Lo Streptococco Agalactiae in gravidanza

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LO STREPTOCOCCO
AGALACTIAE IN
GRAVIDANZA:
FATTORI DI RISCHIO E
RESISTENZE AGLI
ANTIBIOTICI.
Chiara Matani
Alice Matteini
Marco Tanini
Corrado Catalani
I STUDIO
“Studio
di prevalenza della
resistenza di Streptococco Agalactiae
a vari antibatterici nei campioni
provenienti da tamponi vaginorettali di gestanti ed analisi di alcuni
determinanti.”
PROFILASSI ANTIBIOTICA
INTRAPARTUM ( PAI ).
Con il termine “profilassi antibiotica intrapartum”
si intende la somministrazione di specifici antibiotici
secondo modalità ben definite, allo scopo di prevenire
l’infezione sul neonato.
Gli antibiotici che vengono usati nelle nostre
Sale Parto, scelti in base alle direttive stilate
dalla Regione Toscana, sono :
Penicillina/ Ampicillina
Gentamicina
Cefazolina
Clindamicina
Eritromicina
Vancomicina
In caso di
allergia
alla
Penicillina
FENOMENO DELLA RESISTENZA
BATTERICA.
Si parla di resistenza batterica quando un microrganismo è insensibile alle
concentrazioni di antibiotico normalmente raggiungibili in terapia.
Ciò rappresenta una della principali cause di fallimento della terapia antibiotica.
Negli ultimi anni sono stati eseguiti molti studi che hanno riscontrato un aumento delle
antibiotico resistenze, anche nei confronti degli antibiotici usati per la PAI. In
particolare, di notevole importanza risultano:
Studio americano*
2009
Studio svizzero
2013
Ha dimostrato che:
Ha dimostrato che:
1) Resistenza Clindamicina 12.7%
2) Resistenza Eritromicina 25.6%
1) Resistenza Clindamicina 28%
2) Resistenza Eritromicina 30%
http://www.smw.ch/content/smw-2013-13778
* http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2637368
STUDIO ESEGUITO SULLE GESTANTI SGB
POSITIVE DELL’AREA PISTOIESE.
sulla base della letteratura, obiettivo di questo studio, è stato quello di
ricercare la presenza di un eventuale resistenza dello Streptococco βemolitico nei confronti dei principali antibiotici usati per l’esecuzione della
profilassi antibiotica intrapartum.
Sono stati analizzati 255
tamponi vagino-rettali,
provenienti da gestanti
pistoiesi, in un periodo
compreso tra Aprile ed
Agosto 2013.
•65 risultati
positivi.
• 190 risultati
negativi.
STUDIO DEI PROFILI DI SENSIBILITÀ E DI
RESISTENZA A VARI ANTIBIOTICI.
Questo studio ha permesso di definire le percentuali di resistenza e di
sensibilità di ciascuna gestante nei confronti degli antibiotici testati con
l’antibiogramma.
Fra questa serie di antibiotici sono compresi anche quelli che
comunemente vengono usati per la profilassi antibiotica intrapartum.
Da ciò è emerso che:
Resistenza
all’Ampicillina
è del 12%.
Resistenza
alla
Clindamicina
è del 43,75%.
Resistenza
all’
Eritromicina
è del
32,20%.
Ciò ha dimostrato che la resistenza a questi due antibiotici, usati
in caso di allergia alla Penicillina, è notevolmente aumentata
rispetto agli studi presenti in letteratura.
In che modo potremmo agire per
sopperire all’inefficacia di questi
antibiotici?
Si potrebbe pensare all’introduzione di due nuovi
farmaci, i quali hanno dimostrato:
• elevata sensibilità.
• ridotta percentuale di resistenza.
• meccanismo d’azione simile a quello della
Clindamicina e dell’ Eritromicina.
PRIMO FARMACO: LINEZOLID.
•Farmaco appartenente alla famiglia
degli Oxazolidinoni.
•Presenta un assorbimento per via
orale rapido e completo, con un picco
plasmatico tra la 1 e la 2 ora.
•Inibisce la sintesi proteica dei
batteri legandosi all’unità
ribosomiale 50S e quindi
interferendo alla formazione della
subunità 70S.
•Effetto batteriostatico sui batteri
Gram positivi e Gram negativi.
•Rari effetti collaterali:
- cefalea
- disturbi visivi
- follicoliti
SECONDO FARMACO :
QUINUPRISTIN-DALFOPRISTIN
•Farmaco della famiglia delle Streptogramine,
il cui nome commerciale è Synercid.
•Penetra nelle cellule batteriche e si va a legare
alle subunità ribosomiali 50 S interferendo con
la sintesi proteica.
•Elevata attività battericida nei confronti dei
patogeni Gram positivi, resistenti ai Macrolidi
e Lincosamidi:
- streptococchi
- enterococchi
- stafilococchi
- micoplasmi
•Effetti collaterali più comuni sono:
-Flebite nella sede d’iniezione
- atralgia;
mialgia
-Disturbi gastrointestinali
Infine sono state eseguite due analisi statistiche, una univariata ed una
multivariata, al fine di trovare un eventuale interazione tra la resistenza
all’Ampicillina e le caratteristiche proprie di una gestante, sia come dati
anamnestici sia come informazioni relative alla gravidanza.
Corrisponde ad un’analisi statistica che
permette di studiare l’associazione tra la
resistenza all’Ampicillina e ciascuna
delle variabili studiate.
Corrisponde ad un’analisi statistica
che permette di studiare
contemporaneamente l’interazione di
tutte le variabili tra loro in relazione
alla resistenza all’Ampicillina.
Tale studio ha dimostrato, sia mediante l’analisi
univariata sia mediante quella multivariata, che
non esistono correlazioni significative tra la resistenza
batterica di un antibiotico e le caratteristiche studiate.
II STUDIO
“Studio caso-controllo sui fattori di
rischio di positività allo Streptococco
Agalactiae nel tampone vaginorettale nelle donne in gravidanza.”

ANALISI DI QUALITÀ SULLA CORRETTEZZA DELLA
PROFILASSI ANTIBIOTICA INTRAPARTUM SULLA
GESTANTE ED OUTCOME NEONATALI.
Studio trasversale nell’ASL3 di Pistoia
nel periodo Aprile-Agosto 2013 con
campione di 390 cartelle cliniche ostetriche
analizzate.
Risultano 80 gestanti positive al tampone
per SGB
Delle 80
51 ricevono una profilassi
completa, ossia 63,75%
le restanti 29 gestanti hanno una profilassi incompleta
si applica terapia antibiotica sul neonato
Risultati:
soltanto 4 neonati delle 29 gestanti mostrano alterazioni
ematochimiche
con aumento valori PCR
a 24 ore dalla nascita
(poi rientrati)
Si pone l’attenzione sull’importanza dello screening durante la
gravidanza, che identifica le portatrici di SGB.
Analisi per identificare la presenza di possibili fattori di rischio ed il
loro ruolo, nella colonizzazione da Streptococco beta-emolitico.
Dalla letteratura
aumentata frequenza di colonizzazione da
Streptococco beta-emolitico
- nelle donne di razza nera
- in presenza di diabete mellito
- nelle multipare
Si è eseguito uno studio caso-controllo, non matchato, selezionando un
campione di convenienza, basandosi sui dati reperiti in precedenza.
Dal totale di 390 cartelle cliniche
sono state estratte le 80 gestanti con tampone positivo
sono state scelte casualmente 80 gestanti con tampone negativo
si è condotta un’analisi su un campione di 160 soggetti
Tramite l’analisi univariata con il calcolo di Odds Ratio e
relativo Intervallo di Confidenza al 95%
si è messo in relazione il dato del tampone
positivo con le singole variabili studiate
VARIABILE
ODDS RATIO
95% C.I.
Provenienza
0,88
0,69 – 1,11
Grado d'istruzione
2,42
1,53 – 3,84
Occupazione
1,83
0,97 – 3,46
Nulliparietà
0,82
0,44 – 1,53
Steroidi
0,66
0,11 – 4,08
Prematurità
1,00
0,31 – 3,26
si è evidenziata un’associazione tra il tampone positivo
e una delle variabili, quale il grado d’istruzione.
i valori di Odds Ratio ed intervallo di confidenza
risultano superiori ad 1, in particolare Odds Ratio 2,42
ed I.C. 95% 1,53- 3,84.
APPLICANDO L’ANALISI MULTIVARIATA
SI È
VERIFICATO SE VI ERA ASSOCIAZIONE TRA IL TAMPONE
POSITIVO E LE VARIABILI INTEGRATE FRA LORO
VARIABILI
ODDS RATIO
95% C.I.
Provenienza
1,09
0,83 – 1,44
Grado d'istruzione
3,02
1,56 – 5,84
Occupazione
0,98
0,45 – 2,14
Nulliparietà
0,69
0,36 – 1,34
Prematurità
0,76
0,21 – 2,79
Di nuovo il grado d’istruzione risulta positivo per i
valori di Odds Ratio e significativo per l’intervallo di
confidenza.
Dallo studio condotto si conclude che:



Non emerge correlazione tra la presenza del
tampone positivo con i vari fattori ostetrici, quali
nulliparietà o diabete.
Non emerge correlazione tra il tampone positivo e
alcuni fattori anagrafici, quali età, provenienza o
occupazione.
Esiste una correlazione tra il tampone positivo e
il grado d’istruzione materno.
Le possibili ipotesi sono legate ad una scarsità di
informazione e quindi scarsi controlli in
gravidanza, ma anche scarsità di igiene.
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