non è semplice capire se un farmaco è efficace

di Silvio Garattini
direttore dell'Istituto
di ricerche farmacologiche
Mario Negri», Milano
L'ARMADIETTO DELLE M E D I C I N E
NON È SEMPLICE CAPIRE SE UN FARMACO È EFFICACE
PER MOLTI MEDICINALI È DIFFICILE PREVEDERE SE IL PAZIENTE TRATTATO AVRÀ UN BENEFICIO. VI SPIEGHIAMO PERCHÉ
L
J efficacia di un farmaco si studia nella
maggioranza dei casi attraverso i coi suddetti studi clinici «controllati».
In sintesi, pazienti affetti dalla stessa malattia vengono distribuiti a caso in due gruppi:
uno trattato col nuovo farmaco, l'altro con il
medicinale ritenuto ottimale (o un placebo,
una sostanza senza effetti). Si usa il sistema
«doppio cieco»: vuol dire che il medico non
deve sapere quale farmaco somministra e il
paziente quale medicinale riceve (così si evita che pregiudizi o aspettative possano influenzare l'esito del test). Dopodiché si osserva come procede la malattia e si calcola la
differenza fra i due gruppi, e se tale differenza è statisticamente significativa o clinicamente rilevante si conclude che il nuovo
farmaco è più efficace. Il punto è che vi sono '
prodotti per cui la percentuale di chi riceve
un beneficio è molto inferiore alla maggioranza. Per esempio, per gli antidepressivi
si può arrivare al 30 per cento, il che vuol
dire che l'altro 70 non ha avuto giovamento,
perché continua a rimanere depresso o perché sarebbe in ogni caso guarito anche se
non avesse assunto il farmaco.
TENERE ALTA LA GUARDIA
Insomma, si conosce l'efficacia di un farmaco solo su base statistica, ma non si sa a priori chi avrà vantaggio dal suo impiego. Il
problema è reso ancora più complicato dal
fatto che l'efficacia ottenuta negli studi clinici controllati è stata dimostrata in condi-
zioni ideali, cioè scegliendo i pazienti in
base a precise caratteristiche. Nella pratica
corrente la situazione è assai diversa: per
esempio, ci sono pazienti chericevonoanche
altri farmaci perché non hanno una sola
malattia ma parecchie patologie contemporanee, per cui il farmaco può far bene per un
certo disturbo ma risultare pericoloso per
gli altri. Ciò richiede grande attenzione nel
valutare tutte le caratteristiche del farmaco:
conoscere le interazioni con altre medicine,
sapere nel dettaglio gli effetti collaterali e
ptestare sempre la massima prudenza, tenendo conto che più farmaci si impiegano
meno prevedibile sarà il risultato finale.
Le lettere vanno indirizzate a: Silvio Garattini - «Oggi», via Angelo
Rizzoli 8.20132 Milano. 0 collegandosi al silowwwxggi.it