Energia potenziale elettrica Simone Alghisi Liceo Scientifico Luzzago Novembre 2013 Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 1 / 14 Ripasso Quando spingiamo un corpo di massa m, oppure lo solleviamo da terra, trasferiamo energia immagazzinata nel nostro corpo all’oggetto. Per fare ciò, dobbiamo utilizzare una forza e compiere con essa ciò che in Fisica è chiamato lavoro. Definizione Chiamiamo lavoro di una forza costante F~ il prodotto scalare della forza per lo spostamento ~s: L = F~ · ~s = F s cos ϑ , cioè: il lavoro è il prodotto dell’intensità della forza F~ per la componente dello spostamento nella direzione della forza. L’unità di misura del lavoro è il joule (simbolo J). Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 2 / 14 Forza conservativa Definizione Una forza F~ è detta conservativa se il lavoro LA→B per portare un corpo da un punto A ad un punto B non dipende dal cammino percorso ma solo dalla posizione iniziale A e da quella finale B. Dal fatto che la forza elettrica è centrale, segue che essa è conservativa. Di conseguenza, il lavoro compiuto per trasportare una carica da A a B è uguale e opposto al lavoro compiuto per trasportarla da B ad A, qualunque sia il cammino seguito. Ciò significa che il lavoro compiuto dalla forza elettrostatica lungo un qualsiasi cammino chiuso è nullo. Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 3 / 14 Energia potenziale elettrica Dato che le forze elettriche sono conservative, è possibile introdurre un’energia potenziale elettrostatica. Mediante il calcolo integrale, è possibile verificare che il lavoro necessario per portare una carica q0 da un punto A ad un punto B del campo elettrico generato da una carica q lungo un cammino qualsiasi è q0 q 1 1 LA→B = − , (1) 4πε0 rA rB essendo rA e rB rispettivamente le distanze di A e di B dal punto in cui è collocata la carica generatrice q. Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 4 / 14 In particolare, se la carica q0 viene trasportata da un punto posto a distanza r all’infinito, il lavoro vale L = 1 q0 q , 4πε0 r (2) come si ottiene immediatamente dalla (1) ponendo rA = r e 1 ricordando che lim = 0. rB →+∞ rB Assumiamo, per convenzione, che l’energia potenziale delle due cariche q e q0 sia nulla quando tali cariche sono a distanza infinita l’una dall’altra (in pratica, quando si trovano a distanza abbastanza grande da rendere trascurabile la forza con cui interagiscono). Definizione Chiamiamo energia potenziale U associato al sistema di cariche q0 e q poste a distanza r il lavoro dato dalla (2), cioè U= Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) 1 q0 q . 4πε0 r Energia potenziale elettrica (3) Novembre 2013 5 / 14 Grazie alla definizione precedente possiamo affermare che LA→B = −∆U = UA − UB , essendo UA e UB rispettivamente l’energia potenziale elettrica associata alla carica q0 quando si trova a distanza rA dalla carica q e l’energia potenziale elettrica associata alla carica q0 quando si trova a distanza rB dalla carica q. Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 6 / 14 Energia potenziale elettrica di più cariche E se il campo elettrico fosse generato da più cariche q1 , q2 , . . . , qn ? L’energia di una carica q0 posta in un certo punto P del campo è data dalla somma delle energie dovute a ciascuna carica elettrica: q0 U= 4πε0 q1 q2 qn + + ··· + r1 r2 rn n q0 X qi = . 4πε0 ri (4) i=1 essendo ri la distanza della carica qi dal punto P . Osservazione Nella relazione (4) ogni carica va presa con il suo segno: cariche di segno opposto daranno pertanto all’energia di q0 contributi di segno opposto. Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 7 / 14 Il potenziale elettrico L’energia potenziale di q0 è proporzionale a q0 stessa. Vogliamo introdurre una grandezza fisica indipendente da q0 . Definizione Chiamiamo potenziale elettrostatico o, più brevemente, potenziale del punto in cui si trova la carica q0 la quantità scalare V = U . q0 (5) Per rendere più semplice il concetto di potenziale, si considerino due recipienti contenenti acqua collegati tra loro. La quantità di acqua contenuta nel serbatoio rappresenta la quantità di carica, mentre il livello h dell’acqua rappresenta il potenziale. All’equilibrio, il livello di entrambi i recipienti sarà identico, così pure in elettrostatica: all’equilibrio, il potenziale di due corpi conduttori collegati tra loro risulterà uguale. Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 8 / 14 Ricapitolando. ~ ad ogni punto dello spazio si può associare Dato un campo elettrico E, un certo numero, il potenziale, che è dato dal rapporto tra il lavoro compiuto per trasportare una carica q0 da quel punto ai confini del campo elettrico e la carica q0 stessa. Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 9 / 14 Unità di misura del potenziale elettrico Osservando la definizione del potenziale, si nota che la sua unità di misura è joule/coulomb. Tale unità, in onore di Alessandro Volta, è detta volt (indicato con V). In particolare, per un punto P posto a distanza r da una carica puntiforme q si ha 1 q VP = , 4πε0 r come si ricava dalla (3) e dalla (5). Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 10 / 14 Potenziale associato a più cariche elettriche E se il campo elettrico è prodotto da più cariche elettriche q1 , q2 , . . . , qn ? Il potenziale elettrico nel punto P si ottiene sommando i singoli potenziali dovuti a ciascuna carica: 1 VP = 4πε0 qn q1 q2 + + ··· + r1 r2 rn n 1 X qi . = 4πε0 ri i=1 Nella precedente relazione le cariche vanno prese con i segni. Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 11 / 14 Relazione utile Dalla definizione di potenziale, si ricava una relazione importante. Dati due punti A e B di un certo campo elettrico e i rispettivi potenziali VA e VB , il lavoro compiuto dalle forze del campo elettrico per spostare una q0 da A a B può essere rivisitato utilizzando l’energia potenziale e, di conseguenza, si può introdurre il potenziale elettrico: LA→B = −∆U = −q0 ∆V = −q0 (VB − VA ) = q0 (VA − VB ) , (6) dove la carica q0 va presa con il suo segno. La relazione (6) dice che se q0 > 0 e VA > VB il lavoro è positivo: ciò significa che una carica elettrica positiva accelera da un punto avente potenziale elettrico maggiore verso un punto a potenziale elettrico minore. Viceversa, una carica elettrica negativa accelera da punti a potenziale minore a punti aventi potenziale maggiore. Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 12 / 14 Concludendo Il potenziale elettrico rappresenta per il campo elettrico ciò che la quota rappresenta per il campo gravitazionale: come il lavoro che si può ottenere dalla caduta di un grave è proporzionale alla differenza di quota, così il lavoro che si può ottenere dal movimento di una carica è proporzionale alla differenza di potenziale. Tale differenza, solitamente, viene abbreviata con d.d.p. Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 13 / 14 Esempio Una carica elettrica q = 400 nC è posta fissa nel punto P . Una seconda carica puntiforme q0 del valore di −20.000 pC viene spostata dal punto A distante dal punto P 10 cm al punto B distante dal punto P 20 cm. Determinare il lavoro che occorre fornire al sistema discutendo il risultato. Il lavoro compiuto dall’esterno per muovere la carica da A a B è uguale, ma opposto, al lavoro compiuto dalle forze del campo. Il lavoro compiuto dalle forze del campo (poichè la forza elettrostatica è conservativa) può essere ricavato mediante la relazione LA→B = −∆U = −(UB − UA ) . Dal fatto che le cariche sono puntiformi si ha 1 qq0 1 qq0 − = −3, 6 × 10−4 J . LA→B = − 4πε0 rB 4πε0 rA Quindi il lavoro compiuto dalle forze esterne vale Lext = 3, 6 × 10−4 J. Simone Alghisi (Liceo Scientifico Luzzago) Energia potenziale elettrica Novembre 2013 14 / 14