Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Guida all’analisi di un guasto a terra su una rete di bassa tensione di Andrea Castellini Pubblicato il 27/05/2008 Aggiornato al: 20/05/2008 Nella zona elettricamente alimentata dal trasformatore indicato nella seguente foto, si sono rilevati, nel periodo 2006-2007, interventi ripetuti, continuativi e sospetti di interruttori automatici differenziali posti a protezione degli impianti elettrici delle utenze BT. A causa del permanere dei disservizi suindicati, viene effettuato un sopralluogo, in corrispondenza delle abitazioni di utenti alimentati dal medesimo trasformatore MT/BT, rilevando evidenti anomalie che trovano riscontro nei rilievi di seguito descritti. 1 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Premessa - legenda delle sigle utilizzate 3F+N = sistema elettrico trifase + neutro BT = bassa tensione (Vn fino a 1 kV) c.a. = corrente alternata c.c. = corrente continua ca = circa uguale d = distanza reciproca tra i dispersori [m] Dc = dispersore di terra della cabina o sezione trasformatrice MT/BT Di = dispersore di immissione della corrente di guasto a terra Dr = dispersori di raccolta della corrente di guasto a terra E = forza elettromotrice applicata al circuito di guasto [V] f = frequenza di tensione o corrente [hz] G = conduttanza dell’elemento considerato [siemens (S)] GM = gruppo di misura BT Enel Gt = conduttanza verso terra [S] Ig = corrente di guasto a terra [A] In = corrente nominale del componente elettrico in esame [A] I∆ = corrente differenziale o di dispersione verso terra [mA - A] I∆n = corrente differenziale nominale dell’interruttore in esame [mA - A] l = lunghezza del dispersore [m] L = conduttore di fase generico L1 = conduttore di fase 1 L2 = conduttore di fase 2 L3 = conduttore di fase 3 MT = media tensione (Vn → 1 ÷ 30 kV) N = conduttore di neutro 2 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione P = porzione di dispersore interrata [m] R = resistenza generica [Ω - kΩ – MΩ] R iso = resistenza d’isolamento verso terra del componente considerato [kohm - Mohm] Rcf = resistenza del conduttore di fase [Ω] Rcn = resistenza del conduttore di neutro [Ω] Rg = resistenza globale dell’anello di guasto fase-terra [Ω] Rl = resistenza di linea fase-neutro [Ω] Rpg = resistenza propria del guasto [Ω] Rt = resistenza di terra (elettrodissipativa) del dispersore considerato [Ω] Rtc = resistenza di terra del dispersore di cabina o sezione trasformatrice MT/BT [Ω] Rtg = resistenza di terra del guasto [Ω] Rtn = resistenza di terra del neutro [Ω] 2 sez. = sezione trasversale del conduttore elettrico in esame [mm ] SPD = limitatore di sovratensione (sia esso variatore o spinterometro) Svf = sovratensione permanente a frequenza di rete (50 hz) T = punto del terreno a potenziale zero Uc = tensione massima continuativa a cui può essere sottoposto permanentemente l’SPD V = tensione effettiva misurata [V] V l-n = tensione misurata tra il conduttore di fase e il conduttore di neutro [V] V l-t = tensione misurata tra il conduttore di fase e la terra di riferimento a potenziale zero V n-t = tensione misurata tra il conduttore neutro e la terra di riferimento a potenziale zero Vc = tensione di contatto massima permanente sulle masse metalliche dell’impianto elettrico dell’utente BT per un tempo indefinito [V] Vn = tensione nominale dell’impianto o dell’apparecchio in esame [V] Vp = tensione di passo [V] Vt = tensione totale di terra in presenza di guasto franco a terra [V] X = reattanza generica [Ω] 3 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Xc = reattanza capacitiva [Ω] Xl = reattanza induttiva [Ω] Z = impedenza generica [Ω] Zn = impedenza del conduttore di neutro [Ω] ρ (rho) = resistività elettrica del terreno [Ω·m] 4 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 1 - Parametri del sistema elettrico e strumentazione utilizzata I parametri elettrici del sistema BT in assenza di guasto sono (allegato 2 - figura 8a): ♦ Distribuzione: trifase + neutro ♦ Esercizio del neutro: messo a terra ♦ Tensione di fase (verso terra): 230 V (Valore efficace) ♦ Tensione concatenata (verso le altre fasi): 400 V (Valore efficace) ♦ Natura della tensione: alternata sinusoidale ♦ Frequenza nominale: 50 Hz ♦ Distribuzione per gli utenti: sistema TT La strumentazione utilizzata è stata la seguente: ♦ strumento utilizzato per l’individuazione del guasto: rilevatore di tensione senza contatto ♦ Strumento utilizzato per l’analisi del guasto: amperometro digitale a pinza (pinza amperometrica) per la misura e ricerca di correnti disperse 2 - Situazione Nella zona elettricamente alimentata dal trasformatore (allegato 3 - foto 1 e 2) vengono rilevati, nel periodo 2006-2007, interventi ripetuti, continuativi e sospetti di interruttori automatici differenziali posti a protezione degli impianti elettrici delle utenze BT. 5 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 3 - Rilevazione del guasto A seguito del perdurare dei disservizi indicati al paragrafo precedente, viene effettuato un sopralluogo in corrispondenza dell’abitazione di un utente alimentato dal trasformatore incriminato, e si rileva, immediatamente a valle del gruppo di misura monofase BT (in corrispondenza dei morsetti di alimentazione): V l-n = 230 V V l-t = 380 V V n-t = 210 V La macroscopica anomalia trova inoltre riscontro nel seguente rilievo. In corrispondenza del palo di sostegno della linea aerea BT che alimenta l’utente sopra indicato (posto all’interno della proprietà dell’utente) si osserva (allegato 2 - figura 1): messa a terra del neutro tramite 2 dispersore in corda di rame nudo (sez. 35 mm ). Nel suddetto dispersore si misura (con pinza amperometrica) la circolazione di corrente alternata di valore efficace pari a 0,8 A (allegato 2 - figura 1) e la presenza di tensione V n-t = 210 V (allegato 1, capitolo 2 per approfondimenti). Successivamente, viene effettuato, nella stessa data, un ulteriore sopralluogo in corrispondenza dell’abitazione sottostante (alimentata dal medesimo trasformatore MT/BT) rilevando i seguenti valori: V l-n = 230 V V l-t = 20 V V n-t = 210 V A questo punto appare evidente il guasto a terra di una fase del sistema elettrico (L1, L2 o L3), che determina la messa in tensione del neutro (210 V), la riduzione della tensione verso terra della fase affetta da guasto (20 V) e l’aumento della tensione verso terra delle altre due fasi sane (380 V). Il suddetto dispersore per la messa a terra del neutro, in corrispondenza del quale si rileva tensione (210 V) e circolazione di corrente di 0,8 A, funge da dispersore di raccolta (insieme ad altri) della corrente di guasto che si richiude poi agli avvolgimenti secondari del trasformatore MT/BT (allegato 2 - figura 4 ). E’ plausibile ritenere che, in ragione dei rilievi voltmetrici effettuati, il primo utente monofase BT sia alimentato da una fase del sistema elettrico sana, cioè non affetta da guasto poiché V l-t = 380 V, mentre l’utente sottostante monofase BT sia invece alimentato dalla fase affetta da guasto a terra poiché V l-t = 20 V. E’ stato pertanto richiesto l’intervento della sezione territoriale dell’impresa distributrice di energia elettrica al fine di individuare ed eliminare il guasto nonché stabilirne la competenza. 6 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 4 - Ricerca del guasto La ricerca del guasto è stata condotta con la collaborazione di tecnici dell’impresa distributrice appositamente intervenuti per la circostanza con autoveicolo dotato di carrello elevatore (cestello). Avendo ipotizzato un guasto a terra come anomalia rilevata, in prima istanza si rendeva necessario stabilire se, la causa di tale evento fosse ascrivibile agli utenti oppure al distributore di energia elettrica. Per cui, per risalire al “responsabile” dell’accadimento è stato preliminarmente effettuato il sezionamento di tutti gli impianti elettrici degli utenti BT connessi con la sezione trasformatrice oggetto del guasto, tramite l’apertura manuale di tutti gli interruttori limitatori di potenza in corrispondenza di ogni singolo gruppo di misura (poiché un guasto a terra che permane per un tempo indefinito potrebbe essere provocato dall’impianto utente sprovvisto di idoneo dispositivo differenziale). Dall’esito di queste prove di sezionamento è stato possibile dedurre che l’origine e le cause del guasto non erano riconducibili agli utenti. Infatti, è stato appurato che, nonostante il sezionamento di tutti gli utenti il guasto permaneva integralmente: di conseguenza esso è insito nel sistema elettrico di distribuzione di competenza della società elettrofornitrice. 7 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 5 - Analisi del sistema elettrico BT a valle del trasformatore Dall’uscita del trasformatore MT/BT si dipartono due linee di alimentazione quadripolari (3F+N) separate, denominate linea BT1 e linea BT2 (allegato 2 - figura 2, allegato 3 - foto 1). Ciascuna linea è protetta, all’interno di apposito quadro di distribuzione, da un interruttore automatico magnetotermico con corrente nominale In = 80 A, idoneo per la sola protezione da sovracorrente, quale corto circuito o sovraccarico (allegato 2 - figura 2, allegato 3 - foto 2). Come si osserva dalla documentazione fotografica (allegato 3) e dagli schemi allegati (allegato 2 figure 3 e 4), lungo la linea di bassa tensione a valle del trasformatore, il conduttore di neutro è messo a terra in cinque punti tramite altrettanti dispersori: tre per la linea BT1 e due per la linea BT2 (vedi allegato 1, capitolo 3 per approfondimenti). Il distributore di energia elettrica asserisce che, i dispersori utilizzati per la messa a terra del neutro lungo la linea (allegato 2 - figura 3) sono picchetti di lunghezza 1,5 m infissi per intero nel terreno, ad eccezione di quello indicato al capitolo 5 dell’allegato 1 (corda di rame nudo -Dr2-), anche se, negli schemi, per semplicità di esposizione è raffigurato come gli altri. Inoltre, l’impianto di terra delle masse della sezione trasformatrice MT/BT, denominato Dc, risulta fisicamente separato ed elettricamente indipendente (in ragione della reciproca distanza, geometria ed estensione) dall’impianto per la messa a terra del neutro (allegato 1, capitolo 4 per approfondimenti). Cioè, il conduttore di neutro è messo a terra soltanto lungo la linea BT e non in cabina di trasformazione (sezione MT/BT). I tecnici del distributore asseriscono che il Dc sia costituito presumibilmente da un anello in corda di rame nudo posato nella zona immediatamente circostante al palo di sostegno del trasformatore MT/BT. Come si può osservare dalla figura 4 - allegato 2, essendo quindi il dispersore di cabina Dc a se stante, (separato ed elettricamente indipendente dai dispersori per la messa a terra del neutro), esso non è interessato dalla corrente di guasto ed è quindi esente dall’acquisizione di potenziali pericolosi. La separazione dei due impianti di terra (cabina e neutro) si rende particolarmente utile per evitare il trasferimento di potenziali pericolosi tramite il conduttore di neutro agli utenti BT, i cui impianti elettrici sarebbero certamente sottoposti a sovratensione anche di elevata entità in caso di guasto a terra in cabina (sezione MT/BT) o di intervento degli SPD, qualora vi fosse l’unicità degli impianti di terra (allegato 1, capitolo 4 per approfondimenti). 8 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 6 - Individuazione del guasto L’individuazione del guasto è avvenuta tramite l’utilizzo di un dispositivo rilevatore di tensione senza contatto. Effettuato un sopralluogo preliminare lungo tutta la linea BT, individuati i cinque dispersori per la messa a terra del neutro, - 3 lungo linea BT1 e 2 lungo la linea BT2 (allegato 2 - figura 3) -, avvicinando il rilevatore di tensione senza contatto a ciascun conduttore di terra che collega il dispersore (allegato 2 - figura 5) si è rilevata, in corrispondenza di quattro dispersori la presenza di tensione sul conduttore di neutro (dispersori di raccolta) mentre, in uno soltanto non si è rilevata la presenza di tensione (dispersore di immissione). Quest’ultimo è il dispersore di immissione della corrente di guasto a terra (allegato 3 - foto 3, allegato 2 - figura 5) con potenziale di 20 V, poiché, in corrispondenza di esso è presente e si rileva la connessione a terra del conduttore di fase anziché del conduttore di neutro (allegato 3 - foto 3 e 4). Il collegamento del punto di guasto (connessione a terra di una fase) è stato compiuto, come si osserva nella foto 4 dell’allegato 3, con un morsetto a perforazione azionato tramite attrezzo di manovra nell’erronea convinzione di connettere a terra il conduttore di neutro (guasto franco per resistenza propria). La diagnosi quindi è di un guasto franco monofase a terra per accoppiamento resistivo. Dove, per guasto franco deve intendersi a resistenza propria (Rpg) trascurabile e non a resistenza verso terra (Rtg) nulla. Non è noto se la fase affetta da guasto sia L1, L2 o L3, per cui, l’indicazione L1 come sorgente di guasto evidenziata negli schemi è puramente casuale. Il guasto a terra di una fase del sistema elettrico (non è noto se L1, L2 o L3) determina (allegato 2 figura 8b) la messa in tensione del neutro (210 V), la riduzione della tensione verso terra della fase affetta da guasto (20 V) e l’aumento della tensione verso terra delle altre due fasi sane (380 V). Per cui, alcuni utenti sono alimentati da una fase del sistema elettrico sana, non affetta da guasto, con V l-t = 380 V (ad es. il primo utente misurato), altri invece risultano alimentati dalla fase affetta da guasto a terra con V l-t = 20 V (come il secondo utente misurato). Il guasto è stato così individuato nel sistema elettrico di distribuzione di competenza del distributore, in corrispondenza della linea aerea BT1, al palo di sostegno indicato all’allegato 3 - foto 3 e 5. Sul conduttore di terra del dispersore oggetto del guasto (denominato dispersore di immissione) si rileva la corrente di guasto Ig (detta anche corrente di immissione) di valore pari a 7,95 A (allegato 2 figura 6). 9 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 7 - Osservazioni tecniche La connessione del punto di guasto, effettuata tramite un morsetto a perforazione (allegato 3 - foto 4) è presumibilmente del tutto accidentale e/o involontaria. Infatti, in quel punto avrebbe dovuto avere luogo la messa a terra del conduttore di neutro invece, per errore provocato da uno scambio di conduttori (per un errato riconoscimento degli stessi), è stato erroneamente connesso a terra il conduttore di fase. Errore comunque evitabile, se, una volta terminata l’operazione fosse stata posta in essere una congrua azione di verifica preventiva e successiva. Non è possibile affermare e/o stabilire con certezza il tempo di permanenza del guasto. I tecnici del distributore asseriscono che non sono stati effettuati interventi recenti in corrispondenza della linea o del palo ove è presente il guasto (allegato 3 - foto 3 e 7) Questo, certamente risale all’atto dell’errata connessione a terra del conduttore di fase (non è noto se L1, L2, L3) al palo di sostegno indicato nella foto 3 dell’allegato 3. E’ plausibile ritenere che, il periodo di produzione del guasto risalga presumibilmente alla contestuale installazione della linea indicata nella foto 7 dell’allegato 3 (particolare 1). La derivazione della linea monofase BT affetta da guasto a terra (allegato 3 - foto 7, particolare 1), alimenta una sola utenza dismessa e priva di energia elettrica da parecchi anni (così riferisce il proprietario). In effetti, da un sopralluogo effettuato all’interno del caseggiato, la tesi del proprietario sembra trovare conferma (l’abitazione appare in totale stato di disuso, abbandonata da anni e priva anche del gruppo di misura). Pertanto, anche in considerazione temporale, circa le anomalie riferite dagli utenti BT, il guasto a terra potrebbe insistere anche da tempo remoto (diversi anni). 10 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 8 - Analisi del guasto Il dispersore oggetto del guasto si definisce dispersore di immissione della corrente di guasto a terra (Di). I restanti quattro dispersori per la messa a terra del neutro lungo la linea BT si definiscono dispersori di raccolta (Dr), poiché prelevano la corrente di guasto immessa dal Di che si richiude poi circuitalmente negli avvolgimenti secondari del trasformatore MT/BT (allegato 2 - figure 3 e 4). I Dr (dispersori per la messa a terra del neutro) essendo tra loro connessi in parallelo, assumono tutti il medesimo potenziale (V n-t = 210 V). La corrente di guasto a terra Ig attraversa i vari Dr (dispersori per la messa a terra del neutro) in maniera direttamente proporzionale alle singole resistenze di terra dei Dr; questo, indipendentemente dalla distanza esistente tra Di e Dr, poiché d > 10 l (allegato 1, capitolo 5 per approfondimenti). Essa, equivale alla somma delle singole correnti di ritorno che attraversano ciascun Dr (allegato 2 figure 3 e 4): Non sono note le singole resistenze di terra dei Dr e conseguentemente le relative correnti. Comunque, si rammenta che (allegato 2 - figure 3 e 4): Si osserva che, i dispersori di raccolta, in relazione alla geometria, all’estensione ed alla reciproca distanza, risultano tra loro separati ed elettricamente indipendenti (poiché d >> 10 l, allegato 1, capitolo 5 per approfondimenti), per cui, possono essere considerati come dispersori in parallelo a mutua influenza nulla e, raggruppati e valutati analiticamente senza errori metodologici come un unico dispersore (Dr) parallelo equivalente (allegato 2 - figura 7): 11 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione La resistenza di terra del guasto (Rtg) equivale alla resistenza di terra del dispersore di immissione (Di). La resistenza di terra del neutro (Rtn) equivale alla resistenza di terra parallelo equivalente dei quattro dispersori di raccolta (Dr). La resistenza globale dell’anello di guasto (Rg) equivale quindi alla somma tra Rtg e Rtn (allegato 2 - figura 7). Il circuito elettrico di guasto (allegato 2 - figura 7) si configura con il dispersore di immissione (Di) in serie ai dispersori di raccolta (Dr). Si ricorda che, i dispersori di terra si dicono connessi in serie (tramite il terreno) quando sono attraversati dalla stessa corrente con verso opposto, mentre sono in parallelo quando, collegati tra loro direttamente (tramite conduttore elettrico, nel caso di specie il neutro) disperdono ciascuno una diversa aliquota della corrente complessiva di guasto a terra (allegato 2 - figure 3 e 4). Poiché in corrispondenza della fase affetta da guasto è stato rilevato che: V l-t = 20 V V n-t = 210 V il potenziale elettrico assunto dal conduttore di neutro e rispettivi Dr (210 V) è circa il 90% della forza elettromotrice applicata al circuito di guasto -E- (tensione di fase, 230 V). I rimanenti 20 V vengono invece acquisiti dalla fase affetta da guasto e relativo Di (allegato 3 - figura 7). Dal rilievo di cui sopra deriva che, essendo il guasto di carattere puramente resistivo, la resistenza di terra del guasto (Rtg), ovvero la Rt del Di, è circa il 10% della Rtn (ovvero la Rt dei Dr). 12 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 9 - Analisi delle grandezze in gioco L’analisi del circuito di guasto può essere condotta trascurando l’impedenza della linea (di tipo resistivo) e degli avvolgimenti del trasformatore (di tipo reattivo induttivo) poiché non apprezzabili rispetto alle restanti grandezze in gioco (Rtg e Rtn). Anche la Rpg (resistenza propria del guasto) è pressoché nulla e del tutto ininfluente in ragione dell’effettivo collegamento del punto di guasto compiuto con morsetto a perforazione azionato tramite attrezzo di manovra nell’erronea convinzione di connettere a terra il conduttore di neutro (guasto franco). In relazione alla bassa frequenza di esercizio (50 hz) del sistema elettrico ed alla sezione della linea 2 BT (costituita da cavi di sezione non superiore a 25 mm ), nonché dalla natura stessa del guasto, se ne deduce che il complesso in esame ha un comportamento sostanzialmente ohmico. L’intero circuito di guasto può essere quindi valutato, essendo le grandezze influenti soltanto resistenze di dissipazione (Rt), come circuito meramente resistivo. Come già detto, valutati i Dr come elettricamente indipendenti, la Rtn complessiva equivale al parallelo dei singoli (allegato 2 - figura 7) e cioè: Poiché: La resistenza globale dell’anello di guasto fase-terra (Rg) equivale alla somma tra Rtg e Rtn (allegato 2 - figura 7): 13 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione E trascurando la Rpg: Diventa: Dove E è la forza elettromotrice applica al circuito di guasto che equivale alla tensione verso terra della fase (tensione di fase) in assenza di guasto (230 V). La corrente di guasto (Ig = 7,95 A) è stata invece precedentemente misurata all’atto dell’individuazione del guasto (allegato 2 - figura 6). Da cui, in ragione dei rilievi voltmetrici effettuati in corrispondenza della fase affetta da guasto (allegato 2 - figura 7) : e 14 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione La resistenza di terra del neutro (Rtn), nel circuito di guasto esaminato, si aggira intorno ai 26 Ω, 1 mentre la resistenza verso terra del guasto (Rtg) è molto inferiore, circa 2÷3 Ω ( ). Apparendo in prima istanza la resistività elettrica superficiale del terreno (ρ) circostante i vari dispersori pressoché simile per tutti, tenuto conto che, i dispersori (Di e Dr) hanno (ad eccezione del Dr2) le medesime caratteristiche geometriche ed estensive, considerato che, nel Dr2 circola una corrente di raccolta di soli 0,8 A (in considerazione ai 7,95 A complessivi la Rt del Dr2 è quindi elevata, vedi allegato 1, capitolo 2) è apparentemente poco comprensibile come la Rt del Di (Rtg) sia soltanto 1/10 di quella complessiva dei restanti quattro dispersori in parallelo (Rtn) per la messa a terra del neutro (Dr). Come se, la Rtg (Rt del Di) fosse stata drasticamente abbattuta da qualche elemento metallico di notevole estensione e in intimo contatto con il terreno che, posato in corrispondenza o nelle immediate vicinanze (nel campo di influenza) del Di, abbia significativamente contribuito ad abbassare la Rtg (Rt del Di). Ad una più attenta analisi si osserva che, in effetti, il terreno immediatamente circostante al dispersore di immissione appare chiaramente movimentato e/o riportato di recente come per effetto di una escavazione meccanica (allegato 3 - foto 6). Ad occhio nudo è visibile un abbassamento (assestamento) del terreno che sembrerebbe ricondurre proprio ad uno scavo per la posa di una tubazione (tubazione idrica ?) tracciata adiacente al Di (allegato 3 - foto 6). Se così fosse sarebbe lampante la spiegazione del fenomeno che consta nella Rt del Di (Rtg) immensamente inferiore - 2% - (2,5 Ω) rispetto alla Rtn media di ciascun Dr - 98%- (106 Ω). Si consiglia pertanto un’ulteriore verifica in merito, al fine di appurare in maniera definitiva la verosimiglianza dell’ipotesi sopra indicata che ha determinato un guasto con resistenza verso terra quasi nulla (2,5 Ω), definendo cause, fatti e circostanze della situazione per poi intraprendere i provvedimenti conseguenti. (1) Si rammenta che, per resistenza di terra di un dispersore (Rt) si intende la resistenza elettrica di dissipazione del medesimo ovvero, l’attitudine della porzione di terreno (volume significativo) circostante al dispersore ad opporsi al passaggio di una corrente elettrica (c.c. o c.a., poiché un dispersore interrato ha un comportamento sostanzialmente ohmico a bassa frequenza), indipendentemente dal verso di percorrenza della stessa, la quale può essere quindi immessa o prelevata dal dispersore (vedi app. 1, cap. 5 per approfondimenti). La resistenza di terra (Rt) di un qualunque dispersore, è un parametro estremamente variabile, strettamente correlato alle caratteristiche geoelettriche momentanee del terreno circostante, le quali influiscono direttamente sulla resistività elettrica del suolo (oltre alla dipendenza dell’estensione del dispersore). Per cui, tipologia del terreno, morfologia e natura dei materiali costituenti il sottosuolo, grado di porosità, condizioni climatiche, contenuto di umidità e temperatura (suscettibili di provocare ad es. fenomeni essiccativi e di congelamento) determinano variazioni anche significative in ordine alla Rt di un dispersore. Quindi, alla luce delle considerazioni sopra esposte, appare quanto meno illogico utilizzare, come spesso accade, diversi decimali oltre la virgola per l’indicazione della Rt, nell’erronea ed apparente convinzione di raggiungere un risultato a migliore precisione. 15 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 10 - Considerazioni Qualora i Dr fossero uguali per geometria ed estensione (non è questo il caso), sarebbe possibile (note le caratteristiche indicate), risalire alla resistività elettrica media apparente del terreno all’interno del volume significativo circostante i Dr, (nell’ipotesi di resistività media uguale per tutti i Dr e terreno omogeneo con caratteristiche isotrope (2) ). Infatti, essendo: Rtn ≈ 26,5 Ω Ipotizzando i quattro Dr a picchetto di lunghezza 1,5 m (come da indicazioni del distributore) totalmente interrati, la Rt media del singolo dispersore diventa: Dove Rt è la resistenza di terra media del singolo Dr per la messa a terra del neutro nelle condizioni sopra specificate. A questo punto è possibile risalire alla resistività media del terreno nell’ipotesi indicata: Dove: ρ → resistività media del volume significativo di terreno circostante i Dr posti eguali. P → porzione del Dr a picchetto interrata (1,5 m). (2) Un terreno è considerato omogeneo (e isotropo) dal punto di vista elettrodispersivo, quando, in ogni suo punto all’interno del volume significativo, presenta la medesima resistività elettrica (vedi allegato 1, capitolo 5 per approfondimenti). 16 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 11 - Cause oggettive Le cause oggettive primarie e conseguenti, ascrivibili alla produzione del guasto in oggetto sono sostanzialmente le seguenti: 1- Connessione accidentale a terra di un conduttore di fase del sistema elettrico (non è noto se L1, L2 o L3) anziché del conduttore di neutro in corrispondenza del palo di sostegno indicato nella foto 3 dell’allegato 3 della linea aerea BT1 indicata nella foto 7 dell’allegato 3. 2- Totale assenza di apposito dispositivo di protezione in grado di rilevare il guasto ed aprire conseguentemente il circuito (interruttore automatico differenziale). La protezione della linea risulta effettuata esclusivamente tramite interruttori magnetotermici con In = 80 A (allegato 2 figura 2), certamente non in grado di intervenire per guasto a terra in considerazione alla ridotta corrente di guasto (circa 8 A) limitata delle resistenze di terra in gioco (Rtg e Rtn). 3- Assenza o non esaustiva azione di verifica ordinaria e straordinaria la quale, avrebbe permesso la rilevazione immediata del guasto. 12 - Conseguenze al sistema elettrico Il guasto a terra perdura per un tempo indefinito, creando situazioni pericolose, anomalie e conseguenze al sistema elettrico sotto riportate: a) Messa in tensione del conduttore di neutro in corrispondenza di tutta la linea elettrica BT alimentata dal medesimo trasformatore MT/BT a valle del quale è presente il guasto. b) Sovratensione verso terra permanente a frequenza di rete (50 hz) in corrispondenza delle due fasi sane (non affette da guasto). 17 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 13 - Conseguenze per gli utenti Conseguenze riscontrabili per gli utenti BT (mono o trifase) connessi alla sezione trasformatrice MT/BT alimentante il guasto: 1) Aumento della corrente di dispersione verso terra degli impianti elettrici utilizzatori (causa sovratensione) con maggiori probabilità di intervento degli interruttori differenziali. 2) Aumento della sollecitazione dielettrica per l’isolamento dei componenti elettrici con maggiori probabilità di guasto e/o riduzione della vita utile degli stessi. 3) Guasto ad eventuali SPD varistometrici installati negli impianti utente poiché, la sovratensione permanente instauratasi a seguito del guasto a terra, risulta di norma nettamente superiore alla Uc (tensione verso terra massima continuativa sopportabile dall’SPD). 4) Aumento della corrente di guasto a terra presso gli utenti con valori maggiori di Vt (tensione totale di terra). 5) Aumento del rischio di elettrocuzione per gli utenti in caso di contatto diretto, dovuto alla maggiore tensione di esercizio. 6) Impianto elettrico e dispositivi di protezione utente non progettati per la maggiore tensione permanente applicata, con maggiori probabilità di funzionamento mancato e/o irregolare. 7) Sostanziale inversione di polarità dell’alimentazione elettrica, particolarmente evidenziata non solo negli apparecchi di comando unipolari (ad es. interruttori circuito luce che necessitano dell’interruzione del conduttore di fase), ma soprattutto da apparecchiature elettroniche suscettibili a tale inconveniente (ad es. caldaie di riscaldamento) con conseguente messa fuori servizio (blocco). 8) Tensioni di passo, nelle immediate vicinanze dei Dr, a volte inammissibili per l’uomo ed in particolar modo per bovini ed equini (in ragione della maggiore distanza tra arti anteriori ed inferiori), specie se la resistività superficiale del terreno circostante i Dr è di valore ridotto. 18 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 14 - Eliminazione del guasto Successivamente all’individuazione del guasto a terra ne è seguita la sua eliminazione tramite il sezionamento manuale della linea monofase BT che alimenta il guasto (allegato 3 - foto 7 e 8) in corrispondenza del palo di sostegno indicato all’allegato 3 - foto 7 e 9, immediatamente precedente al punto di guasto (palo indicato nella foto 3). L’intervento manuale di interruzione dell’alimentazione tramite sezionamento (allegato 3 - foto 8), effettuato da tecnici del distributore, è stato possibile poiché la linea monofase BT affetta da guasto a terra (allegato 3 - foto 7), alimenta una sola utenza attualmente dimessa (abitazione semi-diroccata) e già priva di energia elettrica. In tempo successivo (alcuni giorni seguenti) al sezionamento della linea sopra indicata, è stata data attuazione (sempre da tecnici del distributore) all’eliminazione vera e propria del guasto: disconnessione del conduttore di fase a terra (in corrispondenza del palo oggetto del guasto) e messa a terra del neutro utilizzando il medesimo morsetto a perforazione (allegato 3 - foto 10). Una volta effettuato quest’ultimo intervento, la precedente linea affetta da guasto (allegato 3 - foto 7) è rimasta ugualmente sezionata, poiché come detto, non alimenta alcun carico. Di conseguenza, l’ex dispersore di immissione, non contribuisce ad abbassare la complessiva Rtn. Attenzione, ora si parla di ex dispersore di immissione poiché il guasto è stato eliminato, per cui, essendo venuta a mancare la sorgente di guasto non può più essere considerato come tale. Quindi, la ex Rtg (ca. 2,5 Ω), assumerebbe invece la configurazione di una Rtn qualora, la precedente linea affetta da guasto a terra venisse riconnessa alla rete di distribuzione. Ad eliminazione di guasto avvenuta risultano cessati (nei mesi successivi e fino a data odierna), gli interventi ripetuti dei differenziali, imputabili al guasto a terra in rete BT. 19 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 15 - Intervento conseguente Ad eliminazione del guasto avvenuta, viene effettuato un immediato sopralluogo in corrispondenza dell’abitazione precedentemente oggetto di rilevazione del guasto per valutare le conseguenze apportate dall’intervento effettuato; si rileva: V l-n = 240 V V l-t = 240 V V n-t = 0,5 V Come si può ben notare, i parametri elettrici del sistema risultano ora corretti, a riprova della validità della diagnosi e dell’intervento di eliminazione del guasto effettuati. La modesta tensione verso terra acquisita dal conduttore di neutro rientra nella norma, ed è provocata da correnti di squilibrio del sistema trifase che, con diverse utenze monofasi connesse non può certamente essere di tipo simmetrico (si rimanda ad analisi dedicata l’approfondimento dell’argomento). La tensione acquisita dal conduttore di neutro equivale al prodotto tra il valore efficace istantaneo della corrente che lo attraversa e il valore dell’impedenza del conduttore di neutro stesso (V n-t = In x Zn). Misura e verifica della corrente di dispersione in corrispondenza dell’impianto elettrico dell’utente (allegato 2 - figura 9). - Precedentemente all’eliminazione del guasto, utilizzando la pinza amperometrica, inserendo lo strumento immediatamente a valle del gruppo di misura (a monte di ogni altro componente o dispositivo), con la modalità di prova indicata in figura 9 - allegato 2, si rileva una corrente di dispersione I∆ di: I∆ = 7,2 mA - Con medesimo procedimento, tecnica di misura e condizioni di prova si rileva (allegato 2 - figura 9b), successivamente all’eliminazione del guasto a terra accorso in linea BT Enel: I∆ = 2,1 mA Si osserva quindi che, a seguito dell’eliminazione del guasto a terra, la corrente di dispersione (I∆) dell’impianto elettrico utente si è notevolmente ridotta (oltre 3,5 volte). Tensione di fase con guasto (V l-t) = 380 V → che equivale ad un aumento del 58% Tensione di fase post-guasto (V l-t) = 240 V Corrente di dispersione con guasto (I∆) = 7,2 mA → che equivale ad un aumento del 243% Corrente di dispersione post-guasto (I∆) = 2,1 mA 20 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Ossia, con il guasto in corso la I∆ è aumentata con proporzione quadratica, cioè di ben quattro volte rispetto all’aumento della tensione verso terra applicata all’impianto. Si conclude pertanto che, la resistenza di isolamento (R iso) verso terra di un impianto elettrico utilizzatore, non è lineare con il valore di tensione applicata ovvero, decresce in maniera significativa (provocando aumento della corrente di dispersione verso terra I∆) anche per modesti aumenti della tensione di esercizio, a causa della maggiore sollecitazione dielettrica degli isolamenti di componenti ed apparecchiature, sottoposti in maniera a volte inammissibile e non progettati ad un aumento del valore di tensione nominale. Il principio sopra esposto è di validità del tutto generale per i comuni impianti elettrici utilizzatori BT. 16 - Prescrizioni per gli utenti Dall’analisi generale del guasto emerge l’importanza per gli utenti BT di utilizzare una distribuzione elettrica con sistema TT (impianto di terra delle masse utente separato dall’impianto di terra del neutro del distributore) e mai TN (impianto di terra unico per le masse dell’utente e la messa e terra del neutro), peraltro vietato dalle norme CEI. Infatti ciò, avrebbe provocato nel caso di specie, la messa in tensione di tutte le masse metalliche dell’impianto elettrico utente collegate all’impianto di terra, portandole alla tensione acquisita dal neutro per effetto del guasto (210 V). Questo evento determinerebbe conseguenze disastrose. 21 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 17 - Valutazione finale In un impianto elettrico utilizzatore con sistema di distribuzione TT, per assicurare l’intervento dell’interruttore differenziale dell’utente BT al primo guasto a terra, deve essere soddisfatta la seguente relazione: Essendo che, come già specificato: Deve essere: Dove, nello specifico, la Rg equivale alla somma tra la resistenza di terra del dispersore utente (Rt) e la Rtn. Per cui, per guasto franco a terra diventa: Si ricorda che, la resistenza di terra (Rt) del dispersore utente, par garantire la protezione contro i contatti indiretti deve essere inferiore a: 22 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Dove: - Vc è la tensione di contatto massima consentita permanente per un tempo indefinito sulle masse dell’impianto elettrico dell’utente. Essa è stabilita in 50 V in ambienti ordinari dalle norme CEI. - I∆n è la corrente differenziale nominale (sensibilità) dell’interruttore automatico differenziale posto a protezione dell’impianto utente. Essendo consentito l’utilizzo di interruttori differenziali, per la protezione dell’utente BT, con I∆n ≤ 1 A (art. 5, c. 6, d e l DPR 447/91 in vigore all’epoca dell’analisi), la resistenza di terra del neutro (Rtn) non deve superare: Inserendo i valori numerici nell’equazione: In definitiva, affinché sia assicurata l’apertura del circuito al primo guasto a terra nell’impianto utilizzatore, è necessario che, sia l’utente, sia il distributore mantengano i propri impianti, ciascuno a fronte delle rispettive competenze, in maniera complementare. In particolare l’utente dovrà dotarsi di idonea protezione differenziale, mentre il distributore dovrà assicura una Rtn inferiore al valore sopra calcolato (180 Ω). Tale valore peraltro, anche se congruo ai fini sopra specificati, potrebbe comunque rivelarsi eccessivo in caso di sovratensione per accoppiamento resistivo o induttivo della linea BT, a seguito di fulminazione diretta o indiretta. In questo caso la Rtn dovrebbe essere inferiore a 10 Ω. 23 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 18 - Sintesi e conclusioni Il guasto a terra in esame è stato prodotto per erronea connessione a terra del conduttore di fase al posto del conduttore di neutro lungo la linea BT, presumibilmente durante l’operazione di posa della linea oggetto del guasto effettuata da tecnici Enel. Esso perdura per un tempo indefinito. Sarebbe consigliabile in generale, nelle operazioni di connessione a terra del neutro, un’attenta azione di accertamento, verifica e controllo circa la validità delle azioni poste in essere, prima di ripristinare l’alimentazione al sistema. E’ inoltre auspicabile una congrua azione di verifica programmata, periodica e preventiva, nonché l’installazione di dispositivi atti quanto meno al rilevamento del guasto a terra (rilevatore differenziale). Nonostante il guasto occorso si ritiene, in considerazione alle osservazioni di cui al capitolo 17, sufficientemente ridotta la Rtn (ca. 26 Ω), nonostante non si usufruisca del contributo dell’ex dispersore di immissione (ex Rtg ca. 2,5 Ω), poiché la medesima linea, precedentemente affetta da guasto a terra, è rimasta tuttora sezionata. Tanto più bassa è la Rtn, tanto più prossimo il conduttore di neutro rimane vincolato al potenziale zero e tanto inferiore è il potenziale che esso assume a seguito di guasto. 24 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Allegato 1 - Approfondimento tecnico 1 - Funzionamento degli strumenti di misura Rilevatore di tensione senza contatto L’apparecchio emette un segnale acustico ed una segnalazione luminosa qualora, accostato al componente elettrico in esame, rilevi un valore di tensione alternata (con frequenza 50÷60 hz) superiore a 70 V. Pinza amperometrica per misura e ricerca di correnti disperse E’ in grado di effettuare misure di correnti disperse e di linea (assorbite). Per la prima, si inseriscono, avendo in esame una linea monofase, i due conduttori (L e N) all’interno del toroide della pinza (allegato 2 - figura 9); lo strumento rileva automaticamente la differenza tra l’intensità di corrente che circola nei due conduttori (cioè la corrente dispersa o differenziale I∆) che viene quindi visualizzata sul display. Per la seconda, è sufficiente inserire un conduttore (normalmente quello di fase -L-) all’interno del toroide; lo strumento rileva e visualizza sul display la corrente assorbita. 2 - Considerazioni in merito a Rtn2 Conoscendo la corrente circolante nel dispersore per la messa a terra del neutro realizzato in corda di rame nudo ubicato all’interno della proprietà dell’utente (Ig2 = 0,8 A, allegato 2 - figura 1) e, misurata la tensione assunta dal conduttore di neutro (V n-t = 210 V), è possibile risalire alla reale resistenza di terra del dispersore in oggetto, che si rileverà successivamente essere il Dr2 (Rtn2): 25 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 3 - Messa a terra del neutro Molteplici sono le ragioni della messa a terra del neutro in un sistema elettrico di distribuzione BT, tra le quali si annovera: 1. Consentire all’utente BT l’apertura del circuito al verificarsi del primo guasto a terra nel proprio impianto tramite l’utilizzo di dispositivi differenziali (il neutro a terra assicura l’instaurarsi di una congrua corrente di guasto di natura ohmica, la quale può essere prontamente rilevata ed interrotta dai dispositivi di protezione differenziale); 2. Consentire al conduttore di neutro di rimanere a potenziale prossimo allo zero anche in caso di guasto a terra presso l’utente o lungo la linea BT, purché la resistenza di terra del neutro (Rtn) sia sufficientemente bassa; 3. Evitare che, a seguito di guasto tra l’avvolgimento primario e secondario (con accidentale contatto) del trasformatore MT/BT che non interessa la carcassa metallica connessa a terra, il neutro possa assumere la piena tensione verso terra della linea MT con conseguenze catastrofiche (e consentire quindi l’intervento delle relative protezioni sul lato MT); 4. Ridurre l’intensità della sovratensione sulla linea BT a seguito di fulminazione diretta o indiretta; 5. Evitare sovratensioni alla linea BT per induzione elettrostatica; 6. Evitare sovratensioni per ferrorisonanza della linea; 7. Evitare la messa in tensione del neutro in caso di interruzione del conduttore stesso. 4 - Impianto di terra del neutro e delle masse di cabina Il distributore di energia elettrica realizza di norma due impianti di terra separati nell’ambito del sistema elettrico di distribuzione BT: 1 - impianto di terra delle masse di cabina (Dc) 2 - impianto di terra del neutro 26 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Come già detto il distributore si premura di rendere i due impianti di terra fisicamente ed elettricamente separati-indipendenti (il conduttore di neutro viene messo a terra lungo la linea BT, ma non in cabina). Il primo ha la funzione di garantire la protezione contro i contatti indiretti in caso di guasto a terra sia sul lato MT che sul lato BT, oltre ad assicurare il corretto funzionamento degli SPD (allegato 3 - foto 1). Il secondo invece, espleta la funzione indicata nel precedente capitolo. Le ragioni ed i vantaggi della separazione di tali impianti di terra risiedono principalmente nelle seguenti osservazioni: a) Evitare che, a seguito di guasto a terra in corrispondenza della sezione trasformatrice (o cabina) accorso alla linea MT o BT, il potenziale assunto dal dispersore di cabina (Dc) possa essere trasferito agli utenti BT tramite il conduttore di neutro se questi avesse il medesimo impianto di terra. E’ utile ricordare che, in Italia la linea MT viene esercita a neutro isolato, oppure (di recente) a neutro messo a terra in cabina primaria AT/MT tramite impedenza con bobina di Petersen. A seguito di guasto a terra in cabina riguardante la linea elettrica MT, la tensione totale di terra (Vt) che viene a crearsi è uguale (essendo il dispersore un elemento ohmico) al prodotto tra la resistenza di terra del dispersore di cabina (Rtc) e la corrente di guato a terra (Ig) che lo 1 attraversa → Vt = Rtc · Ig ( ) La Ig è diversa per intensità e natura, a seconda che la linea MT sia esercita a neutro isolato ovvero a terra con impedenza. Nel primo caso essa è di natura sostanzialmente capacitiva (in dipendenza quindi dell’estensione della linea), nel secondo caso è invece di tipo ohmicoinduttiva (in ragione dalla Rt del dispersore e dalla induttanza X della bobina di Petersen). In entrambe le situazioni, per formulare una valutazione nel merito si rende necessaria la conoscenza del valore efficace della corrente di primo guasto franco monofase a terra per linea MT, che fornisce a richiesta il distributore. Considerando che, specialmente nelle sezioni MT/BT non dotati di cabina propria (come il caso di specie), la Rtc è spesso eccessiva per garantire un buon livello di sicurezza; ne deriva che, vengono a crearsi a seguito di guasto a terra dei valori di Vt sulle masse di cabina elevati e pericolosi, non di rado inammissibili (Vt = Rt · Ig). La tensione totale di terra (Vt) così prodotta (anche se non pericolosa per gli utenti all’interno della cabina poiché il piano di calpestio è sostanzialmente equipotenziale se è presente nella parte sottostante un adeguato dispersore a maglia) verrebbe quindi trasferita all’utente BT tramite il conduttore di neutro, qualora vi fosse un impianto di terra unico. (Con rischio di cedimento dell’isolamento verso terra degli apparecchi, la cui massa collegata a terra, avendo l’utente un sistema di distribuzione TT, rimane a potenziale zero). b) Evitare pericolosi ed imprevedibili innalzamenti del potenziale del neutro a seguito di fulminazione diretta della linea MT conseguenti all’intervento dei limitatori di sovratensione (SPD) spinterometrici. Sovratensione di elevatissima intensità, in grado di provocare danni ingenti e incendio agli utenti BT, che verrebbe trasferita per intero ai medesimi tramite il conduttore di neutro qualora vi fosse unicità tra gli impianti di terra. 27 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. 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Per cui, i due impianti e le rispettive masse potrebbero, in caso di guasto a terra essere sottoposti a potenziali differenti mettendo a rischio coloro che ne venissero contemporaneamente in contatto (specialmente se i pali di sostegno della linea area BT sono metallici o di materiale elettroconduttore). Generalmente il problema non sussiste poiché, eventuali masse nono sono di norma contemporaneamente accessibili. ( 1) Si trascura, a favore della sicurezza e per semplicità di esposizione, la differenza tra corrente di guasto Ig e corrente di terra It. Si sovviene pertanto nella suddetta analisi Ig = It . Si rammenta: Ig = corrente complessiva di guasto a terra. It = aliquota della corrente di guasto a terra che attraversa il dispersore oggetto di analisi. L’ipotesi sopra esposta (Ig = It) risulta realistica soltanto in sistemi di distribuzione MT con linea aerea in assenza di fune di guardia, mentre, è alquanto approssimativa (e spesso errata), qualora la linea MT sia distribuita in cavo, in quanto, essendo l’armatura di questo connesso a terra alle due estremità, la Ig si ripartisce tra i vari dispersori di cabina MT/BT di norma tra loro interconnessi, comportando così una It inferiore e quindi una riduzione della Vt del dispersore considerato. La medesima considerazione vale per le linee aeree dotate di fune di guardia che collega i tralicci metallici di sostegno per la protezione da fulminazione diretta: la It è solo una minima quota della Ig, che viene ripartita tra tutti i dispersori per la messa a terra dei singoli sostegni di materiale elettroconduttore. 5 - Interferenza tra dispersori In generale, due dispersori si dicono elettricamente indipendenti quando, durante l’iniezione di corrente, la distribuzione del potenziale sulla superficie del suolo dell’uno non interseca quello dell’altro all’interno del volume significativo. Ossia, quando l’interdistanza è tale da poter considerare nulla la reciproca influenza. Il volume significativo è quella zona di terreno circostante il dispersore che influenza sostanzialmente la resistenza di terra. Esso, si estende per in raggio pari a cinque volte la dimensione massima del dispersore a partire dal centro dello stesso (per un picchetto la dimensione massima è la lunghezza, per una rete magliata la diagonale). Ad esempio, per un picchetto di lunghezza 1,5 m, totalmente interrato, il volume significativo è quello che si estende per un raggio di circa 7,5 m nei dintorni del dispersore. Per cui, qualora si abbiano più dispersori in parallelo, bisogna collocarli ad una distanza tale che l’uno, non rientri all’interno del volume significativo dell’altro (nel caso portato in esempio, l’interdistanza ottimale tra due picchetti di l=1,5 m è 15 m, poiché 7,5 m è il campo di influenza dell’uno e 7,5 m è il campo di influenza dell’altro). Questo principio è di validità del tutto generale, indipendentemente dalla forma geometrica e dall’estensione del dispersore ed è utile anche per effettuare misure della resistenza di terra (di cui non si tratta). 28 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Il volume di terreno che influenza in maniera preponderante la resistenza di terra (volume significativo) si trova nelle immediate vicinanze del dispersore (il 50% della Rt è concentrata in un volume di raggio 2 volte la dimensione massima). La mutua influenza tra dispersori in parallelo non sufficientemente distanziati, determina un aumento complessivo della resistenza di terra, poiché i campi di influenza dei singoli dispersori vengono sovrapposti. L’influenza reciproca è nulla quando, la resistenza di terra complessiva dei dispersori in parallelo equivale al parallelo delle singole resistenze di terra di ciascun dispersore. In base a quanto sopra esposto, in merito all’interferenza elettrica tra dispersori generici connessi in parallelo, è possibile dimostrare analiticamente e praticamente che, quando: d > 10 p i dispersori possono ritenersi elettricamente indipendenti qualunque sia la resistività del terreno. Dove: d = interdistanza tra i dispersori misurata a partire dal centro degli stessi p = porzione della dimensione significativa (massima) del dispersore interrata (poiché non sempre il dispersore è completamente interrato, ad esempio il picchetto ha spesso l’estremità superiore esterna al terreno). Qualora i dispersori in parallelo abbiano una interdistanza inferiore, non sono più indipendenti ma i campi di influenza si sovrappongono. Per cui, si rende necessario procedere ad un’adeguata valutazione del complesso in ordine a geometria, estensione, interdistanza ed effettiva posizione. Quindi, per risalire in forma analitica alla resistenza di terra complessiva, si introduce un apposito coefficiente di interferenza, che si estrinseca in una resistenza aggiuntiva (dovuta alla mutua influenza) come termine da inserire in serie ai dispersori valutati dapprima come indipendenti. 29 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Allegato 2 Schemi, disegni e figure inerenti all’analisi di guasto effettuata 30 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. L LINEA BT 2 n° 1 All’utenza Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione N Ig 2 Palo di sostegno all’interno della proprietà dell’utente Conduttore di terra Figura 1 – Rilevazione del guasto: misura della corrente circolante nel dispersore a corda per la messa a terra del neutro al palo di sostegno posto all’interno della proprietà dell’utente (Dr2). Ig 2 Terreno Punto di connessione tra conduttore e dispersore (in pozzetto ispezionabile) Pinza amperometrica Dispersore per la messa a terra del neutro – corda di rame nudo sez. 35 mm2 – (Dr 2) 0,8 A 31 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Figura 2 - Schema elettrico unifilare della sezione trasformatrice MT/BT oggetto del guasto. LINEA MT TRASFORMATORE MT/BT LINEE BT MAGNETOTERMICO 1 MAGNETOTERMICO 2 In=80 A In=80 A LINEA BT 1 LINEA BT 2 Continua a figura 3 Continua a figura 3 32 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Figura 3 – Dispersori per la messa a terra del neutro lungo la linea BT. Evidenziato in rosso: percorso della corrente di guasto a terra Ig. Ig=Ig1+Ig2+Ig3+Ig4 33 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Figura 4 - Schema elettrico equivalente alla figura 3. Si evidenzia in rosso la circolazione della corrente di guasto a terra (Ig=Ig1+Ig2+Ig3+Ig4) 34 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Punto di guasto L LINEA BT1 L N N LINEA BT2 Palo di sostegno Conduttore di terra Figura 5 – Individuazione del guasto tramite rilevatore di tensione senza contatto accostato al conduttore di terra. - Di = dispersore di immissione della corrente di guasto a terra. Rilevatore di tensione senza contatto - Dr1 = dispersore di raccolta n°1 della corrente di guasto a terra. Terreno Ig Ig1 Di 35 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Dr1 Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Punto di guasto L L LINEA BT1 LINEA BT2 N N Palo di sostegno Conduttore di terra Figura 6 – Misura della corrente di guasto a terra Ig (corrente di immissione) in corrispondenza del conduttore di terra del palo oggetto del guasto. - Di = dispersore di immissione della corrente di guasto a terra. Pinza amperometrica 7,95 A - Dr1 = dispersore di raccolta n°1 della corrente di guasto a terra. Terreno Ig Ig1 Dr1 Di 36 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Rpg≈0Ω Ig=7,95A L Ig=7,95A N Ig=7,95A Figura 7 - Circuito elettrico di guasto equivalente a parametri concentrati. VL-T = 20 V L E = VL-N = 230 V Evidenziato in rosso: circolazione della corrente Ig. L Di Rtg=2,5Ω Dr Rtn=26,5Ω T VN-T = 210 V Ig=7,95A Ig=7,95A N N Ig=7,95A 37 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione CIRCUITO SANO IN ASSENZA DI GUASTO L1 a) N T L3 L2 L1- L 2 L2- L 3 L3- L 1 L1- N L2- N L3- N L1- T L2- T L3- T N- T 400 V 400 V 400 V 230 V 230 V 230 V 230 V 230 V 230 V 0V 38 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione CIRCUITO IN ESAME AFFETTO DA GUASTO A TERRA T L1 b) N L3 L2 L1- L 2 L2- L 3 L3- L 1 L1- N L2- N L3- N L1- T L2- T L3- T N- T 400 V 400 V 400 V 230 V 230 V 230 V 20 V 380 V 380 V 210 V Figure 8 a) b) - Sistema elettrico delle tensioni ipotizzando il guasto a terra in corrispondenza della fase L1 (b). 39 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione GRUPPO MISURA UTENTE Pinza amperometrica F N 7,2 mA a) Figura 9 – Misura della corrente di dispersione I∆ nell’impianto elettrico dell’utente in cui è stato rilevato il guasto: IMPIANTO ELETTRICO a) con guasto a terra in corso UTENTE b) con guasto a terra eliminato GRUPPO MISURA UTENTE Pinza amperometrica F N 2,1 mA b) IMPIANTO ELETTRICO UTENTE 40 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Allegato 3 Documentazione fotografica 41 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 1 5 2 2 4 6 7 8 Foto 1 - Sezione trasformatrice MT/BT Particolare n°: 1 - SPD spinterometrici a gas 2 - Linea MT 3 - Trasformatore MT/BT 4 - Linea BT 1 5 - Linea BT 2 6 - Quadro BT illumin. Pubblica 7 - Quadro BT di distribuzione 8 - Conduttore di terra per la connessione al dispersore delle masse MT, BT, e SPD per linea MT 42 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Foto 2 - Quadro di distribuzione BT all’interno del quale trovano ubicazione due interruttori automatici magnetotermici per il sezionamento e la protezione della linea BT 1 e BT 2. 43 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 1 2 3 Foto 3 - Palo di sostegno linea aerea BT in corrispondenza del quale si rileva la connessione a terra accidentale di una fase del sistema elettrico Particolare n°: 1 - Individuazione del guasto: punto di connessione a terra di una fase 2 - Conduttore di terra del dispersore di immissione (che collega a terra la fase) 3 - Dispersore di immissione della corrente di guasto a terra 44 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 2 3 1 4 5 5 Foto 4 - Punto di accidentale connessione a terra della fase in corrispondenza del palo di sostegno Particolare n°: 1 - Individuazione del guasto: punto di connessione a terra di 2 - Linea monofase BT che alimenta il guasto una fase 4 - Conduttore di terra del dispersore di immissione (che collega a terra la fase) 3 - Linea monofase BT che alimenta un’utenza attualmente dismessa 5 - Palo di sostegno oggetto del guasto 45 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. 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Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 1 2 3 3 Foto 7 - Palo di sostegno immediatamente precedente al punto di guasto, in corrispondenza del quale è stato effettuato il sezionamento manuale della linea monofase BT affetta da guasto a terra Particolare n°: 1 - Linea monofase BT che alimenta il guasto 2 - Punto di sezionamento manuale della linea monofase BT che alimenta il guasto 3 - Palo di sostegno 47 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. 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Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione Foto 9 - Targhetta identificativa del palo di sostegno oggetto della linea sezionata. 49 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico declina qualsiasi responsabilità per errori ed omissioni eventualmente presenti nel sito. Analisi di guasto a terra su una rete di bassa tensione 2 2 1 3 4 3 Foto 10 - Eliminazione del guasto: disconnessione del conduttore di fase a terra e messa a terra del neutro in corrispondenza del palo oggetto del guasto Particolare n°: 1 - Eliminazione del guasto: messa a terra del neutro 2 - Si evince chiaramente il precedente punto di connessione accidentale a terra del conduttore di fase tramite morsetto a perforazione 3 - Palo di sostegno 4 - Conduttore per la messa a terra del neutro 50 Le informazioni contenute nel presente documento sono tutelate dal diritto d’autore e possono essere usate solo in conformità alle norme vigenti. In particolare Voltimum Italia s.r.l. a socio Unico si riserva tutti i diritti sulla scheda e su tutti i relativi contenuti. Il materiale e i contenuti presentati nel documento sono stati attentamente vagliati e analizzati, e sono stati elaborati con la massima cura. In ogni caso errori, inesattezze e omissioni sono possibili. 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