Che cos’è l’asma? L A VARIABILITÀ DELL’ASMA Molte persone riconoscono l’asma nel respiro affannoso e fischiante di un bambino o di un adulto sotto sforzo, oppure a riposo, con attacchi ora leggeri ora violenti. Altri riconoscono specifici fattori scatenanti – per esempio gli animali, il fumo, i pollini. Altri ancora pensano all’asma come a una malattia dell’infanzia, altri come a una malattia capace di affliggere persone di ogni età. Alcuni la considerano un disturbo occasionale risolvibile con cure periodiche, altri un problema persistente e grave che rende necessarie cure continue. Siamo sicuri che non abbiano tutti ragione? In un certo senso è possibile, sebbene i fattori coinvolti nell’asma siano così tanti che è difficile darne una semplice definizione. COME PUÒ ESSERE DEFINITA L’ASMA? La parola “asma” è un termine generico usato per definire una malattia caratterizzata da episodi di affanno (dispnea) causati dall’episodico restringimento dei condotti bronchiali – o vie aeree – all’interno dei polmoni. Che cos'è l'asma 1 IL SISTEMA RESPIRATORIO Le vie respiratorie (trachea, bronchi, bronchioli) e i canali all’interno dei polmoni forniscono l’ossigeno e espellono l’anidride carbonica dal corpo. Gola Laringe Trachea Polmone destro Muscolo bronchiale Polmone sinistro Anidride carbonica Ossigeno Sangue Bronchioli (via aerea principale) Alveoli (bocche d’aria) Aria nei polmoni Scambio di gas negli alveoli 2 Asma Sono molti i fattori che contribuiscono a un primo sviluppo dell’asma, e molti quelli che possono provocare attacchi; inoltre, possono variare da persona a persona. La miglior definizione dell’asma è «una malattia caratterizzata da vie respiratorie polmonari infiammate e quindi più sensibili a specifici fattori scatenanti che ne causano il restringimento interno, riducendo l’afflusso di aria e provocando quindi mancanza di respiro e/ o sibilo». Questa sensibilità delle vie aeree è definita, in termini medici, “iper-reattività bronchiale”, mentre negli ambulatori o nelle cliniche i medici usano l’espressione “condotti ristretti”. RESPIRAZIONE NORMALE E ASMA Perché questa sensibilità dovrebbe provocare quei sintomi che tutti riconoscono come asma? Durante gran parte della giornata e delle ore che passiamo dormendo non ci accorgiamo del lieve movimento del torace che permette di inalare l’aria ricca di ossigeno e di espellere l’aria “di scarto” carica di anidride carbonica. È un gesto automatico, perché la tendenza naturale dei polmoni e del torace è di collassare su se stessi, così come il sistema nervoso controlla il livello dell’ossigeno e dell’anidride carbonica nel sangue in modo da far espandere il torace e far allargare, conseguentemente, i polmoni. Il respiro, semplice e calmo, dipende unicamente dall’aria che entra ed esce dai polmoni attraverso le ramificazioni bronchiali senza alcuna resistenza. Il problema nasce quando i condotti bronchiali si restringono, rendendo più difficile il passaggio dell’aria. Nel caso dell’asma, questo restringimento si verifica principalmente nei condotti bronchiali più piccoli – hanno un diametro pari circa a quello di un capello Che cos'è l'asma 3 – che si aprono negli alveoli (o bocche d’aria). Ciascuno di questi ha grosso modo le dimensioni di un punto, ed è lì che l’ossigeno inalato viene facilmente immesso nei vasi sanguigni che ne ricoprono la superficie e altrettanto facilmente viene espulsa l’anidride carbonica. Se si distendessero tutti gli alveoli presenti in entrambi i polmoni umani, si coprirebbe l’area di un campo da tennis, a dimostrazione di come i polmoni siano ben attrezzati per ricambiare facilmente l’aria. Nell’asma, quando i condotti bronchiali si restringono (per la ragione che sarà spiegata più avanti), il flusso di aria diminuisce piuttosto velocemente, così che per vincere questa resistenza i muscoli della parete del torace devono lavorare più duramente per introdurre ed espellere l’aria nella quantità necessaria per mantenere costante l’approvvigionamento di ossigeno. La persona asmatica se ne rende ben conto, perché deve compiere uno sforzo maggiore per respirare e avverte la mancanza di fiato. Come ogni musicista sa, se si soffia aria in un tubo stretto, si produce una sorta di sibilo. L’asma non è una malattia unica bensì una sindrome, ovvero si manifesta in modi diversi, proprio come la parola “cancro” riesce a definire solo approssimativamente il tipo di malattia con cui si ha a che fare; la parola “asma“ definisce quindi vari livelli di gravità, numerosi fattori scatenanti e varie possibili implicazioni. Ne consegue, logicamente, che rimedi e trattamenti efficaci per un tipo di paziente possono risultare dannosi per altri tipi di pazienti. L’asma è quindi un disturbo molto individuale, che deve essere gestito in modo specifico e personalizzato. 4 Asma IL MECCANISMO DELLA RESPIRAZIONE Per inspirare l’aria, i muscoli della parete toracica si contraggono, alzando le costole e spingendole in fuori. Il diaframma si abbassa allargando ancor più la cavità toracica. La minore pressione dell’aria nei polmoni fa sì che l’aria entri nei polmoni dall’esterno. Espirando avviene il processo inverso. Espirazione Inspirazione Aria in entrata I muscoli del torace si contraggono Aria in uscita I muscoli del torace si rilasciano Vie nasali Bocca Polmoni Trachea Diaframma Il volume polmonare aumenta Il volume polmonare diminuisce Che cos'è l'asma 5 Punti chiave < L’asma non è una malattia unica; come la parola “cancro”, anche ”asma” definisce una moltitudine di casi diversi < A causa della varietà dei fattori responsabili dell’asma e delle reazioni da parte delle vie respiratorie, non è facile dare una precisa definizione dell’asma 6 Asma Sintomi e diagnosi S pesso non si riesce a diagnosticare l’asma perché i sintomi possono essere facilmente confusi con quelli di altri disturbi respiratori. Una diagnosi sicura può essere fatta dopo aver considerato la storia del paziente e aver eseguito i test di accertamento. QUALI SONO I SINTOMI? L’asma può presentarsi con uno o più dei quattro sintomi principali: < sibilo; < mancanza di fiato (dispnea), affanno; < tosse; < senso di oppressione toracica. Sibilo e affanno sono i sintomi più noti e si manifestano a intermittenza o in risposta a un noto fattore scatenante o senza ragione apparente. Tuttavia, a volte può manifestarsi affanno senza sibilo. Un sintomo che spesso non viene riconosciuto come conseguenza dell’asma è la tosse – secca o con catarro Sintomi e diagnosi 29 – che si manifesta soprattutto durante la notte o sotto sforzo. Questo errore induce spesso a diagnosticare la bronchite e a curare gli attacchi di tosse con antibiotici, un trattamento alquanto inappropriato per l’asma. Più di due episodi di tosse persistente – con o senza sibilo e affanno – dovrebbero far sorgere il dubbio, sia al paziente sia al dottore, che alla base di questi attacchi ci sia l’asma. I QUATTRO PRINCIPALI SINTOMI DELL’ASMA Sibilo e affanno (dispnea), i sintomi più comuni dell’asma, possono manifestarsi insieme o separatamente. La tosse persistente è meno riconosciuta e l’oppressione toracica può presentarsi solo sotto sforzo. < Sibilo Con o senza affanno, il sibilo può manifestarsi in risposta a un fattore scatenante o per nessuna ragione evidente < Affanno (dispnea) Spesso accompagnato da sibili e tosse, ma può manifestarsi anche da solo < Tosse Può essere un sintomo dell’asma, sia secca sia con catarro < Oppressione toracica Sebbene sia spesso un sintomo dell’asma, può essere confusa con problemi cardiaci soprattutto nelle persone più anziane Svegliarsi la notte in preda ai sintomi dell’asma è indice di scarso controllo della malattia 30 Asma L’oppressione toracica, il quarto sintomo principale, ricorre spesso quando si è sotto sforzo e, nei pazienti più anziani, potrebbe indurre a formulare una diagnosi di angina, diventando così un problema difficile da risolvere. Sebbene possano manifestarsi senza nessun motivo apparente, i sintomi dell’asma hanno la caratteristica di interrompere il sonno notturno e rendere spesso difficile alzarsi al mattino. Il risveglio notturno per attacchi d’asma è indice che la malattia non viene curata nel modo adeguato. COME VIENE DIAGNOSTICATA L’ASMA? I sintomi descritti hanno lo svantaggio di presentarsi anche in molti altri tipi di disturbi polmonari o cardiaci. Quindi, per aiutare il dottore a formulare la diagnosi corretta, è essenziale descriverli con molta precisione, specificando quali sono, che cosa li fa scatenare, quanto durano, quanto sono intensi e se corrispondono a una combinazione conosciuta. L’auscultazione del torace, che costituisce parte della visita medica, non è di grande aiuto al medico, nel caso dell’asma. L’assenza di sibili NON esclude l’asma, così come, per contro, la presenza di sibilo non implica necessariamente l’asma: ecco perché la diagnosi è talvolta piuttosto difficile. PROVE DI FUNZIONALITÀ RESPIRATORIA Per quanto sia possibile diagnosticare l’asma anche solo sulla base della storia clinica del paziente, spesso si ricorre ad alcuni semplici test per averne conferma; per esempio, i pazienti più anziani, più comunemente affetti da disturbi cardiaci, possono essere sottoposti a elettrocardiogramma. Tuttavia, i test respiratori sono lo strumento principale per la diagnosi dell’asma. Sintomi e diagnosi 31 MALATTIE CHE CONDIVIDONO I SINTOMI DELL‘ASMA I sintomi dell’asma sono presenti anche in altri tipi di disturbi respiratori e in alcune malattie cardiache. Nella tabella che segue sono elencati tali disturbi e l’incidenza dei sintomi. SIBILO AFFANNO TOSSE OPPRESSIONE TORACICA Asma ••• •••• ••• ••• Bronchite cronica ••• ••• ••• •• Enfisema •• ••• • ••• •••• •••• •••• •••• •• •• •••• •• • •• • •••• DIAGNOSI Bronchiectasia Angina Scompenso cardiaco • sintomi non comuni •• sintomi a volte presenti ••• sintomi spesso presenti •••• sintomi sempre presenti I test della respirazione cui si ricorre per diagnosticare l’asma sono di due tipi: il test del picco di flusso e la spirometria. Entrambi misurano il livello di restringimento delle vie aeree, dal momento che tanto più sono strette, tanto più lento è il flusso di aria che passa attraverso i condotti e più basso è il livello misurato. Il misuratore del picco di flusso Il misuratore del picco di flusso è piccolo, economico e robusto, e dà un’idea del restringimento delle vie aeree misurando la velocità massima, o il picco, a cui l’aria può essere soffiata. Questo è il metodo forse più usato dai medici di base come semplice misurazione in ambulatorio. 32 Asma La gestione dell’asma CONTROLLARE L’ASMA Da schiavo della malattia, grazie ai giusti metodi di controllo il paziente ne diventa padrone. Il discorso è semplice per coloro a cui basta una spruzzata di tanto in tanto con un inalatore d’emergenza, ma non per quei pazienti affetti da un’asma più grave, per i quali il piano terapeutico deve essere deciso e concordato con un medico. Benché l’asma sia una malattia molto soggettiva e i rimedi che valgono per una persona possano non valere per un’altra, un gruppo di esperti, rappresentativi delle figure coinvolte nella gestione dell’asma, hanno stabilito delle linee guida per aiutare gli specialisti a decidere la giusta terapia in base al singolo caso. Le istruzioni, accolte con crescente favore da medici specializzati in malattie respiratorie, sono semplici e illustrano i possibili interventi in passi o “gradini” di una scala, da osservare in modo crescente in caso di cura e di necessità di controllo dell’asma, e in modo La gestione dell’asma 67 decrescente nel caso in cui l’asma sia sotto controllo e possano bastare dosaggi più bassi di medicinale. Prima di descrivere ciascun gradino di questa scala, è necessario ricordare l’importanza delle misure di prevenzione, simili a quelle già discusse nel capitolo Prevenzione e automedicazione, tra cui il controllo degli allergeni; inoltre, è fondamentale evitare quei farmaci che possono causare o far peggiorare l’asma (per esempio l’aspirina, antiinfiammatori non-steroidei o FANS, o i beta-bloccanti, inclusi i colliri). Se si comincia ad avvertire sibilo e affanno anche dopo aver preso questi farmaci per tanto tempo senza problemi, è bene interromperne l’assunzione. Bisognerebbe anche interrompere l’assunzione di farmaci simili all’aspirina, e cercare delle alternative (si veda il capitolo Forme particolari di asma), parlandone con il proprio medico o farmacista. LINEE GUIDA Queste indicazioni sono basate sull’ultima versione del British Asthma Guidelines, pubblicata nel 2005, e forniscono un metodo graduale di controllo dei sintomi dell’asma attraverso un utilizzo minimo di farmaci. Tuttavia, è bene ricordare che a tali linee guida possono essere preferite altre modalità operative. Passo 1 La maggior parte dei pazienti si colloca in questo livello, e la raccomandazione è di usare l’inalatore di emergenza solo se necessario. Se l’inalatore viene utilizzato mediamente meno di una volta al giorno, non è necessario alcun trattamento aggiuntivo; tuttavia, se l’utilizzo aumenta, è necessario contattare il medico. Se lo si utilizza regolarmente più di una volta al giorno, si veda il passo 2. 68 Asma Passo 2 Se l’inalatore viene usato mediamente più di una volta al giorno, è necessario passare a un inalatore preventivo, scelto generalmente dal medico (si veda il capitolo Farmaci per la cura dell’asma), in modo da poter usare l’inalatore sintomatico meno di una volta al giorno, e quindi portare a un miglioramento dei sintomi. Passo 3 Se i sintomi persistono, il medico prescriverà una dose maggiore di farmaci preventivi o valuterà la possibilità di aggiungere un altro farmaco. Di nuovo, il medico prenderà tali decisioni in accordo con il paziente, dopo aver valutato le sue necessità. Passi successivi (4 e 5) Se la situazione non migliora, saranno presi in considerazione, tra gli altri possibili trattamenti, l’aumento del dosaggio dei farmaci preventivi inalatori e la somministrazione di steroidi per via orale e con nebulizzatori. A questo stadio, se non lo si è già fatto al passo 3, sarebbe meglio rivolgersi a uno specialista dei polmoni (pneumologo) per accertamenti. Passi per il controllo dell’asma Queste semplici indicazioni, sviluppate da medici specializzati nel trattamento dell’asma, permettono di controllare adeguatamente Passo 3 i sintomi con una dose Utilizzare minima di farmaco Passo 2 l’inalatore appropriato. Utilizzare Passo 1 Misure l’inalatore preventive Utilizzare preventivo a basso l’inalatore Eliminare le dosaggio d’emergenza cause (allergeni, medicinali se necessario ecc.) Passi 4 e 5 Valutare l’utilizzo di nebulizzatori, steroidi ecc. preventivo a un dosaggio maggiore e aggiungere un broncodilatatore ad azione prolungata; da questa fase in avanti sono possibili altre opzioni La gestione dell’asma 69 Domande e risposte L’asma può passare? Questa è la domanda posta più frequentemente dai genitori di bambini asmatici. L’asma è più comune nei bambini di sesso maschile (anche se diventa leggermente più comune negli adulti di sesso femminile), e la maggior parte dei bambini tra i 5 e i 10 anni spesso ne guarisce nel corso dell’adolescenza. Tale miglioramento, però, non significa che l’asma sia scomparsa, tanto che un certo numero di pazienti ha una ricaduta in età avanzata – nelle donne questo avviene spesso nel periodo della menopausa. A volte, i sintomi di questa nuova asma sono diversi da quelli manifestatisi durante l’età infantile: il sibilo, infatti, è spesso più comune nei bambini, mentre dispnea e oppressione toracica sono più comuni negli adulti. La maggior parte delle persone che sviluppano l’asma in età adulta ne mantiene la gravità per il resto della vita, ma, secondo una stima ragionevole, circa il 20% degli adulti colpiti dall’asma ne “guarisce”. Domande e risposte 109 Indirizzi utili n questo capitolo sono riportati gli indirizzi e i riferimenti di organizzazioni che, a un’indagine preliminare, potrebbero tornare utili al lettore. Tuttavia, poiché Alpha Test non conosce direttamente ciascuna organizzazione, non si garantisce per la loro autorevolezza. Per approfondire le sue indagini, il lettore dovrà quindi avvalersi della propria discrezione e del proprio giudizio. Nel caso dell’asma allergica, un valido aiuto ai pazienti è dato dalla Federazione delle associazioni di pazienti, le quali forniscono sostegno e consigli, organizzano convegni e stimolano la ricerca. Di seguito è riportato l’indirizzo della Federazione e l’elenco delle associazioni locali. I < Federazione Italiana delle Associazioni di sostegno ai malati asmatici ed allergici c/o Fondazione Salvatore Maugeri, via Roncaccio 16, 21049 Tradate (VA) tel. e fax 0331 829 667 (martedì e giovedì) [email protected] Indirizzi utili 113 Indice aspirina 59, 68, 85, 89 attacco acuto 25, 43, 44, 52, 59, 87, 90, 111, 112 A B acaro della polvere 10, 14, 15, 40, 41, 85, 105 acido gastrico 88 adolescenza 43, 44, 109 affanno 1, 19, 20, 68 afte 53 alimentazione 13, 15, 44, 45 allergeni 8, 13, 15, 20, 24, 25, 39, 40, 44, 68, 77, 85, 86, 87, 89 allergie 13, 20, 23, 40, 42, 43, 44, 58, 79, 85, 86, 87, 90, 95, 107 alveoli 4 angina 31, 80 angoscia 21 anidride carbonica 3, 4 animali 1, 15, 20, 23, 40, 41, 87, 106 cavalli 20 gatti 24, 33, 40, 85, 87 anti-infiammatorio 59 anti-leucotrieni 58, 106 antibiotici 21, 22, 30, 96 anticorpi 20, 58 anziani 31, 53, 79, 80, 82, 83 arachidi 43, 44 aria fredda 22 artrite 52, 81 asma allergica 13, 25, 58, 85 instabile 85, 90 notturna 85, 88 occupazionale 93, 95, 96, 97 bambini 7, 10, 15, 20, 21, 22, 42, 45, 46, 48, 55, 61, 79, 89, 105, 109 beta-bloccanti 68 bronchi 15 bronchite 9, 30, 83, 96 sibilante 8 broncodilatatore 23, 51, 55, 58, 59, 60, 88 C cataratta 53 catarro 17, 29, 59 cibo 22, 43, 45 ciglia 17 colliri 68 condotti bronchiali 1, 3, 4, 80, 110 coperte 39 D desensibilizzazione 87, 88, 89 diclofenac 89 dieta di privazione 44 dispnea 1, 29, 80, 109 distribuzione geografica 10 donne 7, 109 E ecchimosi 53, 82 eccitazione 21 emozioni 21 esercizio fisico 20, 46, 47, 48, 55, 80 esposizione 13, 14, 15, 19, 20, 22, 24, 39, 77, 93, 95, 97, 105 Che cos'è l'asma 121