La comunicazione di impresa A cura di Bonucchi e Associati srl Questo documento è di supporto a una presentazione verbale. I contenuti potrebbero non essere correttamente interpretati in assenza dei commenti di chi ne ha curato la stesura. This work is licensed under the Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs License. To view a copy of this license, visit http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/ “LA LISTA DELLA SPESA” • La comunicazione d’impresa: un universo complesso in continua evoluzione • Il legame tra marketing e comunicazione • Self marketing per professionisti • La comunicazione a basso budget • Marketing non convenzionale e comunicazione d’impresa 2.0 • Uno schema per il piano di comunicazione • Gli strumenti adatti per le microimprese • La presenza sul web • Qualche caso di comunicazione di successo 2 91 discutibili [mini]tesi 1 Il marketing è morto in quanto sono esaurite le due condizioni che lo nutrivano: primo, che le persone non potessero parlare facilmente e direttamente tra loro, secondo, che il canale di trasmissione fosse concentrato, semplice e direttamente controllabile. Gianluca Diegoli, dicembre 2008 www.minimarketing.it 3 Marketing Parte visibile Vendite/Clienti MARKETING MIX (prodotto, prezzo, distribuzione, COMUNICAZIONE) I PRESUPPOSTI (ricerca di mercato, analisi di settore, segmentazione) Back to basic 5 LA COMUNICAZIONE D'IMPRESA La comunicazione d’impresa consiste principalmente in un’attività di informazione e persuasione volta ad aumentare le vendite del prodotto. La politica di comunicazione riguarda la definizione e la combinazione ottimale di diversi strumenti. 6 LA COMUNICAZIONE • Informazione e persuasione, volta ad aumentare le vendite del prodotto e la penetrazione • La politica di comunicazione riguarda la definizione e la combinazione ottimale dei diversi strumenti – Quanto investire – Su quali strumenti 7 LA COMUNICAZIONE D'IMPRESA Le decisioni più significative da prendere sono: •quanto investire in comunicazione •in quale combinazione utilizzare: •l’immagine coordinata •la pubblicità • le relazioni pubbliche •le fiere • la promozione delle vendite • il direct marketing •la comunicazione sui new media •…………………. 8 SCALETTA DEL PIANO DI COMUNICAZIONE 1. INFO & AUDIT: la missione, i valori, le parole chiave, l’immagine attuale 2. OBIETTIVI DI COMUNICAZIONE 3. PUBBLICI COINVOLTI 4. SEGMENTI IDENTIFICATI 5. STRUMENTI 6. AZIONI 7. CONTROLLO 9 RELAZIONI PUBBLICHE IN MINIATURA Concorrenza Associazioni Creditori Media P.A. Impresa Clienti ? ALCUNI STRUMENTI • • • • • • • • • • • • BRANDING E NAMING IMMAGINE COORDINATA MATERIALI COLLATERALI PUBBLICITA’ DIRECT MARKETING RELAZIONI PUBBLICHE FIERE EVENTI NEWSLETTER WEB SPONSORIZZAZIONE ECC. 11 LA COMUNICAZIONE D'IMPRESA – L'IMMAGINE COORDINATA Le microimprese non possono investire molto in comunicazione, occorre curare particolarmente tutti quei materiali sui quali viene declinato il marchio, dal biglietto da visita all’insegna. 12 ADVERTISING • È una comunicazione a pagamento, completamente controllata dall’azienda nei contenuti e di cui è chiaramente identificabile sia il committente che la natura pubblicitaria • Pubblicità di prodotto • Pubblicità di marca • Pubblicità istituzionale • Pubblicità collettiva 13 PUBBLICHE RELAZIONI (continua) • Insieme di azioni con l’obiettivo per l’azienda di migliorare la conoscenza e l’accettazione che di essa ha il mondo esterno con lo scopo di creare e mantenere un’immagine favorevole 14 PUBBLICHE RELAZIONI • Si distinguono: – Relazioni esterne che consistono nella gestione dei rapporti tra l’azienda e l’ambiente in cui l’impresa è inserita – Ufficio stampa che è l’attività che ha come obiettivo quello di ottenere spazi gratuiti per il prodotto o per l’impresa. Sulla stampa questi spazi prendono la forma di redazionali o citazioni, il cui contenuto viene deciso dalla redazione – Eventi 15 DIRECT MARKETING (continua) • Con il DM ci mettiamo direttamente in comunicazione con il consumatore di cui conosciamo lo stile di vita e i bisogni. Lo approcciamo chiamandolo per nome, singolarmente e altrettanto singolarmente gli proponiamo prodotti o servizi in offerta e lo studiamo. 16 DIRECT MARKETING (continua) • Il DM prende aspetti di: – Ricerca di mercato – Comunicazione – Promozione – Distribuzione • I risultati del DM vengono misurati e analizzati • Le informazioni vengono raccolte in Data Base o archivi aziendali (dati sul consumatore, ma anche informazioni sul comportamento di acquisto) 17 ESEMPI DI DM • Invio di cataloghi a liste selezionate • Invio di campioni • Invio di moduli ordini a clienti che hanno ordinato in passato • Offerte su speciali target • Invio tessere gratuite • Inviti ad eventi • Operazioni “porta un amico” 18 E-mail marketing L'E-mail marketing è un tipo di marketing diretto che usa la posta elettronica come mezzo per comunicare messaggi commerciali (e non) al pubblico. 19 E-mail marketing • Le aziende, sia negli Stati Uniti che nei Paesi europei che nelle economie emergenti, investono sempre più risorse nell'e-mail marketing, che spesso viene utilizzato anche da organizzazioni pubbliche e non profit. • Negli ultimi anni si sta ponendo una sempre maggiore attenzione all'integrazione dell'e-mail marketing con altri sistemi di gestione (es.CRM) e comunicazione (es. social media). L'evoluzione recente si sta concentrando sempre più sulla qualità del contatto (profilazione delle utenze, cura della customer satisfaction), rispetto agli invii massivi di posta che avevano caratterizzato l'e-mail marketing degli esordi. 20 Obiettivi creare una continuità di contatto con target relativamente eterogenei ed estesi, mutabili nel tempo trasportare contenuti e valore di informazione e servizio aumentare la notorietà 21 documentare Vantaggi • È meno costoso del marketing diretto fatto con materiale cartaceo. • Il ritorno d'investimento è solitamente molto alto, se il lavoro viene fatto bene. • È istantaneo • Permette al pubblicitario di "spingere" il messaggio al pubblico, al contrario di un sito web che "aspetta" che i visitatori lo raggiungano. • È facile da tracciare. E’ possibile tracciare gli utenti con i web bug, bounce message, disiscrizioni, conferme di ricezione,clickthrough, etc. • I pubblicitari possono acquisire grandi numeri di iscritti che desiderano ricevere e-mail su argomenti di loro interesse • Consente di stabilire una relazione "uno a uno", cioè di personalizzare il messaggio in base al destinatario che riceverà quella comunicazione specifica. • Permette di fare test per vedere quale tipo di messaggio produce migliori risultati in base al pubblico cui si rivolge. 22 Destinatari (es Agenzia Sviluppo Imprenditoriale) soci Agenzia imprenditori (per eventuali spin off e per la fruizione di servizi) imprenditori insediati fuori dalla zona, ma appartenenti a specifiche categorie opinion leader nei confronti dei neo imprenditori associazioni di imprenditori e di supporto alla creazione d’impresa soggetti attivi nella ricerca e nell’innovazione tecnologica giornalisti 23 Contenuti • Il template della newsletter deve essere costante per diventare riconoscibile. Occorre definire posizione, ingombro, format dei vari contenuti, come: – editoriale – rubriche a rotazione • L’obiettivo è il riconoscimento immediato dell’area di appartenenza dei contenuti. 24 I contenuti possono articolarsi in • abstract di articoli apparsi sulla stampa • articoli originali • segnalazione di pubblicazioni • rubrica • ……………………………... 25 La struttura del piano editoriale Data Editoriale NEWS ABSTRACT INTERVISTA BIBLIOG RAFIA nr0 nr1 nr2 nr3 26 Strumenti online per la pianificazione editoriale 27 http://editflow.org/ Best practice??? 28 Un esempio di statistiche 29 Un esempio di statistiche 30 http://www.mailchimp.com Come funzionano le newsletter che funzionano http://mestiere.ehclients.com/uploads/files/newsletter.pdf Come funzionano le newsletter che funzionano http://www.s-ge.com/it/content/magazine-online-dellosec http://www.s-ge.com/it/node/3741?lforce=1 http://www.zumtobel.com/it-it/newsletter.html La comunicazione di impresa A cura di Bonucchi e Associati srl Questo documento è di supporto a una presentazione verbale. I contenuti potrebbero non essere correttamente interpretati in assenza dei commenti di chi ne ha curato la stesura. This work is licensed under the Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs License. To view a copy of this license, visit http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/