UN POSTO PER I RAGAZZI 2014.1 2014.15 .15 illustrazione di Andrea Bovaia PROPOSTE DI TEATRO PER LE SCUOLE DELL’INFANZIA “La cosa più importante è che si trasmetta il più possibile la conoscenza. Ogni parola conta. Passate parola.” Michel Serres Teatro delle Briciole |Novita’| IL BAMBINO DELLA LUNA da un’idea di Davide Giordano scritto, diretto e interpretato da Davide Giordano, Federico Brugnone, Daniele Muratore della compagnia l’Organizzazione 2525-2626-27 novembre ore 10 prove aperte (per (per una classe/sezione) classe/sezione) 3-4-5 dicembre ore 10 dai 4 anni Peter è un "bambino della luna", un bambino con una particolare allergia che gli impedisce di esporsi alla luce sole. "Bambini della luna", cosi li chiamano. Tutte le sere, dopo il tramonto, Peter si diverte nel bosco dietro casa. Così, quando i suoi compagni sono a scuola, lui dorme o sta in casa a suonare. Quando loro vanno a dormire, lui passeggia libero tra gli alberi del suo bosco, libero di sognare e creare intorno a se un mondo fantastico. In una notte d'estate, nel bosco, Peter scorge una creatura magica, un gufo. Le loro vite si somigliano: sono due esseri che vivono di notte, sono diversi dal resto del mondo. In una notte d’estate, un bambino della luna e un gufo magico scoprono una delle cose più importanti della vita: l’amicizia. Immaginate di andare a dormire quando sorge il sole, e di svegliarvi la sera alle prime luci della luna, in un mondo notturno, magico, irradiato dalla luce delle stelle e dalle lucciole. Il mondo si mostra da un’altra prospettiva, un sogno ad occhi aperti. La fase di studio e progettazione dello spettacolo è avvenuta in compagnia di un gruppo di bambini: non potevamo infatti inventare cosa passa per la testa dei bambini o limitarci a ricordare cosa noi sognavamo quando avevamo 5 anni, per questo abbiamo deciso di lavorare con due classi di bambini (di 4 e 8 anni) che ci hanno mostrato il mondo straordinario, articolato e a volte sconclusionato dei loro sogni, e ci hanno guidato nella creazione della drammaturgia attraverso i loro racconti un po’ veri e un po’ inventati. Lo spettacolo avrà la struttura narrativa di una fiaba moderna sempre in equilibrio tra realtà e immaginazione: un bambino grazie al suo rapporto di amicizia con una creatura magica riuscirà a vivere delle avventure spericolate, superando le difficoltà che via via incontrerà. Sulla scena si articoleranno animazioni video, attori, oggetti magici e suoni che proveranno a ricreare il viaggio dei protagonisti in un bosco magico. Non esisterà nessuna quarta parete, il giovane pubblico avrà modo di confrontarsi direttamente con i personaggi in scena, a volte rispondendo a semplici domande, altre volte aiutando i protagonisti nelle difficili scelte che troveranno lungo il loro percorso. Con questa nuova produzione il Teatro delle Briciole conferma il sostegno alle compagnie di nuova generazione e prosegue, dopo JOHN TAMMET fa sentire le persone molto così ::-?, rivolto al pubblico delle secondarie e vincitore del Premio Scenario Infanzia 2012, la collaborazione con la compagnia L’Organizzazione. Teatro delle Briciole |Venti anni in giro per il mondo…| CON LA BAMBOLA IN TASCA da Vassilissa la bella di Afanasiev testo Bruno Stori regia Letizia Quintavalla con Flavia Armenzoni 26 e 28 novembre novembre ore 9.30 27 novembre ore 10 dai 3 anni – capienza limitata In venti anni dal 1994, anno del debutto, Con la bambola in tasca ha vissuto e rivissuto in lingue diverse, in paesi diversi, con più di duemila rappresentazioni in Italia, Portogallo, Francia, Inghilterra, Spagna, Canada, ricreando ogni volta il suo nucleo dallo sviluppo imprevedibile: il particolare gioco di relazione che si crea tra una bambina “catturata” tra il pubblico e l’attrice in scena. Per festeggiare questi venti anni ritorna sulla scena avvolgendo gli spettatori nel particolare rituale iniziatico e l’atmosfera unica e irripetibile della messa in scena. Ispirato alla celebre favola russa di Afanasiev "Vassilissa la bella", lo spettacolo che ha segnato la storia del teatro ragazzi, è costituito da una struttura semplicissima: un'unica attrice, un tappeto rosso come un cerchio magico nel quale sviluppare l'azione, un fondale dipinto con lingue di fuoco. Protagoniste dello spettacolo sono la Baba Jaga, una sorta di strega/donna/madre, che muove la bimba alle azioni e la bambola, regalata alla protagonista dalla mamma, una "voce interiore" che non la abbandona mai. Gli altri bambini assistono alla storia vicini, molto vicini alla casa della strega, in uno spazio delimitato dal magico cerchio rosso. Nello spettacolo, pensato appositamente per un numero limitato di spettatori, sono racchiusi tutti gli elementi che hanno contraddistinto in questi anni la poetica del Teatro delle Briciole: l'attenzione per il pubblico e lo spazio scenico, la forte presenza di oggetti di scena semplici, "ancestrali", ma che possono moltiplicarsi grazie all'esercizio della fantasia e dell'immaginazione, la forte relazione tra materia e musica, il teatro come iniziazione. Vassilissa è una bambina che deve lasciare il calore protettivo della casa e deve incontrare il mondo, un mondo che ha le forme rabbrividenti della Baba Jaga, la “vecchia dea selvaggia”. Vassilissa è la storia del passaggio di madre in figlia, da una generazione all’altra, del potere femminile dell’intuito, simbolizzato dalla bambola che Vassilissa tiene sempre dentro la tasca. Teatro Gioco Vita IL CIELO DEGLI ORSI dall’opera di Dolf Verroen & Wolf Erlbruch con Deniz Azhar Azari, Andrea Coppone regia e scene Fabrizio Montecchi sagome Nicoletta Garioni e Federica Ferrari (tratte dai disegni di Wolf Erlbruch) 27 gennaio ore 10 dai 3 anni Il cielo degli orsi, nuovo spettacolo di Teatro Gioco Vita, tratto dall’opera di Dolf Verroen & Wolf Erlbruch, si compone di due storie. La prima ci racconta di un orso che svegliatosi da un lungo letargo si mette a pensare a come sarebbe bello essere un papà e dopo un lungo cercare sembra capire che la soluzione stia in cielo. La seconda ci racconta invece di un orsetto che è molto triste per la morte del nonno e, quando la mamma gli spiega che il nonno era molto stanco ed ora è felice nel cielo degli orsi, parte per il mondo alla sua ricerca. Per entrambi i protagonisti l’infinità del cielo sembra essere l’unico luogo in cui le loro domande possono essere soddisfatte. Ma si accorgono, alla fine del loro cercare, che è sulla terra, vicino a loro, che si trova la risposta. Infatti l’orso della prima storia la trova in una bella orsa che gli compare al fianco e che indovina in un attimo i suoi pensieri: insieme si pensa sempre meglio che da soli e così, all’approssimarsi della primavera, una soluzione la troveranno. Piccolo Orso invece trova la risposta nelle rassicuranti certezze rappresentate dagli affetti familiari: nei genitori che si prendono cura di lui affinché superi il suo dolore e si convinca che la vita è, davvero, il suo più bel cielo. Il cielo degli orsi affronta temi delicati e profondi con leggerezza e tatto e una grande capacità di sintesi. La presenza di animali come protagonisti permette di dosare l’impatto emotivo, che rimane comunque forte perché ci restituisce, con semplice e disarmante chiarezza, le difficoltà che tutti noi incontriamo, a maggior ragione i bambini, quando cerchiamo risposte alle grandi domande della vita. Principio Attivo Teatro HANA’ HANA’ E MOMO’ con Cristina Mileti e Francesca Randazzo idea e regia Cristina Mileti e Francesca Randazzo 2-3 febbraio ore 10 dai 3 anni – capienza limitata Lo spettacolo è liberamente ispirato al libro “Favola d’amore ” di Hermann Hesse, un breve racconto dove l’autore ci illustra l’importanza del concetto di unione, del fare insieme, dell’accogliere l’altro. Lo spettacolo ci mostra il percorso di due protagoniste che, sebbene molto diverse tra loro, trasformeranno l’iniziale rapporto di diffidenza e scontro in una complice amicizia, scegliendo di collaborare insieme divertendosi. Nello spettacolo due bambine, sedute una di fronte all’altra di fronte ad un grande cerchio di sabbia, si ritrovano a giocare escogitando fantasiose invenzioni. Momò però non ha alcuna intenzione di condividere i suoi giochi con l’invadente amica e preferisce dedicarsi ai suoi disegni sulla sabbia. Anche Hanà vorrebbe farlo, ma ostacolata dalla arroganza di Momò, che la costringe in una piccola porzione di spazio, risponde stuzzicandola con le sue creazioni strampalate. Così i pesci giganti disegnati da Momò saranno costretti ad abdicare a favore di un serpente volante creato da Hanà… Le protagoniste mettono in scena il mondo delle relazioni infantili con i suoi noti conflitti (la diversità, lo scontro, il dispetto, la prevaricazione) riconoscibile nella sfida che le due innescano giocando. Una progressiva e coinvolgente sfida tra bambini raccontata attraverso il susseguirsi di micro storie in un racconto ritmato da continue azioni e reazioni dove, farfalle di carta, rebus da risolvere, tesori da scoprire coinvolgeranno le due protagoniste contagiando anche il pubblico. La fine della storia sancirà però non un vincitore, ma un’amicizia; finalmente Hanà e Momò scopriranno quanto sia più importante attingere dallo stimolo reciproco, dalla gioia del fare insieme, piuttosto che superarsi. Lo sviluppo del rapporto tra i personaggi si presenta quindi come un’iniziale rivalità, un allegro scontro-incontro che finisce poi per mutare in complice amicizia, in un susseguirsi di quadri giocati con fantasia e immaginazione. Altro elemento che ci conduce lungo l’intera storia è l’abilità delle protagoniste nel trasformare materiali semplici e naturali, come sabbia, carta, bastoncini di legno o di bambù, in buffi personaggi protagonisti del loro fantasioso gioco a due. Teatro delle Briciole |Nuovi sguardi per un pubblico giovane -1° capitolo capitolo||* POP UP UN FOSSILE FOSSILE DI CARTONE ANIMATO progetto affidato a I Sacchi di Sabbia di Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, con la collaborazione di Giulia Solano con Beatrice Baruffini e Serena Guardone 20 febbraio ore 10 dai 3 anni Animazione, suono e immagine si fondono nell’ultimo capitolo del cantiere produttivo del Teatro delle Briciole Nuovi sguardi per un pubblico giovane. Reinventando il libro animato in forma teatrale, Pop up intreccia le microstorie di un bambino di carta e di una piccola, enigmatica sfera: le evoluzioni evoluzioni ritmiche, cromatiche e sonore del loro rapporto, i loro incontri, le loro specularità, le loro trasformazioni. La scansione cromatica dei diversi cartoon di cui si compone lo spettacolo è un mezzo potente per indagare le emozioni-base e per creare insiemi di associazioni tra sentimenti, forme e colori. La forma delle variazioni sul tema, assecondando musicalmente la ricerca rumoristica, si fa strumento flessibile per un’esplorazione sperimentale dell’immaginario infantile. Le avventure del bambino e della sua piccola palla danno così origine a un gioco simbolico di geometrie e di metamorfosi che tocca aspetti centrali di quell’immaginario: la fantasia, l’invito, la minaccia, il sogno. Due attrici, che sono insieme animatrici, danno vita e voce ai due protagonisti protagonisti di carta, giocando sull’apparizione delle figure e delle forme nel tempo, sugli intrecci di esse con i loro corpi, sul movimento e sull’illusione del movimento, sulla sincronicità tra voci e tra voci e immagini. immagini L’idea della reinvenzione scenica del libro pop up, la sfida di creare un cartone artigianale, una sorta di fossile di cartone animato nell’epoca del 3D, è la preziosa occasione per una riflessione sull’animazione, sulla saturazione e l’invasività delle sue tecniche contemporanee, per intraprendere una direzione più evocativa e meno aggressiva che lasci più spazio all’immaginazione nell’era della dittatura digitale. Ed è, anche, l’occasione per fondere sperimentalmente manipolazione, teatro d’oggetti e suoni, linee di ricerca amate da I Sacchi di Sabbia che ora vengono confrontate con un pubblico infantile. *Convinto dell’importanza di un confronto con esperienze teatrali differenti rispetto all’universo tradizionalmente definito come teatro-ragazzi, il Teatro delle Briciole si propone con questo cantiere di affidare a gruppi della ricerca italiana il compito di creare uno spettacolo per bambini. Dopo Baby don’t cry (Babilonia Teatri, 2010), La Repubblica dei bambini (Teatro Sotterraneo, 2011), con Pop Up. Un fossile di cartone animato (I Sacchi di Sabbia, 2013) si è concluso il 1° CAPITOLO del progetto. Teatro Kismet OperA Teatro Rossini PICCOLI MISTERI ideazione e regia Laurent Dupont con Rossana Farinati 2323-2424-25 febbraio ore 9.30 e 10.45* 10.45* dai 3 anni – capienza limitata Piccoli Misteri, spettacolo prodotto e realizzato dal Teatro Kismet OperA in collaborazione del Théatre Athénor di St. Nazaire (Francia), vincitore dell’edizione 2001 del premio Stregagatto, è incentrato sull’avventura della preparazione del pane, messo al centro di un percorso simbolico che rappresenta lo scorrere dei giorni nel rinnovarsi di un rito quotidiano assai denso di tradizione e di memoria. Con elementi semplici come il grano, della farina, dei teli bianchi, dei cocci, un’attrice riprende la memoria del fare il pane, così come gliel’hanno raccontata le donne dei nostri paesi di Puglia, e la restituisce attraverso gesti di una ritualità quotidiana e nello stesso tempo gesti che evocano lo scorrere della vita tra nascita, festa, morte. “Piccoli misteri è un luogo, una memoria, un incontro. Ogni volta che preparo la scena ritrovo il piacere di ricreare il luogo. Stendo la tela bianca che è fondale e tappeto. Essa definisce lo spazio dell’incontro e la mia presenza come attrice in rapporto al pubblico. Sistemo gli oggetti, dispongo il grano al centro. Creo un luogo dove incontrare i piccoli e gli adulti che li accompagnano. Sono già in scena quando loro entrano. Colgo i loro sguardi a volte sorpresi, a volte impauriti, a volte sorridenti come se conoscessero già. Attesa e curiosità. Il loro ascolto mi costringe a una precisione estrema e a una grande apertura. Mi invita a trovare una qualità particolare nei gesti, nella voce, una qualità che io percepisco nei loro gesti quando, alla fine dello spettacolo, si avvicinano per toccare il grano. Le loro mani prendono qualche chicco, lo lasciano cadere, lo lanciano o lo avvolgono in un fazzolettino o nella carta di una caramella. Imparo dai loro gesti ancora imprecisi il modo di toccare per scoprire, per conoscere. Imparo dal ritmo dei loro movimenti, dalle pause per osservare qualche chicco di grano rimasto incollato alla mano. Cerco di ritrovare all’interno della partitura dello spettacolo, questo stupore, quello di incontrare un “piccolo mistero”. La ricerca di questa qualità di essere in scena come attrice e la relazione con i piccoli sono le due direzioni che mi guidano nel lavoro in Piccoli misteri. I bambini così piccoli non chiedono una narrazione: essi si offrono con un’apertura straordinaria per partecipare a un flusso e stabilire una relazione con qualcuno o qualcosa.” Rossana Farinati *lo spettacolo ha una durata di circa 30 m educatori|| |“Piccoli misteri” >Laboratorio per genitori ed educatori NEL LUOGO DELL'ORIGINE con Rossana Farinati 23 -24 febbraio ore 17 (durata 2h 2h e 30 m) Il luogo che abitano i piccoli è il luogo dell'origine. Da lì siamo partiti tutti per andare ad esplorare la vita. E' un luogo di nascita al mondo. Il bambino piccolo costruisce il suo 'essere' attraverso la relazione con le persone a lui vicine e nell'incontro con le cose del mondo. Al di là dell'apparente fragilità, lui porta qualcosa di speciale che mostra le nostre radici. Il bambino piccolo impara in modo organico attraverso il suo corpo e i sensi, attraverso il movimento conquista quei gesti che presto diventeranno abituali, ma che ancora sono carichi del desiderio di afferrare, di raggiungere, di conoscere. C'è il ritmo della crescita e della trasformazione repentina. Il laboratorio teatrale propone ai genitori e alle educatrici ed educatori di far ritorno a quel modo organico di fare esperienza: attraverso il movimento, affinare la percezione di sé e rimettere in gioco l'abitudine dei gesti per scoprire, forse, altre possibilità. Per “conoscere quel luogo”, quel “punto di partenza” con una consapevolezza diversa, dove incontrare le parole e comporre inattese immagini. Per lasciar emergere piccole storie che raccontano del nascere e avvicinarle alle narrazioni dei miti dell'origine dove le cose cominciano a distinguersi una dall'altra, “vengono alla luce” e prendono un nome. Il ritmo della creazione è il ritmo del nascere e del “dare il nome” alle cose, così come il bambino piccolo fa incontrando il mondo e creandolo. Costo del del laboratorio: 10 € Accademia Perduta Romagna Teatri LA CICALA E LA FORMICA di Claudio Casadio e Giampiero Pizzol con Maurizio Casali, Mariolina Coppola, Alessandra Tomassini regia Claudio Casadio 2424-25 marzo ore 10 dai 3 anni Questi due piccoli animali, simbolo dell'ozio e del lavoro sono tra i più famosi al mondo grazie anche alla popolare favola di La Fontaine. Mentre nel racconto del narratore francese queste due figure sono rigidamente contrapposte per celebrare la virtù di una previdente e laboriosa saggezza condannando il suo opposto, nel mondo del teatro avviene qualcosa di più. Tra le due amiche – avversarie si snoda il filo di una avventurosa storia, comica e saggia, antica e moderna, piena di incontri e scontri , di sorprese e paure sul filo dei versi e delle rime con cui è scritto il testo . Cicala e formica diventano veri e propri personaggi prendendo corpo e acquistando una personalità quasi umana. La cicala non è soltanto una oziosa perditempo , ma ha un autentico talento artistico ed è in grado di farci volare sulle ali della fantasia con la sua straordinaria voce: una giovane cantante che tiene concerti sui prati e sulle spiagge della Riviera! Mentre la formica, che ha una mentalità più realistica, si occupa del posto di lavoro, della casa e delle piccole gioie e dolori del quotidiano. Da questa diversità di visioni emerge un modo differente di affrontare ogni piccolo e grande problema e quindi un diverso modo di parlare e agire. La dinamica del teatro non vive solo di questo contrasto fra il sogno e la realtà, infatti tra le due protagoniste si insinua una terzo personaggio: il Calabrone. Si tratta di un impresario, un affarista senza scrupoli che ben rappresenta le facili tentazioni del mercato e del successo di cui vediamo oggi esempi frequentissimi. E' proprio lui a sfruttare e illudere la Cicala per poi abbandonarla squattrinata e sola al gelo dell'inverno. Il mito della facile ricchezza e della perpetua spensieratezza si infrange contro il mondo reale. A questo punto tutto il peso della storia poggerà su una formica! Questa piccola creatura dovrà scegliere se chiudere la porta alla sfortunata compagna o tentare di salvarla a rischio della propria vita entrando anch' essa nel pericoloso mondo dell' arte. Dunque il racconto di una amicizia perduta e riconquistata che, come tutte le avventure, mette alla prova attori e spettatori per tracciare una parabola moderna e condurre all’epilogo questa piccola e grande storia senza fine. In questo spettacolo la parte musicale è molto importante e l’uso di canzoni dà vita ad un vero e proprio varietà favolistico. Le scene fantasmagoriche di Maurizio Bercini creano siparietti incantati per l’esibizione della cicala, in un continuo gioco di sorpresa e di magia. Teatrodistinto|Novita’| VERSO CASA di Teatrodistinto con Alessandro Nosotti 9-10 aprile ore 10 dai 3 anni Dopo il grande successo di Pecora nera e Il gioco del lupo, Teatrodistinto presenta il nuovo spettacolo Verso casa. La casa e le sue sfumature. La casa dove siamo cresciuti, conserviamo i ricordi, dove possiamo rifugiarci quando il mondo fuori fa paura. Un luogo che lasciamo dietro di noi per conoscere la vita, e dove torniamo per non essere mai soli. Un insieme di momenti, atmosfere e sapori. E poi la casa che portiamo dentro, cresce in noi, è fatta di persone e istanti che ci rendono ciò che siamo. Il lavoro proposto è il racconto silenzioso di un uomo nel suo piccolo mondo. Lo porta sempre con sé. E' fatto di confini che nessuno può oltrepassare e di porte che aspettano di essere aperte all'esterno per conoscere l'emozione. Un gioco fatto di suggestioni, luci, immagini. Nel loro semplice dipanarsi offrono un viaggio allo spettatore, un sentiero in cui ciascuno può ritrovare tappe vissute, in ogni età della vita. L'ironia e l'incanto, la leggerezza e il gioco si incontrano con semplicità, in una danza di oggetti e movimenti. L'elemento sonoro dialoga con l'attore in scena, diviene personaggio in quanto portatore di contenuti e sensazioni, così come lo spartito visivo che ne scandisce il percorso. Verso casa è un lavoro che non utilizza la parola come strumento di comunicazione privilegiato. La vicenda è narrata attraverso un espressivo ed attento lavoro corporeo dell'attore, che crea un viaggio visivo utilizzando gli oggetti, la musica e la luce in scena come compagni preziosi nel racconto di un viaggio di crescita e conoscenza. L'oggetto assume un ruolo fondante sia in termini narrativi, divenendo personaggio del dipanarsi della vicenda, sia per il valore simbolico di cui è portatore. All'interno della narrazione sono presenti oggetti con caratteristiche differenti che rappresentano emozioni, essenze diverse e opposte tra di loro, e consentendo una chiarezza del messaggio adatta anche alla giovanissima età. Il senso, l'interpretazione del racconto si presta a livelli differenti di complessità nella sua lettura, consentendo a età diverse di trovare un proprio significato compiuto alla vicenda, Lo spettacolo è seguito da una conversazione tra gli attori e il giovane pubblico, uno scambio di pensieri, riflessioni, critiche e approfondimenti INFORMAZIONI PRENOTAZIONI> Le prenotazioni si svolgeranno con le seguenti modalità: Schede di prenotazione> prenotazione prima dell’inizio di ciascun incontro di presentazione, a partire dalle ore 17, 17 potrete ritirare le SCHEDE numerate su cui sarà possibile esprimere le vostre scelte. Le SCHEDE, nel caso in cui non possiate partecipare agli incontri di presentazione, si potranno comunque ritirare a teatro, entro giovedì 9 ottobre, ottobre nei seguenti orari: dalle ore 10.30 alle 14.30 – escluso sabato 4 e domenica 5 ottobre. Il numero sulla scheda indicherà e garantirà la vostra posizione e priorità nelle prenotazioni che, comunque, non verranno inserite prima del 9 ottobre (ad esempio: la scheda n. 3 rimarrà sempre in terza posizione anche se fosse consegnata l’ultimo giorno disponibile). Avrete quindi, come sempre, l’occasione di consultarvi e di decidere con calma quali scelte indicare. Come nostra consolidata abitudine, garantiremo ad ogni insegnante la possibilità di rappresentare eventualmente la propria scuola, ritirando le schede anche per le colleghe. Ogni classe o sezione avrà, di conseguenza, una propria scheda su cui indicare le prenotazioni. Vi invitiamo a specificare chiaramente i vostri recapiti sulla scheda per permetterci di contattarvi nel caso non ci fossero posti disponibili per uno spettacolo da voi scelto e cambiare, eventualmente, la prenotazione. Prenotazioni fino al 9 ottobre> le schede compilate possono essere consegnate mantenendo la priorità acquisita: acquisita -al termine dell’incontro di presentazione -entro giovedì 9 ottobre in teatro dalle ore 10.30 alle 14.30 -entro giovedì 9 ottobre via e-mail ([email protected] oppure a [email protected]) previa comunicazione comunicazione all’ufficio al n. 0521/ 989430 992044. Prenotazioni dal 21 ottobre ad aprile 2015> 2015> non sarà più necessario prenotare tramite la scheda, ma come di consueto, presso gli uffici negli orari di biglietteria: dal martedì al venerdì dalle ore 10.30 alle 14.30, giovedì dalle 10.30 alle 17 o telefonicamente al numero 0521/989430 992044. BIGLIETTI 5€ scuole dell’infanzia e primarie 6€ scuole secondarie di primo e secondo grado 3€ anteprime 1 € prove aperte PROMOZIONI Le classi che prenoteranno più di due spettacoli, avranno una riduzione pari ad 1€ sul prezzo del biglietto di ciascun spettacolo. Scuole dell’infanzia e primarie: 12€ 12€ x 3 spettacoli (anziché 15€) Scuole secondarie di primo e secondo grado 15€ 15€ x 3 spettacoli (anzichè 18€) Weekend al Parco per le scuole Le classi che assisteranno agli spettacoli della rassegna Weekend al Parco potranno usufruire del biglietto ridotto a 5€. Gli insegnanti entreranno gratuitamente. La rassegna è consultabile su www.solaresdellearti.it/teatrodellebriciole MODALITA’ DI PAGAMENTO Vi chiediamo gentilmente di provvedere al pagamento del 50% della quota totale dei biglietti entro e non oltre 20 giorni dalla rappresentazione prescelta. Il giorno dello spettacolo si provvederà al saldo. Le eventuali disdette dovranno pervenire entro 20 giorni dalla data dello spettacolo. Oltre tale termine la Direzione del Teatro tratterrà la somma versata dei biglietti. I pagamenti si potranno effettuare presso gli uffici del Teatro al Parco, tramite bonifico bancario sul conto corrente presso Cariparma Crédit Agricole, sede di Parma, intestato a Solares Fondazione delle Arti c/prevendite, specificando obbligatoriamente quanto segue: CODICE IBAN IT18A0623012700000036542912 NOME DELLA SCUOLA E CLASSE TITOLO E DATA DELLO SPETTACOLO (per esigenze della banca siete pregati di indicare in modo abbreviato, ma comprensibile, il titolo dello spettacolo prenotato) COME SI ACCEDE A TEATRO Si ricorda che l’ingresso al Parco Ducale non è consentito ai pullman e che gli ingressi pedonali più vicini sono: Via Pasini e V.le Piacenza (retro Star Hotel du Parc). Per favorire un corretto approccio al teatro, si invitano le classi ad arrivare almeno 20 minuti prima dell’inizio dello spettacolo. Le classi che arriveranno a spettacolo iniziato non potranno accedere alla rappresentazione. In questo caso la Direzione del Teatro tratterrà la somma versata dei biglietti. MATERIALE INFORMATIVO Presso gli uffici del Teatro al Parco è disponibile il materiale informativo sugli spettacoli: testo, rassegna stampa, schede per insegnanti. Il programma della rassegna è consultabile sul sito www.solaresdellearti.it/teatrodellebriciole. Teatro delle Briciole Parco Parco Ducale, 1 43125 Parma Biglietteria>dal martedì al venerdì dalle ore 10.30 alle 14.30, giovedì dalle 10.30 alle 17 0521/989430 992044 www.solaresdellearti.it/teatrodellebriciole [email protected] / [email protected]