Dispensa a uso interno Apparato digerente dei mammiferi domestici Prof. Daniele Galli L’apparato digerente è formato da diversi organi che concorrono all’espletamento della funzione digestiva che assicura all’organismo le sostanze indispensabili per il suo mantenimento, accrescimento, funzionamento. La funzione digestiva necessita del concorso di più organi specifici e molto differenziati che vanno da quelli “preparatori” (prensione, triturazione, ingestione) a quelli “digestori” (prestomaci e stomaco), da quelli “assimilatori” (intestino tenue) a quelli “espulsori” (intestino crasso). Semplificando un po’ le cose possiamo dire che l’apparato digerente può essere ricondotto ad un lungo condotto dal diametro variabile, più o meno ripiegato su se stesso ed esteso in senso craniocaudale, dalla bocca fino all’apertura anale. 1 Dispensa a uso interno È possibile riconoscere due porzioni di tubo digerente: - una porzione pre-diaframmatica (prima del diaframma), composta da bocca, faringe ed esofago; - una post-diaframmatica (dopo il diaframma), composta da stomaco (e pretomaci nei poligastrici), intestino tenue, intestino crasso, fegato e pancreas. La lunghezza del tubo intestinale varia in funzione del regime alimentare, i carnivori, per esempio hanno un intestino più lungo, dalle 3 alle 4 volte rispetto al loro corpo, gli onnivori fino a 5 volte la lunghezza del loro corpo, gli erbivori dalle 8 alle 12 volte. Sulla base della particolare conformazione dell’apparato digerente possiamo classificare i nostri animali in: MONOGASTRICI (equini, suini, cunicoli, carnivori) POLIGASTRICI (bovini, caprini, ovini). Per monogastrici s’intendono quegli animali che hanno un solo stomaco, mentre sono definiti poligastrici gli animali con più strutture gastriche (prestomaci + stomaco). ATTENZIONE: in entrambi i casi lo stomaco ghiandolare (quindi con funzione digestiva) è uno solo! 2 Dispensa a uso interno ANIMALE MONOGASTRICO Cavità buccale Retto Diaframma Esofago Stomaco Intestino ANIMALE POLIGASTRICO 3 Dispensa a uso interno Cavità buccale Retto Diaframma Esofago Intestino Stomaco Prestomaci Mappa concettuale Monogastrici ANATOMIA Poligastrici Cavità buccale Esofago Diaframma Prestomaci Stomaco Intestino Tenue/Crasso Ano 4 Dispensa a uso interno LA BOCCA La bocca è una cavità compresa nel cranio, in comunicazione con l’esterno tramite l’apertura buccale od orale, delimitata anteriormente dalle labbra, mentre caudalmente è in comunicazione con la faringe attraverso l’istmo delle fauci. Le sue pareti sono delimitate: dal palato dorsalmente (che la separa dalla cavità nasali), dalle guance lateralmente, e dal pavimento buccale (muscoloso) ventralmente. Il palato si modella sulla volta palatina ossea (palato duro) e si continua nel palato molle e, quindi, nel velopendulo palatino. Le labbra sono due pieghe muscolo-membranose, distinte in superiore e inferiore, quest’ultima molto mobile in tutte le specie escluso il bovino. All’interno della cavità buccale trovano posto i denti e la lingua, e vi sboccano numerosi condotti delle ghiandole salivari. 5 Dispensa a uso interno 6 Dispensa a uso interno 7 Dispensa a uso interno I DENTI Sono organi duri, di colore biancastro, che s’impiantano nelle cavità alveolari delle ossa facciali e sporgendo in cavità buccale. Le funzioni dei denti sono molteplici: - Prensione del cibo; - Triturazione del boccone; - Difesa ed attacco. Dall’esame della formula dentale e della sua usura è possibile risalire in modo deduttivo all’età del soggetto. 8 Dispensa a uso interno Tutti i mammiferi domestici sono “eterodonti”, ossia posseggono denti di forma diversa e con differenti funzioni. Essi sono disposti su 2 arcate (una superiore ed una inferiore); i denti della medesima tipologia si affrontano. In ogni arcata riconosciamo, procedendo medio-lateralmente: -Incisivi; -Canini; -Premolari; -Molari; questi, a differenza degli altri, compaiono solo a livello di dentatura permanente: tutti i nostri animali infatti si definiscono difiodonti, sostengono cioè nel corso della loro vita una prima dentazione da latte (decidua) e una seconda dentazione permanente. Non tutte le tipologie di denti sono sempre e contemporaneamente presenti in tutte le specie che andremo a considerare. 9 Dispensa a uso interno Ogni dente ha una struttura che è riconducibile ad uno “standard”. Presentano infatti una parte libera detta corona che sporge in cavità boccale, e una porzione immersa nel tessuto gengivale detta radice; il punto di passaggio tra le due prende il nome di colletto. Anatomicamente la struttura del dente è data da una sovrapposizione di 3 strati diversi che ricoprono e proteggono la polpa dentale. -Cemento; -Smalto; -Dentina. Di norma lo smalto ricopre solamente la corona, mentre il cemento ricopre la radice; negli equini però il cemento si espande anche a livello di corona. 10 Dispensa a uso interno Nei bovini riconosciamo: – 0 incisivi superiori (cercine fibroso), 8 incisivi inferiori (picozzi, mediani di 1° e 2° ordine, cantoni); – 0 canini superiori, 0 canini inferiori; – 6 premolari superiori, 6 premolari inferiori; – 6 molari superiori, 6 molari inferiori; • PER UN TOTALE DI 32 DENTI PERMANENTI Negli equini riconosciamo: – 6 incisivi superiori, 6 incisivi inferiori (picozzi, mediani, cantoni); – 2 canini superiori, 2 canini inferiori nel maschio; 0 canini superiori, 0 canini inferiori nella femmina; – 6 premolari superiori, 6 premolari inferiori; – 6 molari superiori, 6 molari inferiori; • PER UN TOTALE DI 40 DENTI PERMANENTI NEL MASCHIO • PER UN TOTALE DI 36 DENTI PERMANENTI NELLA FEMMINA LA LINGUA È organo muscoloso, impari e mediale; presenta una porzione caudale fissa denominata radice ed una porzione craniale libera ed estremamente mobile detta corpo. La lingua ha diverse funzioni: -Prensione del cibo; -Assistenza alla masticazione; -Assistenza alla deglutizione; -Sede del senso del gusto; -Funzione tattile. Il dorso dell’organo è ricoperto da particolari strutture, diverse per forma e per funzione, denominate papille gustative. 11 Dispensa a uso interno 12 Dispensa a uso interno LE GHIANDOLE SALIVARI Si tratta di ghiandole che secernono saliva. Si distinguono in maggiori, situate in zona extra-parietale e collegate alla cavità buccale a mezzo di lunghi condotti. Tra di esse riconosciamo: Parotidee: sono 2, una di dx e una di sx, sono le più grandi e sono situate tra l’ala dell’atlante e la branca mandibolare. Il dotto parotideo si apre all’altezza del 2° molare; Mandibolari: sono 2 e sono situate, a sx e a dx, nello spazio intramandibolare, il loro dotto si apre sul pavimento della bocca. Sottolinguali: sono posto sotto la lingua e qui si apre anche il loro dotto. Esistono poi le ghiandole salivari minori, con collocazione diffusa sulle pareti laterali della cavità buccale. 13 Dispensa a uso interno LA FARINGE È un organo cavo, impari, di struttura muscolosa e membranosa, con funzione di transito, comune sia all’apparato digerente sia a quello respiratorio. Su di essa cranio-ventralmente si aprono le coane (che comunicano con le fosse nasali), sulle sue pareti laterali si trova un orifizio che si immette direttamente nelle tube uditive che poi arriveranno all’orecchio medio. La mucosa della faringe è molto ricca di linfonodi, aggregati in formazioni comunemente riconosciute come tonsille. L’ESOFAGO Si tratta di un lungo condotto muscolo-membranoso che si origina dalla faringe, percorre la regione cervicale, la cavità toracica per portarsi, dopo aver attraversato il diaframma, nella cavità addominale. Qui si apre nello stomaco (monogastrici) o nel rumine (poligastrici) a mezzo di una struttura a sfintere (valvola) denominata cardias. È un organo ingestivo provvisto di una forte componente muscolare che facilita la progressione del bolo verso i distretti digestivi. Internamente è rivestito di mucosa che negli erbivori si presenta corneificata. 14 Dispensa a uso interno LO STOMACO DEI MONOGASTRICI È il primo degli organi digestivi in quanto in esso avviene la demolizione chimica degli elementi di natura proteica, ad opera di particolari enzimi secreti dalle ghiandole presenti sulla mucosa che ne ricopre le pareti. Ha grande sviluppo nei carnivori, soprattutto se relazionato alle dimensioni di quello di onnivori ed erbivori. Nei ruminanti lo stomaco “digestivo” è preceduto da altre strutture non ghiandolari, i prestomaci, nelle quali l’alimento staziona per tempi variabili. 15 Dispensa a uso interno Anatomicamente lo stomaco si presenta come un ampia dilatazione del tubo digerente, che fa seguito all’esofago col quale comunica attraverso il cardias, e si continua a sua volta nell’intestino tenue, col quale comunica attraverso un secondo sfintere che prende il nome di piloro. Ha forma di sacco ripiegato in senso antero-posteriore. Presenta quindi 2 facce, anteriore e posteriore, e 2 margini, uno dorsale concavo ed uno ventrale convesso. È situato caudalmente al lobo sinistro del fegato, ed è sostenuto da legamenti, negli equini ha una capacità variabile dai 10 ai 15 litri, nei suini 4 litri. La mucosa interna non ha le medesime caratteristiche in tutte le specie: – Negli equini la parte sinistra ha le stesse caratteristiche di quella esofagea, quindi aghiandolare, nella porzione destra, invece, si presenta di colore rosato e ricca di ghiandole. Il passaggio tra le 2 differenti mucose è netto e demarcato da un rilievo che prende il nome di margo plicatus; – Nei suini la mucosa ghiandolare ricopre quasi completamente l’interno dell’organo. 16 Dispensa a uso interno 1. Cardias 2. Margine superiore 3. Margine inferiore 4. Grande curvatura 5. Piccola curvatura 6. Piloro LO STOMACO DEI POLIGASTRICI Nei poligastrici lo stomaco ghiandolare è uno solo, si chiama abomaso, ed è strutturalmente simile a quello dei monogastrici; esso è preceduto da 3 sacchi privi di ghiandole detti prestomaci. 17 Dispensa a uso interno STRUTTURA DEI PRESTOMACI Esofago Omaso Reticolo Fegato Omaso Milza Abomaso Cardias Rumine Abomaso Milza Rumine Piloro Reticolo Cieco del rumine 18