LA COSTELLAZIONE POSTNAZIONALE

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LA COSTELLAZIONE
POSTNAZIONALE
Di J.Habermas
Presentazione a cura di: Marco Piunti, Stefano Salomoni, Francesco
La Pia e Lars Dietrich
Jürgen Habermas



Filosofo e
sociologo
Nato nel 1929
Ha studiato
filosofia,
psicologia,
economia,
letteratura tedesca
e storia
Jürgen Habermas


Opera fondamentale: teoria dell`agire
communicativo (1981): ipotesi
fondamentale: un individuo da solo non
è dotato della ragione, ma la ragione
ha origine dalla communicazione
La costellazione postnazionale (1998):
La ricerca di una possibile risposta
politica alla globalizzazione
Premesse


Non tutti gli stati nazione sono democratici…
ma tutti gli stati democratici sono statinazione.
L’istituzionalizzazione statal-nazionale del
processo democratico può essere
analizzata sotto può essere analizzata sotto
quattro aspetti:


Requisiti funzionali: stato amministrativo-fiscale
e territorio sovrano.
Condizioni legittimanti: stato nazionale e stato
democratico-sociale.
Requisiti Funzionali
1.
Stato amministrativo-fiscale:


2.
Amministrativo: costituito nelle forme del diritto positivo
volto a garantire il funzionamento del mercato.
Fiscale: il mercato garantisce risorse allo stato.
Territorio sovrano: l’ordinamento giuridico è
circoscritto a un territorio e così anche il diritto di
cittadinanza.


Chiara separazione politica interna e internazionale.
Autonomia potere statale intesa come legata a capacità di
difesa da aggressioni esterne e garantire ordine e legge
all’interno.
Condizioni Legittimanti
Perché nasca autodeterminazione democratica occore
che nasca identità collettiva. Lo stato diventa:
1. Stato nazionale: la coscienza nazionale procura allo
stato territoriale il sostrato culturale necessario alla
solidarietà civica.

2.
Eguaglianza FORMALE
Stato democratico e sociale:


Democratico: libero processo di formazione dell’opinione
e della volontà.
Sociale: correttivi della politica per garantire a tutti la
possibilità di godere dei diritto formali.

Eguaglianza SOSTANZIALE
Impatto Globalizzazione
Da anni ’70 tale modello dello stato-nazione è
entrato in crisi a causa della
globalizzazione.
 Globalizzazione: ampliarsi e intensificarsi
dei rapporti di traffico, comunicazione e
scambio al di là delle frontiere nazionali.
Impatto su:
 Requisiti funzionali
 Condizioni legittimanti
Impatto su Requisiti Funzionali
Certezza giuridica ed efficienza amministrativa
1.
o
o
Problemi diventano transnazionali (ambiente,
criminalità…) non affrontabili sul piano nazionale…anche
se affrontabili da regimi internazionali.
Vero problema: crescente mobilità economia e capitali…
viene meno la capacità di procurarsi risorse per lo stato
nazionale.
Sovranità territoriale: crescente interdipendenza
risulta nel determinare che le decisioni di uno
hanno effetti su altri.
2.
o
o
Smorzamento confine tra politica interna e internazionale.
Collaborazioni internazionali (G8, UE…) non hanno lo
stessa legittimità dello stato nazionale.
Impatto su Condizioni Legittimanti
1.
Identità: impatto duplice allo stesso tempo antitetico e
complementare:


1.
Indurimento identità nazionale verso esterno: reazione contro il diverso
Ammorbidimento identità nazionale all’interno: affermazione di
subculture nazionali e affiliazioni multiple
Legittimità democratico-sociale: non legata a identità nazionale ma
può essere ascritta a criteri generali di giustizia sociale.
Tuttavia:


Crisi fiscale: crisi welfare
Pressione mercati globali (borse internazionali giudicano le politiche
economiche): crisi politiche keynesiane
Crisi Stato-Nazionale
“Impotenza dovuta alla globalizzazione”
Come si può reagire? 2 strategie opposte:

Strategia di difesa
-funzione difensiva dello Stato:
garantire ai cittadini la sicurezza
del loro mondo-vita
-sentimento protezionistico: ostile a tutti
gli elementi nuovi che mettono in
pericolo la propria identità

Retorica di attacco
-apertura delle frontiere territoriali e
sociali: favorevole società
multiculturale contro
omologazione
-sentimento libertario
Sono entrambe basate su una dottrina statuale classica
Non sono una risposta adeguata
Altra strategia:
Una politica transnazionale capace di
recuperare e sviluppare reti globali.
Questa strategia deve però essere compatibile
con la dinamica di apertura e rinnovata
chiusura della società moderna.
Dinamica di apertura e chiusura
La società moderna è l’interazione di 2 tipi di integrazione:

Integrazione
funzionale
- È tipica delle “reti”
- È data dai rapporti di
scambio e commercio

Integrazione
sociale
- È tipica del “mondo-divita”
- È data da una identità
comune
Espandendosi i mercati e le reti scatenano una dinamica
modernizzante di apertura e chiusura
Dinamica di apertura e chiusura
Questa dinamica innesca una trasformazione
qualitativa della integrazione sociale.
I mondi-di-vita si aprono per poi organizzarsi di nuovo e
richiudersi entro orizzonti più ampi.
La globalizzazione costringe lo stato-nazione ad aprirsi
- internamente ( pluralità di forme di vita )
- esternamente ( regimi internazionali).
Come è possibile “chiudere” una
società globale?
Per affrontare le sfide della
globalizzazione:
Sviluppo di nuove forme di
autogoverno democratico della
società in una costellazione postnazionale
Posizioni rispetto all’UE
Quattro posizioni:
 EUROSCETTICI
 EUROPEISTI DEL MERCATO
 EUROFEDERALISTI
 FREE GOVERNANCE
Tali posizioni costituiscono una risposta a 4 questioni
preliminari:




Fine della società del lavoro
Rapporto tra giustizia sociale ed efficienza del mercato
Capacità d’azione dell’UE
Identità collettiva
Fine della società del lavoro
Motivazioni:

fine del keynesianismo

inasprita concorrenza globale→accelera investimenti e razionalizzazione

eccessiva offerta sul mercato del lavoro non compensata dai meccanismi di
adeguazione quantitativa che funzionano per altre merci

fattori locali

deficienze nella politica economica
Risposte:

se si prevede continuità nelle strutture del lavoro sociale
La politica non dovrà ridisegnare radicalmente il sistema distributivo

se si dichiara impossibile la “piena occupazione” si può:
- smantellare lo stato sociale
- formulare alternative (costose)
Rapporto tra giustizia sociale
ed efficienza del mercato
Nessuna giustificazione funzionale può rendere normativamente accettabili differenze sociali
troppo divaricate
DOMANDE:

quali aspettative normative deve soddisfare l’efficienza del mercato?

È verosimile che l’efficienza del mercato produca una distribuzione normativamente
accettabile?
NEOLIBERISMO → concetto di “giustizia di scambio” derivato dal diritto contrattuale
↓
Tale concetto di persona è normativamente ridotto
↓
Il “decisore razionale” è indipendente dal concetto di:
- persona morale
- cittadino di una repubblica
↓
Il valore d’uso delle libertà civiche si esaurisce per i cittadini nel godimento della loro
autonomia privata
Capacità d’azione dell’UE
UE è capace di assumere compiti centrali di uno stato nazionale?

Le normative europee (volte ad accrescere la mobilità di merci e
servizi, capitali e persone) incidono in molti settori della politica
PERO’

Gli adeguamenti non toccano minimamente le diverse modalità di
tassazione, finanziamento e distribuzione fissate dagli stati membri
L’UE dovrà presto scegliere se:


lasciar risolvere i problemi al mercato
affrontarli politicamente cercando un’ “armonizzazione” su temi
importanti di politica sociale, del lavoro e fiscale
Identità collettiva
Il rafforzamento delle capacità governative delle istituzioni
europee sarà impossibile senza un allargamento della base
di legittimità
OCCORRE:


senso di appartenenza a una stessa comunità
supranazionale
la solidarietà civica deve allargarsi dallo stato nazionale ai
cittadini dell’UE
La dinamica dell’integrazione sociale non si svilupperà
automaticamente a partire da una integrazione funzionale,
prodotta esclusivamente da interdipendenze economiche.
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