatori in aereo ? …. un’ impresa ? …. detenuti di un carcere? 7 Il Sistema Organizzativo facciamo una festa? organizziamoci ! ( chi fa che cosa ) 8 Il Sistema Organizzativo facciamo una festa? • • • • • differenziazione integrazione divisione dei compiti ricomposizione dei compiti chi fa gli inviti ? chi si occupa della musica ? chi pensa alle pizzette ? ………. chi ai beverage ? organizziamoci ! ( chi fa che cosa ) • • • • • • priorita’ dove come quando …… e dopo ….. forma di azione collettiva effimera basata su processi di differenziazione e di integrazione intenzionali 9 Il Sistema Organizzativo azione organizzativa • • • • • • differenziazione integrazione divisione dei compiti ricomposizione dei compiti sistema di ruoli processo di selezione specializzazione conoscenza responsabilizzazione rischio processo decisionale • decisioni non strutturate di cambiamento • decisioni non strutturate ma continuative • decisioni strutturate • • • • • • valori strategie tecnologie gerarchia programmi procedure “ forma di azione collettiva reiterata basata su processi di differenziazione e di integrazione tendenzialmente stabili ed intenzionali “ 10 Il Sistema Organizzativo Le organizzazione sono tutte uguali ? • come si entra in una organizzazione • come ci si rapporta con gli altri all’ interno • come ci si rapporta con gli altri all’ esterno • come si resta coinvolti dalla “tecnologia” perché le organizzazioni sono tutte diverse? perché quando un individuo entra in una organizzazione modifica il suo comportamento? 11 Il Sistema Organizzativo l’Organizzazione in economia aziendale tecnologia controllo struttura dimensione ? strategia 1) La tecnologia influenza l’organizzazione/ controllo ( configurazione ) dei processi di produzione 2) La tecnologia coinvolge l’intera organizzazione aziendale solo quando l’impresa ha dimensioni ridotte 3) Le leggi di governo delle imprese presentano una limitata correlazione (indipendenti) dalla tecnologia 12 Che cosa è una struttura? “l’insieme delle specifiche modalità con cui ciascuna organizzazione gestisce e governa i processi di differenziazione ed integrazione” Persone svolgono Compiti assegnati ad Unità organizzativa SODDISFAZIONE Unità aggregate in Gerarchie che trova le basi nei seguenti principi: • specializzazione e divisione del lavoro • responsabilizzazione e identificazione delle attese RUOLO • gerarchia con finalità di ordinamento e collegamento EFFICENZA • controllo organizzativo / individuale INDIRIZZO nessuna organizzazione è identica ed uguale ad un’altra “the one best way”… nel contempo …si notano insiemi di regolarità che consentono di individuare tipologie ricorrenti 13 l’Organizzazione in economia aziendale le forme meccanicistica e organica a confronto • enfasi sulla suddivisione dei ruoli • enfasi sulla conoscenza specialistica • compiti definiti in dettaglio • compiti non rigidi ma ridefinibili • autorità e controllo gerarchici • responsabilita’ diffusa • comunicazione verticale • identità tra funzione e “capo” • consultazione alternativa al comando • identità tra capo e “competenza” • comunicazioni bidirezionali • focus sul rispetto dei compiti • focus sull’obiettivo 14 esempio di organizzazione di una Direzione commerciale DIREZIONE COMMERCIALE SERVIZIO MARKETING SERVIZIO VENDITA Analisi e studi di mercato Gestione prodotti finiti Programmazione nuovi prodotti Amministrazione vendite Programmazione e controllo vendita Gestione vendite Promozione e sviluppo delle vendite Rete di vendita Assistenza Tecnica DISTRIBUTORI 15 L’impresa • Giuridicamente non esiste una definizione di impresa ma di “imprenditore”: “E’ imprenditore chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione e dello scambio di beni o di servizi” (Art. 2082 Codice Civile). • Terminologia economica: Impresa = Imprenditore • Requisito principale: Impresa è una attività caratterizzata sia da uno specifico scopo (produzione o scambio di beni o servizi), sia da specifiche modalità di svolgimento (organizzazione, economicità, professionalità, etc.). 16 La visione d’impresa • L'economia aziendale ha sviluppato la visione di impresa come sistema aziendale, quindi un sistema di produzione secondo diverse dimensioni: "di trasformazione efficiente" di utilità e di valore per produrre nuovo valore; "vitale", che tende a permanere in vita ricercando condizioni di economicità durevole; "di progresso", che sviluppa la massima produttività e la massima qualità come condizione di economicità; "manageriale" aperto all'ambiente e che, in quanto tale, deve sviluppare una gestione secondo principi etici ed eco-compatibili; "organizzativamente chiuso", che rigenera i propri processi interagendo con l'ambiente; "cognitivo", che genera conoscenza e fa della conoscenza il principale fattore di esistenza. “empowerment”, termine inglese con cui si intende la piena valorizzazione dei dipendenti, con conseguente rilascio di ampie deleghe 17 di potere decisionale L’impresa • L'impresa è perciò caratterizzata da un determinato scopo (produzione o scambio di beni o servizi) e dalle conseguenti modalità adottate per il raggiungimento dello scopo (organizzazione, economicità e professionalità). • È fondamentale che l’impresa procuri capitale sufficiente a coprire e superare il costo delle spese, ossia il guadagno o profitto. 18 L’impresa • L'impresa può essere inoltre definita come un sistema sociale-tecnico aperto. Per sistema si intende un complesso di parti interdipendenti rispetto ad un comune obiettivo. Nello specifico, trattandosi di un sistema tecnico-sociale le parti sono costituite da beni quali attrezzature e conoscenze alle quali si affiancano le risorse umane, legate da rapporti sociali. • Un “sistema aperto” è un metodo di gestione delle risorse che consiste nello scambio con l'esterno conoscenza e produzione. Pertanto l'impresa può essere considerata come un complesso di interdipendenze tra beni e persone che operano scambiando con l'esterno conoscenze e produzione perseguendo lo stesso obiettivo, ossia la produzione di capitale. 19 Forme d’impresa • L'impresa può essere esercitata sia da una persona fisica che da una persona giuridica: 20 Sistema impresa • • • L’impresa instaura rapporti economici con tutti gli attori dell’ambiente che la circonda, presentandosi come un sistema di collegamento tra il mercato dei fattori produttivi ( input ) e quello dei prodotti e/o servizi collocati presso i consumatori e/o produttori ( output ). Il processo produttivo, pertanto, deve essere organizzato secondo i criteri di: - efficacia ( raggiungimento di specifici obiettivi ); - efficienza ( impiego economico dei fattori ). Raggruppando tutte le operazioni aziendali, in sottosistemi omogenei a formare le cosiddette funzioni o arre funzionali Input Output Trasformazione correzione obiettivi 21 Funzioni aziendali • • • • • • • • • Approvvigionamenti Finanza Personale Pianificazione Produzione Sistema informativo Amministrazione Controllo di gestione Marketing e vendite (input) (input) (input) (trasformazione) (trasformazione) (trasformazione) (trasformazione) (trasformazione) (output) 22 Il Marketing • Il marketing è un ramo dell'economia che si occupa dello studio descrittivo del mercato e dell'analisi dell'interazione del mercato e degli utilizzatori con l'impresa. • Il termine prende origine dall'inglese market (mercato), cui viene aggiunta la desinenza del gerundio per indicare la partecipazione attiva, cioè l'azione sul mercato stesso. • Marketing significa letteralmente "piazzare sul mercato" e comprende quindi tutte le azioni aziendali riferibili al mercato destinate al piazzamento di prodotti, considerando come finalità il maggiore profitto e come causalità la possibilità di avere prodotti capaci di realizzare tale operazione finanziari 23 Il Marketing • Il marketing viene definito come quel processo sociale e manageriale diretto a soddisfare bisogni ed esigenze attraverso processi di creazione e scambio di prodotto e valori. È l'arte e la scienza di individuare, creare e fornire valore per soddisfare le esigenze di un mercato di riferimento, realizzando un profitto. (Giancarlo Pallavicini, Banche e ricerche di mercato, in "L'Economia", Università di Studi Sociali, Roma, novembre 1959) 24 Il Marketing • Il marketing può rivolgersi ai consumatori, e in questo caso si parla di marketing B2C, (business to consumer, "dall'impresa al consumatore"), spesso definito semplicemente marketing; oppure, può rivolgersi al mercato delle imprese, e in questo caso prende il nome di marketing industriale o marketing B2B, (business to business, "da impresa a impresa"). • Sono da citare anche il marketing dei servizi (compagnie aeree, catene alberghiere...) e il marketing istituzionale (fatto cioè da istituzioni). 25 Il Marketing • Questa attività pertanto può fungere da "interfaccia" tra l'impresa e il contesto esterno (insieme al settore vendite, import/export, pubbliche relazioni e altri), osservandone il comportamento e presidiando, almeno in parte, i flussi informativi uscenti dall'impresa (voluti o non voluti), e incamerando le conoscenze provenienti dall'esterno; tra queste sono compresi i deboli segnali che consentono di comprendere, possibilmente in tempo utile, le modifiche al mercato che si realizzeranno in un prossimo futuro. 26 Il Marketing • L'analisi della posizione competitiva dovrebbe essere diffusa nella direzione delle varie funzioni, ma spesso è lasciata al marketing, che utilizza modelli analitici, le ricerche ed indagini di mercato e le segmentazioni del mercato. • Il marketing è inoltre volto alla creazione del valore per il cliente, e uno dei suoi scopi è creare un posizionamento della marca (brand) nella mente del consumatore attraverso tecniche di brand management. Le ultime tendenze sono volte allo studio del marketing esperienziale, che abbraccia la visione del consumo come esperienza, in cui il processo di acquisto si fonde con gli stimoli percettivi, sensoriali ed emozionali. 27 Il Marketing • Funzione di gestione del rapporto con il mercato di sbocco dell’impresa ( collocare prodotto realizzato sul mercato, formulare politiche di vendita, etc ). • Marketing: – Strategico: definizione delle politiche di marketing per realizzare gli obiettivi di vendita; – Operativo: attività commerciale rappresentata dalla promozione, vendita, distribuzione dei prodotti. • Le leve del marketing: 1. Prodotto/servizio ( servizio pre e post vendita, garanzia del prodotto, marca confezione ); 2. Prezzo ( sconti, dilatazioni ); 3. Distribuzione ( vendita diretta, grossista, dettaglio ); 4. Comunicazione ( pubblicità, promozione punto vendita ) . 28 il Ciclo di vendita Ricerca del cliente Consegna del prodotto Contrattazione Gestione dei rapporti con la clientela Assistenza tecnica Fatturazione Regolamento finanziario MARKETING 29 Il Piano marketing Il piano di marketing è la pianificazione della strategia a livello corporate/aziendale, ed è diviso nelle seguenti fasi: • definizione della missione, che è formata da: – i bisogni di mercato che devono essere serviti – gli elementi di distintività dell'impresa • identificazione dell'Area Strategica di Affari (dall'inglese Strategic Business Unit) nella quale si andrà a operare, cioè le varie attività dell'azienda vanno classificate nelle apposite matrici di analisi del portafoglio: – la matrice Boston Consulting Group – la matrice General Electric. • identificazione delle strategie di sviluppo per ciascuna attività 30 Il Piano marketing (1) Il piano di marketing è un documento scritto formato dai seguenti contenuti: • Sommario: è il sommario dell'intero piano di marketing; • Obiettivi: sono i risultati desiderati che portano alle vendite e ai profitti. Devono essere dettagliati, realistici, quantificabili (definiti in termini economici di utile netto o fatturato) e posti in ordine gerarchico; • Analisi dello scenario competitivo: analisi del mercato, della concorrenza, dei consumatori: marketing audit; • Analisi SWOT: identificazione dei punti di forza e di debolezza dell'azienda (Strengths and Weaknesses), valutazione delle opportunità e dei rischi del mercato (Opportunities and Threats); continua… 31 Il Piano marketing (2) • Strategie: complesso di azioni per raggiungere gli obiettivi; • Piano di azione: specifica cosa sarà fatto, chi lo farà, quando sarà fatto, e quanto costerà. È l'elaborazione delle • strategie; • Budget: documenti finanziari preventivi, tra cui le proiezioni dei costi/ricavi previsti; • Controllo: indica le modalità di monitoraggio dell'attività; • Piani di emergenza (contingency plans): alternative da attuare in caso di problemi; non sempre sono presenti nel piano. 32 marketing: il nome (Naming) • Per comunicare efficacemente un prodotto o un servizio, il suo nome è spesso un fattore determinante del suo potenziale successo. • La scelta del nome è un'operazione detta appunto naming (dall'inglese per "nominare"). Il naming ha la funzione di tracciare cognitivamente l'identità di marca verso i desideri, le esigenze e le richieste del consumatore. • Il naming è un'azione primaria nelle operazioni di brand management, risultato di un processo dove la strategia si traduce in creatività nella forma di un nome. È infatti una delle attività del copywriting, svolta secondo un briefing che individua gli obiettivi di comunicazione del brand. 33 Il Marketing: Il ciclo di vita del prodotto E’ un modello, in un diagramma di curva S delle vendite nel tempo, che analizza il prodotto nei diversi stadi di vita: introduzione, sviluppo, maturità e declino. 3. maturità 1. introduzione 2. sviluppo 4. declino vendite Ciclo di vita del prodotto (bene/servizio) tempo 34 1. Introduzione: – – – – Bassi volumi di vendita = redditività negativa; Tecnologia di prodotto necessita di miglioramento; Prezzo elevato; Marketing focalizzato sulla propaganda. 2. Sviluppo: – – – – Vendita crescente = maggiore redditività; Tecnologia di prodotto migliorato; Prezzo decrescente; Distribuzione capillare. 35 3. Maturità: – – – – Rallentamento delle vendite = rallentamento redditività; Tecnologia di prodotto perfetta; Prezzo stazionario; Ripensare le politiche di distribuzione e comunicazione 4. Declino: – – – – Diminuzione delle vendite = redditività nulla o negativa; Prodotto obsoleto; Prezzo minimo; Distribuzione concentrata 36 Approvvigionamenti Questa funzione è indirizzata ad assicurare la disponibilità dei beni necessari ai fini produttivi e nei tempi richiesti, garantendo la continuità del processo produttivo e il rispetto di definiti standard qualitativi. 37 Approvvigionamenti Sono approvvigionamenti gli acquisti di materie prime, macchine, attrezzature, ecc. per i quali, le tecniche utilizzate sono: – Make or buy – Acquisti tradizionali (prezzo, qualità del prodotto, tempestività nelle consegna ) – Codesign / comakership che facendo fede su un rapporto impresa fornitori, non conflittuale ma cooperativo, introducono altre qualità (flessibilità delle quantità ordinate, assistenza tecnica al cliente, controllo eseguiti sul prodotto, etc.). (*) La tecnica del codesign prevede il coinvolgimento in progettazione dei fornitori e della funzione acquisti dell’azienda, delegando ai primi la progettazione e sviluppo dei componenti che poi produrranno e forniranno all’azienda. (**) Quando poi questi rapporti diventano cooperazioni di lungo termine, anche con investimenti comuni in ricerca e tecnologia, si costituiscono gruppi coesi costruttori- fornitori denominati “keiretsu” secondo l’esperienza giapponese . 38 La finanza d’impresa Acquisisce e gestisce le risorse finanziarie Analizza gli investimenti e la loro redditività Mantiene l’equilibrio fonti impieghi flussi di cassa entrate flussi di cassa entrate saldo di cassa tempo tempo saldo di cassa Attività industriale uscite Attività commerciale uscite 39 Pianificazione E’ indirizzata alla definizione degli obiettivi aziendali; Definizione dei percorsi e le modalità di sviluppo per il loro raggiungimento. • L’impresa analizza prima il mercato; • Successivamente predispone dei piani di intervento, da attuarsi nel tempo, per il raggiungimento degli obiettivi definiti: – Nel breve ( piano trimestrale ); – Nel medio ( piano annuale ); – Nel lungo termine ( piani pluriennali ). Gli obiettivi di medio e lungo termine vengono tradotti in breve periodo attraverso il budget Verificare gli obiettivi nei tempi intermedi per il continuo evolversi del contesto e degli scenari in cui l’impresa opera. 40 Programmazione Definiti gli obiettivi aziendali si predispone il budget che è lo strumento amministrativo attuativo per il conseguimento degli stessi. Tipi di obiettivi: – Top down, obiettivi posti dal vertice ed imposti alle diverse aree produttive; – Botton up, i responsabili delle aree si pongono gli obiettivi ed il vertice ne prende atto; – Sistema misto, utilizza entrambi i precedenti 41 Programmazione • • Il budget si articola nelle seguenti fasi successive: budget delle vendite, si parte dalla programmazione delle vendite per definire le modalità di immissione sul mercato del prodotto e conseguentemente i volumi e i costi di produzione; budget della produzione, con il quale si definisce la dimensione e le caratteristiche del prodotto da realizzare e con esso i fabbisogni di materie prime, materiali, e personale. Pertanto è necessario definire i fattori produttivi di : – budget degli approvvigionamenti, approvvigionamento del materiale; – budget del personale, il fabbisogno ed il costo del personale; – budget delle spese generali, le spese generali dell’impresa per le funzioni aziendali ; – budget degli investimenti, Ricerca & Sviluppo, produzione, attività commerciale, produzione, ecc. ; – budget finanziario e di tesoreria, fonti, prestiti, autofinanziamento, dinamica temporale delle entrate e delle uscite. – budget economico, tutte le voci precedenti, confrontate con ricavi e costi, concorrono alla formulazione di una previsione di utile o perdita . 42 Gli obiettivi: il budget Budget degli investimenti Budget delle vendite Budget del personale Budget della produzione Budget finanziario Budget degli acquisti Budget di cassa Budget spese generali Budget economico 43 Il sistema di pianificazione e controllo Mezzo per comunicare Attività previsionale Mezzo per motivare Attività volitiva Mezzo per valutare Attività di coordinamento Piani & Budget Strumenti di auto responsabilizzazione promuovere la cultura della creazione del valore che deve andare oltre la strumentazione utilizzata e venir realizzata attraverso la crescita della consapevolezza e la condivisione motivazionale diffuse lungo tutta la filiera della organizzazione aziendale in un’ottica di massimizzazione del valore generato nelle due dimensioni economica ed etico-sociale 44 Strumenti di pianificazione e controllo BUDGET: E’ strumento di orientamento al futuro di pianificazione dei processi di creazione di valore redd.le fin.rio e di perseguimento di finalità etico sociali e qualitative E’ espressione quantitativo - monetaria dei fenomeni aziendali dotato di orizzonte temporale definito o scorrevole ( rolling )che adotta schemi rigidi / flessibili / multipli con funzioni di: programmazione e verifica delle compatibilità coordinamento ed integrazione assegnazione delle risorse guida e motivazione valutazione e controllo formazione ed apprendimento IL BUDGET SE NON FOSSE STATO ANCORA INVENTATO SAREBBE NECESSARIO FARLO IN FRETTA PERCHÉ SENZA NON SE NE PUÒ FARE A MENO!!! 45 Il Budget BUDGET VISTO AL NEGATIVO CONTROLLO ( forma di ) BUDGET VISTO AL POSITIVO VALUTAZIONE FISCALE ( uso ) DEFINISCE LE REGOLE RISTRUTTURAZIONI ( strumento per ) GENERA EFFICIENZA COERCIZIONE (AUTO)CONTROLLO ( mezzo ) CONFLITTUALITA’ ( crea ) COMPETIZIONE STRESS MOTIVA TAGLiARE ( e’ causa di ) ( si riduce a ) SELEZIONA II BUDGET E’ NEUTRALE : NON E’ NE BUONO NE CATTIVO, E’ UNO STRUMENTO MESSO NELLE MANI DI PERSONE RESPONSABILI PER AUTARLE A LAVORARE 46 Il Budget processi mediante i quali i manager sono spinti ad esaminare criticamente le prestazioni passate ed ad esplorare sistematicamente modalità alternative per migliorare le performance future ……. responsabilità (conoscenza ) vs controllabilità (influenza ) Risultati programmati Risultati effettivi (consuntivo) Favorevoli se aumentano valori di riferimento / benchmark scostamenti reddito operativo ( F ) Sfavorevoli se diminuiscono reddito operativo ( S ) Analisi delle varianze ...non per organizzare una “caccia alla volpe” ma per stimolare domande da porre a coloro che sono i depositari di informazioni rilevanti allo scopo di recuperare / migliorare 47 Controllo di gestione Analizza le previsioni formulate in sede di budget con i risultati conseguiti, in fase esecutiva, per identificare eventuali scostamenti dai dati di budget ed intraprendere opportune e mirate azioni correttive. Bisogna tener conto di azioni o mutamenti di mercati non previsti 48 Produzione Con questa funzione si procede alla trasformazione materialmente di tutti i fattori produttivi combinati nel processo produttivo: materie prime, beni strumentali e risorse umane. Si predispone la programmazione della produzione, concordemente con le richieste commerciali, al fine di fissare i tempi di produzione, individuare i fabbisogni minimi di acquisto ed evitare scorte ed corretto impiego non corretto delle macchine. Il processo produttivo di trasformazione può avvenire: - su progetto (nel caso di realizzazioni di interventi impiantistica e costruzione di opere pubbliche ); - su modello ( per attività di fabbricazione di prodotti in piccola serie ); - a grandi lotti ( per realizzazione di prodotti standardizzati: industria della tessitura e dell’abbigliamento ); - su processo continuo ( nei settori monoprodotto: settore cartario, alimentare e dei metalli ). 49 Produzione Su progetto Su modello Per lotti In serie Su processo continuo minima ripetitività massima 50 …alcune definizioni PREVISIONE illustrazione di eventi futuri inceri effettuata da parte di persona che ha le conoscenze, ma che restano al di fuori dalle sua capacita di influenza : previsioni metereologiche, PIANIFICAZIONE processo di identificazione di un scenario e di un obiettivo futuro che si intende perseguire e delle leve ritenute necessarie per poterlo concretizzare in presenza comunque di notevoli incertezze PROGRAMMAZIONE messa a punto dei passi che debbono essere fatti per riuscire nello intento di raggiungere il risultato sul quale si concentra lo sforzo realizzativo consapevoli comunque di un certo grado di incertezza che ne puo’ condizionare la riuscita PROCESSO DI BUDGETING attività di concretizzazione quantitativa di un piano di azioni affidata al management dell’azienda attuata attraverso un meccanismo organizzativo al fine di conseguire gli obiettivi concordati ed identificati SISTEMA DI REPORTING processo ordinato di raccolta e confronto di dati consuntivi acquisiti dai sistemi civilistico, gestionale, finanziario e non e previsionali ricavati dal budget con finalita’ informative per la comunicazione aziendale ed esterna SISTEMA INFORMATIVO AZIENDALE processo di raccolta, elaborazione e quantificazione dei fenomeni aziendali attuato a mezzo di dati interni ed esterni e flussi di informazioni 51