Gli Ebrei
Il popolo della Terra
Promessa
Il Signore disse ad
Abramo:
“ vattene dal tuo
paese, dalla tua
patria, dalla casa di
tuo padre, verso il
paese che io ti
indicherò…”
Ma chi erano gli Ebrei?
Gli Ebrei erano un popolo di
origine semita e il loro nome
deriva da Eber, discendente
di Sam, figlio di Noè.
Si può iniziare a parlare degli
Ebrei da Abramo. Egli fu il
primo dei patriarchi e
capostipite del popolo
ebraico, che lasciò all’età di
75 anni la casa paterna per
trasferirsi in una terra
lontana , L a Terra Promessa
Il popolo ebreo si distinse dagli altri in quanto
adoratore di un unico Dio: Jahwèh.
Figlio di Abramo e di Sara
fu Isacco; da Isacco nacque
Giacobbe, terzo e ultimo
patriarca, sarà chiamato
Israele e pertanto i suoi
discendenti potranno
essere chiamati senza
differenza ebrei o israeliti.
Secondo la Bibbia gli ebrei
discendono tutti da 12 tribù
fondate da altrettanti figli
di Giacobbe.
A causa di una terribile carestia che aveva colpito la loro
terra si trasferirono in Egitto ma diventano presto
schiavi, conservando però i loro costumi e le loro
tradizioni.
Essi furono liberati da Mosè,
sfuggito alla strage dei figli
maschi degli ebrei ordinata dal
faraone, che gli condurrà nella
loro terra. Vagheranno nel
deserto per 40 anni ed ancor
oggi si commemora l’Esodo del
popolo e la traversata del Mar
Rosso nella festa di Pesah;
Mosè ricevette Le Tavole
Della Legge sul Monte
Sinai, cioè i Dieci
Comandamenti. Morendo,
Mosè affidò gli ebrei a
Giosuè. L’insediamento
nella terra promessa non
fu tuttavia pacifico,
poiché le popolazioni locali
non si rassegnarono a far
posto ai nuovi venuti ed a
convivere pacificamente
con essi. Perciò gli ebrei
dovettero lottare a lungo.
Gli scontri più sanguinosi
furono quelli con i Filistei.
Deuteronomio: (devarim: “Parole”), riassume le leggi ebraiche e presente le ultime raccomandazioni di
Mosè che muore prima dell’ingresso degli Ebrei in Terra promessa. Dieci comandamenti
1. Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d`Egitto, dalla condizione di schiavitù:
non avrai altri dei di fronte a me.
2. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra,
né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il
Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla
quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni,
per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.
3. Non pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi
pronuncia il suo nome invano.
4. Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; ma il
settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio,
né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso
di te. Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è
riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro.
5. Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dá il Signore, tuo
Dio.
6. Non uccidere.
7. Non commettere adulterio.
8. Non rubare.
9. Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
10.Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo
schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo
prossimo".
• Tanakh (La Bibbia Ebraica).
La Bibbia è il testo sacro fondamentale perchè contiene sia le Leggi Divine da
seguire, sia la storia del mondo dalla Creazione fino al ritorno dall'esilio in
Babilonia del popolo d'Israele. La Bibbia è stata scritta in lingua ebraica (eccetto
alcune parti in aramaico) da molti autori diversi e in epoche altrettanto diverse.
L'Ebraismo non la considera come un libro unico, ma la suddivide in tre sezioni:
• 1: Torah.
• 2: Neviim (Profeti).
• 3: Ketuvim (Scritti).
Le continue lotte con le popolazioni locali indussero
gli ebrei a riunire le 12 tribù ed a costituire un unico
Stato: il regno d’Israele. Il primo re fu Saul e ad egli
seguì David, noto per aver battuto con la fionda il
gigante Golia. Famosa anche la sua stella che è
diventata simbolo della religione ebraica.
La stella è composta da due triangoli opposti
intrecciati. Quello con la base verso il basso
rappresenta il legame dell’uomo verso Dio e
quello dall’alto verso il basso la ricerca di
Dio verso l’uomo, anche elementi naturali
come il fuoco e l’acqua l’uomo e la donna.
Alla morte di David divenne re
il figlio Salomone, sotto cui ci
fu un prospero periodo per il
regno e per Gerusalemme. A
Gerusalemme Salomone sulla
collina di Sion costruì il celebre
tempio che divenne il punto di
riferimento nazionale del
popolo, su cui fu riposta l’Arca
dell’Alleanza, ossia il
Tabernacolo in cui erano
conservate le tavole della
Legge.
Alla morte di Salomone
dieci delle dodici tribù di
Israele si separarono;
due tribù restarono
fedeli al figlio di
Salomone , formarono il
regno di Giuda o Giudea
(da cui viene la parola
giudeo) . Le dieci tribù
settentrionali
costituirono un regno a
parte che conservò la
denominazione di regno
di Israele e in seguito
furono conosciuti come
samaritani.
Nel 587 a.C. Gerusalemme venne distrutta dal re
babilonese Nabucodonosor. Il tempio fu bruciato e gli
ebrei furono esiliati in Babilonia. L’esilio di Babilonia
diede il via alla diaspora, ovvero alla dispersione del
popolo ebraico nel mondo. Con la distruzione del
tempio, si pone il problema dell’arca dell’Alleanza,
infatti essa non fu più citata dalla Bibbia, sono sorte
una serie una serie di leggende su di essa
Quando i persiani
conquistarono Babilonia,
un editto di Ciro il
Grande permise il loro
ritorno in Giudea e la
ricostruzione del
Tempio. Il crollo
dell’Impero persiano ad
opera di Alessandro
Magno inserì la Palestina
nel regno ellenistico dei
Tolomei d’Egitto: infatti
ad Alessandria si insediò
una numerosa comunità
ebraica.
I futuri sovrani cercheranno di imporre la cultura ellenistica e
Antioco IV, dichiarando fuori legge la religione degli ebrei, fece
collocare nel Tempio un altare in onore di Zeus da cui si
scatenarono varie reazioni di protesta.
L’instabilità politica raggiunse il suo culmine nel I secolo a.C. con
la lotta tra i fratelli Ircano II e Aristobulo II, entrambi
aspiranti al trono: Aristobulo, tramando segretamente con i
romani, aprì la strada all’esercito di Pompeo che entrò a
Gerusalemme nel 63 a.C.
Precedentemente, il Tempio fu
ricostruito ed ebbe nel corso
dei secoli modifiche ma fu
definitivamente distrutto dai
Romani nel 70 d.C. come
vedremo dopo.
Il famoso “Muro del pianto” che attualmente rappresenta il
monumento più significativo degli ebrei, era un muro della
spianata sulla quale sorgeva il Tempio ricostruito e sulla
quale si trova attualmente la moschea “La splendente” dove,
secondo la tradizione islamica, Maometto sarebbe asceso al
cielo. Nessun legame quindi con l’Antico Tempio di Salomone
del quale nulla rimane, come d’altronde nulla rimane (eccetto
il Muro del Pianto) del secondo Tempio.
avanti
In questo momento gli ebrei vivevano divisi in diversi imperi:
in quello romano che più tardi cominciò a diventare
Cristiano, e in quello persiano che cominciò invece a
diventare Musulmano.
La rivolta antiromana promossa
nel 66 d.C. fu domata dalle
truppe guidate prima da
Vespasiano poi da Tito, e si
concluse come si è già accennato
con la distruzione del Tempio di
Gerusalemme nel 70. L’Ebraismo
fu praticamente sradicato dalla
Giudea e dopo una ulteriore
fallita rivolta ci fu un successivo
inasprimento delle misure contro
gli ebrei ormai posti davanti ai
divieti di praticare la loro fede
nella loro patria e di entrare in
Gerusalemme.
In questo bassorilievo dell’Arco
di Tito a Roma, è raffigurato il
corteo trionfale che percorre la
capitale con le spoglie del
Tempio di Gerusalemme dopo la
sua conquista ad opera dei
Romani nel 70 d.C.
Si può notare la Menorah, il
candelabro simbolo
dell’Ebraismo usato per
illuminare, nel Tempio, il
Tabernacolo dell’Arca.
Secondo la leggenda, la forma del candelabro venne
suggerita a Mosè da una visione divina
avan
Successivamente con l’affermazione del Cristianesimo in
Europa gli ebrei incontrarono i maggiori problemi e vennero
accusati di essere assassini di Cristo, inviati del diavolo e
praticanti di arti magiche. spesso fu imposto loro il Battesimo
e furono confinati -dopo il divieto della Chiesa del prestito
ad interesse perché ritenuto un peccato- al ruolo di
banchiere, commerciante o usuraio.
Ad ogni singolo fatto, tra
i quali le diffusioni di
peste, gli ebrei furono
ritenuti colpevoli e per
questo torturati o
uccisi. Ben presto
dovettero vivere in
quartieri separati e
portare segni di
riconoscimento, per
esempio le donne
furono costrette ad
indossare un velo giallo
sul capo come le
prostitute.
Da allora, per secoli e secoli appoggiati a momenti di tregua
gli ebrei rimasero oggetto di persecuzioni e massacri e di
continue migrazioni, fino alle porte della II Guerra
Mondiale con l’antisemitismo nazista che uccise 6 milioni
circa di ebrei e indusse i sopravvissuti alla formazione di
uno Stato nella loro antica e spesso negata …
Terra Promessa