EVOLUZIONE DELLA “STRADA” NELLA STORIA a cura degli alunni delle Classi: IA e IC I. C. “ A. PACINOTTI” – Marigliano Scuola d‘Istruzione Secondaria di 1° Grado a.s. 2012/2013 docenti coordinatori: Lucia Panetta (Italiano) Michelangelo Simonelli (Tecnologia e Informatica) INIZIAMO ……..DALLE ORIGINI ! LE STRADE NELLA MESOPOTAMIA • circa 10.000 anni a.c.- I primi ponti fanno la loro comparsa in Egitto e Mesopotamia. • circa 5.500 anni a.c. - In Mesopotamia compare la ruota. • circa 3.500 anni a.c. - In Mesopotamia compaiono i carri con ruote. • circa 2.500 anni a.c. - In Mesopotamia viene impiegato l’asfalto per la “Strada degli dei”. • circa 2.180 anni a.c. - In Mesopotamia viene scavata la prima galleria. • circa 600 anni a.c. - In Mesopotamia Nabucodonosor II fa costruire la strada reale (km2500). LE STRADE IN EGITTO • circa 10.000 anni a.c. - I primi ponti fanno la loro comparsa in Egitto e Mesopotamia. LE STRADE NELL’ EPOCA ROMANA • circa 310 anni a.C. - I romani iniziano la costruzione della Via Appia. • circa 220 anni a.C. - I romani utilizzano il primo “calcestruzzo” per edifici e strade. • circa 200 anni a.C. - I cartaginesi costruiscono le prime strade montane con tornanti. • circa 20 anni a.C. - Augusto fa erigere il “Miliarum Aureum” con le distanze da Roma città dell’impero. • circa 50 anni d.C. - Roma è la più grande città del mondo con 1.000.000 di abitanti. • circa 105 anni d.C. - I romani costruiscono il ponte di Alicante in granito, lungo m 182, largo m 45. • circa 476 anni d.C. - Cade l’impero romano, inizia la decadenza della rete viaria d’Europa. Lo schema della castramentatio •L’urbanistica Romana, trovò attuazione nella fondazione di nuovi centri urbani sia nella penisola sia nelle province. •La fondazione di nuove colonie fu infatti frequente sia in epoca repubblicana che in epoca imperiale e fu uno degli elementi duraturo ed essenziale dell'espansionismo romano. •Per tali fondazioni o rifondazioni di insediamenti esistenti venne messo a punto uno schema generale basato sulla conformazione dell'accampamento militare (castrum). • Tale schema, forse derivato da quello greco, era basato su due assi perpendicolari: il cardomassimo (molto spesso in asse nord-sud) e il decumano massimo (est-ovest): al loro incrocio, al centro simbolico e funzionale sorgeva il foro si svolgevano le riunioni politiche, veniva amministrata la giustizia, si esercitava il commercio e si svolgevano le cerimonie religiose. • La forma della città era generalmente quadrangolare e l'applicazione dello schema era piuttosto flessibile, adattato alla conformazione dei luoghi, dando origine a schemi quasi mai completamente simmetrici in cui l'incrocio degli assi principali non sempre era il centro geometrico della città. COME SI COSTRUIVANO LE STRADE IN EPOCA ROMANA • Per costruire la strada si riempiva la fossa con strati di materiali diversi. • Il riempimento variava a seconda della località, del terreno e dei materiali a disposizione, ma il progetto degli architetti era sempre lo stesso. • Il riempimento consisteva di pietre, mattoni, sassi, brecciolina e materiale di escavazione. • Talvolta il primo strato in basso era di sabbia, se la si trovava in zona. Come secondo strato si utilizzava del pietrame diviso in tre categorie di sassi a seconda della loro grandezza: prima venivano posizionati quelli più piccoli per arrivare poi a quelli più grandi • La via Popilia o via Annia è un’importante strada romana costruita nel 312 a.C.; essa doveva congiungere Roma con la punta della penisola italiana. • E’ chiamata Popilia da Publio Popilio Lenate, il console che la fece costruire. • C’è un’altra ipotesi,ossia quella che la strada fosse stata iniziata da Popilio e conclusa da Annio. •Il Lapis Pollae (Cippo di Polla) è un epigrafe incisa su una lastre di marmo; questi è il reperto più importante sulla via Popilia. I VEICOLI ROMANI • La Tabula Peutingeriana è una lunga striscia di pergamena (ca. cm 700 x 34) che su un'immagine cartografica fatalmente deformata del mondo antico raffigura non solo la rete stradale dell'impero romano, ma anche gli itinerari che attraversano le regioni esterne all'impero fino ai limiti orientali della terra abitata. • Alcuni saggi illustrano le caratteristiche generali del documento, il posto della Tabula nella storia della cartografia greco-romana, la sua tradizione medievale e rinascimentale e infine il suo valore documentario per la viabilità e la topografia dell'Italia antica. • La riproduzione della più antica carta stradale del mondo pervenuta a noi: fu disegnata intorno al IV secolo dai Romani, che vi tracciarono i vasti confini dell'Impero, anche per seguirne l'espansione militare. • Nel Cinquecento fu riprodotta su un rotolo di pergamena, attualmente conservato alla Biblioteca Nazionale di Vienna. LE STRADE NEL MEDIOEVO • circa 800 anni d.c. - Carlomagno prescrive il restauro della • viabilità (soprattutto alpina). • circa 900 anni d.c. - La via Francigena si afferma come strada di • pellegrinaggio e collegamento. • circa 1200 anni d.c. - La strada del Gottardo diventa la via di • comunicazione fra nord e sud Europa. • circa 1200 anni d.c. - Compare la livella, fondamentale strumento • per edificare. • circa 1250 anni d.c. - Viene inventato il martinetto, indispensabile • per sollevare grandi pesi. LA STRADA ELEMENTO TERRITORIALE • Nel Medioevo la strada è l’elemento territoriale che meglio rappresenta il dinamismo economico, organizzativo e culturale di qualsiasi gruppo umano ed ogni qualvolta si è presentata la necessità di raccordare due località, lontane o prossime, si è sempre trovata la soluzione per superare ostacoli anche assai ardui • Quando si parla di necessità si intende non soltanto quella materiale generata, ad esempio, dalle attività commerciali, ma anche le esigenze non meno urgenti connesse con la vita spirituale e religiosa, che hanno prodotto il fenomeno dei pellegrinaggi, così frequente nel mondo antico e in quello medioevale. • Occorre tuttavia osservare che ciò che noi oggi intendiamo per viabilità non sempre corrisponde a quanto troviamo in età diverse dalla nostra. Forse soltanto l’impero romano fu in grado di realizzare un complesso di strade così interconnesso da costituire un sistema e nello stesso tempo un’opera di grande portata ingegneristica e topografica, paragonabile al nostro concetto di rete di comunicazioni. Rispetto alle complesse e ben curate costruzioni viarie romane, le strade medievali si contraddistinguevano per un’estrema povertà strutturale. •Le strade apparivano come delle mulattiere, percorribili a piedi o tutt’al più a dorso di un cavallo (privilegio dei personaggi più insigni) o di un mulo. •Con il Medioevo era infatti caduto quasi in disuso il trasporto tramite veicoli a ruote e d’altra parte le ridotte dimensioni delle strade non avrebbero permesso in molti tratti il passaggio di carri. LA “STRADA” NELL’ EPOCA RINASCIMENTALE circa 1500 anni d.C. - Papa Giulio II dispone la costruzione della monumentale via Giulia. circa 1650 anni d.C. - Vengono realizzati, a Parigi, gli Champ Elysées, fra le prime strade alberate. circa 1670 anni d.C. - Primo impiego della polvere da sparo per costruire gallerie. IL PIANO STRADALE • Il piano stradale, risalente al XIV-XVI secolo d.C. è costituito da ciottoli, sassi fluviali, frammenti laterizi e cocciopesto. Conservatosi per un tratto lungo circa 5 m., largo approssimativamente 1,10 m. e con allineamento nord-est/sud-ovest. Il piano stradale trovato di fronte al loggiato del Palazzo del Comune in via Roma a Meldola (Forlì-Cesena) • I resti rilevati sono sufficienti a definire propriamente le caratteristiche costruttive caratterizzate principalmente da sassi fluviali posti di piatto sull’intero piano stradale, dove si distinguono ancora tracce di orme carraie, eccetto che all’estremità meridionale dove è stato documentato un “setto” costituito da sassi conficcati nel terreno, molto probabilmente finalizzato alla stabilità della pavimentazione. • E’ possibile riscontrare in un passo di un antico documento -datato al 1596- una descrizione aderente alle caratteristiche dell’evidenza archeologica riportata alla luce, che ha inoltre restituito materiale ceramico successivo alla seconda metà del XV secolo d.C. LE STRADE NELL’EPOCA MODERNA • • • • • • • • • • circa 1820 anni d.C. - M. J. Brunel mette a punto “lo scudo” per costruire gallerie. circa 1820 anni d.C. - Compare la pavimentazione stradale in asfalto e catrame. circa 1830 anni d.C. - Compare la pavimentazione stradale in macadam. circa 1838 anni d.C. - Viene aperta al traffico la strada dello Spluga, tuttora percorribile. circa 1840 anni d.C. - Compaiono i primi rulli stradali trainati da cavalli. circa 1857 anni d.C. - Iniziano i lavori per il traforo del Frejus. circa 1860 anni d.C. - Compare il rullo compressore a vapore. circa 1863 anni d.C. - Viene inaugurata a Londra la prima metropolitana. circa 1908 anni d.C. - Compare a Cleveland (U.S.A) il primo semaforo. circa 1994 anni d.C. - Viene ultimato il tunnel sotto la Manica COME SI COSTRUISCE UNA STRADA MODERNA Molti pensano che la stabilità di una via sia da attribuirsi allo strato dell’asfalto. Certo ha la sua importanza nell’insieme globale della realizzazione, ma la parte più rilevante dello studio dell’opera è la valutazione del tipo di terreno sul quale la strada stessa verrà tracciata . Sostanzialmente i tipi di terreno si dividono in 4 grandi categorie: argilloso, limoso, sabbioso e ghiaioso. Assorbe acqua, quindi è… instabile impermeabile, drenante, non trattiene l’acqua, quindi…… più stabile. Assorbe acqua, quindi è… instabile impermeabile, drenante, non trattiene l’acqua, quindi…… più stabile. • Una volta accertata la tipologia del terreno, si può procedere con lo scavo che varia dai 20 cm di profondità, per un terreno molto ghiaioso, ad un massimo di 70 cm dal livello di superficie finale per un terreno di tipo argilloso. Una volta effettuato lo scavo, per il terreno argilloso si procede come segue: • stesura sul fondo della striscia di tessuto non tessuto impermeabile che funge da barriera tra il fondo stesso e il riempimento; • si fa un primo strato di sabbiella di circa 20 cm di altezza e si rulla, si comprime bene; poi si stende uno strato di stabilizzato per circa 30 cm di altezza e si comprime a sua volta, infine si stendono 15 cm di asfalto grossolano, e 5 cm di asfalto fine per dare impermeabilità. • Per un fondo ghiaioso, lo scavo è minimo, non necessita neppure dell’uso del foglio di tessuto non tessuto, in quanto è già impermeabile naturalmente, quindi basta scendere di 15/20 cm di escavazione per poi riempire direttamente con 5/10 cm di stabilizzato ben rullato e ricoprire con 10 cm di asfalto suddiviso a sua volta in 8 cm di grossolano, e 2 cm di quello fine. “PALM JUMEIRAH” ESEMPIO DI STRADA MODERNA • Attraverso il corso dello sviluppo storico della società, l’umanità ha creato, negli ultimi anni, una serie di meraviglie. • Questa è una delle opere più bella del mondo realizzata dall’uomo in tempi moderni. • Il meraviglioso arcipelago è stato creato dalle autorità dello stato di Dubai. Si tratta di una parte delle tre isole che sono notoriamente conosciute come la striscia delle isole Palma. Questa è la più piccola fra le tre ma la più bella di tutte ed è un pezzo eccellente di architettura e immaginazione umana. • La ragione è che le opere stradali realizzate, incastonate nella vegetazione e arredate con materiali locali naturali, la fanno assomigliare ad una “palma”. Oggi, un Paese moderno e civile non può prescindere da un sistema stradale efficiente e sicuro! Quante volte ci capita di vedere strade con buche, incroci mal segnalati, alberi pericolosi situati ai bordi delle strade, segnaletica orizzontale pressochè inesistente ecc.; a tutti questi elementi, considerati comunemente causa di incidenti stradali, bisogna aggiungere fenomeni atmosferici come la pioggia, Tutti questi fattori vengono comunemente considerati gli elementi cruciali nella dinamica dell’incidente stradale. Le disposizioni del codice della strada impongono all’utente di adeguare il proprio comportamento di guida alle specifiche condizioni della strada per avere cognizione di causa riguardo al problema degli “incidenti stradali” che oggi si verificano con un’altissima Allo stesso modo il “gestore” della rete viaria è tenuto a mettere in atto con tempestività tutti gli accorgimenti offerti dalle moderne tecniche di servizio per la manutenzione delle strade. Crediamo che quello che manca oggi in Italia sia una vera e propria “cultura della sicurezza stradale”