Bozza griglia semplificata per analisi casi sussidiarietà orizzontale

Bologna: Santo Stefano ristrutturato dai cittadini
Titolo
Descrizione in sintesi
Cittadini che si
attivano
soggetti pubblici
coinvolti
Comportamento dei
soggetti pubblici
coinvolti
Bene comune
Meta bene comune
Origine
dell’intervento
Risorse
Destinatari
Risultati
Replicabilità
Per ristrutturare i portici del centro storico il comune si affida a consorzi di
privati cittadini
A Bologna il comune mette incentivi e coordinamento, i privati pagano
l’intervento, ma con uno “sconto” del 66%: parte dal quartiere Santo
Stefano la formula del consorzio per restaurare i portici della città che in
due anni mira a raggiungere i 20 mila metri quadrati di pavimentazione
ritoccata, per un conto complessivo di circa 4 milioni e mezzo di euro.
Quasi mille famiglie e un investimento di 250 mila euro sono il primo
passo per rifare le pavimentazioni dei portici.
Il consorzio del quartiere Santo Stefano è nato dal momento che il comune
aveva ed ha interesse nel rimettere a nuovo la pavimentazione del portico,
ma la finanza locale non può permettersi di sostenere una tale operazione.
Ci si affida così ad agevolazioni per spingere i privati ad intervenire.
Il consorzio del quartiere Santo Stefano si è già costituito prevede un
primo intervento di 1.500 metri quadri in piazza Cavour angolo via Farini,
lungo via Farini e poi in via Castiglione, via Cartoleria e Via Santo
Stefano con l’obiettivo di restaurare 4.320 metri quadri di portico per un
investimento di oltre 800 mila euro.
Alla direzione del consorzio spetta anche il compito di tenere i rapporti
con la Sovrintendenza, resi necessari dall’antichità e dal pregio degli
edifici e quello di coordinare i lavori che, per quanto riguarda questa
prima tranche, dovrebbero concludersi entro il 2008.
Cittadini del quartiere Santo Stefano di Bologna che si uniscono in un
consorzio.
Comune.
Facilitazione dal momento che il comune permette l’esonero del
pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico e del canone di
concessione degli spazi pubblicitari permettendo un risparmio di almeno il
66%
Il bene comune tutelato è la pavimentazione del portico del quartiere
Santo Stefano, proprietà privata ma soggetta a pubblico passaggio.
I meta beni sono la vivibilità urbana e il patrimonio artistico e culturale
della città di Bologna.
Stimolato dall’amministrazione.
Messe a disposizione dai cittadini attivi che hanno già stanziato 250 mila
euro.
Sia i soggetti attivi dell’iniziativa (gli abitanti del quartiere Santo Stefano)
che soggetti terzi (tutta la popolazione di Bologna e la stessa città di
Bologna).
L’efficacia è ancora da valutare, essendosi il consorzio costituito da poco,
ma a giudicare dai vantaggi economici si può già parlare di “primi risultati
positivi”. Se guardiamo poi all’iniziativa simile del quartiere di San Luca,
che il 24 aprile ha inaugurato il portico restaurato (questa volta con
l’offerta dei fedeli) la visione è sicuramente ottimistica.
I lavori per il quartiere Santo Stefano dovrebbero terminare entro il 2008.
Si tratta sicuramente di una iniziativa interessante e che può essere
replicata anche da altri quartieri. A metà giugno partiranno le prime
Referenti
Fonti
riunioni per i quartieri Porto, Saragozza e San Vitale.
Presidente del Consorzio: Carlo Alberto Cometti
Presidente del quartiere Santo Stefano: Andrea Forlani
Repubblica di Bologna, 8 aprile 2008
Repubblica.it ( pagina di Bologna)