Appunti di elettrotecnica Legge di Ohm Formulazioni simboliche: V=RxI, I=V/R, R=V/I Tali formulazioni si applicano correttamente solo se sussistono le relazioni tra le grandezze di seguito indicate: V=RxI La tensione (V) ai capi di una resistenza (R) si può determinare se e solo se, si conosce la corrente (I) che scorre sulla resistenza stessa. I=V/R La corrente (I) che scorre in una resistenza (R) si può determinare se e solo se, si conosce la tensione (V) ai capi della resistenza stessa. R=V/I La resistenza (R) si può determinare se e solo se, si conoscono la corrente (I) che scorre sulla resistenza e la tensione (V) ai capi della resistenza stessa. Topologia dei circuiti In qualsiasi circuito elettrico si possono individuare alcune strutture costitutive fondamentali che aiutano nella determinazione del funzionamento del circuito stesso: nodi, rami, maglie. Nodi: un nodo è qualunque punto di un circuito in cui si uniscono TRE o più conduttori. (È importante ricordare che i conduttori devono essere almeno tre perché qualunque punto di un conduttore può essere visto come punto di unione di due conduttori). Rami: un ramo è un tratto di circuito che collega due nodi, e che può contenere generatori e resistenze. Un ramo che non contiene nulla è detto corto circuito ed ha l'effetto di rendere elettricamente uguali i due nodi che collega. In altre parole due nodi collegati da un corto circuito, si comportano elettricamente con un unico nodo. Maglie: una maglia è un qualunque percorso chiuso che si possa individuare all'interno di un circuito. N.B.: la corrente che entra in un ramo lo percorre senza subire modificazioni. La corrente si modifica (si divide o si riunisce) solo sui nodi. Resistenze in serie e parallelo Resistenza equivalente: una resistenza è equivalente ad un gruppo di altre resistenze se, sostituendola al gruppo, il funzionamento del resto del circuito non cambia. Resistenze in serie: Due o più resistenze sono in serie se sono percorse dalla stessa corrente, quindi devono appartenere allo stesso ramo. La resistenza equivalente a due o più resistenze in serie si determina sommando tutte le resistenze: RE=R1+R2+...+RN Resistenze in parallelo: Due o più resistenze sono in parallelo se hanno ai capi la stessa tensione quindi devono avere entrambi i capi a comune. In pratica ciò significa che ciascuna resistenza deve essere da sola sul ramo a cui appartenne, e che ciascuno dei suoi due capi deve essere collegato direttamente ai rispettivi capi delle altre resistenze. La resistenza equivalente a due o più resistenze in parallelo si determina: RP = 1 1 1 1 + ++ R1 R2 Rn se le resistenze in parallelo sono solo due si può utilizzare la forma semplificata: RP = R1 × R2 R1 + R2 Proprietà delle resistenze in serie e parallelo Serie Parallelo Le resistenze in serie sono percorse dalla stessa Le resistenze in parallelo hanno la stessa tensione ai corrente capi La tensione ai capi della serie si ripartisce sulle singoleLa corrente che entra nel parallelo si ripartisce sulle resistenze, proporzionalmente al loro valore (più singole resistenze, in modo inversamente tensione sulla resistenza più grande) proporzionale al loro valore (più corrente sulla resistenza più piccola) La somma delle tensioni ai capi delle singole La somma delle correnti sulle singole resistenze del resistenze di una serie è uguale alla tensione ai capi parallelo è pari alla corrente che entra ed esce dal della serie parallelo La resistenza equivalente è sempre maggiore della La resistenza equivalente è sempre minore della più più grande resistenza della serie piccola resistenza del parallelo Se la serie è composta da due resistenze uguali, la Se il parallelo è composto da due resistenze uguali, la resistenza equivalente è pari al doppio del valore di resistenza equivalente è pari alla metà del valore di ogni singola resistenza ogni singola resistenza Se la serie è composta da resistenze uguali la Se il parallelo è composto da resistenze uguali la tensione si ripartisce in parti uguali corrente si ripartisce in parti uguali Procedimento di semplificazione dei circuiti La semplificazione dei circuiti è quel procedimento che, applicando le definizioni di resistenza in serie e parallelo, riduce la complessità strutturale di un circuito al fine di rendere possibile l'applicazione della legge di Ohm. Il procedimento può essere schematicamente descritto come segue: 1. 2. 3. 4. Determinare i nodi ed i rami (con quello che contengono) Verificare l'esistenza di resistenze in serie e/o in parallelo Determinare le resistenze equivalenti della serie e/o parallelo Ridisegnare il diagramma del circuito modificato (attenzione la semplificazione di resistenze in parallelo modifica la struttura del circuito, mentre la semplificazione di resistenze in serie no) 5. Ripetere i passi da 1 a 4 fino a che non si raggiungono le condizioni di applicazione della legge di Ohm. Procedimento di risoluzione dei circuiti La risoluzione di un circuito consiste nel determinare le correnti e tensioni su ciascuna resistenza del circuito. Tale procedimento si basa sui principi di equivalenza e sulle proprietà delle resistenze in serie e parallelo. Principi di equivalenza ♦ Se due o più circuiti sono tra loro equivalenti, i componenti comuni si comportano nello stesso modo. In altre parole se due circuiti sono equivalenti e hanno lo stesso generatore di tensione, in entrambi i circuiti il generatore erogherà la stessa corrente. Questo mi permette di affermare che se determino la corrente erogata dal generatore in un particolare circuito, tale corrente sarà quella erogata da quel generatore in tutti i circuiti equivalenti. ♦ Su una resistenza equivalente ad una serie scorre la stessa corrente che attraversa le resistenze in serie. Ciò permette, determinata la corrente che scorre su una resistenza Rx, equivalente ad una serie (es.: R1 e R2), di definire la corrente risultante come quella che effettivamente scorre sulle resistenze in serie, R1 e R2 , e quindi utilizzarla nel circuito che le contiene. ♦ Ai capi di una resistenza equivalente ad un parallelo vi è la stessa tensione che è ai capi del parallelo. Ciò permette, determinata la tensione ai capi di una resistenza RY, equivalente ad un parallelo (es.: RA e RB), di definire la tensione risultante come quella che effettivamente è ai capi delle resistenze in serie, R1 e R2 , e quindi utilizzarla nel circuito che le contiene.