Formazione PATOLOGIE AURICOLARI DEL CANE Neoplasie del condotto uditivo del cane Giovanni Ghibaudo Medico veterinario libero professionista, Clinica veterinaria Malpensa, Samarate (Va) ■ RIASSUNTO Le neoplasie dell’orecchio sono rare nel cane rispetto all’incidenza di neoplasie in altre regioni della cute. In circa il 2-6% dei cani che necessitano di una chirurgia auricolare, la patologia causale è rappresentata da un tumore. Occorre ricordare che i canali auricolari sono semplicemente l’estensione della cute lateralmente e che il rivestimento della cavità timpanica è un’estensione della mucosa oro-nasale non cheratinizzata. Le neoplasie dell’orecchio derivano più frequentemente dalle strutture epiteliali dell’orecchio o dagli annessi, ma possono anche originare dai tessuti di supporto quali cartilagine o osso. L a struttura anatomica del condotto uditivo nel cane è composta da un tratto verticale che origina dal padiglione auricolare e si estende in direzione ventro-rostrale, ripiegandosi medialmente, dove un prominente rilievo cartilagineo (cresta cartilaginea) separa il tratto verticale da quello orizzontale. Un lieve restringimento anulare subito dopo la cresta cartilaginea indica l’inizio della cartilagine anulare, che sostiene il tratto orizzontale. Quest’ultimo si estende medialmente, fino a raggiun- gere la membrana timpanica (figura 1). La presenza di una massa nel condotto uditivo si associa spesso alla presenza di un eccesso di cerume, odore e prurito, e il cane può lamentare un dolore localizzato. Le neoplasie che secondariamente coinvolgono o hanno origine all’interno dell’orecchio medio possono invece produrre segni neurologici tra cui sindrome di Horner, paralisi del nervo facciale e segni vestibolari (torcicollo, nistagmo orizzontale o rotazione, atassia e girare in cerchio). Il 10% dei cani con tumori maligni Parole chiave:condotto uditivo, otoendoscopia, citologia, tumore, istologia, cane. FIGURA 1. Schema di condotto uditivo di cane ■ SUMMARY Tumours of ear canals in dogs Neoplastic disease of the ear is uncommon in the dog in comparison to the incidence of neoplasia in other regions of the integument. Approximately 2-6% of dogs presented for aural surgery will have an aural tumour. It should be remembered that the ear canals are simply extensions of the skin or integument laterally and that the lining of the tympanic cavity is an extension of the non-keratinizing oronasal mucosa. Neoplasia of the ear most commonly arises from epithelial structures of the ear or the adnexa but can also arise from supportive tissues such as cartilage or bone. © G. Ghibaudo Keywords:ear canal, otoendoscopy, cytology, tumour, histology, dog. 20 ANIMALI DA COMPAGNIA N° 7 Settembre 2012 Speciale PATOLOGIE AURICOLARI FOTO 1. Adenoma delle ghiandole ceruminose. Oto-endoscopia. Cane Pointer Inglese di 7 anni, maschio. È visibile la presenza di una serie di neoformazioni erose parietali nel tratto verticale del dotto auricolare (foto G. Ghibaudo). presenta segni neurologici. L’esame fisico può evidenziare masse, di piccole o grandi dimensioni, se si trovano in una regione accessibile dell’orecchio; spesso però i piccoli noduli che possono comunque ostruire il condotto uditivo non sono visibili sul cane non precedentemente sedato: è quindi necessario usare un oto-endoscopio, pulendo prima, tramite lavaggio con soluzione fisiologica, il canale auricolare dall’essudato prodotto dall’otite esterna secondaria. Le masse possono essere peduncolate, sessili, infiltranti, ulcerate (foto 1) o una combinazione di queste presentazioni. È importante palpare le strutture circostanti l’orecchio per valutare l’estensione del tumore nei tessuti adiacenti, i linfonodi, o le masse che provengono dalle strutture circostanti. La presenza delle forme recidivanti di otite esterna unilaterale merita un attento esame per una causa predisponente, come una neoplasia. In uno studio condotto su tumori dell’orecchio in cani e gatti, la durata media dei sintomi clinici prima della presentazione variava da 0 a 48 mesi, con una media di 7,3 mesi; una percentuale di soggetti compresa tra il 30 e il 50% aveva ricevuto un precedente trattamento medico per l’otite esterna. La valutazione radiografica dei cani con neoplasia uditiva è importante. Anche se la maggior parte delle neoplasie uditive sono localmente invasive, le radiografie toraciche sono utili per valutare la presenza di lesioni metastatiche. Le radiografie del cranio sono effettuate con FOTO 2. Adenoma delle ghiandole ceruminose. Citologia per infissione. Colorazione Diff Quick ®. Presenza di cellule ghiandolari con archittetture acinari, citoplasma vacuolizzato e basofilo e nuclei eccentrici (foto G. Ghibaudo). l’animale in anestesia generale per consentire la valutazione del cranio, della regione zigomatica, petrosa, temporale, e la bolla ossea. Si può riscontrare osteolisi quando vi è l’invasione del tumore, il che, però, può avvenire anche in presenza di osteomielite secondaria a un’otite esterna associata. Se disponibili, gli esami di risonanza magnetica e di tomografia computerizzata sono utili per valutare la localizzazione precisa del tumore e la sua progressione. Le potenziali neoformazioni all’interno del dotto possono essere di natura infiammatoria (granulomi, piogranulomi), o derivare da ectasie dei dotti delle ghiandole e/o da iperplasia delle ghiandole ceruminose e sebacee. Infine possono essere di natura neoplastica. Gli adenomi delle ghiandole ceruminose sono abbastanza frequenti nei cani e l’esame citologico è di sicuro aiuto. La tecnica può essere quella di ago-infissione diretta se la massa è visibile e facilmente raggiungibile; altrimenti lo strumento endoscopico con camicia e canale di servizio permette di visualizzare e raggiungere (uso di aghi spinali di 7-15 cm) i noduli posti nel tratto orizzontale (video 1) o in bolla timpanica. La citologia si caratterizza per la presenza di alta cellularità, aggregati e citoarchitetture acinari e tubulari, con citoplasma più o meno vacuolizzato e nuclei lievemente dimetrici (foto 2). L’esame istologico permette la conferma definitiva della diagnosi. Nei cani anziani è possibile riscontrare dei casi di adenocarcinoma N° 7 Settembre 2012 I filmati relativi a questo articolo sono visualizzabili nella sezione video del nostro sito www.pointvet.it ANIMALI DA COMPAGNIA 21 !! Formazione FOTO 3. Adenocarcinoma delle ghiandole ceruminose. Cane Bull dog maschio di 12 anni. È visibile una grossa massa crostosa e ulcerata occupante tutto il lume del dotto (foto G. Ghibaudo). FOTO 4. Papilloma. Oto-endoscopia. Cane meticcio di 8 anni, femmina. È visibile la presenza di un nodulo nel tratto verticale del dotto auricolare (foto G. Ghibaudo). FOTO 5. Melanoma amelanotico. Oto-endoscopia. Cane Cocker Spaniel di 11 anni, maschio. È visibile la presenza di un nodulo a superficie liscia e non pigmentata nel tratto verticale del dotto auricolare (foto G. Ghibaudo). FOTO 6. Adenoma delle ghiandole ceruminose. Oto-endoscopia. Cane cocker di 14 anni, femmina. Uso del laser diodi per contatto, in immersione, sulla massa adenomatosa, posta nel tratto orizzontale del dotto auricolare (foto G. Ghibaudo). Per saperne di più 1-London C.A. Evaluation of dogs and cats with tumors of the ear canal: 145 cases (1978-1992). Journal of the American Veterinary Medical Association. 1996; vol. 208, n. 9 p. 1413. 2-Venker-van Haagen A.J. Tumours of the external ear. The Veterinary quarterly. 1998; vol. 20, suppl. 1: p. S7. 3-Ghibaudo G. Principi di video-otoendoscopia nel cane e nel gatto. Tascabili di Veterinaria. Poletto Editore. 2010. 22 ANIMALI DA COMPAGNIA delle ghiandole ceruminose (foto 3). In questo caso gli esami utili sono, oltre a quello citologico, quello istologico e radiografico, la risonanza magnetica e la stadiazione clinica. Altre neoplasie che possono coinvolgere il dotto auricolare nel cane sono, più raramente, il papilloma (foto 4) e il melanoma (foto 5). Anche se meno frequentemente rispetto al gatto, anche nel cane è possibile lo sviluppo del polipo infiammatorio; questa neoformazio- N° 7 Settembre 2012 ne non tumorale originante dalla mucosa della bolla timpanica e della tuba uditiva tende ad avere un comportamento però simile a una neoplasia benigna, impegnandosi e occupando buona parte del condotto uditivo. Le terapie contemplano l’uso della chirurgia classica (comunque invasiva) o del laser diodi (foto 6), laddove il nodulo si presenta parietale e non accompagnato da infiltrazione tissutale o metastasi. ■