C`E` LA GUERRA

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C’E’ LA GUERRA
“C’è la guerra e il pane non basta per tutti”,
c’è la guerra e “agli ebrei è proibito lavorare”,
c’è la guerra e ci sono i soldati cattivi.
C’è la guerra e c’è Daniel…
UN BAMBINO EBREO
Daniel è un bambino ebreo, come tanti altri.
Vive in una città controllata dall’esercito tedesco durante la
seconda guerra mondiale.
Daniel ha paura di una cosa sola e non è la guerra, non sono i
soldati ma Apollonia.
APOLLONIA
Apollonia è una portinaia che porta occhiali con i vetri grossi.
Tutti i bambini del palazzo credono che sia una strega, ne hanno
tanta paura e la prendono in giro.
Lei gli corre dietro con la scopa per cacciarli via.
VIETATO AGLI EBREI
In quel palazzo vive Daniel con la sua mamma.
Il suo papà è scappato per non essere catturato dai soldati cattivi,
i tedeschi.
Daniel non può frequentare più la scuola perché è ebreo. Ogni
giorno va a comprare il pane per lui e la sua mamma, che resta a
casa a cucire.
AL SICURO
Un giorno arrivano i soldati per arrestare Daniel e la mamma.
È in questa occasione che Daniel capisce quanto sia buona e
brava Apollonia perché, rischiando la sua vita, nasconde lui e la
sua mamma nella cantina, al sicuro.
È proprio vero che le apparenze ingannano e che la guerra è la
strega più spaventosa di tutte.
LA STORIA RACCONTA CHE…
…circa sessanta anni fa, durante la Seconda Guerra Mondiale, in
alcuni Stati iniziarono a governare persone che avevano idee
assurde e insensate sull’umanità. Questi individui pensavano che
gli uomini non fossero tutti uguali, ma che ci fossero uomini che
appartenevano a razze umane meno forti e intelligenti di altre.
Così ordinarono ai loro soldati di catturare questi esseri umani
“inferiori” e di rinchiuderli in mostruose prigioni chiamate campi
di concentramento. Qui venivano uccisi Ebrei, zingari e tutti quelli
considerati “diversi”: furono sterminati, mentre gli “altri”
restarono a guardare.
UN RICORDO TRISTE E UNICO …
IL GIORNO DELLA MEMORIA
Il “giorno della memoria” è una ricorrenza istituita dal Parlamento Italiano
perché nulla sia dimenticato.
Il 27 gennaio è la giornata dedicata alle vittime del nazismo, del fascismo
e dell’ Olocausto.
65 anni fa, il 27 gennaio del 1945, venivano aperti i cancelli di
Auschwitz, un campo di sterminio tedesco dove erano stati commessi
crimini brutali contro gli ebrei. Ricordiamo diverse testimonianze come
quella di Anna Frank, che nel suo “Diario” racconta l’esperienza vissuta
con la sua famiglia, a causa delle persecuzioni fasciste
A seguito di questi brutali eventi, nel 1948 nacque la DICHIARAZIONE DEI
DIRITTI UMANI allo scopo di riconoscere a livello mondiale l’uguaglianza
fra i popoli.
Erika Sciacca 5a D
IL RICORDO NELLA MEMORIA
La memoria cos’è? La memoria non è il ricordo, ma è quel filo che lega il
passato al presente e condiziona il futuro.
Una data da ricordare: il 27 gennaio, “Giornata della Memoria”. Essa è la
giornata del dolore e del ricordo, in cui si vogliono onorare tutti gli ebrei
deportati nei campi di concentramento nazista.
Ricordare anche tutti coloro che hanno rischiato la vita per salvarne
altre.
Garaffa Nicolò 5 a D
STRAGE DI EBREI
Il 27 gennaio, giornata della memoria, si ricordano i tanti ebrei uccisi nei
campi di concentramento come Auschwitz. Lì gli ebrei, uomini e donne,
lavoravano duramente e se non facevano bene il loro lavoro venivano
puniti in modo spietato.
Malnutriti e indeboliti si ammalavano e morivano. I vecchi ed i bambini
venivano, invece, uccisi subito, non appena entravano nei lager.
I tedeschi durante la seconda guerra mondiale uccisero circa 6.000.000
ebrei dentro le camere a gas ed i forni crematoi.
Giorgio Ciotta 5 a D
FEROCE CATTIVERIA
“Shoah” significa in ebraico: desolazione, distruzione, catastrofe . Uno
sterminio che costò la vita a milioni e milioni di EBREI tra cui tantissimi
donne e bambini costretti a “vivere” in campi di concentramento: una
vera e propria fabbrica della morte. Oggi ne esiste uno in Polonia
diventato museo. Mi domando: “Perché questa feroce cattiveria verso
questo popolo innocente giudicato inferiore da Hitler”? Voglio sprecare
due parole su Hitler: un dittatore cattivo e feroce con la malattia della
persecuzione . Purtroppo l‘ Italia con a capo Mussolini, si alleò con questo
pazzo tedesco. A distanza di tutti questi anni ricordiamo questo periodo
triste di storia sperando che non ci sia più odio fra i popoli , distinzione di
razza , ma soltanto pace .
Valeria Porporino 5 a D
SHOAH
Ogni anno il 27 gennaio il mondo si unisce.
La parola “ Shoah” è molto semplice e facile da scrivere ma il suo
significato purtroppo racchiude tanta tristezza, rabbia, morte e paura
per milioni e milioni di persone innocenti. Nelle scuole di tutto il
mondo ogni 27 gennaio si parla di questa pagina oscura della storia.
Infatti in tutte le città del mondo, per non dimenticare, si organizzano
manifestazioni contro il nazismo e tutte forme di razzismo.
Distruggiamo insieme ogni forma del male.
Paolo Ederi 5 a D
MILIONI DI STELLE BRILLERANNO
In questo giorno tutto il mondo si ferma a riflettere sul destino degli Ebrei
morti senza alcuna colpa. Promotore di questo sterminio fu Hitler, leader
dei tedeschi, che considerava gli Ebrei una razza inferiore da eliminare.
Un intero popolo fu deprivato e annientato: tutti vennero esclusi dagli
impieghi statali, i bambini non potevano frequentare la scuola insieme ai
bambini tedeschi, ritenuti razza privilegiata.
E’ giusto commemorare questa giornata affinché nessuno possa più
rivivere simili atrocità.
Siamo certi che, sei milioni di “Stelle di David” brilleranno nella notte che
precederà il “Giorno della Memoria”.
Corinne Vassallo, Giorgia Messina 5 a D
27 GENNAIO 1945
NON DIMENTICARE IL PASSATO
Noi dobbiamo ricordare questa data, affinché tutti indistintamente
possiamo capire che siamo uguali, senza distinzione di razza, lingua,
cultura, religione ecc. La triste pagina di storia ci deve ricordare che:
“Nessuno è inferiore a nessuno”e che “Nessuno deve prevaricare l’altro”.
Simona Ganci 5 a D
Non dimentichiamo questa data: è importante per tutti ricordare questo
giorno per sempre. E’ triste pensare di distruggere un popolo innocente
solo perché Hitler lo riteneva inferiore. L’unica loro colpa era quella di
essere Ebrei.
Tutto ciò ci fa capire che non è giusto discriminare nessuno, poiché siamo
tutti uguali e che la guerra non serve a niente.
Davide Tosto 5 a D
LA SHOAH A SCUOLA
Nel giorno della memoria in tutto il mondo e anche in Italia si organizzano
molte manifestazioni, convegni e conferenze in cui, l’argomento
principale è la “Shoah”. Anche noi a scuola abbiamo parlato in classe di
questa triste giornata ed è stato osservato un minuto di silenzio in
memoria delle povere vittime ebree, uccise solo perché, secondo i
tedeschi, erano ebrei. Sono stati presentati nel salone della scuola alcuni
video realizzati dai nostri compagni della quinta C ed E.
Di Pietra David 5 aD
Per non dimenticare…
…non mettiamo più in gabbia le parole del rispetto.
Gli alunni della 2a D
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