SCOPO DELLA RICERCA Significato e ruolo delle cellule dendritiche plasmocitoidi nella psoriasi. Scopo del progetto è quello di studiare il possibile ruolo svolto dalle cellule dendritiche plasmocitoidi nella patogenesi della psoriasi e le loro modificazioni in seguito a trattamento sistemico sia convenzionale che biologico. In particolare, il programma di ricerca ha per oggetto alcuni dei meccanismi coinvolti nella patogenesi della psoriasi, e il confronto della loro risposta durante la somministrazione di terapie sistemiche convenzionali (Ciclosporina A) o biologiche (anti-TNF-alpha, anti-IL12/23). Alla base del processo patogenetico è infatti ipotizzata sulla base di concrete evidenze sperimentali una complessa interazione tra linfociti T, cellule dendritiche (presentanti l’antigene), cellule natural killer (NK), cellule epidermiche (cheratinociti) e cellule endoteliali, che si attua attraverso la modulazione della produzione e secrezione di specifiche citochine e chemochine e dell’espressione dei loro recettori. La nostra attenzione sarà particolarmente focalizzata sulle cellule dendritiche (CD), cellule dell’immunità innata che sempre più si caratterizzano come effettori cruciali nella modulazione delle risposte flogistiche cutanee attivando ed orientando la risposta immunitaria specifica. Le CD infatti, in qualità di cellule presentanti l’antigene professionali, occupano una posizione centrale nel nostro sistema immunitario: producono citochine proinfiammatorie, chemiotattiche e immunostimolanti (TNF-alpha, IFN-gamma, IL-12, IL-23 e IL-15) importanti nella patogenesi della malattia, attivano i linfociti T e ne guidano il differenziamento verso il fenotipo Th-1 e Th-17, inducono l’espressione di molecole di adesione (ICAM-1) che aumentano la velocità di divisione epidermica fino a otto volte. Le CD, in particolare le CD plasmocitoidi, hanno un ruolo chiave nelle fasi iniziali della psoriasi in quanto attivano i linfociti T effettori, rappresentando inoltre un possibile target terapeutico. Recenti dati della letteratura hanno dimostrato la presenza nella cute lesionale di pazienti psoriasici di CD mieloidi, sia mature che immature, e CD plasmocitoidi. L’end point primario dello studio è rappresentato dall’analisi della presenza, immunofenotipo, stato differenziativo e funzionale delle varie sottopopolazioni di CD, in particolare delle CD plasmocitoidi, sia a livello cutaneo che periferico (sangue circolante) in pazienti psoriasici in trattamento con farmaci sistemici convenzionali e farmaci biologici. Disegno dello studio Lo studio, che ha ottenuto l’approvazione del Comitato Etico dell’Azienda Sanitaria di Firenze e che verrà svolto sotto il diretto controllo della Dr.sa Francesca Prignano (Dirigente Medico della SC Dermatologia II ASF) e sotto la diretta responsabilità del P.I. (Prof. Nicola Pimpinelli, responsabile della suddetta struttura), prevede l’arruolamento di un totale di 60 pazienti affetti da psoriasi volgare cronica di grado severo (PASI>10), di entrambi i sessi, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, divisi nei seguenti gruppi: gruppo A, costituito da 20 pazienti in trattamento con terapia immunosoppressiva sistemica convenzionale (ciclosporina A, al dosaggio standard di 3 mg/Kg/die); gruppo B, costituito da 20 pazienti in trattamento immunosoppressivo sistemico con farmaci biologici (Etanercept, al dosaggio di 50 mg/settimana s.c.; Adalimumab, al dosaggio di 40 mg ogni 2 settimane s.c.; Ustekinumab, al dosaggio di 45 mg ogni 12 settimane s.c.); gruppo C, costituito da 10 pazienti senza nessun trattamento topico o sistemico in atto; gruppo D, costituito da 10 pazienti senza alcun trattamento da almeno 6 mesi. Saranno raccolte le informazioni antropometriche ed anamnestiche e saranno valutate le caratteristiche della malattia (durata, gravità e sedi coinvolte) e dei trattamenti farmacologici, sia quelli precedentemente intrapresi che quelli in atto. Ciascun paziente arruolato nello studio sarà quindi sottoposto, previo consenso informato, a prelievo ematico per analisi al citofluorimetro e ad un prelievo bioptico per analisi immunoistochimica. La presenza ed il fenotipo delle CD a livello cutaneo verrà valutata attraverso la lettura al microscopio ottico dei preparati di immunoistochimica da parte di due differenti operatori e verrà numericamente quantificata come numero medio di cellule per campo di osservazione (valutato in 5 campi microscopici non adiacenti). La presenza di CD nel sangue periferico verrà analizzata e quantificata automaticamente attraverso lettura al citofluorimetro, come percentuale di CD su totale di cellule circolanti. La risposta al trattamento verrà valutata attraverso il calcolo dell’indice PASI (Psoriasis Area and Severity Index). La valutazione della tollerabilità e sicurezza del trattamento non rientra tra gli obiettivi dello studio; verranno comunque esclusi dallo studio quei pazienti che presenteranno effetti collaterali tali da sconsigliarne la prosecuzione e/o mancata risposta terapeutica al farmaco. Il responsabile della ricerca Prof. Nicola Pimpinelli