Relazione presentata in occasione del Convegno Espositivo ERBORISTERIA 2013 – www.senaf.it 1 PIANTE MEDICINALI: L’ELEMENTO ACQUA AUTORE: LUIGI GIANNELLI Proseguendo speditamente attraverso i Quattro Elementi e le loro espressioni biologiche, gli Umori, incontriamo l’ Acqua. L’ Acqua esprime la sua potenza e le sue “operazioni” ‐ per dirla come i medici tardo‐rinascimentali ‐ con l’ Umore Flemma. La Flemma, come dice Galeno e la Dottrina Umorale Ippocratica, da lui “restaurata” nel II° secolo d.C., si forma nello stomaco come precursore e si definisce nella testa, dalla quale “cola” in tutto il corpo. Questa “discesa verticale” dà luogo a quello che noi, liberamente estrapolando con la nostra moderna semplificazione, all’ “Asse Maggiore Verticale”, nel quale in sequenza, si trovano lo stomaco, poi la testa e poi, discendendo, i polmoni, i reni, l’intestino, e diffondendosi verso l’esterno, il sistema linfatico, le articolazioni e la pelle. Tutte le affezioni inerenti a questi organi, sono da imputarsi “in primo grado” allo stomaco e poi alla testa, che con la loro azione “configurano” l’Umore, che scende. Non a caso, il termine “discesa” o “flusso” viene detto in greco “catarrho” o “rheuma”: le affezioni catarrali che affliggono l’apparato respiratorio (ma non solo) e quelle reumatiche che affliggono le articolazioni, rappresentano il ricordo di questa visione fisiologica antica. Quindi, se è vero che lo stomaco governa e domina l’ Acqua organica, come possiamo agire per compensarne e curarne gli squilibri? Innanzitutto occorre chiarire che lo stomaco è un organo molto caldo, mentre la testa è sicuramente un organo ben più freddo: quindi le trasformazioni che si compiono in essi e attraverso di essi saranno determinate dalle condizioni dello stomaco, dato che la testa non potrà che aggiustare, “rifinire”, completare una trasformazione compiuta in modo quasi completo nello stomaco. Solo così la Flemma che si forma è “giusta”, fluida, fresca o tiepida e adatta compiere le sue funzioni solventi e fluidificanti. Se invece lo stomaco ha una deficitaria capacità di trasformazione o si è raffreddato (lo stomaco, al contrario del fegato, che tende a surriscaldarsi), tende a raffreddarsi e a produrre della Flemma troppo Fredda, troppo Umida e tendenzialmente vischiosa, collosa, insomma del muco appiccicoso e ostruente. Queste forme si raccolgono soprattutto nelle vie respiratorie e nelle reni ‐ dove tende a formare calcolosi; inoltre genera la stasi linfatica e le sindromi cellulitiche. Invece, se, così pervertita, si mescola a secrezioni biliari surriscaldate, forma un siero corrosivo nelle articolazioni, oppure sulla pelle dove crea dermatosi desquamanti e/ pruriginose. E’ fondamentale quindi, nella cura delle malattie inerenti all’ “asse verticale maggiore”, rendere lo stomaco ben Caldo e funzionale. Le tisane più importanti per rendere uno stomaco ben funzionale sono con piante Calde, delicate come la Melissa o più energiche come le spezie, soprattutto la Cannella e lo Zenzero. Utile è la Malva, che dà allo stomaco una buona Umidità e la Liquirizia che riduce i processi infiammatori, le tendenze ulcerose e “lega” le virtù delle altre droghe presenti. Relazione presentata in occasione del Convegno Espositivo ERBORISTERIA 2013 – www.senaf.it 2 Le tisane più attive sono di due tipi: 1 ‐ delicate e versatili come questa ‐ Melissa, Verbena odorosa, Malva, Liquirizia e Anice (o Finocchio), parti uguali; riduce gli spasmi, i gonfiori, l’iperacidità, il rallentamento delle funzioni; 2 ‐ più potenti come questa ‐ Cannella, Zenzero, Arancio scorze, Ginepro, Anice stellato, parti uguali Queste tisane favoriscono la cura più specifica per le vie respiratorie, per quelle renali, per quelle articolari, cutanee e anche per la stasi linfatica. Una volta riscaldato lo stomaco, e si consiglia di prendere queste tisane ben calde alla fine dei pasti principali; associate ai giusti gemmoderivati (primo tra tutti il Ficus carica, ma meglio se associato ad Alnus glutinosa e Tilia tomentosa). I grandi rimedi dell’ Acqua organica Acqua‐Flemma viscosa delle vie respiratorie: ‐ tisana fluidificante per il muco: Issopo 20%, Enula 20%, Altea 40%, Erisimo 20%; ‐ tisana fluidificante del muco e contro la tosse: Issopo, Iris , Papavero rosso, Lichene, parti uguali. ‐ tisana lenitiva per la tosse secca: Tiglio, Farfara (oppure Papavero rosso), Lichene, Malva, parti uguali. ‐ tisana per la sinusite e per le riniti (anche allergiche), sia da bere che per fare vapori: Elicriso, Boldo, Eucalipto (parti uguali, secondo Iozzi). ‐ tisana per le riniti allergiche, da bere: Elicriso, Papavero rosso, Combreto, Curcuma, Cannella, Ginepro (parti uguali). ‐ tisana per le stesse affezioni: Alloro foglie, Eucalipto, Curcuma, Rosa canina bacche, Zenzero, parti uguali. Acqua Flemma viscosa per l’apparato renale, dove ciò che nelle vie respiratorie e nell’intestino forma muco, in questo forma calcoli: ‐ Ceterach, Ononide, Rusco e Mais ‐ parti uguali; ‐ Capelvenere, Parietaria, Curcuma, Ononide, parti uguali; ‐ Mais, Equiseto, Uva Ursina, Ononide, parti uguali; ‐ Altea, Ononide, Rusco, Parietaria, parti uguali. Grande tisana antiinfettiva ed antiinfiammatoria renale e vescicale, secondo Iozzi, che opera anche con inesorabile potenza sulle calcolosi è questa: ‐ Mais, Uva Ursina, Equiseto, Ononide, parti uguali. Tra tutte le piante, sicuramente l’Ononide la possiamo definire come la disgregatrice del “muco calcolifero” renale e vescicale; le piante che crescono sulle pietre possiedono un naturale e inequivocabile tropismo per le “pietre” che si formano nelle reni; inoltre piante come la Ceterach e il CapelVenere, Felci, sono le piante d’elezione della “gran pietra” dell’organismo e che tutte le pietre forma, la milza. Ovviamente le calcolosi renali e vescicali nascono dalle disfunzioni di stomacoe milza, ma con il concorso necessario del Calore epatico. Certe volte è necessario agire con piante antiinfettive come l’Una Ursina, magari alcalinizzando con sali alcalini di Potassio e Magnesio. In caso di coliche renali, è eccelente rimedio la tisana: ‐ Mais, Curcuma, parti uguali (secondo Iozzi). Relazione presentata in occasione del Convegno Espositivo ERBORISTERIA 2013 – www.senaf.it 3 Quando la Flemma viscosa si addensa sulla pelle, creando e condizioni di dermatosi desquamanti e croniche, soprattutto la psoriasi, occorre agire su stomaco e fegato insieme come con questa tisana, a base di piante amare: ‐ Carciofo, Centaurea minore, Ononide, Equiseto, Olmo. Essa agisce potentemente anche su dislipidemie, affezioni articolari, oltre che sulle dermatosi. ‐ Fumaria, Curcuma, Ononide, Bardana, Cannella. ‐ Fumaria, Viola tricolor, Papavero rosso, Olmo, Cannella. Queste agiscono sia sullo stomaco e sulla pelle, con potenza e rapidità; tolgono il prurito (rapidamente) e sulla parte desquamante (in più tempo). Invece se la Flemma, fredda e abbastanza fluida ristagna nel sistema linfatico e predispone alle varici, ma soprattutto crea le basi per la cellulite e per la ritenzione idrica agli arti inferiori, possiamo formulare potenti drenanti, ed allo stesso tempo delicati e privi di effetti collaterali, prima occorre riscaldare lo stomaco con le formule che abbiamo visto all’inizio e che vanno assunte dopo i pasti, lontano dai pasti si danno questi “drenanti linfatici”: ‐ Mais, Ononide, Ceterach, Salsapariglia, Rusco, parti uguali; ‐ Mais, Ononide, Salsapariglia, Meliloto, parti uguali; ‐ Thè verde, Meliloto, Centella, Ononide, parti uguali. Soprattutto unite ai “riscaldanti gastrici”, queste composizioni provocano un drenaggio massivo dell’Acqua che ristagna nei dotti linfatici degli arti inferiori ed anche negli altri distretti organici. Possiedono anche un buon effetto immunomodulante. Quando la Flemma fluida assume impurità Biliari corrosive e si installa nelle articolazioni, occorre provocare un intenso drenaggio articolare: ‐ Enula, Iris, Altea, Agarico, Parietaria, parti uguali; se c’è anche forte dolore locale: ‐ Artiglio del Diavolo, Salsapariglia, Agarico, Enula, Iris, parti uguali; ‐ Artiglio del Diavolo, Salsapariglia, Echinacea, Enula, parti uguali. Insieme è opportuno assumere, al mattino e prima dei pasti un energico drenante Biliare, così formulato: ‐ Curcuma, Combreto, Fumaria, Bardana, Cannella, parti uguali. Come possiamo vedere, l’Acqua organica se troppo Fredda e viscosa, ristagnante o impura di residui Biliari corrosivi per le articolazioni, può essere espulsa compiendo due operazioni: 1 ‐ riscaldare lo stomaco con piante aromatiche più blande (Melissa, Verbena odorosa, Ombrellifere come l’Anice o il Finocchio o più energiche come la Cannella e/o lo Zenzero; 2 ‐ drenare con piante fondamentalmente diuretiche e mucolitiche o drenanti anche Biliari. Gli effetti possono essere rapidi e decisivi. Ripetuti durante l’anno, evitano che vi siano ricadute; ma attenzione! L’inverno è la stagione che favorisce la stasi e il ristagno, mentre con il Caldo estivo è più facile predisporsi alle calcolosi nel periodo successivo (autunno) o alle mucosità delle vie respiratorie nella stagione ancora più fredda, quella invernale o alle malattie articolari dolorose e corrosive delle articolazioni. Ma come “ben nutrire” stomaco e testa, con i giusti alimenti e con alcune materie che sono anche rimedi, in modo che produca della buona Flemma? Che questa Flemma conservi le sue qualità solventi, lubrificanti, veicolanti, che sia la Buona Acqua del nostro corpo? Innanzitutto un corretto Regime deve essere impostato anche in base alla stagione. Relazione presentata in occasione del Convegno Espositivo ERBORISTERIA 2013 – www.senaf.it 4 Tutti i frutti sugosi e acquosi fanno bene, ma il loro consumo va fortemente limitato alla stagione Calda o alle ore dove prevale la Bile gialla‐Fuoco organico, ovvero dall’alba a mezzogiorno; ottime le insalate, prima tra tutte la Lattuga. I soggetti con lo stomaco debole o Freddo ne devono far uso parsimonioso e prevalentemente nelle stagioni e nelle ore più Calde. Anche un consumo limitato di latticini freschi e poco salati e dello stesso Latte, per gli stomachi forti possono andare bene; ma sempre stando ben attenti alla quantità ed alla stagione. Tra le piante che donano una buona Umidità si trova la Malva ed il Papavero rosso; quest’ultimo favorisce anche un buon drenaggio biliare, che elimina l’eccesso opposto, ovvero il Calore biliare surriscaldante. Una buona Freschezza Umida la donano anche la Piantaggine, pianta miracolosa per lo stomaco irritato e per le sue ulcerazioni, insieme alla Liquirizia, che Umidifica senza squilibrare. Concludendo: lo stomaco e l’asse stomaco‐testa sono curati con piante Calde e aromatiche e la Flemma buona è ben prodotta con cibi Umidi, ma che possiedono una Umidità Fresca e transitoria. Già i latticini, che sono adatti agli stomachi forti (e soprattutto a coloro che hanno gruppo sanguigno B ‐ i discendenti degli antichi pastori), nelle stagioni Calde e solo in quantità moderata. Uno stomaco Caldo (o adeguatamente riscaldato con le droghe giuste) e cibi con Umidità molto mobile, permettono la formazione di una ottimale Acqua organica‐Flemma fisiologica. _________________________________________________________________________________ BIBLIOGRAFIA Platone ‐ Opere complete ‐ varie edizioni Lucrezio T.C. ‐ “De rerum natura” ‐ varie edizioni Apuleio ‐ “Metamorfosi” ‐ varie edizioni Vitruvio P. ‐ “De Architectura” ‐ a cura di P. Gros ‐ Einaudi ‐ Torino 1997 Varrone M. T. ‐ “Opere scelte” ‐ Classici UTET 1974 ‐ rist. 1996 Plinio G.S. “Storia Naturale” ‐ vers. M.L. Domenichi ‐ Venezia ‐ 1612 Plinio G.S. “Storia Naturale” ‐ a cura di G.B. Conte ‐ Einaudi ‐ Torino 1983‐1995 Plutarco “Quaestiones conviviales” ‐ varie edizioni Dioscoride P. “Materia Medica” ‐ vedi vers. Ruellio ‐ Venezia 1538 e Mattioli ‐ Venezia 1557 e 1568. Galeno C. “De Compositione medicamentorum secundum locos” ‐ vers. J. Cornario ‐ XVI° sec. 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