LA DIGA DELLE TRE GOLE A YICHANG NELLO HUBEI OCCIDENTALE.
La diga è nello Hubei occidentale, una provincia centrale della Cina. Il nome Hubei significa
"a nord del lago" riferendosi al fatto che Hubei si trova a nord del lago Dongting.
L’ Hubei confina con Henan a nord, Anhui a est, Jiangxi a sudest, Hunan a sud, Chongqing a ovest
e Shaanxi a nordovest.
La diga è sullo Yangtze Kiang (il grande Fiume Azzurro) ed è stata inaugurata nel mese di giugno
2006.
Lo Yangtze Kiang, terzo fiume del mondo con i suoi 5800 km di lunghezza, costituisce un bacino
che accoglie il 12% dell’intera umanità e garantiva in passato il 70% dell’intero pescato cinese,
mentre oggi questa percentuale si è più che dimezzata a causa delle 46 dighe che ne costellano
il corso e degli altissimi valori d’inquinamento (aumentati del 73% negli ultimi 50 anni) derivanti
dalle centrali elettriche, dalle fabbriche alimentate a carbone e dalla frenetica navigazione, quello
che veniva decantato come un “paradiso terrestre” ha ormai perso la maggior parte delle
sue peculiarità.
Sono scomparsi 800 laghi, l’85% delle foreste originarie non esiste più, le riserve di pesce sono
diminuite del 75% e si sono creati problemi di potabilità dell’acqua in oltre 500 città.
La diga, soprannominata “la Grande Muraglia” del terzo millennio è alta 185 metri (come la Torre
Eiffel) è lunga quasi 2,5 km e una volta a regime, nel 2009 le sue 26 megaturbine produrranno
84,7 miliardi di kilowattora ogni anno (l’equivalente di una ventina di centrali nucleari), fornendo
circa il 10% della richiesta energetica del paese.
Il fiume Yangtze, decantato come un “paradiso terrestre” , ha ormai perso la maggior parte delle sue peculiarità
I lavori per la costruzione della diga sono durati 13 anni e la struttura si rivela talmente immensa
da essere una delle pochissime costruzioni dell’uomo visibili dallo spazio. Il costo dell’opera, è
raddoppiato rispetto alle previsioni iniziali fino ad arrivare a 21 miliardi di euro e rischia di salire
ancora prima che la struttura sia completamente funzionante.
L’invaso che formerà un vero e proprio mare nel centro della Cina, si estenderà per quasi 600 km
ed occuperà 1084 kmq di superficie con una profondità dell’acqua prevista di 175 metri.
Oltre allo scopo primario consistente nella produzione di energia, l’opera nelle intenzioni del
governo, dovrebbe anche costituire un rimedio alle frequenti piene del fiume e contribuire a
migliorare la navigazione attraverso un complesso sistema di chiuse ed ascensori che
consentirebbe il passaggio di navi fino a 10.000 tonnellate di stazza.
Valutare tutte le ricadute negative dal punto di vista socio/ambientale derivanti da un mostro di
cemento armato di queste dimensioni è un’impresa oltremodo ardua tante sono le conseguenze
della diga e del suo invaso su un territorio immenso e sulla vita di milioni di persone.
Questioni socio-ambientali
L’organizzazione internazionale “Friends of the Earth” ha definito l’opera: la diga più distruttiva
della storia.
Le ricadute sociali: 1.200.000 persone sono state costrette ad abbandonare le loro case che
ora giacciono sul fondo dell’invaso che ha sommerso 30.000 ettari di terreni coltivabili, ed altri
800.000 abitanti saranno costretti ad evacuare nel corso del prossimo anno quando il livello
dell’acqua aumenterà ancora. Per consentire il progetto 1.500 villaggi e 75 città sono stati abbattuti
e sommersi dall’acqua, insieme a 1300 importanti siti archeologici contenenti reperti vecchi di 6000
anni.
Un vero e proprio esodo sta sconvolgendo il cuore del continente cinese, gli sfollati in gran parte
contadini hanno perso la propria casa ed il proprio lavoro, senza ricevere in cambio alcuna
indennità e si ritrovano oggi preda della miseria. Ogni protesta è stata nel corso degli anni
soffocata con la repressione, molti contestatori fra i quali la giornalista Dai Qing sono stati
imprigionati con l’accusa di propaganda sovversiva.
Le ricadute ambientali: frammentazione di un intero ecosistema con il rischio di estinzione per
moltissime specie sia animali che vegetali, alcune delle quali uniche, è altissimo in una zona della
terra ricca come poche altre di biodiversità.
L’accumulo di una parte dei 530 milioni di tonnellate di sabbia e rocce che annualmente scorrono,
metteranno a repentaglio sia la stabilità della diga che il funzionamento delle turbine.
Fino ad oggi non è stata prevista al riguardo alcuna contromisura volta a tenere sotto controllo i
rischi. Il fiume (Yangtze Kiang) raccoglie gli scarichi di decine di città, migliaia di fabbriche e milioni
di abitazioni, composti da migliaia di tonnellate di sostanze tossiche ed inquinanti. La diga,
rallentando il corso del fiume, favorirà l’accumulo dei rifiuti e delle sostanze altamente nocive,
trasformando in breve tempo l’intero bacino in una vera e propria fogna a cielo aperto con il rischio
di devastanti epidemie.
Le enormi proporzioni del bacino, equivalenti a quelle di un vero e proprio “mare” determineranno
un cambiamento climatico dell’intera area. Le temperature stagionali saranno più basse d’estate e
più alte d’inverno di almeno 2° cambierà il grado pluviometrico con conseguenze rilevanti e
imprevedibili sull’equilibrio dell’intero ecosistema.
La diga è collocata sopra ad una faglia ed è pertanto soggetta ad un grave rischio sismico
Le ricadute geologiche: la diga è collocata sopra ad una faglia ed è pertanto soggetta ad un
grave rischio sismico. Rischio che potrebbe essere amplificato dall’enorme peso dell’invaso che,
secondo gli esperti sismologici, sarebbe in grado di alterare gli equilibri geostatici dell’intera
regione, aumentando il pericolo di devastanti terremoti. (Un primo segnale in questo senso
potrebbe essere rappresentato dalla scossa di grado Richter 5,7 che ha colpito la regione dello
Jiangxi il 20 novembre del 2005).
Secondo il botanico cinese Hou Xueyu, l’area di riempimento sarebbe soggetta a frequenti frane e
valanghe di fango e oltre 214 punti si rivelerebbero potenzialmente pericolosi.
Il geologo Fan Xiao, dopo aver effettuato un sopralluogo, ha evidenziato la pericolosità della frana
di Shuping, costituita da 23 milioni di metri cubi di terra e rocce che rischiano di abbattersi a monte
della diga sulla sponda sud. La conformazione geofisica del bacino presenta inoltre molte
similitudini con la tristemente nota area del Vajont, composta da roccia calcarea disseminata di
cavità contenenti argilla.
La diga delle Tre Gole (che già al momento dell’inaugurazione presentava allarmanti fessure nella
struttura) ed il suo immenso bacino hanno dimensioni talmente imponenti da far sì che
l’eventualità di un suo crollo per effetto di un cataclisma naturale, di un attacco militare o
terroristico o di un cedimento strutturale, causerebbe un’ecatombe di proporzioni
gigantesche, superiori a quelle di un bombardamento nucleare, in grado di portare alla
morte oltre 100 milioni di persone secondo un’analisi dell’intelligence americana. Tale
pericolo appare tanto più drammatico e tangibile se pensiamo che in Cina dal 1949 ad oggi sono
già crollate ben 3000 dighe (62 nel corso del solo 1975).
Soprannominata “la Grande Muraglia” sorge nella provincia cinese dello Hubei.
Valutare tutte le ricadute negative dal punto di vista socio/ambientale derivanti da un mostro di cemento armato di
queste dimensioni è un’impresa oltremodo ardua tante sono le conseguenze della diga e del suo invaso su un territorio
immenso e sulla vita di milioni di persone.
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Cappellini Cristian, Lin Qinwei 4BIGEA