Progettare l`autovalutazione di un piano di sviluppo locale

Progettare l’auto-valutazione
di un piano di sviluppo locale
Milano
26 gennaio 2005
Un approccio pragmatico ed in linea con le politiche
europee:
“Evaluating EU expenditure programmes: a
guide”
Nigel Nagarajan and Marc Vanheukelen
‘Budgetary overview and evaluation’ Unit
General Directorate for Budgets of the
European Commission” (1997)
Elementi chiave della valutazione
Esigenze
Impatti
Contesto
socio-economico
Risultati
Progettazione ed implementazione del Piano
Obiettivi
Rilevanza
Risorse
Attività
Valutazione
Efficacia
Utilità e sostenibilità
Realizzazioni
Efficienza
Fasi principali della progettazione di un’auto-valutazione
1. Identificazione di obiettivi e scopi della valutazione
2. Interpretazione del “quadro strategico” del piano
3. Costruzione di un’ “agenda analitica”
4. Individuazione di valori di confronto (benchmarks)
5. Raccolta di informazioni
6. Definizione del piano di lavoro
Il partenariato locale: a chi dare conto?
Istituzioni sovra-territoriali e reti
Soggetti all’esterno dell’area
Reti nazionali ed
internazionali
Soggetti all’interno dell’area
Amministrazioni locali
singole associate (comuni
ecc.)
Istituzioni
sovraordinate
Altri territori
PARTENARIATO
LOCALE
Rappresentanze
datoriali e sindacali,
associazioni ecc. Agenzie, istituti di
credito, organismi
Istituzioni della
specializzati, altre
governance
partnership locali
locale
Categorie di
popolazione
e gruppi
Attori sociali ed
economici
Attori locali
Quadro logico con
struttura ad albero
Obiettivo
generale
Obiettivo
specifico n.1
Obiettivo
specifico n.2
Obiettivo
specifico n.1
Obiettivo
operativo n.1.1
Obiettivo
operativo n.2.1
Obiettivo
operativo n.3.1
Obiettivo
operativo n.1.2
Obiettivo
operativo n.2.2
Obiettivo
operativo n.3.2
Obiettivo
operativo n.1.3
OBIETTIVO GENERALE
Funzione
Come si misura
Rappresenta i benefici a lungo
termine che il piano dovrebbe
apportare alla comunità locale.
Indicatori di impatto
Esso deve altresì illustrare
come il piano sia coerente con
le politiche di riferimento
(comunitarie, nazionali e
regionali).
Si riferiscono agli effetti che il
piano produce al di là delle
ricadute immediate che si
vengono a determinare sui
beneficiari degli interventi
(effetti a lungo termine)
OBIETTIVI SPECIFICI
Funzione
Come si misurano
Chiariscono come il piano
concorra a conseguire l’
obiettivo generale (apportando
quali benefici e/o risolvendo
quali problematiche). Possono
coincidere con le “misure”.
Indicatori di risultato
Normalmente tra di essi si
generano una serie di
connessioni logiche utili che li
rendono interdipendenti.
Misurano l'effetto diretto ed
immediato prodotto dal
programma.
OBIETTIVI OPERATIVI (O RISULTATI ATTESI)
Funzione
Come si misurano
Il conseguimento di ogni
obiettivo specifico è affidato,
sul piano operativo, ad uno o
più obiettivi operativi.
Indicatori di realizzazione
Essi possono rappresentare le
azioni del piano, ciascuna delle
quali presenta uno specifico
quadro di descrizione e viene
attuata con uno o più interventi
(operazioni).
Sono riferiti alle specifiche
attività e si misurano in unità
fisiche o finanziarie (beni e
servizi prodotti)
INTERVENTI (O OPERAZIONI)
I progetti relativi agli interventi vengono selezionati sulla base di specifici
criteri:
• I criteri di ammissibilità riguardano normalmente la conformità
dell’intervento alle norme in vigore e la sua capacità di contribuire al
conseguimento degli obiettivi operativi (quantificati con gli indicatori di
realizzazione).
• I criteri di priorità si riferiscono maggiormente all’efficienza dell’intervento o
alla sua capacità di contribuire al conseguimento degli obiettivi specifici e
generali.
IL QUADRO STRATEGICO DEL PIT
Obiettivo
generale
Organizzare le risorse locali di identità, cultura, ambiente ed
attività economiche, come un sistema integrato capace di
attrarre maggiori flussi di visitatori e quindi di determinare un
incremento dei consumi legati alla fruizione ed alla visita del
territorio
Obiettivi
specifici
1 Miglioramento
della qualità e della
gamma dei servizi
turistici locali
2 Valorizzazione
delle mete di visita
3 Miglioramento
della percezione
del sistema
dell’offerta
turistica locale
4 Miglioramento
del contesto locale
Risultati
attesi
Sviluppo di servizi
privati per il tempo
libero coerenti con
l’offerta locale
Miglioramento della
fruibilità e dell’
appeal delle mete di
interesse turistico
Sviluppo di funzioni
di marketing
coerenti con il
sistema di offerta
Tutela delle risorse
ambientali
Miglioramento della
qualità e della
gamma dell’offerta
ricettiva
Creazione di un
sistema integrato di
visita e mobilità
turistica
Realizzazione di
strumenti di
informaz. coerenti
con il sistema di
offerta
Valorizzazione delle
vocazioni produttive
del territorio
Razionalizzazione
del sistema di
accoglienza ed
informazione
turistica
ESEMPIO DI MISURAZIONE
Risultato atteso
Miglioramento della gamma
dell’offerta ricettiva
Ind. di realizzazione

Nuovi posti letto creati x
tipologia ricettiva
Ind. di risultato

Incremento della quota di
offerta micro-ricettiva e
case x vacanza (x subarea) sul totale offerta
Fonti/metodi di misurazione

Dati annuali APT

Monitoraggio del piano
Formulazione di un’agenda analitica
Logica di
intervento
del piano
Domande
generali di
valutazione
Agenda
analitica
Domande
specifiche cui la
valutazione deve
rispondere
Impressioni
degli
interlocutori
principali
Domanda generale:
la composizione del partenariato è adeguata?
1
Le diverse componenti del sistema sociale ed economico
locale sono rappresentate al suo interno?
2
Il sistema d coinvolgimento dei partner gli consente una
partecipazione attiva nei processi di decisione relativi
allapianificazione ed alla realizzazione dele azioni?
3
I comportamenti dei partner sono coerenti con gli impegni
assunti all’interno della partnership?
2
Il sistema di coinvolgimento dei partner gli consente una
partecipazione attiva nei processi di decisione relativi
allapianificazione ed alla realizzazione dele azioni?
2.1 Le procedure che regolano la partecipazione e le
decisioni sono chiare e trasparenti?
2.2 I partner partecipano agli incontri ed alle altre attività
partenariali?
2.3 I partner condividono effettivamente le proprie
conoscenze ed i propri obiettivi (visioni, materiali e
documentazioni ecc.)?
2.4 La partecipazione è incoraggiata adeguatamente (ad
esempio con un efficace sistema di informazione)?