> Definizione di matrice < Dati due numeri naturali m e n si definisce matrice di tipo (m,n) l’insieme di m•n numeri reali disposti ordinatamente su m righe orizzontali e n colonne verticali Se m = n si ha una matrice quadrata di ordine m ⎡ a11 ⎢a ⎢ 21 ⎢ a31 ⎢ ⎢ ... ⎢⎣ am1 a12 a22 ... ... a32 ... ... am 2 ... ... a1n ⎤ a2 n ⎥⎥ a3n ⎥ ⎥ ... ⎥ amn ⎥⎦ > Elementi di una matrice < Tutti i numeri della matrice sono detti elementi e sono caratterizzati da una coppia di indici: il primo indica la riga e il secondo indica la colonna. La numerazione degli indici inizia in alto a sinistra. Per una generica matrice A si scrive A = [aik ] 1 <= i <= m 1 <= k <= n > Matrici particolari < MATRICE RIGA MATRICE COLONNA MATRICE NULLA A(1,n) A(m,1) Z = [zik], zik = 0 > Elementi corrispondenti < a xy ∈ A ∧ bwz ∈ B a xy corrispond ente bwz ↔ x = w ∧ y = z > Relazione tra matrici < MATRICI UGUALI MATRICI SIMILI MATRICE OPPOSTA TRASPOSTA Scambio ordinato di righe e colonne A( m , n ) = B ( m , n ) ↔ aik = bik A( m , n ) ≈ B ( r , s ) ↔ m = r ∧ n = s A = [aik ] ↔ − A = [− aik ] A = [aik ] ↔ AT = [a ' ki ] 1 > Matrici quadrate < DIAGONALI Principale: Insieme di tutti gli elementi che hanno i due indici uguali Secondaria: Insieme di tutti gli elementi i cui indici hanno somma n+1 ⎡ a11 ⎢a A = ⎢ 21 ⎢a31 ⎢ ⎣a41 a12 a22 a13 a23 a32 a42 a33 a43 a14 ⎤ a24 ⎥⎥ a34 ⎥ ⎥ a44 ⎦ MATRICE DIAGONALE Tutti gli elementi che non fanno parte della diagonale principale sono nulli. i ≠ k → aik = 0 MATRICE UNITA’ O IDENTICA (In) Matrice diagonale in cui gli elementi della diagonale principale sono uguali a 1. Il numero di Kronecker riassume i possibili valori di questa matrice: ⎧i = k → 1 ⎩i ≠ k → 0 δ ik = ⎨ MATRICE TRIANGOLARE Matrice in cui gli elementi che si trovano al di sopra o al di sotto della diagonale principale sono nulli. Nel primo caso la matrice è triangolare inferiore, nel secondo triangolare superiore. i > k → aik = 0 Triangolare superiore i < k → aik = 0 Triangolare inferiore MATRICE SIMMETRICA Matrice in cui gli elementi simmetrici rispetto alla diagonale principale sono uguali. aik = aki MATRICE EMISIMMETRICA Matrice in cui gli elementi simmetrici rispetto alla diagonale principale sono uguali e opposti. aik = − aki 2 > Algebra delle matrici < Il calcolo matriciale definisce alcune operazioni eseguibili sulle matrici e le loro proprietà. Le principali operazioni tra matrici sono somma, differenza, prodotto e potenza. > Somma di matrici < CONFORMABILITA’ I due operandi sono matrici simili. DEFINIZIONE Date due matrici A e B di tipo (m,n), si definisce somma di A e B (A+B) la matrice di tipo (m,n) i cui elementi sono la somma algebrica degli elementi corrispondenti di A e B. S = A + B = [aik + bik ] PROPRIETA’ Commutativa Associativa Elemento neutro Somma con l’opposto A+B=B+A (A + B) + C = A + (B + C) Matrice nulla (Z) A + (-A) = (-A) + A = Z > Differenza di matrici < DEFINIZIONE La differenza tra due matrici A e B è uguale alla somma di una con l’opposta dell’altra. D = A − B = A + (− B) = [aik + (−bik )] = [aik − bik ] > Prodotto matrice - scalare < CONFORMABILITA’ Il prodotto di una matrice per uno scalare è sempre possibile. DEFINIZIONE Il prodotto di una matrice A per uno scalare β è la matrice dello stesso tipo di A, in cui ogni elemento è moltiplicato per la costante β. P = β ⋅ A = A ⋅ β = [ β ⋅ aik ] PROPRIETA’ Distributiva β (A + B) = βA + βB α ( A + B) = α ([aij ] + [bij ]) = α ([aij + bij ]) = [α (aij + bij )] = [αaij + αbij ] = [αaij ] + [αbij ] = = αΑ + αΒ Associativa Elemento neutro Inversione (γβ)A = γ(βA) 1●A=A (-1) ● A = -A 3 > Prodotto riga-colonna < CONFORMABILITA’ Righe matrice colonna = Colonne matrice riga A(1,s) ● B (s,1) DEFINIZIONE Il prodotto di una matrice riga per una matrice colonna dà come risultato un numero reale, quindi uno scalare o una matrice di tipo (1,1). ⎡ s ⎤ P = A ⋅ B = [a11b11 + a12 b21 + ... + a1s bs1 ] = ⎢∑ a1 j b j1 ⎥ ⎣ j =1 ⎦ > Prodotto tra matrici < CONFORMABILITA’ A è di tipo (m,s) e B è di tipo (s,n), ossia se il numero di colonne di A equivale al numero di righe di B. DEFINIZIONE Date le matrici A(m,s) e B(s,n), si definisce prodotto tra A e B la matrice del tipo (m,n) il cui generico punto pik si ottiene moltiplicando la i-esima riga di A per la k-esima colonna di B. PROPRIETA’ Distributiva a destra Distributiva a sinistra Associativa Trasposta A (B + C) = AB + AC (A + B) C = AC + BC (AB)C = A(BC) (AB)T = AT + BT PROPRIETA’ NON VALIDE Commutativa Annullamento del prodotto AB ≠ BA Non solo 0●A o A●0 danno come risultato Z ELEMENTO NEUTRO L’elemento neutro del prodotto di matrici è la matrice unità del tipo opportuno. A(m,n)In = A InA(n,m) = A Dimostrazione Si prenda a caso un generico elemento cik del prodotto, esso sarà uguale a cik = ai1δ1k + ai 2δ 2 k + ... + aik δ kk + ... + ainδ nk Ricordando la definizione di δ, risultano nulli tutti gli elementi tranne quello contenente δkk che risulta essere uguale ad aik, ossia l’elemento originale di A. > Potenza di una matrice < La potenza di una matrice A si sviluppa come prodotto ripetuto. Condizione necessaria e sufficiente per l’eseguibilità dell’operazione l’esponente maggiore o uguale a 2. è 4 > Determinanti < DEFINIZIONE Il determinante è un valore numerico assegnato ad ogni matrice quadrata. Esso viene indicato in questi modi det A = A = a11 a12 ... a1n a21 ... a22 ... ... ... a2 n ... an1 an 2 ... ann ORDINE L’ordine del determinante indica l’ordine della matrice quadrata al quale si riferisce. > Determinanti di 1° ordine < Il determinante di 1° ordine è, per definizione, equivalente all’unico elemento della matrice. A = [a11 ] → det A = A = a11 = a11 > Minore complementare < Valore numerico assegnato ad ogni elemento di una matrice. Il minore complementare è definito come il determinante che assume la matrice sopprimendo la riga e la colonna nella quale si trova l’elemento. > Complemento algebrico < Il complemento algebrico di un elemento di una matrice è definito come il minore complementare dell’elemento preceduto da un segno più se la somma degli indici dell’elemento è pari, o da un segno meno se questa somma è dispari. Ad esempio l’elemento x11 ha complemento algebrico positivo perché 1+1 = 2 che è pari, mentre l’elemento x12 ha complemento algebrico negativo perché 1 + 2 = 3 che è dispari. Per ricordare il segno dei complementi algebrici si utilizza la cosiddetta regola della scacchiera: i complementi algebrici seguono infatti questo schema: ⎛+ ⎜ ⎜− ⎜+ ⎜ ⎜ ... ⎝ − + + − − + ... ... ... ⎞ ⎟ ... ⎟ ... ⎟ ⎟ ... ⎟⎠ 5 > Determinanti di n-esimo ordine < Il determinante generico di ordine N si ottiene come somma dei prodotti degli elementi di una linea (riga o colonna) qualsiasi per i rispettivi complementi algebrici. Si può verificare sperimentalmente che la scelta della linea non influenza il risultato del determinante. i= n det A(n, n) = ∑ a xi Axi 1≤ x ≤ n i =1 i=n det A(n, n) = ∑ aix Aix 1≤ x ≤ n i =1 > Casi particolari < I determinanti di 2° e 3° ordine sono casi particolari della regola generale. SECONDO ORDINE Ecco lo sviluppo del determinante di una generica matrice di ordine 2 rispetto alla prima riga a11 a21 a12 = a11 A11 − a12 A21 = a11a22 − a12a21 a22 Si nota che un determinante di ordine 2 è uguale alla differenza tra il prodotto degli elementi della diagonale principale e il prodotto di quelli della diagonale secondaria. TERZO ORDINE Il calcolo del determinante di terzo ordine è semplificato dalla regola di Sarrus: a destra della matrice si ricopiano le prima e seconda colonna. Il determinante si ottiene come somma del prodotto degli elementi della diagonale principale e delle sue due parallele, a cui si sottrae la somma del prodotto degli elementi della diagonale secondaria e delle sue parallele a11 a12 a13 a11 a12 a 21 a31 a 22 a32 a 23 a 21 a 22 = a33 a31 a32 = a11 a 22 a33 + a12 a 23 a31 + a13 a 21 a32 − a13 a 22 a31 − a11 a 23 a32 − a12 a 21 a33 Si può verificare che questa formula è corretta calcolando il determinante nel modo generico. 6 > Proprietà dei determinanti < Le proprietà dei determinanti consentono di semplificare notevolmente i calcoli. DETERMINANTE DELLA TRASPOSTA Il determinante di una matrice equivale a quello della propria trasposta. det A = det AT 1. LINEA NULLA Se tutti gli elementi di una linea sono nulli, il determinante è nullo. 2. MATRICE UNITA’ Il determinante della matrice unità, di qualsiasi ordine, è 1. 3. PRODOTTO CON SCALARE Moltiplicando una linea di per uno scalare α, anche il determinante è moltiplicato per α. αa11 αa12 a21 a22 ... ... an1 an 2 ... ... αa1n ... ... ... a2 n = αa11 A11 + αa12 A12 + .... + αa1n A1n = ann = α ( a11 A11 + a12 A12 + .... + a1n A1n ) = α a11 a12 ... a1n a21 ... a22 ... ... ... a2 n ... an1 an 2 ... ann 4. SOMMA DI MATRICI RIGA O COLONNA Se in una matrice quadrata una riga (o una colonna) è la somma di due matrici riga (o colonna), il suo determinante è la somma dei due determinanti che si ottengono sostituendo a quella riga (o colonna), rispettivamente le matrici riga (o colonna) di cui è somma. det[ A1 ,..., Ai + B,..., An ] = det[ A1 ,..., Ai ,..., An ] + det[ A1 ,..., B,..., An ] 5. LINEE CONTIGUE UGUALI Se una matrice ha due linee contigue uguali, il suo determinante è nullo. 6. SCAMBIO DI LINEA Se si scambiano tra loro due righe (o due colonne), il determinante cambia di segno. 7. LINEE PROPORZIONALI Se due linee parallele sono uguali o proporzionali, il determinante è nullo. Questa è una conseguenza delle proprietà 3,5,6. 7 8. SOMMA DI UNA LINEA AD UN’ALTRA Se agli elementi di una riga (o colonna) si sommano quelli corrispondenti di un’altra riga (o colonna), tutti moltiplicati per una stessa costante, il determinante non cambia. det[..., Ai ,..., Ak ,...] =det[..., Ai + α Ak ,..., Ak ,...] Per dimostrare questa proprietà si parte dalla tesi e si utilizza la proprietà 4, quindi la proprietà 7 che annulla uno degli addendi e porta come risultato l’ipotesi della dimostrazione. 9. COMBINAZIONE LINEARE Se una linea è in combinazione lineare di due o più altre linee parallele, il determinante è nullo. Con combinazione lineare si intende una relazione che intercorre tra gli elementi. 1 2 −1 2+ 5 4+ 2 π −2 5 2 π Relazione A = 2A1 + A3 2 10. TEOREMA DI BINET Il determinante del prodotto di due matrici quadrate dello stesso ordine è uguale al prodotto dei determinanti delle matrici. A⋅ B = A ⋅ B 11. MATRICI QUADRATE E TRIANGOLARI Il determinante di una matrice triangolare è uguale al prodotto degli elementi della diagonale principale. Stesso discorso vale per le matrici diagonali, che sono matrici triangolari particolari. 8 > Matrice inversa < Si definisce matrice inversa di una matrice quadrata A di ordine n, una matrice che, se esiste, è quadrata, dello stesso ordine di A, si indica con A-1 e soddisfa la condizione A ⋅ A −1 = A −1 ⋅ A = I n UNICITA’ La matrice inversa, se esiste, è unica per una matrice. Dimostrazione per assurdo Supponiamo che A’ e A’’ siano matrici diverse ed entrambe inverse di A. A ⋅ A' = I n A ⋅ A '' = I n A ⋅ A ' = A ⋅ A '' A ' = A '' che è in contraddizione con l’ipotesi. MATRICI INVERTIBILI Condizione necessaria e sufficiente affinché una matrice sia invertibile è che il suo determinante sia diverso da zero. Dimostrazione della condizione necessaria Sapendo che la matrici A●A-1 e In sono equivalenti, anche i loro determinanti lo saranno. Ricordando che il determinante della matrice unità è 1 e utilizzando il teorema di Binet, si ottiene che A ⋅ A −1 = I n A ⋅ A −1 = 1 A ⋅ A −1 = 1 A −1 = 1 A Il risultato dell’espressione perde di significato se il determinante di A è uguale a zero. Pertanto si può dire che una condizione necessaria perché esista l’inversa di una matrice è che il suo determinante sia diverso da zero. 9 DETERMINAZIONE DELL’INVERSA Data una matrice A, si indica con A* la matrice formata dai complementi algebrici degli elementi di A. La trasposta di questa matrice gode di questa proprietà: ⎡ a11 ⎢a * A ⋅ AT = ⎢ 21 ⎢ ... ⎢ ⎣an1 a12 ... a22 ... ... an 2 ... ... a1n ⎤ ⎡ A11 a2 n ⎥⎥ ⎢⎢ A12 ⋅ ... ⎥ ⎢ ... ⎥ ⎢ ann ⎦ ⎣ A1n A21 ... A22 ... ... A2 n ... ... An1 ⎤ ⎡ A ⎢ An 2 ⎥⎥ ⎢ 0 = ... ⎥ ⎢ ... ⎥ ⎢ Ann ⎦ ⎣⎢ 0 0 A ... ... ... ... 0 ... 0⎤ ⎥ 0⎥ ... ⎥ ⎥ A ⎦⎥ Possiamo esprimere questo risultato come una matrice unità di ordine n moltiplicata per uno scalare |A|. ⎡A ⎢ ⎢0 ⎢ ... ⎢ ⎢⎣ 0 0 A ... ... ... ... 0 ... 0⎤ ⎥ 0⎥ = A ⋅ In ... ⎥ ⎥ A ⎥⎦ Possiamo pertanto scrivere che A ⋅ AT* = AT* ⋅ A = A ⋅ I n Definiamo ora una nuova matrice, ottenuta dividendo ogni elemento della trasposta di A* per il determinante di A. 1 * ⋅ AT A Supponiamo che questa matrice sia esattamente l’inversa di A. Proviamo quindi a confermare la tesi moltiplicandola per A: se il risultato è quello atteso, otterremo una matrice unità. ⎞ ⎛ 1 ⎜ ⋅ AT* ⎟ ⋅ A = 1 ( AT* ⋅ A) = 1 ⋅ A ⋅ I n = I n ⎟ ⎜ A A A ⎠ ⎝ Ricordando che il prodotto tra matrici non gode della proprietà commutativa, proviamo a verificare che anche il secondo fattore per il primo ci fornisce la matrice inversa. ⎛ 1 ⎞ 1 1 * ⎜ A⎜ ⋅ AT ⎟⎟ = ( A ⋅ AT* ) = ⋅ A ⋅ I n = I n A ⎝ A ⎠ A Si nota quindi che la nostra ipotesi è corretta, possiamo affermare che l’inversa di una matrice A è, se |A| è diverso da 0, la matrice 1 * ⋅ AT A 10 CALCOLO DELLA MATRICE INVERSA Schema riassuntivo per il calcolo dell’inversa di una generica matrice quadrata A di ordine n. CALCOLO DELL’INVERSA INIZIO CALCOLO DI |A| |A| = 0 Sì A-1 non esiste No CALCOLO DI A* CALCOLO DELLA TRASPOSTA di A* DIVISIONE DI OGNI ELEMENTO DI A*T PER |A| FINE 11 > Sottomatrici < Data una matrice A di tipo (m,n), possiamo creare una sottomatrice di A scegliendo arbitrariamente p righe e q colonne. Se la matrice estratta è quadrata (formata quindi da p righe e p colonne), il suo determinante è detto minore di ordine p di A. Se A è di tipo (m,n) è ovvio che il massimo ordine che un minore potrà raggiungere è il minimo tra m ed n. Esempio: da una matrice di tipo (5,8) si possono estrarre minori fino all’ordine 5, visto che non è possibile creare una sottomatrice con più righe. > Rango di una matrice < Data una matrice A, il suo rango o caratteristica è il massimo ordine dei minori non nulli che si possono estrarre da A. ORLARE UNA MATRICE Orlare una matrice significa aggiungergli una riga e una colonna in una posizione qualsiasi. Se A è di tipo (m,n) e A’ p un suo minore di ordine p possiamo orlare la sottomatrice con le righe non “ereditate” dalla matrice base. Avremo quindi m–p righe da aggiungere n–p colonne da aggiungere Ci sono quindi (m-p)(n-p) modi di orlare A’ con linee di A. TEOREMA DI KRONECKER Il rango di una matrice A è r se e solo se: 1. Esiste un minore di A di ordine r non nullo 2. Tutti i minori di ordine r+1, ottenute orlando in tutti i modi possibili il minore di ordine r con linee di A, sono nulli. PASSAGGI DA ESEGUIRE 1. Se non esistono minori di ordine 1, il rango è 0 2. Si orla il minore di ordine 1 in tutti i modi possibili, ottenendo sempre minori di ordine 2, fino a quando se ne incontra uno non nullo 3. Si procede analogamente fino a quando si incontra un ordine y in cui tutti i minori possibili sono nulli. 4. Il rango della matrice è y – 1. 12 13