CONGRESSO DI VIENNA (assise che concluse quindicennio rivoluzionario: riv. Francese + guerre conquista Napoleone) G.Bretagna, Russia, Prussia Francia Restaurazione antirivoluzionaria e antinapoleonica Paradosso G.Bretagna e Russia Due grandi principi: Equilibrio Legittimità Senso conservatore:pace sociale legata a diritto dei monarchi di considerare propri stati come beni patrimoniali) 216 delegazioni ma decisioni prese da quattro potenze vincitrici Da novembre 1814 a 9 giugno 1815 Atto finale + due trattati di Parigi 30 maggio 1814 e 20 novembre 1815 nasce CARTA GEOPOLITICA DELL’EUROPA DELLA RESTAURAZIONE Francia torna regno sotto dinastia dei Borbone: Luigi XVIII (Talleyrand) 1. 2. 3. 4. 5. Prussia rafforzata: due tronconi Austria (Francesco I d’Asburgo) blocco compatto Mondo germanico dominato da Austria e Prussia riorganizzato in confederazione germanica Russia accrebbe suo dominio (Polonia, Finlandia, Bessarabia) G. Bretagna rafforza dominio sui mari (Nord e Mediterraneo Malta) Austria: potenza egemone dell’Italia ingloba nell’impero il Lombardo-Veneto, predominio mare Adriatico, Trentino, Trieste, parte Istria Diritto di presidiare militarmente Piacenza Ducato di Parma e Piacenza: Maria Luisa d’Asburgo Ducato di Modena e Reggio: Francesco IV d’Asburgo-Este Stato pontificio (Pio VII) sotto controllo Austria presidi militari a Ferrara e Comacchio Regno 2 Sicilie: ritorno di Ferdinando IV di Borbone Ferdinando I re delle 2 Sicilie. 12 giugno ’15 trattato difensivo con Austria controllo esercito napoletano Stato di Sardegna (Vitt. Ema. I di Savoia) relativa autonomia (unico) Solidarietà di fondo sul modo di intendere organizzazione europea: 26 settembre 1815 trattato di alleanza (zar Alessandro I, ortodosso) + re di Russia protestante + imperatore d’Austria cattolico SANTA ALLEANZA Adesione di Luigi XVIII Non firmato da Pio VII (per protestante e ortodosso) Né da Inghilterra: promotrice di nuovo trattato con Prussica, Austria e Prussica QUADRUPLICE ALLEANZA CONTROLLO Francia per impedire rivoluzione Impedire qualsiasi rivoluzione Regolari consultazioni per interessi comuni 1. 2. 3. Lombardo-Veneto (costituito 7 aprile 1815), l’Austria: priva paese di autonomia per impedire aspirazioni nazionali sfrutta economia progredita per suoi interessi ne fa testa di ponte militare per pronto intervento Viceré solo rappresentante formale, potere in mano a due governatori (Milano e Venezia) Conciliatre: settembre 1818 – ottobre 1819 (Pellico) In politica: Lambertenghi e Confalonieri LE SOCIETA’ SEGRETE Età della Restaurazione opposizione politica si esprimeva attraverso organizzazioni clandestine (elaboravano programmi ideologici e preparavano insurrezioni): le società segrete Base sociale con proletariato e contadini in posizione esterna Sviluppo nelle file degli eserciti: buone condizioni per preparare colpi di stato e insurrezioni Prototipo offerto dalla Massoneria (Medioevo) Anni ’20 la maggiore fu la Carboneria Filippo Buonarroti: agire attraverso più società segrete in organizzazione verticale culminante nella supersocietà segreta dei Sublimi Maestri Perfetti Setta poliziesca: Calderari Prima prova delle società nella lotta contro regimi usciti da Restaurazione: moti del ’20 – ’21 (Spagna e Italia) 30 settembre 1818 congresso di Aquisgrana: si reintegra nuova Francia conservatrice nel consenso delle potenze In questo quadro scoppiano moti in Spagna (Restaurazione volto spietato) Ferdinando VII per fronteggiare problemi non intacca privilegi classi alte e punta a riconquista colonie americane abolisce costituzione di Cadice (1812) Truppe che stavano proprio a Cadice rivolta 1 gennaio 1820 Italia: moti iniziano nel Regno delle due Sicilie per iniziativa di ufficiali carbonari 1 luglio 1820 obiettivo: costituzione spagnola 1812 Impossibile reprimere moti: Ferdinando I accetta costituzione Nomina vicario figlio Francesco 7 luglio proclama costituzione In Sicilia insurrezione 15 luglio Ottobre: si riunisce a Napoli parlamento a maggioranza moderata Austria entra in azione: non riceve ambasciatore napoletano ammassa truppe Lombardia e Veneto convoca congresso a Troppau, per consenso di intervento militare e abrogazione costituzione a Napoli 2. 1. Inghilterra favorevole ma non si impegna Francia (costituzione) non poteva impegnarsi in dichiarazioni anticostituzionali 3. Russia e Francia favorevoli a rottura tra Vienna e Napoli Le tre firmano protocollo + congresso a Lubiana. Re autorizzato da parlamento di Napoli va e ribadisce propri diritti sovrani Austria procede a intervento militare Moti sentiti dai settari come inizio di confronto tra conservatori e rivoluzionari (massima intensità cospirative: Lombardia e Piemonte) riuscire a contrapporre forza per sostenere urto ma mancanza legami con masse Programma più realistico: Piemonte, ala liberale-moderata (Confalonieri) Si attende appoggio di Carlo Alberto (temeva rottura con re) prima aderisce poi si tira indietro Guarnigione si ammutinò ad Alessandria tra 9 e 10 marzo creando un fatto compiuto. Inizia rivoluzione in Piemonte ma fallisce 12 marzo insurrezione a Torino: re nomina reggente Carlo Alberto e va a Nizza Debolezza Carlo Alberto sconfessato da Carlo Felice Santarosa a capo di governo provvisorio affronta guerra con Austria 8 aprile 1821 esercito costituzionale battuto dopo che De La Tour aveva manovrato: 10 aprile generale entra a Torino ottobre 1820 distrutta rete carbonara arresti: Maroncelli, Pellico, Confalonieri, Pallavicino-Trivulzio Fortezza dello Spielberg nella Moravia diventa celebre prigione politica LE RIVOLUZIONI DEL 1830 – 31 E L’AFFERMARSI DEL LIBERALISMO IN EUROPA 1830 – 31 nuova ondata rivoluzionaria (Europa occidentale e orientale) Lotta positiva: potere politico a borghesia (Francia e Inghilterra) Lotta negativa: consolidamento forza di monarchie conservatrici sorrette da aristocrazia (mondo germanico e Russia) Belgio ottiene indipendenza Crisi società segrete Causa rivoluzione: crisi economica europea 1825 Sorte Belgio decisa in una conferenza a Londra: sancisce fine regno dei Paesi Bassi 20 gennaio 1831 Belgio dichiarato perpetuamente neutrale Varsavia 29 novembre 1830: insurrezione più tragica. Nicola I vanifica costituzione concessa da AlessandroI, opposizione assume carattere indipendentista e nazionalista. Contando illusoriamente su aiuto francese, gennaio 1831 insorti proclamano indipendenza. Repressione; 8 settembre 1831 Russi presero Varsavia L’ITALIA DAL 1831 AL 1846 Moti ’31 mostrano fallimento del movimento settario: crisi Carboneria Mazzini intese superarla con programma di rivoluzione nazionale fondata su iniziativa popolare. Nacque a Genova nel 1805. Influenze in Francia per stesura programma giugno 1831 la Giovine Italia (orientamento democratico-giacobino) Principi: Libertà, Eguaglianza, Umanità, Indipendenza, Unità Propaganda educativa e insurrezione Organizzazione a livello nazionale Agitazione ideologica che deve penetrare nel popolo Rivoluzione nazionale e unità italiana Tipico programma democratico ma nessun programma concreto quindi perpetua soggezione delle masse contadine a autorità politiche e religiose tradizionali D’Azeglio, Gioberti, Balbo mettevano in primo piano importanza della funzione del Piemonte nell’assumere l’iniziativa al fine del rinnovamento nazionale Tra 1831 e 1846 (svolta politica dei governi) criteri dei sovrani furono ispirati a continuità con decennio precedente Regno delle Due Sicilie: Ferdinando II al trono. Rafforza blocco tra monarchia, aristocrazia e grandi proprietari terrieri e cerca di affermare secondo un modello rigidamente centralistico il controllo di Napoli sulla Sicilia ( correnti separatiste) Stato pontificio: malgoverno di papa Gregorio XVI Toscana:governo di Leopoldo II: tolleranza come metodo di governo ma cede a richieste austriache Lombardo – Veneto: autorità imperiali governano in corrispondenza con interessi delle finanze austriache ------------------------------------------------------------------------------------------------------Premarxisti e presocialisti: Owen, Fourier. Saint-Simon: sansimonismo Marx e Engels: fondatori di corrente comunista suo primo ingresso della storia delle ideologie rivoluzionarie con il Manifesto del Partito comunista, pubblicato a Londra nel febbraio 1848 LE RIVOLUZIONI DEL 1848. LA “SECONDA RESTAURAZIONE” Rivoluzioni 1848 – 49 nell’Europa centrale e occidentale Crisi economica e politica 1846 - 47 cattivi raccolti – rialzo prezzi dei generi alimentari – difficoltà di vendita di prodotti industriali, di attività bancaria e di commercio – miseria Francia: immobilismo della monarchia di luglio sotto la guida di Guizot (dal 40 ministro degli esteri, 47 presidente del consiglio). Respinge richiesta di riforma elettorale e parlamentare Oppositori entrano in agitazione dal luglio del 47 dando vita a banchetti (strumento per riunirsi liberamente). Si brinda ai principi dell’89 Si rivendicò diritto di operai a nuova esistenza Governo ne vieta uno del 22 febbraio 1848. Scontro diviene inevitabile Germania: crisi politica Austria: inquieta per scontri a Milano 3 gennaio 1848 tra polizia e cittadini (non fumano per attenersi a sabotaggio dimostrativo delle finanze imperiali) 12 gennaio 1848 insurrezione di Palermo: espulsione truppe napoletane e proclamazione di costituzione che riprendeva quella del 1812 esprimendo volontà separatista dei siciliani Manifestazioni liberali anche a Napoli: re chiede aiuto austriaco 29 gennaio concede costituzione 8 febbraio Carlo Alberto lo segue 17 febbraio Leopoldo II lo segue 14 marzo infine Pio IX Costituzioni ispirate alla francese del 1830 (salvaguardia potere monarca, senato di nomina regia, camera eletta sulla base di un censo elevato) Francia ’48 confronto tra governo e oppositori, Italia invece ricongiungimento stati indipendenti, salvo LombardoVeneto Francia: rivoluzione 22 febbraio 1848 a Parigi Guizot vieta banchetto – barricate – guardia nazionale non risponde ad appello governo – re licenzia Guizot – formazione gabinetto con elementi moderati dell’opposizione parlamentare ma fallimento Scontro tra soldati e dimostranti provoca insorgere delle masse, fuga re e formazione di governo provvisorio e proclamazione repubblica 24 febbraio Governo provvisorio posto sotto ilsegno della repubblica e della democrazia Introduzione suffragio universale Abolizione pena di morte per reati politici Soppressione schiavitù nelle colonie Giornata di lavoro 10 ore a Parigi e 11 nelle province Governo riconobbe diritto di operai al lavoro (opifici nazionali) Contadini videro nella repubblica regime delle nuove tasse 23 aprile eletta Assemblea costituente con suff. Universale contadini manovrati votarono per moderati 15 maggio operai degli opifici tentano sommossa, dichiarano decaduta costituzione e proclamano governo socialista con Blanc e Blanqui ma repressa Si aboliscono opifici allora quartieri operai promuovono insurrezione il 23 giugno Assemblea costituente dà poteri a ministro della guerra Cavaignac che soffoca rivolta. Pericolo rosso era sventato. Moderati rassicurati Repubblicani per paura pericolo rosso novembre 48 fanno votare a assemblea nazionale una costituente: Presidente repubblica eletto per 4 anni a suffragio universale nomina diretta di membri governo e funzionari stato e comando forze armate Non poteva sciogliere camera e non subito rieleggibile Scelto Luigi Napoleone Bonaparte: rassicura il partito dell’ordine (conservatori cattolici) 13 maggio 1849 elezioni per assemblea legislativa, che doveva sostituire costituente, vince partito dell’ordine Germania: agitazioni contadine, a marzo guadagnano Prussia Operai chiedono ministero del lavoro come in Francia 14 – 18 marzo 1848 truppe costrette a lasciare Berlino, re Federico Guglielmo IV a promettere costituzione e formare governo liberale (suff. Uni. Maschile, libertà religiosa, controllo parlamentare su spese di bilancio aspirazioni di borghesia liberale) Ma 31 marzo re richiama truppe a Berlino e borghesia oscillava tra obiettivi liberali e timore che rivoluzione rafforzasse masse Dopo sommossa Landtag inclina verso conservazione Dopo sette mesi re sciolse senza resistenza assemblea. Incertezze in Prussia si hanno anche in Germania 18 maggio ’48 si riunisce a Francoforte un parlamento federale degli stati tedeschi e dell’Austria eletto a suffragio universale Nominato governo provvisorio, Parlamento senza potere reale elabora carta dei diritti fondamentali per introdurre liberalismo Impero asburgico: rivoluzioni In Boemia chiesta rivoluzione. Ma rivoluzione vera a Vienna 13 marzo 1848 per rifiuto Metternich di discutere di riforme barricate Ferdinando I lo licenzia quindi rivolta di Milano 17 marzo Sovrano formò governo liberale e in aprile promise costituzione con senato aristocratico e camera da eleggersi senza suffragio operai Ma poi per sommosse concesse suffragio universale e convocazione assemblea dell’impero senza camera alta 22 luglio abolizione servaggio e diritti feudali nelle campagne ma azione unitaria assemblea impossibile per contrasto nazionalità, quindi ripresa reazionaria Cechi: per desiderio indipendenza formano gabinetto e a Praga ci fu congresso slavo nel giugno ma fallimento. Imperatore apre controrivoluzione (11 –17 giugno) Ungheria: come in Italia problema dell’unificazione non raggiunta. Elezione parlamento a suffragio universale, imperatore accetta nuovo corso ungherese ma Ungheria decide come stato nazionale indipendente repressione Italia: crisi rivela debolezza di tutte le correnti di rinnovamento Lotta contro Austria nel Lombardo – Veneto Venezia insorse il 17 marzo, libera Manin e Tommaseo Prima insurrezione a Milano 18 marzo lotta contro truppe di Radetzky va nel quadrilatero (Verona, Legnano, Peschiera, Mantova) Duchi cacciati anche da ducati di Parma e Modena Carlo Alberto interviene contro Austria 23 marzo. Poteva intervenire prima: impedì a suo esercito di sorprendere austriaci in fase di ripiegamento Quando piemontesi giunsero in Lombardia si era quasi liberata con proprie forze Entusiasmo patriottico Risultati piemontesi a Pastrengo e Goito, ma si arrestano di fronte a quadrilatero Per scarsi risultati sovrani Roma, Toscana, Napoli temendo riprese dell’Austria, ritirarono truppe 29 aprile 1848 Pio IX si ritirò dalla guerra, imitato da Leopoldo II finisce guerra federalista Crisi regno di Napoli (liberali vogliono costituzione – conservatrice, separatismo in Sicilia 13 aprile proclamano decadenza dinastia borbonica) 15 maggio conflitto a Napoli liberali e popolari e truppe forniscono pretesto a re per colpo di stato: formazione governo moderato di destra, scioglimento parlamento, ritiro truppe da guerra Esercito sardo impegnato in assedio fortezza di Peschiera: maggio rinforzi di Radetzky a austriaci Successo piemontese di studenti toscani a Curtatone e Montanara 29 maggio Poi vittoria Goito e presa di Peschiera 30 maggio Carlo Alberto ottiene fusione con Piemonte di Milano, Parma e Modena 29 maggio, di Veneto salvo Venezia 4 giugno, di Venezia 13 luglio 11 giugno sconfitta per caduta di Vicenza 23 – 25 luglio sconfitta a Custoza vicino Verona 9 agosto generale Salasco firmava a nome di re armistizio con Austria Democratici ora diventano forza principale del movimento nazionale Toscana: governo democratico con Guerrazzi e Montanelli con obiettivo convocazione di una Costituente italiana Roma: cade ministero di Pellegrino Rossi ucciso da democratico e democratici dichiarati a potere da Pio IX che 24 novembre fugge a Gaeta da Ferdinando II 21 febbraio granduca di Toscana lo segue Si convoca una Costituente romana: 9 febbraio 1849 proclama decadenza del potere temporale pontificio e la repubblica Piemonte: 16 dicembre 1848 Gioberti al potere appoggiato da democratici Fine febbraio 1849 ministero del generale Chiodo e Rattizzi 20 marzo rompe armistizio con Austria Operazioni militari in mano a Chrzanowski esito disastroso con sconfitta di esercito sardo a Novara 23 marzo Stessa sera Carlo Alberto abdica in favore di figlio Vittorio Emanuele II e va in esilio in Portogallo dove muore 28 luglio Vitt. Ema II ottiene condizioni più favorevoli da Radetzky di quelle che avrebbe ottenuto il padre responsabile della guerra Armistizio di Vignale 24 marzo: scioglimento di corpi di volontari e occupazione di parte del Piemonte Democrazia e nazionalismo ormai erano solo a Venezia e Roma Roma punto più alto della resistenza democratica. Notevole abilità di Mazzini ma destino segnato: Pio IX restaurato su trono. Esercito di Oudinot per volontà di Luigi Napoleone (per ottenere appoggio conservatori del suo paese si fa campione di causa pontificia) abbatte repubblica Garibaldi e volontari difendono Roma. Francesi sbarcati a Civitavecchia 24 aprile respinti. Napoletani anch’essi battuti da Garibaldi a Palestrina e Velletri (9 e 19 maggio) 3 giugno francesi investono città che dopo un mese cade 4 luglio il triunvirato ordina la resa Garibaldi lascia Roma con fedeli per proseguire lotta a Venezia ma rinuncia e si imbarca in Toscana pre America perché moglie Anita morta di stenti e compagni fucilati Venezia assediata proclama 2 aprile resistenza a oltranza diretta da Manin. Città per epidemie resiste fino a 23 agosto. 26 firmata capitolazione Francia: elezioni maggio 1849 vittoria per partito dell’ordine e fallimento resistenza repubblicana, rivoluzione restauratrice procede nei suoi scopi 1850 revisione leggi Falloux su insegnamento favorendo controllo clericale e regime elettorale con limitazione suffragio Legge insegnamento gradita a Luigi Napoleone, elettorale no voleva farsi rieleggere nel ’52 e era indispensabile plebiscito popolare. Agisce abilmente: consolida influenza nell’esercito e si fa paladino dei diritto popolari chiede modifica costituzione per consentirgli rielezione (luglio ’51) Respinta da parlamento ma con breve margine Per popolarità chiede che venga ristabilito suffragio universale (novembre ’51). Non accolta da maggioranza borghese: vedeva Napoleone garanzia contro democrazia e socialismo ma non voleva rinunciare a potere oligarchico di classe a vantaggio di esecutivo non controllabile se fondato su voto popolare Napoleone ottiene con colpo di stato ciò che non era possibile legalmente 2 dicembre parlamento occupato da soldati assemblea fu sciolta ristabilito suffragio universale Repubblicani perseguitati per rassicurare moderati. Oppositori portati in Algeria e Guaina 21 dicembre 1851 plebiscito gli attribuì potere di redigere nuova costituzione Sconfitta Russia in Crimea: Nicola I non vedeva bene restaurazione del Secondo impero in Francia e non considera Napoleone sovrano legittimo Napoleone vuole influenza francese in Europa impedendo formazione fronte che univa G. Bretagna e Russia (avevano soffocato Francia di suo zio) Contro Russia anche Inghilterra: vuole impedire che per smembramento impero turco zar abbiano accesso a Mediterraneo e contrasto in Asia con russi sfere di influenza si sovrapponevano Di qui 1854 guerra di Crimea dopo che Russia prova a mettere in ginocchio turchia Russia perseguendo piano di supremazia dei balcani propone a Inghilterra progetto di smembramento Turchia. Non accetta. Russia volendo consenso per intervenire negli affari turchi pretende che Turchia riconosca protezione russa su cristiani ortodossi. Rifiutano appoggiati da inglesi. Quindi guerra tra Russia e Turchia novembre 1853. Flotta turca distrutta Marzo ’54 Francia e G. Bretagna entrano in guerra. Russi: resistenza centrata nella fortezza di Sebastopoli, cinta d’assedio Gennaio ’55 Italia a fianco di Francia e Inghilterra Settembre ’55 russi abbandonano Sebastopoli Congresso Parigi: 1. neutralizzazione mar Nero 2. garanzia dell’autonomia dei principati di Moldavia, Valacchia (nel ’59 stato unitario della Romania) e della Serbia 3. integrità e indipendenza Turchia 4. libertà di navigazione su Danubio Sconfitta pretese espansionistiche russe e crescita prestigio Napoleone III LA REALIZZAZIONE DELL’UNITA’ ITALIANA E LA VITTORIA POLITICA DI CAVOUR Dopo Repressione 1849 fino a 1857 (anno in cui cerca di inaugurare nuovo corso politico) Austria si attiene a conservatorismo e controllo militare e poliziesco Lombardo – Veneto profondo divorzio tra classi sociali e governo Stato pontificio: Pio IX rinnega debolezze del 1848 e diventa erede dello spirito reazionario di Gregorio XVI. 1850 sorge Civiltà Cattolica, rivista dei gesuiti 1854 papa proclama dogma dell’immacolata concezione senza approvazione di un concilio, affermando così suo potere assoluto sulla chiesa Regno di 2 Sicilie Ferdinando II liquidato il parlamentarismo procede a reazione dura isolando monarchia da pubblica opinione intellettuale Grava colpo per prestigio furono le Lettere pubblicate 1851 da Gladstone che visitò Napoli: parole di fuoco per regime politico del paese Stato sardo diventa punto di raccolta del movimento liberale nazionale 6 agosto 1849 pace di Milano con Austria: camera che da elezioni di luglio 1849 aveva maggioranza liberaldemocratica, creò difficoltà a approvazione del trattato di pace in base al quale Piemonte indennità di 75 milioni a Austria che concedeva amnistia a emigrati di lombardia e veneto Re che voleva Camera di orientamenti più moderati la sciolse, 20 novembre proclama nuove elezioni rivolgendo da Moncalieri proclama redatto da d’Azeglio in cui deplorando tirannia dei partiti esortava a votare in senso moderato per non creare conflitto tra corona e parlamento Maggioranza di due terzi a liberali moderati evitata crisi che avrebbe inserito Piemonte nel clima di generale reazione Governo presieduto da d’Azeglio: affronta momento delicato tra Stato e Chiesa. Per aggiornare con criteri più avanzati legislazione ecclesiastica che in Piemonte era rimasta a orientamenti modificati in quasi tutti stati cattolici, febbraio 1850 ministro della giustizia e degli affari ecclesiastici Siccardi presenta progetto di legge: fine privilegi di foro ecclesiastico e del diritto d’asilo autorizzazione del governo per acquisto di beni accettazione di donazioni da parte degli enti ecclesiastici o di altri a essi legati Parlamento le approva reazione di ambienti clericali e tensione tra Piemonte e Santa Sede Ottobre 1850 d’Azeglio chiama a ministero agricoltura, commercio e marina Cavour (capo di maggioranza moderata). Incarna nuova figura aristocratico liberale, aperto a esigenze di progresso civile e sociale della borghesia moderna. Nasce a Torino famiglia di antica nobiltà. Per padre si collegava a settore di aristocrazia piemontese che per sue aperture a mondo economico si saldava a interessi borghesi Per madre, ginevrina di origini calviniste, legato a ambiente che andava da liberalismo moderato a legittimismo borbonico francese Carriera armi punito per entusiasmi per rivoluzione 1830 in Francia Viaggi in Europa occidentale, interesse per sviluppo capitalistico moderno Posti di responsabilità pubblica nel campo economico – sociale 1848 condizioni per azione politica consona a sue convinzioni liberali, si getta in lotta politica dirigendo “Il Risorgimento” e eletto deputato Vuole azione politica per formazione forza aristocratico borghese con ideologia in liberalismo nutrito di mentalità europea moderna Liberalismo e liberismo inglesi lo influenzano. Crede a legame stretto tra libertà politica e economica Sistema produttivo stato sardo doveva inserirsi nell’economia dell’Europa occidentale Italia necessitava di creazione mercato nazionale possibile per rete ferroviaria Da ideologie francesi intravede nel giusto mezzo bussola di orientamento Mutuata da Guizot lotta agli estremi Contrario a democrazia e suffragio universale Programma: liberalismo moderato basato su sviluppo capitalistico, blocco tra aristocrazia e borghesia fondato su liberismo e parlamentarismo, lotta a democrazia, indipendenza nazionale egemonizzata da stato sardo allargatosi in regno dell’Alta Italia Trattati commerciali tra Piemonte e Francia, Inghilterra, Belgio e Austria per inserire economia del regno in Europa 2 dicembre 1851 colpo di stato in Francia: avvicinamento politico di forze di centro destra (Cavour) e centro sinistra (Rattazzi) connubio (alleanza politica e parlamentare isolava destra più conservatrice e estrema sinistra di orientamenti democratici) Entra in crisi ministero d’Azeglio su progetto di legge relativo a matrimonio civile: Cavour novembre 1852 dà vita a suo primo ministero. Mazzini riorganizza 1850 – 52 rete clandestina ma inizio fallimentare in moto scoppiato a Milano febbraio 1853. Quando scoppiò rete mazziniana nel lombardo – veneto già deteriorata da repressione austriaca Centinaio di arresti e 10 condanne a morte Mazzini ritenne di poter tentare insurrezione a Milano 6 febbraio 1853 ma fallimento: centinaia di arresti e 15 impiccagioni crisi. Accusato di avventurismo, intensifica attivismo organizzativo e politico ma ala mazziniana a destra non favorevole scissione movimento democratico – mazziniani Critica a Mazzini: Ferrari democrazia non aveva avvenire se restava avvolta nel formalismo politico mazziniano e non dava a programma una base sociale, se non si ricollegava a questione sociale la cui soluzione era legata a questione agraria. Lotta per indipendenza doveve diventare anche rivoluzione del povero Cavour: politica interna contenimento influenza destra più conservatrice e clericaleggiante limitazione influenza personale del re su vita politica laicizzazione stato assorbimento tendenze più moderate di democrazia nella politica governativa e repressione delle democratico – repubblicane sviluppo economico consolidamento libero scambio politica estera inserimento Piemonte nella politica di Inghilterra e Francia alleanza militare con Francia primato piemontese sabaudo in Italia opposizione all’Austria in vista di alterazione quadro statale – istituzionale e della creazione di un regno dell’Alta Italia Elezioni dicembre ’53 maggioranza di centro: consolidamento Cavour Due problemi: linea che Piemonte doveva tenere nella guerra di Crimea Francia e Inghilterra cercano di attrarre Austria e per rassicurarla che Piemonte non avrebbe approfittato per azione contro lombardo- veneto, cercarono di coinvolgerlo. Cavour accetta (gennaio ’55). 4 marzo dichiarata guerra a Russia. Austria non interviene Cavour frutti insperati rapporti tra stato e chiesa di fronte a progetto di legge Rattazzi sostenuto da Cavour (soppressione ordini religiosi contemplativi e passaggio dei loro beni a amministrazione dello stato) la destra che aveva posizioni di forza al senato sostenuta da dura presa di posizione di Pio IX gennaio 1855 e da opposizione del re, offrì tramite senatore Nazzari di Calabiana contributo di quasi un milione annuo a stato per ritiro progetto Sconfitta Cavour avrebbe portato a affermazione destra e politica personalistica re Governo reagì presentando dimissioni (aprile) ma per impossibilità di formare nuovo governo re attribuì di nuovo incarico a Cavour. Legge fu approvata (23 maggio) con alcuni emendamenti Cavour deve affrontare pace di guerra di crimea. Piemontesi sbarcati in Crimea maggio 1855 sotto comando di La marmora, prendono parte a battaglia di Cernia 16 agosto 1855 Congresso di pace a Parigi febbraio ’56: Cavour ammesso a trattative discussione 8 aprile ’56 su situazione italiana fu successo per Italia. Denuncia occupazione militare delle legazioni pontificie da parte dell’Austria. Dice che mutamento in Italia legato a appoggio delle 2 grandi potenze e in particolare di Napoleone Grande successo per Cavour: nascita 1857 della società nazionale per azione di uomini come Manin, Pallavicino, La Farina creare organismo politico volto a conseguire unità italiana con concorso di democratici – moderati sia delle forze liberali orientate dal Piemonte Accettazione monarchia era il trait d’union tra le due componenti Società accrebbe prestigio con adesione Garibaldi A prestigio Piemonte contribuì essere diventato seconda patria di molti esuli italiani 1857: crisi partito d’azione e connubio, nuovo corso austriaco in Lombardia novembre ’57 elezioni nello stato sardo rafforzamento destra e indebolimento maggioranza cavouriana Cavour quindi blocca certe riforme, induce Rattazzi a dimissioni (gennaio 1858) dal ministero dell’interno Rottura relazioni diplomatiche con Austria marzo 1857 Intensificazione rapporti Piemonte e Francia fino a alleanza dopo attentato 14 gennaio 1858 contro Napoleone di Felice Orsini induce Napoleone a considerare la pericolosità della situazione italiana Convinzione che per evitare rivoluzione necessaria iniziativa della Francia per sostituire influenza austriaca con francese Incontro segreto a Plombieres nei Vosgi fra Napoleone III e Cavour 20 luglio 1858 Si sarebbe provocata guerra contro Austria facendola apparire come aggressione austriaca a Piemonte Assetto Italia dopo vittoria sarebbe stato: regno alta Italia sotto Savoia su base di annessione Lombardia, Veneto, Romagna e Emilia Regno Italia centrale con Toscana e domini pontefice, cui sarebbe rimasta sovranità su Roma e dintorni Regno meridionale con limiti territoriali delle due Sicilie Papa: a titolo di risarcimento spettava presidenza di confederazione che avrebbe dovuto legare stati italiani Ma divergenza su piano politico Napoleone voleva far salire su trono Italia centrale principe Gerolamo Napoleone e meridionale Luciano Murat Cavour invece voleva sottomettere Italia a egemonia Piemonte Napoleone per dilatare influenza esprime a ambasciatore austriaco a Parigi disappunto per deterioramento rapporti franco – austriaci 1 gennaio 1859 e Vitt. Ema nel discorso alla corona dice di non essere insensibile a grido di dolore che da Italia si levava verso Piemonte, tra 24 e 26 gennaio firmata alleanza tra i 2 sovrani Piano di conferenza europea su questione italiana patrocinato da Inghilterra parve fermare Napoleone ma decisione austriaca di rivolgere a Piemonte, che costituiva a ordini di Garibaldi corpo dei cacciatori delle alpi, ultimatum 23 aprile consentì a alleanza di scattare 26 aprile 1859 Cavour respinge ultimatum: inizia II guerra di indipendenza Comando supremo: Napoleone III 4 giugno a Magenta francesi contro austriaci. Vincono i primi, austriaci sgombrano Lombardia 8 giugno Napoleone e Vitt. Ema entrano a Milano 24 giugno battaglie decisive: Solforino (francesi) e San Martino (piemontesi) sconfiggono austriaci Insurrezione Italia centrale irrita Napoleone perché in contrasto con accordi Plombieres Rivolta nello stato pontificio alimentò in Francia campagna dei clericali che accusarono imperatore di complicità con rivoluzione Prussica contraria a piani egemonici di Francia minacciava di intervenire sul Reno Napoleone quindi decide di porre fine a guerra e fa armistizio con Austria 6 luglio 1859 clausole di Villafranca 11 luglio: Lombardia ceduta a Francia che la cede a Piemonte. Mantova e Peschiera restavano a impero. Italia centrale restaurate autorità legittime. Favorita confederazione italiana sotto presidenza del papa con partecipazione domini austriaci Vitt. Ema accetta, Cavour dà dimissioni 13 luglio Si forma quindi ministero La Marmora – Rattazzi Governi provvisori Italia centrale esprimono volontà politica di unione a Piemonte spinti da Cavour e sotto guida di Fanti e Garibaldi organizzano un esercito per le difesa comune 16 gennaio 1860 Cavour richiamato al potere ma con resistenze re Assetto centro Italia favorito da svolta della politica di Napoleone che di fronte a volontà del popolo giudicava dannoso reprimere con armi un movimento che aveva contribuito a suscitare 11 e 12 marzo dei plebisciti espressero volontà di annessione a stato sardo di Toscana, Emilia e ducati 15 aprile Nizza e Savoia ceduti a Francia Regno meridionale si avviava a crisi definitiva In questo quadro partito d’azione con avvicinamento Garibaldi assume iniziativa di spedizione rivoluzionaria in Sicilia dove forze di opposizione a dinastia borbonica forti. Importanti per spedizione gli esuli Crispi e Rosolino Pilo mazziniani Rivolta a Palermo 3 – 4 aprile repressa: iniziano insurrezioni in campagna Pilo si reca a dirigere movimento Crispi convince Garibaldi a spedizione Vitt. Ema rassicurato per nome programma “Italia e Vittorio Emanuele” Opposizione Cavour Armi vecchie e poco equipaggiamento da Quarto in mille partono notte tra 5 e 6 maggio 1860 Si riforniscono a Telamone in Toscana 11 maggio sono a Marsala Successi Garibaldi svolta della politica di Cavour (invia uomini e condiziona Garibaldi per campagna di annessione di Sicilia a Piemonte, inviando La Farina) Garibaldi contrario: voleva sbarcare su continente, liberare Napoli e puntare su Roma e stato pontificio) Conflitto tra i due. Cavour temeva che se regno borbonico fosse passato a democratici si contrapponessero a regno sabaudo Incursioni contadine contro diritto di proprietà fronteggiate da uomini della guardia nazionale e da truppe garibaldine come a Bronte dove 4 agosto Nino Bixio ordinò fucilazioni e arresti di contadini Sbarco in Calabria di Garibaldi 20 agosto 7 settembre entra a Napoli accolto come liberatore Riavvampa suo conflitto con Cavour e chiede che venga licenziato a Vitt. Ema, che preoccupato per ripresa politica di partito democratico cui programma era assemblea costituente e guerra per liberazione Roma decise di imporre propria soluzione 1 – 2 ottobre vittoria Garibaldi: battaglia di Volturno 3 ottobre guidate da re truppe piemontesi in marcia verso mezzogiorno Cavour fa approvare da camera legge su annessione incondizionata del sud democrazia italiana e partito d’azione non potevano più mettere in discussione metodo di unificazione italiana cavouriano fondato su semplice estensione di ordinamenti amministrativi e istituzionali di stato sardo Cavour sostenuto da classi alte del mezzogiorno Delusione masse: brigantaggio 21 ottobre territori dell’ex regno di Napoli ebbero luogo i plebisciti che sanzionarono annessione 26 ottobre Garibaldi si incontra a Teano con Vitt. Ema Dopo aver manifestato volontà di continuare lotta per liberazione di Venezia e Roma Garibaldi partì per Caprera 17 marzo 1861 primo Parlamento nazionale proclamò a Torino Vittorio Emanuele II re d’Italia. Germania: 1862 re chiama al potere barone Otto von Bismarck tipico esponente della classe degli Junker (aristocrazia zona est della Prussia) per guidare lotta contro Camera liberale Suo primo atto militare ha come oggetto tre ducati di Schleswig, Holstein e Lauenburg che posseduti da corona di Danimarca erano il primo di popolazione mista e gli altri tedesca Per crisi successione dovuta a morte re danese Prussia e Austria in alleanza sotto scudo della confederazione germanica attaccarono e sconfissero Danimarca 1864 strappandole ducati Avendo a vantaggio neutralità Russia e impossibilità Inghilterra di intervenire militarmente per mancanza di esercito di terra ottobre 1865 Bismarck contatta Napoleone a Biarritz Questi che vedeva bene conflitto tra Austria e Prussia per espansione francese si dimostra a favore di alleanza tra Prussia e Italia interessata a guerra contro Austria per strappare Veneto. Alleanza conclusa aprile 1866 con scopo di dividere forze austriache e di portare annessione a Prussia di territori tedeschi e a Italia del Veneto Guerra provocata da invasione dell’Holstein di truppe prussiane 14 giugno 1866 inizio 26 luglio fine Esercito prussiano superiorità: per sua mobilitazione capacità di compiere veloci spostamenti efficienza di comando qualità armamenti concezione piani strategici Prussia: colpo decisivo a Austria a Sadowa in Boemia 3 luglio 1866 Bismarck mostra spregiudicatezza politica cercando alleanza con nazionalisti ungheresi e cechi contro Austria Vittorie austriache su Italia a Custoza 24 giugno e in mare a Lissa 20 luglio non valsero a correggere a favore dell’impero le sorti della guerra L’ITALIA NELL’ETA’ DELLA SINISTRA 1861 nonostante Veneto sotto dominio austriaco e Roma dominio papale, Italia aveva raggiunto unità nazionale Problemi: tradurre unificazione politica in amministrativa. Unificare codici, bilanci, forze armate creando apparato burocratico e organizzazione militare omogenei elaborare linea di sviluppo economico partendo dal dato di diverse esigenze e caratteristiche socioeconomiche delle singole parti dello stato e dalla sua arretratezza rispetto a stati più avanzati dare salda direzione politica a paese soggetto alle più forti tensioni politiche e sociali problema della soluzione dei rapporti con Chiesa questione della collocazione di Italia nei rapporti internazionali in età che vide in Europa la guerra del 1866, formazione dell’Impero germanico e crollo dell’impero napoleonico Cavour capo di partito liberale moderato anni del Risorgimento muore nel ‘61 Preoccupazione moderati era costruire sistema di controllo politico e amministrativo sicuro ed efficiente Importante l’estensione di legge Casati sulla scuola approvata nel 1859 in Piemonte in tutta Italia Eredi Cavour coloro che formavano la destra, definita storica in seguito, dello schieramento parlamentare. Erano i conservatori che intendevano difesa di unità nazionale e formazione del nuovo stato come missione storica da realizzare con difesa degli interessi di classi alte Classe dirigente moderata subalpina: Rattazzi, Sella, Lanza, La Marmora Moderati del resto d’Italia: Ricasoli, Minghetti A destra si contrapponeva sinistra, erede della democrazia risorgimentale ma condizionata da sconfitta del ’59 – 60, divisa tra repubblicani di fede mazziniana (Crispi, Bertani), ex garibaldini, ex democratici (Guerrazzi) e uomini più moderati di sinistra costituzionale (Brofferio, Depretis) Anche socialmente le 2 si differenziavano: I legata a aristocrazia e grande borghesia; II base piccolo – borghese Organizzazione interna: non erano partiti di tipo moderno ma più che altro schieramenti di opinione Dopo morte Cavour potere a Bettino Ricasoli Giugno 1861 - Marzo 1862 Per questione di Roma proseguì contatti che Cavour aveva iniziato con pontefice ma anche egli fallì Di fronte a richieste di uomini come Garibaldi di iniziative ardite verso Veneto e Roma e a manovre re desideroso di politica meno timorosa di complicazioni internazionali e in grado di compiere unità Ricasoli dovette cedere potere al candidato di Vittorio Emanuele, Rattazzi. Rattizzi: marzo – dicembre 1862 riprese linee di strategia cavouriana, pensò di sfruttare iniziativa garibaldina senza compromettere stato, cogliendone poi frutti Ma non si considerò che gioco non ripetibile per ostilità di Napoleone che voleva farsi perdonare per 1859 da clericali e poi impossibilità Italia di sostenere sola una guerra contro Austria Garibaldi recluta corpo di spedizione per guerra contro Veneto Rattazzi per paura di guerra contro Austria fece sciogliere a Sarnico le truppe garibaldine 15 maggio 1862 Garibaldi punta a azione verso Roma: Vittorio Emanuele vedono minaccia di ripresa politica dei democratici Re sconfessa spedizione Proclamato stato d’assedio in Sicilia Garibaldi e suoi sbarcati in Calabria intraprendono marcia a nord Scontro tra soldati e Garibaldini in Aspromonte: Garibaldi ferito, arrestato e chiuso nel forte di Varignano, amnistiato e torna a Caprera Reazione pubblica Rattazzi messo in crisi al parlamento da accaduto dà dimissioni Dopo breve ministero Farini presidente Minghetti Marzo 1863 – settembre 1864 Negoziò con Francia compromesso relativo a Roma 15 settembre 1864 fu sottoscritta da Italia e Francia la convenzione di settembre Italia si impegnava a difendere attacco pontificio da attacchi esterni, Napoleone si impegnava a ritirare truppe entro 2 anni A segno di rinuncia a Roma imperatore chiese che governo trasportasse capitale a Firenze Ma governo italiano non pensava a effettiva rinuncia a Roma Disordini perché capitale spostata da Torino a Firenze 21 – 22 settembre Minghetti dovette cedere potere che passò a La Marmora settembre 1864 – giugno 1866 Sotto cui governo avvenne trasferimento capitale a Firenze giugno 1865 Abbandono Roma da francesi dicembre 1866 Non giovò a rapporti tra stato liberale e chiesa la condanna degli errori moderni emessa da Pio IX dicembre 1864 con il Sillabo secondo spirito di oscurantismo reazionario Durante suo governo da Prussia offerta di alleanza militare già vista. Napoleone non si opponeva vedeva bene guerra tra potenze germaniche ma non si rendeva conto dei reali rapporti di forza Firmata a Berlino 8 aprile 1866 alleanza scattò per iniziativa di Bismarck nel giugno dopo attacco prussiano a Austria Guerra disastro per Italia La Marmora che assunse comando lasciando a Ricasoli il governo Giugno ’66 – aprile ‘67 Con generale Cialdini non riuscì a coordinare truppe: sconfitta a Custoza 24 giugno e Lissa 20 luglio Solo volontari di Garibaldi successo a Bezzecca nel Trentino 21 luglio 12 agosto firmato armistizio di Cormons tra Italia e Austria e quindi pace di Vienna 3 ottobre 1866 Austria cedette a Italia il Veneto ma come già nel 1859 tramite Francia per umiliare paese vincitore Polemiche: Mazzini contro monarchia e governanti incapaci Garibaldi e partito d’azione: incapacità generali monarchici ci volevano nuove iniziative per liberare Roma Settembre ’66 rivolta a Palermo repressa Torna a potere Rattazzi Aprile – ottobre 1867 Obiettivo partito d’azione preparare forza di intervento in direzione Roma favorendo insurrezione per legittimare azione di fronte a repressione pontificia in contrasto con volontà del popolo Rattazzi favorevole a insurrezione a Roma non contemplata nella convenzione di settembre quindi considerata come via per risolvere questione romana e aggirare patti con Francia Ma governo non poteva permettere attacchi da esterno quindi di fronte a preparativi di Garibaldi Rattazzi lo fece arrestare a Sinalunga presso Siena 24 settembre 1867 Ma mantenne atteggiamento permissivo con volontari Ma 22 ottobre a Roma fallisce tentativo di insurrezione Garibaldi non rinunciò e penetrò nei domini pontifici ma incertezza Re messo di fronte a realtà di intervento francese sconfessa Garibaldi e forma governo di estrema destra presieduto da generale Menabrea Ottobre 1867 – dicembre 1869 A Mentana Garibaldi battuto da truppe francesi Grave colpo per partito d’azione, re e governo Opinione pubblica italiana: risentimento verso Napoleone il cui governo disse che Italia non avrebbe avuto Roma e per Pio IX: repressione interna Liberazione francese possibile dopo che impero francese battuto da prussiani Conflitto tra le due 1870, governo diretto da Lanza Dicembre 1869 – luglio 1873 optò per neutralità e decise di porre fine a potere temporale della chiesa Papa non accettò trattativa con stato italiano 20 settembre 1870 truppe italiane comandate da Cadorna dopo breve cannoneggiamento a Porta Pia, entrarono in Roma occupandola Pio IX si ritirò nel vaticano protestando contro lo stato usurpatore Luglio 1871 corte e governo si trasferirono a Roma capitale d’Italia Stato aveva posto fine a potere temporale dei papi contro volontà del pontefice e chiesa il cui capo non riconosceva legittimità stato Nuova fase della questione romana fino a 1929 Atteggiamento Pio IX grave perché coinvolgeva cattolici sudditi italiani dal 1874 dal Vaticano fu vietato (non expedit) di partecipare a elezioni del parlamento Per definire rapporti con chiesa leggi delle guarentigie votata 13 maggio 1871 e non riconosciuta da destinatario Legge si ispirava a principio cavouriano di separazione tra stato e chiesa: idealità liberale aperta verso chiesa (sua libertà tutelata) riconosciuta extraterritorialità palazzi vaticano e laterano e villa del Castelgandolfo assegnata dotazione a santa sede pari a quella del tempo del suo potere temporale inviolabilità persona del pontefice libero esercizio del potere spirituale possibilità di comunicazione indipendenza azione clero da controllo regio (con limitazioni in materia economica) non accettata ma applicata chiesa potè mantenere sua protesta senza però atteggiarsi a perseguitata Unità nazionale era ormai compiuta Crisi dei primi anni di vita dello stato italiano fu rivolta che divenne guerra civile: il brigantaggio che finì nel 1865 Delusione contadini mezzogiorno per conclusione rinascimento Classe dirigente settentrionale concepì lotta in termini di difesa dell’unità dello stato contro minaccia di restaurazione borbonica e su basi militari Migliaia di morti. 1865 stroncato ma si trascinò ancora per alcuni anni Malcontento masse non si spiegava solo con questione della terra ma anche circoscrizione obbligatoria e inasprimento fiscale Occasione per avviare provvedimenti economici offerta da liquidazione terre dell’asse ecclesiastico Stato favorì dopo ’66 vendita accelerata delle terre a grandi proprietari che rafforzarono propria influenza economica Divorzio tra contadini meridionali e stato più acuto 1865 ultimata unificazione su piano doganale, monetario, finanziario, amministrativo e legislativo prevalse criterio di estendere al paese legislazione e ordinamenti del regna sardo (inconvenienti per diversità regionali legislazione piemontese più arretrata della lombarda e toscana) Piemontizzaizone ebbe significato accentuatamente politico. Ne derivò che burocrazia piemontese divenne fulcro di quella del nuovo stato Verso fine secolo si profilava rivalità tra G.Bretagna e Germania che doveva essere una delle cause fondamentali della prima guerra mondiale Francia: città insorse 1871. Proclamata comune di Parigi ispirata a comune 1793 Moto diretto da comitato centrale della guardia nazionale organizza 26 marzo 1871 elezioni per dirigenti del consiglio della comune, al cui interno c’erano anche repubblicani moderati i quali poi si ritirarono Contrasti delle correnti dei proudhoniani, neogiacobini, blanquisti e socialisti internazionalisti indebolì azione della comune che rimase isolata Comunardi però riorganizzarono apparato statale e amministrativo Comune unificò poteri esecutivo e legislativo e sottopose a controllo popolare la giustizia Rese tutti funzionari eleggibili e destituibili Soppresse esercito permanente e polizia politica, sostituendoli con il popolo armato Comunardi risposero a fucilazioni in massa dei prigionieri a opera delle truppe regolari fucilando a loro volta 60 ostaggi, tra cui arcivescovo di Parigi L’ITALIA DALL’AVVENTO DELLA SINISTRA ALLA CRISI DI FINE SECOLO 1876 regno aveva raggiunro pareggio di bilancio con presidente del consiglio Minghetti per pareggiarlo introdotto sistema fiscale che colpiva consumi masse Destra aveva portato unificazione nazionale e creato sistema istituzionale che nelle linee generali doveva durare fino a avvento fascismo Essa era sempre più contestata da sinistra cosiddetta giovane insieme di forze eterogeneo (sinistra storica piemontese di Depretis, sinistra prima repubblicana di Mazzini e Cattaneo ora convertitasi a monarchia con Cairoli, Zanardelli e Crispi, sinistra meridionale di Nicotera) Interessi di strati borghesi settentrionali voglione riforme su piano fiscale e politico Di proprietari e intellettuali meridionali meno fiscalismo, maggiori interventi stato, pesare politicamente di più, fine della dittatura settentrionale Sinistra giovane precisò tra 1874 e 1876 strategia Novembre ’74 rafforzamento: Depretis in discorso a Stradella 10 ottobre 1875 delineò programma: difesa stato laico e lotta a clericalismo istruzione elementare obbligatoria decentramento amministrativo diminuzione e redistribuzione carico fiscale favorendo mezzogiorno fedeltà a monarchia cadde ministero Minghetti, re incarica Depretis di formare ministero 25 marzo 1876 era della destra era finita ma passaggio da destra a sinistra avveniva su base di continuità novembre ’76 elezioni vittoria sinistra Depretis governò quasi ininterrottamente dal ’76 fino a ‘87 Scomparsa nel giro di un decennio di maggiori protagonisti del periodo nazionale (1872 Mazzini, 1878 Vittorio Emanuele II e Pio IX, 1882 Garibaldi) Età risorgimentale finita Depretis sale al potere con programma riformatore ma giunto a governo lo attenua Lavora a vanificazione contrasti risorgimentali ormai svuotati perché opposizione non poteva avere base nei vacchi contrasti ma nei problemi della democrazia politica (suffragio universale), nella legislazione sociale, nelle questioni di lotte del lavoro Si impegnò a far convergere intorno a sé uomini della destra, sia nell’isolare con loro contributo la nuova opposizione dell’estrema sinistra (repubblicani, radicali e primi socialisti) Discorso ottobre 1882 invita oppositori a trasformarsi diventando progressisti. Accolto: di qui origine del trasformismo Riforme: rispondono a esigenza di allargare basi del consenso sociale e venire incontro a istanze di evoluzione civile Luglio 1877 varata legge Coppino per fronteggiare analfabetismo (70% in Italia) Bambini: 2 anni obbligatori di scuola Ma applicazione lacunosa a sud 1879 abolita tassa sul macinato 1882 varata riforma elettorale (limitato allargamento del consenso sociale) elettori coloro che compiuti 21 anni fossero alfabeti o pagassero una certa quota di imposta. Corpo elettorale passò da 2,2% a 6,9% Con Prussia e Austria Italia concluse 20 maggio 1882 trattato della triplice alleanza in funzione antifrancese firmata a Vienna Italia si legava ai 2 imperi conservatori centrali Bismarck molto ammirato da ampi strati A corte Umberto I successo a Vitt. Ema II fiero di accomunare paese a imperi con forte tradizione militare Alleanza con Austria richiese che irredentismo soffocato nei momenti più delicati Dopo occupazione francese di Tunisi 1881 frustrazione italiana Italia si imbarcò in imprese espansionistiche che non riuscì a affrontare 1882 inizio impresa africana dopo acquisto Italia di baia di Assab da società di navigazione Ribattino primi mesi 1885 corpo di spedizione occupò fascia costiera tra Massaia e Assab quindi tensione tra Italia e impero etiopico (negus Giovanni) Reparto italiano di 500 uomini sorpreso e annientato da ras Alula al comando di 7000 uomini vicino a Dogali 26 gennaio 1887 Nazionalisti delusi Primo tentativo coloniale italiano: disfatta Metà 1887 Depretis tentativo di conciliazione tra stato e chiesa sostenuto da governo e da cattolici transigenti Ma impossibilità di accordo su problema del dominio temporale fallimento quindi rinfocolarsi anticlericalismo da parte liberale e polemica cattolici intransigenti 27 luglio 1887 Depreti muore gli succede Crispi Crispi incarnava con evoluzione politica trasformazione di molti democratici risorgimentali in moderati monarchici Ex cospiratore, mazziniano, rivoluzionario, democratico sostenitore del suffragio universale divenne esponente principale della sinistra moderata Ammiratore della politica di forza incarnata da Bismarck Sostenuto nel suo nazionalismo da industriali e armatori Crispi volle dare a trattato di alleanza con Germania a Austria carattere di ostilità verso Francia. Campo coloniale Crispi i cui 2 primi ministeri durarono da agosto 1887 a febbraio 1891 volle rialzare prestigio italiano Maggior successo: trattato di Uccialli, firmato con negus Menelik asceso dopo morte Giovanni, 2 maggio 1889 Etiopia riconosceva conquiste italiane in Eritrea 5 gennaio 1890 proclamata colonia Eritrea ma Menelik agiva come sovrano indipendente quindi inasprimento rapporti Crispi ispirò politica interna a criteri che risentivano della sua vocazione bismarckiana Accentra sua persona in presidente del consiglio, ministro degli interni e degli esteri Rafforza potere esecutivo (governo) a discapito di legislativo (parlamento) Aumentati poteri della presidenza del consiglio sui ministri Dicembre 1888 legge che allargava base elettorale delle amministrazioni locali e rendeva eleggibili sindaci e presidenti delle deputazioni provinciali ma poneva operato sotto controllo dei prefetti 1889 emanato nuovo codice penale (Zanardelli, ministro della giustizia) abolita pene di morte sciopero libero punizione offese a stato da parte dei ministri del culto (Chiesa) emanata legge di pubblica sicurezza e sotto controllo manifestazioni e riunioni pubbliche Attività irredentisti ostacolata in omaggio a triplice alleanza Fallimento trattative di conciliazione con chiesa a fini politicamente e socialmente conservatori: rafforzato anticlericalismo Difficile situazione economica e finanziaria Crisi agricoltura, industria, banche impegnate in elevati finanziamenti per costruzioni edilizie e speculazione in fase di boom economico: coinvolte in crollo finanziario determinato da fine espansione Salvate da governo con manovre poco chiare Forze radicali e repubblicane cercarono di elaborare programma anticrispino steso da Cavallotti e firmato maggio 1890. Era il patto di Roma: chiedeva riduzione poteri dell’esecutivo Decentramento Uscita Italia da triplice allenaza Riforma sociale Leggi sociali Orario lavoro di 8 ore Combattuti da Crispi Crispi cadde gennaio 1891 perché camera non accolse proposte di inasprimento fiscale e per reazione per sua espressione che destra aveva fatto una politica servile verso lo straniero Febbraio 1891 entrò in carica ministero Di Rudinì Maggio 1892 gli successe Giolitti, il più abile statista liberale dopo Cavour Origini di movimento operaio indipendente tardive in Italia per arretratezza sviluppo capitalistico industriale 1860 esistevano società operaie con compiti di mutuo soccorso anni ’70 leghe du resistenza Mazzini fini a morte lotta contro socialismo 1864 aderisce a internazionale ma poi si allontana con posizione lontana a comune 1871 internazionale estese sua influenza in Italia grazie a Bakunin Fu così anarchismo con suo vangelo di immediata ribellione sociale e non il socialismo la prima ideologia del movimento 1874 anarchici tentano di sollevare Italia centrale e meridionale. Fallimento e molti arresti (Andrea Costa) aprile ’77 rinnovano tentativo in provincia di Benevento guidati da Cafiero e Malatesta ma fallimento questi avvenimenti fanno rompere Costa con ideologia anarchica e fondare 1881 partito socialista rivoluzionario di Romagna rifiutando insurrezione come arma esclusiva 1882 Costa eletto deputato sempre 1882 a Milano nasce un partito operaio italiano con forte caratterizzazione operista e con obiettivo di dare impulso a lotte rivendicative e sindacali (classe operaia voleva liberarsi da tutela politica dei radicali) 1886 Depretis lo fa sciogliere 1891 fondata a Milano da Osvaldo Gnocchi – Viani la prima Camera del lavoro (anche in Italia condizioni per partito socialista) Parte decisiva di Turati con compagna Anna Kuliscioff esule russa Divenuto socialista dopo rottura con radicalismo fonda 1889 a Milano lega socialista e rivista 1891 Critica sociale Orienta forze socialiste e operaie verso unità organizzativa (separazione da anarchici) Socialismo umanitario intinto di positivismo Gruppi socialisti milanesi, emiliano – romagnoli, organizzazioni operaie già mazziniane orientatesi verso socialismo e da separazione con anarchici al Congresso di Genova agosto 1892 nacque partito dei lavoratori italiani, poi detto partito socialista italiano 1895 su base di programma ispirato a marxismo Giolitti maggio 1892 succede a Rudinì 1882 abbandona carriera burocratica e entra in vita politica eletto deputato 1882, appoggia Depretis fino a 1886 (posizione contro trasformismo accusato di impedire programmi e schieramenti definitivi) 1889 ministro del tesoro di Crispi e 1890 delle finanze di fronte a eccessi militaristici e coloniali di Crispi si dimette dicembre 1890 gennaio 1891 cade Crispi, durante crisi ministero Rudinì prepara sua nomina a presidente del consiglio dicendo a re che se capo del governo non avrebbe ridotto spese militari Giolitti non favorevole a politica espansionistica e militaristica ottenne fiducia re quindi nomina a presidente del consiglio Suo primo ministero troppo breve Proposito di rivedere sistema fiscale diminuendo carico dei non abbienti Fa sentire a opposizione clima meno repressivo ma per procurarsi maggioranza in parlamento a elezioni novembre 1892 si servì dell’apparato statale e dei prefetti per pressione e opera di corruzione su elettori Sua opera interrotta da: scandalo banca romana il cui direttore Tanlongo era stato fatto nominare senatore da Giolitti. Coinvolto anche Crispi che manovra per indebolire Giolitti agitazioni in Sicilia dirette da fasci siciliani (organizzazioni di contadini, braccianti) per crisi agraria. Guidate da uomini di orientamento socialista (De Felice, Barbato). Fasci si diffusero 1892 e inizi 1893 rivolta contro eccessivo fiscalismo, contro tirannia dei galantuomini nelle amministrazioni e rivendicazione terre da coltivare Giolitti a contrario di Crispi (repressione manu militari) non volle affrontare agitazione con misure di stato d’assedio Fine novembre per scandalo banca e debolezza nella repressione dei fasci diede dimissioni 15 dicembre 1893 Crispi torna a potere proclamato stato d’assedio in Sicilia. 100 morti Crispi arriva a far credere che fasci volessero staccare Sicilia da Italia per consegnarla a potenza straniera quindi repressione di organizzazioni operaie e socialiste in tutta Italia Cerca compenso in espansione coloniale Dopo proclamazione colonia Eritrea e rottura trattative con Menelik 1881 su questione del testo del trattato di Uccialli rapporti deteriorati fino a che negus aveva denunciato febbraio 1893 7 dicembre 1895 sconfitta italiana a Amba Alagi Crispi cerca rivincita 1 marzo 1896 16000 italiani contro 70000 etiopici ad Abba Garimà presso Adua si scontrarono e Italia sconfitta. 7000 morti In Italia dimostrazioni contro guerra e contro Crispi che rassegna dimissioni Marzo 1896 gli succede Rudinì che fece pace con Menelik e riconosce possesso della sola Eritrea Governo Rudinì da marzo 1896 a giugno 1898 Cerca di attuare pressione in politica interna quindi amnistia che liberò condannati dei fasci Politica estera processo di distensione con Francia Ma difficoltà si aggravarono quindi crisi Forze che avevano seguito Crispi volevano proseguimento politica autoritaria Anche Sonnino, studioso tra i più autorevoli deputati chiese fine dei particolarismi espressi da parlamento rendendo responsabili ministri solo verso re 1898 situazione precipita. Tensione esplode maggio a Milano aumento prezzo pane per cattivo raccolto e mancato flusso di importazioni da USA per guerra fredda con Spagna per questione Cuba Milano 6 – 9 maggio generale Bava Beccarsi affronta folla con artiglierie provocando molti morti e ricevendo da Umberto I la Gran croce dell’ordine militare dei Savoia per compenso indignazione socialisti e borghesi Contrasti nel ministero Rudinì chiede a re di sciogliere camere e indire nuove elezioni ma rifiuto e sue dimissioni Re nomina al suo posto generale Pelloux Giugno 1898 – giugno 1900 Per condizione militare più soggetto a dipendenza re e quindi da corte che spingeva per rafforzamento potere esecutivo a scapito di esecutivo, sotto influenza di Sonnino 1899 presentati a camera progetti di legge stampa sotto controllo diritto di riunione limitato colpito diritto di associazione vietato sciopero nei diritti pubblici di fronte a questa svolta reazionaria si determina opposizione dai socialisti fino a borghesia liberale che a via di conservatorismo autoritario preferiva politca di apertura democratica e riformistica nella discussione parlamentare che seguì circa approvazione dei progetti di Pelloux i socialisti ricorsero a ostruzionismo allora Pelloux tenta di dare valore a suoi decreti senza approvazione del Parlamento; ma corte di cassazione dichiara illegittima questa prassi pensando di avere fiducia di elettorato Pelloux indisse nuove elezioni giugno 1900 ma rafforzano socialisti, radicali e repubblicani, che passano da 67 a 95 seggi, e nuova opposizione liberale dimissioni Pelloux. Re Umberto invece di dare incarico in base a prassi parlamentare a Zanardelli, scelse senatore Saracco 29 luglio Bresci, anarchico venuto da USA assassina re a Monza per vendicare morti di Milano del ‘98 Gli successe figlio Vittorio Emanuele III Saracco tra incertezze revoca scioglimento a dà dimissioni Re nomina presidente del consiglio capo dell’opposizione liberale a Pelloux, Zanardelli che sceglie come ministro degli interni Giolitti Fiscalismo in Italia continuò forte soprattutto nel sud. Di qui reazione cioè emigrazione Agricoltura arretrata non regge caduta dei prezzi determinata da concorrenza del grano nordamericano e russo Sempre verso 1880 industria concentrata nel triangolo Lombardia – Piemonte – Liguria vedeva ancora prevalenza dell’industria tessile L’ITALIA DURANTE L’ETA’ GIOLITTIANA Italia tra 1896 e 1914 conosce in ritardo fase di decolloindustriale Tra metà ultimo decennio e 1907 emergere su scena nazionale organizzazioni sia dei lavoratori che datori di lavoro e di gestione socio politica dell’industria moderna quindi rapporti tra ceto imprenditoriale e apparato dirigente Giolitti interpreta situazione così complessa negli anni del nuovo secolo da lui consacrato come età giolittiana 1901 è ministro degli interni del gabinetto Zanardelli, si rese conto che movimento operaio e contadino non poteva essere affrontato con successo facendo ricorso a repressione e che anche borghesia più avanzata doveva inaugurare via del confronto politico con socialisti e sindacati Dominio Giolitti durò salvo brevi interruzioni da 1901 a 1909 e poi da 1911 a primavera 1914 Quindi al timone stato sia nella fase di progresso industria durata fino a 1907 sia durante crisi del 1913 1902 – 1907 max accelerazione industrializzazione all’interno della fase di generale sviluppo iniziata 1896 e durata fino a 1913 tipo di crescita di industria fu quello proprio della fase monopolistica dominata dal capitale finanziario con appoggio dello stato Connubio industria, finanza, stato accentuato da debolezza della struttura produttiva nazionale non in grado di reggere confronto su mercato internazionale Sicché protezionismo doganale Commesse statali Regime di alti prezzi Controllo del mercato interno da parte di gruppi monopolistici furono le caratteristiche prevalenti progressi nel campo della siderurgia, della meccanica, dell’industria elettrica industria automobilistica con FIAT sorta nel 1899 per iniziativa di Giovanni Agnelli acquisto netta preminenza agricoltura: progressi nella cerealicoltura e zootecnica ma come per industria progresso fu risultato di progressi avvenuti nel nord e centro sud rimase alla retroguardia: si spiega così piaga della disoccupazione e come ondata dell’emigrazione meridionale con quella del Veneto (zona sottosviluppata del settentrione) raggiungesse nel periodo giolittiano cifre enormi nel solo 1913 emigrati italiani furono 872.598 giolitti fa sensazione per atteggiamento di fronte ai conflitti di lavoro Scioperi hanno impennata Egli adotta atteggiamento con precisa strategia: ordina a prefetti di lasciar svolgere senza interventi scioperi di carattere economico per consentire rialzo di salari reso possibile dall’alta congiuntura e giudicato utile per accrescere livello della domanda interna e quindi della produzione Ma combatté quelli di natura politica perturbatori dell’ordine pubblico 1902 resistenza padronale, specie nelle campagne, caratteri di durezza. Ci sono anche scontri con forza pubblica che specie nel sud fanno molti morti e feriti Magistratura assunse atteggiamento illiberale e di appoggio di interessi padronali Giolitti stesso fa vedere aspetto più conservatore di sua politica minacciando militarizzazione di ferrovieri che volevano scendere in sciopero 1902 Parlamento respinge progetti di riforma tributaria di ministro delle finanze Wollemborg, tesi a spostare la tassazione maggiormente nel senso dei tributi diretti Giolitti che fu sostenitore di riforma tributaria la abbandono di fronte a resistenza classi alte Per agitazioni lavoratori approvate misure in materia di legislazione sociale specie per tutela di lavoro minorile e femminile 1902 interventi a favore del mezzogiorno (legge per industrializzazione di Napoli, per costruzione acquedotto pugliese, provvedimenti per Basilicata) ma non rimuovevano inferiorità meridionale Zanardelli si dimette ottobre 1903. Gli succede Giolitti che forma dopo il primo del 1892 – 93 Il suo secondo ministero Novembre 1903 – marzo 1905 Mentre appariva come uomo nuovo della borghesia a socialisti, punta a scindere partito socialista così da legare a sé parte riformista e isolare quella rivoluzionaria Rivolge a Turati invito di entrare nel ministero ma rifiuta per paura di essere ripudiato da partito Infatti nel partito si delineava netto spostamento a sinistra che a congresso di Bologna aprile 1904 portò Labriola e Ferri a ottenere maggioranza e assumere guida. Nuova deirezione intransigente Dopo 4 e 14 settembre 1904 compiuti eccidi da parte di forza pubblica contro scioperanti: proclamato sciopero generale Giolitti non cede a conservatori spaventati che chiedevano repressione. Scioglie camera e fa indire da re elezioni Successo per Giolitti: a questo risultato favorevole a liberali concorre fatto che papa Pio X succeduto a Leone XIII agosto 1903 aveva consentito facendo eccezione a non expedit che in alcuni collegi votassero per liberali per impedire vittoria socialisti Eletti anche alcuni cattolici di orientamento filoliberale (i clerico – moderati) Organizzazioni cattoliche che facevano capo all’Opera dei congressi del 1874 avevano dato vita a organismi sociali e culturali: es. le casse rurali create a sostegno del credito a contadini, diffuse in veneto e lombardia, e le società di mutuo soccorso (contrari a lotta di classe e favorevoli a conciliazione tra lavoratori e padroni) Tra fine secolo e 1904 guidati da Romolo Murri diedero vita a un sindacalismo cattolico, non di grande incidenza, con radici a nord specie nelle industrie tessili In Sicilia prete Sturzo fa leghe contadine Radicalismo dei democratici cristiani preoccupa i moderati all’interno del mondo cattolico Pio X per porre fine a contrasti interni scioglie 1904 Opera dei congressi e questo suonava come appoggio a moderati Movimento cattolico venne posto sotto dipendenze dei vescovi Secondo ministero Giolitti fino a marzo 1905 per agitazioni ferrovieri di fronte a progetto di statalizzazione delle ferrovie che vietava sciopero a dipendenti Successore è Alessandro Fortis Marzo 1905 – febbraio 1906 Era luogotenente di Giolitti e attua statalizzazione Sua caduta per opposizione liberale (Sonnino, il cui ministero febbraio – marzo 1906 poggiava su programma riformatore non gradito a proprietari meridionali né a industriali settentrionali) Giolitti determinò caduta Sonnino e tornò a governo Questo terzo ministero molto lungo Maggio 1906 – dicembre 1909 Opera in direzione di riformismo modernizzatore attento a non modificare equilibri tra classi e interessi fondamentali di classi alte Maggio approvata conversione della rendita dal tasso di interesse del 5% (pesante per casse statali) a 3,75% Leggi fiscali a favore di Calabria e Sicilia e sgravi fiscali per proprietari 1907 – 1908 crisi industriale per eccesso investimenti e insufficiente assorbimento beni prodotti in tutti i paesi più avanzati e anche in Italia superata 1908 con soluzione che divenne classica: maggiore concentrazione di imprese più forti e accentuazione di loro carattere monopolistico 1908 – 1913 tasso di sviluppo moderato rispetto a decennio precedente 1909 di nuovo disavanzo del bilancio dello stato: si riflette nelle agitazioni 1907 molti scioperi per correggere carattere troppolocale dell’azione delle camere del lavoro, ottobre 1906 nasce confederazione generale del lavoro (CGL) doveva diventare roccaforte riformista, favorita da prevalenza che riformisti avevano nel PSI fino a 1911 imprenditori ebbero successo analogo: luglio 1906 a Torino sorse una lega industriale, che nel maggio 1910 divenne confederazione italiana dell’industria (Confindustria) Campo cattolico dopo scioglimento opera congressi, movimento si riorganizzò 1906 in varie unioni Murri dà vita a propria organizzazione quindi scomunicato e finì nelle file dei radicali mentre Sturzo obbedì Pio X: strategia appoggio dato da cattolici a liberali nella lotta contro socialismo e assunzione di un più stretto controllo della gerarchia su movimento cattolico Murri e Sturzo antigiolittiani (lo consideravano esponente di liberalismo che non aveva cessato di essere trasformista, rimaneva legato a centralismo di tipo francese e privilegiava rapporti con organizzazioni socialiste rispetto a quelle cattoliche) Antigiolittismo di diverso tipo era quello di alcuni intellettuali italiani che si ispiravano a credo liberista (De Viti De Marco e Einaudi, Alberini, Salvemini lo accusa di non far nulla per questione meridionale) Economisti liberisti contrari a lui perché aveva rinnovato il protezionismo doganale che danneggiava consumatori con innalzamento artificiale dei prezzi e poneva patologicamente settori produttivi industriali e agricoli sempre più parassitari, gravanti su finanza pubblica (Pareto polemica antiprotezionista) Croce 1903 fonda La Critica: appoggia operato di Giolitti Prezzolini fonda nel 1903 con Papini rivista antidemocratica e antigiolittiana Il Leonardo e nel 1908 La Voce, critica verso giolittismo ma con limiti definiti Di impronta nettamente antigiolittiana fu movimento nazionalista 1903, corrente con fermenti ideologico – culturali del Leonardo e della rivista del 1903 fondata da Corradini Il Regno Corradini guardava alla nuova realtà dell’imperialismo e a necessità dell’espansionismo coloniale Dicembre 1910 movimento nazionalista si costituì in Associazione nazionalista italiana (Federzoni, Coppola) faceva propri motivi letterari di D’Annunzio, motivi letterario – ideologico – storiografici (Oriani) con critica a mediocrità di Italia liberale e rivalutazione crispismo e espansionismo coloniale, motivi di corrente futuristica (Martinetti) guerra come igiene del mondo Marzo 1909 elezioni segnano rafforzamento socialisti Dopo che camera non approvò alcuni progetti di legge, dicembre 1909 Giolitti dà dimissioni Sonnino forma suo secondo ministero Dicembre 1909 – marzo 1910 Sostituito da luogotenente di Giolitti Luigi Luzzati Marzo 1910 – marzo 1911 estensione suffragio universale a tutti alfabeti Fatto che Giolitti si espresse per suffragio universale maschile, scavalcando progetto di riforma di Luzzati, srgnò fine ministero e ritorno Giolitti con quarto ministero marzo 1911 – marzo 1914 Motiva suffragio con esigenza di dare a paese rappresentanza sincera e completa. Concedendolo pensava non a torto di attenuare opposizione socialisti a guerra per conquista Libia Giolitti formando lista dei ministri riprese progetto del 1903 di scindere partito socialista e trasformare ala riformista in formazione ministeriale ma anziché a Turati si rivolse a Bissolati che rifiutò con motivazioni analoghe ma prese parte a consultazioni su invito del re , tra proteste di socialisti non riformisti Allora Giolitti affermò a Camera che partito socialista era assai più moderato rispettoa passato e che Carlo Marx era stato mandato in soffitta All’inizio del ministero approvate leggi tra cui quella del suffragio: la legge Daneo – Credaro ristruttura istruzione elementare ponendola sotto controllo dello stato e migliorò stipendi maestri la legge che stabiliva monopolio statale delle assicurazioni sulla vita la legge su suffragio universale maschile corpo elettorale esteso anche a analfabeti con più di 30 anni. Approvata 25 maggio 1912 Giolitti si volge a impresa libica: piano internazionale voleva parare pericolo che Libia cadesse sotto sovranità di altra potenza europea piano interno voleva soddisfare ambienti della finanza vaticana che avevano interessi economici nel territorio libico attraverso il Banco di Roma; settori del capitalismo finanziario che miravano a penetrare nel medio oriente e nell’Africa settentrionale; settori dell’industria pesante interessata a aumento spese militari; settori nazionalistici campagna imperialistica inizialmente ha successo nazionalisti parlavano di ritorno di Roma imperiale, cattolici di crociata cristiana, socialisti rivoluzionari (Labriola) si accordarono partito socialista diviso e indebolito solo sinistra era contraria sciopero generale contro guerra Romagna eccezione: socialista rivoluzionario Mussolini e repubblicano Nenni promossero agitazioni di piazza Guerra iniziata settembre 1911 contro Turchia sotto cui sovranità si trovava Libia, terminò ottobre 1912 Congresso di Reggio Emilia luglio 1912 Mussolini assurto a guida rivoluzionari mise in stato d’accusa Bissolati e seguaci determinandone espulsione Ottobre 1913 prime elezioni a suffragio universale maschile (donne solo nel 1946) in difficile situazione economica: Italia investita da crisi di carattere internazionale che allargava area della disoccupazione Intervento elettorale di quasi totalità degli adulti preoccupò liberali privi di organizzazione capace di mobilitare masse e di struttura partitica moderna che avevano solo socialisti In soccorso a liberali vennero cattolici Presidente dell’unione elettorale cattolica, Gentiloni, invitò i candidati liberali (cattolici non presentarono proprie liste) a sottoscrivere un Patto (patto Gentiloni) in cui si chiedeva in cambio del voto di opporsi nella nuova camera a ogni legge (divorzio, insegnamento..) che potesse ledere interessi dei cattolici Aiuto cattolico salvò liberali da sconfitta Giolitti mise in moto la macchina dei prefetti e della polizia e la stessa mafia per intimidire opposizioni con violenze Risultati videro però affermazione dei socialisti che ottennero 79 deputati Gentiloni poté rivendicare che su 304 deputati liberali 228 avevano firmato il suo patto Disegno giolittiano fondato su maggioranza parlamentare docile cozzava contro svolta in senso radicale dei socialisti, contro agitazione antidemocratica e antiliberale dei nazionalisti, contro nuovo ruolo dei cattolici, contro divisioni interne al campo liberale Giolitti stesso indicò come successore Calandra, pugliese liberale di destra di tendenze autoritarie legato a agrari meridionali ma gradito anche a grande industria Suo ministero marzo 1914 – giugno 1916 diede prima prova importante nella repressione di agitazioni giugno 1914 Nelle marche e in Romagna movimento di protesta diretto da Mussolini, Nenni, Malatesta: si giunse a veri scoppi insurrezionali a carattere rivoluzionario e repubblicano LA PRIMA GUERRA MONDIALE Contrasti tra Francia e Germania e tra Austria e Russia Germania e Austria ruolo aggressivo e che siano state loro a provocare guerra fu risultato di continue disfatte diplomatiche subite da tedeschi dopo formazione dell’Intesa Germania frustrata Gran Bretagna e Francia possedevano i 2 più grandi imperi coloniali del mondo soddisfatte quindi atteggiamento più conservatore e pacifista Germania desiderosa di confrontare sua splendida macchina militare di terra con eserciti più deboli dell’Intesa quindi pronta a scatenare guerra prima che Intesa portasse a termine riarmo Questo spiega atteggiamento tedesco luglio 1914 crisi Sarajevo in Bosnia che fu scintilla che diede fuoco alle polveri Quando guerra scoppiò imperialismo era in Europa male comune e non c’era potenza con vocazione pacifista In Bosnia si trovavano di fronte austriaci e serbi 28 giugno 1914 arciduca Francesco Ferdinando erede a trono austro ungarico e sua moglie assassinati a Sarajevo in attentato da studente bosniaco che intese colpire il più energico esponente delle mire aggressive dell’Austria contro Serbia in Austria indignazione enorme e si trasforma incidente in occasione per liquidare la Serbia. Germania appoggia Austria che per trovare casus belli 23 luglio diresse a Serbia ultimatum in cui si indicavano termini la cui accettazione avrebbe posto Serbia in posizione di stato satellite Austria rifiuta ogni compromesso 28 luglio la attacca dopo aver respinto con Germania un tentativo di mediazione inglese Russia prese misure militari in appoggio a Serbia 30 luglio proclama mobilitazione generale Germania interviene indirizzando a Russia ultimatum 31 luglio in cui si chiedeva di revocare mobilitazione ma non accetta 1 agosto Germania mobilita e dichiara guerra a Russia Francia mobilita stesso giorno prima di dichiarare neutralità in conflitto tedesco – russo (che se accettato avrebbe significato fine dell’Intesa) 3 agosto Germania dichiara guerra a Francia dopo aver inviato brutale ultimatum al neutrale Belgio in cui minacciava guerra se non avesse offerto passaggio a truppe germaniche 3 agosto Italia proclama neutralità dicendo che triplice aveva carattere difensivo e non offensivo anche Romania neutrale ultima a intervenire Gran Bretagna rendendosi conto che vittoria tedesca in Europa avrebbe portato a dominio Germania 4 agosto con motivazione che tedeschi avevano violato neutralità del Belgio dichiarò guerra a Germania PRIMA GUERRA MONDIALE ERA COMINCIATA Eserciti immensi alimentati da potenza industria moderna, appoggiati da apparato propagandistico come stampa quotidiana e strati di intellettuali Da agosto 1914 a novembre 1918 Potenza flotta inglese quella tedesca poteva poco a confronto Quindi Gran Bretagna fu in grado di isolare Austria e Germania da tutti paesi extraeuropei tagliando loro rifornimenti sia in materie prime per industria sia in prodotti alimentari quindi dovettero contare sulle loro forze Gran Bretagna mise a disposizione di potenze alleate capitali e risorse del suo impero USA prima potenza industriale sostengono campo antitedesco Anche Giappone, che entra in guerra 15 agosto 1914 e si impadronisce di possedimenti tedeschi in Cina Italia divisa da Austria da contrasto di interessi per terre irredente e la Dalmazia in più aveva ottimi rapporti con Gran Bretagna e ne temeva potenza navale nel Mediterraneo Calcoli Germania erano dominati dalle lezioni della vittoria che aveva ottenuto 1870 – 71 nella guerra contro Francia sconfitta in poco tempo Suo obiettivo era diventare con rapida vittoria potenza mondiale e dominatrice d’Europa Non valutò ampiezza delle forze che Gran Bretagna era in grado di mobilitare nel mondo e come nell’eventualità di guerra lunga, superiorità delle risorse di campo avversario Imperialismo e nazionalismo erano diventati grandi ideologie di massa Ogni paese scoprì nella guerra la sua missione storica Annientamento del nemico diventò servigio a progresso e a civiltà Ogni governo fece credere a opinione pubblica del proprio paese di essere vittima dell’altrui aggressione Partiti socialisti dei grandi paesi europei occidentali coinvolti nella guerra si rivelarono nel luglio – agosto 1914 strutture integrate nelle singole società nazionali Appoggiati da sindacati sostennero in tutti i paesi dove costituivano partiti di massa i propri governi Solo partito serbo e socialisti di tutte le correnti in Russia si oppongono a guerra ma anche in Russia maggioranza dei socialdemocratici, salvo bolscevichi, e dei socialrivoluzionari si mostrarono disposti a collaborare a difesa nazionale Seconda internazionale comunista era in stato di fallimento Inizio guerra superiorità degli eserciti degli imperi centrali era notevole Germania aveva esercito disciplinato comandato da corpo di ufficiali selezionato e dotato di artiglieria pesante senza eguali Austria esercito bene armato ma soffriva della sua composizione multinazionale e del retaggio dei contrasti che ne derivavano Campo opposto: Francia esercito preparato con artiglieria leggera superiore alla tedesca Russia esercito male armato e ufficiali univano a arroganza scarsa efficienza tecnica Sua forza era il numero in guerra però in cui artiglieria e mitragliatrici uccidevano uomini in massa Gran Bretagna esercito di terra ridotto Tutti stati maggiori contavano su guerra breve Stato maggiore germanico era entrato in guerra sulla base del piano Schlieffen che rispecchiava illusoria speranza di poter concludere guerra europea tenendo fuori impero britannico e di poter schiacciare Francia e Russia in 2 o 3 mesi grazie a potenza d’urto di armate tedesche che dovevano essere dirette prima, violando neutralità belga, contro Francia poi esercito vittorioso si sarebbe diretto contro Russia Inizio guerra conferma previsioni tedesche 4 agosto esercito germanico penetra nel Belgio, travolto e punta verso Parigi 3 settembre governo francese abbandona Parigi e si trasferisce a Bordeaux esercito francese si dispose su rive della Marna e generalissimo Joffre ordina a truppe resistenza a oltranza battaglia della Marna 6 – 12 settembre arrestò slancio tedesco e permise prima controffensiva dei francesi che bloccarono tedeschi e li fecero arrestare fronte occidentale si arrestò lungo l’Aisne, la Vesle e le Argonne esercito francese evitò distruzione e tramontò piano tedesco di trasferire, sconfitta Francia parte delle forze germaniche contro Russia iniziava guerra di logoramento costruzione trincee Francia poteva aspettare aiuto di Gran Bretagna Piano Schlieffen era fallito Russi iniziano in agosto penetrazione nella Prussia orientale ma sconfitti nelle battagli di Tannenberg 27 – 30 agosto e dei Laghi Masuri 8 – 10 settembre Russi successi contro Austria costretta a evacuare Galizia Nonostante sconfitta sforzo russo importante perché costringe tedeschi a distrarre forze dal fronte occidentale, favorendo resistenza vittoriosa dei francesi Fine ottobre imperi centrali ottengono intervento nel conflitto di Turchia esercito russo costretto a dividere forze e imperi centrali assumono controllo della zona degli Stretti Tedeschi vogliono tagliare Inghilterra da Francia Tedeschi mirarono a assumere controllo dello stretto di Dover e puntarono su Dunkerque e Boulogne Ma nelle battaglie delle Fiandre nei pressi di Ypres e dell’Yser 15 ottobre – 15 novembre non riuscirono a spezzare resistenza di alleati franco – britannici Fine 1914 su fronte occidentale guerra era diventata di trincea lungo 800 km da Fiandre fino a frontiera svizzera Flotta britannica metteva in atto il blocco alla Germania i cui rifornimenti dai paesi neutrali diventarono difficili Tedeschi e austriaci decisero offensiva contro Russia che risentiva della mancanza di industria capace di assicurare necessari rifornimenti Russi respinti con grandi perdite e tra maggio e settembre cacciati da Polonia, Galizia, Bucovina e respinti fino alla Beresina Mentre Italia dichiarò guerra a Austria contribuì a alleggerire pressione subita dai russi Italia col fatto di dichiarare neutralità 3 agosto 1914 aveva dimostrato quanto poco solida fosse alleanza con Austria da cui la dividevano questione delle terre irredente e i contrasti sui Balcani su cui anch’essa nutriva aspirazioni egemoniche E evidenzia propria inadeguata preparazione militare già emersa nella guerra libica Con neutralità Italia si era attenuta alla lettera del trattato della triplice prevedeva che in caso di guerra le potenze alleate si informassero dei propri obiettivi e discutessero dei compromessi Austria aveva dichiarato guerra a Serbia lasciando Italia all’oscuro di tutto quindi scarsa considerazione Maggiori forze politiche italiane favorevoli a neutralità Liberali giolittiani temevano intervento per impreparazione militare Settori dell’industria 1914 – 15 ritenevano che neutralità avrebbe consentito di fare affari rifornendo i campi opposti PSI esprimeva opposizione contadini e operai alla guerra Socialisti non avrebbero partecipato all’unione sacra di tutte le classi sociali per lo sforzo bellico Cattolici rappresentavano vaticano e esigenze pacifiste delle masse e loro simpatie andavano a cattolica Austria e a monarchia germanica e avversione a Francia laica A favore interventisti democratici, ala di non grande peso politico, animati da spirito mazziniano Alcuni capi del sindacalismo rivoluzionario Nazionalisti interventisti di destra (interventista Mussolini) Liberali antigiolittiani Da connubio tra liberali antigiolittiani e nazionalisti uscì forza che pur minoritaria trascinò Italia in guerra Quindi passaggio da neutralità a intervento deciso al di fuori di opinione pubblica e del Parlamento, dal governo e dalla corte con appoggio esterno dei nazionalisti Salandra capo del gabinetto seguì prima politica di patteggiamenti in tutte le direzioni ma logica stessa degli interessi spingeva Italia nel campo dell’Intesa Italia aveva rivendicazioni (Trieste, Trento, dominio dell’Adriatico, influenza nei Balcani) che per essere soddisfatte richiedevano che Austria facesse sacrifici che non intendeva fare In più pericolo che nell’eventualità di vittoria Austria non tenesse fede ai patti A Intesa non costava nulla soddisfare richieste Italia indirizzate contro un nemico Ministro degli esteri italiano Sonnino dapprima filotedesco, inizia trattative con Intesa mentre erano in corso trattative con Austria 26 aprile 1915 firmato a Londra trattato: Italia si impegnava a entrare in guerra entro un mese Segreto fino a 1917 a parlamento e opinione pubblica Sanciva unione a Italia di terre popolate da italiani e soggette a Austria ma negava principio nazionale e assumeva aspetto imperialistico (prevedeva estensione dominio italiano su territori non italiani) A Italia promessi: Trentino Tirolo cisalpino fino al Brennero (comprendente popolazioni tedesche) Trieste Gorizia Istria fino al Quarnaro Protettorato sull’Albania Dodecaneso Per distruzione impero turco bottino carbonifero di Adalia Compensi coloniali Gran Bretagna concedeva crediti Quindi andava molto al di là delle rivendicazioni territoriali Giolitti contrario a guerra di fronte al fatto che corona era coinvolta, finì per non opporsi Governo denuncia 3 maggio triplice alleanza e manovra manifestazioni di piazza (radiose giornate di maggio) per appoggiare intervento già deciso Funzione delle agitazioni era fare da contraltare a opposizione della maggioranza delle masse lavoratrici Acclamati da nazionalisti furono i discorsi di d’Annunzio Difficoltà per governo era che maggioranza parlamentare era neutralista Ostacolo aggirato da re Salandra dà dimissioni 13 maggio (mossa tattica), Vittorio Emanuele III le respinge Parlamento votò 20 maggio pieni poteri al governo in caso di guerra questo indicava capovolgimento determinato nei liberali giolittiani dal rifiuto di Giolitti di capeggiare attivamente un’opposizione alla guerra, dalle violenze dei nazionalisti e interventisti in genere 23 maggio Italia indirizza ultimatum a Austria 24 maggio entra in guerra contro questa (e non contro Germania) Italia entra in guerra quando russi stavano subendo rovesci che rafforzarono difese Austria In realtà italiani con generale Luigi Cadorna figlio di Raffaele che aveva guidato truppe a Porta Pia avevano superiorità numerica e non stanchi Ma esercito non preparato Cadorna ordina azioni offensive zona Isonzo e Carso Fina giugno inizio dicembre 1915 italiani sferrano 4 offensive Nessun risultato fine anno esercito in semicollasso fronte francese alleati non fecero passi avanti russi restarono assestati tra il Baltico e il Dniepr nei Balcani situazione peggiorava per l’Intesa 5 ottobre 1915 Bulgaria a fianco degli imperi centrali aggravando posizione della Serbia Austria e Germania da una parte bulgari dall’altra invasero il paese Anche azione inglese negli stretti contro i Turchi iniziata Febbraio con bombardamento Dardanelli e il seguente sbarco nella penisola di Gallipoli fallì Unico successo alleato fu creazione testa di ponte franco-britannica a Salonicco 1915 si chiude con bilancio favorevole a imperi centrali ma anche bilancio negativo per fallimento speranze in guerra breve cominciavano a risentire del blocco navale risorse dell’Intesa in vista di guerra lunga erano superiori 1916: offensive tedesche sul fronte occidentale, offensiva russa, tentativo Austria di eliminare Italia ma nessuno raggiunse obiettivo di sfondare linee nemiche 21 febbraio 1916 tedeschi attaccano Verdun fino a giugno Francia comandata da Petain e poi da Nivelle tengono le linee fino a che 22 giugno per alleggerire Verdun i Francesi sotto il comando di Foch e inglesi iniziano combattimenti sul fronte della Somme Per prima volta nella storia alleati impiegarono i carri armati Fronte della Somme salvò Verdun In conseguenza dell’offensiva tedesca contro Verdun il generalissimo francese Joffre in marzo sollecita Italia e Russia a fare azioni offensive per aiutare francesi Quindi inizia sul fronte italiano quinta offensiva dell’Isonzo ma nessun obiettivo anzi mancato successo convinse generale austriaco Conrad che fosse possibile vibrare colpo definitivo a Italia Quindi 15 maggio inizia Strafexpedition (spedizione punitiva contro alleato traditore) tra lago di Garda e Brenta Successi iniziali di austriaci Cadorna e Vittorio Emanuele rivolgono appello di soccorso allo zar 4 giugno Russi passano all’attacco arrivando fino a Carpazi meridionali intervento truppe tedesche in agosto contengono Russi e evitano capitolazione Austria successo russi due conseguenze: induce Romania a entrare in guerra a fianco intesa 28 agosto 1916 ma non riesce a resistere a tedeschi (messa fuori combattimento a dicembre) consentono a esercito italiano di passare a contrattacco agosto e conquistare Gorizia Italia crisi politica Salandra aveva promesso guerra breve Strafexpedition mette a nudo impreparazione esercito Salandra cade Si forma ministero nazionale con Boselli Giugno 1916 – ottobre 1917 Sonnino resta agli esteri ma entrano socialisti riformisti Bissolati e Bonomi 28 agosto 1916 Italia dichiara guerra a Germania fronte Palestina e Mesopotamia (un corpo di spedizione britannico costretto a resa da Turchi Aprile 1916) inglesi iniziano politica in quel settore per assumere controllo dopo sconfitta imperi centrali quindi promotori di rivolta anti turca da parte delle tribù arabe per mezzo di propri agenti (più noto Laurence d’Arabia) anche 1916 si chiude senza risultati decisivi questo a favore di Intesa segno sfavorevole a Germania: battaglia navale 31 maggio 1916 fra flotta britannica e tedesca nello stretto di Skagerrak nei pressi della penisola dello Jutland altro scacco Germania fallimento aprile 1916 di insurrezione nazionalista anti-inglese in Irlanda governi e stati maggiori di tutti i paesi erano stati convinti di rapida conclusione guerra che era diventata carneficina considerando trincea condizione provvisoria in attesa di offensive risolutive stati maggiori degli eserciti gettavano sempre nuovi uomini e mezzi arma terribile: gas ma non fu decisiva importanza ebbe aviazione necessità di alimentare immensi eserciti rende indispensabile affiancare a guerra delle armi quella delle industrie nonostante qualità industrie tedesche inferiorità rispetto a Gran Bretagna e Francia blocco navale rende difficile rifornimento: Germania risponde mobilitando risorse interne donne impiegate molto stato assoggetta al proprio controllo produzione produzione per esercito fu fonte di profitti per grande industria e speculazione (i cosiddetti pescecani di guerra) la cui ricchezza contrastava con miseria masse carneficine senza vittoria mutano orientamento spiriti verso guerra e suo significato viene meno ondata patriottismo governi e comandi militari alimentavano con stampa filogovernativa correnti del più acceso nazionalismo e bellicismo e riprendono vigore pacifismo umanitario a antimperialismo socialista prime manifestazioni di questo orientamento furono conferenza di Zimmerwald settembre 1915 indetta dai partiti socialisti italiano e svizzero e conferenza di Kienthal aprile 1916 con maggioranza favorevole a pace senza annessioni e senza indennità e minoranza tra cui Lenin che chiedeva che guerra imperialistica fosse trasformata da proletariato in guerra civile per porre fine a capitalismo e edificare socialismo per sostenere sforzo bellico accentramento in senso autoritario dello stato pianificazione economica e autoritarismo politico danno inizio a processo di interventismo da parte dello stato e messa in crisi di istituzioni liberali e parlamentari dicembre 1916 Guglielmo II fa offerte di pace manovra a scopo propagandistico per contrastare immagine Germania come responsabile di guerra intesa la respinge e proclama che non c’è soluzione se non vittoria totale su imperi centrali quindi tedeschi si propongono di spezzare blocco navale britannico con la guerra sottomarina illimitata: sottomarini tedeschi avrebbero colpito senza preavviso le navi questa decisione suona come minaccia diretta nei confronti di principale fornitore di Gran Bretagna e Francia: Stati Uniti già maggio 1915 tedeschi avevano affondato transatlantico inglese Positania provocando tensione con Stati Uniti ma decisione tedesca di scatenare guerra sottomarina da 1 febbraio 1917 provoca entrata in guerra di Stati Uniti 6 aprile 1917 questo rafforza intesa Wilson rieletto presidente novembre 1916 proclama che bisogna porre fine a governi autoritari di imperi centrali Maggio Wilson introduce servizio militare obbligatorio in Stati Uniti Ma al di là di buoni propositi Stati Uniti entrano in guerra spinti da interessi: guerra sottomarina minacciava commerci Stati Uniti con paesi dell’ Intesa in più capitale finanziario americano cosciente che sconfitta avrebbe cancellato crediti che paesi coalizione antitedesca avevano maturato verso di essa e che vittoria tedesca avrebbe rafforzato capitalismo tedesco Ingresso Stati Uniti ha valore perché avviene mentre Russia stava cedendo Esercito Russia soffriva di penuria rifornimenti marzo 1917 a Pietrogrado scoppia rivoluzione: caduta zarismo e proclamazione repubblica esercito russo andava disgregandosi per tendenze pacifiste tedeschi con guerra sottomarina convinti di mettere in ginocchio Gran Bretagna e dopo intervento Stati Uniti ritengono di poter vincere prima che aiuto Stati Uniti acquistasse peso ma fallimento aprile blocco a Berlino nelle fabbriche di armamenti: sciopero che provoca fermenti masse tanto che socialdemocrazia tedesca accentua sua azione per pace Abbattimento zarismo in Russia toglie fondamento alla guerra come guerra contro la barbarie zarista Intervento Stati Uniti preoccupante Socialdemocratici di fronte a scissione interna in Aprile da tendenze pacifiste della sinistra del partito culminata nella fondazione di nuovo partito: USPD (partito social democratico indipendente di Germania) Cancelliere diventa Georg Michaelis: Germania adotta ancora come strada per uscire da difficoltà quella della vittoria militare Inebriati da cedimento Russia tedeschi contano di mettere fuori campo Francia e Gran Bretagna Tentativo dell’esercito russo di riprendere offensiva in Galizia fallimento Per timore che guerra sconvolgesse istituzioni esistenti e portasse rivoluzione sociale papa Benedetto XV si fa promotore di iniziative di pace Vaticano impensierito da catastrofe che regnava nell’impero asburgico il più antico impero cattolico Anche in Austria opposizione: nuovo imperatore Carlo I succeduto novembre 1916 a Francesco Giuseppe aveva fatto marzo 1917 tentativi di pace separata Su piano militare grande avvenimento 1917 fu crollo fronte russo Offensiva lanciata sull’ Aisne aprile da generale Nivelle fallisce e porta a sostituzione con Petain Emerge volontà pacifista Risposta in Francia di forze che sostenevano vittoria totale e denunciavano pacifismo fu ascesa al potere novembre 1917 di Clemenceau guerra fino alla vittoria totale Così emergere in Germania di Hindenburg e Ludendorff e Clemenceau dimostrava che campi opposti lottavano per annientamento nemico senza altre ipotesi Estate 1917 entra in guerra a fianco dell’Intesa la Grecia Anche in Italia come in Francia il pacifismo o disfattismo avanzava Governo Boselli debole Partito socialista attaccato alla formula del non aderire ne’ sabotare di compromesso Condotta della guerra affidata a Cadorna era ispirata a disinteresse per vita di uomini e faceva affidamento sulla più dura disciplina quindi rivolta truppe Masse lavoratrici stanche si giunge a Torino agosto 1917 a insurrezione per mancanza di generi alimentari. Partito socialista la difende ma viene repressa Ottobre esercito italiano: disfatta che sembrò segnare sconfitta definitiva 24 ottobre rafforzati da sette divisioni tedesche sfondano linee italiane nei pressi di Caporetto e penetrano in profondità per 150 km ritirata diventa rotta disordinato quindi austro tedeschi fanno prigionieri e bottino Cadorna parla di viltà dei soldati Anche socialisti riformisti Turati e Trevers esortano a resistenza Governo Boselli cade e sostituito da uno presieduto da Vittorio Emanuele Orlando da ottobre 1917 a giugno 1919 Cadorna sostituito da generale Diaz Sul piano militare dopo rotta che apriva al nemico porte all’irruzione nella pianura padana esercito contiene offensiva austro tedesca Sul monte Grappa e sul Piave gli italiani con aiuti franco britannici opposero resistenza Vuoti umani riempiti richiamando leva del 1899 Austriaci raggiunto massimo del loro slancio offensivo grazie a truppe e materiali possibile per crollo fronte russo furono fermati 1917 campi opposti decidono di lottare per vittoria finale questa volontà ha riscontro nelle linee di governi: Hindenburg e Ludendorf esercitano supremazia incontrastata su potere politico (a Michaelis succede Hartling altrettanto debole) Gran Bretagna dicembre 1916 Lloyd Gorge ha tutto potere fino a fine guerra Francia novembre 1917 Clemenceau stabilisce propria dittatura Stati Uniti Wilson aveva poteri Italia governo Sonnino energico Vogliono vittoria totale e annientamento nemico Sviluppi interni di rivoluzione in Russia con passaggio da fase democratico borghese a bolscevica ha come effetto portare paese fuori dalla guerra Bolscevichi 6-7 novembre 1917 dichiarano impossibilità di resistere e trattano con tedeschi pace firmata 3 marzo 1918 a Brest-litovsk Uscita Russia da guerra provoca quella di romania 7 maggio 1918 Si stabilisce cessione da parte della Russia di Polonia Estonia Lettonia Lituania, riconoscimento indipendenza di Ucraina A tedeschi pare garanzia di vittoria decisiva e volgono forze contro occidente Tra 21 marzo e 17 luglio 1918 tedeschi rinnovano offensive in Piccardia e nella Champagne Ma fronte occidentale non cede Franco britannici riorganizzano i loro stati maggiori affidando comando supremo a generale francese Foch Stati Uniti accelerano invio truppe Tedeschi successi parziali senza raggiungere obiettivo dello sfondamento: conquista Parigi o Calais così da tagliare inglesi da francesi 15 luglio sferrano ultimo colpo e attaccano in direzione della Marna (II battaglia della Marna dopo quella del 1914) Foch 17 luglio contrattacca costringendo tedeschi a indietreggiare Inglesi francesi e americani:superiorità di mezzi Tedeschi subiscono tra metà luglio e metà agosto prima grande disfatta: battaglia di Amiens 8-11 agosto breccia nelle linee tedesche giornata nera di esercito tedesco 14 agosto Guglielmo II considera possibilità di trattative di pace ma alleati pretendono capitolazione imperi centrali situazione tedesca aggravata da vicino collasso impero austroungarico Turchia e Bulgaria loro alleati in Siria e Palestina disfatte dei turchi, Bulgaria capitola 26 settembre 1918 francesi e inglesi poterono contare in agosto su appoggio di un milione di soldati americani e aiuto materiale di Stati Uniti tedeschi non in condizione di resistere costretti a sgomberare da Francia del nord e Belgio occidentale riflessi nella politica interna: Guglielmo II nell’ombra, inizio ottobre si forma governo con principe Max Von Baden di orientamenti democratici che chiede avvio trattative conoscendo avversione di Wilson per imperatore fa approvare 28 ottobre riforma costituzionale che introduceva pieno parlamentarismo poiché rendeva cancelliere responsabile di fronte a organo legislativo e non più di fronte a solo imperatore con queste riforme nuovo governo sperava di poter salvare istituto monarchico e avviare trattative mentre esercito era ancora compatto e territorio nazionale non ancora invaso ma piano fatto fallire da Guglielmo II che rifiuta di abdicare 31 ottobre armistizio di turchi con potenze alleate ottobre dissoluzione impero Austria a Praga nazionalisti proclamano repubblica cecoslovacca a Zagabria costituito stato iugoslavo ungheresi danno vita a repubblica indipendente in giugno austriaci avevano tentato ultimi attacchi contro Italia ma respinti su linea del Piave sia nell’adriatico 24 ottobre generale Diaz ordinò offensiva generale e a Vittorio Veneto imperiali subirono disfatta definitiva crollo Turchia e Austria accelera crisi Germania tra 28 ottobre e 6 novembre movimento rivoluzionario nella flotta e nell’esercito 8 novembre a Monaco proclamata repubblica 9 novembre proclamata a Berlino da socialdemocratici che danno vita a governo provvisorio tra 9 e 10 novembre Guglielmo II fugge in Olanda 11 novembre 1918 delegazione tedesca firmava armistizio con alleati 3 novembre Austria aveva firmato armistizio con Italia a Villa Giusti vicino Padova 11 novembre imperatore Carlo abdica in Austria proclamata repubblica era finita la I guerra mondiale: bilancio vite umane fra combattenti poco meno di 10 milioni di morti 8 gennaio 1918 presidente Wilson in messaggio al congresso indica in 14 punti i pilastri su cui avrebbe dovuto essere avviata la ricostruzione del mondo: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. abolizione diplomazia segreta così da consentire pubblico controllo sugli accordi internazionali dei governi libertà dei mari soppressione nei limiti del possibile delle barriere economiche e libertà commerciale generale riduzione armamenti all’estremo limite compatibile con sicurezza interna del paese composizione libera in uno spirito largo e imparziale di tutte le rivendicazioni coloniali, tenendo conto dei diritti delle popolazioni interessate evacuazione territori russi e rispetto delle decisioni della Russia in materia politica e nazionale restaurazione della piena sovranità del Belgio riparazione del torto fatto alla Francia dalla Prussia 1871 e quindi restituzione Alsazia e Lorena ai francesi rettifica delle frontiere italiane secondo i principi di nazionalità sviluppo autonomo dei popoli dell’Austria-Uungheria riconoscimento dei diritti della Romania, Serbia e Montenegro e garanzie per la loro indipendenza politica e economica e integrità territoriale autonomia zone non turche dell’impero Ottomano; apertura dei Dardanelli alle navi di tutti i paesi creazione di uno stato polacco indipendente creazione di una società delle Nazioni Wilson era portavoce consapevole di interessi Stati Uniti Se introdotte la libertà commerciale e conciliazione attraverso pacifiche mediazione dei contrasti avrebbero sancito superiorità Stati Uniti ma respinto da circoli imperialistici europei che volevano allargare il loro dominio e da ali rivoluzionarie del socialismo che ritenevano utopiche la riforma democratica del capitalismo e l’apertura di un’era pacifica perdurante il capitalismo stesso 18 gennaio 1919 conferenza di pace a Parigi: Francia voleva annichilimento potenza tedesca per rendere impossibile invasione del proprio territorio e volevano che finanziasse ricostruzione loro paesi inglesi avevano conseguito tutti obiettivi: distruzione flotta tedesca successione nella maggior parte delle colonie già tedesche controllo ferrovia di Bagdad eliminazione Germania come concorrente su mercati internazionali quindi Gran Bretagna era soddisfatta suoi interessi imperialistici erano nell’America centro-meridionale e nel Pacifico quindi Wilson poteva sostenere ruolo di pacificatore dell’Europa conferenza generale per la pace a Parigi 18 gennaio 1919 partecipazione 32 paesi e esclusione vinti che dovevano firmare quanto stabilito da vincitori 28 giugno 1919 firmato trattato di pace con Germania a Versailles nella reggia dove 1871 prussiani avevano proclamato impero germanico Germania ritenuta responsabile della guerra: 1. riduzione forze armate a 100.000 uomini fra soldati e ufficiali 2. riduzione flotta militare a entità trascurabile per esigenze di difesa costiera 3. smilitarizzazione zona del Reno 4. perdita delle colonie e divieto di nuovi acquisti quindi Germania in balia delle grandi potenze perdite territoriali: restituzione dell’Alsazia Lorena a Francia con occupazione francese per 15 anni del bacino minerario della Saar cessione alla Polonia di parte dell’alta Slesia, della Posnania e di parte della Pomerania lo Schleswig settentrionale torna a Danimarca cessione colonie smantellamento economia tedesca fu stabilito: consegna gran parte flotta commerciale e parte navi di futura costruzione fornitura carbone per 10 anni cessione bestiame a Francia e Belgio risarcimento di 132 miliardi di marchi d’oro concessione ai vincitori in materia doganale della clausola della nazione più favorita occupazione per 15 anni della riva sinistra del Reno e smilitarizzazione di fascia di 50 km sulla riva destra. Mantenimento truppe alleate di occupazione ricadeva su finanze tedesche pace tra Intesa e Austria firmata 1° settembre 1919 a Saint Germani presso Parigi in conseguenza delle amputazioni determinate da formazione dei nuovi stati di Cecoslovacchia Polonia e Iugoslavia, da attribuzione della Galizia a Polonia, della Bucovina a Romania, del Trentino fino al Brennero e dell’Istria all’Italia e infine da scissione dell’Ungheria, Austria si trovò ridotta a un gracile corpo con Vienna quale enorme testa privata di ogni sbocco al mare con industria sproporzionata rispetto al suo mercato.Austria messa sotto protezione del consiglio della Società delle Nazioni: sua indipendenza doveva rimanere un cardine del nuovo ordine 4 giugno 1920 trattato di Trianon fissa condizioni di pace per Ungheria 27 novembre 1919 trattato di Neuilly con la Bulgaria assai complessa pace con Turchia trattato di pace firmato a Sevres 10 agosto 1920 assegna a Gran Bretagna controllo Iraq e Palestina e a Francia la Siria 28 aprile 1919 firmato patto che sanciva costituzione della Società delle Nazioni LA RIVOLUZIONE RUSSA Guerra mondiale mette a nudo arretratezza russa e fa esplodere contrasti sociali al punto di far scoppiare prima rivoluzione socialista Paradosso della rivoluzione russa: esplode non in un paese capitalistico avanzato come pensava Marx ma in uno poco sviluppato dove però esiste proletariato radicalizzato 23 e 24 febbraio 1917: rivoluzione scoppia a Pietrogrado si forma un Soviet degli operai e dei soldati primo governo provvisorio (in attesa dei deliberati di una futura assemblea costituente) guidato dal principe liberale L’Vov abdicazione zar 2 marzo dualità dei poteri:il soviet di fronte al governo masse popolari dominate da social rivoluzionari, bolscevichi e menscevichi divisione interna di fronte a guerra e a obiettivi rivoluzione maggio il soviet aderisce al governo scoppia la jacquerie nelle campagne Lenin tornato da Svizzera esorta il soviet a pendere tutto il potere (tesi d’aprile) In luglio governo inizia repressione contro i bolscevichi Esercito conosce processo di progressiva disgregazione mentre Lenin predica stato democratico proletario e rivoluzione internazionale Kerenskij prende nelle mani potere Tentativo controrivoluzionario di Kornilov fermato con l’aiuto dei bolscevichi Bolscevichi in settembre conquistano la maggioranza nei soviet Emerge la personalità di Trockij presidente dei soviet di Pietrogrado In ottobre Lenin si orienta per insurrezione con opposizione di Zinov’ev e Kamenev 24-25 ottobre bolscevichi prendono il potere fuga di Kerenskij decreti sulla pace e sulla terra; formazione di un governo dei commissari del popolo presieduto da Lenin elezione a suffragio universale dell’assemblea costituente che dovrebbe decidere sul futuro istituzionale del paese grave scacco elettorale per bolscevichi che però hanno maggioranza nei distretti operai Lenin denuncia assemblea come roccaforte della borghesia e la fa sciogliere dai soldati 18 gennaio 1918 Pace di Brest-litovsk con Germania a condizioni durissime pur di salvare nuovo regime 3 marzo 1918 LA CRISI DEL DOPOGUERRA. L’EUROPA FRA CONSERVAZIONE E RIVOLUZIONE Ungheria: assemblea nazionale proclama 17 novembre repubblica di cui diventa presidente conte Mihaly karolyi, capo del partito dell’indipendenza che aveva guidato lotta per scissione dall’Austria Governo, una coalizione social democratico borghese era impotente I socialdemocratici spinti da masse si fondono con comunisti guidati da Bela Kun con programma tendente a stabilire dittatura del proletariato e stabiliva un regime di terrore rosso anti-borghese e anti-aristocratico (all’interno) Invece all’esterno Ungheria venne a confronto armato con cechi e romeni appoggiati da alleati (specie francesi e italiani) Russia: marzo 1919 bolscevichi prendono iniziativa di dar vita alla terza internazionale Necessità di rompere con l’esperienza della seconda internazionale era stato uno dei punti fermi di Lenin fin dal tradimento che aveva portato principali partiti socialisti nel 1914 a schierarsi dietro le bandiere delle proprie borghesie in guerra e a gettare in mare l’intenzionalismo Compito dell’Internazionale comunista doveva essere guidare la rivoluzione europea e mondiale Portati a vittoria da partito disciplinato secondo teorie di Lenin, bolscevichi eressero proprio partito a modello rivoluzionario storicamente necessario e di valore universale Condizioni per adesione a Internazionale fissate in 21 punti il cui riconoscimento divenne obbligatorio: si chiedeva subordinazione dei partiti a decisioni organi direttivi dell’internazionale, preparazione a guerra civile considerata necessaria per rivoluzione, espulsione riformisti, epurazione gruppi parlamentari con esclusione non rivoluzionari Italia: esce da guerra come una delle grandi potenze vittoriose ma in preda a crisi Suo sforzo gigantesco ma modesto se paragonato a quello di Francia e Gran Bretagna quindi a tavolo pace e delle trattative per compensi i veri grandi europei e Stati Uniti trattano Italia come potenza di secondo rango In più a differenza di Francia e Gran Bretagna masse popolari non avevano sentito guerra come nazionale e patriottica ma come fonte di sofferenze Quindi nel 1919 riprende violente polemica tra neutralisti e interventisti Di fronte a obiettivi di guerra non conseguiti e a crisi i primi misero sotto accusa i secondi che erano divisi tra democratici (Bissolati, Salvemini) soddisfatti per acquisto Trentino e Trieste quindi compimento unità nazionale e interventisti di destra imperialisti che miravano a possesso territori in Dalmazia, di Fiume, di zone Anatolia e ingrandimenti coloniali A trattative di pace a Parigi Orlando e Sonnino hanno ostilità di Wilson che accusa italiani di pretese che violavano diritti di altre nazionalità (Iugoslavia) e hanno freddezza Clemenceau e Lloyd Gorge che consci di debolezza italiana lasciano inasprire contrasto con Wilson dimenticando promesse del patto di Londra 1915 Questione adriatica cioè Dalmazia e Fiume, la prima rivendicata per ragioni espansionistiche contro principi di nazionalità, seconda in quanto popolata da italiani suscita contrasti a Parigi e Orlando e Sonnino abbandonano aprile 1919 la conferenza per poi tornarvi senza aver ottenuta nulla di sostanziale Quindi presso interventisti, espansionisti e strati borghesi e ex ufficiali si diffonde frustrazione nazionale che li porta a ritenere di aver subito una vittoria mutilata Nazionalisti inaspriscono tensioni e D’Annunzio 12 settembre 1919 occupa Fiume con reparti militari ribelli proclamandone l’annessione all’Italia Dopoguerra vide la società italiana mutata: risparmiatori piccoli e medi vedevano loro capitali polverizzarsi piccola borghesia si trovava esaltata da patriottismo e orgogliosa da guerra vinta ma impoverita era delusa per crescenti difficoltà economiche e per debolezza Italia nelle trattative con alleati grande borghesia finanziaria e industriale beneficiaria: sue fabbriche dilatate stato indebitandosi aveva pagato prontamente grandi commercianti fornitori dell’esercito avevano speculato accumulando fortune classe operaia organizzata nei sindacati aveva resistito a ascesa dei prezzi ottenendo aumenti salariali (operai dell’industria) masse lavoratrici italiane di contadini piccoli proprietari e braccianti vita durissima timore mutamento sociale diretto da socialisti porta Vaticano a decisione storica consente formazione di partito di cattolici italiani: Partito Popolare Italiano gennaio 1919 sotto direzione di Luigi Sturzo loro programma accanto a difesa valori cattolici e richiesta riconoscimento libertà di movimento alle proprie organizzazioni culturali religiose politiche e sindacali chiedevano colonizzazione del latifondo nel quadro della difesa e dello sviluppo della piccola e media proprieta’ considerata miglior baluardo contro socialismo riforma sistema fiscale riforma elettorale secondo sistema proporzionale voto alle donne abolizione coscrizione obbligatoria fine stato accentratore burocratico dei liberali e sviluppo autonomie locali e regionali collaborazione tra capitale e lavoro partito popolare si presenta su scena nazionale con tutta la forza che proveniva da appoggio parroci e parrocchie, da circoli sociali cattolici da stampa forte da casse rurali e da banche cattoliche maggiore partito masse restava comunque PSI genesi fascismo: nella crisi sociale e politica italiana si inserisce azione dell’ex dirigente socialista Mussolini che nel marzo 1919 fonda a Milano i fasci di combattimento scoppiata guerra si schiera prima su posizioni neutraliste del partito quindi si sposta a favore interventismo convinto che i socialisti con loro neutralismo passivo si avviassero verso posizioni di dottrinarismo inerte novembre 1914 con fondi forniti da francesi fonda quotidiano Il Popolo D’Italia fascismo nasce ufficialmente a Milano il 23 marzo 1919 con fasci di combattimento Mussolini voleva difesa di guerra e di intervento e messa in accusa di classe dirigente liberale in concomitanza di richieste di mutamenti sociali e politici Programma movimento fascista era poco coerente ma esprimeva bene contraddizioni ceti piccolo borghesi, la loro posizione intermedia fra le grandi classi la volontà di fare concorrenza al socialismo Fascisti individuano nei combattenti propria base naturale Dichiarano guerra ai neutralisti Manifestano sfiducia nel passato rivendicando repubblica, suffragio universale per ambo i sessi, fine costrizione obbligatoria, scioglimento polizia politica, sviluppo libertà politiche e civili, lotta a speculatori, inasprimento fiscale verso ricchi, 8 ore di lavoro, partecipazione lavoratori agli utili delle imprese, disarmo universale, convocazione di una Costituente 15 aprile 1919 durante sciopero generale una colonna di fascisti incendia la sede dell’Avanti! Mussolini assunse la responsabilità di fronte a crisi che società attraversava classe dirigente e liberale si presentava invecchiata; questa crisi politica coincideva con organizzazione masse in due grandi partiti politici fortemente strutturati governi liberali del 1919-20 esprimono questa incertezza giugno 1919 cade governo Orlando gli succede Francesco Saverio Nitti da Giugno 1919 a giugno 1920 di fronte a impresa Fiume Nitti che la deplorava finì per tollerarla attirandosi insoddisfazione avversari di D’Annunzio e sostenitori durante il suo governo elezioni generali novembre 1919 dietro pressione socialista e popolare introduce sistema proporzionale che allargava collegi, favoriva partiti di massa e sottoponeva candidati a controllo delle segreterie dei partiti si adopera perché autorità prefettizie non interferissero nelle elezioni risultati mettono a nudo crisi liberale socialisti ottengono 31,86% dei voti con 156 deputati (nel 1913 ne avevano 52) popolari 20,35% con 100 deputati su 509 seggi oltre la metà andò quindi ai due grandi partiti di massa fascisti ottennero meno di 5.000 voti governo Nitti cade giugno 1920 dopo che per riequilibrare il bilancio totale gravato da peso del prezzo politico del pane ne decise aumento quindi scioperi combattuto dai socialisti e non sostenuto dai popolari, avversato dai liberali fu sostituito da Giolitti giugno 1920 luglio 1921 dopo che industriali rifiutano ogni aumento salariale al sindacato dei metallurgici (FIOM) questo proclamò ostruzionismo cioè rallentamento produzione quando poi officine Romeo di Milano risposero con la serrata (chiusura su iniziativa padronale) la FIOM 30 agosto decide l’occupazione delle fabbriche PSI non si sentì di assumere guida di un processo rivoluzionario cui i sindacati erano contrari Giolitti agì con abilità: rifiuta di affrontare occupazione fabbriche con repressione militare come chiedevano conservatori perché convinto che si sarebbe trasformata in insurrezione politica Estrema sinistra del PSI diretta da Bordiga e Gramsci vide nella condotta della maggioranza massimalista tutti gli equivoci del massimalismo stesso visto come rivoluzionarismo verbale incapace nei fatti Borghesia vide nell’atteggiamento di Giolitti specchio della debolezza del liberalismo Grande industria incominciò a vedere nei fascisti utile strumento da contrapporre a movimento operaio e prese a finanziarli Misure fatte approvare settembre 1920 da Giolitti con cui fu fissata nominatività dei titoli azionari e aggravate tasse di successione vennero avversate da borghesia e da Vaticano Febbraio 1921 Giolitti abolì prezzo politico del pane quindi diminuì il deficit statale Novembre 1920 elezioni amministrative: i due partiti di massa hanno affermazione Giolitti il cui piano riformistico era ormai messo in crisi reagì a squadrismo fascista in modo analogo a liberali e borghesia Riteneva di potersi servire di fascismo come strumento per reprimere estremismo socialista e creare condizioni adatte a rinvigorire stato liberale riassorbendo poi i fascisti nella prassi parlamentare tradizionale Sperava di poter ancora coinvolgere socialisti e popolari in strategia guidata da liberali rafforzati da indebolimento classe operaia In effetti 1921 svolta decisiva nella crisi dello stato liberale e emerse che crisi avrebbe avuto sbocco di destra Gennaio a congresso di Livorno scissione ala estrema sinistra PSI nasce partita comunista d’Italia Ipotesi era che solo una direzione inadeguata impedisse rivoluzione italiana e che fosse il momento di costituire direzione rivoluzionaria Influenza comunisti su proletariato rimane inferiore però a quella del PSI e dei sindacati Mussolini si era reso conto che il movimento operaio perdeva di slancio e gennaio 1921 secondo il suo opportunismo fa una professione di fede nei valori insostituibili del capitalismo Crisi economica: produzione industriale ribasso per rialzo prezzi internazionali delle materie prime Segue disoccupazione con volontà industriali di abbassare salari Timore disoccupazione agisce su classe operaia stanca e numero scioperi diminuisce Quindi Giolitti promotore di mediazione tra forze politiche e sociali e di leggi che colpivano su piano fiscale i grandi profitti era sempre più sgradito a industriali e agrari che guardavano con simpatia Mussolini convertitosi ai valori del capitalismo Giolitti non sostenuto neanche da socialisti Sentendo traballare la sua maggioranza in Parlamento Giolitti fa sciogliere camere e indice nuove elezioni maggio 1921 Segnano accettazione fascismo negli schieramenti di classe dirigente Come nelle elezioni amministrative novembre 1920 sono formati blocchi nazionali per far fronte ai due grandi partiti di massa e i fascisti inclusi da Giolitti convinto di poterli riassorbire e condizionare Socialisti da 156 seggi scendono a 122 Comunisti 16 Partito Popolare 107 Partiti conservatori 275(tra cui 35 fascisti e 10 nazionalisti) Giolitti rinuncia a formare il Governo La caduta indica che lo stato liberale si avvia verso crisi decisiva Gran Bretagna e impero: ventennio anni ’20 e 1939 (seconda guerra) Gran Bretagna e Francia periodo che ne frustrò aspirazioni a restare grandi potenze mondiali Rapporto Gran Bretagna con medio oriente, Egitto, India Nella Palestina ovest del Giordano inglesi devono affrontare difficile questione di rapporti tra arabi e ebrei, questi ultimi secondo scopi dell’agitazione sionista iniziata anni 90 ad opera di Herzel aspiravano a fondare in Palestina uno stato ebraico e avevano ricevuto un avallo ufficiale con la dichiarazione Balfour 1917 in base a cui Gran Bretagna si era espressa in modo favorevole a piani sionisti Quindi l’emigrazione ebraica verso Palestina si intensifica Nuovi insediamenti ebraici creano però tensioni con arabi residenti Egitto 1914 diventa protettorato degli inglesi sanzionando così controllo da essi assunto nel 1882 Questa decisione stimola agitazione nazionalista e per smorzarla 1922 Gran Bretagna trasforma paese in un regno di cui 1936 venne riconosciuta indipendenza pur mantenendo essa controllo su canale di Suez e Sudan egiziano ma su stesso Egitto Punto più critico dell’impero britannico rappresentato dall’India Anni guerra emerge figura di leader di nazionalismo indiano Gandhi detto dai seguaci mahatma (grande anima) che svolgeva attività di avvocato in Sud Africa proteggendo lavoratori indiani in miniera Tornato in India 1915 influenzato da religiosità si mise a capo di lotta per l’indipendenza: rifiuto terrorismo come arma,non violenza intesa in modo attivo come disobbedienza civile a leggi inglesi, resistenza passiva e boicottaggio governo britannico affronta nazionalismo indiano con leggi di riforma: India act 1935 Costituita federazione indiana e allargato suffragio per elezione assemblea legislativa ma paese resta sotto controllo inglese India si trova a metà tra colonialismo temperato e indipendenza acquistata dai dominions; condizione che non poteva essere accolta da movimento nazionalista che era unito nella volontà di lottare per indipendenza senza limitazioni Francia 6 febbraio 1934 destre tentano marcia su Parlamento per arrivare a colpo di stato ma repressione Minaccia pericolo reazionario dell’estrema destra portano a formazione di un fronte popolare basato su alleanza socialisti comunisti e radicali di sinistra Partiti del fronte popolare ottengono nelle elezioni di aprile-maggio 1936 grande vittoria Ne esce governo presieduto da Leon Blum leader socialista e formato da socialisti e radical socialisti Comunisti con capo Thorez lo appoggiano senza entrarvi Nuovo governo non voleva essere rivoluzionario Suoi obiettivi erano migliorare con riforme condizione dei lavoratori e combattere pericolo di destra (grande in Europa per avvento nazisti in Germania ) Proletariato francese vide nella vittoria elettorale del fronte popolare inizio di un nuovo corso sociale e molti ritengono giunto momento rivoluzione Fine maggio inizio giugno pacifico movimento di scioperi e occupazione di fabbriche dilaga intimorendo borghesia e disorientando socialisti e comunisti Per prima volta nella storia francese padronato con arbitrato governo dovette fare concessioni: contratti collettivi retribuzione ferie settimana lavorativa 40 ore aumenti salariali comunisti premono perché governo approfondisse opera riformatrice, radicali si oppongono e inclinano a destra quindi difficoltà Blum interne ed esterne: dopo inizio guerra civile in Spagna tra forze repubblicane e fasciste si trova costretto da Gran Bretagna e da grande borghesia francese a non intervenire cioè non impegnare paese nel soccorso a repubblicani spagnoli, anche qui con opposizione comunisti lo sciopero del capitale che determinava esodo ormai incontrollabile dei capitali all’estero determina caduta Blum giugno 1937 gli succede governo presieduto da radicale Chautemps L’AVVENTO DEL FASCISMO IN ITALIA E LA REPUBBLICA DI WEIMAR 1919-20 in Italia e Germania sorti movimento fascista e nazional socialista italia elezioni maggio 1921 non danno a Giolitti maggioranza che cercava ostilità popolari dissensi tra liberali inducono Giolitti a dare dimissioni gli succede Ivanoe Bonomi luglio 1921-febbraio 1922 durante suo ministero viene meno speranza di costituzionalizzare fascismo Mussolini entra prima volta al parlamento come uno dei 35 deputati fascisti eletti nei blocchi nazionali Si diede a stabilire migliori rapporti con forze come Vaticano esercito e monarchia rendendosi conto che fascismo non sarebbe diventato forza di governo senza accettazione chiesa e re dietro cui stava esercito Per dimostrare che fascismo era forza politicamente matura e per far constatare indispensabilità di esso per pace civile si fa promotore di patto di pacificazione con PSI E CGL 3 agosto 1921 ma fallì Violenze ripresero; gli Arditi del popolo organizzazione armata popolare per opporsi a squadre fasciste non trovano sostegno dei partiti dei lavoratori quindi repressi Al congresso di Roma novembre 1921 si trasforma in Partito Nazionale Fascista Possibilità astratta di arrivare al governo in grado di affrontare fascismo era dato da accostamento fra i due partiti di massa il socialista e il popolare ma accordo impossibile per sospetti reciproci Febbraio 1922 cade governo Bonomi Forma governo Luigi Facta giolittiano, febbraio-ottobre 1922 1922 fascismo si organizza su piano sindacale cogliendo successi di violenze condotte contro movimento operaio impotenza governo evidente: 31 luglio alleanza del lavoro che riuniva organizzazioni politiche e sindacali delle sinistre fino a comunisti proclama sciopero generale per la libertà contro terrorismo fascista Turati definisce sciopero legalitario ma insuccesso: fascisti scatenano violenta offensiva Ottobre precipita la crisi definitiva dello stato liberale intanto PSI che con comunisti era unica forza reale antifascista arriva a nuova scissione dopo quella gennaio 1921 maggioranza massimalista guidata da Serrati nel congresso 1-4 ottobre a Roma esclude riformisti che fondano partito socialista unitario (PSU) Turati, Treves, Matteotti mentre Giolitti e Salandra si illudevano di dare spazio ai fascisti nel quadro delle istituzioni liberali Mussolini stringe tempi forti di organizzazione paramilitare sotto guida di quadrunvirato formato da Balbo, De Vecchi,De Bono,Bianchi, con complicità di alta burocrazia e alte sfere militari seguaci di Mussolini si concentrano 24 ottobre a Napoli Facta si dimette 26 ottobre 27 ottobre esercito delle camice nere dispiega forze nell’Italia settentrionale e centrale con obiettivo Roma Vittorio Emanuele III parve prima orientato a proclamazione stato di assedio sera 27 ma giorno dopo rifiuta firma a decreto relativo Monarchia teme di mettersi in gioco in scontro con fascismo sostenuto da classe dirigente Mussolini appoggiato da confindustria deciso a chiedere incarico di formare nuovo governo: pomeriggio 29 informato che re accettava sue condizioni Ministero Mussolini assume forma di governo di coalizione ma in realtà era espressione di vittoria fascismo su vecchia classe dirigente liberale Maggioranza liberale riteneva indispensabile un esperimento fascista temporaneo per dare autorità a stato e ricreare condizioni per ritorno a preminenza liberale ma illusione Quindi nel ministero Mussolini entrano liberali, fascisti (che hanno dicasteri di giustizia, finanze interno e esteri) nazionalisti, popolari, esponenti di forze armate (maresciallo Diaz diventa ministro della guerra) filosofo come Gentile (dicastero dell’istruzione) Simpatia per fascismo Croce, Einaudi e Giolitti. Camera vota fiducia a governo Mussolini con 306 voti favorevoli e 116 contrari A favore: Bonomi,Giolitti,Orlando, Salandra, De Gasperi e Gronchi. Dominante convinzione che fascismo avrebbe rappresentato governo transitorio Periodo 1922-1926 di trapasso:fascismo Stati Uniti autoritariamente istituzioni ereditate da stato liberale per distruggere queste ultime e trasformare istituzioni dello stato Liberali popolari socialisti e comunisti non riescono a opporsi al fascismo e a sua trasformazione da partito di governo a partito di regime Mussolini fa intendere che vuole avviare normalizzazione del fascismo cioè fine delle violenze sistematiche ma squadre fasciste continuano a colpire Per consolidare il potere fascismo crea strumenti politici e militari permanenti Dicembre 1922 sorge il Gran Consiglio del Fascismo sorta di suprema direzione politica del partito Gennaio 1923 forze paramilitari fasciste vengono definitivamente inquadrate.Sorge milizia volontaria per la sicurezza nazionale (MVSN) organizzazione non statale ma di partito con compito proteggere gli inevitabili sviluppi della cosiddetta rivoluzione di ottobre del fascismo Marzo 1923 fusione del partito fascista e nazionalista: nazionalismo diede al fascismo fino ad allora molto eclettico un’ideologia ufficiale (statalismo, corporativismo, imperialismo) Mussolini sempre più ostile a popolari cerca di stringere migliori rapporti con Vaticano e cattolici 27 aprile approvata da governo riforma scolastica Gentile che segnava fine scuola laica e dà peso a dottrina cattolica nell’insegnamento e favorisce con introduzione esame di stato (vecchia rivendicazione dei cattolici e popolari) la scuola privata su pressioni Vaticano a luglio Sturzo lascia segreteria del partito popolare 13 novembre 1923 legge elettorale (Legge Acerbo) rivela che fascismo vuole sanzionare su piano parlamentare con aiuto di una truffa legale, sua posizione di forza a spese delle altre forze pubbliche legge stabiliva che lista di maggioranza relativa che avesse raggiunto 25% dei voti avrebbe ottenuto i due terzi di seggi alla Camera alle elezioni fissate aprile 1924 si presenta un listone sotto diretto controllo del Gran Consiglio e di Mussolini cui aderì maggioranza dei liberali (Salandra-Orlando) minoranza dei liberali (tra cui Giolitti) presenta proprie liste; tra gli oppositori costituzionali (chiamati così per distinguerli da socialisti e comunisti) c’erano Amendola e Bonomi campagna elettorale si svolge in clima di violenze contro oppositori fascisti e alleati ottengono 64,9% dei voti e 374 seggi parlamento era ormai strumento nelle mani del partito di governo quando camera chiamata a ratificare convalida delle elezioni, segretario politico di PSU Matteotti in forte discorso fa cronistoria di violenze fasciste e mette sotto accusa validità dei risultati 10 giugno 1924 Matteotti rapito e assassinato da sicari fascisti convinti di interpretare volontà di Mussolini reazione fu enorme modo in cui opposizioni interpretano vasta protesta contro fascismo ne dimostra la crisi politica 18 giugno decidono di agire in modo coordinato deputati che le rappresentarono decidono di non partecipare più a lavori camera ritirandosi secondo espressione Turati sull’Aventino delle loro coscienze Nasce così secessione dell’Aventino Oppositori affermano che sarebbero rientrati a camera solo quando fosse stata restaurata legalità e abolita la milizia Era pressione a re perché ritirasse fiducia a Mussolini Comunisti guidati da Gramsci e convinti che crisi Matteotti fosse inizio crisi borghesia e che esistessero prospettive di soluzione rivoluzionaria Propongono a fine ottobre a opposizioni di costituirsi di vero parlamento delle opposizioni, in unico parlamento in contrasto con parlamento fascista Ma gruppi dell’Aventini respingono proposta timorosi delle sue implicazioni e fiduciosi nel re Debolezza di opposizioni crea condizioni per controffensiva fascista e annientamento opposizioni Stampa colpita in modo generalizzato; antifascisti sottoposti a violenze Alla camera nel suo discorso 3 gennaio 1925 Mussolini chiude questione aperta 10 giugno 1924 Egli assunse apertamente responsabilità per accaduto Dopo questo discorso che segnava fine politica delle opposizioni, fine del sistema liberale parlamentare e conquista da parte del fascismo del monopolio politico, vita dei partiti di opposizione resa impossibile Trasformazione stato liberale parlamentare dominato da fascisti in stato e regime fascisti realizzata per mezzo di serie di leggi dette fascistissime 1. 2. 3. 4. Legge 24 dicembre 1925 stabilì modificando statuto 1848 che: figura del presidente del consiglio mutata in capo del governo che questo veniva nominato e revocato dal re e che i ministri venivano nominati e revocati su proposta del capo del governo ministri non erano più responsabili di fronte a potere legislativo era il capo del governo a decidere cosa dovesse venire discusso in parlamento quindi rafforzamento potere esecutivo e esautoramento parlamento ridotto a cassa di risonanza della volontà del capo di governo ormai rivestito delle caratteristiche di dittatore 26 novembre legge sottopone tutte associazioni a controllo della polizia 2 ottobre 1925 si era provveduto con il patto di palazzo Vidoni a esautorare CGL, scomparsa gennaio 1927 corporazioni nazionali cioè i sindacati fascisti riconosciuti da confederazione dell’industria come i soli rappresentanti dei lavoratori commissioni interne abolite febbraio e settembre 1926 norme abolirono amministrazioni locali di nomina elettiva sostituendole con autorità di nomina governativa podestà presero il posto dei sindaci novembre 1926 annullati tutti i passaporti, soppressi i giornali antifascisti, sciolti tutti i partiti, istituito il confino di polizia in località particolari per gli oppositori 120 deputati dell’opposizione privati del mandato parlamentare creato il tribunale speciale per la difesa dello stato con un collegio giudicante formato dai consoli della MVSN e presieduto da generale al tribunale affiancata speciale polizia politica OVRA (organizzazione per la vigilanza e la repressione dell’antifascismo) instaurata pena di morte decisivo il contributo da Federzoni e dal giurista Rocco nell’elaborazione della legislazione repressiva consolidamento fascismo tra 1922 e 1926 non sarebbe avvenuto in modo così compiuto se non avesse goduto dell’appoggio delle forze economiche 30 gennaio Hindemburg che nel 1932 era stato rieletto presidente con voti delle masse popolari in contrapposizione a Hitler, nomina nel 1933 Hitler cancelliere del Reich liquidazione 1925-1926 dello stato liberale e sue istituzioni attraverso fascistissime trasformano parlamento in camera di registrazione della volontà del partito fascista e specialmente di Mussolini questo coincise con costruzione delle fondamenta di ordine istituzionale e politico di stato che diventava regime 1927 Mussolini inaugura corso normalizzatore il cui obiettivo era fare dello stato fascistizzato elemento dominante spettava ormai a autorità statale regolare vita pubblica partito rappresentava colonna fondamentale dello stato ma doveva restare a questo subordinato burocrazia statale rinfoltita di elementi fascisti accanto a burocrazia anche scuola subì processo di radicale fascistizzazione dal 1926 incomincia inquadramento sistematico dei bambini, dei ragazzi nelle organizzazioni dell’opera nazionale balilla (ONB) studenti universitari facevano parte dei GUF (Gruppi universitari fascisti sorti dal 1920) credo era: credere obbedire combattere 1937 tutte le organizzazioni della gioventù inquadrate nella gioventù italiana del Littorio (GIL) stampa e radio soggette a controllo e censura elezioni 1929 risultato plebiscitario raggiunto anche grazie a invito chiesa a votare si quindi storico accordo poco prima raggiunto tra stato fascista e chiesa che aveva sancito la conciliazione tra le due istituzioni e chiuso la questione romana apertasi con conquista di porta Pia settembre 1870 da parte delle truppe regie conciliazione e relativi atti giuridici firmati 11 febbraio 1929 nel palazzo del Laterano aRoma (patti del Laterano) che comprendevano tre parti: un trattato,una convenzione finanziaria, un concordato 1. 2. 3. trattato: riconoscimento da parte dello stato che religione cattolica apostolica romana è sola religione di stato riconoscimento da parte dello stato italiano della città del Vaticano pienamente sovrano e indipendente riconoscimento da parte vaticana del regno d’Italia e di Roma sua capitale convenzione finanziaria prevedeva pagamento dello stato di 1.750.000.000 di lire a estinzione di ogni indennizzo per perdita del Vaticano dei proventi dell’ex stato pontificio concordato con i suoi deliberati metteva in luce interessi politici di stato fascista e chiesa in spirito di reciproche concessioni e di reciproco appoggio laicità dello stato uscito dal Risorgimento veniva compromesso clausole più importanti prevedevano: protezione dello stato italiano al clero nell’esercizio delle sue funzioni e riconoscimento del carattere sacro di Roma quindi impegno del governo di impedire tutto ciò che potesse contrastare con tale sacralità abolizione exequatur e del placet regio sugli uffici e enti ecclesiastici Vaticano avrebbe nominato vescovi dopo gradimento politico del governo impegnandoli a giurare fedeltà allo stato Esonero dei chierici dal servizio militare Impegno dello stato a non mantenere negli uffici pubblici sacerdoti irretiti da censura Riconoscimento di tutti gli effetti civili al sacramento del matrimonio disciplinato dal diritto canonico cioè riconoscimento del matrimonio religioso Introduzione come base dell’insegnamento nelle scuole dello stato della dottrina cattolica Riconoscimento delle organizzazioni dipendenti dell’azione cattolica a patto che esse agiscano al di fuori di ogni parttito politico e sotto l’immediata dipendenza della gerarchia della chiesa per diffusione e attuazione dei principi cattolici Soddisfazione della chiesa per risultati di Patti Lateranensi espressa 13 febbraio da Pio XI in termini che indicavano ampiezza dell’appoggio dato da chiesa al regime Definì Mussolini un uomo mandato dalla provvidenza (non uomo della provvidenza quindi non uomo divino ma uomo del potere divino) Patti lasciano soddisfatti stato fascista e chiesa ma non tutti i problemi appianati Chiesa e fascismo in contrasto 1931 per questione dell’azione cattolica Oggetto della contesa erano gioventù e sua educazione di fronte a fascismo che mirava a affermare in questo campo suoi esclusivi diritti, chiesa intendeva mantenere in modo autonomo l’organizzazione cattolica Apice conflitto in maggio con violenze fasciste a sedi cattoliche ma composto da accordo a settembre In base a questo azione cattolica in vita ma con impegno di rimanere chiusa nell’ambito religioso e di epurarne file dagli antifascisti o non fasci eventuali Guerra di Etiopia: il fronte di Stresa costituito primavera 1935 che aveva indicato proposito Gran Bretagna Francia e Italia di far fronte al riarmo tedesco mostra fragilità prima che anno finisse Infatti ottobre 1935 Italia attacca Etiopia provocando situazione che determinò crisi totale SDN e pose basi per accostamento di fascismo italiano a nazismo tedesco anche su piano di politica estera Mussolini deciso a dare a Italia grande impero dilatando quello già esistente ereditato da stato liberale (Libia, Eritrea, Somalia) 1934 Italia e in particolare Mussolini assume determinazione di procedere a conquista di Etiopia crisi economica in Italia si faceva ancora sentire emigrazione che prima di guerra era stata valvola di sfogo era caduta a cifre bassissime d’altra parte regime fascista era a essa contrario per motivi di prestigio e intendeva attraverso impero risolvere problema anche crescenti difficoltà di esportazione in mercati balcanici invasi da merci tedesche gennaio 1935 Mussolini ha da Laval mano libera in Etiopia, paese agricolo e pastorale su cui governava negus Hailè Selassiè Etiopia era membro di diritto della SDN e guerra tra due paesi avrebbe gettato quest’ultima in crisi Inizio 1935 inizia invii truppe in Africa mentre propaganda fascista scatenava campagna contro orrori di regime interno etiopico e sua barbarie 28 settembre negus ordina mobilitazione generale 3 ottobre Italia senza dichiarare guerra iniziano invasione Etiopia senza dare peso a fatto che Gran Bretagna per motivi dimostrativi aveva ordinato in settembre concentrazione nel Mediterraneo di forze navali (senza però piani concreti) 10-11 ottobre SDN con 50 voti contro 4 condanna Italia come aggressore novembre approvate sanzioni economiche cioè misure che sabotavano importazioni Italia e vietavano esportazione in Italia di materiali di interesse militare e concessione di crediti sanzioni furono atto poco più che formale perché non solo non comprendevano carbone, acciaio e petrolio che proprio durante guerra fu fornito da URSS ma soprattutto perché furono disattese da stessi paesi che le avevano stabilite in più tra paesi che non avevano firmato sanzioni c’erano Stati Uniti e Germania entrambi fuori da SDN regime però controllando informazioni fa credere che sanzioni siano tentativo di strangolamento della nuova Italia che cercava il suo posto al sole apparato propagandistico sfrutta situazione per esaltare spirito nazionale e far credere che Italia fascista fosse in grado di resistere a 50 nazioni a masse contadine fascismo dice che vittoria in Etiopia avrebbe dato pane e terra a tutti regime riesce a rendere popolare guerra e raggiungere 1935-36 massimo del consenso piano militare Etiopia non era in grado di resistere Italia aveva mobilitato con molti mezzi esercito perché regime voleva vittoria totale e strepitosa Novembre 1935 comando truppe Italia a generale Badoglio che collaborando con generale Graziani condusse a vittoria 3 maggio 1936 negus fugge in esilio 5 maggio Badoglio entra in Addis Abebà e termina guerra 9 maggio Mussolini proclama fondazione di impero d’Etiopia con imperatore Vittorio Emanuele III e saluta la riapparizione dell’impero sui colli fatali di Roma Italia e fuori prestigio Mussolini raggiunge suo culmine Mentre Italia fascista impegnata in guerra d’Africa e suoi rapporti con Gran Bretagna e Francia erano tesi, Germania nazista prende iniziativa che mostra debolezza delle due potenze occidentali di fronte a aggressività dei regimi fascisti 7 marzo 1936 Hitler afferma che patto franco sovietico aveva significato antitedesco e annullava spirito di accordi di Locarno il che rendeva necessario che Germania consolidasse sue posizioni a occidente occupando militarmente Renania, smilitarizzata dal 1918 Hitler dà ordine a truppe di marciare contando su debolezza politica di Francia E suo prestigio in Germania sale al più alto livello presso generali prima dubbiosi e presso opinione pubblica Consiglio della SDN protesta e condanna Germania solo verbalmente Rimilitarizzazione Renania segna il crollo dell’assetto europeo uscito dai trattati del 1919 Guerra civile spagnola: anni del biennio negro reazionario avevano avuto effetto di favorire unità delle sinistre su un programma comune mentre a destra conservatori e fascisti stavano preparando piani di reazione organica e definitiva questa era situazione quando elezioni 16 febbraio 1936 capovolsero rapporti di forza parlamentari sorti da elezioni 1933 un fronte popolare composto da repubblicani borghesi, comunisti, seguaci del POUM (partito operaio di unificazione marxista sorto 1935 per fusione correnti comuniste antistaliniste), anarchici (che accettano di votare) conquista maggioranza grazie a meccanismo elettorale che premiava maggioranze fronte ottiene 267 seggi contro 132 della destra interno del fronte partiti repubblicani hanno 121 seggi, socialisti 89 e comunisti 16 tra partiti fronte unità risulta subito scarsa repubblicani borghesi con Azaňa hanno programma laico e riformatore nei limiti precisi di società capitalistica masse popolari dei proletari e contadini consideravano vittoria politica di febbraio invece come premessa di futura rivoluzione sociale primi mesi di governo del fronte segnati da collera masse contro loro dominatori sociali. Odio compresso contro proprietà e chiesa emerge con violenza 13 luglio Sotelo uomo più in vista della destra delle Cortes viene assassinato dai socialisti che intendevano vendicare un loro compagno ucciso dai falangisti fra 17 e 19 luglio nel Marocco spagnolo truppe di colore e della Legione straniera e in varie zone del territorio metropolitano truppe regolari sotto comando di generali controrivoluzionari insorsero governo del fronte non valuta subito gravità situazione e rifiuta di dare armi a masse popolari lasciando così il tempo a ribellione di progredire in Marocco e su territorio metropolitano grazie ai mezzi di trasporto messi a disposizione delle truppe golpiste d’Africa dall’Italia e da Germania 29 settembre 1936 generale Franco proclamato generalissimo e sede del governo ribello posta a Burgoss scoppio ribellione militare in Spagna pone subito potenze di fronte a questione di fronte all’atteggiamento da prendere governo spagnolo repubblicano si rivolge a quello Francia che da giugno era retto da socialista Blum a capo di un governo di fronte popolare formato da radicali e socialisti e sostenuto da comunisti ma Blum per non rischiare spaccatura suo paese limita gli aiuti francesi a materiale non militare poche armi giungono da Francia a Spagna Blum nella vana speranza di impedire aiuto a ribelli spagnoli da stati fascisti prende iniziativa 1 agosto 1936 di proporre a potenze non intervento nella guerra civile spagnola Aderiscono Gran Bretagna e Germania nazista e Italia fascista che pur erano implicate nella preparazione di insurrezione franchista Non intervento si rivela truffa a danni della Spagna repubblicana perché Italia e Germania violano accordo e fanno pervenire aiuti a Franco Mussolini fa intervenire in Spagna sotto etichetta di volontari (ma in realtà erano formazioni regolari) 50.000 uomini Germania 10.000 Unica potenza che da aiuti a repubblica Spagnola è URSS che agisce sotto copertura dell’internazionale comunista Sovietici non inviano proprie truppe ma consiglieri politico militari, tecnice e aviatori, materiali Guerra civile spagnola assume subito carattere ideologico sociale generale Accanto a franchismi c’erano conservatori di tutto il mondo e chiesa cattolica che denuncia repubblicani come comunisti atei Accanto a repubblicani c’erano antifascisti, dai democratici borghesi ai socialisti e ai comunisti A sostegno di repubblica e con aiuto finanziario di internazionale comunista si formano le brigate internazionali composte da uomini di diverso orientamento politico ma con nucleo centrale di comunisti Erano uniti da significato internazionale di guerra spagnola per futuri sviluppi della lotta a fascismo nel mondo Fra volontari stranieri in aiuto ai repubblicani spagnoli scrittori come Hemingway, Orwel, Rosselli il leader di giustizia e libertà, il socialista Nenni, il comunista tedesco Lister che si rivela grande capo militare, comunisti Longo e Togliatti, anarchico Berneri Sono gli anarchici che nei primi mesi seguenti la sollevazione fascista interpretano spinta che veniva da masse a trasformare vittoria politica del fronte popolare e lotta contro i ribelli in un rivolgimento sociale profondo Loro punto di forza era la Catalogna centro industriale del paese Repubblicani borghesi si opponevano a simili propositi e li denunciavano come tali da gettare strati crescenti di borghesi e piccoli borghesi nelle braccia del fascismo Comunisti anch’essi inclini a politica moderata su piano sociale Loro peso era cresciuto dopo formazione 4 settembre 1936 di governo presieduto da socialista Largo Caballero il quale però non mancava di coprire azione anarchici Asse Roma-Berlino: dopo serie di colloqui tedesco-italiani a Roma fine settembre 1936, Ciano, genero di Mussolini e ministro degli esteri tra 21 e 24 ottobre stipula a Berlino accordo chiamato asse Roma-Berlino 1. 2. 3. 4. 5. punti su cui si basava: permanenza soltanto più strumentale dell’Italia nella SDN impegno comune a lottare contro il pericolo bolscevico impegno a sostenere Franco collaborazione economica nei Balcani riconoscimento tedesco dell’impero di Etiopia a completamento della sua strategia delle alleanze 25 novembre 1936 Germania firma con Giappone patto anticomintern (internazionale comunista) con obiettivo anti-sovietico, patto cui si unì Italia 6 novembre 1937 così che a questo punto asse Roma-Berlino e asse Berlino-Tokio poterono costituirsi triangolarmente in asse RomaBerlino-Tokio 11 dicembre infine Italia annuncia suo ritiro dalla SDN LA SECONDA GUERRA MONDIALE 1939-1945 vedono coinvolti tutti i continenti nella partecipazione alla guerra, operazioni militari dispiegarsi con intensità senza precedenti in Europa, Africa, Asia sugli oceani e nei cieli, mobilitazione di risorse materiali e umane guerra trascina nel conflitto popolazione civile mentre I guerra mondiale combattuta da eserciti, durante la II la popolazione civile è stata colpita da distruzioni, coinvolta nelle operazioni belliche attraverso guerra partigiana, costretta dallo spostarsi dei fronti a trasferimenti collettivi, fatta oggetto di persecuzioni di massa estrema mobilità dei fronti fa si che un grande numero di stati vengano occupati e quindi abbandonati tutto un volto dell’Europa cancellato con i suoi tesori di arte e cultura mobilitazione totale delle risorse umane e tecnologiche porta industria a diventare protagonista principale, mette in luce superiorità della coalizione anti-fascista e anti-giapponese (Stati Uniti) anche durante la seconda guerra potenze occidentali fanno della democrazia e della pace internazionale loro bandiera ideale, in contrapposizione a militarismo e autoritarismo del fascismo e del suo alleato giapponese potenze fasciste e Giappone invece agitano mito di un nuovo ordine che doveva dare a paesi giovani e poveri diritto storico di creare rinnovato ordine internazionale ponendo fine a imperialismo delle vecchie e ricche potenze democratiche e rivolta contro bolscevismo altro aspetto che prima guerra non aveva conosciuto è guerra civile e lotta partigiana in Jugoslavia, Russia, Francia, Italia, Grecia, Cina e molti altri paesi opposizione a nazisti, fascisti e imperialisti nipponici da origine a fenomeno della resistenza armata da parte di civili e i militari dietro le retrovie del nemico inizia il 1 settembre 1939 quando truppe tedesche attaccano Polonia senza dichiarazione di guerra 3 settembre Francia e Gran Bretagna dichiarano guerra a Germania 5 settembre Stati Uniti e Giappone proclamano le neutralità l’esercito polacco impari con forze armate naziste 18 settembre guerra tedesco-polacca termina 17 settembre truppe sovietiche in esecuzione delle clausole segrete del patto nazi-sovietico iniziano occupazione Polonia orientale Varsavia capitola 27 settembre Tedeschi iniziano politica di occupazione Francia e Gran Bretagna sorprese da rapidità di vittoria tedesca rimangono in passività militare Prende iniziativa URSS che 30 novembre attacca Finlandia che in base a art. 1 del protocollo segreto rientrava nella sfera di influenza dell’URSS e aveva rifiutato di cedere a questa territori della Carelia necessari a difesa di Leningrado 12 marzo 1940 Finlandia costretta a firmare a Mosca pace 9 aprile 1940 Hitler fa occupare Danimarca e Norvegia 10 maggio 1940 Hitler ordina a armate tedesche di prendere offensiva a occidente contro Francia e truppe britanniche venute in suo aiuto attacco pone fine a 8 mesi in cui Francia e Gran Bretagna non avevano preso iniziativa questa “strana guerra” aveva sue radici nell’avversione franco britannica alla guerra e nella vana speranza di una composizione del conflitto questo aveva lasciato mano libera ai tedeschi a oriente per poter colpiere Francia su fianco più debole tedeschi invadono Olanda, Belgio e Lussemburgo senza dichiarazione di guerra e in spregio a loro neutralità in Gran Bretagna Chamberlain la cui debolezza aveva trascinato impero in situazione drammatica 10 maggio veniva sostituito da Winston Churchill, capo conservatore 24 maggio truppe tedesche già arrivate di fronte a città francese di Dunkerque 14 giugno con costernazione Parigi venne occupata i successi nazisti spingono 10 giugno 1940 Mussolini desideroso di non essere escluso dai frutti della vittoria a entrare in guerra contro Francia e Gran Bretagna fra disgusto generale profilandosi sconfitta si presentano a governo francese due possibilità: o trasferirsi nel nord Africa e continuare lotta a fianco degli Inglesi o firmare armistizio con Germania prevale in clima di crisi politica la seconda possibilità proposta lanciata da Churchill 16 giugno di unire anche politicamente destini delle due nazioni non accolta sale al potere maresciallo Petain 22 giugno a Rethondes dove tedeschi avevano fatto trasportare vagone ferroviario nel quale 11 novembre 1918 avevano dovuto accettare da Foch termini dell’armistizio, si giunge ora a armistizio che capovolgeva le parti 24 giugno armistizio con Italia clausole prevedevano occupazione sotto amministrazione tedesca di circa tre quinti di Francia e formazione di zona non occupata nella Francia centro-meridionale sotto governo francese caduta Francia segna punto più alto prestigio Hitler crisi militare era stata in Francia espressione di crisi politica che aveva impedito a classi dirigenti di dare base adeguata a lotta contro pericolo nazista destra estrema denuncia sconfitta come prodotto dei mali della democrazia liberale e del socialismo contrapponendo concetto di una rivoluzione nazionale da costruirsi su valori del corporativismo e di un nazionalismo filo-fascista questo trova espressione nel nuovo governo di Petain che con sede a Vichy aveva come proprio ambito zona non occupata ed ebbe in Laval suo tipico esponente vittoria tedesca su Francia porta quindi non solo a sconfitta militare di grande potenza ma a regime collaborazionista però generale De Gaulle che si era trasferito in Gran Bretagna aveva contrapposto a accettazione sconfitta la volontà dei francesi liberi di continuare guerra anti-tedesca 18 giugno da Londra rivolgeva storico appello a francesi all’interno e nelle colonie esortandoli a resistere a fianco degli inglesi Italia quando scoppia guerra era impreparata militarmente Proclama 1 settembre 1939 non belligeranza cioè sorta di pace armata Contraddizione tra consapevolezza di debolezza e desiderio di non essere relegato a posizione marginale venne sciolta in Mussolini da crollo Francia Italia nei piani di Mussolini avrebbe dovuto condurre guerra parallela a quella tedesca avente per linee direttrici espansione nel Mediterraneo e nel settore danubiano-balcanico 10 giugno 1940 quando ormai esercito francese era sconfitto Italia fascista entra in guerra contro Francia e Gran Bretagna agitando ideologia di guerra proletaria contro potenze plutocratiche truppe italiane passano a attacco su fronte alpino 21 giugno dopo che Petain aveva già chiesto armistizio a tedeschi la cattiva preparazione fa si che attacco si risolva in perdite e scarsi progressi 24 giugno Francia firma armistizio con Italia giugno 1940 posizione Gran Bretagna con crollo della Francia sembrava così compromessa da far credere prossima la sua caduta ma flotta britannica manteneva superiorità ed era pronta a contrastare tentativo di attraversamento della Manica dai tedeschi aviazione inglese era di qualità superiore a tedesca volontà di lotta di inglesi incarnata da Churchill che se aveva considerato per motivi sociali con favore fascismo italiano, aveva avversato sorgere potenza nazista da kui considerata minaccia per futuro impero inglese di fronte a resistenza Gran Bretagna Hitler prepara operazione Leone marino cioè l’invasione ma aviazione inglese grazie a utilizzo primi radar infligge perdite a tedeschi che non realizzano condizioni per lo sbarco la battaglia d’Inghilterra fu così una storica vittoria per gli inglesi non riuscendo a ottenere decisivo successo militare nazisti intensificano bombardamenti terroristici contro le città per determinare crollo morale fallimento tedeschi ferma slancio di conquista del nazismo e da inizio a guerra d’usura guerra lampo risulta illusione Germania punta allora per far cadere Gran Bretagna sul blocco dei rifornimenti marini Mediterraneo e Atlantico diventano teatri di scontri tra opposte flotte Italia ritenendo imminente caduta Gran Bretagna voleva trovarsi in caso di pace con qualcosa in mano nel caso di rapido armistizio angli-germanico Così Mussolini da ordine di attaccare inglesi in Africa Prima successi: truppe del duca Amedeo d’Aosta partendo da Etiopia penetrano nel Sudan e Somalia inglese agosto 1940 Settembre offensiva in direzione di Alessandria d’Egitto Ma a ottobre offensiva bloccata e dicembre controffensiva inglese in Egitto e difficoltà italiane sul fronte etiopico Tramonta mito di facile guerra africana condotta da Italia Guerra resa difficile da decisione di Mussolini di attaccare Grecia 28 ottobre 1940 dopo che 27 settembre Germania, Italia, e Giappone firmarono a Berlino il patto tripartito col quale vennero tracciate linee generali di mondo dominato da potenze fasciste e da nipponici Offensiva contro Grecia condotta con truppe inadeguate già verso metà novembre si delinea come fallimento di fronte a efficace difesa greca ma situazione capovolta da intervento tedeschi che 6 aprile 1941 danno inizio a campagna anche contro Jugoslavia 21 Grecia capitola anche in Africa settentrionale sorti dell’Italia risollevate da tedeschi che respingono inglesi da Cirenaica marzo-aprile ma situazione settore etiopico non poté essere risollevata e aprile 1941 e Addis Abebà occupata da inglesi sul mare Italia non ottenne decisivi successi 11 novembre 1940 inglesi attaccano flotta italiana a Taranto con gravi perdite isola di Malta in possesso di inglesi risulta base ideale per azione di flotta britannica contro forze italiane settore medio orientale Egitto e Canale di Suez erano così protetti da retroterra in mano britannica di fronte a crisi europea negli anni precedenti a inizio guerra Stati Uniti avevano reagito con isolazionismo e leggi di neutralità neutralità ribadita da Roosevelt quando Germania passa a attacco generale ma presto fu attenuata con legge del 4 novembre che stabilì che paesi belligeranti potevano comprare negli Stati Uniti materiale anche bellico purché pagassero e trasportassero con mezzi propri era una prima scelta a favore di Gran Bretagna e Francia che avevano allora il controllo dell’Atlantico dopo crollo Francia e disperata situazione Gran Bretagna Roosevelt accelera preparazione militare statunitense e cede a inglesi in cambio della concessione di basi aeronavali 50 cacciatorpediniere con queste misure neutralità Stati Uniti si trasforma in non belligeranza novembre 1940 elezioni presidenziali e Roosevelt si presenta per terza volta vincendo questa vittoria gli consente di intensificare aiuti a Gran Bretagna da lui considerata avamposto della lotta comune contro potenze fasciste compito Stati Uniti era trasformarsi in arsenale della democrazia per aiutare ulteriormente Gran Bretagna 11 marzo 1941 principio del paga e trasporta modificato nella legge affitti e prestiti cioè era possibile ottenere aiuti senza pagare immediatamente solidarietà anglo-statunitense si esprime anche su piano politico 14 agosto 1941 incontro Roosevelt con Churchill al lago di Terranova e resa nota la mondo dichiarazione comune detta Carta atlantica per nuova ricostruzione mondiale in 8 punti lancia ideologia guerra anti-fascista come guerra democratica in contrapposizione a fascismo, al suo nuovo ordine e alla schiavizzazione dei popoli soggetti politica Stati Uniti sempre più avviata a portare paese a probabile guerra contro Asse ma in effetti fu Giappone che 7 dicembre 1941 con improvviso attacco aereo a flotta statunitense di stanza a Pearl Harbor (Hawaii) provoca ingresso degli Stati Uniti cui anche potenze dell’Asse dichiarano guerra 11 dicembre decisione nipponica fu risultato del fallimento delle trattative intercorse fra le due potenze in seguito a continuo peggioramento nei rapporti 1940-1941 e a politica di penetrazione giapponese in Cina, Indocina e nel sud-est asiatico sera del 7 dicembre secondo un piano elaborato da ammiraglio Yamamoto flotta statunitense a Pearl Harbor attaccata senza dichiarazione di guerra da aerei siluranti nipponici guerra era ora realmente mondiale infatti fin da giugno Germania aveva attaccato anche URSS nuova linea iniziata con patto con Germania nazista aveva segnato capovolgimento della linea di unità anti-fascista sancita da settimo congresso di internazionale comunista 1935 Molotov fu uomo che incarnò sempre sotto guida di Stalin la nuova svolta Questa svolta in esecuzione di piano nazi-sovietico comporta settembre 1939 occupazione Polonia orientale quindi guerra invernale russo-finlandese e infine occupazione giugno 1940 di Lituania, Lettonia, Estonia, Bessarabia e Bucovina settentrionale Fine 1940 crepe Germania forte di vittoria su Francia considera con minore interesse intesa con URSS: contrasti evidenti in relazione a Jugoslavia dove nazisti procedono a invasione paese dopo che questo capovolgendo alleanze che lo avevano portato a adesione a patto tripartito aveva stretto patto di amicizia con URSS Questo peggioramento di rapporti coincideva con determinazione di Hitler di attaccare URSS Bulgaria occupata da truppe tedesche in marzo Internazionale comunista e partiti a essa affiliati avevano seguito svolta dell’URSS determinata dal suo patto con Germania nazista Era stato un adeguamento traumatizzante perché fino ad allora comunisti avevano denunciato nazismo come nemico da combattere e avevano lanciato strategia di unità anti-fascista Ma dopo prime incertezze partiti comunisti si schierano dietro direttive sovietiche A mutare situazione fu iniziativa Hitler: si era deciso a attaccare URSS per realizzare impero a oriente 22 giugno 1941 truppe tedesche appoggiate da finlandesi, romene e ungheresi per totale di circa 3 milioni di uomini con 10.000 carri armati e 3.000 aerei iniziano invasione di territorio sovietico Stalin chiama popolo a resistenza Truppe naziste con ordine di considerare lotta contro bolscevismo come lotta di sterminio si giovano del fattore sorpresa Autunno 1941 paesi baltici, Bielorussia, Ucraina, Crimea settentrionale erano caduti nelle mani naziste Fronte si stabilizza lungo linea che da Sebastopoli proseguendo per il bacino di Donez e Mosca arrivava a Leningrado Successi nazisti ma mancano obiettivo fondamentale di mettere fuori combattimento URSS prima del duro inverno russo Esercito sovietico si riorganizza Mosca resiste a attacco 16 novembre-5 dicembre Inizia guerra d’usura che si unisce a quella contro Gran Bretagna Sovietici pongono basi per riscossa e dicembre lanciano controffensiva nel settore di Mosca Nel Pacifico Giappone fine 1941 e primavera 1942 successi: inglesi annientati Alla ricerca di successo in URSS giugno 1942 Germania lancia offensiva Nazisti attaccano in direzione del Don e del Volga meridionali, del Caucaso e del mar Caspio Centro dei combattimenti diviene Stalingrado luglio 1942-febbraio 1943 Fine novembre 1942 sovietici lanciano controffensiva: in marzo armate Germania rigettate al di la del Don Battaglia per Stalingrado era stata la più grande di tutta la storia umana: Hitler ordina 4 giorni di lutto nazionale Ambizioni imperiali del nazismo stroncate dall’Armata Rossa cui prestigio diventa immenso Nella sconfitta era coinvolto Mussolini che dal 26 giugno 1941 aveva inviato in Russia corpo di spedizione italiano che 1942 si era trasformato in armata italiana in Russia Fine 1942 aveva visto sconfitta anche in Africa settentrionale: 23 ottobre 1942 generale inglese Montgomery che aveva ricevuto rinforzi lancia controffensiva contro forze dell’Asse con centro a El Alamein e 3-4 novembre disastro per italotedeschi Anglo-americani sotto comando del generale Stati Uniti Dwight D. Eisenhower sbarcano in Marocco e in Algeria 8 novembre 1942 Gennaio 1943 Rommel abbandona Libia e 12-13 maggio anglo-americani costringono truppe italo-tedesche a capitolare in Tunisia Primavera estate 1942 segna contenimento anche dell’espansione del Giappone Inizi 1943 quindi svolta Di fronte a sconfitte militari fronte interno italiano mostra debolezza mettendo in luce divario tra regime fascista che aveva promesso grandezza imperiale e militare che si era rivelata un bluff e masse popolari colpite da restrizioni Bombardamenti colpivano le città del triangolo industriale (Genova-Torino –Milano) Conquista Tunisia di alleati costituì preludio per invasione Sicilia investita da forze anglo-canadesi-statunitensi 9 luglio 10 luglio forze alleate sbarcano e isola conquistata a metà agosto segno grave per regime erano stati scioperi 1943 nelle fabbriche di Italia settentrionale per motivi di natura economica ma di significato politico perché protesta verso il fascismo crisi regime vicina 19 luglio Mussolini si incontra a Feltre con Hitler e non aveva saputo mettere in atto politica che tirasse somme della situazione quindi re che voleva attuare manovra di sganciamento da sorti del vacillante regime su base politico-sociale conservatrice decide di sbarazzarsi di Mussolini Dino Grandi in seduta del Gran Consiglio del fascismo 24-25 luglio assume iniziativa di mettere in minoranza Mussolini su un programma (eliminazione strutture totalitarie, ripristino statuto e riassunzione del re di prerogative costituzionali) che convergeva con quello della monarchia 25 luglio un ordine del giorno Grandi approvato a maggioranza (19 si, 7 no 1 astensione: fra i si anche quello di Ciano genero di Mussolini ) re messo di fronte a crisi regime nomina maresciallo Badoglio capo del governo e fa arrestare Mussolini notte tra 25 e 26 luglio entusiasmo popolare; re assume il comando delle forze armate caduta fascismo faceva gravare su Italia minaccia di reazione tedesca che diffidava di monarchia e Badoglio nonostante questi avesse dichiarato che Italia rimaneva fedele a Alleanza per timore di reazione fascista e di movimenti anti-monarchici e rivoluzionari Badoglio che costituisce 26 luglio governo di militari e alti burocrati, smantella apparati di dittatura fascista, organizza repressione di manifestazioni popolari voleva costituzione di regime conservatore senza fascismo partiti anti-fascisti riemersi erano rimasti estranei al colpo di stato del 25 luglio mentre tedeschi mettono in atto operazione Valkiria per assumere controllo militare di Italia Badoglio conduce trattative segrete con alleati questo venne firmato 3 settembre e sera dell’8 Badoglio annuncia che governo italiano per impossibilità di continuare impari lotta contro la potenza avversaria aveva chiesto armistizio questo getta nel panico capi militari e truppe lasciate da Badoglio senza istruzioni operative esercito si disgrega 9 settembre re e Badoglio abbandonano Roma e fuggono prima a Pescara poi a Brindisi in zona occupata da alleati dove si insediò il governo risposta dei tedeschi fu fulminea circondata Roma la occuparono con combattimenti contro reparti dell’esercito italiano cui si unirono elementi popolari fu il primo atto armato della Resistenza italiana sorte delle truppe italiane all’estero fu tragica parte di esse prigioniera dai tedeschi e avviata in campi di concentramento in Germania presidi di Corfù, Cefalonia, isole dell’Egeo resistono ma sterminati da tedeschi governo Badoglio dei 45 giorni (25 luglio-8 settembre 1943) porta Italia fuori da alleanza tedesca ma in modo così inefficiente da determinare tragedia lasciando campo libero ai tedeschi e determinando catastrofe dell’esercito nazionale Germania tocca il culmine della sua potenza nel 1942 Tedeschi sfruttano Europa per accrescere loro potenza produttiva e mantenere alto livello di vita del loro paese senza riguardo per tutti gli altri Rapide vittorie fine 1941 e inizi 1942 danno al Giappone enorme impero da potenzialità economiche immense Nuovo ordine che Giappone introduce nell’Asia orientale per quanto fondato su supremazia nipponica e su sfruttamento economico ebbe significato diverso Rispetto a ordine hitleriano in Europa: questo doveva essere introdotto annientando stati indipendenti mentre Giappone opera sue conquiste su ceneri degli imperi coloniali di inglesi, olandesi e francesi Per questo giapponesi appaiono inizialmente come dei liberatori 1943 anno di svolta per sorti conflitto in Europa tedeschi hanno subito sconfitta di Stalingrado Italia piegata da sconfitte era uscita da guerra e suo territorio invaso da alleati a sud e tedeschi a nord Africa sotto controllo anglo-americano Maturano allora condizioni per attaccare dominio nazista nel cuore dell’Europa cioè per aprire secondo fronte su continente Fronte apertosi in Italia secondario e non costituiva svolta strategica Decisione di aprire nuovo fronte in Francia settentrionale presa da Conferenza di Teheran 28 novembre- 1 dicembre 1943 che vede riuniti Churchil Rooswelt e Stalin Rapporti di forza tra opposti schieramenti capovolti Propaganda nazista, poiché Germania non più in condizioni di resistere, anima popolazione e collaborazionisti stranieri nella speranza che armi straniere potessero capovolgere sorti conflitto Lotta per la fortezza Europa condotta sulla base di grande superiorità degli alleati Inoltre tedeschi impediti nella concentrazione delle forze a occidente da offensive sovietiche a oriente Primi di settembre sbarco alleati in Italia in Calabria e a Salerno ma non porta successi sperati Tedeschi si attestano nell’appennino meridionale lungo la linea Gustav che aveva in Cassino il suo centro nevralgico e resistettero sotto comando del maresciallo Kesselring per inverno 1943-1944 Uno sbarco a nord nella zona di Anzio contenuto dai tedeschi e non poté svilupparsi ritardando liberazione Roma che venne infine liberata 4 giugno 1944 ma tedeschi si riorganizzano lungo linea gotica nell’appennino tosco emiliano opponendo resistenza Intanto fronte italiano aveva perso importanza rispetto a quello apertosi in Normandia divenuto vero secondo fronte Zona scelta da anglo americani per sbarco fu Normandia sotto direzione di Eisenhower Tra 5-6 giugno1944 esercito alleato inizia gigantesca operazione detta operazione Overlord Metà settembre quasi tutta Francia e Belgio erano liberati Mentre a occidente anglo americani estate 44 coglievano successi, anche nel settore orientale tedeschi subivano disfatte da cui non si riprendono 5 luglio 1943 Hitler sferra ultima offensiva contro sovietici ma già a fine mese sovietici sferrano controffensiva che si estende a tutto il fronte successo dello sbarco alleato in Normandia e fallimento di controffensiva tedesca degli inizi luglio 1944 determinano crisi in Germania che culmina nel tentativo a opera di un gruppo di congiurati di eliminare Hitler fine 1944 primavera 1945 tedeschi consumano loro tragedia nazionale martellata da bombardamenti per spargere terrore oltre che distruggere industrie e installazioni, Germania resiste 19 marzo 1945 Hitler dà ordine di fare nel territorio tedesco terra bruciata di fronte a invasori su piano militare tra autunno 1944 e aprile 1945 storia di una lotta senza speranza dei tedeschi metà gennaio 1945 sovietici fanno balzo finale in direzione di Germania dopo liberazione della Polonia inizia invasione Germania fine marzo inizia conquista Austria 13 aprile Vienna occupata 25 aprile truppe americane e sovietiche si incontrano sull’Elba tra 19 aprile e 2 maggio ha luogo battaglia per Berlino. Nel corso della battaglia Hitler ordinata resistenza a oltranza si uccide 30 aprile 7 maggio 1945 a Reims la Germania firma la capitolazione senza condizioni guerra in Eurpoa era finita settore del Pacifico 1943 vede inizio di incontrastata superiorità statunitense sul mare, fatto grave per Giappone sconfitta Giappone si profilavamo ancora lontana sua conquista era difficile lunga e costosa in vite umane nuovo presidente Stati Uniti Harry Truman succeduto a Rosevelt morto 12 aprile 1945 decide di usare bomba atomica su Hiroshima 6 agosto 1945 9 agosto URSS dichiara guerra a Giappone le stesso giorno sganciata seconda bomba su Nagasaki Giappone capitola Armistizio firmato su nave ammiraglia della flotta degli Stati Uniti 2 settembre 1945 Con capitolazione Giappone la più grande guerra del mondo era finita Germania e Giappone erano annientati Italia era stato senza alcuna importanza mondiale ma anche Francia e Gran Bretagna uscite ridimensionate nel loro ruolo di grandi potenze Europa centrale e occidentale presa tra i due grandi vincitori: Stati Uniti e Unione Sovietica Resistenza: sede di resistenza in Europa furono città, campagne e montagne Lotta di formazioni partigiane si sviluppa soprattutto in Jugoslavia, Grecia, Italia settentrionale, Polonia, Francia, Russia occupata Combattenti furono operai e contadini con partecipazione di strati piccolo borghesi Operai guidati da comunisti e da socialisti: loro aspirazione era futuro di profondo mutamento sociale Se resistenti borghesi guardavano con favore a anglo-americani, essi guardavano a Unione Sovietica patria del socialismo e auspicavano confusamente a rivoluzione socialista Paesi Europa orientale i contadini avevano come meta una radicale riforma agraria Potenze del blocco anti-nazista fanno politica di appoggio a raggruppamenti maggiormente vicini a proprie posizioni a scapito degli altri Sorte Italia centro settentrionale dopo 8 settembre 1943 e fuga di Badoglio e re da Roma fu decisa da occupazione tedesca Sotto protezione dei nazisti fascismo risorge Gerarchi rifugiatisi in Germania preparano nuovo governo fascista che riceve consacrazione dopo che Mussolini liberato da tedeschi 12 settembre a Campo imperatore (Gran sasso) dove era stato trasportato riprende guida neofascismo Messa sotto accusa monarchia traditrice del regime e dell’alleato tedesco partito fascista prese nome di repubblicano e regime si chiamò Repubblica sociale italiana Governo neofascista si forma 23 settembre Fra i ministri maresciallo Graziani alla difesa Costituzione delle forze armate repubblicane avviene sotto direzione germanica con compiti di repressione antipartigiana Sede governo stabilita a Salò (da cui denominazione Repubblica di Salò) su rive del Garda e qui Mussolini passa ultimo periodo di vita sotto controllo tedesco Di contro a governo neo fascista stava il Regno del sud con re e Badoglio stabilitisi prima a Brindisi poi a Salerno Governo monarchico 13 ottobre 1943 dichiara guerra a Germania ottenendo da alleati qualifica di cobelligerante Regno del sud era urgente formazione di governo in grado di rappresentare partiti politici anti fascisti che avevano ripreso l’attività (mentre non era stato così durante i 45 giorni) Ma si ha contraddizione: mentre alleati (Churchill) esigevano rispetto re e Badoglio garanti dell’armistizio, partiti antifascisti che si erano riuniti a Congresso di Bari gennaio 1944 erano in maggioranza ostili a re corresponsabile del fascismo e chiedevano abdicazione re in attesa che futura assemblea costituente in Italia liberata decidesse di questione istituzionale a sbloccare situazione vengono unione sovietica e PCI Togliatti 13 marzo 1944 URSS con sorpresa precedendo Gran Bretagna e Stati Uniti riconosce governo Badoglio il ché trascina riconoscimento anglo americani Togliatti tornato 27 marzo dall’URSS si esprime a Salerno per formazione di un nuovo governo Badoglio con partecipazione dei partiti per realizzare l’unità nazionale e combattere nazi fascismo rinviando a guerra finita soluzione monarchia o repubblica Era la cosiddetta svolta di Salerno Di fronte a decisione comunista partito d’azione e socialista, repubblicani si trovano sbalestrati e accettano conclusioni comuniste accolti da liberali e democristiani Così 21 aprile 1944 si forma nuovo governo Badoglio con uomini e appoggio partiti anti fascisti dopo che re si impegna 12 aprile a trasmettere poteri a figli Umberto all’atto della liberazione di Roma e a sottoporre a referendum questione istituzionale Liberata Roma 5 giugno 1944 il re trasferì i poteri e Badoglio si dimise Per designazione dei partiti Bonomi il 18 forma il governo cui partecipano come ministri senza portafoglio Croce come liberale, De Gasperi democristiano, Saragat socialista, Togliatti comunista, Sforza indipendente Governo fino a dicembre 12 dicembre 1944 Bonomi forma suo secondo ministero movimento resistenza massimo sviluppo Italia del Nord e in secondo luogo Centrale no meridione tranne insurrezione Napoli dove popolo dopo lotta 27-30 settembre (le 4 giornate) liberò la città che venne occupata 1 ottobre da alleati Italia centrale resistenza si era sviluppata dopo 8 settembre Roma scontri tra tedeschi e soldati e popolo 9 settembre costituito comitato di liberazione nazionale (CLN) con rappresentante dei partiti anti fascisti Lazio azioni di guerriglia: Roma 23 marzo 1944 azione che provoca morte di 32 militari tedeschi; vendetta voluta da Hitler spietata: 335 ostaggi trucidati in cava di arenaria presso la via ardeatina (fosse ardeatine) Roma liberata 4 giugno 1944 senza che città fosse insorta Nord massimo sviluppo resistenza Qui operò fino a fine guerra Repubblica di Salò quindi lotta partigiana si presenta oltre che come lotta anti tedesca come guerra civile Dura da settembre 1943 a aprile 1945 Punto di vista sociale ebbe 70.000 caduti tra militari e civili, abbraccia tutte classi sociali ma massa combattenti era composta da strati popolari dove c’era convinzione che resistenza armata a nazi fascismo dovesse costituire preludio per rottura con vecchio stato, con suo centralismo burocratico, con dominio del privilegio sociale Interpreti di queste esigenze le formazioni partigiane di sinistra: le Garibaldi-comuniste, le giustizia e libertà del partito d’azione, le Matteotti socialiste Speranza che fine guerra avrebbe consentito di attuare rivoluzione sociale Anche organizzazioni di orientamento moderato: le autonome apartitiche, le democristiane, i partigiani liberali Moderati volevano mantenerla in limiti militari con minore caratterizzazione politica possibile Non condividevano impulso a profondo rinnovamento sociale e istituzionale, concepivano fine fascismo come restaurazione stato liberale o come instaurazione di ordine sociale avverso a sinistre e a loro progetti di rinnovamento sociale Nord lotta a appoggio popolare: proletariato urbano in prima linea Dopo scioperi nel triangolo industriale inverno 1943-1944, grande sciopero generale 1-9 marzo 1944 che paralizza produzione a Torino, Milano e Genova Fu unico grande sciopero dell’industria nell’Europa occupata da nazisti Direzione politica della Resistenza fu opera dei comitati di liberazione nazionale che rappresentavano partiti antifascisti Gennaio 1944 sorse comitato di liberazione nazionale alta Italia (CLNAI) come centro generale di direzione dei CLN locali Accordo 7 dicembre 1944 tra delegati CLNAI e alleati che riconosce movimento partigiano e autorità del comitato e sottopone forze partigiane trasformate in corpo dei volontari della libertà (CVL) a comando militare supremo con a capo generale dell’esercito regolare italiano Cadorna affiancato da Longo comunista e Parri azionista Sottopone questo comando a direttive di alleati e impegna forze partigiane all’atto della liberazione ad accettare decisioni del governo militare alleato Evidente desiderio di alleati di sottoporre movimento al loro controllo Governi Sud prima Badoglio poi Bonomi avevano ottenuto da alleati dopo dichiarazione di guerra a Germania di costituire un corpo italiano di liberazione Popolazioni soffrono di rappresaglie la più grave ebbe luogo a Marzabotto provincia di Bologna dove tra 29 settembre 1 ottobre 1944 trucidate 2.000 persone Insurrezione nazionale 25-26 aprile 1945 Mentre truppe alleate iniziavano invasione nella valle del Po CLNAI da ordine a partigiani di liberare le città e assume poteri provvisori di governo Tedeschi si arresero o ritirarono, Repubblica di Salò si disgregò Mussolini dopo ultima resistenza in Valtellina vagheggiata tenta di fuggire travestito da soldato tedesco verso la Svizzera Riconosciuto dai partigiani fu giustiziato 28 aprile Migliaia di fascisti giustiziati nei giorni della liberazione nazionale Grandi potenze alleate Stati Uniti Gran Bretagna e URSS devono risolvere non solo questioni militari ma anche sistemazione politico-territoriale del mondo Ne esce divisione del mondo in sfere di influenza senza tener conto di volontà popolare Carta atlantica agosto 1941 aveva costituito manifesto ideologico dell’atlantismo secondo ispirazione rintracciabile nei punti di Wilson 1 gennaio 1942 una dichiarazione delle Nazioni unite (26 stati) aveva ampliato principi di carta atlantica primo storico incontro dei tre grandi Roosvelt-Churchill e Stalin a Teheran tra 28 novembre e 1 dicembre 1943 circa Germania decisa divisione in vari stati e previsto che futuro assetto di Polonia basato su riconoscimento di acquisizioni territoriali che URSS aveva ottenuto con patto nazi-sovietico e su ingrandimenti a ovest a scapito di Germania grazie a spostamento frontiere polacche fino all’Oder URSS sedeva non solo come grande potenza ma come una delle due massime potenze mondiali Agli occhi di un politico realista come Stalin avevano perso di significato internazionale comunista e appoggio diretto dei partiti comunisti come strumenti per salvaguardare URSS da accerchiamento capitalistico quindi ritiene conveniente sciogliere internazionale perché non aveva più bisogno del suo appoggio sia perché riteneva che così potenze alleate occidentali non avrebbero più potuto sospettare che sovietici si servissero di partiti comunisti come di pedine Ultima grande conferenza fra i grandi durante guerra fu quella di Jalta 4-11 febbraio 1945 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Principali decisioni furono: divisione Germania in 4 zone di occupazione una delle quali assegnata a Francia sarebbe stata ricavata da quelle di Gran Bretagna e di Stati Uniti misure di smilitarizzazione integrale e denazificazione del paese vinto pagamento di questo di riparazioni a vincitori accordo vago riguardante governo provvisorio polacco e definizione frontiere polacche dichiarazione comune che paesi liberati avrebbero dato vita a governi responsabili di fronte a volontà popolare e fondati su libere elezioni decisione che ONU sarebbe stata retta da consiglio di sicurezza composto oltre che da Stati Uniti Gran Bretagna e URSS (i veri grandi) anche da Francia e Cina (grandi per concessione dei primi) e che solo accordo unanime delle 5 avrebbe consentito applicazione delle decisioni. Questo fu punto di forza per URSS sola di fronte alle 4 potenze a diverso ordinamento sociale e politico impegno URSS a entrare in guerra con Giappone entro 2 o 3 mesi conferenza di Potsdam vicino Berlino cui presero parte oltre a Stalin e Truman, Churchil prima e poi Clement Attlee nuovo capo laburista del governo britannico, dopo sconfitta dei conservatori, si svolse da 17 luglio a 2 agosto 1945 quando già Germania si era arresa e Giappone stava per crollare centro degli accordi fu trattamento da imporre a Germania secondo linee già concordate a Jalta salvo però il fatto che non si previde più smembramento Germania in più stati e invece si stabilì che per il momento non si sarebbe costituito alcun governo centrale tedesco favorendo il decentramento della struttura politica URSS ottenne assicurazioni per acquisizione di territori di Prussia orientale e a trasferimento dei territori tedeschi a est dei fiumi Oder e Neisse all’amministrazione polacca IL SECONDO DOPOGUERRA (la divisione del mondo e l’avvento della guerra fredda) fine seconda guerra aveva lasciato soprattutto Europa Giappone e parte Cina in situazioni di disastro per perdite umane e distruzione risorse materiali, aveva dilatato sofferenze eppure massacri e distruzioni non avevano indebolito tutte le parti in conflitto ripetendo situazione della prima guerra, Stati Uniti unica tra le potenze in gioco uscirono indenni per quanto riguarda territorio con apparato produttivo in espansione e perdite umane modeste persero la vita in guerra oltre 50 milioni di persone di cui 30 milioni in Europa 1945 c’erano solo due grandi potenze Stati Uniti e URSS Gran Bretagna in realtà terzo tra i grandi seguiva a distanza incolmabile Tra le due potenze esisteva differenza: superiorità Stati Uniti in termini di potenza industriale era fortissima URSS possedeva esercito di terra più possente del mondo ma a differenza di Stati Uniti aveva subito distruzioni tremende quindi doveva ricostruire se stessa Invece Stati Uniti possedevano risorse per poter dirigere ricostruzione paesi compresi nella propria orbita tra cui Gran Bretagna e Francia Anni secondo dopoguerra segnano fine di speranze di cooperazione tra sovietici e occidentali Prima guerra aveva portato a fondazione SDN, seconda l’organizzazione delle Nazioni unite (ONU) Strette insieme nella lotta antinazista Stati Uniti e URSS costituivano il solido nucleo dell’unione Dopo preparazione 1944-1945 statuto dell’ONU venne approvato a San Francisco 26 giugno 1945: vi aderiscono 50 paesi ONU doveva rappresentare assise dei popoli per la pace, libertà e democrazia In effetti prevista assemblea generale di tutti gli stati membri a scarso potere di fronte a organismo che opera in modo permanente cioè il Consiglio di Sicurezza composto da Stati Uniti URSS Gran Bretagna Francia e Cina membri permanenti e da 6 membri scelti ogni 2 anni tra stati minori Costruita per porre fine a prevaricazioni dei grandi sui piccoli ONU nasceva dominata dalle due maggiori potenze mondiali intorno alla cui strategia generale gli altri stati si disponevano Quando statuto dell’ONU venne votato tensioni tra Stati Uniti e URSS crescevano Primo limite dell’autorità dell’ONU fu il fatto che frontiere uscite da guerra rispecchiarono i confini determinati dal limite raggiunto dagli eserciti al momento della vittoria; e anche i regimi interni furono espressione delle potenze dominanti in ciascuna sfera I negoziati ebbero così ambito limitato Dopo serie di negoziati a Londra settembre 1945, Mosca dicembre 1945, Parigi aprile-Luglio 1946 dove emersero contrasti tra URSS e occidentali si giunse tra luglio e ottobre 1946 a Conferenza di Parigi che definì i trattati con i satelliti della Germania: Italia, Bulgaria,Romania,Ungheria e Finlandia Vinta guerra contro nazisti Stati Uniti si trovano in condizioni di superiorità di fronte a Europa devastata Per combattere influenza di tendenze anti-capitalistiche e filosovietiche programmano aiuti a paesi europei Strumento importate da novembre 1943 a Washington per pianificare aiuto per ricostruzione di zone devastate da guerra fu United Nations Relief and Rehabilitation administration (UNRRA) sotto egida delle nazioni unite ma di fatto espressione dell’intervento economico degli Stati Uniti A prima fase 1945-46 di aiuti e influenza economica Stati Uniti segue seconda fase Influenza sovietica nell’Europa orientale si stava consolidando con sorgere di regimi politici controllati dall’URSS; in Grecia c’era guerra civile tra forze moderate e partigiani comunisti; in Cina si stava delineando vittoria di Mao Tse Tung e dei comunisti; tra URSS e Turchia tensione; in Francia e Italia partiti comunisti forti Quindi Stati Uniti decise d’appoggiare forze nazionali e politiche moderate per combattere influenza sovietica elaborano strategia di opposizione e contenimento del comunismo nel mondo Questa strategia trova la sua espressione nella dottrina Truman espressa da presidente Stati Uniti in termini di guerra ideologica fra mondo della libertà e mondo del totalitarismo comunista Per difendere sistema capitalistico e libertà Stati Uniti dovevano intraprendere azione immediata e risoluta 5 giugno 1947 segretario di stato statunitense generale Gorge C. Marshall indica in discorso linee generali della seconda fase di aiuti diretti a sostenere anche paesi dell’Europa orientale per favorire penetrazione Stati Uniti in quel settore Unione Sovietica rifiuta e dietro sua pressione lo fanno paesi dell’Europa orientale (Polonia e Cecoslovacchia erano inclini a accettare) e anche Finlandia 3 aprile 1948 Truman firma legge che stabiliva l’European Recovery Program (ERP) per gestione aiuti Stati Uniti 16 paesi europei senza Gran Bretagna danno vita 16 aprile 1948 a organizzazione europea di cooperazione economica (OECE) effetti piano Marshall imponenti 1951 nei paesi dell’OECE indice della produzione industriale aveva superato il 134 aiuto statunitense da così base materiale necessaria a gruppi di dirigenti moderati europei per procedere nella ricostruzione Grecia esce da guerra con frattura interna Paese era stato riconosciuto da Stalin come rientrante nella sfera di influenza di potenze occidentali e in particolare di Gran Bretagna Movimento di guerriglia egemonizzato da comunisti e sostenuto debolmente da URSS ma poi da lei abbandonato in nome di spartizione in Europa di sfere di influenza riesce a resistere fino a 1948 1949 resistenza schiacciata con appoggio Gran Bretagna e Stati Uniti Germania diventa paese dove potenze occidentali e sovietici si trovano di fronte Unica manifestazione di collaborazione tra occidentali e sovietici fu celebrazione del processo di Norimberga a carico dei criminali nazisti 14 novembre 1945-1 ottobre 1946 Appena tensioni con sovietici crescono per alleati diventa meno desiderabile tenere la Germania occidentale in condizione di soggezione non definita Si mise quindi in atto processo di riavvicinamento delle tre zone di occupazione occidentali Evidente che occidentali stavano per trasformare loro zone in stato tedesco occidentale Questo preoccupa Stalin che vede risorgere spettro di stato tedesco antisovietico che si sarebbe riarmato Risposta sovietica a politica alleati in Germania trova espressione nel tentativo di bloccare Berlino occidentale tra 24 giugno 1948 e 12 maggio 1949 chiudendo accessi per via terra Blocco fallì poiché Stati Uniti rifornirono città con gigantesco ponte aereo Blocco spinse alleati a unificare politicamente Germania occidentale attribuendo a governo tedesco poteri civili Questa politica sanzionata negli accordi di Washington 8 aprile 1949 Maggio definita con accordi tra tedeschi e alleati nuova costituzione del paese (legge fondamentale di Bonn) Settembre 1949 in seguito a elezioni cattolico conservatore Adenauer personalità non compromessa con nazismo eletto cancelliere Come occidentali nelle loro zone di occupazione anche sovietici provvidero a assicurare propria influenza Fanno riforme strutturali; industria pesante e quelle di una certa dimensione nazionalizzate e anche banche Grandi proprietà terriere già base della potenza della casta degli Junker furono confiscate senza indennizzo Ottobre 1949 dopo che occidentali avevano dato vita a repubblica federale tedesca nella parte occidentale della Germania i sovietici creano repubblica democratica tedesca (DDR) Situazione politica francese vedeva presenza dei tre maggiori partiti (comunista socialista MRP) ma anche da inevitabili contrasti che opponevano comunisti (che hanno forte successo elettorale novembre 1946) e moderati del MRP, mentre socialisti avevano atteggiamento intermedio Maggio 1947 presidente del consiglio, socialista Remadier coglie occasione di grande vertenza sindacale appoggiata dal PCF per estromettere da governo comunisti che non ritornano La guerra fredda: clima internazionale e politica estera di Europa occidentale del dopoguerra (1945-1950) hanno evoluzione che mostra legame con quella politica interna dei vari stati soggetti a influenza Stati Uniti tra 1945 e 1947 Francia e Italia vedono presenza dei comunisti nei governi in un orizzonte ancora dominato da guerra antinazista ma quando tensione tra Stati Uniti e URSS diventa acuta sia politica interna che estera dei paesi occidentali vengono caratterizzate da lotta contro il comunismo condizionato da paura per rinascita tedesca era stato il trattato di mutua assistenza firmato a Dunkerque 4 marzo 1947 tra Francia e Gran Bretagna viene ampliato marzo 1948 con adesione Belgio, Olanda e Lussemburgo i 5 paesi firmano 17 marzo 1948 il trattato di Bruxelles dando vita all’Unione dell’Europa occidentale, un organismo sotto comando inglese nuovo trattato però non era più volto unicamente contro Germania ma aveva segno antisovietico quindi paesi europei occidentali firmatari del trattato di Bruxelles sentendosi troppo deboli avviano trattative con Stati Uniti ormai decisi a collegare militarmente e economicamente Europa occidentale al loro destino in funzione antisovietica obiettivo era costruzione di un’alleanza atlantica estesa al maggior numero di paesi 4 aprile 1949 si firma così a Washington il Patto Atlantico cui partecipano Francia Gran Bretagna , i 3 paesi del Benelux, Stati Uniti e Canada, Norvegia, Danimarca, Islanda, Portogallo e Italia nel 1951 aderiscono Turchia e Grecia, nel 1954 Germania federale Patto Atlantico (ufficialmente organizzazione del trattato dell’atlantico del nord, NATO) diviene struttura militare fondamentale nata da guerra fredda contro URSS Firmato in Aprile dopo la ratifica dei parlamenti il patto entra in vigore agosto 1949 Esso fu la conclusione dell’egemonia che Stati Uniti avevano stabilito nell’Europa occidentale con il piano Marshall per ricostruzione economica Integrata militarmente negli Stati Uniti Europa occidentale cerca contemporaneamente di trovare forme di integrazione proprie di tipo economico e politico Dopo creazione dell’OECE aprile 1948 per coordinare aiuti del piano Marshall, maggio 1949 costituito per iniziativa di Gran Bretagna e Francia il Consiglio d’Europa articolato in un comitato di ministri e in un’assemblea consultiva Poteri erano modesti; consiglio era più che altro un mezzo per consultazioni coordinate Sua costituzione era seguita alla nascita di serie di movimenti europeistici di varia inclinazione ideologica Ispirazione era prevalentemente antisovietica Invece decisiva importanza assume creazione aprile 1951 su proposta Francia e con sostegno Stati Uniti della comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA) organismo comunitario per controllo della produzione e prezzi di carbone e acciaio URSS affronta guerra fredda rinsaldando suo controllo politico su partiti comunisti con fondazione del COMINFORM 1947 e sui paesi dell’Europa orientale e facendo affidamento su propria superiorità militare nell’armamento convenzionale rispetto a forze esistenti nell’Europa occidentale 25 gennaio 1949 formato a Varsavia il Consiglio di Mutua assistenza economica (COMECON) da URSS, Bulgaria, Ungheria e Polonia poco dopo aderisce Albania e Germania orientale 14 maggio 1955 URSS e paesi europei a regime di democrazia popolare firmano il trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza poi chiamato Patto di Varsavia Italia punti di vista economico nel 1945 si trova in condizioni pesanti Distruzioni belliche portano via 20% di patrimonio nazionale In questa situazione c’era il problema del tipo di direzione politica e sociale da dare al paese Italia del nord speranza che liberazione della resistenza avrebbe significato rinnovamento profondo Così dopo liberazione con appoggio dell’amministrazione militare alleata governo di Roma afferma la continuità dello stato contro ogni proposito, sostenuto nel nord dai combattenti della resistenza di attuare per iniziativa popolare rinnovamento del vecchio stato Questa normalizzazione favorita anche da linea perseguita da partito comunista che in coerenza con quella stabilita da Togliatti Salerno 1944 era orientato verso strategia legalitaria con speranza di inaugurare un corso di democrazia progressiva tale da aprire la strada al socialismo Partito liberale si presentava conservatore, voleva restaurare vecchio stato liberale e opporsi a mutamenti sociali Partito democristiano si richiamava a partito popolare di Sturzo, era deciso a affrontare questione agraria e controllo in senso sociale della produzione pur nel rispetto della proprietà privata Partito socialista contava sul fatto di essere stato prima espressione politica organizzata da masse lavoratrici italiane e il più forte partito di sinistra durante crisi stato liberale. Diviso tra Riformisti e Rivoluzionari nel 1945 aveva forti legami dopo resistenza, con comunisti Partito d’azione sorto nel 1942 era l’unico nuovo. Esponenti di tendenze socialiste, borghesi radical-liberali aperti a prospettiva di moderatismo sociale Avvenuta liberazione governo Ponimi doveva cedere potere a governo che rispecchiasse realtà dell’unificazione nazionale e pressione dei comitati di liberazione del nord Si giunge a designazione di Parri, azionista e uno dei maggiori esponenti di resistenza 19 giugno 1945 Era compromesso tra partito democristiano, comunista, socialista, azionista, liberale, repubblicano Nenni assume gli esteri e Togliatti la giustizia Linea di Parri in materia economica e politica giudicata da conservatori sbilanciata a sinistra quindi liberali e democristiani si ritirano da governo determinandone caduta 24 novembre 1945 con appoggio di alleati inclini a governo più moderato Dicembre 1945 si ha formazione primo ministero di Alcide De Gasperi che pur con partecipazione dei precedenti partiti tranne quello d’azione attua svolta in senso moderato Forte del fatto che 1 gennaio 1946 alleati avevano restituito alle autorità italiane l’amministrazione dell’Italia del nord, De Gasperi provvede a sostituire prefetti e questori nominati dai CLN all’atto della liberazione reintegrando burocrazia centrale Epurazione dei fascisti fu chiusa con soddisfazione dei moderati Avvento importantissimo sono elezioni amministrative marzo-aprile 1946 che rinnovano organismi municipali e provinciali Elezioni dimostrano che partiti di massa erano DC PCI PSIUP Partito d’azione e liberali insuccesso Pochi mesi dopo elezioni per assemblea costituente che avrebbe dovuto redigere costituzione dello stato, e il referendum per scelta della forma istituzionale, monarchia o repubblica Elezioni politiche del 2 giugno danno: DC 35,2% PSIUPpartito socialista italiano unione proletaria 20,7% PCI 19% PARTITO LIBERALE 6,8% PARTITO D’AZIONE 1,5% Vittoria democristiana contribuisce influenza su larghi strati popolari della chiesa schieratasi per DC Referendum istituzionale porta a vittoria repubblicani Come per elezioni politiche anche per referendum sud vota in senso più moderato e cioè per monarchia DC che ufficialmente si era espressa per repubblica aveva lasciato però suoi iscritti liberi di scegliere De Gasperi luglio 1946 dà vita a suo secondo governo Era ancora governo di coalizione in cui erano presenti DC e PRI, PCI e PSIUP Intanto assemblea costituente aveva iniziato lavori per testo costituzionale Particolare valore discussione su articolo 7 che doveva sanzionare inserimento nella Costituzione degli accordi del Laterano cioè concordato tra chiesa e stato fascista del 1929 Di fronte a richiesta di De Gasperi che articolo venisse votato, Togliatti determinato a evitare frattura con DC che avrebbe reso impossibile permanenza PCI al governo annuncia voto favorevole del suo partito con argomentazione che comunisti non volevano scatenare guerra di religione tra masse in un paese a maggioranza cattolica Quindi marzo 1947 votato con opposizione socialisti repubblicani, azionisti Mentre PCI cercava di garantire sua permanenza al governo si produceva una frattura destinata a opporre comunisti e democristiani nel quadro di una scelta di civiltà Prima frattura si produsse nel PSIUP già diviso tra filocomunisti e autonomisti Gennaio 1947 capo dell’ala che si opponeva a intesa con comunisti, Saragat da vita a partito socialista dei lavoratori italiani PSLI 1948-1949 partito socialista che riprese vecchio nome PSI ha due nuove scissioni mentre avveniva scissione saragattiana De Gasperi è nei Stati Uniti per concordare aiuti economici che diedero a DC sicurezza maggio 1947 De Gasperi decide di liquidare governi di coalizioni con sinistre quindici forma fine maggio il quarto governo De Gasperi, governo democristiano con partecipazione del liberale Einaudi al bilancio e di Sforza repubblicano agli esteri il democristiano Scelba resse gli interni con propositi anticomunisti e anti operai fino al 1953 si chiudeva definitivamente la collaborazione governativa tra grandi partiti di massa sorta tra i CLN 22 dicembre 1947 Assemblea Costituente presieduta prima da socialista Saragat poi da comunista Terracini approva con 453 voti contro 62 il testo della nuova costituzione repubblicana che entra in vigore 1 gennaio 1948 matrice fondamentale era l’antifascismo suoi contenuti esprimono compromessi tra principi generali del liberalismo democratico e le istanze sociali avanzate dai partiti di sinistra e dalla DC i grandi principi liberali (i diritti dell’uomo cioè libertà politiche e civili, sovranità popolare, separazione dei potero) furono messi a fondamento di una concezione che si allargava al riconoscimento di diritti sociali; questo indicava la coscienza storica di nuovo peso acquistato dalle masse lavoratrici vennero introdotti il diritto al lavoro (e sul lavoro fu fondata la repubblica) le disposizioni a tutela dei lavoratori, il diritto di sciopero di particolare importanza fatto che si affermasse la possibilità di procedere a nazionalizzazioni e di porre limiti alla tutela della proprietà privata si arrivava a contemplare eventualità di espropri dietro indennizzo per quanto riguardava istituzioni parlamentari costituzione stabiliva secondo i principi del bicameralismo e sulla base del suffragio universale esteso a entrambi i sessi la formazione di due assemblee: Camera dei deputati e Senato a loro spettava approvazione leggi e concessione della fiducia al governo che era composto da presidente del consiglio dei ministri e dai ministri, veniva nominato dal capo dello stato, il presidente della repubblica ministri erano proposti dal presidente del consiglio presidente della repubblica eletto da assemblee legislative in seduta congiunta e durava 7 anni innovazione era la formazione delle regioni accanto a province e comuni si voleva così combattere centralismo burocratico di origine napoleonica fatto proprio da stato liberale e poi fascista regioni chiamate a esercitare poteri amministrativi e legislativi nel proprio territorio limitatamente a certi settori potere giudiziario riconosciuto autonomo e indipendente dagli altri poteri per risolvere problema della conformità delle leggi con testo costituzionale creata la Corte costituzionale per dirimere controversie in materia importante elemento creato a tutela della sovranità popolare era istituto del referendum popolare avente poteri di abrogare una legge in toto o in parte salvo in materia di tributi, di bilancio, di amnistie e di ratifica di trattati internazionali rapporti tra stato e chiesa improntati a riconoscimento da parte dello stato della chiesa come ordinamento giuridico indipendente e sovrano e quindi dell’esistenza di una sfera di rapporti sottratta alla competenza dello stato varata, la costituzione rimane per molti anni disattesa in molte delle parti più innovatrice per resistenza delle forze moderate divisione Europa in due sfere di influenza fondamentali ebbe conseguenze quindi su politica interna italiana opinione pubblica era spaccata scelta per DC era anche scelta a favore dell’occidente scelta PCI e socialisti era a favore dell’oriente 18 aprile 1948 elezioni politiche generali: vittoria DC clamorosa detentore della maggioranza assoluta alla camera dei deputati De Gasperi avrebbe potuto formare governo monocolore democristiano abilmente volle evitare di sostenere da solo responsabilità del potere in situazione sociale e politica ancora difficile quindi offre a partiti minori PLI-PRI-PSDI di prendere parte al governo inizia così maggio 1948 un governo quadripartito sotto controllo DC iniziava la fase storica cosiddetta del centrismo nel 1948 si ha scissione della CGIL risorta come organismo sindacale unitario di tutti i lavoratori nel 1941 occasione prima della scissione sindacale fu crisi politica che investe il paese dopo che 14 luglio studente nazionalista anticomunista Pallante spara a Togliatti ferendolo reazione lavoratori immediata l’ Italia era alle soglie della guerra civile ma dirigenti PCI e in particolare Togliatti si oppongono a insurrezioni quindi agitazione si spegne CGIL 14 luglio proclama sciopero generale di protesta questo da occasione a sindacalisti cattolici che accusano CGIL di filocomunismo di attuare settembre 1948 una prima scissione cui fa seguito giugno 1949 una seconda dei social-democratici e repubblicani Ormai la guerra fredda all’interno dell’Italia non era solo una realtà di fatto ama anche si esprimeva sul piano politico e sindacale Al settimo congresso del PCI cinese Mao afferma che comunisti erano pronti a entrare in governo di coalizione sulla base di un programma di rinnovamento democratico politico e sociale della nazione ma Chiang sabotò ogni progetto di coalizione reale 1 ottobre 1949 Mao proclama a Pechino la repubblica popolare cinese la decolonizzazione: si sviluppa nei primi anni del secondo dopo guerra nel medioriente e in Asia sud orientale Inglesi che durante seconda guerra avevano cercato strategia di accordo tra paesi arabi per esercitare su di essi influenza si erano proclamati nel 1941 disposti a favorire unità di quei paesi e avevano promesso appoggio Quindi settembre-ottobre 1944 la conferenza araba di Alessandria porta a formazione di una Lega degli stati arabi con fini di cooperazione promossa da Egitto- Trans-Giordania-Irak, Libano, Arabia saudita e Yemen Marzo 1945 al Cairo si arriva a approvazione di una carta della lega araba Mentre Gran Bretagna si atteggia a protettrice degli arabi Francia perseguiva politica più dura ma era troppo debole per avere successo in questa linea repressiva osteggiata da Gran Bretagna e Stati Uniti Dopo scontri armati con nazionalisti locali truppe Francia dovettero lasciare Siria e Libano Giugno e Agosto 1946 truppe Francia e Gran Bretagna evacuano la regione i due paesi ottengono l’indipendenza Una questione di estrema gravità che riguardava il Mediooriente ma che per suoi riflessi toccava opinione pubblica mondiale era quella della Palestina e del ruolo che in essa avrebbero avuto arabi palestinesi e immigrati ebrei In Palestina la lotta terroristica di estremisti ebrei contro Inglesi divenne costante Rapporti tra arabi e ebrei erano pessimi Infine Gran Bretagna decise di lasciare alle nazioni unite la decisione relativa al futuro della Palestina e annuncia che 15 maggio 1948 si sarebbe ritirata da regione All’atto del ritiro delle truppe inglesi da parte ebraica viene proclamata 14 maggio 1948 la nascita dello stato di Israele Questa soluzione considerata dagli arabi atto di forza intollerabile perché fondazione stato ebraico avrebbe significato emarginazione religiosa,politica, sociale ed economica della maggioranza araba che già costituiva elemento socialmente inferiore della regione Tra 15 maggio 1948 e 25 gennaio 1949 si ha primo conflitto tra israeliani e arabi Forze arabe che comprendevano oltre ad armate palestinesi anche truppe dei vari stati mediorientali mal guidate furono sconfitte Quasi un milione di palestinesi espulsi dalla propria terra andarono incontro a vita miserabile nei campi profughi messi a disposizione dai governi arabi con l’aiuto dell’UNRRA Iniziava così conflitto tra arabi e israeliani in medio Oriente destinato a diventare sempre più acuto Venendo all’Asia, secondo dopoguerra vede indipendenza India 1942 inglesi avevano promesso all’India lo Statuto di Dominion alla fine della guerra offerta che però era stata respinta dai capi del nazionalismo che voleva l’indipendenza accanto a problema del rapporto tra India e Gran Bretagna c’era grave problema interno, quello dei rapporti tra indù e musulmani. Questi ultimi consideravano con preoccupazione un futuro che vedesse in un’India unita musulmani ridotti a minoranza culturalmente, socialmente e religiosamente oppressa inglesi dal canto loro utilizzano contrasto per perpetuare proprio dominio tra le proteste di Gandhi che chiedeva indipendenza subito e non dopo la fine della guerra 15 agosto dichiarazione di indipendenza dell’India L’OCCIDENTE SOTTO LA LEADERSHIP DEGLI STATI UNITI Aiuti Stati Uniti ruolo importante nella ricostruzione delle economie europee e usati per costruire agli occhi di europei un’immagine di un capitalismo che a differenza di quello che aveva trascinato vecchio continente nella rovina, esisteva possente al di là dell’Atlantico e pronto a inaugurare era di progresso, solo che se ne fosse accettata la leadership Stati Uniti sentivano ruolo come missione cui li chiamava la storia Erano più grande centro dell’industrialismo, superiorità militare rispecchiata nel monopolio dell’arma atomica A indomani di sconfitta di Germania e Giappone Stati Uniti avevano intrapreso smobilitazione in massa e riconversione della produzione di guerra Metà 1947 conclusa la riconversione, la piena occupazione con 60 milioni di posti di lavoro era indice di prosperità della nazione Ma punto debole: le spese di governo erano fortissime con insufficienti introiti fiscali e quindi disavanzo del bilancio che alimentava inflazione 1948 elezioni presidenziali di Truman che nell’aprile 1945 morto Roosevelt gli era succeduto. Egli riuscì a farsi rieleggere grazie a appoggio di sindacati. Egli potè far approvare da un congresso a maggioranza democratica ma con forti opposizioni alcuni punti del suo programma riformistico (aumento dei minimi salari e edilizia popolare) Scoppio della guerra di Crimea dove comunisti del nord e alleati degli Stati Uniti al sud si affrontano militarmente, ha ripercussioni all’interno dell’unione e cambia i termini del confronto politico negli Stati Uniti Truman aveva con la sua dottrina in politica estera indicato volontà americana di fronteggiare Unione sovietica (politica del containment) Piano Marshall aveva completato sotto aspetto economico leadeship Stati Uniti nel mondo non comunista Intanto guerra fredda era esplosa rendendo attuale pericolo di nuova guerra Punto di crisi acuto divenne la Corea Corea in base accordi fra grandi potenze era stata divisa lungo 38° parallelo A nord territorio occupato da truppe sovietiche e si era formato governo presieduto da un comunista che aveva guidato guerriglia antigiapponese A sud c’era governo con a capo un nazionalista conservatore Rhee Crisi coreana cade in momento di deterioramento rapporti tra occidente e unione sovietica Aprile 1949 si era formato Patto atlantico Agosto URSS aveva fatto scoppiare sua prima bomba atomica ponendo fine a monopolio Stati Uniti Gennaio 1950 Truman decide che Stati Uniti dovessero procedere a fabbricazione bomba all’idrogeno per riacquistare supremazia Tensione coree aveva radici in due fattori collegati Né Corea del nord che quella del sud erano disposte ad accettare divisione del paese Gli scontri di frontiera erano continui Mentre quindi entrambe le parti si preparavano a un conflitto i nord coreani che avevano conseguito superiorità militare grazie ad aiuti sovietici 25 giugno 1950 passano in forze la frontiera superando 38° parallelo con scopo di occupare la parte nord della Corea del sud e determinare crollo del regime di Rhee Con avanzata lampo nord coreani arrivano a sobborghi della capitale del sud Seul Tensione internazionale si aggrava Truman decide di far intervenire truppe Stati Uniti ma autorizza anche attacchi contro Corea del nord Comandante supremo nominato Mac Arthur Azione Stati Uniti avallata anche da nazioni unite a maggioranza Dopo aspri combattimenti Mac Arthur inizi ottobre raggiunge 38° parallelo e lo supera A questo punto svolta drammatica Cina di Mao non potendo tollerare crollo del regime nordcoreano interviene con volontari Inizi gennaio 1951 cinesi erano di fronte a Seul Mac Arthur pensa di ricorrere a bomba atomica contro Cina e mostra insofferenza verso politica rinunciataria del governo di Washington Truman reagisce fermamente: intendeva impedire che un generale dettasse le proprie condizioni al potere politico Quindi 9 aprile 1951 lo destituisce sostituendolo con Ridgway Dopo che combattimenti si erano allentati si iniziano negoziati 10 luglio 1951 a Kaesong prese avvio conferenza per pace che dura 2 anni e finì con armistizio che ricostituiva lo status quo ante conseguenze guerra Corea sono importanti per rapporti tra occidente e oriente in Europa rafforza la NATO agitando pericolo che in Europa potesse aversi attacco da est analogo a quello che Corea del nord aveva lanciato contro sud, Stati Uniti premono per iniziare riarmo Germania occidentale si giunge quindi 27 maggio 1952 a firma del trattato di Parigi che istituì comunità europea di difesa (CED) con partecipazione militare tedesca sotto comando Stati Uniti creato 1951 si avviano contatti con regime Franco e si danno aiuti militari a Spagna, si danno aiuti a regime di Tito in rotta con URSS anche in Asia conseguenze guerra corea considerevoli Stati Uniti che avevano criticato politica Francia in Vietnam appoggiano ora con aiuti lotta contro comunista Ho-Chi-minh nel quadro di confronti in tutti i settori contro i rossi Muta anche atteggiamento verso Giappone in cui Stati Uniti se non riarmo del paese favoriscono svolta interna conservatrice e anticomunista (nel determinare nuova politica contro Giappone stavano preoccupazioni per vittoria di Mao in Cina 1949) Nella conferenza di San Francisco 1951 firmato il trattato di pace con Giappone Infine settembre 1951 Stati Uniti firmano patto di sicurezza del Pacifico con Australia e nuova Zelanda (ANZUS) Altrettanto gravi le ripercussioni della guerra fredda culminata nella guerra calda di Corea su politica interna e su clima civile e ideologico di Stati Uniti A tensione politica ideologica e strategica con URSS si aggiungeva perdita di sicurezza per fine del monopolio di bomba atomica Scoppio bomba sovietica accolto in Stati Uniti da parte dell’opinione pubblica come minaccia In questa situazione inizia caccia alle streghe. Vi furono epurazioni e messe al bando dalla vita comune Un processo che suscita reazioni in tutto il mondo fu quello contro coniugi Rosenberg accusati di aver fornito a sovietici segreti atomici e condannati a morte Capo della caccia alle streghe era senatore Mc Carthy appoggiato da Nixon Repubblicani decisi a varare politica conservatrice per strappare presidenza a democratici alle elezioni 4 novembre 1952 presentano candidatura del popolarissimo generale Eisenhower che si impone 1 novembre Stati Uniti avevano fatto esplodere prima bomba all’idrogeno nell’atollo di Eniwetok nel Pacifico trionfo di Eisenhower volle dire formazione di un governo espressione diretta dei grandi esponenti del capitalismo segretario di stato era Dulles spinta che porte Eisenhower al potere fu determinata da ondata di moderatismo e desiderio di lotta al comunismo all’interno il maccartismo trionfava; mentre in politica estera si sostituì a dottrina del contenimento dell’espansionismo sovietico quella assai più pericolosa dell roll back cioè della riconquista di posizioni entro la stessa zona di influenza sovietica primi anni presidenza Eisenhower vedono prima culmine e poi declino del maccartismo senza più limiti senatore Mc Carthy diffonde sospetto anche su membri influenti del settore della difesa facendo credere che esercito avesse infiltrati filocomunisti reazione forze armate vigorosa. Il senatore della caccia alle streghe dovette ritirarsi Prosperità economica Stati Uniti porta 1956 a rielezione di Eisenhower Ma anni seguenti svelano tensioni interne legate a diritti civili e a peggioramento situazione economica Questione dei neri e della loro integrazione emerge Maggio 1954 corte suprema aveva condannato discriminazione scolastica a danno dei neri Negli stati del sud sentenza accolta dai bianchi come prevaricazione contraria alla propria autonomia Disordini nel 1956 a Little Rock nell’Arkansas dove il governatore locale assume guida alla resistenza all’integrazione scolastica Eisenhowar invia truppe federali costringendo le autorità a rispettare integrazione 1957 fu anno della recessione . Produzione industriale andava incontro a difficoltà la ricostruzione degli apparati produttivi in Europa e Giappone, la comparsa di una concorrenza internazionale diminuivano possibilità di esportazione e riducevano possibilità nel mercato interno altro fattore era comparsa dell’automazione cioè minore impiego manodopera estate 1958 i disoccupati erano 5.300.000 il 1957 fu per Stati Uniti anno del trauma per comparsa nel cielo di satellite artificiale sovietico (sputnik) Stati Uniti timore di aver perso primato scientifico-tecnologico nel settore aerospaziale Si da nuovo impulso a ricerche scientifiche e a investimenti nel settore, sforzi per migliorare insegnamento 1958 Stati Uniti lanciano un satellite In Italia dopo elezioni 18 aprile 1948 con trionfo Dc, timone tenuto da De Gasperi L’accordo quadripartito caratterizza periodo successivo a 1948 Tra 1948 e 1953 si succedono 3 governi De gasperi, di coalizione con appoggio dei 4 partiti di centro I partiti di sinistra si trovano di fronte a difficoltà: vittoria della DC lascia il PCI e il PSI in una sorta di ghetto De Gasperi dopo che nel 1945-1948 era stato bloccato ogni rinnovamento politico e sociale che facesse perno sulle forze più avanzate della resistenza, sentiva che struttura sociale e economica doveva essere rinnovata per iniziativa delle forze moderate Attuata nel 1948 una riforma agraria ma non risolve questione meridionale Una legge destinata ad avere conseguenza sul sud d’Italia fu quella che istituì agosto 1950 una cassa per il Mezzogiorno con obiettivi creare rete di infrastrutture che avrebbero costituito presupposti per sviluppo economico stimolando formazione di settori di agricoltura moderna ma risultati modesti Fattori che avevano determinato vittoria DC cioè anticomunismo e promessa di aiuti Stati Uniti, convergere verso DC dei conservatori erano venuti progressivamente meno Strada per rinsaldamento DC De Gasperi la vide in una nuova legge maggioritaria per aumentare seggi dei partiti di centro Legge introduceva una riforma in base alla quale i partiti apparentati che avessero ottenuto il 50,01% dei voti avrebbero avuto alla camera dei deputati il 65% dei seggi Legge fu battezzata dalle sinistre legge truffa Elezioni si svolgono 7 giugno 1953: la DC perde rispetto a 1948 quasi 2 milioni di voti passando al 40,1% sinistre hanno grande successo passando dal 31% al 35,3% elezioni 1953 determinano fine leadership di De Gasperi a luglio un governo, l’ultimo da lui formato non ottiene fiducia dal parlamento i 5 anni della seconda legislatura 1953-1958 sono poco incisivi dal punto di vista politico e segnano arresto delle riforme di ampia portata fallito tentativo di De Gasperi seguono 5 governi di cui ben 3 monocolore elezioni maggio 1958 non segnano grandi variazioni rispetto al 1953 DC che non poteva presentarsi a elettori con incisive riforme ma poteva vantare a proprio merito sviluppo economico del paese si presenta come partito della stabilità quindi guadagna voti Grande successo di PSI Se sul piano politico e legislativo anni tra 1953 e 1958 furono incolori, importanti furono progressi economici del paese L’URSS E LE DEMOCRAZIE POPOLARI DA STALIN A KRUSCEV 5 marzo 1943 Stalin muore per gruppo dirigente sovietico si apre fase difficile data illimitata autorità personale di cui Stalin aveva goduto 7 marzo 1953 Malenkov fu nominato presidente del consiglio ma in posizione di comprimario accanto a Beria, capo della polizia e del Ministero degli interni, Molotov vecchio dirigente della politica estera, marescialli Bulganin e Voroschilov, economista Kruscev si parla di direzione collettiva fine dominio staliniano porta con sé desiderio di allentamento del terrore e di innalzamento del tenore di vita segno della lotta all’interno del gruppo dirigente fu eliminazione fisica di Beria accusato di essere stato al servizio del capitalismo straniero dicembre 1953 febbraio 1955 per accusa che abbandono della supremazia dell’industria pesante metteva in pericolo forza URSS, Malencov sostituito da Bulganin mentre Kruscev eletto settembre 1953 segretario del PCUS e che controllava macchina organizzativa del partito faceva da mediatore tra tendenza liberalizzatrice e quella più legata a passato staliniano diretta da Molotov morte Stalin fa esplodere questione dei rapporti tra URSS e paesi Europa orientale Germania orientale giugno 1953 insurrezione operaia e popolare per basso tenore di vita in contrapposizione a quello crescente di Germania occidentale ma stroncata Ristabilita con forza e con miglioramenti salariali situazione in Germania nel 1953 negli altri paesi di democrazia popolare si fanno sentire effetti della relativa liberalizzazione nell’URSS Dirigenti sovietici consapevoli che tensione con Jugoslavia in seguito a rottura 1948 voluta da Stalin, era cosa da eliminare per creare nuovo corso nell’Europa orientale Maggio 1955 una delegazione sovietica ad alto livello composta da Bulganin, Kruscev e Mikoyan si reca a Belgrado e riconosce responsabilità sovietica per rottura 1948 e si arriva 3 giugno a dichiarazione comune in cui si affermava principio che le questioni delle forme diverse di sviluppo socialista riguardavano ciascun paese preso individualmente Imboccata strada di una destalinizzazione di fatto, Kruscev ormai leader del gruppo dirigente sovietico, dà a essa volto teorico nel corso del XX congresso del PCUS 14-15 febbraio 1956 dove tenne 2 rapporti uno pubblico e uno segreto per soli dirigenti Nel primo dice che in conseguenza della potenza dell’Urss e altri paesi orientali si poteva lanciare politica di coesistenza pacifica con paesi capitalisti, migliorando relazioni In più su piano della strategia politica sostiene che partiti comunisti dei paesi occidentali per giungere al potere potevano evitare la guerra civile e usare strumenti della democrazia parlamentare (ponendo fine a un capitolo della teoria leninista) Nel rapporto segreto (reso poi pubblico da Stati Uniti ) demolì figura Stalin Ne attacca culto della personalità, lo descrive come despota Al tempo stesso sostiene che sue scelte fondamentali erano state giuste nella lotta contro opposizioni interne e che nonostante crimini da lui commessi società sovietica era stata sana nei suoi fondamenti Voleva eliminare gli eccessi, senza mettere in discussione struttura del potere sovietico Destalinizzazione ha drammatiche conseguenze in Polonia Si giunge a amnistie di vittime dello stalinismo. Tra liberati Gomulka Ma crisi si aggrava quando nel centro industriale di Poznan fine giugno 1956 inizia sciopero di massa sviluppatosi in rivolta antisovietica appoggiata da chiesa cattolica Ottobre dopo resistenza iniziale di Kruscev, Gomulka fu elevato a guida del partito e del paese Dal canto suo governo polacco ribadì alleanza con URSS necessaria per conservare la stessa integrità territoriale del paese Regime polacco cerca intesa con chiesa cattolica concedendole una libertà di azione precedentemente negata Un vero e proprio crollo del regime comunista si ha fine 1956 in Ungheria dopo destalinizzazione Qui denuncia fatta da Kruscev a eccessi vede intellettuali protagonisti nel radicalizzare lo scontro Circolo Petofi diviene centro di opposizione al regime Dopo notizie di sollevazione di