progetto HackMed---http://go.to/[email protected] PROGRAMMA ANATOMIA ARTI AVVERTENZE GENERALI: - Preparare solo le strutture muscolari;i rami vascolari:(arteriosi e venosi) e nervosi di cui si ? trattato a lezione. - Si consiglia l'uso frequente di un atlante di anatomia umana. - Per quanto rignaida lo studio dei vari muscoli trattati ? necessario sapere per ciascuno: a) la propria origine ed inserzione ossea (senza particolari dettagli sulla zona ossea); b) il tipo di movimento prodotto; c) vascolarizzazione ed innervazione. - Conoscere le radici nervose dei vari nervi trattati cd in generale anche la loro zona di innervazione cutanea. ARTO INFERIORE FASCE superficiale e profonda COMPARTIMENTl MUSCOLARI COSCIA E GAMBA PRINCIPALI MOVIMENTI POSSIBILI REGIONE GLUTEA muscoli glutei, otturatore interno, gemelli, piriforme; glutei inferiore e superiore nervi COSCIA muscoli iliopsoas, tensore fascia lata, sartorio, quadricipite, pettineo, adduttori1 gracile, seinitendinoso, semimembranoso, bicipite femorale; triangolo e guaina femorale (limiti e contenuto); lacuna dei vasi e dei muscoli; canale degli adduttori (limiti e contenuto); fossa poplitea (limiti e contenuto) GAMBA muscoli tibiale anteriore ed estensori, peronei, gastrocnemio, soleo, flessori, tibiale posteriore; LINFONODI INGUINALI superficiali e profondi; aree di drenaggio linfatico (da e per) SISTEMA VASCOLARE art. otturatoria, femorale, poplitea, tibiale anteriore e posteriore, pedidea (con i rami descritti nei lucidi); venesuperficiali (safene) e profonde, con particolare riguardo alla loro comunicazione di flusso; localizzazione dei principali polsi vascolari dell'arto (femorale, poputeo, pedideo e tibiale posteriore); principali anastomosi vascolari (dessritte nei lucidi); Sistema Nervoso Nervi glutei, femorale, otturatorio, sciatico, tibiale e peroneo (con i rami descritti nei lucidi, le radici spinali e le aree di innervazione cutanea); disposizione dei dermatomeri (generalitˆ) PRINCIPI GENERALI DI MIOLOGIA 1. La maggioranza dei muscoli si estende da un osso all'altro ed incrocia almeno una articolazione. .2. I punti di connessione muscolo-osso sono chiamati Origine (attacco all'osso pi? stazionario) ed Inserzione (attacco all'osso che ha maggior movimento); la porzione pi? ampia del muscolo ? detta Ventre. 3. I muscoli si comportano come membri di un gruppo che compie movimenti specifici (muscoli Sinergici), mentre i muscoli che compiono movimenti opposti tra di loro sono detti Antagonisti. 4. I muscoli hanno una grande varietˆ di forme: Pennati (unipennati, bipennati, multipennati) Paralleli Convergenti Circolari 5. Quando un muscolo si contrae di solito applica una Forza a delle Leve (come le ossa) che di conseguenza si muovono. Le articolazioni funzionano da Fulcro. 6. In base al tipo le contrazioni muscolari vengono dette: Isometriche: la lunghezza dei muscoli non cambia, mentre ne aumenta la tensione (es.: muscoli posturali); Isotoniche: la tensione dei muscoli ? costante mentre cambia la loro lunghezza (es.: movimenti delle braccia). La maggior parte delle contrazioni muscolari risulta dalla combinazione di entrambi i tipi. 7. Le fibre muscolari possono dividersi in due gruppi: FIBRE A CONTRAZIONE LENTA: metabolismo aerobio, ben vascolarizzati, grandi quantitˆ di mioglobina. Si contraggono pi? lentamente ma sono pi? resistenti alla fatica; FIBREA CONTRAZIONE RAPIDA: metabolismo anaerobio, meno vascolarizzati, grandi quantitˆ di glicogeno. Si contraggono pi? rapidamente ma non sono resistenti alla fatica. La maggioranza dei muscoli umani ? composta da entrambe le fibre con differente proporzione tra i due tipi: i muscoli posturali hanno pi? fibre lente mentre i muscoli degli arti superiori hanno pi? fibre rapide. FASCE FASCIA SUP£RFICIALE E' uno strato di connettivo lasso che si trova sotto la cute e contiene tessuto adiposo ed una rete di arterie e vene superficiali, linfatici e nervi sensitivi (cutanei). Lo spessore del tessuto adiposo pu˜ variare considerevolmente da regione a regione (es.: regione glutea vs. dorso della mano). FASCIA PROFONDA E' sotto la fascia superficiale e consiste di uno strato di tessuto connettivo denso. Ha uno spessore limitato a livello del torace e dell'addome che diventa per˜ pi? spesso a livello degli arti e del collo. A livello del polso e della caviglia forma uno spesso strato (retinacula) che mantiene i tendini in posizione. Questa fascia, inoltre, fornisce un attacco per i setti intermuscolari che separano i muscoli in compartimenti. ARTO INFERIORE Funzioni: Locomozione Sopportare il peso del corpo Mantenere l'equilibno Divisibile: Anca (Ilio, Ischio e Pube) Coscia (Femore) Gamba (Tibia e Fibula) Piede (Tarso, Metatarso e Falangi) I COMPARTIMENTI MUSCOLARI DELL'ARTO INFERIORE L'arto inferiore ? coperto dalla cute, dalla fascia superficiale con nervi e vasi, e da una spessa fascia profonda detta "Fascia Lata". I setti intermuscolari separano i muscoli in precisi compartimenti.Ciascun compartimento contiene muscoli con una comune azione ed, in genere, un comune fascio neurovascolare. COSCIA: 3compartimenti Anteriore Posteriore Mediale GAMBA: 3compartimenti Anteriore Posteriore Laterale PIEDE: 2 compartimenti Dorsale PIantare ORIGINI ED INSERZIONI DEI MUSCOLI NEI VARI COMPARTIMENTI REGIONE GLUTEA Comprende mm. che hanno origine a vari livelli nell'ileo e si inseriscono a vari livelli nella parte prossimale del femore. COSCIA COMP. ANTERIORE: comprende muscoli che hanno origine sia a livello del femore (i tre mm. vasti) che pi? rostrale -ileo o vertebre lombari- (mm. ileopsoas, sartono, tensore della fascia lata, retto). L'ileopsoas si inserisce nella porzione prossimale del femore, tutti i muscoli del quadricipite convergono in un unico tendine che contiene la patella e si inserisce sulla tibia, il sartorio nella porzione mediale della testa della tibia, il tensore nel tratto ileo-tibiale (che si inserisce poi lateralmente nella testa della tibia). COMP. MEDIALE: comprende muscoli che banno tutti una origine ischio-pubica e che si inseriscono tutti a vari livelli della superficie posteriore del femore con l'eccezione del m. gracile che termina nella porzione mediale della testa della tibia. COMP. POSTERIORE: comprende muscoli che hanno tutti una comune origine nella tuberositˆ ischiatica ed una inserzione nella porzione mediale-posteriore della testa della tibia (mm. semitendinoso e semimembranoso) o lateralmente nella testa della fibula (m. bicipite femorale). GAMBA COMP. ANTERIORE: comprende mm. che hanno una origine nella testa della tibia o nella porzione prossimale della fibula e si inseriscono nelle ossa del piede. COMP. LATERALE: comprende mm. che hanno una origine a vario livello nella fibula e si inseriscono nelle ossa del piede. COMP. POSTERIORE: comprende mm. che hanno una origine nei condili del femore (m. gastrocnemio) o a vari livelli della tibia e fibula (m. soleo, tibiale posteriore, flessore lungo) e una inserzione nelle ossa del piede. MUSCOLI DELLA REGIONE GLUTEA GRANDE GLUTEO: estende la coscia (n.. gluteo inf.) GLUTE MEDIO E MINIMO: abducono e ruotano medialmente la coscia (n. gluteo sup.) PIRIFORME, OTTURATORE INT., GEMELLI: ruotano lateralment? la coscia estesa e la abducono quando ? flessa. MUSCOLI DELLA COSCIA Organizzati in tre grandi gruppi: ANTERIORE (iliopsoas, tensor fasciae latae, sartorio e quadricipite) MEDIALE (pettineo, gracile e gli adduttori grande, breve e lungo) POSTERIORE (sernitendinoso, semimembranoso e bicipite femorale) Questi gruppi sono separati. tra loro da tre setti fasciali intermuscolari che derivano dalla Fascia Lata. Gruppo Anteriore ILIOPSOAS: ? il pi? forte flessore della coscia sull'anca. Agisce anche nella flessione del tronco(n. Femorale e nn. Lombari). TENSOR FASCIAE LATAE: abduce, ruota medialmente e flette la coscia. Tende la fascia lata (n. Gluteo Sup.). SARTORIO: Flette e ruota lateralmente la coscia all' anca e flette la gamba al ginocchio (n. Femorale). QUADRICIPITE: estende la gamba. Il retto aiuta l'iliopsoas a flettere la coscia (n. Femorale). Gruppo Mediale PETTINEO: adduce e flette la coscia (n. femorale) ADDUTTORI (LUNGO, BREVE E GRANDE) E GRACILE: adduttori della coscia (n. otturatorio) Gruppo Posteriore SEMITENDINOSO E SEMIMEMBRANOSO: estendono la coscia, flettono la gamba e la ruotano medialmente (n. tibiale). BICIPITE FEMORALE: flette la gamba e la ruota lateralmente (n. tibiale e n. peroneo comune) FASCE DELLA COSCIA FASCIA SUPERFICIALE: sotto il derma, con tessuto connettivo lasso. Vi passano nervi cutanei e vasi (vene grande e piccola safena) FASCIA PROFONDA: ? detta Fascia Lata, con tessuto connettivo denso. Avvolge come una calzamaglia i muscoli della coscia. Inizia alla radice della coscia ed ? molto spessa lateralmente dove forma il Tratto iliotibiale che finisce nel condilo laterale della tibia. Questo tratto include il muscolo tensore della fascia lata. In alto presenta una apertura dove la grande vena safena passa nella vena femorale. Il margine mediale di questa apertura ? liscio e smusso, mentre i bordi superiore laterale e inferiore sono un margine a falce (margine falciforme). Questo margine ? unito a quello mediale da un tessuto fibroadiposo detto Fascia Cribriforme. TRIANGOLO FEMORALE (DI SCARPA) Appare come una depressione nel terzo medio della coscia al di sotto del legamento inguinale quando la coscia ? flessa attivamente sull'anca. Contiene: i vasi femorali (arteria e vena) ed il nervo femorale con le sue branche. E' delimitato: á medialmente dal m. adduttore lungo; á superiormente dal ligamento inguinale; á iateralmente dal m. sartorio; á posteriormente dai mm. adduttore lungo, pettineo e iliopsoas. E' coperto superiormente dalla fascia lata che include la fascia cribrosa. I vasi femorali ed il nervo femorale arrivano nel triangolo femorale attraverso due vie distinte: la Lacuna dei Muscoli (che contiene il nervo femorale) e la Lacuna dei Vasi (che contiene i vasi femorali) (vedi schema nelle pagine successive). La lacuna dei muscoli non ? niente altro che il muscolo iliaco con la sua fascia (iliaca) sotto la quale si trova il nervo femorale. La lacuna dei vasi ? lo spazio pi? antero-mediale rispetto allˆ lacuna dei muscoli e comprende la Guaina Femorale nel cui interno troviamo i vasi femorali. LA GUAINA FEMORALE Le parti prossimali dei vasi femorali vengono fasciate da una fascia a forma di imbuto detta Guaina Femorale (che NON include il nervo femorale). Questa guaina ? un prolungamento inferiore delle fasce dell'addome (la fascia trasversale anteriormente e quella iliaca posteriormente) ed ? coperta superiormente dalla fascia lata. La guaina femorale presenta due setti che la suddividono in tre compartimenti: laterale, con l'art. femorale; intermedio, con la vena femorale; mediale, uno spazio con qualche linfonodo detto CANALE FEMORALE. Il Canale Femorale ha una sua apertura addominale detta ANELLO FEMORALE ed una pi? distale a livello dello sbocco della safena.L'anello femorale ? largo circa 1 cm ed ? chiuso da grasso extraperitoneale. E' un'area di debolezza della parete addominale anteriore: parti di piccolo intestino possono entrare all'interno provocando una ernia femorale. CANALE DEGLI ADDUTTORI (o DI HUN'IER) E' un tunnel fasciale che provvede un passaggio intermuscolare attraverso cui i vasi femorali passano nella fossa poplitea diventando vasi poplitei. Inizia dove il m. sartorio passa sopra al m. adduttore lungo e finisce come iato adduttorio nel tendine del m. grande adduttore. E' delimitato: anteriormente dal m. sartorio posteromedialmente dai mm. adduttore lungo e grande lateralmente dal m. vasto mediale Contiene i vasi femorali ed il nervo safeno FOSSA POPLITEA E' uno spazio a forma di losanga dietro al ginocchio. Contiene i principali vasi e nervi che passano tra la coscia ed i compartimenti posteriore e laterale della gamba. Vi si pu˜ riconoscere un tetto, 4 pareti ed un pavimento. Tetto: posteriore, ? formato dalle fasce superficiale e profonda. Nella fascia superficiale troviamo il nervo cutaneo della coscia che si continua nella gamba e la piccola vena safena che perfora la fascia profonda e si getta nella vena poplitea. Pavimento: anteriore, ? formato dalla superficie poplitea del femore, da un ligamento (lig. popliteo obliquo) e da una spessa fascia fibrosa. Pareti: circondano tutta la fossa. Le pareti superiori sono formate dai tendini divergenti del m. semimembranoso e semitendinoso (medialmente) e del m. bicipite femorale (lateralmente). Le pareti inferiori sono formate dai capi laterale e mediale del m. gastrocnemio. CONTENUTO: i principali comprendono l'arteria e del nervo sciatico: il n. peroneo sono responsabili della gamba e del piede. componenti (immersi in tessuto adiposo) la vena poplitea.e le due branche terminali comune ed il n. tibiale. Quesficomponenti vascolarizzazione e della innervazione della MUSCOLI DELLA GAMBA La gamba in tre compartimenfi: Anteriore (estensore, inversione) Laterale (eversione) Posteriore (flessore) Gruppo Anteriore TIBIALE ANTERIoRE: estensione dorsale ed inversione del piede (n. peroneo profondo) ESTENSORE LUNGO DELLE DITA E DELL'ALLUCE (n. peroneo profondo) Gruppo Laterale PERONEO (FIBULARE) LUNGO E BREVE: eversione del piede (n. peroneo superficiale) Gruppo Posteriore divisibile in due gruppi tutti innervati dal n. tibiale: SUPERFICIALE: GASTROCNEMIO SOLEO flessione plantare del piede PROFONDO: FLESSORE LUNGO DELLE DITA E DELL'ALLUCE TIBIALE POSTERIORE SISTEMA VASCOLARE DELL'ARTO INFERIORE VISIONE GENERALE Le ARTERIE GLUTEE SUPERIORI ED INFERIORI (rami della iliaca interna) vascolarizzano la regione glutea. Un altro ramo della arteria iliaca interna, ARTERIA OTTURATORIA, contribuisce a vascolarizzare il compartimento mediale della coscia. Il principale vaso arterioso che vascolarizza tutto l'arto inferiore ?, per˜, una continuazione dell'arteria iliaca esterna: l'ARTERIA FEMORALE. Poco dopo il triangolo femorale, l'arteria femorale dˆ un grosso ramo collaterale, L'ARTERIA FEMORALE PROFONDA, che con i suoi rami perforanti si porta nel compartimento posteriore della coscia. L'arteria femorale attraversa e vascolarizza tutto il compartimento anteriore e mediale della coscia per poi passare postenormente dietro il ginocchio nella fossa poplitea, dove diventa arteria poplitea. Abbandonata questa fossa si divide in una arteria tibiale anteriore (che passa nel compartimento anteriore della gamba e continua sul dorso del piede come arteria pedidia) ed in una arteria tibiale posteriore (che attraversa il compartimento posteriore della gamba per poi dividersi nelle arterie plantari mediali e laterali che vascolarizzano la zona plantare). L'arteria tibiale posteriore dˆ un ramo, arteria peroneale, che si occupa della vascolarizzazione del compartimento laterale della gamba. Abbiamo delle importanti reti anastomofiche a livello del collo del femore, del ginocchio, della caviglia e tra il compartimento dorsale e plantare del piede. Esistono due sistemi venosi anastomizzati tra di loro: un sistema superficiale (vena grande e piccola safena) ed uno profondo che segue il decorso delle arterie. Il sistema superficiale confluisce nel sistema profondo. La vena femorale si continua come vena iliaca esterna. Le vene glutee accompagnano e confluiscono nella vena iliaca interna. SISTEMA ARTERIOSO ARTERIA OTTURATORIA E' un ramo dell'arteria iliaca interna. Attraversa il canale otturatorio dividendosi in un ramo anteriore ed uno posteriore. Il ramo anteriore contribuisce alla vascolarizzazione dei muscoli adduttori. ARTERIA FEMORALE E' la continuazione della art. iliaca esterna. Passa nella coscia sotto il ligamento inguinale attraverso la "lacuna dei vasi" e si ritrova nel triangolo femorale dove ? laterale alla vena femorale. Al di. sotto del ligamento inguinale dˆ i seguenti rami: art. epigastrica superficiale: mediale, si anastomizza con i rami dell'art. epigastrica inferiore; art.circonflessa superficiale: laterale, si anastomizza con la circonflessa iliaca profonda; art. pudende esterne superficiale e profonda: mediali, si anastomizzano con l'art. pudenda interna. Nel triangolo femorale l'art. femorale dˆ origine nella sua parte. laterale alla arteria femorale profonda, che ? la principale arteria della coscia. Quest'ultima corre lateralmente alla arteria femorale, poi passa posteriormente discendendo dietro al muscolo adduttore lungo. E' il pi? impottante affluente ai muscoli adduttori, estensori e flessori. Dˆ i seguenti rami: art. circonflessa laterale art. circonflessa mediale: che vascolarizza la testa del femore; art. perforanti: sono tre e perforano l'inserzione del grande adduttore per raggiungere la regione posteriore della coscia. L'arteria femorale prima di passare posteriormente attraverso il canale e lo iato degli adduttori e diventare arteria poplitea, lascia un ramo che rimane anteriore: l'arteria discendente (o suprema) del ginocchio, che successivamente si divide in un ramo articolare ed uno safeno. ARTERIA POPLITEA Percorre la fossa poplitea per poi dividersi in un ramo che passa anteriormente (art.. tibiale anteriore) ed uno che rimane posteriore (art tibiale posteriore). Nella fossa poplitea dˆ degli importanti rami che formano un plesso anastomotico attorno al ginocchio. I rami principali sono: art. articolare superiore laterale e mediale: girano sopra i condili articolari del femore e si portano anteriormente dove si anastomizzano. L'art. mediale si anastomizza anche con l'art. discendente del ginocchio; art. articolare inferiore laterale e mediale: come quelle superiori si portano anteriormente dopo aver girato attorno ai condili della tibia. Si anastomizza inoltre con l'art. ricorrente tibiale anteriore e l'art. discendente del ginocchio. ARTERIA TIBIALE ANTERIORE Origina dall'art. poplitea al margine inferiore del cavo popliteo, attraversa la parte alta della membrana interossea tra tibia e fibula e si porta anteriormente. Scende gi? nella gamba prima davanti alla membrana interossea per poi spostarsi pi? medialmente sopra la tibia nella parte inferiore della gamba.Si continua sopra il dorso del piede come art. dorsale del piede o pedidea. I. suoi rami principali sono: art. ricorrente tibiale posteriore ed anteriore: originano prima (la posteriore) o dopo (l'anteriore) dei passaggio dell'art. tibialeanteriore attraverso la membrana interossea. Come indicato dal nome entrambe risalgono anastomizzandosi con la rete vascolare attorno al ginocchio; art. malleolare anteriore mediale e laterale: originano a livello della caviglia distribuendosi attorno all'articolazione ed anastomizzandosi con i rami della art. tibiale posteriore. Si forma cos“ un plesso attorno alla caviglia. ARTERIA PEDIDEA Segue il lato tibiale del dorso del piede e si dirige nel primo spazio intermetatarsale dove termina come art. metatarsale dorsale 1¡. I suoi rami principali sono: art. tarsale mediale e laterale: il ramo laterale si anastomizza con l'art. arcuata; art. arcuata: si dirige lateralmente sopra le ossa metatarsali formando un arco da cui nascono le altre arterie metatarsali dorsali (2¡, 3¡ e 4¡). Ciascuna di queste arterie ha dei rami perforanti che si dirigono verso la pianta del piede; art. plantare profonda: origina pi? distalmente dalla art. arcuata. E' un ramo perforante che si dirige nella pianta del piede. ARTERIA TIBIALE POSTERIORE E' la diretta continuazione dell'arteria poplitea. Scende posteriormente nella gamba e si porta dietro il malleolo mediale dando origine alle arierie plantari mediale e laterale. Il suo ramo principale ? 1' art. peroneale (o peroniera). Questo ramo origina pi? in basso della fossa poplitea e si dirige obliquamente verso la fibula e scende nella gamba. A livello della caviglia dˆ rami malleolari laterali. L'arteria peroneale ? il principale vaso del compartimento laterale della gamba. I suoi rami terminali sono le arterie plantari mediale e laterale situate nella pianta del piede. Quella laterale dˆ una arcata plantare che a sua volta dˆ origine ad arterie metatarsali plantari. Esistono importanti rami perforanti che mettono in comunicazione l'arco dorsale con quello plantare. SISTEMAVENOSO Le vene dell'arto inferiore sono divise in due gruppi: superficiali e profonde. E' importante ricordare che i due gruppi sono in comunicazione tra di loro attraverso dei rami perforanti. Le valvole all'interno di questi rami perforanti sono disposte in modo che il sangue refluo possa andare dalla superficie in profonditˆ e NON viceversa. In particolare: quando i muscoli si contraggono le valvole impediscono al sangue di andare in superficie ma solo verso l'alto; quando i muscoli si rilassano si produce una vera aspirazione di sangue dalle vene superficiali a quelle profonde. Questo fenomeno riguarda tutto l'arto inferiore con l'esclusione del piede dove il flusso ? diretto in senso contrario (dalla profonditˆ in superficie). Il cattivo funzionamento di queste valvole venose porta ad un afflusso di sangue dalla profonditˆ in superficie con ingrossamento della rete superficiale (vene varicose). RETE PROFONDA: le vene profonde sono satelliti delle omonime arterie e ne seguono il decorso. RETE SUPERFICIALE: ? formata dalle vene grande e piccola safena che si trovano sopra la fascia profonda (lata). Vena Grande Safena: origina dalla arcata venosa dorsale, passa al davanti del malleolo mediale (Ricorda che posteriormente a questo malleolo mediale passa invece l'art. tibiale posteriore!) e poi sale in alto, postero-medialinente al condilo mediale della tibia e del femore, nella superficie mediale della coscia fino ad arrivare sul tetto del triangolo femorale che buca per gettarsi nella vena femorale. Vena Piccola Safena: inizia dietro il malleolo laterale e poi sale nella regione posteriore della gamba. Arrivata sul tetto della fossa popiltea, lo perfora e si getta nella sottostante vena poplitea a 35 cm. sopra l'articolazione del ginocchio. Ha rami anastomotici con la vena grande safena. RICORDA: Grande vena Safena: inizia anteriormente al malleolo mediano (infusione) Piccola vena Safena: inizia posteriormente al malleolo laterale POLSI FEMORALI. DELL'ARTO INFERIORE POLSO FEMORALE: Si.palpa al centro dell'arcata crurale POLSO POPLITEO: Si palpa con le due mani, lateralmente alla linea mediana, nella fossa poplitea POLSO TIBIALE POSTERIORE: Si palpa con 1'indice e il medio dietro il malleolo interno POLSO PEDIDIO: Due o tre dita dell 'esaminatore sono poste sulla superf icie dorsale del piede, : al punto medio dell 'articolazione tibio-tarsica SEMEIOTICA VENOSA DELL'ARTO INFERIORE Manovra di Rima-Trendelenburg: Stabilisce la piena funzionalitˆ della vena grande satena -la gamba in esame viene sollevata per fare collabire le vene superficiali -si applica un laccio emostatico alla radice della coscia -si fa assumere al paziente la posizione eretta -normalmente la vena presenta una lieve ectasia -si toglie il 1accio: se le valvole sono insufficienti le vene tenderanno a riempirsi rapidamente dall'alto verso il basso -Prova di.Perthes:. Rileva l'esistenza di occlusicni venose profonde -viene applicato un 1accio alla radice della coscia -si fa camminare il paziente - in casso di normalitˆ le vene superficiali si svuotano perch? vie venose profonde assicurano il ritorno venoso in modo sufficiente -in caso di occlusione della rete venosa profonda, il deflusso delle vene superficiali ? bloccato, le vene vanno incontro ad ectasia per cui il paziente lamenta una tensione dolorosa al polpaccio ANASTOMOSI VASCOLARI Chiusura dell'arteria iliaca comune: Dall'arteria sacrale media anastomosi con le arterie sacrali laterali (rami dell'arteria iliaca interna) --> arteria i1iaca interna --> controcorrente --> arteria iliaca esterna -->arteria femorale Chiusura dell'arteria iliaca esterna: Dai rami terminali dell'arteria glutea inferiore (o ischiatica), ramo infero mediale e ramo intero laterale, anastomosi con --> arteria circonflessa laterale del femore e arterie perforanti (rami dell'arteria femorale profonda) --> arteria femorale profonda. Anastomosi dell'anca Arteria femorale profonda --> arterie circonflesse mediale e laterale del femore (anastomosi tra loro), arteria circonflessa laterale del femore anastomosi con --> arteria otturatoria- --> arteria iliaca interna (o ipogastrica) Arteria epigastrica inferiore, anastomosi con --> arteria otturatoria --> arteria ipogastrica (o iliaca interna) Anastomosi del ginocchio Dall'arteria femorale parte l'arteria discendente (o suprema) del ginocchio che vascolarizza il ginocchio insieme alle arterie articolari superiori, inferiori, media e tibiale anteriore con i suoi rami ricorrenti, tutti rami dell'arteria poplitea. SISTEMA NERVOSO DELL'ARTO INFERIORE VISIONE GENERALE I nervi dell'arto inferiore derivano dai plessi lombare e sacrale. Il nervo femorale fornisce l'innervazione al compartimento anteriore della coscia mentre il nervo otturatorio ne innerva il comparimento mediale. Il nervo sciatico con le sue branche (n. tibiale e n. peroneo comune) innerva il compartimento posteriore della coscia e tutti i compartimenti della gamba e del piede. La distribuzione delle aree sensitive nel soggetto in posizione anatomica ? diversa dall'ordine presente nell'arto superiore in quanto l'arto inferiore ? un arto stabilmente pronato. NERVO GLUTEO SUPERIORE (L4-S1) E' motore per i muscoli medio e piccolo gluteo e tensore fasciae latae. Dˆ rami sensitivi per la regione glutea. NERVO GLUTEO INFERIORE (L5-S2) E' motore per il muscolo grande gluteo e dˆ rami sensitivi per la regione glutea. NERVO FEMORALE (L2-L4) Entra nella coscia sotto il ligamento inguinale nella "lacuna dei muscoli" sopra il muscolo ileopsoas e lateralmente alla guaina femorale. Dopo un breve percorso nel triangolo femorale si sfiocca subito in diversi rami superficiall (n. cutanei della coscia che innervano gran parte della faccia anteriore della coscia) e rami profondi (rami per il m. quadricipite). Si continua verso la gamba come nervo safeno che entra nel canale degli adduttori. Il nervo safeno si porta superficialmente ed accompagna la vena grande safena innervando la cute della parte mediale della gamba. NERVO OTTURATORIO (L2-L4) Entra nel compartimento mediale della coscia attraverso il canale otturatorio e subito si divide in due rami: anteriore e posteriore. Dˆ principalmente l'innervazione motoria per il gruppo degli adduttori (tranne per la porzione posteriore del m. grande adduttore che ? innervata dal n. tibiale). Dˆ rami sensitivi per l'articolazione dell'anca e del ginocchio. NERVO SCIATICO (L4-S3) Entra posteriormente nella coscia attraverso il grande forame ischiatico ed emerge a livello del bordo inferiore del m. grande gluteo. Discende posteriormente nella coscia innervando i muscoli di questo compartimento. Nel terzo distale della coscia si divide in due rami: n. tibiale, che continua nel compartimento posteriore della gamba e dˆ rami motori per quei muscoli e rami sensitivi (n. surale) per la porzione laterale della gamba. n. peroneo comune, che discende lateralmente sotto il m. bicipite femorale ed entra nel compartimento laterale della gamba passando attorno alla testa della fibula. Poi si divide in altri due rami: a) il n. peroneo profondo, che entra nel compartimento anteriore della gamba innervando i suoi muscoli. Seguendoil decorso dei vasi tibiali anteriori entra nel compartimento dorsale del piede; b) N. peroneo superficiale, che dopo aver innervato i muscoli del compartimento laterale della gamba passa nel compartimento anteriore lateralmente al ramo profondo. In prossimitˆ del piede buca la fascia profonda e si fa superficiale dando rami sensitivi per la parte antero-laterale della gamba e del piede. SCHEMA RIASSUNTIVO COMPARTIMENTI MUSCOLARI/INNERVAZIONE PRINCIPALE COSCIA Comp. Anteriore Comp. Mediale Comp Posteriore n. Femorale' n. Otturatorio2 n. Tibiale e Peroneo comune GAMBA Com . Anteriore Comp. Laterale Comp. Posteriore n. Peroneo Profondo n. Peroneo Superficiale n. Tibiale 1: eccezione il m. Tensore Fascia Lata: n. Gluteo sup. 2: eccezione il m. Pettineo: n. Femorale LINFONODI INGUINALI Drenano linfa dall'arto inferiore, perineo,parte della parete addoininale anteriore fino all'ombelico, regione glutea e parte del canale anale. Divisi in: superficiali profondi SUPERFICIALI Gruppo Prossimale: situati sulla fascia superficiale, 1 cm inferiormente al ligamento inguinale; Gruppo Distale: situati lungo i due lati della grande vena safena; I vasi efferenti da.questo gruppo passano la fascia cribrosa e drenano nei linfonodi iliaci esterni e nei linfonodi inguinali profondi. PROFONDI Situati sotto il tetto del triangolo femorale (Linfonodo di Cloquet). Drenano nei linfonodi iliaci esterni. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------Progetto HACKMED [email protected] http://go.to/hackmed http://www.geocities.com/hackermed