Cooperative learning scuola superiorenuovo

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Cooperative Learning le
sfide della società attuale
Nicoletta Rosati
Corso di abilitazione al sostegno 2014-2015
Uno sguardo alla società in
continuo cambiamento
 Se
siamo investiti della responsabilità di
formare giovani per la società attuale e,
con la prospettiva, della società del
domani dobbiamo imparare a “progettare”
pensando ad un futuro immediato.
 Dobbiamo, però, anche saper leggere le
caratteristiche che sono predittive del
modo di pensare, di usare il pensiero, di
“guardare il mondo” di oggi.
Uno sguardo alla società in
continuo cambiamento

Dall’eta
dell’Industrializzazione
fino a quaranta anni fa,
ad un individuo non
veniva richiesto di
conoscere l’intero
processo che conduceva
alla fuoriuscita di un
prodotto, ma soltanto di
saper svolgere bene il
proprio segmento di
lavoro.
Uno sguardo alla società in
continuo cambiamento

Nell’era dell’informazione,
della società complessa e
delle comunicazioni
tecnologiche
comprendiamo che i dati
di cui disponiamo
possono essere
“sorpassati” da nuovi, più
aggiornati, in un
brevissimo lasso di
tempo.
Uno sguardo alla società in
continuo cambiamento
 Le
moderne tecnologie elettroniche
rappresentano per le generazioni più
giovani un’esperienza di conoscenza e di
comunicazione precoce e
pervasiva,completamente diversa da
quella sperimentata anche soltanto dieci
anni fa.
Uno sguardo alla società in
continuo cambiamento
 La
tecnologia, che sembra invadere
progressivamente lo spazio dell’agire
umano e in parte sostituire le capacità
della persona, richiede una sempre
maggiore abilità di pensiero riflessivo e di
“pensiero elevato”perché l’uso dello
strumento sia efficace e produttivo.
Uno sguardo alla società in
continuo cambiamento

Si assiste, da un
ventennio circa, ad
una crescita
accelerata, sul piano
qualitativo e
quantitativo, di
informazioni
scientifiche e
tecniche.
Uno sguardo alla società in
continuo cambiamento

“La società di oggi, la società delle conoscenze
e delle informazioni o la inforsocietà elabora un
sapere complesso la cui rappresentazione
mentale potrebbe essere quella di una rete i cui
nodi indicano i concetti-cardine che
interconnettono le varie informazioni sulla realtà
conosciuta e conoscibile” ( E. Cresson (a cura
di),Libro bianco su istruzione e formazione :
insegnare e apprendere verso la società
conoscitiva, 1995)
Uno sguardo alla società in
continuo cambiamento

E’ impensabile che
una persona da sola
possa memorizzare o
possedere tutte le
conoscenze che si
determinano, sia pure
nel proprio campo di
specializzazione
Uno sguardo alla società in
continuo cambiamento

Si avverte pertanto il
bisogno di mettere in
comune informazioni
e conoscenze, di
gestire insieme
progetti di ricerca, di
coordinare sforzi, di
confrontare punti di
vista diversi.
Uno sguardo alla società in
continuo cambiamento

Il mondo del lavoro e
l’attività professionale
in genere richiedono
persone preparate
per un “pensiero di
livello” elevato.
Uno sguardo alla società in
continuo cambiamento

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

L’espressione “pensiero elevato” presente negli
studi dei cognitivisti, indica la capacità di :
saper applicare,
trarre inferenze;
assumere la prospettiva;
ricercare;
valutare;
essere critici;
usare la conoscenza per risolvere problemi e
per decidere
Uno sguardo alla società in
continuo cambiamento
 Il
pensiero elevato
 Non è algoritmico ( il percorso non è specificato
tutto a priori)
 È complesso (l’intero percorso non è “visibile”
mentalmente parlando, da qualunque punto di vista)
 Genera
molteplici soluzioni
 Ammette giudizi sfumati e interpretazioni
 Comporta l’applicazione di criteri diversi, a
volte anche in conflitto tra loro
Uno sguardo alla società in
continuo cambiamento
 Spesso
determina incertezza
 Comporta autoregolazione del processo di
pensiero) ( Non si parla di pensiero elevato, in un
individuo, quando per eseguire una prestazione qualcun
altro deve fornirgli istruzioni ad ogni passo)
 Implica
l’attribuzione di significato
trovando la struttura nell’apparente
disordine
 È faticoso ( richiede un lavoro mentale
notevole)
Uno sguardo alla società in
continuo cambiamento

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
La “Società della Conoscenza ( Lisbona 2000)
ha bisogno di persone che sappiano:
definire e comprendere problemi complessi ,
sovrapposti, maldefiniti;
utilizzare strumenti,
padroneggiare un’elevata competenza per
ricercare,
analizzare situazioni,
pianificare percorsi di azioni prevedibili;
Uno sguardo alla società in
continuo cambiamento
 gestire
l’implementazione di soluzioni
articolate e complesse;
 accertare risultati;
 migliorare le soluzioni man mano che
cambiano le condizioni;
Uno sguardo alla società in
continuo cambiamento

Le competenze che vengono richieste dalla
società odierna sono ben diverse da quelle che
il lavoro scolastico fa esercitare quali
riconoscere, comprendere, memorizzare, saper
ridire, possedere conoscenze….
 Tutto ciò non è più sufficiente perché non
risponde alle reali potenzialità degli allievi e alle
richieste del mondo dove dovranno inserirsi
domani
Uno sguardo alla società in
continuo cambiamento
 La
qualità della vita quotidiana che si
sperimenta nelle metropoli o nei centri
urbani molto estesi è dominata da
atteggiamenti di competizione, di autoaffermazione, di individualismo a volte
esasperato e, nel contempo, di anonimato
e di ricerca di realizzazione dei propri
bisogni anche a scapito di altri.
Le abilità per il XXI secolo
 Basic
skills : ascoltare, parlare,
comunicare, leggere, scrivere, contare.
 Thinking
Skills: pensare creativamente,
prendere decisioni, risolvere problemi,
guardare “gli oggetti”, “i fatti” da diversi
punti di vista, sapere come apprendere ( il
metodo di studio), ragionare
Le abilità per il XXI secolo
 Personal
Qualities: responsabilità,
autostima, autoefficacia, socievolezza,
capacità di auto-gestirsi, di
automonitorarsi, di automodificarsi
Una riflessione sulle abilità del XXI
secolo
 Tra
le abilità di base c’è quella
comunicativa perché è alla base del
rapporto umano e professionale.
 Un
presupposto di lavoro efficiente si
fonda sulla capacità di emetter e ascoltare
efficacemente messaggi comunicativi.
Una riflessione sulle abilità del XXI
secolo

Si comunica su tutto:
procedure e problemi,
opinioni e credenze,
prospettive e paure.
Una riflessione sulle abilità del XXI
secolo
 Ogni
individuo è un “nodo” da cui partono
e a cui giungono informazioni.
 La scuola ha fatto molto per educare le
nuove generazioni alla lettura e alla
scrittura, ma molto meno per educare
all’ascolto e alla comunicazione orale.
Una riflessione sulle abilità del XXI
secolo
 Oggi
si considerano componenti importanti
dell’abilità comunicativa efficace anche
l’inflessione della voce e il linguaggio del
corpo.
 Gli stili che le persone utilizzano quando
emettono messaggi influenzano il modo in
cui esse stesse vengono percepite ed
ascoltate.
Una riflessione sulle abilità del XXI
secolo
 L’abilità
di comunicazione riguarda anche
gli strumenti telematici; il cittadino di
domani dovrà continuamente far fronte
alla scelta dello strumento giusto per
inviare il messaggio più appropriato ad un
destinatario, idoneo a riceverlo, insieme
alla sfida di compiere tutto questo nel
modo più efficace ed efficiente possibile.
Una riflessione sulle abilità del XXI
secolo





Capacità di autogestirsi:
chi è indipendente nell’apprendimento non evita
i problemi, ma li affronta con fiducia, con un
preciso obiettivo, con realismo, con una varietà
di strategie di intervento alternative.
Prima di agire, gestisce l’impulsività riflettendo.
Pensa in modo flessibile.
È capace di vedere le cose da diversi punti di
vista e di assumere prospettive diverse….
Una riflessione sulle abilità del XXI
secolo
È
in grado di “zoomare” liberamente
dall’insieme al dettaglio.
 È curioso
 È creativo
 Recupera facilmente informazioni dalla
memoria, le connette e le confronta.
 Sviluppa pensieri, li sintetizza e li applica a
nuove situazioni.
Una riflessione sulle abilità del XXI
secolo
 Capacità
di automonitorarsi:
 È la capacità metacognitiva che si fonda
sull’attitudine della persona a riflettere per
sapere che cosa sa e cosa non sa, come
opera la propria mente, come funziona il
proprio piano di azioni.
 La funzione metacognitiva è localizzata
nella neocorteccia celebrale
Una riflessione sulle abilità del XXI
secolo
 Inizia
con la capacità di linguaggio
interiore e si sviluppa progressivamente
come “consapevolezza” dei propri pensieri
e delle proprie emozioni, delle reazioni a
situazioni o ad azioni degli altri, degli effetti
delle proprie azioni sul mondo e sugli altri.
Una riflessione sulle abilità del XXI
secolo

La capacità di automodificarsi :
 è conseguente alla capacità di riflettere su se
stessi , di divenire consapevoli dei propri
pensieri e delle proprie azioni. Comporta il
prendere coscienza delle proprie potenzialità e
dei limiti così da implementare le une e cercare
di superare gli altri.
 È un crescere continuo, un migliorarsi sempre,
un porsi sempre nuovi obiettivi.
Il paradigma di insegnamento
emergente nella società del XXI secolo




Enfasi sull’apprendimento
Enfasi sulla visione di
insieme
L’alunno come attivo
costruttore di significati
L’insegnante come un coapprendente e un
facilitatore



Insegnare tenendo conto
dei vari stili di
apprendimento
L’apprendimento come
un’attività sociale- la
collaborazione stimola
l’apprendimento
Apprendimento centrato e
direzionato sullo
studente.
Il paradigma di insegnamento
emergente nella società del XXI secolo

Utilizzare gruppi
eterogenei
 Enfasi sulla
metacognizioneimparare ad imparare
 Enfasi primaria sul
significato
 Apprendimento in
contesto reale
( prestazioni autentiche)





Leggere, scrivere,
pensare e comunicare
all’interno del curriculum
Molteplici soluzioni
Visioni globali e
interculturali
Sviluppo condiviso degli
obiettivi
Prove di verifica che
“insegnano” ( la
valutazione autentica)
Come il Cooperative Learning può sostenere il processo di
raggiungimento delle abilità per il XXI secolo



Il Cooperative Learning è considerato un
metodo, una strategia, una tecnica per
acquisire e per applicare nuove conoscenze
ed abilità
Il gruppo per il Cooperative Learning è un
“processo” di crescita,personale e
comunitario, non è un curriculum o una serie
di attività cooperative.
Si attua attraverso una serie di eventi/attività
che conducono al raggiungimento di un
obiettivo
Come il Cooperative Learning può sostenere il processo di
raggiungimento delle abilità per il XXI secolo
 Il
cooperative learning si propone come
modello educativo
 per raggiungere quegli obiettivi formativi,
richiesti dalla società contemporanea, che
consentano a ciascuno di orientarsi, di
interagire, di realizzarsi come persona in
una società complessa.
.
I gruppi di Cooperative Learning

Attraverso le esperienze nei gruppi collaborativi
gli studenti imparano
 ad usare specifiche abilità sociali,
 a sviluppare uno spirito critico e ad accettare
critiche dai loro coetanei,
 a chiedere aiuto,
 a riflettere sull’interazione all’interno del gruppo
e sul processo di apprendimento che si attua
( abilità metacognitive).
Caratteristiche del Cooperative
Learning

Lavorare in gruppo
non significa lavorare
secondo il metodo del
Cooperative Learning

Un gruppo di lavoro
Cooperativo si
caratterizza per
l’applicazione di
specifiche regole
Caratteristiche del Cooperative
Learning

Si può parlare di gruppi cooperativi soltanto se
sono presenti queste caratteristiche:
 L’interdipendenza positiva
 L’interazione promozionale “faccia a faccia””
 Le abilità sociali ( comunicare, risolvere conflitti, esercitare la
leadership distribuita, prendere decisioni)

Il controllo durante il lavoro ( monitoring) e dopo
(processing)

La valutazione individuale e/o di gruppo
L’interdipendenza positiva: “Tutti
per uno e uno per tutti”
L’interdipendenza positiva: “Tutti
per uno e uno per tutti”
 L’obiettivo
da raggiungere è comune, i
compiti sono distribuiti tra i membri del
gruppo, la collaborazione è tale che non
può esistere il successo individuale senza
il successo del gruppo.
L’interdipendenza positiva: i livelli
 L’interdipendenza
positiva può essere :
 di scopo quando i membri di un gruppo
lavorano insieme per raggiungere un
risultato comune;
 di ricompensa quando i membri di un
gruppo cooperano insieme per uno scopo
per il quale avranno un riconoscimento.
L’interdipendenza positiva: i livelli
 Un
gruppo può realizzare anche
un’interdipendenza di risorse
( competenze e abilità differenziate) e di
materiali ( strumenti, oggetti di uso
comune).
L’interdipendenza positiva: i livelli

Si parla di interdipendenza di compito quando i
membri del gruppo, pur avendo uno scopo
unico, si suddividono parti del compito da
svolgere individualmente, ma finalizzate allo
stesso obiettivo comune.
 Ad es. : dovendo presentare una relazione, uno
dei membri preparerà i lucidi o le diapositive
vuote di power point, uno il testo scritto con
l’apporto della ricerca di informazioni fatta da
ognuno,un altro lavorerà sulla presentazione
orale, uno curerà l’editing della relazione.
L’interdipendenza positiva: i livelli
 Se
durante il lavoro di gruppo i membri si
distribuiscono delle funzioni di leadership
per svolgere meglio il loro lavoro e si
attribuiscono ruoli ( come sollevare
tensioni, dare incoraggiamento, stimolare
la partecipazione con punti di vista diversi
da quelli che il gruppo sta assumendo,
ecc.) si parla di interdipendenza di ruoli
L’interdipendenza positiva: i livelli
 Nei
momenti in cui occorre essere creativi,
il gruppo può adottare strategie come il
brainstorming, ognuno dice ciò che pensa.
Di fronte ad un problema si fa passare un
foglio ed ognuno espone come lo
risolverebbe. Poi si discute.
 È un esempio di interdipendenza di
fantasia
L’interdipendenza positiva: i livelli
 C’è
poi un’interdipendenza di identità
quando i membri sentono fortemente
l’appartenenza al gruppo ( es: i tifosi di
una squadra, gli “Einstein”, i “matematici”)
e questa interdipendenza può portare a
quella di competizione ( uniti contro una
forza esterna).
L’interdipendenza positiva: “Tutti
per uno e uno per tutti”
 Ricostruire
una storia data in sequenze.
 Inventare un finale per una storia.
 Scegliere tra tre finali quello che il gruppo
ritiene più valido.
 Costruire rime con parole note.
 Scoprire forme geometriche presenti in
una figura piana composta o in un solido.
 Realizzare un murales con immagini date.
L’interdipendenza positiva: “Tutti
per uno e uno per tutti”





Eseguire i puzzles
Costruire un cartellone o un collages in coppia e
poi unire i lavori delle varie coppie
Costruire immagini reali o fantastiche con i
blocchi logici, i regoli, figure varie…
Costruire il logo della classe utilizzando figure
geometriche date
Eseguire un problema, dopo aver confrontato le
varie ipotesi di soluzione.
L’interazione promozionale “faccia
a faccia”
L’interazione promozionale “faccia
a faccia”
 L’interazione
promozionale può essere
definita come l’incoraggiamento, la stima,
la collaborazione reciprocamente
scambiati per raggiungere gli obiettivi
condivisi e comuni.
 Il suo slogan potrebbe essere: “ Coraggio,
ce la puoi fare!”
L’interazione promozionale “faccia
a faccia”

E’ caratteristica di individui che:
-percepiscono di avere bisogno degli altri per
raggiungere scopi che da soli non riuscirebbero
a perseguire;
-hanno una visione positiva dell’altro, non come
concorrente, ma come qualcuno con cui
condividere il piacere di fare qualcosa;
-accettano i suggerimenti degli altri come uno
stimolo a migliorare ciò che stanno facendo.
L’interazione promozionale “faccia
a faccia”

L’interazione
promozionale faccia a
faccia promuove la
conoscenza reciproca
come persone e offre
l’opportunità di
arricchire il processo
di socializzazione.
L’interazione promozionale “faccia
a faccia”
 Le
varie forme di interazione,
l’interscambio verbale e non verbale tra gli
alunni influiscono anche sui risultati
educativi:si verifica una maggiore
accettazione dell’altro e un più alto livello
di motivazione nell’apprendimento.
L’interazione promozionale
 Il
poster della classe
 Conosciamoci
 Conosciamoci con le “palle di neve”
 Il Tangram
 Il cieco ( secondaria di primo grado)
 Il codice della spia
Le abilità sociali







Insegnare le abilità comunicative
Soluzione positiva del conflitto;
negoziare;
fare amicizia;
divenire cosciente delle proprie emozioni;
ridistribuzione del potere e dell’autorità
all’interno del gruppo (leadership distribuita);
-soluzione di problemi e presa di decisione in
gruppo.
Le abilità sociali
 Le
abilità sociali sono un insieme di
comportamenti motivati e cognitivamente
controllati che permettono ad una persona
di iniziare, sviluppare, mantenere e
affrontare in modo efficace una buona
relazione con gli altri e un buon
inserimento nell’ambiente che lo circonda.
Competenze sociali







La competenza sociale è il livello di expertise
raggiunto nell’uso di un insieme coerente di
abilità relazionali che favoriscono una relazione
positiva ed un’interazione con gli altri.
Sono competenze sociali:
La competenza comunicativa
La leadership distribuita
La soluzione positiva del conflitto
La soluzione di problemi
La presa di decisione in gruppo.
Le abilità sociali
 Se
si desidera che gli studenti cooperino è
necessario insegnare loro le competenze
necessarie mentre collaborano.
 Occorre fornire obiettivi chiari e
comunicazione efficace.
Le abilità sociali
 La
qualità della comunicazione all’interno
del gruppo è l’elemento fondamentale per
lo sviluppo di ogni altra competenza.
 Attenzione a come si inviano e si ricevono
i messaggi. ( stile aggressivo, assertivo,
non assertivo)
La comunicazione efficace
 Non
è possibile lavorare insieme senza
comunicare informazioni, stati d’animo,
difficoltà,
 senza esprimere prospettive e punti di
vista,
 senza cercare insieme soluzioni a
problemi che si incontrano….
Ma comunicare non è facile….
La comunicazione efficace
 Ogni
comunicazione è influenzata da
precondizioni comunicative, psicologiche
e contestuali
 La loro importanza non è indifferente
perché esse facilmente possono
determinare l’interpretazione che si deve
dare ad una comunicazione.
La comunicazione efficace

Le precomprensioni
psicologiche:
 - è necessario
decidere di
comunicare,
superando il “rischio”
di sentirsi “scoperto” o
“conosciuto”
La comunicazione efficace
 Nella
comunicazione si distinguono varie
dimensioni:
 Il grado di apertura ( intimità, superficialità,
formalità, ecc)
 Le cause che determinano la
comunicazione aperta o meno di se stessi
( es: l’apertura dell’altra persona nei nostri
confronti, una disposizione naturale, ecc.)
La comunicazione efficace
 L’appropriatezza
dell’apertura di se stessi
( dare informazioni personali al primo
incontro con una persona)
Distributed leadership
Le abilità sociali
 Lavorare
sulla conoscenza di sé
 Riflettere insieme sulle esperienze
compiute ( debriefing)
 Esaminare le emozioni (la tecnica delle
foto e delle storie, delle parole in
emozioni)
 Prendere il punto di vista dell’altro
Controllo durante il processo
 L’apprendimento
attraverso l’esercizio
delle competenze sociali, lo sviluppo di
comportamenti coerenti con una
situazione di interdipendenza positiva, il
diverso livello di possesso delle
competenze sociali tra i membri del
gruppo richiedono un continuo e costante
controllo del comportamento del gruppo
stesso.
Controllo durante il processo
 Tale
controllo avviene durante lo
svolgimento del compito (monitoring)e al
termine dell’attività (processing)
Controllo durante il processo

Il lavoro di valutazione si applica
continuamente all’interno del gruppo, dietro lo
stimolo del docente a:
 -aiutarsi reciprocamente, spiegando quello
che non si è compreso bene,
 -controllare il proprio apprendimento
attraverso domande (formulate dai bambini),
 -ascoltandosi, correggendosi l’un l’altro.
Controllo durante il processo
 Tale
lavoro viene portato avanti finchè il
gruppo non ritiene di essere pronto per
la prestazione richiesta
Clima Positivo di apprendimento
 Per
mantenere un clima positivo nella
classe i gruppi cooperativi possono
stabilire ed utilizzare delle regole condivise
e degli accordi (patti) di comunità.
 I ragazzi saranno più facilmente propensi
ad accettare regole e compiti sociali se
avranno contribuito a definirli.
Regole e accordi all’interno della
comunità scolastica
 Ascolto
attivo
 Apprezzamento di ciascun apporto
 Diritto di passare parola
 Rispetto reciproco
Benefici della Cooperazione

Più ampia produttività
e raggiungimento
degli obiettivi
 Abilità di pensiero
costruttivo:progettare,
fare inferenze,
analizzare, collegare
dati, trovare strategie
 Motivazione
 Supporto sociale





Competenza sociale
Benessere
psicologico
autostima
Relazioni
interpersonali positive
Relazioni tra i gruppi
Il ruolo del docente nel Cooperative
Learning
 “scenografo”
 co-autore
 regista
 tutor
 osservatore
attento e discreto
 comunicatore
 animatore …
“What children can do together
today, they will do alone tomorrow”
( L. Vygotsky)
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