9 GRANDE GUERRA parte I Powerpoint

La “Grande guerra”
(parte prima)
L’attentato di Sarajevo

Il 28 giugno 1914 l’erede asburgico
Francesco Ferdinando viene
assassinato a Sarajevo, (capitale della
Bosnia, annessa dall’Austria nel 1908).

Il sospetto che l’attentato sia opera dei
nazionalisti serbi porta l’Austria a inviare
un ultimatum alla Serbia (23 luglio)
chiedendo la repressione dei movimenti
antiaustriaci e una inchiesta austro-serba.
L’arresto di Gavrilo Princip (1894-1918)
Cause politiche

Controversie irrisolte:
– Rivalità Germania-Francia (desiderio di
“revanche” dei Francesi, Alsazia e Lorena)
– Spartizione dei Balcani: rivalità tra Austria e
Russia, nazionalismo pan-serbo sostenuto
dalla Russia, interesse italiano per la Dalmazia
– Rivalità Italia-Austria (per le “terre irredente”:
Trentino e Friuli Venezia Giulia)
– Rivendicazioni di autonomia o indipendenza
delle Nazionalità nell’Impero asburgico (cechi
e moravi, sloveni, croati, bosniaci, italiani)
Politica aggressiva della
Germania (Gugliemo II)
 Formazione della Triplice
Intesa e indebolimento
Triplice Alleanza.
Corsa agli armamenti,
flotta da guerra tedesca
 Sottovalutazione dei rischi
di un conflitto: illusione
della guerra breve

Cause economiche

Rivalità tra Inghilterra e Germania per il
primato industriale e commerciale (la Germania
ha già superato l’Inghilterra nella produzione
industriale, vuole conquistare i mercati)

Esaurimento degli spazi coloniali ma non delle
esigenze imperialistiche.

Forte influenza politica dei gruppi industriali
interessati all’ampliamento dei mercati e degli
investimenti.
Cause socio-culturali
Clima irrazionalistico in cui si diffondono le
ideologie nazionaliste e l’entusiasmo per
la guerra.
 Società di massa in cui l’opinione
pubblica è manipolata dai mezzi di
informazione.
 Tentativo dei governi di trovare nel nemico
esterno un diversivo per le tensioni
sociali, e un mezzo per frenare l’ascesa
delle forze politiche popolari (soprattutto in
Germania)

Ci voleva, alla fine, un caldo bagno di sangue nero dopo tanti
umidicci e tiepidumi di latte materno e di lacrime fraterne. […]
La guerra […] giova all'agricoltura e alla modernità. I campi di
battaglia rendono, per molti anni, assai più di prima senz'altra
spesa di concio. Che bei cavoli mangeranno i francesi dove
s'ammucchiarono i fanti tedeschi e che grasse patate si
caveranno in Galizia quest'altro anno!
[…] Quei villaggi sudici che i soldatacci incendiarono saranno
rifatti più belli e più igienici. E rimarranno anche troppe cattedrali
gotiche e troppe chiese e troppe biblioteche e troppi castelli per gli
abbrutimenti e i rapimenti e i rompimenti dei viaggiatori e dei
professori. Dopo il passo dei barbari nasce un'arte nuova fra le
rovine e ogni guerra di sterminio mette capo a una moda diversa.
Ci sarà sempre da fare per tutti se la voglia di creare verrà, come
sempre, eccitata e ringagliardita dalla distruzione.
Amiamo la guerra ed assaporiamola da buongustai finché
dura. La guerra è spaventosa - e appunto perché spaventosa e
tremenda e terribile e distruggitrice dobbiamo amarla con tutto il
nostro cuore di maschi.
G. Papini, Amiamo la guerra
Dibattito storiografico sulle cause
FRITZ FISCHER “Assalto al potere mondiale” (1961)
attribuisce la causa della guerra all’espansionismo tedesco,
che a sua volta risponde a esigenze di politica interna
(contrastare l’ascesa politica del movimento operaio e
socialista).
 Reazione di altri storici (per esempio FRANCOIS FEJTO‟
“Requiem per un impero defunto”) che evidenziano gli altri
fattori in gioco (l’espansionismo serbo, la mobilitazione russa,
la revanche francese ecc.)
 Tesi marxista (LENIN): la guerra mondiale è la conseguenza
dell’ imperialismo, prodotto dal capitalismo.
tesi liberali: Norman ANGEL, Elie HALEVY: il capitalismo di
per sé esige condizioni di pace e di libero scambio; il
nazionalismo subordina il capitalismo alla politica di potenza
dello Stato nazionale.

L’ampliarsi del conflitto
25 VII 1914: la Serbia, certa del
sostegno russo, respinge l’ultimatum ,
l’Austria dichiara guerra alla Serbia (28
VII).
 La Russia risponde con la mobilitazione
(30 VII).
 La Germania mobilita a sua volta
inviando un ultimatum alla Russia.
 Scaduto l’ultimatum la Germania dichiara
guerra alla Russia (1° VIII) e attacca la
Francia attraverso il Belgio (4 VIII),
provocando l’intervento dell’Inghilterra.

Schieramenti degli Stati belligeranti
AustriaUngheria :luglio14
Germania : agosto 14
Turchia : novembre 14
Bulgaria : ottobre 15
Serbia
(luglio ’14)
Russia (agosto ’14)
Francia
(agosto ’14)
Inghilterra (agosto ’14)
Giappone
(agosto ’14)
Italia
(maggio
’15)
Portogallo (febbraio ’16)
Romania
(agosto ’16)
Stati Uniti (aprile ’17)
Grecia
(giugno ’17)
Cina
(agosto ’17)
La guerra di movimento

Sul fronte occidentale l’esercito tedesco
attacca il Belgio (neutrale) e la Francia e viene
fermato sulla Marna (a 40 km da Parigi);
controffensiva francese. Fronte sul fiume Aisne e
guerra di trincea

Sul fronte orientale i Russi penetrano nella
Galizia austriaca.

Solo l’intervento tedesco riesce a riequilibrare
la situazione: vittoria tedesca contro i Russi ai
Laghi Masuri (VIII-IX 1914).
1915:
Fronte occidentale: offensive tedesche e
controffensive francesi senza risultati
 bombardamenti tedeschi (coi dirigibili) su
Londra e Parigi
 Fronte Orientale: i Russi arretrano,
perdono Polonia e Lituania
 Turchia: l’attacco degli Inglesi e dei
Francesi allo Stretto dei Dardanelli fallisce

La guerra di posizione

Specialmente sul fronte occidentale la
situazione si paralizza: si scavano
trincee ed opere difensive.

Le nuove tecnologie belliche
(mitragliatrici) hanno aumentato le
capacità difensive: le offensive hanno
costi umani elevatissimi.
L’Italia e la guerra

Nel 1914 l’Italia non viene consultata dagli alleati e
resta neutrale.

Di fronte alla possibilità di un intervento con l’Intesa
si sviluppa il dibattito tra:
– Neutralisti: Giolitti e liberali progressisti (per
realismo politico), cattolici e socialisti (per ragioni
ideali)
– Interventisti: nazionalisti (Italia grande
potenza), liberali conservatori, governo, re,
comandi militari (per non essere esclusi dal “club”
dei vincitori), frange democratiche e socialiste
(completare il Risorgimento, sostenere gli Stati
democratici contro gli Imperi autoritari – caso
Mussolini)
L’Italia tra Intesa e Alleanza
Pur minoritari e divisi, gli interventisti sono
protagonisti di grandi manifestazioni.
G.D‟Annunzio
B.Mussolini arrestato nel „14
L’Italia in guerra




Forte dell’appoggio della piazza e del re, il capo
del governo Salandra e il ministro degli esteri
S.Sonnino firmano segretamente il Patto di
Londra con l’Intesa (26 aprile 1915)
Il Parlamento, messo di fronte al fatto compiuto,
pressato dalle manifestazioni interventiste,
temendo una crisi istituzionale e diplomatica,
approva l’entrata in guerra
Il 24 maggio iniziano le ostilità l’Italia: avanzata
italiana fino al fiume Isonzo, poi guerra di trincea
difficoltà: impreparazione militare
– ostilità dei luoghi
– disumana disciplina imposta dal generale
Luigi Cadorna.
Il general Cadorna ispeziona le truppe
Il fronte italiano
Le grandi offensive del 1916 - I
Fronte Occidentale: Battaglie di Verdun e della
Somme tra Francesi e Tedeschi
(complessivamente 1.800.000 morti) senza
spostamenti del fronte
 Fronte Orientale: i Russi arrestano l’avanzata
tedesca.
 La Romania e la Serbia vengono sconfitte dagli
Imperi centrali
 Fronte Arabo: la rivolta degli Arabi contro
l’impero Turco, fomentata e sostenuta dagli
Inglesi, ha successo. Lo sceicco della Mecca è
proclamato re d’Arabia (ottobre 1916). Ma nel
1917 DICHIARAZIONE BALFOUR: l’Inghilterra
promette la Palestina al movimento sionista.

Le grandi offensive del 1916 - II
Fronte italiano: la STRAFEXPEDITION austriaca
fallisce e la controffensiva italiana porta alla
conquista di Gorizia
 Mare del Nord: nella battaglia navale dello
Jutland la flotta tedesca, pur infliggendo
pesanti perdite alla flotta inglese, non riesce a
forzare il blocco navale (> problema degli
approvvigionamenti per gli Imperi centrali).
 I tedeschi allora scatenano la guerra
sottomarina, colpendo anche navi neutrali che
riforniscono l’Inghilterra.

Guerra di logoramento, guerra totale

I soldati vivono in condizioni disumane sul piano fisico e psichico
(devastanti effetti delle nuove armi) : diserzioni, insubordinazioni,
decimazioni

All’interno degli Stati il morale è mantenuto con la propaganda e
repressione: apertura del “fronte interno”, repressione del
“disfattismo” , ma anche promesse dei governi e assistenzialismo

Dal 1916 in tutti gli Stati belligeranti GUERRA TOTALE:
mobilitazione generale, tutte le risorse e le energie produttive
sono convogliate a sostegno della guerra.
calmiere dei prezzi, controllo e programmazione economica,
militarizzazione dei lavoratori (sciopero illegale)
partecipazione più attiva delle donne alla vita civile ed economica
rafforzamento del potere esecutivo, governi di unità nazionale





Vita in trincea
Aerei da guerra italiani
Camion-cannone
aereo trimotore
Bersaglieri 1916

Truppe coloniali
dell‟Indocina
francese
Fabbriche di proiettili

Mutilati assistiti
dalle crocerossine

Costruzione di un
campo trincerato
nelle retrovie del
fronte del Piave
Manifesti per il
prestito di guerra
Pubblicazioni di propaganda bellica