Il teatro ci avvicina alla gente e alla sua realtà

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Il teatro ci avvicina alla gente e alla
sua realtà
Tanja Horstman è originaria della Germania, ma poco più di
dieci anni fa è arrivata in Italia per via del teatro e da allora ha
deciso che questo luogo era il suo spazio nel mondo. Il teatro
sociale è quello che la muove e la commuove. E' anche di più,
non concepisce il teatro in altro modo. "Quest’arte deve servire per avvicinarci le persone, a entrare in relazione con
loro e con la loro realtà" spiega conversando con La Correntina.
La giovane tedesca racconta che il suo percorso nel mondo teatrale è iniziato quasi per caso. Dalla sua natia Germania
si è diretta in Francia per migliorare la lingua. "Sono appassionata delle lingue", dice in uno spagnolo quasi perfetto.
"E ritengo che per apprenderle dobbiamo essere in contatto con la gente che le parla. Così sono andata in Francia e ho
trovato nel teatro un modo di esprimermi e di apprendere con maggiore rapidità il francese", dice. Quello che Tanja
non sapeva era che quest’arte l'avrebbe catturata in modo tale che oggi - afferma - "non potrei dedicarmi ad altro".
Però a differenza della maggioranza degli artisti europei non trova ispirazione nei grandi teatri ma nell'arte di strada.
Cosa che, come ad esempio qui a Corrientes, è molto difficile da affrontare.
"I teatranti che fanno un lavoro sociale non sono inclusi nel circuito istituzionale e questo non ci permette di ottenere
finanziamenti", spiega. Proprio per questo sono molto pochi i gruppi di teatro di strada in questa parte del mondo.
Nonostante questo, il gruppo di cui lei fa parte attualmente, lavora da oltre 30 anni. "Ed è contraddittorio perché in
Europa, un organismo con una simile esperienza generalmente riceve tutto l'appoggio istituzionale. Ma è qualcosa che
ancora non abbiamo ottenuto se non per il fatto che pare si comincino ad aprire alcune porte", dice Tanja. Questo
perché la presenza dei 10 artisti [n.d.t. in realtà il gruppo in tournée è di 9 persone, 7 artisti, 1 tour manager e 1
documentarista che viaggia a proprie spese] di questa compagnia in Argentina è dovuta anche all'appoggio
istituzionale ricevuto.
Come in Argentina, gli artisti vedono arrivare nella professione richieste di donazioni.
"E questo non ha nulla a che vedere con l'appoggio della gente che si vede riflessa nel nostro lavoro. Così come la sua
realtà", spiega l'artista e dice che hanno diverse opere realizzate intorno a temi infantili e anche un'opera nella quale di
riflette la dura realtà delle donne esiliate dalla Libia [n.d.t. erroneamente sono stati uniti i nostri progetti Brigate Omsa
e Carovana meticcia]. "La realtà è che non cerchiamo questi temi, ma il contatto diretto con la gente finisce per
avvicinarci a ognuno di essi e ci riempie l'anima il fatto di poter portare avanti un'opera che tocca queste
problematiche tanto forti e dolorose per gli esseri umani", dice.
Lo spettacolo che hanno presentato a Corrientes era Ay l'amor, attraverso il quale si riflettono le diverse istanze
dell'amore. Un'opera interpretata da 10 artisti [n.d.t. 9 persone di cui 6 in scena] che viaggerà in diversi luoghi del
Paese. Tanja è la prima volta che visita l'Argentina e la prima differenza che trova con la nativa Europa sono le
distanze. "Per noi andare dalla Germania all'Italia è normale perché sono tragitti vicini e anche economici", dice
l'artista che si sorprende quando scopre che la distanza che dovrà percorrere per arrivare fino al Sud dell'Argentina.
"Non ho mai fatto teatro in Germania ma la mia famiglia è molto aperta e l'unica cosa che conta è che io sia felice. Se
sono felice lo sono anche i miei genitori" dice con la spontaneità che caratterizza le attrici e che manifestano il proprio
orgoglio sottolineando che tutte le opere che mettono in scena sono scritte dal gruppo che lei rappresenta. "Anche
quando sono di altri autori, le portiamo alla realtà o vi inseriamo un elemento di attualità", dice.
E’ felice di poter partecipare a questo incontro internazionale di teatro che si realizza in Argentina e che comprende
più di 300 rappresentazioni in diverse sale del Paese. Tanja spiega che queste manifestazioni li avvicinano alla realtà
di altri gruppi, di altri Paesi, di altre culture, e questo li arricchisce come professionisti e come persone che in fondo "è
l'esperienza più importante che possiamo fare", conclude.
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