anatomia tronco - thaiboxefloris

ANATOMIA TRONCO
Muscolo brachiale
Muscolo corcaobrachiale
Muscolo deltoide
Muscolo elevatore della scapola
Muscolo grande pettorale
Muscolo grande rotondo
Muscolo grande dorsale
Muscolo grande dentato
Muscolo dentato posteriore superiore
Muscolo dentato posteriore inferiore
Muscolo GRANDE ROMBOIDE
Muscolo infraspinato
Muscolo piccolo pettorale
Muscolo piccolo rotondo
Muscolo PICCOLO ROMBOIDE
Muscolo sottoscapolare
Muscolo SOVRASPINATO
Muscolo sternocleidomastoideo
Elevatore della scapola
Il muscolo elevatore della scapola è
un muscolo biarticolare che origina
dai processi trasversi della 1a-4a
vertebra cervicale. La sua parte
superiore è coperta dal muscolo
sternomastoideo, mentre la parte
inferiore è situata profondamente
rispetto al trapezio . Si inserisce
sull'angolo mediale e nella parte alta
del margine vertebrale della scapola.
Innalza la scapola, la intraruota, la
adduce e partecipa alla sua
stabilizzazione. In caso di contrazione
bilaterale estende il collo. In caso di
contrazione unilaterale inclina il collo
dallo stesso lato. Interviene
nell'inspirazione forzata .
E' innervato dai r ami del plesso
cervicale e del plesso brachiale (C3C5)
ORIGINE
Dai processi trasversi di C1-C4
INSERZIONE
Angolo mediale e parte alta del margine vertebrale della
scapola
AZIONE
Elleva, intraruota e adduce la scapola
INNERVAZIONE
Rami del plesso cervicale e del plesso brachiale (C3-C5)
Grande pettorale
Il muscolo grande pettorale è un muscolo superficiale del torace che assume una forma
quadrangolare quando il braccio è pendente ed una forma triangolare quando il braccio è
completamente flesso. Può essere diviso in tre parti: clavicolare, sternocostale e addominale
La parte clavicolare origina dai 2/3 mediali del margine anteriore della clavicola.
La parte sternocostale origina dalla faccia anteriore dello sterno e dalle prime 6 cartilagini costali.
La parte addominale dal foglietto anteriore della guaina del muscolo retto dell'addome.
I tre fasci si appiattiscono, si dirigono verso l'alto e si inseriscono con un tendine comune al labbro
laterale del solco bicipitale dell'omero (detto anche cresta della grande tuberosità o tubercolo
maggiore dell'omero). La parte addominale è quella che si inserisce nel punto più prossimale
dell'omero.
Adduce e ruota all'interno l'omero, oppure se prende punto fisso sull'omero, solleva il tronco.
Partecipa con il fascio clavicolare alla flessione da 0 a 50-60° circa del braccio (in sinergia con i
muscoli deltoide e coraco-brachiale ).
Il muscolo grande pettorale interviene anche nell'inspirazione forzata, se il braccio è fisso (come
avviene quando un atleta al termine di una competizione punta le mani contro i fianchi per
recuperare lo sforzo).
E' innervato dai nervi toracici anteriori del plesso brachiale (C5-C8 e T1)
La parte superiore è in rapporto con la ghiandola mammaria, ricopre lo sterno, i muscoli intercostali
e il piccolo pettorale .
ORIGINE
La parte clavicolare origina dai 2/3
mediali del margine anteriore della
clavicola
La parte sternocostale origina dalla
faccia anteriore dello sterno e dalle prime
6 cartilagini costali
La parte addominale dal foglietto
anteriore della guaina del muscolo retto
dell'addome
INSERZIONE
Con un unico tendine sul labbro laterale del
solco bicipitale dell'omero (cresta della
grande tuberosità anteriore dell'omero)
AZIONE
Adduce e ruota internamente il braccio.
prendendo punto fisso all'omero, solleva il
tronco
INNERVAZIONE
Nervi toracici anteriori del plesso brachiale
(C5-C8 e T1)
Grande rotondo
Il muscolo grande rotondo ha origine dalla parte inferiore
del margine laterale dorsale della scapola. Si inserisce sulla
cresta della piccola tuberosità dell'omero (detto anche
tubercolo minore o solco bicipitale).
È in rapporto con il grande dorsale, con il capo lungo del
tricipite, con il sottoscapolare e con il muscolo
coracobrachiale . Il margine inferiore insieme al grande
dorsale e al grande rotondo forma la parete posteriore della
cavità ascellare.
La sua azione principale è quella di addurre, estendere ed
intraruotare l'omero; lavora in sinergia con il muscolo gran
dorsale . Svolge un'azione importante nella retroversione del braccio. Stabilizza l'articolazione
scapoloomerale.
E' innervato dal nervo sottoscapolare inferiore (C5-C7).
ORIGINE
Dalla metà inferiore dell'angolo inferiore della
faccia dorsale della scapola
INSERZIONE
S ulla cresta della piccola tuberosità dell'omero
AZIONE
Retroverge il braccio, adduce, estende e ruota
internamente il braccio (omero)
INNERVAZIONE
NERVO SOTTOSCAPOLARE INFERIORE (C5-C7)
Gran dorsale
Il grande dorsale è il muscolo più vasto del corpo umano e con i
suoi fasci ricopre la parte inferiore e laterale del dorso. Le sue
ampie dimensioni permettono di suddividere il muscolo in quattro
diverse parti: vertebrale, iliaca, costale e scapolare. La parte
vertebrale origina tramite il foglietto posteriore dalla fascia
lombodorsale e dai processi spinosi delle ultime 6 vertebre
toraciche; la parte iliaca origina dal terzo anteriore della cresta
iliaca; la parte costale origina dalla 10a alla 12a costa; la parte
scapolare origina dall'angolo inferiore del margine laterale della
scapola.
Si inserisce sulla cresta del tubercolo minore dell'omero insieme al
muscolo grande rotondo, che circonda con le sue fibre.
Nella parte superiore è coperto dal muscolo trapezio . La faccia
profonda è in rapporto con parte del sacrospinale,con il dentato
posteriore inferiore, con i muscoli intercostali esterni e con
l'obbliquo dell'addome .
Con la sua azione (a origine fissa), adduce,
estende e ruota all'interno l'omero; se si prende
come punto fisso l'omero solleva il tronco ed
innalza le costole (muscolo inspiratore). Agendo
bilateralmente iperestende il rachide (tratto
lombare e dorsale inferiore) e porta il bacino in
antiversione.E' innervato dal nervo toracodorsale
del plesso brachiale (C6-C8). DESCRIZIONE
Muscolo dalla forma triangolare
ORIGINE
Parte vertebrale: dalla fascia lombodorsale e dai
processi spinosi delle ultime 6 vertebre toraciche
Parte costale: dalla 10a alla 12a costa
Parte scapolare: dall'angolo inferiore del margine
laterale della scapola.
INSERZIONE
Cresta della piccola tuberosità omerale (labbro
mediale) chiamato anche solco bicipitale;
Dentato posteriore superiore
Il muscolo dentato posteriore
superiore origina dal tratto inferiore
del legamento nucale, dal legamento
sovraspinoso e dai processi spinosi
della 7a vertebra cervicale e delle
prime tre vertebre toraciche. Si
inserisce con 4 digitazioni tendinee al
margine superiore e alla faccia
esterna della 2a-5a costa.
Ricoperto dal romboide, dal trapezio
e dall'elevatore della scapola, si pone
superficialmente ai muscoli splenio,
ileocostale, lunghissimo del dorso e
muscoli intercostali.
Con la sua azione eleva le coste (muscolo inspiratorio) con azione contraria rispetto al muscolo
dentato posteriore inferiore .
E' innervato da rami dei nervi intercostali (T1-T4) e da un ramo del plesso brachiale (C5)
Origina dall'apice dei processi spinosi della 7° vertebra cervicale. Il ventre muscolare si divide in
quattro digitazioni che si fissano al margine superiore delle coste che vanno dalla 2° alla 5°. Agisce
elevando le coste.
ORIGINE
Legamento nucale (tratto inferiore) e dai processi
spinosi C7,T1-T3, legamento sovraspinoso
INSERZIONE
Con 4 digitazioni al margine superiore e alla faccia
esterna della 2a, 3a, 4a, 5a costa
AZIONE
Eleva le coste (muscolo inspiratorio);
INNERVAZIONE
Rami dei nervi intercostali (T1-T4) e un ramo del
plesso brachiale (C5)
Dentato posteriore inferiore
Il muscolo dentato posteriore inferiore origina dal foglietto posteriore della fascia lombodorsale (a
livello dei processi spinosi di T11-T12 e L1-L3). E' posto in profondità rispetto al muscolo grande
dorsale, ricopre l'ileocostale, il lunghissimo del dorso, le coste e i muscoli intercostali.
Si inserisce con quattro digitazioni al margine inferiore e alla faccia esterna delle ultime 4 coste (9a12a costa).
Con la sua azione abbassa le coste, intervenendo nell'espirazione forzata (azione contraria rispetto
al muscolo dentato posteriore superiore ). Estende e inclina lateralmente il tronco (tratto dorsale
inferiore).
E' innervato da un ramo del nervo toracodorsale (C6-C8) e da rami dei nervi intercostali (T9-T11).
ORIGINE
Foglietto posteriore della fascia lombodorsale (o
toracolombare) a livello dei processi spinosi di T11-T12 e
L1-L3
INSERZIONE
Con 4 digitazioni al margine inferiore e alla faccia esterna
delle ultime 4 coste
AZIONE
Contraendosi abbassa le coste (muscolo espiratorio);
estende e inclina lateralmente il tronco (tratto dorsale
inferiore)
INNERVAZIONE
Ramo del nervo toracodorsale (C6-C8) e rami dei nervi
intercostali (T9-T12)
Grande romboide
Il muscolo grande romboide si trova
nella parte superiore del dorso ed è
ricoperto dal muscolo trapezio; esso
origina dai processi spinosi della 1a4a vertebra toracica e si inserisce al
margine vertebrale della scapola al di
sotto della spina.
Ha la stessa funzione del muscolo
piccolo romboide: fa aderire
strettamente la scapola al torace, la
eleva, la ruota internamente e la
adduce. Se particolarmente debole
può portare al distacco delle scapole
dalla gabbia toracica (scapole alate).
E' innervato dal nervo dorsale della
scapola (C4-C5).
ORIGINE
Dai processi spinosi della 1a-4a vertebra toracica
INSERZIONE
Margine vertebrale della scapola al di sotto della
spina
AZIONE
Fa aderire strettamente la scapola al torace, la eleva,
la ruota internamente e la adduce; agisce anche sul
sollevamento e sulla retroposizione della scapola
INNERVAZIONE
Nervo dorsale della scapola (C4-C5)
Infraspinato o sottospinato
Il muscolo infraspinato prende origine dai 3/4 mediali della
fossa infraspinata, dalla spina della scapola e dalla fascia
infraspinata. I suoi fasci si dirigono obliquamente verso l'alto e
terminano in un tendine che si inserisce sulla faccetta media
della grande tuberosità omerale.
Con la sua azione ruota esternamente il braccio e rinforza la
capusla dell'articolazione scapolo omerale, stabilizzandola.
E' innervato dal nervo sovrascapolare (C4-C6)
Dopo il sovraspinato è il secondo muscolo più frequentemente lesionato tra quelli che compongono
la cuffia dei rotatori. Collabora nella sua azione con il muscolo piccolo rotondo .
L'infraspinato si contrae stabilizzando l'articolazione della spalla in numerosi esercizi, come le
distensioni per i pettorali o per le spalle. Un esercizio molto efficace per allenare questo muscolo è
rappresentato da una variante del pulley. Mantenendo il fianco destro rivolto verso la macchina
impugnare la maniglia con la mano sinistra. Ruotare esternamente la scapola sx in modo da
avvicinare la maniglia al fianco sinistro. E' molto importante che durante tutto l'arco del movimento
braccio e avambraccio sinistro mantengano un angolo di 90° tra loro e che l'avambraccio rimanga il
più vicino possibile al torace.
ORIGINE
Fossa infraspinata; fascia infraspinata; spina
della scapola
INSERZIONE
Faccetta media della grande tuberosità omerale
AZIONE
Rinforza la capsula della articolazione
scapoloomerale. Ruota esternamente il braccio
(omero)
INNERVAZIONE
Nervo sovrascapolare (C4-C6)
Piccolo pettorale
Il muscolo piccolo pettorale è situato profondamente rispetto al
muscolo grande pettorale . Origina con tre digitazioni tendinee dalla
faccia esterna e dal margine posteriore della 3a, 4a e 5a costa. I fasci
muscolari si dirigono in alto e convergono all'apice e al margine
mediale del processo coracoideo della scapola.
Contraendosi abbassa la spalla, la ruota internamente e la abduce;
solleva le costole (muscolo inspiratore).
E' innervato dai nervi toracici anteriori del plesso brachiale (C6-C7)
ORIGINE
Con 3 digitazioni tendinee dalla faccia
esterna e dal margine superiore della 3°,4° e
5° costa (vicino alla cartilagine costale)
INSERZIONE
Apice e margine mediale del processo
coracoideo della scapola
AZIONE
Abbassa la spalla, la ruota internamente e la
abduce; eleva le costole (muscolo
inspiratorio)
INNERVAZIONE
Nervi toracici anteriori del plesso brachiale (C6C7).
Piccolo rotondo
Il muscolo piccolo rotondo è il più corto dei muscoli della spalla.
Esso si trova sul margine laterale della scapola ed origina dalla
fossa infraspinata sopra l'origine del muscolo grande rotondo .
Si inserisce alla faccetta inferiore della grande tuberosità omerale
Con la sua azione, sinergica nei confronti dell'infraspinato, ruota
debolmente verso l'esterno il braccio. Partecipa inoltre a
stabilizzare l'articolazione scapoloomerale. Fa parte dei quattro muscoli che formano la cuffia dei
rotatori (sovraspinato, sottospinato, sottoscapolare e piccolo rotondo). E' innervato dal nervo
ascellare (C5-C6) .
ORIGINE
Metà superiore del margine ascellare
(laterale) della scapola (fossa infraspinata)
INSERZIONE
Faccetta inferiore della grande tuberosità
omerale (tubercolo maggiore)
AZIONE
Ruota esternamente il braccio (debole
extrarotatore)
INNERVAZIONE
NERVO ASCELLARE (C5-C6)
Piccolo romboide
Il muscolo piccolo romboide si trova
nella parte inferiore della regione
nucale ed è ricoperto dal muscolo
trapezio ; esso origina dai processi
spinosi della 6a e 7a vertebra
cervicale si inserisce sul margine
mediale della scapola a livello della
radice della spina . Ha la stessa
funzione del muscolo grande
romboide: fa aderire strettamente la
scapola al torace, la eleva, la ruota
internamente e la adduce.
E' innervato dal nervo dorsale della
scapola (C5)
ORIGINE
Dai processi spinosi della 6a e 7a vertebra cervicale
INSERZIONE
Margine mediale della scapola
AZIONE
Fa aderire strettamente la scapola al torace, la eleva, la ruota internamente e
la adduce
INNERVAZIONE
Nervo dorsale della scapola (C5)
Sottoscapolare
Il muscolo sottoscapolare ha
origine nella fossa
sottoscapolare e i suoi fasci, si
dirigono obliquamente verso
l'alto fino a raggiungere la
piccola tuberosità dell'omero
sulla quale si inseriscono.
Alcuni fasci si inseriscono,
inoltre, sulla cresta del
tubercolo minore.
Con la sua azione adduce e
ruota verso l'interno il braccio
(intrarotatore). Fa parte dei
quattro muscoli che formano
la cuffia dei rotatori
(sovraspinato, sottospinato,
sottoscapolare e piccolo
rotondo ).
E' innervato dal nervo sottoscaplare (C5-C8).
ORIGINE
Dal fondo della fossa sottoscapolare
INSERZIONE
Piccola tuberosità dell'omero
AZIONE
Adduce e ruota internamente il braccio
INNERVAZIONE
NERVO SOTTOSCAPOLARE (C5-C8)
Sovraspinato
Il MUSCOLO SOVRASPINATO origina dai 2/3 mediali della
fossa sovraspinata della scapola; esso decorre lateralmente sopra la
capsula articolare alla quale aderisce e passa al di sotto
dell'estremità acromiale della clavicola.
Si inserisce nella faccetta superiore della grande tuberosità
dell''omero. Contraendosi, abduce ed extraruota il braccio.
Con la sua azione abduce e ruota all'esterno (extraruota) il braccio, in sinergia con l'azione del
deltoide . Contribuisce inoltre a vincolare l'omero alla spalla e a mettere in tensione la capsula
articolare.
E' innervato dal nervo sovrascapolare (C4-C6).
Il sovraspinato è il muscolo che più frequentemente si lesiona tra quelli che compongono la cuffia
dei rotatori.
ORIGINE
Dai 2/3 mediali della fossa sovraspinata e dalla
fascia omonima della scapola
INSERZIONE
Faccetta superiore della grande tuberosità
omerale
AZIONE
Vincola l'omero alla scapola, mette in tensione la
capsula articolare, abduce e ruota all'esterno il
braccio
INNERVAZIONE
NERVO SOVRASCAPOLARE (C4-C6)
Sternocleidomastoideo
Il muscolo sternocleidomastoideo è un muscolo della regione anterolaterale del collo che origina,
come dice il nome stesso, da due capi, il capo sternale ed il capo clavicolare.
Il capo sternale origina dalla parte alta della faccia anteriore del manubrio dello sterno; il capo
clavicolare origina dal quarto mediale della faccia superiore della clavicola. Questi due capi si
inseriscono con un tendine comune a livello del processo mastoideo dell'osso temporale e del terzo
laterale della linea nucale superiore.
Flette e inclina lateralmente la testa, facendola ruotare dal lato opposto
E' innervato dal nervo accessorio e dai rami dei nervi cervicali C2 e C3.
ORIGINE
Il capo sternale origina dalla parte alta della faccia anteriore del
manubrio dello sterno.
Il capo clavicolare origina dal quarto mediale della faccia superiore
della clavicola.
INSERZIONE
Processo mastoideo e terzo laterale della linea nucale superiore
AZIONE
Estende, flette, inclina lateralmente e ruota dal lato opposto la colonna
cervicale e la testa; se prende come punto fisso la testa eleva il torace
(muscolo inspiratorio)
INNERVAZIONE
Nervo accessorio e rami dei nervi cervicali C2 e C3
Trapezio
Il muscolo trapezio si trova nella regione nucale e nella parte dorsale del torace. Viene
comunemente diviso in tre parti: discendente, trasversa e ascendente.
La parte discendente origina dalla linea nucale superiore, dalla protuberanza occipitale esterna e dal
legamento nucale. La parte trasversa origina dal processo spinoso della 7a vertebra cervicale al
processo spinoso della 3a vertebra toracica. La parte ascendente origina dal processo spinoso della
2-3a vertebra toracica al processo spinoso della 12a vertebra toracica.
La parte discendente si inserisce al terzo laterale della clavicola, quella trasversa al margine mediale
dell'acromion e quella ascendente al margine laterale superiore della spina della scapola
Con la sua azione eleva ed adduce la spalla, estende la testa ruotandola verso il lato opposto. Attira
verso l'indietro scapola e clavicola. La parte discendente partecipa con il muscolo gran dentato
all'innalzamento della scapola ( inspirazione forzata ). Ha anche una funzione statica sostenendo la
scapola estabilizzando l'articolazione della spalla. E' importante nel sollevamento e nel trasporto di
carichi pesanti in quanto impedisce la caduta della scapola per azione di un peso.
Permette l'abduzione della scapola dai 90° ai 150° collaborando con il muscolo gran dentato . Fino
ai 90° il movimento è svolto dal muscolo deltoide con la partecipazione del sovraspinoso . A 150°
il movimento di abduzione si arresta a causa dell'intervento antagonista del gran dorsale e del gran
pettorale . Per raggiungere i 180° il rachide partecipa al movimento inclinandosi e/o aumentando la
lordosi lombare.
Analogo discorso può essere fatto per la flessione del braccio dove il trapezio, in sinergia con il
muscolo gran dentato permette l'elevazione dai 60 ai 120° circa. Da 0° a 60° intervengono nella
flessione i muscoli deltoide, coraco-brachiale e gran pettorale (parte clavicolare). Per superare i
120° e raggiungere la massima flessione (180°) interviene il rachide inclinandosi e/o aumentando
la lordosi lombare.
E' innervato dal n ervo accessorio (11° nervo encefalico) e rami del plesso cervicale (C2-C4)
ORIGINE
Parte discendente: linea nucale superiore;
protuberanza occipitale esterna; legamento
nucale;
Parte trasversa: dal processo spinoso della 7a
vertebra cervicale al processo spinoso della 3a
vertebra toracica
Parte ascendente: dal processo spinoso della 2-3a
vertebra toracica al processo spinoso della 12a
vertebra toracica
INSERZIONE
terzo laterale della clavicola, margine mediale
acromion, 3/4 laterali labbro superiore della spina
della scapola
AZIONE
Interviene nella inspirazione forzata; eleva, adduce e
ruota esternamente la scapola; estende, ruota,
inclina lateralmente la testa e la colonna cervicale
INNERVAZIONE
Nervo accessorio (11° nervo encefalico) e rami del
plesso cervicale (C2-C4)