Discuteremo di …. La determinazione dell’insieme delle alternative all’interno del quale sceglie il consumatore La descrizione e la rappresentazione delle sue preferenze Come si determina la scelta ottima del consumatore e come varia questa scelta al variare dei prezzi e del reddito Il passaggio dalla domanda individuale alla domanda di mercato Com’è descritto in microeconomia il problema di scelta del consumatore? La microeconomia non si sofferma sulle azioni dei consumatori, ma ne studia le conseguenze Ottica consequenzialista Domanda individuale e domanda di mercato • Disponibilità dei soggetti economici a domandare e acquistare un bene o un servizio • Risponderemo ai quesiti: in che quantità verrà acquistato un bene? Quali beni e servizi devono essere prodotti e in quali quantità • Parleremo di “consumatori” intendendo a volte anche la “famiglia” come soggetto individuale di scelta Es.: l’insieme delle alternative a disposizione di un agente dotato di una ricchezza pari a 20.000 euro sarà costituito da tutte le possibili combinazioni di beni disponibili sul mercato che è possibile acquistare: se i beni disponibili sono solo auto, con un prezzo unitario pari a 10.00 euro, e crociere, che hanno un prezzo unitario di 2500 euro, le alternative a disposizione saranno: 2 automobili e nessuna crociera, 1 auto e un numero di crociere non superiore a 4, ecc… Il comportamento del consumatore è descritto dalla scelta fra queste alternative la scelta tra diverse azioni coincide con la scelta tra le diverse conseguenze di tale azioni sulla dotazione (sulla disponibilità) di beni del consumatore Scelta razionale Un consumatore razionale sceglie la dotazione che massimizza la sua soddisfazione 1 Per scegliere la dotazione che massimizza la soddisfazione del consumatore L’insieme delle alternative fra le quali il consumatore sceglie è costituito dall’insieme dei beni e servizi (potenzialmente) a sua disposizione. I panieri a disposizione del consumatore: A, B, C dobbiamo identificare l’insieme di beni e servizi (le possibili dotazioni) a sua disposizione Le dotazioni alternative tra cui può scegliere il consumatore sono definite panieri latte C• B rappresentano le diverse combinazioni di beni a disposizione del consumatore •A pasta Vincoli fisici I vincoli • L’insieme dei panieri a disposizione del consumatore è limitato da: • vincoli fisici • determinati direttamente dalla dotazione delle risorse • vincoli economici • dipendono sia dalla dotazione del consumatore (il consumatore potrà consumare solo quello che possiede) sia dalla sua possibilità di scambiare sul mercato • … si pensi alla scelta del menù quotidiano di un navigatore solitario …. • Un esempio di vincolo fisico è quello dato dal tempo a disposizione 2 Vincoli economici Esempio: • Consideriamo che il consumatore abbia un reddito di 10: la dotazione del consumatore si compone di due soli beni, x1 e x2 (latte e pasta), il cui prezzo è pari rispettivamente a p1 e p2 (1 euro e 0,5 euro) • Se il consumatore decide di consumare solo latte, ne ottiene 10 litri: se sceglie di domandare solo pasta, ottiene 20 chili. Se sceglie di dividere equamente le sue disponibilità di reddito, avrà 5 litri di latte e 10 chili di pasta. • Tre posizioni: A, B, C. Vincolo di bilancio Ipotesi 1. Il consumatore non è in grado di influire sul prezzo poiché la sua dimensione è trascurabile rispetto al mercato 2. Il reddito monetario del consumatore è pari a m 3. La spesa del consumatore è pari a S Indica le dotazioni a disposizione del consumatore, dati i prezzi correnti e il suo reddito, sotto la condizione che la spesa non ecceda il reddito monetario S = x1p1 + x2p2 ≤ m latte •A C• B pasta Unendo i tre punti otteniamo la retta di bilancio: se utilizza tutto il suo reddito il consumatore potrà scegliere un punto di tale segmento Retta di bilancio x1 È la rappresentazione grafica del vincolo di bilancio nell’ipotesi in cui S = m e, come dice il nome, è rappresentata da una retta x2 3 Retta di bilancio Retta di bilancio x1 C• La retta di bilancio divide il piano in tre sottospazi B •A • I punti all’interno della retta corrispondono alle dotazioni a disposizione del consumatore per acquistare le quali egli non spende interamente il suo reddito (A) • I punti sulla retta corrispondono alle dotazioni a disposizione del consumatore per acquistare le quali egli spende interamente il suo reddito (B) • I punti all’esterno della retta corrispondono a dotazioni non a disposizione del consumatore (C) x2 Caratteristiche del vincolo di bilancio x1p1 + x2p2 = m → x1 = − p2 m x2 + p1 p1 • Le intercette della retta di bilancio esprimono la quantità massima dei due beni che è possibile acquistare: l’intercetta sugli assi esprime il reddito del consumatore in termini reali (in termini del bene misurato su tale asse): se infatti x1=0 la retta di bilancio interseca l’asse nel punto in cui misura la quantità di pasta ad un valore pari a m/p2, mentre per x2=0 l’intercetta è pari a m/p1 • La pendenza della retta di bilancio è pari al prezzo relativo del bene 2 rispetto al bene 1 (p2/p1): questo rapporto ci dice per ciascuna variazione unitaria della pasta, di quanto deve variare il consumo di latte per mantenere costante la spesa Caratteristiche del vincolo di bilancio Una variazione del reddito monetario, a parità di prezzi, provoca uno spostamento parallelo della retta di bilancio Variano in modo corrispondente le intercette sugli assi, che misurano la quantità massima di un bene che è possibile comprare se si decide di spendere tutto il proprio reddito per acquistarlo 4 Variazione del reddito nominale x1 m2 < m0 < m1 m1/p1 m0/p1 Caratteristiche del vincolo di bilancio Una variazione del prezzo, a parità di reddito e prezzo dell’altro bene, provoca una variazione dell’inclinazione della retta di bilancio m2/p1 m2/p2 m0/p2 m1/p2 x2 Varia il prezzo relativo. Se si consuma una quantità diversa di un bene per mantenere costante la spesa (pari a m) è ora necessario consumare una quantità diversa dell’altro bene Variazione di p1 x1 Variazione di p2 x1 p21 < p01 < p11 p22 < p02 < p12 m/p21 m/p01 m/p1 m/p1 1 m/p2 x2 m/p12 m/p02 m/p22 x2 5 Come sceglie il consumatore? Due approcci: 1. Vincoli di coerenza e di razionalità. Il consumatore è razionale e non farà scelte incoerenti fra loro. Secondo questo approccio le motivazioni delle scelte compiute non hanno rilevanza; ci si limita a considerare ciò che è osservabile, cioè le scelte degli individui 2. Analisi delle preferenze del consumatore. Si ipotizza che il consumatore abbia obiettivi che si riassumono in una relazione di preferenza. Limite: si cerca di indagare qualcosa che non è osservabile, cioè gli obiettivi, le preferenze individuali. Come si rappresentano le preferenze del consumatore? Una volta identificati i panieri all’interno dei quali sceglie il consumatore (delimitati dalla retta di bilancio), è necessario ordinarli secondo una relazione di preferenza A>B A è strettamente preferito a B A~B A è indifferente a B A≥B A è debolmente preferito a B Privilegeremo questo secondo approccio Quali condizioni devono essere soddisfatte da questa rappresentazione? • Completezza Il consumatore dev’essere in grado di ordinare tutte la alternative a sua disposizione: Per ogni coppia d panieri disponibili A e B, o A è debolmente preferito a B, o B è debolmente preferito ad A, o entrambe, cioè per il consumatore è indifferente fra A e B. E’ un assioma molto “forte”: nei fatti esistono numerose situazioni in cui è difficile poter ordinare le alternative a disposizione. Quali condizioni devono essere soddisfatte da questa rappresentazione? • Monotonicità se 2 panieri A e B contengono la stessa quantità di un bene, ma A contiene una quantità maggiore dell’altro, allora A è preferito strettamente a B Esempio fra due panieri che contengano fragole, uno contiene 10 grammi di panna e l’altro 50 grammi di panna, il consumatore preferirà il secondo al primo • Transitività A ~ B, B ~ C ⇒ A ~ C (lo stesso vale per le altre relazioni di preferenza). Impone coerenza all’ordinamento del consumatore 6 Se valgono completezza, transitività e monotonicità è semplice costruire una rappresentazione grafica delle preferenze del consumatore Consideriamo il paniere A che contiene una quantità l A (4 litri di latte) e rA (3 chili di riso) riso Monotonicità: tutti i panieri a nord-est di A sono preferiti ad A, poiché contengono almeno una quantità maggiore di entrambi i beni (es.: B, H• C) A è preferito a tutti i panieri che si rA F • trovano a sud-ovest di A e a tutti i D• panieri che contengono la stessa quantità di uno dei due beni e una quantità minore dell’altro (es.: D, E) G• B• •A •E C• L• lA M• latte Tutti gli altri panieri che si trovano nel quadrante positivo non sono immediatamente ordinabili rispetto ad A poiché contengono una quantità maggiore di uno dei due beni, ma una quantità minore dell’altro! Es.: F: contiene poco più riso rispetto ad A, ma molto meno latte. Adesso consideriamo G: sembra probabile che tale paniere risulti preferito ad A poichè ad una modesta riduzione della quantità di latte corrisponde un notevole aumento di riso. Spostandoci da F verso G troveremo un paniere che risulta INDIFFERENTE ad A (es.: H) Curva di indifferenza Rappresenta il luogo di tutti i panieri tra loro indifferenti In presenza di una riduzione della dotazione di riso del consumatore, è necessario che aumenti in qualche misura la dotazione di latte, e viceversa, affinchè egli rimanga indifferente tra i due panieri riso G• H• rA F • D• B• •A •E C• L• M• lA latte Mappa di indifferenza È possibile associare una curva di indifferenza ad ogni paniere x1 A>B>C x1 Per l’ipotesi di monotonicità, a curve di indifferenza più lontane dall’origine corrispondono i panieri preferiti dal consumatore A B C x2 x2 7 Caratteristiche della curva di indifferenza Non è possibile che due curve di indifferenza si intersechino • è decrescente affinché il consumatore rimanga sulla stessa curva di indifferenza una riduzione nella dotazione di un bene dev’essere compensata dall’aumento della dotazione dell’altro bene • è convessa quanto minore è la dotazione iniziale di un bene, quanto più il consumatore dev’essere compensato in termini dell’altro bene per rimanere sulla stessa curva di indifferenza x1 A Non è possibile che valgano contemporaneamente le seguenti relazioni B C A ~ C, B ~ C, A > B verrebbe contraddetto l’assioma di transitività x2 Beni perfetti complementi Beni perfetti sostituti Sono beni in grado di soddisfare il medesimo bisogno Sono caratterizzati da curve di indifferenza rettilinee Caratteristiche della curva di indifferenza Sono caratterizzati da curve di indifferenza con un punto angoloso che corrisponde all’unica proporzione tra le disponibilità dei due beni che ne consente un consumo proficuo x1 x2 E’ un caso molto particolare: sembra improbabile che la rinuncia ad una quantità possa essere sempre compensata da una variazione di ugual misura nella dotazione dell’altro bene. Es.:se possiedo 2 chili di ciliegie, rinunciare ad una ciliegia è indubbiamente molto meno oneroso rispetto al caso in cui ne possieda una soltanto. Le variazioni compensative per lasciarmi indifferente dovranno essere di entità diversa È necessario che la disponibilità dei beni vari nella stessa proporzione per spostarsi su una curva di indifferenza più lontana dall’origine; non basta l’aumento della quantità di uno solo dei beni x1 x2 Es.: sci e scarponi, pc e mouse 8 Come si determina la scelta ottima del consumatore? • l’ottimo si trova sulla retta di bilancio • l’ottimo si trova sulla curva di indifferenza più lontana dall’origine Come cambiano le scelte del consumatore al variare del suo reddito? x1 L’ottimo del consumatore dipende dal suo reddito e dai prezzi dei beni: x*1 (p1, p2, m) x*2 (p1, p2, m) B A x*1 Come varia la quantità domandata di un determinato bene al variare del reddito a disposizione? Consideriamo variazioni del reddito monetario m a parità di prezzi C x* 2 x2 Aumento del reddito Effetti dell’aumento di reddito sul consumo di Beni normali Aumento del reddito Effetti dell’aumento di reddito sul consumo di Beni inferiori (es.: cibo di bassa qualità) x1 x1 aumentano sia x*1 sia x*2 aumenta x*1 diminuisce x*2 → il bene 2 è un bene inferiore x2 x2 9 Sentiero di espansione del reddito È la curva che unisce tutti i punti di ottimo al variare del reddito del consumatore x1 Curva di Engel Separiamo le informazioni contenute nel SER per ciascuno dei due beni e rappresentiamo l’evoluzione della quantità domandata per ciascun bene al variare del reddito SER Ci dice come variano le quantità domandate dei due beni al variare del reddito del consumatore • è crescente per i beni normali x2 Come cambia la quantità domandata di un bene al variare del suo prezzo? x*1 (p1, p2, m) x*2 (p1, p2, m) Consideriamo variazioni dei prezzi a parità di reddito monetario m • è decrescente per i beni inferiori x L’effetto della variazione del prezzo di un bene sulla quantità domandata dello stesso bene può essere scomposto in • effetto di sostituzione • effetto di reddito Questa distinzione ci consente di distinguere la variazione del comportamento del consumatore dovuta alla variazione del prezzo in sé (effetto di sostituzione) da quella causata dalla variazione causata dal reddito disponibile 10 Effetto di sostituzione • misura la variazione della quantità domandata dovuta al fatto che ora il bene è più o meno conveniente degli altri (l’effetto della variazione del prezzo in sé) • ha sempre segno negativo (si muove in direzione opposta alla variazione di prezzo) Variazione della quantità domandata L’effetto di sostituzione ha segno negativo, mentre l’effetto di reddito può avere segno negativo o positivo • Nel caso di beni normali l’effetto di reddito è positivo e quindi si somma all’effetto di sostituzione, determinando un effetto complessivo di segno opposto alla variazione di prezzo • Nel caso della maggior parte dei beni inferiori, l’effetto di reddito è negativo, ma non di consistenza tale da controbilanciare l’effetto di sostituzione e l’effetto complessivo è ancora opposto alla variazione di prezzo Effetto di reddito • misura la variazione della quantità domandata dovuta alla variazione del potere di acquisto del consumatore (del suo reddito reale in termini del bene il cui prezzo è variato) • il segno è positivo o negativo a seconda che si tratti rispettivamente di un bene normale o di un bene inferiore Sentiero di espansione del prezzo È la curva che unisce tutti i punti di ottimo al variare del prezzo di uno dei beni x1 SEP Ci dice come varia la quantità domandata di un bene al variare del suo prezzo x2 11 Funzione di domanda individuale Lega la quantità domandata di un bene al suo prezzo x1 • è generalmente decrescente • si scrive x1(p1), o più correttamente x1(p1, p2, m) per indicare che è ottenuta mantenendo costanti il prezzo dell’altro bene e il reddito monetario del consumatore p1 12