OLIGOTERAPIA CATALITICA Il termine Oligoterapia deriva dal greco “oligos” –poco e “terapeia”- terapia e sta ad indicare una metodica basata sull’utilizzo di minerali in traccia. Sono considerati oligoelementi quei minerali presenti nel corpo a concentrazioni inferiori allo 0,01% del peso totale; la maggior parte di essi non raggiunge quantitativi superiori ai 10 mg. In oligoterapia, talvolta si utilizzano anche minerali che non appartengono al gruppo degli elementi traccia, ma che fanno parte degli elementi plastici (Zolfo, Fluoro) o dei macrominerali (Magnesio, Potassio). FUNZIONI DEGLI OLIGOELEMENTI: Gli oligoelementi propriamente detti sono: Manganese, Rame, Zinco, Iodio, Cobalto, Molibdeno, Nickel, Oro, Argento, Bismuto, Vanadio. L’oligoterapia catalitica sfrutta l’attività degli oligoelementi come cofattori enzimatici. Gli enzimi sono delle proteine che intervengono nelle reazioni biochimiche permettendone l’avanzamento e la realizzazione in tempi brevi, senza consumarsi, né trasformarsi, sono cioè dei catalizzatori. Perché la loro azione si realizzi hanno però bisogno della presenza nella loro struttura di cofattori: gli oligoelementi sono quei cofattori! L’oligoterapia si inserisce a questo livello delle reazioni biochimiche fornendo quella quota di minerali traccia necessari all’avvio e al mantenimento delle reazioni stesse. Conseguentemente al fatto di essere componenti di quei sistemi enzimatici che controllano le reazioni biochimiche qualsiasi carenza di oligoelementi si rifletterà in un deficit metabolico. La carenza di oligoelementi è sempre qualitativa, non quantitativa. Gli oligoelementi possiedono inoltre un ruolo strutturale quando la molecola associata è una sostanza organica non enzimatica, come l’emoglobina, la transferrina, la ceruloplasmina, la ferritina, l’emosiderina, l’insulina, la tiroxina, la vitamina B12, ecc. CENNI STORICI: I principi dell’oligoterapia catalitica affondano le proprie radici nei lavori di Bertrand (1879), il quale individuò il ruolo chiave degli oligoelementi nel mantenimento della vita, in un’epoca in cui tali elementi erano considerati poco più che impurità. Ma è senz’altro a Jaques Ménétriere che si deve la codifica del razionale della tecnica (1932). Il metodo si fonda sui concetti di diatesi e terreno, dove per diatesi si intende “ una disposizione latente, che caratterizza il modo di reagire di un organismo e lo predispone a certe affezioni”; mentre per terreno si comprende “tutto l’insieme, dalla morfologia, all’anatomia, alla fisiologia, alla psicologia e quindi anche alla diatesi che identifica un organismo in toto”. Secondo l’ipotesi di Menétriére le manifestazioni cliniche funzionali sono conseguenze di blocchi a livello enzimatico con rallentamenti a catena su altre vie metaboliche. Il campo d’azione dell’oligoterapia catalitica è la malattia funzionale, vale a dire a carico di una funzione che non necessariamente comprende anche un danno d’organo. Nelle malattie funzionali il quadro sintomatico è intermedio fra salute e malattia; gli esami sono negativi e la sintomatologia è reversibile con un’opportuna supplementazione catalitica. Le manifestazioni funzionali sono quelle dove pur in assenza di diagnosi il soggetto accusa disagio e sensazione di “non star bene”. Esempi di disturbi funzionali vanno dal disturbo digestivo in assenza di lesioni ulcerose, all’emicrania senza difetti vascolari o cause accertate, alla sintomatologia correlabile a un quadro di ipotiroidismo in presenza però di normali livelli ormonali, alla stanchezza sine causa, ecc. Il concetto di terreno è stato sviluppato da Claude Bernard, il cui pensiero fu dimenticato e sopraffatto dal movimento che seguì l’era di Pasteur. Anche se quest’ultimo, in punto di morte sembrò ravvedersi e confessare che “il microbo è nulla, il terreno è tutto”, di fatto la scienza accademica ha proseguito e sembra proseguire tutt’ora nella convinzione che i batteri e i microrganismi siano i responsabili delle malattie e vadano annientati, anzicchè preoccuparsi di lavorare sulle condizioni (il terreno, appunto) che avrebbero dato loro modo di crescere e svilupparsi. PRINCIPI DI OLIGOTERAPIA: gli oligoelementi considerati “essenziali” sono: Ø 4 metalloidi: fluoro, iodio, selenio, silicio Ø 11 metalli di transizione: cromo, cobalto, ferro, litio, manganese, molibdeno, nickel, rame, stagno, vanadio, zinco. Dal punto metodologico si distinguono 4 diatesi: le diatesi di nascita sono le prime due, la tre e la quattro sono involuzioni. In condizioni fisiologiche si assiste ad una evoluzione progressiva dalle prime alle ultime diatesi. Tuttavia vi sono condizioni particolari quali ad es. infezioni ripetute, errori alimentari, surmenage psico-fisico, stress, incidenti, abuso di farmaci, alcool, droghe, che possono accelerare il passaggio ad una diatesi più vecchia. Si possono associare alle diatesi vere e proprie due condizioni che esprimono una difficoltà di adattamento delle ghiandole endocrine agli stimoli ipofisari: 1) complesso biocatalizzatore Zn-Cu 2) complesso biocatalizzatore Zn-Ni-Co. L’individuazione della diatesi è basato sul colloquio con il paziente, definendo i sintomi lesionali e funzionali, il COMPORTAMENTO FISICO ( la stancabilità del soggetto), il COMPORTAMENTO EMOTIVO ( ansia, angoscia, collera, disperazione, depressione,…), il COMPORTAMENTO INTELLETTUALE ( memoria, concentrazione, ecc.). Il naturopata può avvalersi anche dell’analisi iridologica. DIATESI I – ALLERGICO-ARTRITICA – IPERREATTIVA o del MANGANESE: elemento LEGNO. Il biocatalizzatore di base della diatesi 1 è il Manganese. Elementi complementari frequenti sono lo Zolfo e lo Iodio. Diatesi giovane caratterizzata da fenomeni patologici acuti, esplosivi, raramente gravi. COMPORTAMENTO INTELLETTUALE ED EMOTIVO. Soggetto fondamentalmente ottimista, fiducioso in sé, attivo, intraprendente, mal sopporta la routine, irritabile fino all’aggressività, specie se contraddetto o limitato nella sua volontà. Emotivo, passionale, volubile, incostante. Ha memoria selettiva, ricorda solo ciò che interessa. Piuttosto disordinato. CARATTERISTICHE FISICHE. Astenia mattutina (desiderio di rimanere ancora un po’ a letto). Il lavoro, l’attività fisica, il movimento lo rinvigoriscono. Alla sera è euforico, in piena forma, non andrebbe più a letto. Per rilassarsi preferisce fare una corsa piuttosto che riposare. Il sonno, anche se non comporta problemi, non è comunque ristoratore. TENDENZE MORBOSE. Soggetto simpaticotonico. Disturbi allergici: - orticaria - eczema secco - oculorinite allergica - emicrania - asma bronchiale. Disturbi reumatici: - artriti dolorose, talvolta molto acute, ma poco o nulla deformanti, non anchilosanti(se non tardivamente), recidivanti. - algie migranti - nevralgie essenziali (sciatica, trigemino, periartrite, …) - contratture - rigidità legamentose. Disturbi cardiovascolari: - palpitazioni - dolori precordiali acuti e fugaci (fitta al cuore) - tachicardia emotiva - ipertensione arteriosa funzionale mal tollerata (con cefalea, disturbi uditivi, visivi e dell’equilibrio). Disturbi genitali: - mestruo abbondante, ravvicinato, doloroso. Disturbi gastrointestinali: - spasmi, ipersecrezioni, specie in coincidenza di episodi emozionali non espressi intestino irritabile - turbe dispeptiche e allergie alimentari. Disturbi endocrini: - distiroidismi funzionali (spesso iper) con nervosismo, tachicardia, dimagrimento. DIATESI II – IPOSTENICA – ARTRO INFETTIVA o del MANGANESE-RAME: elemento METALLO. Il complesso oligoterapico di questa diatesi è il Manganese- Rame, oligoelemento complementare frequentemente associato è il Rame. Diatesi caratterizzata da: - fragilità generale, - mancanza di resistenza agli sforzi mentali e fisici, questi ultimi spesso accompagnati da dispnea precoce e sudorazione immotivata - affezioni tendenti a cronicizzare. CARATTERISTICHE INTELLETTUALI E PSICHICHE. Soggetto calmo, riflessivo, equilibrato, con leggero pessimismo. Buon autocontrollo, ma in seguito a tensioni o sforzi intensi può perdere le staffe. Non è passionale, prende la vita con filosofia o con indifferenza, ha difficoltà a concentrarsi, non ha grande memoria, ma è metodico, organizzato e piuttosto ordinato, quindi ricorda dove mette le cose. Presenta comunemente psicastenia. COMPORTAMENTO FISICO. Sonno ristoratore, al mattino è riposato. Se però perde anche solo un’ora di sonno è stanco e irritato per tutta la giornata. Si stanca progressivamente, si corica presto per recuperare, si concede con piacere un sonnellino pomeridiano (a differenza della diatesi 1 che se dorme dopo pranzo si alza con mal di testa e di pessimo umore). Ha scarsa resistenza alla fatica, ma essendo metodico riesce ad amministrare bene le sue energie. Quando è stanco presenta un calo di voce. La diatesi 2 ipostenica raggruppa un insieme di tendenze morbose caratterizzate da processi infettivi recidivanti a livello otorinolaringoiatrico, respiratorio, gastroenterico e urinario. TENDENZE MORBOSE. Apparato respiratorio: - riniti, faringiti, laringiti, tracheiti, tonsilliti, otiti, raramente febbre e mai oltre 38°, anche se già a 37° il soggetto è stanco, spossato, ha bisogno di coricarsi nel letto; - Asma bronchiale non allergica. Intestino: - colite, sigmoidite, rettocolite. Enterocolite cronica, intestino irritabile. Colite traversa a sinistra (proteine), colite traversa a destra (carboidrati); - disbiosi. Cute: - facilità ad eczemi non allergici, ma da sovraccarico di colle; - acne, foruncolosi - psoriasi. Ghiandole endocrine: - distiroidismi (ipo); - affezioni ghiandolari spesso infettive (adeniti). Apparato uro-genitale: - ipermenorrea e oligomenorrea. Dismenorrea. Mestruo scarso, in ritardo, chiaro; - leucorree infettive da sovraccarico - cistiti recidivanti. Sangue: - anemia; - leucopenia. Apparato osteoarticolare: - dolori sordi, fissi, quasi un fastidio più che un vero e proprio dolore, migliorato dal riposo o dal movimento blando e dal calore, aggravato dal freddo umido; - autointossinazione da acido ossalico; - lassità legamentosa; - ritardi di consolidamento e ossificazione. DIATESI III – DISTONICA o del MANGANESE-COBALTO: elemento FUOCO. Il complesso biocatalizzatore di questa diatesi è il Manganese-Cobalto. Oligoelementi complementari di indicazione frequente sono: Cobalto, Magnesio, Potassio, Litio. È una diatesi “vecchia”, Ménétrier la riscontrava verso i 40-50 anni, oggi la si incontra molto prima e iridologicamente si può individuarne la predisposizione latente già in tenera età. È definita una diatesi di “involuzione” perché si giunge ad essa partendo da una delle diatesi precedenti. CARATTERISTICHE INTELLETTUALI E PSICOLOGICHE. Diatesi dell’ansia, soggetti sempre più ansiosi, iperemotivi. Ipersensibilità ai rumori, impazienza e irritabilità. Tendenza ad amplificare il peso delle preoccupazioni, c’è spesso depressione, abuso di farmaci, angoscia, spasmi esofagei, retrosternali ed epigastrici, somatizzazione dell’ansia a livello gastrointestinale. Facilità al pianto, spesso improvviso, immotivato, per nulla. Peggiorano la memoria e l’attenzione, la vista e l’udito. La persona lamenta di non sentirsi più come una volta. COMPORTAMENTO FISICO. Astenia globale, in particolare stanchezza alle gambe, sensazione di non farcela, bisogno di sedersi. Il soggetto col passare delle ore è sempre più stanco, pesante. Sonno leggero, con frequenti risvegli o risveglio precoce, sonno non ristoratore. Impressione di invecchiamento prematuro. TENDENZE MORBOSE. Sistema nervoso: - distonie neurovegetative a tutti gli apparati, visceri, vasi, ecc. Apparato digerente: - gastrite - colite - ulcera (soprattutto duodenale) - spasmi viscerali - discinesie biliari. Apparato circolatorio: - dolori anginosi - spasmi arteriosi mani e piedi - sbalzi pressori spesso iper - emorroidi - varici, gambe pesanti, gambe senza riposo - claudicatio intermittentis - parestesie - edemi - cefalee vasomotorie - riniti vasomotorie - acne rosacea - disturbi vasomotori in menopausa. Apparato uro-genitale: - ipermenorrea - utero fibromatoso - impotenza da stress - tendenza ad uricemia, calcolosi, litiasi. Apparato osteoarticolare: - gotta - artrosi - algodistrofie. DIATESI IV-ANERGICA o del RAME-ORO-ARGENTO: elemento ACQUA. Il complesso biocatalizzatore di questa diatesi è l’associazione Rame-Oro-Argento. Oligoelementi complementari sono: Litio, Alluminio, Rame,.. È la diatesi più anziana, quella dai sintomi più invalidanti. Costituisce l’ultimo stadio prima del passaggio dalla malattia funzionale a quella organica e lesionale vera e propria. Il Vitalismo è ridotto al minimo con conseguente anergia, diminuzione delle difese fisiche e psichiche. Questa condizione di anergia viene spesso impropriamente trattata con antidepressivi, che indeboliscono ulteriormente il soggetto. CARATTERISTICHE FISICHE E PSICHICHE. Netta diminuzione delle facoltà intellettuali, pessimismo costante, abulia e psicastenia, indifferenza alla vita, idee e tentativi di suicidio, tendenza all’isolamento, incapacità di reagire. C’è spesso una componente ereditaria e/o familiare. COMPORTAMENTO FISICO. Stanchezza permanente, assenza di vitalità, indifferenza sessuale, sensazione di freddo alle ossa, localizzato soprattutto alle ginocchia e alla zona lombare. Il sonno può essere letargico, ma spesso si succedono notti insonni. TENDENZE MORBOSE. Sistema immunitario: - sindromi infettive recidivanti, batteriche o virali - infiammazioni acute o croniche - malattie linfatiche - febbri ricorrenti e serali ad eziologia ignota - rettocolite emorragica - malattie autoimmuni. Apparato osteoarticolare: - artrosi deformanti - osteoporosi - artrite reumatoide. SINDROME DA DISADATTAMENTO ZINCO-RAME E ZINCO-NICHEL-COBALTO. Non è una vera e propria diatesi nel senso che non si tratta di una vera predisposizione ad ammalare. Può associarsi a una delle 4 diatesi, oppure rappresentare il passaggio verso una diatesi patologica o essere l’espressione d ella difficoltà di adattamento allo stress. Secondo Ménétrier rappresenterebbe “la difficoltà di adattamento delle ghiandole endocrine agli stimoli ipofisari”. Si intravede un’analogia con lo Stress, in grado anch’esso di influire negativamente sulle ghiandole endocrine e creare uno squilibrio nella fisiologica produzione ormonale. Nella sindrome da disadattamento dell’asse ipofiso-genitale, il cui biocatalizzatore è Rame-Zinco, si possono manifestare: - ritardi di sviluppo generale o locale - disfunzioni ovariche e del ciclo mestruale - impotenza sessuale funzionale - acne. Nella sindrome da disadattamento correlata ad alterazioni dell’asse ipofisopancreatico, il cui biocatalizzatore è Zn-Ni-Co, si hanno manifestazioni da alterazioni del metabolismo glucidico: - bulimia - malessere prima dei pasti - sonnolenza post-prandiale. REGOLE POSOLOGICHE DEGLI OLIGOELEMENTI Generalmente i rimedi si assumono per via sublinguale trattenendoli alcuni minuti in bocca prima di deglutire. Dosi uguali per adulti e bambini. Il mattino a digiuno è il momento ideale per l’assunzione, aspettando almeno 15’ prima di far colazione. Se oltre all’elemento diatesico è necessario associare anche un elemento complementare questo andrà assunto alla sera, almeno 1 ora dopo la cena, meglio se prima di coricarsi. Nelle forme acute la somministrazione è più frequente (Litio e Rame nei primi giorni possono necessitare di dosi ripetute nella stessa giornata), ma generalmente 1 somministrazione al dì a giorni alterni è la frequenza e la dose ideale per il trattamento. Al migliorare dei sintomi la frequenza di assunzione potrà distanziarsi fino alla sospensione. Oligoelemento Posologia Manganese 1 fl al dì Manganese-Rame Manganese-Cobalto Rame-Oro-Argento 1 fl al dì 1 fl al dì 1 fl al dì Zinco-Rame Ni-Co Rame Litio 1 fl al dì 1 fl al dì 2-5 fl al dì 2-4 fl al dì Frequenza di somministrazione 1-3 volte a settimana, cominciando con 1 la prima settimana, 2 la seconda, 3 la terza per evitare peggioramento e ipersensibilità 1-3 a settimana 1-3 a settimana 1-3 a settimana, anche se la prima sett. È consentito un trattamento d’urto di 1 fl tutti i giorni 1-3 volte settimana Zn1-3 volte a settimana AVVERTENZE: Gli oligoelementi sono atossici, ma è bene valutare alcune precauzioni: v non somministrare Manganese o ManganeseCobalto nella tubercolosi attiva o non stabilizzata. v nel dubbio tra diatesi 1 o 2, iniziare sempre con Manganese-Rame (diatesi 2). v Non utilizzare Zinco e Zinco-Rame nelle lesioni neoplastiche o nella TBC. v Iniziare il trattamento dell’ipertensione arteriosa con il Manganese e lo Iodio, evitando il ManganeseCobalto come prima scelta. v Cobalto assunto in forma semplice o come Manganese-Cobalto, in taluni soggetti può dare vertigini e malessere.