Il Doping - Omar Oprandi
INTRODUZIONE:
Il problema doping nello sport è purtroppo diffuso, serio e preoccupante ! E' praticato non solo
nello sport di alto livello ma spesso anche in quello amatoriale.
E' considerato DOPING l'uso di sostanze o di procedimenti destinati ad aumentare
artificialmente il rendimento.
II doping contravviene all’etica sia dello sport che della scienza medica.
Il doping consiste: nella somministrazione di sostanze appartenenti alle classi proibite di agenti
farmacologici e/o
nell’utilizzo di vari metodi proibiti.
1.
Le autorità sportive e governative sia italiane che internazionali, hanno sempre dimostrato di
sottovalutare il problema. La ricerca del risultato a tutti i costi ed i crescenti interessi economici,
hanno portato a modificare il tipo di preparazione introducendo metodiche illecite e
dannosissime.
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L'etica sportiva ha lasciato il campo ad un giro di affari che ha raggiunto livelli vertiginosi (quasi
mille miliardi di lire l'anno solo nel nostro paese) ed il numero di "praticanti" è in evidente ascesa
!
I paesi dell'Europa dell'est hanno sicuramente recitato il ruolo di precursori in questo campo a
scapito spesso della salute o addirittura della vita stessa degli atleti. Pochissimo si sapeva degli
effetti collaterali delle sostanze ingerite, mentre evidenti erano i miglioramenti. Ai medici ed
allenatori era sufficiente realizzarsi grazie al risultato; gli atleti ora ne pagano le conseguenze.
Ci rendiamo perfettamente conto che risolvere il problema sarà estremamente difficile,
complicato e dispendioso. Sarebbero necessarie strutture adeguate e serie, pene molto più
severe per chi lo pratica e soprattutto per chi lo prescrive.
Si dovrebbe fare leva sull'etica sportiva attraverso una campagna seria di cultura sportiva nei
giovani. Si potrebbe fare sicuramente molto di più !! Con ogni probabilità purtroppo, il problema
doping nello sport attuale e nella società attuale, riteniamo non abbia una soluzione reale.
LA LOTTA AL DOPING:
La lotta al doping è nata in Italia nel 1954. Nel 1961 fu aperto a Firenze il primo laboratorio
europeo di analisi anti-doping. Dal 1964 (Olimpiadi di Tokyo) si iniziò ad effettuare sistematici
controlli anti-doping sugli atleti. Dal 1971 esiste in Italia una legge che punisce sia chi fa uso di
sostanze proibite, sia chi le distribuisce agli atleti. Nel 1971 il Comitato Olimpico Internazionale
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ha pubblicato una lista di sostanze proibite che viene periodicamente aggiornata.
LA SITUAZIONE ATTUALE:
Il CONI ha creato una serie di commissioni ed organismi che danno l’idea esterna di un grande
impegno contro il doping, è stato creato un ufficio Procura Antidoping con avvocati e tossicologi
per cercare di arginare l’espandersi del fenomeno doping. Sarebbe auspicabile investire risorse
alla Scuola dello Sport struttura scientifica del CONI in grado forse di combattere veramente il
problema. Il doping possiamo considerarlo un segnale di incultura sportiva, un deficit di
educazione sportiva, anche per i limiti che la scuola ha avuto al riguardo, dovrebbe far crescere
nei ragazzi la consapevolezza di quanto sia importante per la propria salute adottare uno stile di
vita attiva, ma allo stesso tempo insegnare si a vincere, ma anche ad accettare, senza drammi,
di non essere un campione.
Attualmente la medicina la chimica e la farmacologia permettono la creazione di prodotti
sempre più sofisticati, specifici e difficili da trovare.
I controlli antidoping, spesso non sono in grado di rilevare le sostanze dopanti anche grazie ad
appositi "coprenti".
Cerchiamo ora di fare chiarezza e di capire quali sostanze sono inserite nella lista, come è
regolamentato il problema, gli effetti e le cause che la pratica comporta:
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SOSTANZE PROIBITE DAL C.I.O.
Il CIO ha stabilito che la pratica del doping è in contrasto con l’etica sia dello sport che della
scienza medica e che consiste nella somministrazione di sostanze appartenenti alle classi
proibite di agenti farmacologici.
In sintesi, sono proibite le seguenti metodi e classi di sostanze:
Stimolanti
Amifenarolo,
amfetamine, amineptina, cocaina, cropropamide, crotetamide,
efedrina, etamivan, etil
Caffeina
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La
concentrazione nelle urine non può superare i 12 microgrammi per
Salbutamolo,
Permessi
millilitro.
terbutalina e salmeterolo
solo se assunti per inalazione; l'atleta deve dichiararlo prima
della gara.
Narcotici
Destropropossifene,
diamorfina, etilmorfina, idrocodone, metadone, morfina,
pentazocina, petidina,
Anabolizzanti
Steroidi androgeni: boldenone, clostebolo, danazolo, deidroclormetiltestosterone, diidrotestosterone
Testosterone: costituisce violazione un rapporto testosterone/epitestosterone superiore a sei, a meno
Beta-2 agonisti: clenbuterolo, salbutamolo, terbutalina, salmetelolo, fenoterolo.
Diuretici
Acetazolamide,
bumetamide, clortalidone, acido etacrinico, furosemide,
idroclorotiazide, mannitolo,
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Ormoni
peptidici, glicoproteici e analoghi
Gonadotropina
corionica, ACTH, GH e rispettivi fattori di rilascio;
eritropoietina (EPO).
Betabloccanti
Solo
Agenti
per alcuni sport: acebutololo, alprenololo, atenololo,
mascheranti
Epitestosterone,
Doping
bisoprololo, bunololo, metoprololo, oxpren
probenecid.
del sangue
Somministrazione
di sangue, globuli rossi o emoderivati.
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GLI ANABOLIZZANTI:
I farmaci anabolizzanti vengono usati come sostanze dopanti per le loro azioni generali sui
muscoli scheletrici (sviluppo della massa), variazioni indotte nella composizione chimica dei
muscoli scheletrici (contenuto di glicogeno e di elettroliti), e per l’azione generale sull’apparato
osteo articolare. Essi determinano numerosi effetti collaterali dannosi e tossici ed in particolare
sulla sfera genitale sia maschile che femminile, alterazioni delle funzionalità epatiche,
alterazioni della pelle e alterazioni nella composizione dei muscoli scheletrici.
GLI ORMONI PEPTIDICI, GLICOPROTEICI ED ANALOGHI:
Questo gruppo di medicamenti è alquanto dismogeneo in quanto comprende medicamenti non
strettamente correlati farmacologicamente fra di loro.
Gli ormoni peptidici e glicoproteici sono la corticotropina, la ganadotropina corionica, l’ormone
della crescita, e l’eritropoietina ed hanno tutti gravi effetti collaterali sull’organismo umano, in
particolare provocano alterazioni del metabolismo idrico salino, alterazioni cutanee, alterazioni
psicologiche, diabete mellito, miopatia steroidea, obesità a bufalo, osteoporosi, sindrome da
astinenza steroidea, sindrome di Cushingiatrogena, sindrome ipercorticosteroidea, ulcera
gastroduedenale. Inoltre l’ormone della crescita provoca alterazioni del metabolismo intermedio,
alterazioni somatiche, formazione di anticorpi, gigantismo, sindrome acromegalica, sindrome di
Jakob.
L'ERITROPOIETINA:
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L’eritropoietina può essere considerata sia in base al suo importante ruolo fisiologico
nell’organismo dell’atleta, sia come sostanza dopante.
Durante gli allenamenti e le gare di fondo gli atleti inducono in specifici siti organismici una
protratta diminuzione della pressione perziale di ossigeno che stimola l’eritropoiesi meccanismo
molto complesso che coinvolge vari fattori biochimici tra cui l’eritropoietina che nel midollo
osseo attiva la conversione di cellule capostipite in elementi successivi fino alla formazione di
globuli rossi. Il normale svolgimento dell’eritropoiesi tuttavia necessita di una buona disponibilità
di ferro, di varie vitamine, e di alcuni oligoelementi. L’eritropoietina può essere usata a scopo
terapeutico in ammalati anemici con insufficienza renale e sottoposti ad emodialisi, ma tali
trattamenti sono stati attuati purtroppo anche sugli atleti a scopo di doping alterando
artificiosamente la prestazione.
L’eritropoietina determina un aumento della massa dei globuli rossi circolanti che può portare
all’instaurarsi di trombosi dovuta all’aumentata viscosità del sangue.
Come per tutti i trattamenti medicamentosi che vengono attuati sugli atleti a scopo di doping,
anche per l’eritropoietina si sono presi i suddetti miglioramenti sviluppati sui malati per trasferirli
acriticamenti su atleti sani ed addattati alla prestazione con conseguenze però anche gravi
come trombosi, danni cerebrali, l’anticipazione negli anni delle modificazioni degenerative età
dipendenti. Tutto ciò è aggravato dal fatto che tali eventuali patologie si instaurerebbero molti
anni dopo il trattamento, rendendo così difficile stabilire una precisa relazione causa effetto, ma
pur sempre potendo costituire un potenziale effetto collaterale molto grave, anche se tardivo.
L'EMOTRASFUSIONE:
La somministrazione dolosa di eritropoietina rappresenta il proseguimento della pratica dopante
dell’emotrasfusione su cui vi è una grande disparità di opinioni circa l’efficacia nelle prestazioni
di fondo. In particolare si parla di autoemotrasfusione qualora si utilizzi il sangue prelevato in
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precedenza dallo stesso atleta per poi reintegrarglielo in concomitanza della gara.
Numerosi anche in questo caso gli effetti dannosi collaterali come emolisi, emosiderosi,
ipertermia, ittero emolitico, nefrite, reazioni allergiche, shock emolitico che spesso si
manifestano a distanza di tempo.
I DIURETICI:
Si possono comunemente definire diuretici quei medicamenti che, indipendentemente dal loro
meccanismo d’azione, aumentano la diuresi, ossia la produzione di liquido urinario da parte del
tessuto renale. In campo sportivo tali sostanze vengono utilizzate per accorciare i tempi di
eliminazione di medicamenti dopanti, per diluire gli stessi per rendere difficile il riscontro
nell’urina, per modificare il peso corporeo l’addove questo costituisca un fattore determinante la
prestazione.I più comuni effetti collaterali dannosi e tossici sono:
modificazioni dello stato acido basico del sangue e dei tessuti, variazioni nella concentrazione
sanguigna ed urinaria di alcuni importanti componenti funzionali quali sodio, potassio,
magnesio, calcio, fosfati, bicarbonati, acido urico,alterazioni del sistema nervoso centrale e
periferico, reazioni allergiche, disidratazione,alterazioni del sistema endocrino, formazioni di
calcoli renali, variazioni del metabolismo degli zuccheri e dei grassi.
GLI STIMOLANTI PSICOATTIVI:
Quesi farmaci sono stati studiati e sviluppati per scopi ben lontani da quelli per cui se ne fa
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improprio uso in campo sportivo, influenzano simultaneamente svariati processi del sistema
nervoso centrale e, a dosi diverse, determinano effetti diversificati sul comportamento
dell’uomo. In base ai loro effetti si distinguono in:
analettici, capaci di stimolare il sistema nervoso centrale con specifico riferimento ai centri
respiratori e circolatori, analgesici stupefacenti capaci di sopprimere la sensibilità dolorifica,
ansiolitici, antidepressivi,antiepilettici,antipsicoti, psichedelici e allucinogeni, psicostimolanti,
stabilizzatori dell’umore. I più comuni farmaci stimolanti sono le anfetamine, caffeina, efedrina,
cocaina e molte altre i cui effetti collaterali sono tuttaltro che da sottovalutare . I farmaci
antidepressivi con effetto stimolante sul sistema nervoso centrale invece provocano già effetti
collaterali alle dosi terapeutiche normali,provocando effetti collaterali come allucinazioni,
alterazioni della pressione sanguigna, convulsioni, eccessiva sudorazione, vertigini, alterazioni
del ritmo cardiaco, cefalea, nausea, spasmo dei bronchi, tosse, vomito.
I NARCOTICI E ANESTETICI LOCALI:
Gli effetti collaterali , dannosi e tossici dei narcotici sono i seguenti: deterioramento
dell’adattamento dell’ occhio nel mettere a fuoco legato al mal funzionamento del
cristallino,alterazione della pressione arteriosa, analgesia,astenia, blocco della
libido,bradicardia,cefalea, dismorrea, diminuzione del riflesso tussigeno, edema polmonare,
oligomenorrea,ecc., ricordiamo tra detti prodotti la morfina e il metadone usati solitamente in
medicina a scopo antidolorifico.
Gli effetti collaterali dei prodotti anestetici invece si hanno soprattutto sul sistema nervoso in
quanto inducono una riduzione e perdita della sensibilità dolorifica, termica, di contatto e di
pressione, senza compromettere lo stato di coscienza e le funzioni vitali generali.Gli anestetici
locali non escludono effetti collaterali e tossici specie se, l’ anestetico passa nel circolo
sanguigno.
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EFFETTI, TABELLA RIASSUNTIVA:
Stimolanti
Non
migliorano la prestazione, ma danno una sensazione di benessere,
Ormoni
anabolizzanti
Sempre
meno utilizzati negli sport agonistici, dove i controlli sono
Ormoni
peptidici
che spesso si traduce in u
severissimi, dilagano però nelle p
Molto usati in quanto non rilevabili con le attuali indagini ammesse. Comprendono:
GH (ormone della crescita): usato nell'atletica pesante e dai culturisti, questa sostanza aumenta la for
GF1 (fattore di crescita insulino simile): prodotto dal fegato soprattutto nel periodo puberale, è una
EPO (eritropoietina): ormone normalmente secreto dal rene, stimola il midollo osseo a produrre globu
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Sostanze
mascheranti
Permettono
di assumere dosi elevate di molecole vietate senza che possano
essere riscontrabili co
Betabloccanti
Antitremorigeni
molto usati nel tiro e nel nuoto sincronizzato.
SCI DI FONDO E DOPING:
Purtroppo anche nello sci di fondo il problema doping ha caratterizzato questo ultimo decennio
anche se nessun atleta italiano è mai stato trovato positivo nei controllo antidoping.
Da una perquisizione effettuata a Ferrara presso il centro dell’università diretto dal professor
Conconi è stato sequestrato un file chiamato "epo" nel quale figurano anche nomi di atleti dello
sci di fondo. Da un attenta analisi però, emergono numerose discordanze tecniche e di metodo,
che tolgono validità scientifica al lavoro, mettono a nudo ipotesi di un clamoroso falso.
Maurilio De Zolt atleta simbolo dello sci di fondo dichiara di essere stato seguito da Conconi ma
con tecniche lecite sottolineando invece la bontà dell’allenamento svolto in tale periodo.
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Manuela Di Centa afferma invece di non aver mai assunto alcuna sostanza vietata e che il
professor Conconi si è limitato a predisporre un programma di preparazione e di controlli
analitici durante le varie fasi dell’allenamento, per verificare che le condizioni di salute
consentissero di sopportare il carico di lavoro programmato.
Nello sci di fondo, come in tutti gli sport di resistenza, il ricorso al doping riguarda per lo più il
sangue.
II Doping ematico consiste nella somministrazione ad un atleta di sangue, di globuli rossi e di
relativi prodotti emoderivati.
L'unico caso eclatante di doping nello sci di fondo è il caso della campionessa russa L.
Egorova, squalificata per 2 anni ma regolarmente rientrata alle competizioni.... Molti invece i
sospetti e le voci....
CONCLUSIONI:
Per combattere il grande problema doping nello sport crediamo sia indispensabile l’impegno,
non solo delle F.S.N., ma anche dei governi che talvolta ignorano le esigenze del mondo
sportivo.
Il C.O.N.I. sicuramente è in prima linea in questa lotta, sono già stati effettuati migliaia di
controlli, ma purtroppo la scienza medica quasi sempre è più avanti rispetto ai controlli. Anche
la scuola potrà sicuramente avere un ruolo importante sulla formazione degli atleti, perché
pensiamo sia un fatto di cultura sportiva.
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