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Stretching di Anderson, S.G.A. - P.N.F. – C.R.A.C. - Lavori eccentrici.
P.N.F. Facilitazione Neuromuscolare Propriocettiva E’ una metodica per lo più analitica con l’obiettivo di allungare un distretto muscolare per volta. Si basa sui principi del metodo di riabilitazione motoria ideato da Kabat nel 1950. P.N.F. Principio Neurofisiologico Oltre a non attivare il riflesso di stiramento dei fusi, ha come obiettivo sfruttare i benefici del riflesso inverso di stiramento o “inibizione autogena” tramite una contrazione isometrica. In pratica lo scopo della contrazione isometrica è quello di “ingannare” i recettori muscolo-­‐tendinei del Golgi, per favorire il rilassamento del tendine. P.N.F. Principio Neurofisiologico P.N.F. Principio Neurofisiologico La contrazione isometrica provoca un accorciamento del muscolo che v i e n e c o m p e n s a t o dall’allungamento del tendine. La causa di questo allungamento risiede nel riflesso inverso da stiramento. P.N.F. Si svolge in 4 fasi: Raggiungere la posizione di allungamento in 6” e mantenerla per 20” Raggiungere la posizione di massimo allungamento per 20” Contrarre isometricamente i muscoli interessati per 3/5” Rilasciare i muscoli contratti in espirazione per 2/3” P.N.F. ◊ 
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La compliance dell’unità muscolo tendinea è la capacità di “complicità” che hanno queste strutture di assorbire lo stress in azioni eccentriche; I tendini rispondono allo stretching con un nuovo orientamento delle fibre collagene e con una ridotta elasticità per troppa estensibilità che può portare a sollecitazioni eccessive a carico del ventre muscolare (creaping effect) con rischio di lesioni. P.N.F. e le sue varian2 C.R.S. e C.R.A.C. Principio Neurofisiologico Esistono altre due tecniche sempre appartenenti alla famiglia del PNF: Il C.R.S. (Contrazione, Rilassamento e Allungamento) e C.R.A.C. (Contrazione, Rilassamento e Contrazione dei muscoli Antagonisti). La prima (CRS) sfrutta il principio fisiologico dell’innervazione o inibizione reciproca secondo il quale la contrazione di un muscolo favorisce il rilassamento dell’antagonista. La seconda (CRAC) invece è una forma sintetica delle tecniche precedenti, in quanto ne sfrutta i principi fisiologici (riflesso inverso da stiramento e inibizione reciproca). C.R.S. Contract Relax Stretching La differenza sostanziale nell’esecuzione nei confronti del PNF è che l’azione isometrica presente sarà eseguita dai muscoli antagonisti (a quelli che si vuole allungare). C.R.A.C. Contract Relax Antagonist Contract Ha una durata maggiore poiché presenta più fasi (6) dove si susseguono azioni isometriche prima dei muscoli agonisti e poi di quelli antagonisti. C.R.S. Contract Relax Stretching Raggiungere la posizione in 6” e mantenerla per 20” Posizione di massimo allungamento per 20” Contrarre isometricamente i muscoli antagonisti per 6/8” Rilassare i muscoli per 2/3” con espirazione C.R.A.C. Contract Relax Antagonist Contract Raggiungere la posizione in 6” e mantenerla per 20” Contrarre isometricamente i muscoli antagonisti per 6-­‐8” Contrarre isometricamente i muscoli agonisti per 3/5” Rilassare i muscoli contratti per 2/3” con espirazione senza perdere la posizione di max allungamento Rilassare i muscoli per 2/3” con espirazione Posizione di massimo allungamento per 20” C.R.S. e C.R.A.C. VANTAGGI SVANTAGGI Ø  È molto efficace e utile in quelle Ø  Di non facile esecuzione e per una attività che necessitano ampio R.O.M. di azione . Ø  È molto efficace per muscoli corti e posturali. Ø  Estremamente utile anche come terapia in certi tipi di infortuni c h e c a u s a n o d i s f u n z i o n i propriocettive e cinestetiche. maggiore efficacia richiede la presenza di un assistente. Ø  Svolto dopo esercitazioni di forza esplosiva e reattiva, si ha un decremento della prestazione per d i m i n u z i o n e d e l l a s t i f n e s s muscolare. Ø  Rischio di lesioni muscolo-­‐
t e n d i n e e p e r d i m i n u i t a “compliance” se seguito da azioni eccentrico-­‐concentriche. LAVORO ECCENTRICO Altra metodica che sta riscuotendo successo in questi ultimi tempi è la contrazione eccentrica che come obiettivo ha quello di rinforzare un muscolo ottenendone in contemporanea un suo allungamento. LAVORO ECCENTRICO Principio Neurofisiologico
Un muscolo debole proprio in virtù della sua poca efficienza si pone nella posizione di “lavoro” ovvero con leva più vantaggiosa e la resistenza più vicino possibile al fulcro, cioè il centro dell’articolazione. Fondamentale dunque è eseguire le esercitazioni eccentriche in angoli massimi di apertura in modo tale da rinforzare il muscolo proprio dove la sua debolezza è più marcata. LAVORO ECCENTRICO La metodica di esecuzione si attua sia da soli che con l’aiuto di un operatore. Nel primo caso vengono utilizzati serie di esercizi funzionali con l’ausilio degli elastici. Nel secondo caso: o sarà l’operatore che “vince” la resistenza del soggetto che contrae il muscolo in direzione concentrica o verranno utilizzati dei manubri per la fase eccentrica con l’operatore che facilita la fase concentrica. Si eseguono generalmente 2/3 serie di 5/6 ripetizioni della durata di 5 sec. LAVORO ECCENTRICO VANTAGGI SVANTAGGI Ø Risoluzione di retrazioni Ø Richiede un’esecuzione posturali Ø Rinforzo muscolare Ø Efficacia in patologie croniche a carico dei tendini Ø Può essere utilizzato anche all’interno di esercizi funzionali precisa e controllata e coordinata. Ø Per alcuni esercizi richiede la presenza di un operatore QUANDO svolgere le sedute?..... E’ importante così come per qualunque mezzo di allenamento, saper utilizzare le varie metodiche avendo chiaro il loro effetto, la loro efficacia e il GIUSTO COLLOCAMENTO PRIMA DI UN ALLENAMENTO O COMPETIZIONE PNF, CRS e CRAC
NO
LAVORI ECCENTRICI
ü  Se sono presenti azioni eccentrico-­‐
concentrico intense con rischio di lesioni (creeping UMT, effetto antalgico) ü  Diminuzione della prestazione (diminuita stifness muscolare, abbassamento tono gamma in esercizi a terra o seduti) ü  Nessuna utilità per la finalità di riscaldare il corpo OK
Solo in discipline senza azioni particolarmente intense e dove si richieda ampiezze articolari estreme Soprattutto se inseriti in esercizi funzionali DOPO DI UN ALLENAMENTO O COMPETIZIONE PNF CRS e CRAC Per far riacquistare alla muscolatura e ai tendini la lunghezza precedente all’attività M a c o n e s t r e m a attenzione se svolto dopo un attività molto intensa p e r n o n s o m m a r e ulteriori microlesioni a quelle già esistenti N o n h a c o m u n q u e n e s s u n a e ffi c a c i a nell’accellerare il recupero facilitando il drenaggio del sangue LONTANO COME SEDUTA DI ALLENAMENTO OK
Da preferire perché svolto in una situazione contingente migliore ( m a g g i o r t e m p o , m i g l i o r predisposizione e concentrazione), eliminando gli effetti negativi acuti (metodiche del PNF) e sfruttando quelli positivi. Miglioramento del rom articolare, riduzione ed eliminazione delle retrazioni e dolori miofasciali Aiuto nel prevenire e nel ristabilire un equilibrio posturale Miglioramento della percezione propriocettiva. Tecnica Principio fisiologico operante Zona Difficoltà Collocazione della anatomica Tempi d’esecuzione Efficacia esecuAva seduta coinvolta 6”
PNF A4vazione del riflesso inverso da s2ramento (rece;ori muscolo tendinei del Golgi) Zona tendinea del muscolo 20”
3/5”
2/3”
20”
6”
20”
CRS Inibizione reciproca Zona tendinea del muscolo 6/8”
2/3”
20”
6”
CRAC A4vazione del riflesso inverso da s2ramento (rece;ori muscolo tendinei del Golgi) + inibizione reciproca 20”
3/5”
Zona tendinea 2/3”
del muscolo 20”
2/3”
6/8”
Lavori Eccentrici ? ? raggiungimento posizione; mantenimento posizione; contrazione isometrica; rilascio; max allungamento. raggiungimento posizione; mantenimento posizione; contrazione isometrica antagonis2; rilascio; max allungamento. raggiungimento posizione; mantenimento posizione; contrazione isometrica; rilascio; max allungamento; rilascio mantenendo l’allungamento; contrazione isometrica antagonis>. 5/6 ripe2zioni di 5” ** ** ** *** ** Lontano da a4vità spor2va o prima di a4vità senza azioni eccentrico-­‐
concentriche intense ** Lontano da a4vità spor2va o prima di a4vità senza azioni eccentrico-­‐
concentriche intense ** Lontano da a4vità spor2va o prima di a4vità senza azioni eccentrico-­‐
concentriche intense *** Prima dell’allenamento anche all’interno di esercizi funzionali Tecnica Anderson S.G.A. Principio fisiologico operante Zona anatomica Tempi d’esecuzione coinvolta Annullamento del riflesso da s2ramento (fusi Unità contra4le neuromuscolari) e del muscolo abbassamento del tono muscolare Allungamento contemporaneo delle catene muscolari; può u2lizzare: annullamento del riflesso da s2ramento; a4vazione del riflesso inverso e dell’inibizione reciproca 6”
Fasce conne4vali; zona tendinea del muscolo Difficoltà Collocazione della esecuAva seduta raggiungimento della posizione; 20/25” allungamento; 6”
ritorno in posizione di partenza. 5-­‐10’
Efficacia * * Lontano da a4vità spor2va o post allenamento **** Prima dell’allenamento (posture in carico, semicarico), post allenamento (posture in scarico); come seduta di allenamento (tu;e) prima dell’allenamento; 10/12’ post allenamento; 20’
come seduta di allenamento. **** 
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