BELGIO
Dati essenziali
Forma di governo
Monarchia federale cost.
Capitale
Bruxelles
Moneta
euro
Lingua
Francese, neerlandese
Religione
Cattolica
Superficie
30528 km2
Abitanti
10318000
Densità
388ab./km2
ISU
0,946(17°posto)
Da che cosa deriva il nome del
Belgio?
Dal nome di una tribù celtica, i Belgi. Il nome
Belgio potrebbe derivare dal celtico “belo”, che
significa “luminoso”. Potrebbe derivare anche
dal lituano baltas, ossia “bianco”o “risplendente.
Posizione geografica
Il Belgio è uno stato membro dell’Unione Europea
situato nell’Europa occidentale. Confina a nord
con i Paesi Bassi, a est con la Germania e con il
Lussemburgo, a sud e sud- ovest con la Francia
e a nord-ovest si affaccia sul Mar del Nord.
Gli ambienti
Il Belgio è prevalentemente pianeggiante e
la fascia costiera è bassa e sabbiosa
caratterizza localmente da dune di sabbia
e polder. Il fiume più importante è la Mosa.
Il clima è atlantico caratterizzato sulla
costa da una forte umidità e da scarse
reazioni di temperatura.
Flora e fauna
Giacinto
Verga d'oro
Le aree forestali delle regioni pianeggianti e
collinari sono composte prevalentemente da
latifogli quali: querce, olmi e alle quote più
elevate: faggi.
Pervinca
Digitale
La popolazione, la fede e gli
stranieri
Il Belgio è molto abitato e la popolazione si
concentra a Bruxelles, Anversa e Brugge.
La maggior parte della popolazione è
cattolica.
Ci sono molti extracomunitari per il
benessere.
L’idrografia
Le continue precipitazioni e la diffusa impermeabilità dei fanno sì che i fiumi
belgi siano, in genere, molto ricchi di acque, ma quasi nessuno di essi
svolge interamente il suo corso nel territorio del Paese.
Il medio e basso Belgio manda le sue acque alla Schelda, un tipico fiume di
pianura, dalla scarsa pendenza e dal regime assai regolare. Benché abbia
le sue origini in Francia e la foce nei Paesi Bassi, la Schelda è veramente il
fiume belga per eccellenza, in quanto drena coi suoi affluenti quasi metà
del territorio. A sud, la Mosa incide dapprima l'altopiano delle Ardenne,
dando origine a valli incassate, ed entra quindi nel grande solco
longitudinale percorso nel primo tratto dalla Sambre, l'unico importante tra i
suoi affluenti di sinistra; da destra, invece, riceve diversi affluenti che
scendono, con percorsi piuttosto brevi, dalle Ardenne.
I fiumi belgi sono quasi tutti navigabili e costituiscono di conseguenza
importanti vie comunicazione; essi sono collegati tra loro da un articolato
sistema di canali che si estende per una lunghezza complessiva di circa
1.600 km navigabili.
Sviluppo demografico e lingue
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Si sa per certo, grazie alle testimonianze di Giulio Cesare, che delle
popolazioni celtiche si erano già in età storica sovrapposte in ondate
successive agli indigeni. Successivamente le immigrazioni dovute alla
conquista romana latinizzarono completamente la regione; in seguito, quando
popolazioni germaniche vennero a insediarsi nelle pianure settentrionali,
l'elemento celto-romano si rifugiò sugli altipiani meridionali, dove poté
conservare a lungo la sua parlata. Da quest'antica distribuzione sul territorio
belga di due popolazioni di diversa stirpe deriva la duplicità linguistica che
ancora oggi caratterizza gli abitanti del Belgio: nelle Fiandre, regione
settentrionale del Paese, si parla il fiammingo, una variante dell'olandese,
mentre in Vallonia, nel Belgio meridionale, viene parlato il francese In Vallonia
è presente, inoltre, una minoranza di lingua.
tedesca che conta 70.000 rappresentanti, concentrati in nove comuni attorno
ai centri di Eupen e Sainth-Vith, nella parte orientale della provincia di Liegi.
La regione di Bruxelles è invece ufficialmente bilingue, anche se la
componente francofona è di gran lunga la principale.
Nel 1830, quando il Belgio si costituiva in Stato indipendente, la popolazione
assommava a 3.785.000 abitanti; nel 1914, alla vigilia della guerra, si
contavano 7,5 milioni di abitanti: la consistenza demografica del Paese era
raddoppiata in meno di un secolo. In seguito, sia per la conseguenze
dell'evento bellico, sia soprattutto perché l'indice di natalità è andato
progressivamente calando, l'incremento è stato assai meno rapido: nel 1947
erano raggiunti gli 8,5 milioni di abitanti e nel 1961 si sfioravano i 9.
Urbanizzazione e deurbanizzazione
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La rete urbana del Belgio si presenta a maglie particolarmente fitte: otto città superano la soglia
dei 100 000 residenti e sedici hanno una popolazione compresa tra i 50.000 e i 100.000
abitanti, mentre sono particolarmente numerosi i piccoli centri con popolazione inferiore ai 5000
abitanti. Dopo la capitale Bruxelles (1.031.000 abitanti), le principali città del Paese sono:
Anversa (466.000 residenti), Gand (235.000) e Bruges (117.000) nella regione fiamminga;
Charleroi (201.000) , Liegi (189.000) e Namur (107.000) in quella vallona.
Il grado di urbanizzazione - inteso come percentuale di popolazione residente in località urbane
- si presenta in Belgio con una intensità che non ha pari in nessun altro Paese europeo, ed è
tale da posizionare il Regno ai primi posti nella classifica mondiale: il suo peso percentuale è
salito sino a raggiungere, alla metà degli anni novanta, il 97%, ai livelli di Singapore e Hong
Kong. Fra le tendenze recenti in materia di urbanizzazione vi è innanzitutto un certo calo
demografico nelle agglomerazioni urbane con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti,
interessate da un processo di deurbanizzazione in atto già dalla fine degli anni settanta, a
vantaggio di soluzioni residenziali di tipo periurbano, ai limiti dello spazio rurale.
Conseguentemente, a partire dagli anni ottanta cresce il peso relativo ai centri di taglia media,
con popolazione compresa tra i 10.000 e i 50.000 abitanti, ma sono soprattutto i piccoli centri,
in particolar modo quelli della regione fiamminga, a mostrare una notevole vivacità
demografica. Inoltre si è osservata a partire dagli anni novanta una ripresa demografica - anche
se modesta in valore assoluto - dell'insediamento di tipo rurale, grazie anche all'efficiente rete di
trasporti che ha consentito a molti lavoratori dell'industria e del terziario occupati nelle città di
conservare o adottare residenze rurali. Nello specifico, si rileva una predominanza di abitati
rurali in alcuni distretti delle Fiandre occidentali, del Limburgo, del Brabante, del Hainaut e di
Liegi.
Architettura
• Nell'architettura è molto noto il nome di Victor
Horta, uno degli ideatori dell'architettura Art
Nouvea, uno stile che ebbe una grande
influenza sugli stili architettonici del XX secolo.
• Il Belgio possiede una grande varietà di musei e
mostre. Tra i principali musei troviamo il "Museo
Reale di Belle Arti" di Anversa, che ha
un'ammirevole collezione di lavori di Peter Paul
Rubens; e il "Museo Reale di Belle Arti del
Belgio" di Bruxelles, che ha un cinema, una sala
concerti, e opere di diversi periodi.