Funzioni fondamentali della frase (soggetto, oggetto diretto, ecc

“Both English and Dyirbal have different syntactic means of encoding the same
semantic roles” (p. 114)
Funzioni fondamentali della frase (soggetto, oggetto diretto, ecc.)
Ruoli tematici: agente, paziente, beneficiario, strumento, ecc.
Nicola Grandi (2011), Diatesi, in R. Simone (dir.), Enciclopedia dell’Italiano, Vol. 1,
Roma, Istituto dell’Enciclopedia Italiana – Treccani, 368-369.
Con il termine diatesi si intende una categoria propria dei verbi che serve a
esprimere le correlazioni tra le funzioni fondamentali della frase (soggetto,
oggetto diretto, ecc.) e i ruoli semantici richiesti dall’azione che esso esprime.
Nella descrizione di una frase si può prevedere, da una parte, una struttura di
superficie, che concerne i rapporti formali tra il verbo e gli elementi nominali
correlati e, dall’altra, una struttura profonda, che incorpora le relazioni logicosemantiche tra un predicato ed i suoi argomenti, cioè gli elementi obbligatori
perche l’azione o l’evento descritti dal verbo si possano compiere. La diatesi
riguarda appunto la codifica delle rispondenze tra gli argomenti del livello logico e
gli elementi nominali del livello formale. In questo senso, le diverse diatesi
(passiva e media: vedi sotto) sono processi che alterano la relazione naturale tra
gli elementi che, a livello logico-semantico, fungono da argomenti e le funzioni
grammaticali codificate sul piano della forma.
La diatesi attiva esprime una azione o un evento che, a livello logico, pone in
risalto la prospettiva del partecipante più ‘dinamico’ (o, appunto, attivo), cioè
l’agente.
Le altre diatesi (marcate rispetto a quella attiva) si caratterizzano
per:
(a) un’alterazione del legame ‘naturale’ tra la funzione logica dei ruoli tematici
del verbo e la loro funzione grammaticale;
(b) l’omissione di uno degli argomenti del verbo
‘Si’ passivante:
In Africa si uccidono 360 elefanti ogni giorno e non restano che 200 oranghi nelle
foreste
Diatesi media, che condivide tratti dell’una e dell’altra. Nel medio, la prospettiva
e attiva, nel senso che pone in risalto il partecipante dinamico, che avvia
consapevolmente l’azione espressa dal verbo. Ma questo partecipante presenta
anche i tratti del paziente, in quanto ricadono su di esso gli effetti dell’azione.
Il medio dispone di una serie di marche indipendenti
greco antico:
lóuō ‘lavo’
louomai ‘io mi lavo’
Se c’e un oggetto diretto, l’agente assume anche la funzione di beneficiario
(formalmente sottinteso):
loumai tas kheiras
‘mi lavo le mani’, cioè ‘lavo le mie mani’
La morfologia
• “Studio del valore grammaticale dei morfemi e, nelle lingue flessive,
delle relative regole flessionali, in rapporto alla composizione delle
parti del discorso”
`
(De Mauro, T. (1999), GRADIT, Torino, UTET)
• “Parte della linguistica che analizza la struttura e la forma delle
parole ed i processi che intervengono nella loro formazione o
trasformazione”
•
(Giannini, S. (1994), Morfologia, in Beccaria, G.L. (a cura di), Dizionario di
linguistica, Torino, Einaudi)
• “Tradizionalmente, la morfologia è definita come la disciplina che
studia la struttura interna delle parole: la sua esistenza quindi
presuppone l’esistenza della parole”
t
(Thornton, A.M. (2005), Morfologia, Roma, Carocci)
La sintassi
• “Branca della linguistica che studia la struttura della frase, gli elementi
che la compongono e i procedimenti formali che esprimono i rapporti tra
le idee, sia nell’ambito di una singola frase sia in un periodo costituito da
più frasi”
•
(De Mauro, T. (1999), GRADIT, Torino, UTET)
• “Costituisce una delle branche fondamentali della linguistica,
occupandosi specificamente delle regole e dei principi che nelle lingue
naturali sovrintendono al collegamento e alle relazioni tra le categorie
grammaticali”
•
(Marotta, G. (1994), Sintassi, in Beccaria, G.L. (a cura di), Dizionario di linguistica,
Torino, Einaudi)
• “Componente del linguaggio che assembla unità semplici in unità
complesse”
•
(Donati, C, (2008), La sintassi, Bologna, Il Mulino)
Le unità della morfologia
• Morfemi
• Parole
Le unità della sintassi
•
•
•
•
Parole
Categorie grammaticali
Frasi
Sintagmi
Le unità della morfologia
• Morfemi
• Parole
Le unità della sintassi
•
•
•
•
Parole
Categorie grammaticali
Frasi
Sintagmi
I ‘compiti’ della morfologia
• Formare parole (nuove)
• Trasformare parole (già esistenti)
I ‘compiti’ della sintassi
• Creare unità più ‘complesse’ della parola
• Collegare tra loro categorie grammaticali
• Individuare procedimenti formali per esprimere
rapporti tra le idee
•
- Variazione interlinguistica della nozione di parola:
1) italiano (lingua della famiglia indeuropea, gruppo romanzo):
i (articolo definito maschile plurale): un fono
precipitevolissimevolmente: 25 foni (di cui uno lungo)
2) nederlandese (lingua della famiglia indeuropea, gruppo germanico):
brandweerladderwagenknipperlichtinstallatiemonteurs
‘meccanici per l’installazione di luci lampeggianti per le scale del-la
macchina dei pompieri’
3) eschimese siberiano (lingua della famiglia yupik):
iqalussuarniariartuqqusaagaluaqaagunnuuq
‘è stato detto che abbiamo avuto l’ordine tassativo di andare fuori a
pescare pescecani’
- Variazione intralinguistica della nozione di parola:
Parola morfosintattica vs. parola fonologica
es. portaocchiali
a) una parola per morfologia e sintassi
b) due parole per la fonologia (in quanto ha due accenti, come
dimostra il fatto che la prima o è aperta)
La definizione di parola
•
Ciò che è compreso tra due spazi bianchi in un testo scritto
Sotho settentrionale*
Re tlo e bua ka thipa ya gagwe
Retloebua kathipa yagagwe
‘we shall skin it with his knife’
*bantu, centrale, sotho-tswana
• Quante parole?
• Gli amici dei miei amici sono miei amici
• Gli amici del mio amico sono miei amici
Lessema vs. forma flessa
• LESSEMA: unità di livello astratto; elemento dotato di
significato lessicale, che appartiene ad una categoria
grammaticale (N, V, AGG, AVV, PREP, ART…), che può
essere rappresentato da una o più forme flesse.
• FORMA FLESSA: esprime il significato del lessema,
assieme ad uno o più significati grammaticali (obbligatori
e dipendenti dalla categoria grammaticale associata al
lessema stesso).