REGIONE TOSCANA AZIENDA USL N°3 PISTOIA
UNITA’ OPERATIVA MALATTIE INFETTIVE
PROTOCOLLO OPERATIVO
Rev. 0
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TETANO
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Cenni clinici
Sintomatologia
Diagnosi
Terapia
Precauzioni standard
nursing
GRUPPO DI LAVORO:
Illustri Monica
Ferrali Paolo
Perri Anna Maria
Approvazione
data
Revisioni
data
Infermiera
Infermiere
Infermiera
funzione
Il Direttore Unità Operativa
visto
funzione
visto
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UNITA’ OPERATIVA MALATTIE INFETTIVE
PROTOCOLLO OPERATIVO: TETANO
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Cenni clinici
Il tetano è una infezione dovuta ad una esotossina: il clostridium
tetani.
Questo è un anaerobio gram positivo.
Le sue manifestazioni cliniche caratteristiche sono: ipertonia, spasmi
localizzati o generalizzati della muscolatura striata.
Questa tossina si localizza soprattutto nelle vie digerenti degli erbivori
mentre le spore si trovano sul suolo, nelle acque e anche negli ospedali.
Le spore penetrano attraverso soluzioni continue della cute o delle
mucose ad esempio in occasione di incidenti stradali, punture di spine
e di metalli.
Una volta penetrata nell’organismo e raggiunto il sistema nervoso
centrale, la tossina si lega indissolubilmente ai gangliosidi
determinando così una esagerata risposta agli stimoli afferenti, quindi
ipertonia, spasmi muscolari.
Sintomatologia
Il periodo di incubazione varia da pochi giorni a tre-quattro
settimane.
Si manifesta con: febbricola, cefalea, dolori nel punto della lesione,
ipertonia muscolare ( classica è l’ipertonia dei muscoli facciali che
provoca un’espressione grottesca chiamata riso sardonico ).
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PROTOCOLLO OPERATIVO: Tetano
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Diagnosi
E’ facile con sintomatologia conclamata, altrimenti si può confondere
con processi infiammatori localizzati ( in caso di trisma ).
Si esegue su esami ematologici immunoenzimatici con ricerca di
anticorpi specifici.
Terapia
La cura del tetano richiede le seguenti misure:
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Provvedimenti generali di tipo intensivo
Eliminazione del focolaio tetanigeno
Trattamento degli spasmi
Prevenzione delle complicanze
Comportamenti da adottare
Non necessitano comportamenti tali da adottare particolari misure di
isolamento.
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Nursing
Il paziente necessita di una assistenza continua di tipo rianimatorio
problema
Difficoltà respiratoria
Spasmo dell’epiglottide
Rimozione secrezioni bronchiali
soluzione
Ventilazione assistita
Tracheotomia
Posizionamento declive del capo
del paziente
Posizionamento sondino nasogastrico
Clisteri evacuativi
Posizionamento catetere vescicale
per monitoraggio diuresi
Posizionamento di materassino
refrigerante
Monitoraggio continuo
cardiaco,rilevazione frequenza e
pressione arteriosa
Riduzione degli stimoli visivi e
sonori
Controllo farmacologico degli
spasmi muscolari con prevenzione
delle crisi convulsivanti
Vedi protocollo
alimentazione
stipsi
Spasmi uretrali
ipertermia
Alterazione cardiache
Ipereattività stimoli esterni
Ipertonia muscolare
Piaghe da decubito
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