GAIO SALLUSTIO CRISPO Nacque nel 86 a.C. (morì nel 35 a.C.) partecipò alla guerra civile del 49 a.C. tra Cesare e Pompeo. Dopo la sconfitta di Pompeo, Cesare gli conferì l’incarico di pretore (magistrato), lo riammise nel Senato e lo nominò governatore della provincia africana. Dopo l'uccisione di Giulio Cesare, avvenuta il 15 marzo del 44 a.C, Sallustio si ritirò a vita privata e scrisse due trattati: La Congiura di Catilina e La guerra giugurtina. La frase riportata è tratta dal 1° capitolo della Congiura di Catilina, che così inizia: Omnis homines qui sese student praestare ceteris animalibus A tutti gli uomini che si affannano per superare gli altri animali (esseri viventi) summa ope niti decet conviene che si adoperino per un’opera particolare/straordinaria ne vitam silentio transeant veluti pecora, affinché non trascorrano la vita nel silenzio come pecore quae natura prona atque ventri oboedientia finxit. che la natura volle prone a terra e obbedienti ai bisogni del ventre. Sed nostra omnis vis in animo et corpore sita est; Ma tutta la nostra forza è situata nell'animo e nel corpo; animi imperio, corporis servitio magis utimur; dell'animo utiliziamo di più la facoltà di comandare, del corpo quella di obbedire; alterum nobis cum dis, l'una è a noi comune con gli dei, alterum cum beluis commune est. l'altra è comune con le bestie. Quo mihi rectius videtur Perciò mi sembra più giusto ingeni quam virium opibus gloriam quaerere cercare la gloria più con le opere dell'ingegno che con le forze del corpo et, quoniam vita ipsa qua fruimur brevis est, e, poichè la vita stessa di cui fruiamo è breve memoriam nostri quam maxume longam efficere. (dobbiamo) rendere il nostro ricordo il più duraturo possibile. Nam divitiarum at formae gloria fluxa atque fragilis est, Infatti della ricchezza e della bellezza la gloria è caduca e fragile, virtus clara aeternaque habetur. il valore dell’animo invece è illustre ed eterno. V. Giannone - 6 settembre 2015 . V. Giannone - 6 settembre 2015