Gli Etruschi Gli Etruschi e le altre popolazioni italiche Italia Nell età del bronzo ci fu una prima ondata di popoli indoeuropei Neolitico (III millennio) Seconda ondata Età del ferro Etruschi Popolo di altro ceppo etnico Stanziati nella fiorente regione dell’Etruria (Toscana) L’Italia pre-romana • Roma venne fondata nel 753 a.c. • Prima l’Italia era abitata da altre popolazioni già da diversi secoli • Da Nord a Sud vi erano: Celti, Veneti, Etruschi, Piceni, Sabini, Latini, Sanniti, Greci e Fenici • Con molti di questi popoli Roma dovette combattere per affermarsi Gli Etruschi • Furono la popolazione + importante • Di origine misteriosa, forse erano i Tursha, provenienti dalle steppe orientali al tempo dell’invasione dorica della Grecia • Si stanziarono in Toscana e in alto Lazio • Nel 500 erano all’apice e arrivarono a occupare quasi tutta la pianura padana e la Campania Il dominio etrusco • Questa rapida espansione ci fa capire che gli Etruschi erano un popolo guerriero • Ma nelle terre conquistate esercitarono anche una forte influenza culturale • Nel 500 a.c. dominavano il Mediterraneo occidentale dopo aver stipulato un patto coi Fenici che stavano ad Oriente • Gli ultimi 3 re di Roma erano Etruschi L’organizzazione politica • Mancava un forte potere centrale • Erano organizzati per città – stato (come le poleis greche) • Governate dal lucumone, capo politico e religioso della città • Il potere effettivo era però nelle mani di chi possedeva la terra e gestiva i commerci • La popolazione lavorava in stato di semi schiavitù La Religione • Il concetto di base è che la natura dipende dai voleri della divinità. • Ogni fenomeno naturale era un segnale che la divinità inviava all’uomo, il quale doveva riuscire ad interpretarlo per uniformarsi al suo volere. • Le divinità etrusche alle origini erano un numero imprecisato ed anche la loro funzione non era ben definita • Il contatto con altre religioni, in particolare di quella greca, portò alla definizione del pantheon etrusco. Le divinità etrusche • • • • • • Tinia è il re degli dei Uni moglie di Tinia Menerva Turan Fufluns Aplu • • • • • • Zeus e a Iuppiter Hera e Giunone Athena e Minerva Afrodite e Venere Dioniso e Bacco Apollo La scrittura • E’ un altro dei tanti misteri etruschi • Mutuata dal Greco-Fenicio 1 che venne in seguito abbandonato e mai compreso • E’ l’unica scrittura del bacino del Mediterraneo che non è mai stata tradotta completamente • Non esistono testi bilingue (etrusco=mondo chiuso) e si conoscono poche parole • Si sa che ha un alfabeto di 26 lettere e ad ogni lettera è possibile far corrispondere un un suono. L’artigianato • Primeggiavano nella lavorazione dei metalli, estratti dall’isola d’Elba, e nella terrecotte • Abilissimi orafi e pittori vascolari e di affreschi • Non creavano scuole d’arte ma custodivano i loro segreti La chimera Apollo di Veio Le necropoli • Sono i cimiteri degli Etruschi • In esse ci sono stati i più importanti ritrovamenti archeologici • Potevano avere centinaia di tombe, a pozzetto o a tumulo • Riproducevano la casa del defunto ed erano ricche di affreschi e oggetti preziosi • Offrono fondamentali informazioni sulla vita quotidiana degli etruschi Necropoli della Bandidataccia • A Cerveteri è forse la + importante • Contiene centinaia di tombe tra il IX e il III sec. a.c. sia a tumulo che a fossa • Vi fu trovato il celebre Sarcofago degli Sposi L’Alimentazione • Uso di cereali, soprattutto del farro e di legumi (ceci, fave e lenticchie) • L’apporto calorico veniva dato da carne di maiale, selvaggina, pecore e latticini • Utilizzato anche il pesce • Una curiosità: gli etruschi conoscevano la forchetta, ne sono state rinvenute identiche a quelle odierne, con i 4 denti incurvati. La decadenza etrusca • Parte dal 509 a.c. proprio con la cacciata dei Tarquini da Roma e la nascita della Repubb. • Seguono le sconfitte con i Siracusani, coi Sanniti, con i Galli e infine furono conquistati dai Romani nel 351 • Resistono ancora alcune città etrusche che vennero sconfitte definitivamente nel 280 L’eredità • Gli Etruschi esercitarono una grande influenza in Italia, sul piano culturale, religioso e artistico. • Roma subì la loro influenza, che si fece sentire nelle istituzioni, nei modi di vita, nella lingua (parole etrusche passate al latino e poi passate nella lingua italianacome atrium, histrio, miles, mundus, persona, populus, radius,satelles ), nei gusti, nell'amore per il lusso e la musica, nelle tecniche agrarie (la vite) • Lo spirito creativo del popolo etrusco (l'abile artigianato, la tecnica approfondita) riemergerà dopo molti secoli nella Toscana del Rinascimento • I romani si avvalsero della cultura etrusca anche per gli aruspici. Inoltre i maestri degli alunni romani furono etruschi e greci, considerati i più colti. La nascita di Roma (753-509 a.c.) Il Lazio dell ‘8° sec. a.c. • Molte popolazioni dedite alla pastorizia: Sabini, Equi, Volsci, Latini • Roma ebbe le stesse origini ma presto si trasformò in centro economico e commerciale • E sconfisse tutte le popolazioni preesistenti. Perché? La situazione geografica • Roma sorse sul Palatino e si estese su 7 colli per evitare le pianure paludose • Era di fronte all’unico guado del Tevere (isola Tiberina) • Si trovava sulla via del sale (Salaria) • Queste le sue fortune Da villaggio a città • Per oltre un secolo Roma rimase un agglomerato di tribù divise sui 7 colli • Dal 650 in poi cominciò a essere + fiorente il mercato, specie bovino (Foro boario) • Il Foro divenne luogo di scambi e di assemblee • Intorno ad esso crebbe e si ingrandì la città La prima divisione in classi • Essendo agricoltori, i proprietari di terre (patrizi) erano + ricchi e potenti • Si ritenevano i discendenti dei primi abitanti e gestivano il potere • Gli altri (plebei) non avevano nessun potere politico ed erano in genere poveri (artigiani, contadini…) • Si mettevano spesso sotto la protezione di un patrizio, gli facevano da servi o combattevano per lui I 7 re T.Prisco S.Tullio T.Il Superbo • Romolo (753 a.C. - 716 a.C.) ratto delle Sabine • Numa Pompilio (715 a.C. - 674 a.C.) riforma del calendario in 12 mesi • Tullo Ostilio (673 a.C. - 641 a.C.) sconfitta Alba Longa • Anco Marzio (640 a.C. - 616 a.C.) fondò Ostia • Tarquinio Prisco (616 a.C. - 579 a.C.) fece la cloaca maxima. Rinnovato il porto sul Tevere . • Servio Tullio (578 a.C. - 535 a.C.) modifica dell’esercito • Tarquinio il Superbo (535 a.C. - 510 a.C.) ultimo re etrusco, esiliato Dopo la fondazione della città, Romolo divenne il primo Re. Una delle prime cose che fece fu quello di stringere un patto di alleanza con i popoli sabini guidati dal Re Tito Tazio. Anche questa alleanza venne trasformata in un episodio, "il ratto delle sabine", ma oltre a questo è probabile che l'alleanza tra i due popoli, in funzione anti-etrusca, venne proprio sancita con un matrimonio Per un breve periodo Roma fu governata da due Re, che per evitare che le diverse etnie si influenzassero a vicenda, divisero la popolazione in tre tribù: Ramnes, formata dai latini Tities, formata dai sabini Luceres, formata dagli etruschi. Tito Tazio morì molto presto, forse a causa di un‟imboscata, lasciando Romolo unico Re di Roma, dove si era creato “il Foro” alla base del campidoglio, prosciugato dalle acque malsane. Romolo divise il popolo il due classi sociali: I patrizi: la classe dei romani più ricchi, e i discendenti delle famiglie più importanti. I plebei: la classe delle persone normali (contadini, artigiani commercianti …), non avevano diritti politici e per avere la protezione dovevano svolgere dei servizi ai patrizi in cambio di protezione. Romolo fu un capo politico e religioso, che venne ucciso, in un attentato all‟età di 55 anni, dopo 37 anni di governo. (753 a.c. al 716 a.c.) La scelta del re avviene per acclamazione popolare ed il popolo sceglie nel 715 a.C. uno straniero, Numa Pompilio. Il Senato ha il solo potere di confermare o meno la candidatura e la scelta di uno straniero sembra essere l'unica via di uscita alle lunghe e sanguinose lotte interne tra le famiglie romane. Con la nomina del nuovo re finisce il periodo di interrex senatorio ed il potere militare, giudiziario e religioso si concentra nuovamente in un solo uomo. Popolo e senatori sperano che il nuovo re,Numa Pompilio non li deluda. Infatti dimostrerà una grande abilità nel dare ordine alla vita dei romani definendone la religione e la sacralità dei culti. Numa Pompilio è quindi acclamato nuovo re di Roma. Il nuovo re capisce subito i problemi della comunità romana cresciuta troppo in fretta e senza regole. Nel 672 a.C. Tullo Ostilio viene eletto nuovo re di Roma. Il suo carattere e la sua indole guerriera lo rende molto diverso dal suo predeccessore Numa Pompilio. La guerra dichiarata ad Alba Longa è un chiaro esempio degli obiettivi espansionistici di Tullo Ostilio. Non è un caso che Ostilio derivi da Hostis, ostile. La sua prima azione bellica è realizzata conto la vicina Alba Longa. Le popolazioni a ridosso del monte Albano vivono un periodo di lenta decadenza rispetto al passato, ciò nonostante Alba Longa rappresenta comunque un temibile avversario per Roma. Nel 639 a.C. Anco MarZio viene eletto nuovo re di Roma. E' un nipote di Numa Pompilio, un legame familiare che lo aiuta nel momento storico in cui Roma è alla ricerca di sacralità. La parentesi bellica di Tullo Ostilio aveva in gran parte cancellato ogni relazione tra potere e religione. Anco Marzio affronta la guerra con i Latini riprendendo la politica espansionsione verso sud iniziata da Tullo Ostilio. La vittoria finale di Roma segna l'ennesima deportazione delle popolazioni vinte. Molte comunità latine sono deportate a Roma e stanziate nella Valle Murcia e sull'Aventino. Dopo ogni guerra Roma accresce in tal modo sia il suo territorio sia l'entità demografica del suo popolo. Durante il suo regno sono realizzate numerose opere architettoniche: fondazione della prima colonia romana ad Ostia e costruzione della via di collegamento, la via Ostiense. costruzione dello scalo portuale sul Tevere, il porto Tiberino costruzione del primo ponte romano sul Tevere, il ponte Sublicio (in legno). Durante il suo regno sono realizzate numerose opere architettoniche: -fondazione della prima colonia romana ad Ostia e costruzione della via di collegamento, la via Ostiense. -costruzione dello scalo portuale sul Tevere, il porto Tiberino -costruzione del primo ponte romano sul Tevere, il ponte Sublicio (in legno). Nel 616 a. C. viene eletto un nuovo re,che però è etrusco e si chiama Tarquinio Prisco. Questo re nasce a Tarquinia per le origine etrusce del padre. Si sposò con Tarnaquil una nobildonna etrusca. Decidono di abbandonare la città etrusca e di andare a Roma per prendere il potere. E si cambiò il nome in romano „‟Lucio Tarquinio‟‟. Lo stesso re Anco Marzio era affascinato dai gentili modi della coppia e lo associa al tutore dei figli e responsabile della città. Alla morte di Anco Marzio, Lucio Tarquinio allontana i suoi eredi. E il popolo lo acclama come re di Roma. Alla morte di Tarquinio Prisco, sua moglie,Tanaquil aveva paura del conseguente disordine sociale e l'intervento delle fazioni dei Marcii. Allora organizza una successione "di fatto" nei confronti del genero Servio Tullio. Dopo aver annunciato pubblicamente l'attentato al re, Tanaquil evita di dichiarare al popolo anche la morte del re. In attesa della sua "guarigione" ogni potere è "temporaneamente" affidato al genero Servio Tullio. Dopo pochi giorni, la morte del re è annunciata ai cittadini. Al momento del triste annuncio la figura del nuovo re Servio Tullio è ormai consolidata ed accettata dal popolo. In questo modo nessun aspirante al trono ha potuto approfittare dell'instabilità politica conseguente alla morte del re. Tarquinio il superbio fu il settimo e ultimo re di Roma. Governò dal 534 a.C. fino al 509 a.C. Un regime tirannico conclude la monarchia romana. Tarquinio il superbo era un abile e bravo comandante. Le sue abilità nelle campagne militari è accompagnata anche da molti inganni. Lo si ricorda come un re cattivo, crudele e tiranno. La fine della sua storia avvene per due motivi: -Sembra che il figlio di Tarquinio abbia molestato una nobildonna romana, di nome Lucrezia. La donna dopo aver raccontato l‟accaduto si toglie la vita per la vergogna. -- Roma conquistata dall‟espansione etrusca , e l‟aristocrazia romana è passata al secondo posto ne approfitta per sollevare il popolo romano contro i dominatori etruschi. Roma Repubblicana 500 anni di storia • Il periodo repubblicano è il secondo dei 3 che compongono la storia di Roma: 1° periodo: Monarchia 753-509 a.c. 244 anni • 2° periodo: Repubblica 509-45 a.c 464 anni • 3° periodo: Impero 31 a.c.-476 d.c. 507 anni • @ Migliardi 2007 I Comizi centuriati • • • • • Alla base c’erano I Comizi Centuriati istituiti da Servo Tullio che comprendevano sia patrizi che plebei, L'appartenenza alle Centurie richiedeva un possesso di tipo terriero. Secondo le proprietà si avevano più obblighi ma si aveva un maggior potere politico. Siccome si votava per centuria e la prima classe ne comprendeva 98 mentre tutte le altre solo 95 esse avevano sempre la supremazia. I Comizi si riunivano annualmente per eleggere i consoli e i pretori dell'anno successivo, e ogni 5 anni per eleggere i censori Il Comizio Centuriato, doveva riunirsi al Campo Marzio, e veniva utilizzato solo per l'elezione dei magistrati dell'anno successivo. @ Migliardi 2007 L’ordinamento repubblicano 1 Controllo del Senato Politica estera Censori Censimento e ricchezza della popolazione Propone leggi 2 Consoli – Imperium con diritto di veto Pretori Eleggevano Comizi centuriati @ Migliardi 2007 giustizia Le prime leggi • • • • Il primo codice di leggi del Diritto Romano furono le XII tavole, esposte al Foro per volontà dei plebei Erano leggi che offrivano le prime, ma scarse garanzie ai non aristocratici Si poteva diventare schiavi per debiti, non ci si poteva sposare fra classi diverse,… In seguito vennero modificate grazie alle lotte dei plebei @ Migliardi 2007 Le lotte plebee • • • • Dieci anni dopo la caduta della Monarchia i plebei fecero la secessione dell’Aventino Grazie a questa e alle guerre vinte anche grazie al valore di molti plebei, essi ottennero delle cariche pubbliche importanti La + importante era il Tribuno della Plebe che contrastava il potere anche dei Consoli Al contrario di Atene gli incarichi pubblici non erano pagati, i nullatenenti non partecipavano alle assemblee e solo i plebei ricchi avevano la possibilità di fare carriera politica @ Migliardi 2007 Le istituzioni popolari Lavori pubblici Tribuni della Plebe (solo plebei) Amministrano Edili Tesoro Questori Eleggono Eleggono Comizi tributi (formati dai rappr. delle 31 tribù, patrizi e plebei) Assemblee popolari @ Migliardi 2007 Le tappe dell’espansione • • • Dapprima Roma dovette affrontare i latini (1), poi Etruschi, Sanniti, Galli e la Magna Grecia (2) per imporsi nella penisola italica Poi si scontrò con la + grande potenza navale del Mediterraneo, la colonia fenicia di Cartagine (3), nelle 3 guerre puniche Inoltre pose fine all’indipendenza greca sconfiggendo la Macedonia di Filippo V (145 a.c.) @ Migliardi 2007 1.Le vittorie sulle città latine 400 a.c. @ Migliardi 2007 2. Vittorie su Etruschi e Sanniti 290 a.c. • • • A capo della Lega Latina Roma affronta la città etrusca di Veio distrutta nel 396 Per la prima volta i territori conquistati non diventano colonie latine (cioè di tutta la compagine), ma territori esclusivamente romani Dopo la sconfitta coi Galli (387) scoppia la guerra con i Sanniti, abitanti bellicosi delle zone montuose della Campania. @ Migliardi 2007 2. Vittorie su Etruschi e Sanniti 290 a.c. • • • • Roma interviene in difesa delle popolazioni campane e scoppia la prima guerra sannitica (conclusasi nel 341), al termine della quale scioglie - dopo un breve conflitto - la Lega latina, che ormai entra apertamente in contrasto con la sua potenza. Roma non è più una semplice città ma il centro di un vero Stato territoriale e non può tollerare di spartire il proprio potere con altre città-stato. Essa diviene insomma una città egemone, mentre i territori latini diventano delle semplici province. Seguono le altre due guerre sannitiche (326-304; 298290), al termine delle quali la città di Napoli (Neapolis) e la regione campana entrano a fare parte del territorio romano @ Migliardi 2007 Le Forche Caudine • • • Nel corso della II guerra sannitica Roma subì una pesante sconfitta a causa di nuove armi sannitiche I 2 consoli vennero fatti prigionieri con le legioni e in seguito liberate e fatte passare sotto un giogo Episodio vergognoso che venne presto vendicato con la vittoria conclusiva @ Migliardi 2007 2. Vittorie su Etruschi e Sanniti 290 a.c. • Le conquiste romane dopo la vittoria contro la città greca di Taranto alleatasi con Pirro (Benevent o) @ Migliardi 2007 3. Le guerre puniche • • • Sono indubbiamente le guerre + importanti e delicate della Roma repubblicana Lunghe e sanguinose, potevano determinare la fine di Roma Fu la richiesta d'aiuto di Messina la molla scatenante di un conflitto lunghissimo e di certo non preventivato fra la città italica + importante e il più antico impero del Mediterraneo occidentale @ Migliardi 2007 La I Guerra Punica • • • Combattuta dapprima in Sicilia (vittoria di Milazzo) poi a Cartagine stessa (sconfitta di Attilio Regolo) Infine in Sardegna, che viene conquistata Costi elevatissimi, proteste popolari e si arriva ad una tregua @ Migliardi 2007 Dopo la prima guerra punica @ Migliardi 2007 La II guerra punica • • Combattuta in Spagna e in Italia in seguito all’attacco di Sagunto (219) da parte di Annibale Annibale passa le Alpi e sconfigge + volte i Romani guidati dal dittatore Q.F.Massimo Annibale P.C.Scipione detto l’Africano @ Migliardi 2007 Il percorso di Annibale @ Migliardi 2007 L’avanzata di Annibale @ Migliardi 2007 L’avanzata di Annibale 2 @ Migliardi 2007 La sconfitta di Canne • • • • La sconfitta più grave per Roma fu a Canne 80.000 romani vennero sconfitti da 50.000 cartaginesi guidati da Annibale la battaglia rappresenta uno dei migliori esempi di accerchiamento tattico completo della storia militare Roma perse 50 mila uomini, Cartagine solo 5500 @ Migliardi 2007 La battaglia di Canne 216 a.c. @ Migliardi 2007 Dopo la sconfitta • • • • Dopo la sconfitta Q.F.Massimo adottò la tattica del temporeggiamento Le truppe romane rifiutavano lo scontro diretto limitandosi a delle scaramucce Annibale, con molte città italiche alleate con lui dopo Canne, tenta di conquistare il porto di Napoli per avere collegamenti + facili con Cartagine, ma non ci riesce Poi arriva quasi alle porte di Roma ma non ha il coraggio di attaccarla @ Migliardi 2007 La campagna di Annibale @ Migliardi 2007 La campagna di Annibale 2 • • • Gli Scipioni visto che non riescono a sconfiggere direttamente Annibale tentano nuove strategie Attaccano Asdrubale in Spagna, lo sconfiggono e tagliano i rifornimenti ad Annibale Quindi attaccano Cartagine che è costretta a richiamare in patria Annibale @ Migliardi 2007 La fine della guerra • • Scipione sbarca in Africa ed ha una prima vittoria a Utica Evita di assediare Cartagine, ottimamente difesa, e si scontra con Annibale a Zama dove gli infligge la sconfitta finale (204 a.c.) @ Migliardi 2007 Dopo la II guerra punica @ Migliardi 2007 La fine di Cartagine • • • Passato il pericolo e occupata la Spagna, Roma sconfisse i macedoni che si erano alleati con Annibale Le città greche divennero province romane perdendo l’indipendenza (145 a.c.) Intanto fra il 149 e il 146 scoppia la III guerra punica e Cartagine venne assediata, sconfitta, distrutta e sulle sue rovine fu gettato il sale. @ Migliardi 2007 Dopo le guerre puniche @ Migliardi 2007 Conseguenze • La trasformazione di Roma da semplice città-stato egemone in vero e proprio impero mondiale comporta inevitabilmente tutta una serie di stravolgimenti all'interno della sua struttura sociale Crescita del commercio + Valuta circolante Crisi della piccola proprietà Nascita del latifondo schiavile Aumento dei poveri @ Migliardi 2007 Trasformazione dell’esercito Da cittadino a professionale La società schiavile • • • • A causa del fallimento e dell’abbandono delle piccole proprietà si sviluppò un’economia latifondista e schiavile Per sostenersi aveva costante bisogno di guerre e di aumentare i territori e gli schiavi + di 1milione di schiavi e sempre + disoccupati in città e nelle campagne Molti di questi disposti a tutto e a seguire qualsiasi avventuriero @ Migliardi 2007 I Gracchi • • • • Era necessario un cambiamento di rotta e ci provò il tribuno della plebe T.Gracco che nel 133 chiede la riforma agraria, cioè la redistribuzione di terre ai contadini Reazione aristocratica ed uccisione di Tiberio. 10 anni dopo sarà il fratello Caio a proseguire l’opera a favore dei ceti + poveri ed ottenne la distribuzione gratuita di grano per il popolo e diede la cittadinanza a tutti gli italici Scontri con i plebei che vedevano perdere i loro privilegi. Uccisione di Caio Gracco. @ Migliardi 2007 La crisi della Repubblica • • • • • I successi momentanei dei Gracchi furono il canto del cigno della vecchia repubblica, ormai Roma era una potenza schiavista La Roma dei contadini indipendenti era finita. La conseguenza più importante fu il crescere del peso dell’esercito, l’unico che permette la ricchezza I generali cominciarono a reclutare le truppe personali Da braccio armato dei piccoli agricoltori l’esercito diveniva la guardia personale del condottiero, da cui si aspettava il bottino e al quale regalava onori e ricchezza @ Migliardi 2007 Morte della Repubblica • • 1 2 • 3 4 @ Migliardi 2007 Così le lotte tra i capi militari sostituirono i ‘partiti’ e il senato. 1.Mario, 2.Silla, 3.Pompeo, 4.Cesare, si servirono dell’esercito per conquistare e mantenere il potere …e causare la fine della Repubblica