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Gli Aztechi
Cacao come metodo di pagamento e bene di consumo.
La grande storia di successo del cioccolato ha inizio ca. 4000 anni fa presso gli Aztechi. Tuttavia, non in forma
solida, ma liquida. Quando qui di seguito si parla del cioccolato, si intende quindi la bevanda al cioccolato.
Gli Aztechi erano un popolo benestante e potente e il cacao era una delle loro più grandi ricchezze, sebbene il
clima della loro zona di insediamento non fosse adatto alla coltivazione del delicato albero di cacao. Il fatto che i
chicchi di cacao si potessero reperire soltanto attraverso il libero scambio, li rese ancora più preziosi.
Di conseguenza, l'oro scuro venne impiegato in numerosi settori.
Ad esempio come bene di consumo esclusivo, prerogativa dell'élite azteca. Al contrario dei Maya, gli Aztechi
prediligevano il loro cioccolato freddo. I due popoli avevano però una passione in comune: la schiuma di cacao
che galleggiava sul cioccolato.
I chicchi di cacao fungevano però anche da metodo di pagamento. Su un documento del 1545 si trovano alcuni
prezzi della merce: una tacchina buona valeva 100 grossi chicchi di cacao o 120 chicchi un po' raggrinziti, mentre
un uovo di tacchina si poteva comprare con soli 3 chicchi.
Almeno altrettanto importante era la funzione dei preziosi chicchi come offerta per i re e gli dei. Agli occhi degli
Aztechi, infatti, il frutto del cacao simboleggiava il cuore e il cioccolato il sangue. Il sangue sacro veniva dato anche
ai guerrieri aztechi che, in ragione dei loro particolari meriti, furono innalzati a uno status superiore.
Gli aztechi conoscevano anche l'effetto medico del cioccolato: combinato con diverse spezie officinali, veniva
somministrato ad esempio in caso di inappetenza, debolezza fisica e affezioni febbrili. Inoltre gli aztechi
utilizzavano il burro di cacao come crema per la cute e le ferite.
Nel 1512 ebbe termine il regno azteco e con esso il culto del cacao. I conquistadores spagnoli, guidati da Hernán
Cortés, si coalizzarono con i ceppi indiani fino ad allora oppressi, portando così alla caduta dell'egemonia azteca.
Muteczuma