Adorare è amare
Signore Gesù,
fa’ che la mia adorazione sia un atto di amore,
fa’ che sia un movimento dei cuore e del pensiero,
amore e pensiero per te, persona amata, qui presente.
La mia preghiera non sia fatta di formule
ma di partecipazione interiore .
I miei occhi fissi su di te,
il mio interesse incentrato su di te,
dicano il mio amore per te.
Apri la mia vita a te così che possa dirti: «Eccomi!».
E aprendomi a te nascerà il bisogno di comunicare,
pregare, adorare e ascoltare.
E tutto questo per amore!
Sarà un darti del tu, sarà un parlare con tono familiare
e amico, sarà un dialogare con te, col cuore in mano
e con totale fiducia.
Se è vero, o Signore, che quando prego ti guardo,
è ancor più vero che tu guardi me: mi guardi con i tuoi occhi
colmi d’amore. Si crea allora un incrocio di sguardi:
io ti ascolto e tu mi ascolti, io ti ricordo e tu mi ricordi,
io ti cerco e tu mi cerchi, io ti parlo e tu mi parli.
Questa, o Signore, è la reciprocità dell’amore.
Come Maria: tu l’hai guardata e amata e lei,
in religioso ascolto, ha capito.
E ha risposto: «Eccomi, avvenga di me quello che hai detto».
Accresci in noi la fede.
Suscita in noi il desiderio di incontrarti.
Confortaci nel dolore e nella prova.
Unisci noi tutti in fraterna carità.
Ascoltaci, Signore.
Agnello di Dio, che vieni a salvare l'uomo,
Agnello di Dio, che porti il dolore del mondo,
Agnello di Dio che curi le nostre ferite,
Agnello di Dio, che a tutti spezzi il tuo pane.
Abbi pietà di noi
Invito alla preghiera
á
Orazione finale
Signore Gesù Cristo,
che hai strettamente congiunto il mistero
della tua ineffabile presenza nel sacramento dell ' altare
al mandato di servire i fratelli, ascolta la nostra preghiera.
Lavando i piedi agli apostoli nella cena dell'eucaristia,
ci hai insegnato a dare concretezza alla nostra fede,
e a collegare l'adorazione con l'impegno quotidiano.
Abbiamo bisogno, o Signore,
di ritrovare la dolcezza e la pace
dell 'intimità con te,
ospite discreto dei nostri tabernacoli.
Ma vogliamo anche abbattere le barriere
che spesso separano ancora
la pietà dall'esperienza vissuta
nella vita comunitaria e nella società.
Aiutaci a credere di più e ad amare di più.
Rendi eucaristica la nostra esistenza
e fa' che le nostre comunità ritrovino la gioia e la fierezza.
di seguire te come maestro e guida
nel cammino verso il Padre.
Per Cristo nostro Signore.
Amen
Canto
Invocazione allo Spirito Santo
Rit. Dona a noi il tuo Spirito Signore
1)
Signore, sono io la persona che tu vuoi incontrare questa sera!
Tu, che mi ami da sempre, ti affidi alla mia libertà e mi
chiami. Donami il tuo Spirito santo, perché io sappia
ascoltarti!
2)
Signore, tu mi chiami perché mi conosci nel profondo,
Io posso risponderti solo perché tu mi dai fiducia. Non conta
quello che ho fatto finora; se sono bravo o buono, ricco o
povero. Donami il tuo Spirito santo, perché sappia risponderti
generosamente e senza esitazioni.
3)
Signore, tu ti avvicini a me ancora una volta e mi chiami.
La tua chiamata è esigente. Io. Invece, sono solito scappare:
mille scuse, l’età, l’insicurezza, la paura, l’incoerenza.
Donami il tuo Spirito santo, che mi dia il coraggio di
sceglierti e di seguirti.
4)
Signore, tu mi chiami alla gioia e alla pace. Anch’io sento nel
profondo queste aspirazioni. So che in me la pace si realizza
solo quando ti avrò detto: “Eccomi, Signore!”. Donami il tuo
Spirito santo, perché sappia rispondere alla chiamata.
Ascolto della Parola
Litanie
Gesù, pane vivo disceso dal cielo
Dalla Prima Lettera di S. Paolo apostolo ai Corinzi
(1Cor. 11, 23-26)
Fratelli, io ho ricevuto dal Signore quello che a mia volta vi ho trasmesso: il Signore Gesù, nella notte in cui veniva tradito, prese
del pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: «Questo è il
mio corpo, che è per voi; fate questo in memoria di me». Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo
calice è la nuova alleanza nel mio sangue; fate questo, ogni volta
che ne bevete, in memoria di me». Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga.
Parola di Dio
á
1.
Silenzio
Riflessione
Domande per noi
“Questo è il mio corpo…”
*Il verbo “essere” è il verbo della presenza: Cristo c’è!
E tu ci sei? Sai essere presente, su di te si può contare?
2.
“Nella notte in cui veniva tradito”
Quali tipi di tradimento scopri nella tua vita?
*Il tradimento di Giuda che si maschera con i segni dell’affetto.
*Quello vigliacco degli apostoli che fuggono?
*Quello della pigrizia e sonnolenza dei tre discepoli nell’orto
degli ulivi?
3.
“Ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice…”
Mangiare e bere vuol dire condividere.
La tua vita è in comunione con quella di Cristo?
Le tue scelte sono simili alle sue?
I tuoi atteggiamenti assomigliano ai suoi?
Ti chiedi qualche volta:cosa farebbe Gesù al mio posto?
{Ufficio Liturgico di Como)
Signore, pietà.
Cristo, pietà.
Signore, pietà.
Signore, pietà.
Cristo, pietà.
Signore, pietà.
Dio Padre, nostro creatore,
Dio Figlio, nostro redentore
Dio Spirito, nostro santificatore,
Santa Trinità, unico Dio e Signore,
abbi pietà di noi
Gesù, pane vivo disceso dal cielo,
Gesù, pane vero che il Padre ci ha dato
Gesù, cibo dei redenti,
Gesù, viatico di chi muore.
nutri la tua Chiesa
Gesù, nuova ed eterna alleanza,
salva chi ti invoca
Gesù, riconciliazione per i vivi e per i morti,
Gesù, Agnello di Dio che ci riscatta.
Gesù, parola incarnata,
Gesù, gioia del nostro cuore,
Gesù, consolazione degli afflitti,
Gesù, ristoro dei malati .
abita con noi
Gesù, fonte di acqua viva,
Gesù, forza che rende immortali,
Gesù, pegno della risurrezione,
Gesù, nostro mediatore presso il Padre.
donaci il tuo Spirito
Sei Tu che vieni
á
Tu stai alla mia porta.
Se io, Signore, tendo l'orecchio
e imparo a discernere i segni dei tempi,
distintamente odo i segnali
della tua rassicurante presenza alla mia porta.
E quando ti apro
e ti accolgo come ospite gradito nella mia casa,
il tempo che passiamo insieme mi rinfranca.
Alla tua Mensa divido con te
il pane della tenerezza e della forza,
il vino della letizia e del sacrificio,
la parola della sapienza e della promessa,
la preghiera del ringraziamento
e dell'abbandono nelle mani del Padre.
E ritorno alla fatica del vivere
con indistruttibile pace.
Il tempo che è passato con te,
sia che mangiamo sia che beviamo,
è sottratto alla morte.
Adesso, anche se è lei a bussare,
io so che sarai Tu ad entrare:
il tempo della morte è finito.
Abbiamo tutto il tempo che vogliamo
per esplorare, danzando,
le iridescenti tracce della Sapienza dei mondi,
E infiniti sguardi d’intesa
per assaporarne la bellezza.
Canto
Invocazioni
Ti adoro, o Signore Gesù,
che vivi e regni Dio nei secoli.
Tutti:
Signore mio e Dio mio!
Ti adoro, o Signore Gesù,
per il quel sono state fatte tutte le cose.
Tutti:
Signore mio e Dio mio!
Ti adoro, o Signore Gesù,
Principio e Fine di tutte le cose.
Tutti:
Signore mio e Dio mio!
Ti adoro, o Signore Gesù,
Che ti sei fatto uomo per me.
Tutti:
Signore mio e Dio mio!
Ti adoro, o Signore Gesù,
flagellato e sputacchiato per i nostri peccati
Tutti:
Signore mio e Dio mio!
Ti adoro, o Signore Gesù,
Splendente e glorioso sul monte Tabor.
Tutti:
Signore mio e Dio mio!
(C. M. Martini
Ti adoro, o Signore Gesù,
Premio e felicità dei giusti nella vita eterna
Tutti:
Signore mio e Dio mio!
Silenzio di Adorazione
á
Canto
Silenzio di adorazione
á
Preghiera di adorazione
E’ inconcepibile, è straordinario,
è qualcosa che incide sempre più profondamente
nel mio animo quel tuo stare lì in silenzio nel tabernacolo.
Vengo in chiesa la mattina e lì ti trovo.
Corro in chiesa quando t’amo e lì ti trovo.
Ci passo per caso o per abitudine o per rispetto e lì ti trovo.
Ed ogni volta mi dici una parola, mi rettifichi un sentimento,
vai componendo in realtà con note diverse un unico canto,
che il mio cuore sa a memoria
e mi ripete una parola sola: eterno amore.
Oh! Dio, non potevi inventare di meglio.
Quel tuo silenzio in cui il chiasso della nostra vita si smorza,
quel palpito silenzioso che ogni lacrima assorbe;
quel silenzio.… quel silenzio,
più sonoro d’un angelico concento;
quel silenzio che alla mente dice il Verbo,
al cuore dona il balsamo divino;
quel silenzio in cui ogni voce si ritrova incanalata,
ogni prece si risente trasformata;
quella tua presenza arcana....
Lì è la vita,
lì è l’attesa;
lì il nostro piccolo cuore riposa,
per riprendere senza posa
il suo cammino
(Chiara Lubich)
Canto
Adorare è spogliarsi di se per rivestirsi di Te.
Davanti a Dio, tutto ciò che è inutile e appariscente non serve.
Serve solo l'essenziale.
Poi prese un pane, rese grazie e lo spezzò
e lo diede loro dicendo:
«Questo è il mio corpo che è dato per voi:
fate questo in memoria di me».
Allo stesso modo, dopo aver cenato,
prese il calice dicendo:
«Questo calice è la nuova alleanza
nel mio sangue, che viene versato per voi»
(Lc 22,19-20).
Essere qui è «fare memoria» di Gesù Cristo, rivivere «l'ora» nella
quale Egli, «prima di passare al Padre, dopo aver amato i suoi che
erano nel mondo, li amò sino alla fine».
Gesù volle fare dei nostri i suoi stessi sentimenti e ci fece
provare quello che passò nel suo cuore per amare il Padre
e ciascuno di noi.
Di questo Amore donato e trasformato
nel profondo del suo cuore, l'Eucaristia è Segno.
Signore, sono qui per diventare anch'io tua «memoria», tua viva
presenza, tuo vero amore, tua assoluta fedeltà
all'esigenza dell'amore.
Adorare è farsi invadere dal tuo amore donato impegnandosi
a farsi dono d’amore per gli altri.
Silenzio di adorazione
L'AMORE SI RIVESTE DI SILENZIO
Siamo qui, davanti alll'Eucaristia, Segno avvolto di mistero
e di presenza, di luce e di ombra.
I nostri occhi abitualmente si compiacciono di ciò che appare e si
lasciano riempire da ciò che impressiona,
mentre ora debbono sottostare a ciò che non si vede,
a ciò che non colpisce, a ciò che non attrae.
Eppure questo fa parte di Te, Gesù-Eucaristia.
La tua presenza e la tua realtà
sono legate a queste “precarietà” umane.
Il tuo, Signore, è un nascondimento che va al di là delle leggi
della natura: ti riveli velandoti, ci parli col silenzio,
ci ami morendo. Questo tuo stile, Signore Gesù,
ci sconcerta e spesso ci appare quasi impossibile.
Non riusciamo a comprendere questo tuo essere
«Presenza nascosta».
Noi ci fermiamo ai frutti di un albero e non alle sue radici,
ci fermiamo al volo degli uccelli e non pensiamo all'aria
che li sostiene, ci rallegriamo per la spiga di grano
e non pensiamo a quel chicco che, morendo, l'ha generata.
Anche adorare per noi, Signore, diventa difficile,
proprio perché non c'è nulla da vedere.
Non riusciamo a vedere quello che diciamo,
non riusciamo a capire quello che vediamo.
Bisogna entrare nel tuo stile di silenzio e di umiltà,
per amarti così come sei, o Gesù.
Dobbiamo entrare nella logica per l' amore che si nasconde,
nell'amore per l'altro, dando la prevalenza al «tu»
piuttosto che all ' «io» .E allora eccomi, Signore,
come la sposa del Cantico dei Cantici che cerca
il suo amato, e poi lo trova e poi lo perde e poi
lo ritrova ancora, ma non cessa mai di amarlo.
Ascolto della Parola
Dal Vangelo secondo Giovanni
(6,32-50)
«In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo,
ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; il pane di Dio è
colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose: «Io sono il
pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me
non avrà più sete. Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete. Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me,
non lo respingerò, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia
volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato. E questa è la
volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno. Questa infatti è
la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio e crede in lui
abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno».
Testimonianza
«Abbiamo bisogno di cibo continuo. Per questo cominciamo la giornata alle quattro e mezzo del mattino. Abbiamo la Messa, la comunione, la meditazione … Poi, la sera, in tutte le nostre case, abbiamo
un’ora di adorazione tutte le sere. Viene esposto il Santissimo Sacramento, e tutte le suore comunitariamente (facciamo tutto comunitariamente), fanno un’ora di adorazione.
È questa una grande sorpresa per me: siamo, infatti tutte e ciascuna
molto occupate; abbiamo tante cosa da fare per la nostra gente. Eppure quest’ora di adorazione non è un’ora sottratta al lavoro per i
poveri. Facciamo tutte le nostre ore di servizio pieno per i poveri.
Quest’ora di adorazione trascorsa davanti a Gesù non toglie nulla la
nostro sevizio. Ci ha avvicinate le une alle altre, ha intensificato il
nostro amore verso i poveri, ha reso la presenza di Cristo più viva,
più reale, qualcosa che veramente ci unisce.»
(Madre Teresa di Calcutta)
Preghiera di adorazione
Noi ti adoriamo Gesù
Nel segno del pane consacrato.
Nel pane che dà la vita al mondo
Nel pane del servizio e dell’amore oblativo
Nel pane del sacrificio puro e totale
Noi ti adoriamo Gesù
Nel pane della resurrezione e del perdono
Nel pane come presenza di pace sicura
Nel pane elevato sul mondo come salvezza
Nel pane di comunione e di fraternità
Noi ti adoriamo Gesù
Nel pane che viene spezzato per la liberazione dell’uomo
Nel pane che toglie il peccato del mondo
Nel pane che vince il dolore e la morte
Nel pane che nutre il ricco e il povero
Noi ti adoriamo Gesù
Nel pane che santifica e rigenera
Nel pane esposto per la nostra contemplazione
Nel pane che continua la tua incarnazione
Nel pane che fa della nostra vita una perenne Eucaristia
Silenzio di Adorazione
á
Canto
Tu hai ogni potere in cielo e sulla terra
(Mt. 28, 18).
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sei il Principio e la Fine
(Ap.22,13)
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sei la vita
(Gv. I, 4; 14, 6)
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sei la risurrezione e la vita
(Gv. 1l, 25).
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sei il pane che dà la vita al mondo
(Giov. 6, 47, 51).
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sei la vite vera, e noi i tralci
(Gv. 15, I).
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sei in mezzo a noi fino alla fine dei secoli.
(Mt. 28, 20)
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sci il nostro Re
(Gv. 18, 37)
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu hai ogni potere in cielo e sulla terra
(Mt. 28, 18)
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sei il Principio e la Fine
(Ap. 22, 13 )
Silenzio di adorazione
Ripetiamo insieme: Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Ripetiamo insieme: Noi ti lodiamo, Verbo del Padre
Noi ti amiamo, amore senza fine
Tu sei una cosa sola con il Padre
(Gv 10, 30)
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sei uscito dal Padre e sei venuto nel mondo (Gv 16, 28)
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu ci fai conoscere il Padre
(Luca 10, 22).
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sei la parola di Dio, fatta carne
(Gv 1, 14)
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sei la porta per entrare nella casa del Padre (Gv. 10, 9)
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sei la via che conduce a] Padre
(Gv. 14,6)
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sei il buon pastore, e conosci le tue pecore
(Gv 10,14)
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sei il buon pastore che dà la vita per le pecore
(Gv 10,15)
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sei venuto a portare il fuoco sulla terra (Lc 12, 49)
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sei venuto a cercare e salvare ciò che era perduto (Lc 19, 10)
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sei la verità
(Gv. 14, 6).
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
Tu sei la luce del mondo
Noi ti adoriamo, Signore Gesù
(Gv. I, 4; 8, 12).
− Tu continui a passare, Signore, sulle strade dell'uomo.
Tu visiti ogni uomo per donare salvezza.
Tu passi, Signore nel mio quotidiano.
Da tempo desideri incontrarti con me. R.
− Tu entri nella mia vita, conosci i miei progetti, le mie attese,
le vittorie e le sconfitte. Passi ogni giorno ma io spesso non ti
vedo e non ti sento. Fa che io mi accorga della tua presenza. R.
− Donaci, Signore, la gioia di incontrarti,
il coraggio di accoglierti, la forza di essere tuoi testimoni. R.
− Hai visto, Signore, la fatica dei pescatori,
il vuoto di Levi e Zaccheo, la sofferenza dei poveri.
Il tuo è uno sguardo che comprende, comunica, affascina,
rivela. R.
− Vedi la mia vita, la mia costante inquietudine nella ricerca di un
senso. Mi vedi in cerca di una via, di un futuro riuscito.
Aiutaci, Signore, a lasciarci guardare fino in fondo e pace
troveremo. R.
− Tu ci chiami, Signore, sei voce amica, voce che rassicura.
Come hai chiamato quei pescatori, oggi chiami noi:
apri il nostro cuore affinché la nostra risposta sia pronta
e generosa. R.
− Aiutami a superare le incertezze, le indecisioni.
Insegnami a scegliere ad accogliere a seguire.Rit.
LA CONTEMPLAZIONE EUCARISTICA
Ma che cosa significa, concretamente, fare contemplazione
eucaristica? Altro non è che stabilire un contatto, cuore a cuore,
con Gesù realmente presente nell’Ostia e, attraverso di Lui, elevarsi al Padre nello Spirito Santo.
Tutto questo il più possibile nel silenzio, sia esteriore che interiore: il silenzio è lo sposo prediletto della contemplazione. Faceva ottima contemplazione eucaristica quel contadino della parrocchia di Ars che passava ore ed ore immobile, in Chiesa, con lo
sguardo rivolto al tabernacolo; interrogato dal Santo Curato che
cosa facesse così tutto il giorno, rispose: “Niente, io guardo lui e
lui guarda me”.
La contemplazione può talvolta anche essere semplicemente
un tener compagnia a Gesù, uno stare sotto il suo sguardo, lasciando anche a lui la gioia di contemplare noi che, per quanto peccatrici, siamo però sue creature e frutto della sua passione.
La contemplazione non è dunque impedita dall’aridità che
talvolta si può sperimentare (sia essa dovuta alla nostra dissipazione sia invece permessa da Dio per la nostra purificazione. Possiamo dirgli, con Charles de Foucauld: “La tua felicità, Gesù, mi basta!”. Gesù sa che potremmo andar via e fare mille altre cose che
ci gratificherebbero molto di più: ed invece restiamo lì, alla sua
presenza, bruciando il nostro tempo.... in pura perdita, sembrerebbe...
E, forse, ritornando via da Gesù, potrà capitare anche a noi
quello che capitava a Mosè: “Quando Mosè scese dal monte, non
sapeva che la pelle del suo viso era raggiante, poiché aveva conversato con Lui”. Mosè non sapeva, e neppure noi sapremo (ed è
bene che sia così, per noi): ma forse avverrà anche a noi che, tornando tra i fratelli dopo quei momenti, qualcuno vedrà il nostro
viso più disteso, sorridente, perché abbiamo contemplato il Signore. Sarà il dono più bello che possiamo fare ad essi.
(Padre Raniero Cantalamessa)
á
Canto
INSIEME A TE
Signore, ogni volta che decido di adorarti mi rendo
mi conto che non è sufficiente guardare fisso verso
l'Eucaristia. Tu mi chiedi anche di guardare intorno,
di guardare «oltre», «lontano».
L'Eucaristia crea sempre uno sguardo infinito,
uno sguardo attento, uno sguardo presente,
uno sguardo penetrante.
La nostra presenza qui è anche segno della tua Presenza:
noi siamo il tempio del Dio vivente,
il segno della tua Gloria.
Per questo la preghiera di adorazione non è un
fatto nostro, privato, esclusivo, ma un evento di
Chiesa: è un popolo che adora il suo Dio.
L' adorazione non si esaurisce nel dialogo io-Tu
Tu, Signore, vuoi vedere quanto sono capace di
accogliere quelli che mi stanno accanto:
mi vieni a cercare per fare del mio volto il segno dell'amicizia
e della speranza, per riaccendere in tanti il desiderio dell ' amore.
Vuoi afferrarmi perche non venga preso dalla tentazione
di scappare, di non voler sentire, di non voler sapere,
di diventare messaggio di Te, parola di Te.
Vuoi cercarmi in mezzo al volto dei miei fratelli;
mi vuoi cercare in mezzo agli altri per poi
inviarmi proprio a loro.
Ripetiamo insieme:
O Gesù, pane vivo disceso dal cielo, ascoltaci.
-Cristo, Figlio del Dio vivo, ci hai comandato di celebrare
l'Eucaristia in tua memoria: fa' che vi partecipiamo sempre con fede e
amore a beneficio di tutta la Chiesa, preghiamo.
O Gesù, pane vivo disceso dal cielo, ascoltaci.
Cristo, unico e sommo sacerdote, hai affidato ai tuoi sacerdoti i santi
misteri: fa' che essi esprimano nella vita ciò che celebrano e adorano
nel sacramento, preghiamo.
O Gesù, pane vivo disceso dal cielo, ascoltaci.
Cristo che riunisci in un solo corpo quanti si nutrono di uno stesso pane: accresci nella nostra comunità la concordia e la pace,
preghiamo.
O Gesù, pane vivo disceso dal cielo, ascoltaci.
Cristo, nell'Eucaristia ci dai il farmaco dell'immortalità e il pegno della risurrezione: dona la salute agli infermi e il perdono ai peccatori.
O Gesù, pane vivo disceso dal cielo, ascoltaci.
Cristo, nel convito eucaristico ci dai la grazia di annunziare la tua
morte e risurrezione nell'attesa del tuo ritorno: accogli nella tua gloria
i nostri defunti, preghiamo.
O Gesù, pane vivo disceso dal cielo, ascoltaci.
Silenzio di adorazione
Ascolto della Parola
Dal Vangelo secondo Giovanni
(6,51-57)
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo
pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita
del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro: «Come può costui
darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse: «In verità, in verità
vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete
il suo sangue, non avrete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e
beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo
giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me
e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo
per il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me».
Parola di Dio
Silenzio di Adorazione
á
Canto
Riflettiamo sul Vangelo di Giovanni, ripartendo da alcune frasi
significative.
“Io sono il pane vivo, disceso dal cielo”
Gesù, sei pani vivo! Pane, cioè nutrimento, sostegno, rigeneratore di forze. Nutrimento per le mie debolezze continue, sostegno
per le mie forze che si consumano con tanta facilità, rigeneratore
delle mie energie che invecchiano, che svaniscono, che diventano
pesantezza.
Sei pane vivo, pane che palpita, pane che parla, pane che soffre, pane che patisce, pane che comunica, pane vivo!
Maestro, come ti adegui alla mia piccolezza, ai miei limiti.
Gesù, pane del cielo, per portare un po’ di cielo qui sulla terra,
Se mangio questo pane, vivrò in eterno. Cioè se mi unisco a
te, se tu diventi mia vita, se riesco a fare un tutt’uno con te, ma non
un tutt’uno superficiale, materiale, un tutt’altro trasformante, allora sarò inserito, nella vita che non tramonta, perché non sarò più
materia, sarò qualcosa di divinizzato che non muore mai più.
Questo pane è la tua carne, che darai per la vita del mondo:
e dal santo sacrificio che trae forza questo pane, che si realizza la
forza vitale di questo pane divino.
Sacrificio che si attua per la vita del mondo. Maestro , il
mondo è morto, il mondo è malato, il mondo è lontano, assente; il
tuo sacrificio gli dà vita, gli dà salvezza.
Forse tu vuoi dire che tutto ciò che avviene nel mondo di trasformate, anche il più piccolo passo verso il bene, tutto attinge là,
dal sacrificio redentore, origine e principio di ogni trasformazione
del mondo, segno di vita, inizio di ogni vita per il mondo.
Silenzio di adorazione
á
Canto
Preghiera di adorazione
Signore Gesù, siamo qui raccolti davanti a te.
Tu sei il Figlio di Dio fatto uomo,
Da noi crocifisso e dal Padre Risuscitato.
Tu, io vivente, realmente presente in mezzo a noi.
Tu, la vita, la verità e la vita: Tu, che solo hai parole di vita eterna.
Tu, l’unico fondamento della nostra salvezza,
e l’unico nome Da invocare per avere speranza.
Tu l’imamgine del Padre e il donatore dello Spirito;
Tu, l’Amore: l’Amore non amato.
Signore Gesù, noi crediamo in Te, ti adoriamo, ti amiamo con tutto
il nostro cuore, e proclamiamo il tuo nome al di sopra di ogni altro
nome. Signore Gesù rendici vigilanti nell’attesa della tua venuta.
(Giovanni Paolo II)
Ti rendiamo grazie Signore del cielo e della terra,
perché questo banchetto anticipa la festa del tuo regno,
e, mentre sostiene noi poveri e pellegrini, ci fa vigili e attivi
per costruire nella storia la giustizia e la pace
colmando il nostro cuore di speranza e di gioia.
Ti benediciamo, Signore Gesù Cristo,
che hai voluto confidare alla Tua Chiesa
il memoriale della Tua Pasqua.
Fa che tutta la nostra esistenza sia umilmente
sotto la tua parola di missione:
“Fate questo in memoria di Me”.
Concedici, perciò, di celebrare nella vita e nella storia
la memoria potente della Tua passione e della Tua risurrezione
per il dono del Tuo spirito che compie nel tempo la santa
promessa.
Fa che docili a Lui, sappiamo esserne trasformati,
in modo che la tua azione di grazie diventi la nostra,
il Tuo sacrificio il nostro, e il sì che il Padre ha detto su di Te
risuoni anche per la nostra vita.
E fa’ ancora che, uniti nello Spirito
dal mistero del Tuo Corpo e del Tuo Sangue,
sappiamo vivere in comunione e crescere in comunione,
dando ai nostri attimi respiro di chiesa
secondo la missione che Tu affidi a ciascuno.
Bruno Forte
Silenzio di adorazione
á
Canto
Colui che mi mangia ,vivrà per me.
Maestro vivrò per te! Non sarò più io che vivo in me, sarai tu
che vivrai, perché io diventerò solo più un nulla che ti porta; che ti
porta al mondo, ai peccatori, ai giusti, a tutti; un nulla che diventa
la forza dei deboli, il sostegno dei malati, il conforto dei moribondi;
un nulla che diventa la salvezza di tanti giovani…
Diventerò tu che passo, tu che cammini, tu che parli, tu che
conforti, tu che illumini, tu che salvi.
E allora sarà veramente bella la mia vita!
Maestro, ogni altro pane tramonta; tu solo non tramonti, tu sei
e dia la vita eterna.
Gesù, lascia che io ti chieda di capire qualcosa del tuo mistero
eucaristico, da capire almeno una cosa è un mistero di grandezza e
di amore infinito.
E’ il segno più straordinario del tuo amore, quindi esige uno
scambio d’amo
E’ un segno straordinario della tua onnipotenza, quindi esige
un accostamento umile e sensibile.
E’ un segno straordinario di accostamento a me, quindi esige
santità, esige almeno coscienza, riflessione...esige amore!
á
Canto
Preghiera di adorazione
Ti rendiamo grazie, Padre,
per questa memoria delle nostre origini presso di Te,
che è la santa cena, nella quale il Tuo Spirito,
primo dono ai credenti, viene a rendere presente per noi
la Pasqua riconciliatrice del Tuo Figlio.
Ti benediciamo, perché l’unico pane e l’unico calice
ci raccolgono nell’unico Corpo, facendo di noi,
nella comunione all’unico Santo mediante i santi doni,,
la comunione dei santi nel tempo e per l’eternità.
Preghiera corale
Solo
Tutti
Solo
Tutti
Solo
Tutti
Solo
Tutti
Solo
Tutti
Solo
Tutti
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo.
Se uno mangia di questo pane, vivrà in eterno
Il pane che noi mangiamo è la carne di Cristo,
data per la vita del mondo.
Se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo
e non bevete il suo sangue, non avrete in voi la vita.
Il tuo pane, Signore, è vero cibo e il tuo sange
vera bevanda. Dacci sempre di questo cibo.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Tu sei la risurrezione el a vita.
Noi lo crediamo e tu, alla fine dei tempi, ci risusciterai!
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
dimora in me e io in lui.
Tu Signore, sei la via, la verità e la vita
Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello
che mangiarono i vostri padri e poi morirono.
Chi mangia di questo pane vivrà in eterno.
Gesù, tu sei pane vero: il tuo pane vogliamo
mangiare mangiare per vivere in eterno.
Tu solo hai paorle di verità; la tua parola è verità!
Le parole che vi ho detto sono spirito e vita,
la carne non giova a nulla;
le parole che vi ho detto sono spirito e vita.
Parla Signore, al nostro cuore: così avremo la vita.
Solo
Tutti
Vi sono alcuni tra voi che non credono.
Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me,
se non gli è concesso dal Padre
Io credo, Signore, ma aumenta la mia fede;
lo spiriro è pronto, ma la carne è debole
Solo
E’ il padre che vi dà il pane del cielo, il pane vero.
I vostri padri morirono nel deserto.
Il pane di Dio è colui che discende dal cielo
e dà la vita al mondo.
Tutti
Dacci il pane vero che dà la vita vera!
Tu, o Signore, sei il pane della vita:
a te veniamo per non aver più fame o sete
e un giorno risusciteremo alla vita eterna.
Silenzio di adorazione
á
Canto
Se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo
...voi non avrete la vita in voi.
Gesù, queste parole scottano. Si. Perché sono la mia condanna!
A volte, Gesù scendo dall’altare e mi rendo conto che non ho neppure preso contatto con te. A volte ti parlo, ma è come un colloquiare
con una statua; a volte, quando ti ho parlato, non so nemmeno che
cosa ti ho detto, tanto tu mi sei assente; io non mi nutro di te fino in
fondo, ecco perché non ho la vita!
Maestro da quanto anni ormai ti ricevo? E perché non esco
dalla mia miseria, perché non attingo vita? Si avvera in me la tua
minaccia: Non avrete in voi la vita!
Preghiera di adorazione
Il cielo s’è rovesciato sulla terra
No, non è rimasta fredda la terra: Tu sei rimasto con noi!
Che sarebbe del nostro vivere se i tabernacoli non ti portassero?
Tu hai sposato una volta l’umanità e le sei rimasto fedele.
Ti adoriamo, Signore, in tutti i tabernacoli del mondo.
Si, essi sono con noi, per noi.
Non sono lontani come le stelle che pure tu ci hai donato.
Dovunque possiamo incontrarti: Re delle stelle e di tutto il creato!
Grazie, Signore, di questo dono smisurato.
Il Cielo s’è rovesciato sulla terra. Il cielo stellato è piccolo.
La terra è grande, perché essa è trapunta dovunque dall’Eucaristia:
Dio con noi, Dio fra noi, Dio per noi.
(Chiara Lubich)
Silenzio di adorazione
Ripetiamo insieme:
Noi ti adoriamo
Nel segno del pane eucaristico.
Nel pane che dà la vita al mondo.
Nel pane del servizio e dell'amore.
Nel pane della risurrezione e del perdono.
Nel pane donato al mondo come salvezza.
Nel pane di comunione e di fraternità.
Nel pane che viene spezzato per la liberazione dell’uomo.
Nel pane che toglie il peccato del mondo.
Nel pane che vince il dolore e la morte.
Nel pane che santifica e rigenera.
R.
R.
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