Ricerca su nuovi
farmaci antitumorali
Per contrastare recidive
Ricerche su farmaci che riducono gli effetti della ricomparsa di
tumori dopo una temporanea scomparsa (recidivi)
con aumento della sopravvivenza , miglioramento della
qualità di vita, riduzione dei danni sintomatici
recidiva: ricomparsa della malattia nella sede della prima comparsa, o
in altra sede (metastizzazione)
possibile che le cellule tumorali ricomparse siano anche andate
incontro a mutazioni che le rendono
più adatte alla proliferazione:
si cercano eventuali mutazioni per farne
oggetto di bersaglio terapeutico
Recidiva locale
Cellule mutate
Recidiva per metastasi
In genere la ricomparsa di un tumore apparentemente eliminato
rappresenta un fattore sfavorevole perché riduce la probabilità di
guarigione o di lunga sopravvivenza alla malattia
Evoluzione nell’affrontare la malattia, grazie a farmaci mirati, che
colpiscono selettivamente le cellule tumorali legandosi a loro recettori
molecolari presenti sulla membrana cellulare (associati anche a
chemioterapie classiche e radioterapie): sopravvivenza può passare
da qualche mese a qualche anno
Chemioterapia non selettiva:danneggia anche cellule normali
Farmaci a bersaglio molecolare:colpiscono solo cellule tumorali
Sperimentazione su farmaci non più o non solo in funzione del
diverso organo colpito (polmone, seno, colon, fegato..) ma in funzione
di specifici bersagli delle cellule tumorali: recettori di membrana,
meccanismo di regolazione interna alla cellula (da gene a proteina
funzionali (attivanti la proliferazione, apoptosi,..) comuni a cellule
tumorali di vario tipo.
Cellule tumorali con recettore Xs :seno: curate con farmaco anti Xs
Cellule tumorali con recettore Xs :polmone: sensibili a anti Xs ?
Cellule tumorali con recettore Xs :stomaco : sensibili a anti Xs ?
Un gene attivato induce la sintesi di una proteina che presiede
alla proliferazione cellulare (o ad altre funzioni, come l’apoptosi)
Inattivando ( o attivando il gene) si può inibire la proliferazione
( o indurre la morte cellulare (apoptosi))
Inibizione del gene
Attivazione del gene
Ricerca di molecole
che possano interagire con il sistema immunitario
incrementando la risposta contro le cellule tumorali
(es.melanoma)
Esempi di problemi legati a mutazioni avvenute in cellule tumorali
che rendono più difficile verificare se un farmaco nuovo potrà essere
efficace su cellule tumorali modificate
(es, rene, melanoma)
non avendo ancora a disposizione dei marcatori che
individuano la eventuale mutazione che renderebbe efficace
il farmaco somministrato
Cellula tumorale con mutazione e recettore sensibile a farmaco
Se non si conosce la presenza del recettore
diventa inutile o rischioso usare il farmaco
Cellula tumorale priva di mutazione e recettore sensibile a farmaco
Tumore del colon con cellule dotate di gene Ks
se il gene Ks non presenta mutazione : farmaco efficace
Tumore polmonare (adenocarcinoma non a piccole cellule Nsclc)
Somministrando un farmaco inibitore della angiogenesi (insieme ad
altro chemioterapico) si aumenta la sopravvivenza (da 10 a 14 mesi.)
Pazienti con gene Egfr mutato trattati con nuovo farmaco
aumentano la sopravvivenza da 5 a 11 mesi
Tumore pancreatico: le cellule tumorali producono una proteina che
si lega alla albumina (costituente di un farmaco nuovo): questo
farmaco insieme ad altro classico chemioterapico aumenta la sua
efficacia nel contrastare il tumore pancreatico