Corso di Fisica Tecnica Ambientale ed Impianti Tecnici Corso di Laurea in Architettura Prof. Simone Secchi Fondamenti d ti di impianti i i ti elettrici l tt i i Normativa di base D.M. 37 del 22 gennaio 2008 (G.U. ( n. 61 del 12/03/2008)) DL 25 giugno 2008 n 112 convertito in Legge 6 agosto 2008, 2008 n. 133 Per la progettazione degli impianti elettrici dal 1990 è in vigore la Legge 46/90 ora sostituita dal D.M. 37 del 22 gennaio 2008 (G. U. n. 61 del 12/03/2008) e dal DL 25 giugno 2008 n 112, "Regolamento concernente il riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici edifici“. Questo stabilisce quali siano i soggetti abilitati a progettare e realizzare le principali tipologie di impianti relativi a tutti gli edifici e a quali obblighi e prescrizioni debbano attenersi tali soggetti. Fondamentale nella progettazione, realizzazione e collaudo di un impianto elettrico sono le norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI). Gli impianti elettrici in bassa tensione devono comprendere un impianto di messa a terra (sistema TT) in quanto necessario per la protezione dai contatti indiretti indiretti. Campo p di applicazione pp del D.M. 37 del 22/01/08 Scelta dei materiali Adeguamento di edifici esistenti Dichiarazione di conformità Certificato di abitabilità Obbligo del progetto Terminologia Tensione V (Volt, V): forza elettromotrice che muove gli elettroni in un conduttore a causa della differenza di potenziale applicata all’estremità all estremità di un circuito elettrico (corrente elettrica); tipicamente nelle residenze è pari a 220 V Corrente o Intensità I ((Ampere, p , A)) : intensità di corrente costituita dal movimento degli elettroni, per convenzione dal polo positivo verso quello negativo; Corrente alternata: negli impianti cittadini la polarità +, - cambia con una frequenza di circa 50 Hz (s-1) Resistenza elettrica R (Ohm, ) : resistenza opposta dal conduttore al moto degli elettroni; sussiste la seguente relazione tra resistenza R, tensione V e intensità I : R = V / I (legge di Ohm) Potenza elettrica P (W) : P = V x I; ad es. una presa da 10 A porta una potenza pote a elettrica e ett ca fino oa a: 220 0 V x 10 0 A = 2200 00 W ((2,2 , kW); ); Circuito elettrico: ciascuna parte dell’impianto utilizzatore avente unica protetta da sovraccorrenti;; ovvero i circuiti sono p pari al n° di alimentazione p interruttori automatici. Caduta di tensione in linea: è determinata dalla resistenza del circuito R = L/S con = resistività del conduttore L = lunghezza del circuito S = sezione del conduttore Impianto di Terra: sistema di protezione dalle tensioni di contatto accidentali dei conduttori metallici; costituito da conduttori e dispersori a contatto con il terreno (la massa metallica assume il potenziale di terra); la resistenza di terra Rt deve essere correlata all’intensità all intensità della corrente di scatto Id dell’interruttore differenziale. Con l’impianto di terra la tensione non deve superare i 50 V. Interruttore automatico magnetotermico: interruttore della corrente posto a salvaguardia dei conduttori per evitare rischi di cortocircuito t i it a causa d dell superamento t d deii valori l i dell’intensità di corrente prestabiliti Is (intensità della corrente di scatto); Interruttore automatico differenziale (detto salvavita): interruttore di corrente posto a protezione delle persone che vengono accidentalmente id t l t iin contatto t tt con masse metalliche t lli h sotto tensione; l’intensità di corrente di scatto Id assume valori non superiori a 25-30 mA con interventi in circa 0,02 secondi; Esempi p di interruttori Automatici bipolari per impianti monofase In Italia, negli impianti civili deve essere civili, installato sempre almeno un interruttore differenziale per far f fronte a problemi bl i di dispersione elettrica e quindi a rischi di folgorazione. Interruttore differenziale Simboli elettrici Pericoli da contatti indiretti La resistenza di contatto del corpo umano Rc varia da 2000 (mani bagnate e calzature in cuoio) ad oltre 10000 (mani asciutte e calzature in gomma) con valori l i iintermedi t di di circa i 3000 : pertanto t t nella ll situazione più vantaggiosa si ha che l’intensità di corrente Ic che attraversa il corpo è pari a : I = 220 V/10000 0,03 Ic 0 03 A (30 mA) A) Valore che posso assumere a riferimento per la resistenza di terra. Resistenza di terra deve essere minore della resistenza minima del corpo umano Rt 50 / Ic Rt 50/0,03 1666 Schema impianto di terra Protezione dei componenti di i impianto i t La protezione dei componenti di impianto dalle infiltrazioni di acqua e oggetti, ad es. la polvere, è desumibile dalla classificazione fatta in base alle norme CEI 70.1. I diversi gradi di protezione sono individuati mediante una sigla IP seguita da due numeri XX XX, dove il primo indica la protezione dall’acqua ed il secondo dall’ingresso di corpi solidi. Si va pertanto dal grado minimo IP00 (non protetto) protetto), al grado massimo IP68, ovvero apparecchio protetto totalmente dalla polvere e dalla sommersione in acqua. p q Per esempio p tipici p apparecchi illuminanti da esterno hanno valori IP 55, ovvero protetti da getti d’acqua e dalla polvere. Componenti p dell’impianto p Gruppo di misura (contatore): è di proprietà dell’ENEL e normalmente è posizionato in zona accessibile dai tecnici (es. vano scale condominiale). E Esso è costituito tit it dal d l misuratore i t e da d un limitatore li it t di potenza t relativo l ti all’impegno contrattuale. Con i contatori di nuova generazione la lettura dei consumi è di tipo remoto, ovvero non è necessario accedere al contatore. Il contatore misura i consumi (es. potenza di 1 kW x 1 ora = 1 kWh), mentre il limitatore misura la potenza istantanea utilizzata: quando questa supera del 10% il valore contrattuale (es. 3,3 kW), il limitatore interrompe l’erogazione di energia elettrica fino alla riattivazione da parte dell’utente. Se l’utente ritiene di aver bisogno di maggior potenza deve richiedere un nuovo contratto contratto. Cavi unipolari: comprendono un solo conduttore; Cavii multipolari: C lti l i comprendono d più iù cavii unipolari i l i ((es. ttre cavii costituiti tit iti dalla fase, il neutro ed il conduttore di terra); Interruttori manuali: sono dispositivi atti ad interrompere l’erogazione l erogazione di e.e. sul circuito a comando dell’utente; es. nel caso di intervento di riparazione sul circuito. Normalmente sono presenti due o più interruttori. In funzione del numero di circuiti nei quali è suddiviso l’impianto l’impianto. Centralino di distribuzione (Quadro Elettrico) : accoglie gli interruttori generali automatici e manuali dei circuiti circuiti, oltre ad altri apparecchi quali suonerie, temporizzatore, allarmi, ecc. Apparecchi di comando: sono i dispositivi che comandano l’accensione l accensione degli apparecchi utilizzatori (luce, prese); essi sono l’interruttore, il deviatore, l’invertitore ed il pulsante. Punto luce deviato: comandato da due posti distinti (due deviatori); Punto luce invertito: comandato da tre o più posti distinti (due deviatori e uno o più invertitori); Punto luce interrotto: comandato da un solo p posto. Generazione trifase e consegna dell’e.e. g Le reti di distribuzione pubbliche sono in p corrente alternata alla frequenza di 50 Hz; la g rete è in collegamento trifase R,S,T con il neutro. La consegna all all’utente utente può avvenire in corrente trifase e neutro (380 V) oppure in monofase e neutro (220 V). Potenze tipiche di apparecchi Portata dei conduttori Colore dei conduttori Norma CEI 16 16-4 4 / EN 60446 • La norma CEI 16 16-4 4 / EN 60446 (Individuazione dei conduttori tramite colori o codici numerici) stabilisce t bili per i fili elettrici l tt i i degli d li impianti un preciso codice colore: • Negli impianti monofase (220 V) si usa p per il neutro il colore blu,, per la fase il marrone (generalmente) o il nero e giallo/verde i ll / d per il filo fil di terra. t Dimensioni tubi Dimensioni cavi Circuiti di distribuzione Esempi di distribuzione Schema impianto a 3 circuiti Schema impianto a 5 circuiti Dotazioni minime i i N Norme UNI CEI 64-50 Quote di installazione Locale ingresso Cucina S Soggiorno i Cameretta camera garage Centrale t termica i