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PROGRAMMA ANATOMIA ARTI
AVVERTENZE GENERALI:
- Preparare solo le strutture muscolari;i rami vascolari:(arteriosi
e venosi) e nervosi di cui si ? trattato a lezione.
- Si consiglia l'uso frequente di un atlante di anatomia
umana.
- Per quanto rignaida lo studio dei vari muscoli trattati
? necessario sapere per ciascuno: a) la propria origine ed
inserzione ossea (senza
particolari dettagli sulla zona ossea);
b) il tipo di movimento prodotto; c) vascolarizzazione ed
innervazione.
- Conoscere le radici nervose dei vari nervi trattati cd in
generale anche la loro zona di innervazione cutanea.
ARTO INFERIORE
FASCE
superficiale e profonda
COMPARTIMENTl MUSCOLARI COSCIA E GAMBA
PRINCIPALI MOVIMENTI POSSIBILI
REGIONE GLUTEA
muscoli glutei, otturatore interno, gemelli, piriforme;
glutei inferiore e superiore
nervi
COSCIA
muscoli iliopsoas, tensore fascia lata, sartorio, quadricipite,
pettineo, adduttori1 gracile, seinitendinoso, semimembranoso,
bicipite femorale; triangolo e guaina femorale (limiti e contenuto);
lacuna dei vasi e dei muscoli; canale degli adduttori (limiti e
contenuto); fossa poplitea (limiti e contenuto)
GAMBA
muscoli tibiale anteriore ed estensori, peronei, gastrocnemio,
soleo, flessori, tibiale posteriore;
LINFONODI INGUINALI
superficiali e profondi;
aree di drenaggio linfatico (da e per)
SISTEMA VASCOLARE
art. otturatoria, femorale, poplitea, tibiale anteriore e
posteriore, pedidea (con i
rami descritti nei lucidi);
venesuperficiali (safene) e profonde, con
particolare riguardo alla loro
comunicazione di flusso;
localizzazione dei principali polsi vascolari
dell'arto (femorale, poputeo, pedideo e tibiale posteriore);
principali anastomosi vascolari (dessritte nei lucidi);
Sistema Nervoso
Nervi glutei, femorale, otturatorio, sciatico, tibiale e peroneo
(con i rami descritti nei lucidi, le radici spinali e le aree di
innervazione cutanea);
disposizione dei dermatomeri (generalitˆ)
PRINCIPI GENERALI DI MIOLOGIA
1. La maggioranza dei muscoli si estende da un osso all'altro ed
incrocia almeno una articolazione.
.2. I punti di connessione muscolo-osso sono chiamati Origine
(attacco all'osso pi? stazionario) ed Inserzione (attacco all'osso
che ha maggior movimento); la porzione pi? ampia del muscolo ? detta
Ventre.
3. I muscoli si comportano come membri di un gruppo che compie
movimenti specifici (muscoli Sinergici), mentre i muscoli che
compiono movimenti opposti tra di loro sono detti Antagonisti.
4. I muscoli hanno una grande varietˆ di forme:
Pennati (unipennati, bipennati, multipennati)
Paralleli
Convergenti
Circolari
5. Quando un muscolo si contrae di solito applica una Forza a delle
Leve
(come le ossa) che di conseguenza si muovono. Le articolazioni
funzionano da
Fulcro.
6. In base al tipo le contrazioni muscolari vengono dette:
Isometriche:
la lunghezza dei muscoli non cambia, mentre ne
aumenta la tensione (es.: muscoli posturali);
Isotoniche: la tensione dei muscoli ? costante mentre cambia la loro
lunghezza (es.: movimenti delle braccia).
La maggior parte delle contrazioni muscolari risulta dalla
combinazione di entrambi i tipi.
7. Le fibre muscolari possono dividersi in due gruppi:
FIBRE A CONTRAZIONE LENTA: metabolismo aerobio, ben vascolarizzati,
grandi quantitˆ di mioglobina. Si contraggono pi? lentamente ma sono
pi? resistenti alla fatica;
FIBREA CONTRAZIONE RAPIDA: metabolismo anaerobio, meno
vascolarizzati, grandi quantitˆ di glicogeno. Si contraggono pi?
rapidamente ma non sono resistenti alla fatica.
La maggioranza dei muscoli umani ? composta da entrambe le fibre con
differente proporzione tra i due tipi: i muscoli posturali hanno pi?
fibre lente mentre i muscoli degli arti superiori hanno pi? fibre
rapide.
FASCE
FASCIA SUP£RFICIALE
E' uno strato di connettivo lasso che si trova sotto la cute e
contiene tessuto adiposo ed una rete di arterie e vene superficiali,
linfatici e nervi sensitivi (cutanei). Lo spessore del tessuto
adiposo pu˜ variare considerevolmente da regione a regione (es.:
regione glutea vs. dorso della mano).
FASCIA PROFONDA
E' sotto la fascia superficiale e consiste di uno strato di tessuto
connettivo denso. Ha uno spessore limitato a livello del torace e
dell'addome che diventa per˜ pi? spesso a livello degli arti e del
collo.
A livello del polso e della caviglia forma uno spesso strato
(retinacula) che mantiene i tendini in posizione. Questa fascia,
inoltre, fornisce un attacco per i setti intermuscolari che separano
i muscoli in compartimenti.
ARTO INFERIORE
Funzioni:
Locomozione
Sopportare il peso del corpo
Mantenere l'equilibno
Divisibile: Anca (Ilio, Ischio e Pube)
Coscia (Femore)
Gamba (Tibia e Fibula)
Piede (Tarso, Metatarso e Falangi)
I COMPARTIMENTI MUSCOLARI DELL'ARTO
INFERIORE
L'arto inferiore ? coperto dalla cute, dalla fascia superficiale con
nervi e vasi, e da una spessa fascia profonda detta "Fascia Lata". I
setti intermuscolari separano i muscoli in precisi
compartimenti.Ciascun compartimento contiene muscoli con una comune
azione ed, in genere, un comune fascio
neurovascolare.
COSCIA: 3compartimenti
Anteriore
Posteriore
Mediale
GAMBA: 3compartimenti
Anteriore
Posteriore
Laterale
PIEDE: 2 compartimenti
Dorsale
PIantare
ORIGINI ED INSERZIONI DEI MUSCOLI NEI VARI
COMPARTIMENTI
REGIONE GLUTEA
Comprende mm. che hanno origine a vari livelli nell'ileo e si
inseriscono a vari livelli nella parte prossimale del femore.
COSCIA
COMP. ANTERIORE: comprende muscoli che hanno origine sia a livello
del femore (i tre mm. vasti) che pi? rostrale -ileo o vertebre
lombari- (mm. ileopsoas, sartono, tensore della fascia lata, retto).
L'ileopsoas si inserisce nella porzione prossimale del femore, tutti
i muscoli del quadricipite convergono in un unico tendine che
contiene la patella e si inserisce sulla tibia, il sartorio nella
porzione mediale della testa della tibia, il tensore nel tratto
ileo-tibiale (che si inserisce poi lateralmente nella testa della
tibia).
COMP. MEDIALE: comprende muscoli che banno tutti una origine
ischio-pubica e che si inseriscono tutti a vari livelli della
superficie posteriore del femore con l'eccezione del m. gracile che
termina nella porzione mediale della testa della tibia.
COMP. POSTERIORE: comprende muscoli che hanno tutti una comune
origine nella tuberositˆ ischiatica ed una inserzione nella porzione
mediale-posteriore della testa della tibia (mm. semitendinoso e
semimembranoso) o lateralmente nella testa della fibula (m. bicipite
femorale).
GAMBA
COMP. ANTERIORE: comprende mm. che hanno una origine nella testa
della tibia o nella porzione prossimale della fibula e si
inseriscono nelle ossa del piede.
COMP. LATERALE: comprende mm. che hanno una origine a vario livello
nella fibula e si inseriscono nelle ossa del piede.
COMP. POSTERIORE: comprende mm. che hanno una origine nei condili
del femore (m. gastrocnemio) o a vari livelli della tibia e fibula
(m. soleo, tibiale posteriore, flessore lungo) e una inserzione
nelle ossa del piede.
MUSCOLI DELLA REGIONE GLUTEA
GRANDE GLUTEO: estende la coscia (n.. gluteo inf.)
GLUTE MEDIO E MINIMO: abducono e ruotano medialmente la coscia (n.
gluteo sup.)
PIRIFORME, OTTURATORE INT., GEMELLI: ruotano lateralment? la coscia
estesa e la abducono quando ? flessa.
MUSCOLI DELLA COSCIA
Organizzati in tre grandi gruppi:
ANTERIORE (iliopsoas, tensor fasciae latae, sartorio e quadricipite)
MEDIALE (pettineo, gracile e gli adduttori grande, breve e lungo)
POSTERIORE (sernitendinoso, semimembranoso e bicipite femorale)
Questi gruppi sono separati. tra loro da tre setti fasciali
intermuscolari che derivano dalla Fascia Lata.
Gruppo Anteriore
ILIOPSOAS: ? il pi? forte flessore della coscia sull'anca. Agisce
anche nella flessione del tronco(n. Femorale e nn. Lombari).
TENSOR FASCIAE LATAE: abduce, ruota medialmente e flette la coscia.
Tende la fascia lata (n. Gluteo Sup.).
SARTORIO: Flette e ruota lateralmente la coscia all' anca e flette
la gamba al ginocchio (n. Femorale).
QUADRICIPITE: estende la gamba. Il retto aiuta l'iliopsoas a
flettere la coscia (n. Femorale).
Gruppo Mediale
PETTINEO: adduce e flette la coscia (n. femorale)
ADDUTTORI (LUNGO, BREVE E GRANDE) E GRACILE: adduttori della coscia
(n.
otturatorio)
Gruppo Posteriore
SEMITENDINOSO E SEMIMEMBRANOSO: estendono la coscia, flettono la
gamba e la ruotano medialmente (n. tibiale).
BICIPITE FEMORALE: flette la gamba e la ruota lateralmente (n.
tibiale e n. peroneo comune)
FASCE DELLA COSCIA
FASCIA SUPERFICIALE: sotto il derma, con tessuto connettivo lasso.
Vi passano nervi cutanei e vasi (vene grande e piccola safena)
FASCIA PROFONDA: ? detta Fascia Lata, con tessuto connettivo denso.
Avvolge come una calzamaglia i muscoli della coscia. Inizia alla
radice della coscia ed ? molto spessa lateralmente dove forma il
Tratto iliotibiale che finisce nel condilo laterale della tibia.
Questo tratto include il muscolo tensore della fascia lata.
In alto presenta una apertura dove la grande vena safena passa
nella vena femorale. Il margine mediale di questa apertura ? liscio
e smusso, mentre i bordi superiore laterale e inferiore sono un
margine a falce (margine falciforme). Questo margine ? unito a
quello mediale da un tessuto fibroadiposo detto Fascia Cribriforme.
TRIANGOLO FEMORALE (DI SCARPA)
Appare come una depressione nel terzo medio della coscia al di
sotto del
legamento inguinale quando la coscia ? flessa
attivamente sull'anca.
Contiene: i vasi femorali (arteria e vena) ed il nervo femorale
con le sue branche.
E' delimitato:
á
medialmente dal m. adduttore lungo;
á
superiormente dal ligamento inguinale;
á
iateralmente dal m. sartorio;
á
posteriormente dai mm. adduttore lungo, pettineo e iliopsoas.
E' coperto superiormente dalla fascia lata che include la fascia
cribrosa.
I vasi femorali ed il nervo femorale arrivano nel triangolo femorale
attraverso due vie distinte: la Lacuna dei Muscoli (che contiene il
nervo femorale) e la Lacuna dei Vasi (che contiene i vasi femorali)
(vedi schema nelle pagine successive). La lacuna dei muscoli non ?
niente altro che il muscolo iliaco con la sua fascia (iliaca) sotto
la quale si trova il nervo femorale. La lacuna dei vasi ? lo spazio
pi? antero-mediale rispetto allˆ lacuna dei muscoli e comprende la
Guaina Femorale nel cui interno troviamo i vasi femorali.
LA GUAINA FEMORALE
Le parti prossimali dei vasi femorali vengono fasciate da una fascia
a forma di imbuto detta Guaina Femorale (che NON include il nervo
femorale).
Questa guaina ? un prolungamento inferiore delle fasce dell'addome
(la fascia trasversale anteriormente e quella iliaca posteriormente)
ed ? coperta superiormente dalla fascia lata.
La guaina femorale presenta due setti che la suddividono in tre
compartimenti:
laterale, con l'art. femorale; intermedio, con la vena femorale;
mediale, uno spazio con qualche linfonodo detto CANALE FEMORALE.
Il Canale Femorale ha una sua apertura addominale detta ANELLO
FEMORALE ed una pi? distale a livello dello sbocco della
safena.L'anello femorale ? largo circa 1 cm ed ? chiuso da grasso
extraperitoneale. E' un'area di debolezza della parete addominale
anteriore: parti di piccolo intestino possono entrare all'interno
provocando una ernia femorale.
CANALE DEGLI ADDUTTORI (o DI HUN'IER)
E' un tunnel fasciale che provvede un passaggio intermuscolare
attraverso cui i vasi femorali passano nella fossa poplitea
diventando vasi poplitei.
Inizia dove il m. sartorio passa sopra al m. adduttore lungo e
finisce come iato
adduttorio nel tendine del m. grande adduttore. E' delimitato:
anteriormente dal m. sartorio
posteromedialmente dai mm. adduttore lungo e grande
lateralmente dal m. vasto mediale
Contiene i vasi femorali ed il nervo safeno
FOSSA POPLITEA
E' uno spazio a forma di losanga dietro al ginocchio. Contiene i
principali vasi e nervi che passano tra la coscia ed i compartimenti
posteriore e laterale della gamba. Vi si pu˜ riconoscere un tetto, 4
pareti ed un pavimento.
Tetto: posteriore, ? formato dalle fasce superficiale e profonda.
Nella fascia superficiale troviamo il nervo cutaneo della coscia che
si continua nella gamba e la piccola vena safena che perfora la
fascia profonda e si getta nella vena poplitea.
Pavimento: anteriore, ? formato dalla superficie poplitea del
femore, da un ligamento (lig. popliteo obliquo) e da una spessa
fascia fibrosa.
Pareti: circondano tutta la fossa. Le pareti superiori sono formate
dai tendini divergenti del m. semimembranoso e semitendinoso
(medialmente) e del m. bicipite femorale (lateralmente). Le pareti
inferiori sono formate dai capi laterale e mediale del m.
gastrocnemio.
CONTENUTO: i principali
comprendono l'arteria e
del nervo
sciatico: il n. peroneo
sono responsabili della
gamba e del piede.
componenti (immersi in tessuto adiposo)
la vena poplitea.e le due branche terminali
comune ed il n. tibiale. Quesficomponenti
vascolarizzazione e della innervazione della
MUSCOLI DELLA GAMBA
La gamba in tre compartimenfi:
Anteriore (estensore, inversione)
Laterale (eversione)
Posteriore (flessore)
Gruppo Anteriore
TIBIALE ANTERIoRE: estensione dorsale ed inversione del piede (n.
peroneo
profondo)
ESTENSORE LUNGO DELLE DITA E DELL'ALLUCE (n. peroneo profondo)
Gruppo Laterale
PERONEO (FIBULARE) LUNGO E BREVE: eversione del piede (n. peroneo
superficiale)
Gruppo Posteriore
divisibile in due gruppi tutti innervati dal n. tibiale:
SUPERFICIALE:
GASTROCNEMIO
SOLEO
flessione plantare del piede
PROFONDO:
FLESSORE LUNGO DELLE DITA E DELL'ALLUCE
TIBIALE POSTERIORE
SISTEMA VASCOLARE DELL'ARTO INFERIORE
VISIONE GENERALE
Le ARTERIE GLUTEE SUPERIORI ED INFERIORI (rami della iliaca interna)
vascolarizzano la regione glutea. Un altro ramo della arteria iliaca
interna, ARTERIA OTTURATORIA, contribuisce a vascolarizzare il
compartimento mediale della coscia. Il principale vaso arterioso che
vascolarizza tutto l'arto inferiore ?, per˜, una continuazione
dell'arteria iliaca esterna: l'ARTERIA FEMORALE. Poco dopo il
triangolo femorale, l'arteria femorale dˆ un grosso ramo
collaterale, L'ARTERIA FEMORALE PROFONDA, che con i suoi rami
perforanti si porta nel compartimento posteriore della coscia.
L'arteria femorale attraversa e vascolarizza tutto il compartimento
anteriore e mediale della coscia per poi passare postenormente
dietro il ginocchio nella fossa poplitea, dove diventa arteria
poplitea. Abbandonata questa fossa si divide in una arteria tibiale
anteriore (che passa nel compartimento anteriore della gamba e
continua sul dorso del piede come arteria pedidia) ed in una arteria
tibiale posteriore (che attraversa il compartimento posteriore della
gamba per poi dividersi nelle arterie plantari mediali e laterali
che vascolarizzano la zona plantare). L'arteria tibiale posteriore
dˆ un ramo, arteria peroneale, che si occupa della vascolarizzazione
del compartimento laterale della gamba.
Abbiamo delle importanti reti anastomofiche a livello del collo del
femore, del ginocchio, della caviglia e tra il compartimento dorsale
e plantare del piede.
Esistono due sistemi venosi anastomizzati tra di loro: un sistema
superficiale (vena grande e piccola safena) ed uno profondo che
segue il decorso delle arterie. Il sistema superficiale confluisce
nel sistema profondo. La vena
femorale si continua come vena iliaca esterna. Le vene glutee
accompagnano e confluiscono nella vena iliaca interna.
SISTEMA ARTERIOSO
ARTERIA OTTURATORIA
E' un ramo dell'arteria iliaca interna. Attraversa il canale
otturatorio dividendosi in un ramo anteriore ed uno posteriore. Il
ramo anteriore contribuisce alla vascolarizzazione dei muscoli
adduttori.
ARTERIA FEMORALE
E' la continuazione della art. iliaca esterna. Passa nella coscia
sotto il ligamento inguinale attraverso la "lacuna dei vasi" e si
ritrova nel triangolo femorale dove ? laterale alla vena femorale.
Al di. sotto del ligamento inguinale dˆ i seguenti rami:
art. epigastrica superficiale: mediale, si anastomizza con i rami
dell'art.
epigastrica inferiore;
art.circonflessa superficiale: laterale, si anastomizza con la
circonflessa iliaca profonda;
art. pudende esterne superficiale e profonda: mediali, si
anastomizzano con l'art. pudenda interna.
Nel triangolo femorale l'art. femorale dˆ origine nella sua parte.
laterale alla arteria femorale profonda, che ? la principale arteria
della coscia. Quest'ultima corre lateralmente alla arteria femorale,
poi passa posteriormente discendendo dietro al muscolo adduttore
lungo. E' il pi? impottante affluente ai muscoli adduttori,
estensori e flessori. Dˆ i seguenti rami:
art. circonflessa laterale
art. circonflessa mediale: che vascolarizza la testa del femore;
art. perforanti: sono tre e perforano l'inserzione del grande
adduttore per raggiungere la regione posteriore della coscia.
L'arteria femorale prima di passare posteriormente attraverso il
canale e lo iato degli adduttori e diventare arteria poplitea,
lascia un ramo che rimane anteriore: l'arteria discendente (o
suprema) del ginocchio, che successivamente si divide in un ramo
articolare ed uno safeno.
ARTERIA POPLITEA
Percorre la fossa poplitea per poi dividersi in un ramo che passa
anteriormente (art.. tibiale anteriore) ed uno che rimane posteriore
(art tibiale posteriore). Nella fossa poplitea dˆ degli importanti
rami che formano un plesso anastomotico attorno al ginocchio. I rami
principali sono:
art. articolare superiore laterale e mediale: girano sopra i condili
articolari del femore e si portano anteriormente dove si
anastomizzano. L'art. mediale si anastomizza anche con l'art.
discendente del ginocchio;
art. articolare inferiore laterale e mediale: come quelle superiori
si portano anteriormente dopo aver girato attorno ai condili della
tibia. Si anastomizza inoltre con l'art. ricorrente tibiale
anteriore e l'art. discendente del ginocchio.
ARTERIA TIBIALE ANTERIORE
Origina dall'art. poplitea al margine inferiore del cavo popliteo,
attraversa la parte alta della membrana interossea tra tibia e
fibula e si porta anteriormente. Scende gi? nella gamba prima
davanti alla membrana interossea per poi spostarsi pi? medialmente
sopra la tibia nella parte inferiore della gamba.Si continua sopra
il dorso del piede come art. dorsale del piede o pedidea. I. suoi
rami principali sono:
art. ricorrente tibiale posteriore ed anteriore:
originano prima (la posteriore) o dopo (l'anteriore) dei passaggio
dell'art. tibialeanteriore attraverso la membrana interossea. Come
indicato dal nome entrambe risalgono anastomizzandosi con la rete
vascolare attorno al ginocchio;
art. malleolare anteriore mediale e laterale: originano a livello
della caviglia distribuendosi attorno all'articolazione ed
anastomizzandosi con i rami della art. tibiale posteriore. Si forma
cos“ un plesso attorno alla caviglia.
ARTERIA PEDIDEA
Segue il lato tibiale del dorso del piede e si dirige nel primo
spazio intermetatarsale dove termina come art. metatarsale dorsale
1¡. I suoi rami principali sono:
art. tarsale mediale e laterale: il ramo laterale si
anastomizza con l'art. arcuata;
art. arcuata: si dirige lateralmente sopra le ossa
metatarsali formando un arco da cui nascono le altre arterie
metatarsali dorsali (2¡, 3¡ e 4¡). Ciascuna di queste arterie ha dei
rami perforanti che si dirigono verso la pianta del piede;
art. plantare profonda: origina pi? distalmente dalla art.
arcuata. E' un ramo perforante che si dirige nella pianta del piede.
ARTERIA TIBIALE POSTERIORE
E' la diretta continuazione dell'arteria poplitea. Scende
posteriormente nella gamba e si porta dietro il malleolo mediale
dando origine alle arierie plantari mediale e laterale. Il suo ramo
principale ? 1' art. peroneale (o peroniera). Questo ramo origina
pi? in basso della fossa poplitea e si dirige obliquamente verso la
fibula e scende nella gamba. A livello della caviglia dˆ rami
malleolari laterali. L'arteria peroneale ? il principale vaso del
compartimento laterale della gamba.
I suoi rami terminali sono le arterie plantari mediale e laterale
situate nella pianta del piede. Quella laterale dˆ una arcata
plantare che a sua volta dˆ origine ad arterie
metatarsali plantari. Esistono importanti rami
perforanti che mettono in comunicazione l'arco dorsale con quello
plantare.
SISTEMAVENOSO
Le vene dell'arto inferiore sono divise in due gruppi: superficiali
e profonde. E' importante ricordare che i due gruppi sono in
comunicazione tra di loro attraverso dei rami perforanti. Le valvole
all'interno di questi rami perforanti sono disposte in modo che il
sangue refluo possa andare dalla superficie in profonditˆ e NON
viceversa. In particolare: quando i muscoli si contraggono le
valvole impediscono al sangue di andare in superficie ma solo verso
l'alto; quando i muscoli si rilassano si produce una vera
aspirazione di sangue dalle vene superficiali a quelle profonde.
Questo fenomeno riguarda tutto l'arto inferiore con l'esclusione
del piede dove il flusso ? diretto in senso contrario (dalla
profonditˆ in superficie). Il cattivo funzionamento di queste
valvole venose porta ad un afflusso di sangue dalla profonditˆ in
superficie con ingrossamento della rete superficiale (vene
varicose).
RETE PROFONDA: le vene profonde sono satelliti delle omonime arterie
e ne seguono il decorso.
RETE SUPERFICIALE: ? formata dalle vene grande e piccola safena che
si trovano sopra la fascia profonda (lata).
Vena Grande Safena: origina dalla arcata venosa dorsale, passa al
davanti del malleolo mediale (Ricorda che posteriormente a questo
malleolo mediale passa invece l'art. tibiale posteriore!) e poi sale
in alto, postero-medialinente al condilo mediale della tibia e del
femore, nella superficie mediale della coscia fino ad arrivare sul
tetto del triangolo femorale che buca per gettarsi nella vena
femorale.
Vena Piccola Safena: inizia dietro il malleolo laterale e poi sale
nella regione posteriore della gamba. Arrivata sul tetto della fossa
popiltea, lo perfora e si getta nella sottostante vena poplitea a 35 cm. sopra l'articolazione del ginocchio. Ha rami anastomotici con
la vena grande safena.
RICORDA:
Grande vena Safena: inizia anteriormente al malleolo mediano
(infusione)
Piccola vena Safena: inizia posteriormente al malleolo laterale
POLSI FEMORALI. DELL'ARTO INFERIORE
POLSO FEMORALE: Si.palpa al centro dell'arcata
crurale
POLSO POPLITEO: Si palpa con le due mani, lateralmente alla linea
mediana, nella fossa poplitea
POLSO TIBIALE POSTERIORE: Si palpa con 1'indice e il medio
dietro
il malleolo interno
POLSO PEDIDIO: Due o tre dita dell 'esaminatore sono poste sulla
superf icie dorsale del piede, : al punto medio dell 'articolazione tibio-tarsica
SEMEIOTICA VENOSA DELL'ARTO INFERIORE
Manovra di Rima-Trendelenburg: Stabilisce la piena funzionalitˆ
della vena grande satena
-la gamba in esame viene sollevata per fare collabire le
vene
superficiali
-si applica un laccio emostatico alla radice della coscia
-si fa assumere al paziente la posizione eretta
-normalmente la vena presenta una lieve ectasia
-si toglie il 1accio: se le valvole sono insufficienti le
vene
tenderanno a riempirsi rapidamente dall'alto verso il
basso
-Prova di.Perthes:. Rileva l'esistenza di occlusicni venose
profonde
-viene applicato un 1accio alla radice della coscia
-si fa camminare il paziente
- in casso di normalitˆ le vene superficiali si svuotano
perch? vie venose profonde assicurano il ritorno venoso in modo
sufficiente
-in caso di occlusione della rete venosa profonda, il deflusso
delle vene superficiali ? bloccato, le vene vanno incontro ad
ectasia per cui il paziente lamenta una tensione dolorosa al
polpaccio
ANASTOMOSI VASCOLARI
Chiusura dell'arteria iliaca comune:
Dall'arteria sacrale media anastomosi con le arterie sacrali
laterali (rami dell'arteria iliaca interna) --> arteria i1iaca
interna --> controcorrente --> arteria iliaca esterna -->arteria
femorale
Chiusura dell'arteria iliaca esterna:
Dai rami terminali dell'arteria glutea inferiore (o ischiatica),
ramo infero mediale e ramo intero laterale, anastomosi con -->
arteria circonflessa laterale del femore e arterie perforanti (rami
dell'arteria femorale profonda) --> arteria femorale profonda.
Anastomosi dell'anca
Arteria femorale profonda --> arterie circonflesse mediale e
laterale del femore (anastomosi tra loro), arteria circonflessa
laterale del femore anastomosi con --> arteria otturatoria- -->
arteria iliaca interna (o ipogastrica)
Arteria epigastrica inferiore, anastomosi con --> arteria
otturatoria --> arteria ipogastrica (o iliaca interna)
Anastomosi del ginocchio
Dall'arteria femorale parte l'arteria discendente (o suprema) del
ginocchio che vascolarizza il ginocchio insieme alle arterie
articolari superiori, inferiori, media e tibiale anteriore con i
suoi rami ricorrenti, tutti rami dell'arteria poplitea.
SISTEMA NERVOSO DELL'ARTO INFERIORE
VISIONE GENERALE
I nervi dell'arto inferiore derivano dai plessi lombare e sacrale.
Il nervo femorale fornisce l'innervazione al compartimento anteriore
della coscia mentre il nervo otturatorio ne innerva il comparimento
mediale. Il nervo sciatico con le sue branche (n. tibiale e n.
peroneo comune) innerva il compartimento posteriore della coscia e
tutti i compartimenti della gamba e del piede. La distribuzione
delle aree sensitive nel soggetto in posizione anatomica ? diversa
dall'ordine presente nell'arto superiore in quanto l'arto inferiore
? un arto stabilmente pronato.
NERVO GLUTEO SUPERIORE (L4-S1)
E' motore per i muscoli medio e piccolo gluteo e tensore fasciae
latae. Dˆ rami
sensitivi per la regione glutea.
NERVO GLUTEO INFERIORE (L5-S2)
E' motore per il muscolo grande gluteo e dˆ rami sensitivi per la
regione glutea.
NERVO FEMORALE (L2-L4)
Entra nella coscia sotto il ligamento inguinale nella "lacuna dei
muscoli" sopra il muscolo ileopsoas e lateralmente alla guaina
femorale. Dopo un breve percorso nel triangolo femorale si sfiocca
subito in diversi rami superficiall (n. cutanei della coscia che
innervano gran parte della faccia anteriore della coscia) e rami
profondi (rami per il m. quadricipite). Si continua verso la gamba
come nervo safeno che entra nel canale degli adduttori. Il nervo
safeno si porta superficialmente ed accompagna la vena grande safena
innervando la cute della parte mediale della gamba.
NERVO OTTURATORIO (L2-L4)
Entra nel compartimento mediale della coscia attraverso il canale
otturatorio e subito si divide in due rami: anteriore e posteriore.
Dˆ principalmente l'innervazione motoria per il gruppo degli
adduttori (tranne per la porzione posteriore del m. grande adduttore
che ? innervata dal n. tibiale). Dˆ rami sensitivi per
l'articolazione dell'anca e del ginocchio.
NERVO SCIATICO (L4-S3)
Entra posteriormente nella coscia attraverso il grande forame
ischiatico ed emerge a livello del bordo inferiore del m. grande
gluteo. Discende posteriormente nella coscia innervando i muscoli di
questo compartimento. Nel terzo distale della coscia si divide in
due rami:
n. tibiale, che continua nel compartimento posteriore della gamba e
dˆ rami motori per quei muscoli e rami sensitivi (n. surale) per la
porzione laterale della gamba.
n. peroneo comune, che discende lateralmente sotto il m. bicipite
femorale ed entra nel compartimento laterale della gamba passando
attorno alla testa della fibula. Poi si divide in altri due rami: a)
il n. peroneo profondo, che entra nel compartimento anteriore della
gamba innervando i suoi muscoli. Seguendoil decorso dei vasi tibiali
anteriori entra nel compartimento dorsale del piede; b) N. peroneo
superficiale, che dopo aver innervato i muscoli del compartimento
laterale della gamba passa nel compartimento anteriore lateralmente
al ramo profondo. In prossimitˆ del piede buca la fascia profonda e
si fa superficiale dando rami sensitivi per la parte antero-laterale
della gamba e del piede.
SCHEMA RIASSUNTIVO COMPARTIMENTI
MUSCOLARI/INNERVAZIONE PRINCIPALE
COSCIA
Comp. Anteriore
Comp. Mediale
Comp Posteriore
n. Femorale'
n. Otturatorio2
n. Tibiale e Peroneo comune
GAMBA
Com . Anteriore
Comp. Laterale
Comp. Posteriore
n. Peroneo Profondo
n. Peroneo Superficiale
n. Tibiale
1: eccezione il m. Tensore Fascia Lata: n. Gluteo sup.
2: eccezione il m. Pettineo: n. Femorale
LINFONODI INGUINALI
Drenano linfa dall'arto inferiore, perineo,parte della parete
addoininale anteriore fino all'ombelico, regione glutea e parte del
canale anale.
Divisi in:
superficiali
profondi
SUPERFICIALI
Gruppo Prossimale: situati sulla fascia superficiale, 1 cm
inferiormente al ligamento inguinale;
Gruppo Distale: situati lungo i due lati della grande vena safena;
I vasi efferenti da.questo gruppo passano la fascia cribrosa e
drenano nei linfonodi iliaci esterni e nei linfonodi inguinali
profondi.
PROFONDI
Situati sotto il tetto del triangolo femorale (Linfonodo di
Cloquet). Drenano nei linfonodi iliaci esterni.
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