Testi del Syllabus Resp. Did. GHINASSI BARBARA Anno offerta: 2015/2016 Insegnamento: M30001 - ANATOMIA UMANA LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Corso di studio: Anno regolamento: 2015 CFU: 3 Settore: BIO/16 Tipo Attività: C - Affine/Integrativa Anno corso: 1 Periodo: Primo Semestre Sede: CHIETI Matricola: 002936 Testi in italiano Lingua insegnamento Italiano Contenuti Anatomia umana: modificazioni anatomiche indotte dall'età, dalla sollecitazione di carichi, dall'esercizio fisico. Testi di riferimento - Anastasi, Capitani, Carnazza et al. “Trattato di Anatomia Umana” EdiErmes - Cunnighams “Trattato di Anatomia Umana”-Piccin Obiettivi formativi L’acquisizione dei principi anatomo-funzionali di livello avanzato per acquisire le competenze per poter operare nell'ambito delle attività motorie ai fini ricreativi, di socializzazione, di prevenzione, del mantenimento e del recupero della migliore efficienza fisica nelle diverse età. In particolare, in base alle principali tappe dello sviluppo umano ed alle metodologie operative necessarie per progettare e valutare interventi su soggetti in ambienti diversi (lavoro e sport), si focalizzerà l’attenzione sulle basi anatomo fisiologiche dei sistemi che regolano l’equilibrio e la postura, l’omeostasi organica, i ritmi biologici, gli adattamenti. Metodi didattici Lezioni frontali Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale Programma esteso - Orecchio esterno, medio, interno. Sistema vestibolare. Vie e Riflessi vestibolari. - Ipotalamo Morfologia; Organizzazione in nuclei; Vie afferenti ed efferenti; Funzione ed integrazione con il sistema nervoso autonomo - Modificazioni anatomiche correlate alla gravidanza Anatomia dell’utero; modificazioni muscolo scheletriche (articolazioni dell’arto inferiore, della colonna, del cingolo scapolare, delle coste, del diaframma e della parete antero-laterale dell’addome). Modificazioni cardiovascolari e respiratorie - Modificazioni anatomiche correlate all’obesità: alterazioni articolari a carico dell’arto inferiore, della colonna vertebrale Modificazioni cardiovascolari e respiratorie - Modificazioni muscolo scheletriche nel soggetto anziano. Attività motoria nell’anziano - Muscoli del torace e meccanica respiratoria. Testi del Syllabus Resp. Did. CARLETTI ERMINIA Anno offerta: 2015/2016 Insegnamento: M13000 - ATTIVITA' SPORTIVE ADATTATE LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Corso di studio: Anno regolamento: 2014 CFU: 6 Settore: M-EDF/02 Tipo Attività: B - Caratterizzante Anno corso: 2 Periodo: Secondo Semestre Sede: CHIETI Matricola: Testi in italiano Lingua insegnamento Italiano Contenuti Significato e valore delle attività sportive adattate Testi di riferimento Introduzione alla teoria e metodologia dell’allenamento sportivo Scuola dello Sport CONI. YURJ VERCHISHANSKIJ La moderna programmazione dell’allenamento sportivo Scuola dello Sport CONI YURJ VERCHISHANSKIJ KURT MEINEL Teoria del Movimento, Società Stampa Sportiva. GERHARD HOCHMUTH Biomeccanica dei Movimenti Sportivi ed. Nuova Atletica dal Friuli. Allenamento sportivo: teoria e metodologia di VLADIMIR N. PLATONOV ed. Calzetti Mariucci Scienza e pratica dell'allenamento della forza Autori ZATSIORSKY VALDIMIR M.; KRAEMER WILLIAM J. ed. Calzetti Mariucci Carta Europea dello Sport per tutti Documento Adapt Regolamenti tecnici ufficiali 002490 ICF, classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute. Ed. Erickson. Luigi Bertini, Attività Sportive Adattate, Ed. Calzetti Mariucci. Obiettivi formativi Il corso mira a fornire i fondamenti di teoria e metodologia dell’allenamento adattato alle diverse disabilità in una prospettiva di analisi biomeccanica unita a processi cognitivo-comportamentali, fondati su processi neurofisiologici. Le acquisizioni del corso costituiranno le basi di cui lo studente dovrà disporre per comprendere i contenuti teorici per padroneggiare gli aspetti applicativi della disciplina. Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di conoscere i principi generali dell’allenamento adattato, le sue leggi, le risposte agli stimoli indotti (specificità, intensità, durata, densità, quantità); l’individualizzazione; organizzazione temporale (periodizzazione); le capacità e qualità motorie (forza, resistenza, velocità, flessibilità, destrezza); i fattori limitanti ed il loro sviluppo. Metodi didattici Lezioni teoriche e attività laboratoriali Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale e prova scritta combinata nella doppia modalità "risposta multipla" e "risposta aperta" Programma esteso Programma (Candeloro-Carletti) I principi generali dell'allenamento: - il perché ci si allena; gli stimoli indotti dall'allenamento (specificità, intensità, durata, densità, quantità); l'individualizzazione; l'organizzazione dell'allenamento - le capacità motorie (forza, resistenza, velocità, flessibilità, destrezza) i fattori limitanti e il loro sviluppo L'allenamento sportivo come processo di adattamento: - stimoli di allenamento e carico fisico; - la super compensazione dinamica come base dell'adattamento; - fondamenti generali per l'organizzazione del carico di allenamento; - la progressività del carico; la multilateralità e polivalenza della preparazione; - metodi e stili di insegnamento; - il controllo e la misurazione dell'allenamento; - la valutazione dell'intensità del carico; carico interno e carico esterno; - l'organizzazione dell'allenamento in periodi; le capacità condizionali; - la forza muscolare; le classificazioni della forza; i principi di allenamento della forza; mezzi e metodi di sviluppo dei vari tipi di forza; - la resistenza; la classificazione delle capacità di resistenza; capacità di resistenza e soglia anaerobica; metodiche per lo sviluppo della resistenza; forme di valutazione della resistenza; l'allenamento speciale della resistenza; l'allenamento in altura; - la velocità; la rapidità; le metodiche di allenamento della velocità e della rapidità; la barriera della velocità; l'allenamento alla resistenza alla velocità; - la flessibilità; le classificazioni della flessibilità; le metodiche di sviluppo della mobilità; la capacità di coordinazione; classificazione della capacità coordinative; metodi generali per lo sviluppo della capacità coordinativa; - fondamenti di tecnica sportiva e di tattica sportiva; - differenziazione dei metodi di preparazione nelle diverse fasce di età. - Morfologia e caratteristiche biochimiche del muscolo scheletrico. - Morfologia e caratteristiche delle fibre muscolari nella paraplegia, nella lesione spinale e nella sindrome di down. - Ruolo dello sport e dell’attività fisica nelle persone paraplegiche, colpite da una lesione spinale e da sindrome di down. Programma (Izzicupo-Manganaro) - Cenni storici sugli sport adattati in Italia e nel mondo; - Definizione di menomazione, handicap e disabilità; - Classificazione ICF OMS e definizione di deficit sensoriale, fisico, intellettivorelazionale; - Documento ADAPT; - La Carta Europea dello Sport per tutti; - Bisogni educativi speciali; - Cenni normativi; - L’inclusione; - Tipologie e caratteristiche delle discipline sportive Paralimpiche per persone con disabilità fisica, sensoriale e intellettivo-relazionale; - Regolamenti delle diverse discipline sportive; - Sport di squadra: Bocce, Sitting volley, Torball; - Sport individuali: Atletica leggera; - Esercitazioni di conduzione e progettazione di attività motorie e sportive adattate in diversi contesti; - Benefici, precauzioni e controindicazioni dell’attività natatoria per disabili; - Le classificazioni nel nuoto-Tecnica e didattica delle nuotate adattate- Metodologia dell'apprendimento delle nuotate Adattate- I principi generali dell’insegnamento del nuoto adattato per disabilità fisica e mentale- I principi generali dell’allenamento degli atleti con disabilità- La didattica dei 4 stili, i principi generali dell’insegnamento del nuoto adattato; - Disabilità fisica: il primo approccio, aspetti metodologici, tecnici e didattici; - Disabilità sensoriale (visiva): primo approccio, aspetti metodologici, tecnici e didattici; - Disabilità mentale: primo approccio, aspetti metodologici, tecnici e didattici; - Nuoto Paralimpico: Il movimento sportivo per disabili in Italia, nascita ed evoluzione, organizzazione e regolamenti tecnici del C.I.P. e della FINP-Attività natatoria adattata al nuoto agonistico; - Attività Natatoria Adattata: Campi di Applicazione (Sclerosi Multipla, M. Parkinson, Lesioni Spinali, Sindrome di Down, PCI); - Nuoto Posturale: Tecniche e Metodiche, Adattamento delle nuotate per le patologie del Rachide; AcquaFitness adattata metodologia e tecniche applicate ad alterazioni Posturali; - Nuoto ed Autismo: Metodologia tecnica e didattica dell’insegnamento del nuoto adattato; - Approccio dell'istruttore verso disabilità mentale e Fisica. Programma (D’Alessandro) - L’adattamento dello sci alla disabilità - Cenni di storia ed evoluzione dello sci - Sci alpino paralimpico: storia - La disabilità del non vedente e del paraplegico: video - Classificazione del Comitato Paralimpico Internazionale per gli sciatori alpini, in base al tipo di disabilità. - Tecnica e didattica di guida sugli sci per non vedenti - Tecnica e didattica dello sci per paraplegici - Esercizi pratici di propriocettività / contatto corporeo: sento e percepisco, con relativo feedback. - Prove pratiche di simulazione sugli sci (in palestra) per non vedenti e paraplegici con ausili didattici: guscio – monosci / stabilizzatori, bende. Testi del Syllabus Resp. Did. SPERANZA Lorenza Anno offerta: 2015/2016 M10001 - BIOLOGIA DELLA VARIABILITA' UMANA E DELLO SVIPLUPPO Insegnamento: Corso di studio: Matricola: 002631 LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Anno regolamento: 2015 CFU: 3 Settore: BIO/13 Tipo Attività: C - Affine/Integrativa Anno corso: 1 Periodo: Primo Semestre Sede: CHIETI Testi in italiano Lingua insegnamento Italiano Testi di riferimento "Biologia", Solomon V edizione Obiettivi formativi Educare lo studente alla conoscenza del concetto di evoluzione come accumulo nel corso del tempo di cambiamenti ereditabili all'interno delle popolazioni. Avviare lo studente alla comprensione di come una singola cellula si sviluppi in un organismo pluricellulare e complesso come l'uomo e alla conoscenza di base delle mutazioni che coinvolgono il genoma umano. Metodi didattici Lezioni frontali Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale Programma esteso Conoscere le caratteristiche del genoma umano: studio della genetica umana alterazioni nel numero e nella struttura dei cromosomi malattie genetiche causate da mutazioni di un singolo gene terapia genica consulenza ed i test genetici genetica umana società ed etica Illustrare i concetti della genetica dello sviluppo differenziamento cellulare e l’equivalenza nucleare controllo genetico dello sviluppo cancro e lo sviluppo cellulare Introdurre il concetto darwiniano di evoluzione che cos’è l’evoluzione? i concetti sull’evoluzione prima di Darwin Darwin e l’evoluzione le evidenze a sostegno dell’evoluzione Illustrare i cambiamenti evolutivi nelle popolazioni: - frequenze genotipiche, fenotipiche ed alleliche - il principio di Hardy-Weinberg -la microevoluzione - la variabilità genetica nelle popolazioni Descrivere i meccanismi della speciazione e macroevoluzione: - che cos’è una specie? -l’isolamento riproduttivo -la speciazione -la velocità dei cambiamenti evolutivi -la macroevoluzione Descrivere le tecnologie del DNA e la genomica: - il clonaggio del DNA - l’analisi del DNA - la genomica - le applicazioni delle tecnologie del DNA - la tecnologia del DNA ha sollevato preoccupazioni relative alla sicurezza Descrivere i processi della riproduzione: riproduzione asessuata e sessuata riproduzione umana: il maschio -riproduzione umana: la femmina -la risposta sessuale - la fecondazione e le fasi precoci dello sviluppo - il parto -i metodi di controllo delle nascite -malattie a trasmissione sessuale Descrivere i processi dello sviluppo animale: - lo sviluppo della forma - la fecondazione - la segmentazione - la gastrulazione - l’organogenesi - le membrane extraembrionali - lo sviluppo umano Testi del Syllabus Resp. Did. PROTASI Feliciano Anno offerta: 2015/2016 Insegnamento: M30002 - FISIOLOGIA UMANA LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Corso di studio: Anno regolamento: 2015 CFU: 6 Settore: BIO/09 Tipo Attività: B - Caratterizzante Anno corso: 1 Periodo: Primo Semestre Sede: CHIETI Matricola: 002205 Testi in italiano Lingua insegnamento Italiano Contenuti 1. Sistema Nervoso Centrale: visione d'insieme e funzione. 2. Sistema Nervoso Periferico 1: fisiologia sensoriale (vie afferenti). 3. Sistema Nervoso Periferico 2: il sistema nervoso autonomo e il sistema motorio somatico (vie efferenti). 4. Controllo del Movimento Corporeo ed Integrazione a Livello Centrale. 5. Il Sistema Endocrino. 6. Bilancio Energetico e Metabolismo. 7. Alimentazione Ottimale per gli Sportivi. 8. Controllo Omeostatico della Temperatura Corporea. 9. Controllo Endocrino del Metabolismo e dell'Accrescimento. 10. Risposta del Sistema Endocrino all’Attività Fisica. Testi di riferimento Fisiologia Umana - Silverthorn Neuroscienze - Purves et al. Fisiologia Applicata allo Sport - McArdle et al. Metodi didattici Lezioni Frontali e Seminari. Altre informazioni Orario di ricevimento per appuntamento da concordare con il docente via e-mail a [email protected] Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale (con pre-esame scritto). Programma esteso 1. Sistema nervoso centrale: visione d'insieme e funzione. 1.1 Encefalo e midollo spinale: evoluzione e sviluppo del sistema nervoso; cellule nervose e cellule gliali di sostegno; materia grigia e materia bianca; meningi; barriera ematoencefalica; liquido cerebrospinale; corna/radici ventrali e dorsali; tratti o fasci ascendenti; discendenti e propriospinali. 1.2 Funzionalità encefalica: tronco encefalico (bulbo, ponte mesencefalo); il cervelletto; il diencefalo e i centri di controllo omeostatico (talamo, ipotalamo, ipofisi ed epifesi); il telencefalo (corteccia cerebrale, cellule stellate e piramidali); gangli della base e sistema limbico; amigdala; giro del cingolo ed ippocampo. 1.3 Funzioni cerebrali: organizzazione della corteccia in aree funzionali motorie ed associative; dominanza cerebrale o emisferica; integrazione dell'informazione sensoriale da parte di midollo spinale ed encefalo; organizzazione funzionale dell'informazione sensoriale e della percezione; organizzazione funzionale del movimento; il sonno e i ritmi circadiani; apprendimento e memoria (potenziamento e depressione a lungo termine); i centri del linguaggio: aree di Broca e Wernikie. 2. Sistema nervoso periferico 1: fisiologia sensoriale (vie afferenti). 2.1 Sistema nervoso periferico afferente: proprietà generali delle vie sensoriali (trasduzione sensoriale, campo recettivo); integrazione dell'informazione sensoriale da parte del SNC; proprietà degli stimoli sensoriali: codifica ed elaborazione. 2.2 Sensi somatici: vie della percezione somatica (corteccia somatosensoriale e cervelletto); recettori di tatto e calore ed energie di attivazione; la termo-percezione: recettori ed energie di attivazione; il dolore: nocicettori e circuiti nocicettivi; modulazione centrale del dolore e teoria del Gate Control; il dolore riferito. 2.3 Sensi chimici: l'olfatto ed il gusto. - organizzazione anatomo-funzionale del sistema olfattivo; meccanismi fisiologici della trasduzione dei segnali olfattivi; vie olfattive centrali: bulbo olfattivo, vie olfattive ed elaborazione corticale delle informazioni. - organizzazione anatomo-funzionale del sistema gustativo; cellule e proteine recettrici gustative; vie gustative centrali, codificazione e trasduzione del segnale. 2.4 Occhio e visione. - Principi generali di ottica; organizzazione anatomo-funzionale dell’occhio; meccanismi di fototrasduzione; sensibilità e acuità visiva; visione a colori; circuiti retinici; risposta delle cellule alle diverse condizione di illuminazione; vie visive centrali; campo visivo; integrazione dei segnali provenienti dai due occhi; difetti visivi. 2.5 Orecchio ed udito. - Principi generali di acustica; organizzazione anatomo-funzionale del sistema uditivo; la trasduzione meccano-elettrico del suono; basi ioniche della meccanotrasduzione nelle cellule cigliate; vie uditive centrali; integrazione delle informazioni provenienti dalle due orecchie; corteccia uditiva. 3. Sistema nervoso periferico 2: il sistema nervoso autonomo e il sistema motorio somatico (vie efferenti). 3.1 Il sistema nervoso simpatico e parasimpatico. - Riflessi nervosi e riflessi spinali: vie riflesse semplici e complesse; l'arco riflesso; i riflessi autonomi o viscerali ed omeostasi; controllo antagonista. - Vie autonome e fibre simpatiche e parasimpatiche; neurotrasmettitori autonomini e giunzione neuro-effettrice; recettori autonomi. - La midollare del surrene e le catecolamine. 3.2 Il sistema motorio somatico. 4. Controllo del movimento corporeo ed integrazione a livello centrale. 4.1 Organizzazione e pianificazione del movimento: circuito motoneuroni inferiori 4.2 Regolazione dell' attività dei muscoli scheletrici: riflessi motori somatici, recettori sensoriali somatici: i propriocettori (recettori articolari, fusi neuromuscolari, organi tendinei del Golgi); riflesso miotatico e di inibizione reciproca; riflessi flessori: riflesso di retroazione; riflesso estensore crociato. 4.3 Movimento riflesso, volontario e ritmico: integrazione dei riflessi muscolari; principi generali sul controllo del movimento volontario; controllo a feed-foward e feedback del movimento. 4.4 Sistema vestibolare: organizzazione anatomo-funzionale del sistema vestibolare; rotazione orizzontale; vie nervose vestibolari: vie centrali per stabilizzare sguardo, testa e postura (riflessi vestibolo-oculare, vestibolo-cervicale e vestibolo-spinale; nistagmo); vie centrali al talamo e alla corteccia. 4.5 Controllo motorio: centri nervosi responsabili del movimento; rapporto fra motoneuroni e muscoli; organizzazione somatotopica dei motoneuroni; programma motorio. 4.6 Locomozione: riflesso flessorio-estensorio crociato; la locomozione e biomeccanica del cammino; il ciclo del passo; controllo nervoso della locomozione. 4.7 Modulazione del movimento da parte del tronco encefalico e del midollo spinale: vie corticospinali e corticobulbari; postura e equilibrio; centri del controllo motorio nel tronco encefalico; equilibrio, postura e orientamento visivo; vie ventromediale, reticolospinale e rubrospinale; via finale comune. 4.8 Modulazione del movimento da parte dei nuclei della base: anatomia e organizzazione funzionale dei gangli della base; afferenze ed efferenze dei gangli della base; movimenti saccadici degli occhi; vie diretta ed indiretta dei gangli della base; via dopaminergica. 4.9 Modulazione del movimento da parte del cervelletto: anatomia e organizzazione funzionale del cervelletto; afferenze ed efferenze del cervelletto; circuiti cerebellari di base; controllo del cervelletto sul movimento volontario; ruolo del cervelletto nell’apprendimento motorio. 5. Il Sistema Endocrino. 5.1 Comunicazione intracellulare a breve e lunga distanza: giunzioni comunicanti; segnali dipendenti da contatto; segnali autocrini e paracrini; neuro-trasmettitori, neuro-modulatori e neuro-ormoni; ormoni: molecole lipofile e lipofobe. 5.2 Introduzione al sistema endocrino: cosa rende una sostanza chimica un ormone; ormoni e recettori: la loro interazione; terminazione dell’azione degli ormoni. 5.3 Classificazione degli ormoni: ormoni peptidici e proteici; ormoni steroidei; ormoni aminici. 5.4 Controllo del rilascio ormonale: classificazione degli ormoni in base alle loro vie riflesse; neuroormoni e secrezione nel circolo sanguigno; ipofisi anteriore e posteriore; ormoni dell’ipofisi posteriore; ormoni dell’ipofisi; il sistema portale ipotalamo-ipofisario; circuiti a retroazione ipotalamo-ipofisaria. 5.5 Interazioni ormonali: effetto sinergico; ormoni permissivi; ormoni antagonisti. 6. Bilancio Energetico e Metabolismo. 6.1 Centri ipotalamici del comportamento alimentare: centro della fame e centro della sazietà; segnali di appetito: grelina e neuropeptide Y; segnali di sazietà: leptina ed insulina; teoria glucostatica e teoria lipostatica. 6.2 Bilancio energetico: energia in entrata ed energia in uscita; calorimetri diretta; calorimetria indiretta: consumo di ossigeno, produzione di anidride carbonica e quoziente respiratorio; fattori che influenzano il consumo di ossigeno. 6.3 Metabolismo del’organismo: vie anaboliche e vie cataboliche; stato di assorbimento o assimilativo; stato di postassorbimento o post-assimilativo; i processi alla base dell’utilizzo e dell’immagazzinamento dell’energia: glicogenosintesi, glicogenolisi, gluconeogenesi, lipogenesi, lipolisi, sintesi proteica. 6.4 Ruolo del pancreas nel controllo omeostatico del metabolismo: Insulina e glucagone negli stati di sazietà e digiuno; risposta del pancreas ai livelli ematici di glucosio; legame dell’insulina al recettore e trasduzione del segnale; insulina e trasporto del glucosio in muscolo, tessuto adiposo e fegato; stato assimilativo: domina l’insulina; stato post-assimilativo: prende il sopravvento il glucagone; diabete mellito di tipo 1 e di tipo 2. 7. Alimentazione ottimale per gli sportivi. 7.1 La piramide alimentare: diverse versioni per maggiore chiarezza e maggiore confusione? 7.2 Fabbisogno energetico giornaliero in uomini e donne in funzione dell'età. 7.3 Le fonti alimentari dei tre principali macronutrienti. 7.4 Fabbisogno energetico negli sportivi: funzione del tipo di sport, del carico giornaliero e dell’intensità dell’esercizio; re-integro delle calorie: l’importanza di carboidrati e proteine. 7.5 Esaurimento delle riserve di glicogeno muscolare durante l’esercizio: funzione dello stato di allenamento, della dieta, e dell’esercizio nelle giornate precedenti. 7.6 Alimentazione pre- e post-esercizio: quando assumere carboidrati e quando proteine. 7.7 Assunzione di zuccheri semplici prima e durante l’esercizio: pro e contro. 8. Controllo Omeostatico della Temperatura Corporea. 8.1 Bilancio energetico dell’organismo: il costo relativo della termogenesi; efficienza metabolica nel trasferimento dell’energia ai depositi di glicogeno e dei grassi. 8.2 Bilancio termico: un equilibrio fra guadagno e perdita di calore; produzione di calore: termogenesi con brivido e senza brivido; entrata di calore: irraggiamento e conduzione; perdita di calore: conduzione, irraggiamento, convezione ed evaporazione. 8.3 Controllo della temperatura corporea da parte dell’ipotalamo: centro della termoregolazione; recettori della temperatura; vie sensoriali spinotalamiche; il riflesso termoregolatorio. 9. Controllo Endocrino del Metabolismo e dell'Accrescimento. 9.1 Glucocorticoidi surrenalici: ACTH e controllo della secrezione di cortisolo; effetti del cortisolo sugli organi/tessuti bersaglio; utilizzo farmacologico del cortisolo; ipercortisolismo ed ipocortisolismo. 9.2. Ormoni della tiroide: meccanismi di sintesi degli ormoni tiroidei da parte dei follicoli; rilascio, trasporto ed effetto sui tessuti di T3 e T4; TSH e controllo del rilascio di T3 e T4; ipertiroidismo ed ipotiroidismo. 9.3 Ormone della crescita (GH): vie di controllo del rilascio di GH; effetto del GH sugli organi/ tessuti bersaglio; GH e ruolo nell'accrescimento. 9.3 Accrescimento dei tessuti molli e dell’osso: iperplasia ed ipertrofia; accrescimento lineare della ossa lunghe; importanza del calcio nell'accrescimento osseo; ruolo di osteoclasti ed osteblasti nel rimodellamento osseo. 6. Bilancio e ruolo del calcio nell'organismo; la concentrazione plasmatica del calcio viene finemente regolata; i tre ormoni che regolano il bilancio del calcio: paratormone, calcitriolo e calcitonina; osteoporosi e perdita di tessuto osseo. 10. Risposta del Sistema Endocrino all’Attività Fisica. 10.1 Esercizio ed ormoni dell'ipofisi: effetti dell’esercizio sulla produzione dell'ormone della crescita; effetti dell'esercizio sugli altri ormoni dell'ipofisi anteriore; influenza dell'esercizio sulla produzione di ormoni da parte dell'ipofisi posteriore (ossitocina e vasopressina). 10.2 Effetti dell’esercizio sulla produzione di Ormoni tiroidei e paratiroidei: T3, T4 e paratormone. 10.3 Esercizio e secrezione delle ghiandole surrenali: effetto su catecolamine, aldosterone e cortisolo. 10.4 Effetto dell’esercizio sugli ormoni secreti dal pancreas (insulina e glucagone); esercizio e prevenzione del diabete di tipo 2. Testi del Syllabus Resp. Did. BATTISTA Pasquale Anno offerta: 2015/2016 Insegnamento: M10002 - FISIOPATOLOGIA GENERALE LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Corso di studio: Anno regolamento: 2015 CFU: 3 Settore: MED/04 Tipo Attività: C - Affine/Integrativa Anno corso: 1 Periodo: Primo Semestre Sede: CHIETI Matricola: 000228 Testi in italiano Lingua insegnamento Italiano Contenuti - Fisiopatologia dell'emostasi e della coagulazione. - Fisiopatologia della eritropoiesi. - Fisiopatologia del sistema immunitario. - Le malattie muscolo-scheletriche. - Fisiopatologia del tessuto connettivo. - Fisiopatologia dell’invecchiamento. Testi di riferimento Patologia e Fisiopatologia Generale – Pontieri. Piccin Editore Obiettivi formativi Conoscere i meccanismi fisiopatologici e molecolari responsabili di alterazioni funzionali del sistema emocoagulativo e del sistema emopoietico. Conoscere il sistema immunitario e le principali patologie correlate a difetti del sistema immune. Conoscere le principali malattie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo e i principi dell’ invecchiamento. Prerequisiti Non previste propedeuticità Metodi didattici lezioni frontali Modalità di verifica dell'apprendimento Esame in forma orale Programma esteso Fisiopatologia dell'emostasi e della coagulazione: - L’endotelio, le piastrine e i fattori plasmatici nel processo emostatico e coagulativo. - I principali disordini emorragici da difetti dell’endotelio, delle piastrine e dei fattori plasmatici della coagulazione (le emofilie). - Ematoma, ecchimosi. Le complicanze delle malattie emorragiche. Fisiopatologia dell'eritropoiesi: - Struttura del midollo emopoietico, effetti dell’ormone eritropoietico e di altri fattori di crescita sull’emopoiesi. Fisiopatologia dell'emostasi e della coagulazione: - L’endotelio, le piastrine e i fattori plasmatici nel processo emostatico e coagulativo. - I principali disordini emorragici da difetti dell’endotelio, delle piastrine e dei fattori plasmatici della coagulazione (le emofilie). - Ematoma, ecchimosi. Le complicanze delle malattie emorragiche. Fisiopatologia dell'eritropoiesi: - Struttura del midollo emopoietico, effetti dell’ormone eritropoietico e di altri fattori di crescita sull’emopoiesi. - Il metabolismo del ferro e delle vitamine necessarie per l’eritropoiesi. L’anemia - Meccanismi fisiopatologici responsabili delle anemie. - Meccanismi di compenso centrali e periferici delle anemie. Le policitemie. Fisiopatologia del sistema immunitario: - Immunità innata e immunità acquisita. - Organizzazione del sistema immunitario. - Gli antigeni. Immunità umorale e immunità cellulo-mediata . - Gli anticorpi . - La Immunopatologia: i fenomeni allergici, le malattie autoimmuni. - Patologie muscolo-scheletriche su base immunitaria e autoimmunitaria. Conclusioni. Le malattie muscolo-scheletriche: - Malattie articolari . - Alterazioni muscolo-scheletriche su base genetica (distrofia muscolare di Duchenne/Becker, glicogenosi), modalità di trasmissione . - Miopatie tossiche, infiammatorie, dei canali ionici e forme associate ad alterazioni metaboliche congenite. Le malattie connettivali: - Fisiopatologia del tessuto connettivo . - Sintesi del collagene e tipi di collagene. - Malattie del collagene (collagenopatie), modalità di trasmissione. - Forme associate ad alterazioni metaboliche congenite. Le alterazioni a carico della matrice extracellulare. Fisiopatologia dell’invecchiamento: - Teoria dell’invecchiamento, alterazioni molecolari e cellulari correlate all’invecchiamento. Testi in inglese Lingua insegnamento Italian Testi del Syllabus Resp. Did. D'ADAMO DAVIDE Anno offerta: 2015/2016 Insegnamento: M50002 - MALATTIE DELL'APPARATO LOCOMOTORE LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Corso di studio: Anno regolamento: 2015 CFU: 3 Settore: MED/33 Tipo Attività: C - Affine/Integrativa Anno corso: 1 Periodo: Secondo Semestre Sede: CHIETI Matricola: 006704 Testi in italiano Testi di riferimento "CLINICA ORTOPEDICA" Manuale- Atlante A. Mancini - C. Morlacchi Edizione PICCIN “MANUALE DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA” F.Grassi-U.Pazzaglia-G.Pilato-G.Zatti Edizione ELSEVIER MASSON Programma esteso Docente : Prof. a.c. Davide D’Adamo Tel 0871 358263 Email: [email protected] A) GENERALITA’ Eziopatogenesi generale- l’esame clinico in ortopedia -cenni di terapia 1) FRATTURE - Classificazione - Eziologia, patogenesi, anatomia patologica. - Quadro clinico - Evoluzione e prognosi. - Complicanze. - Terapia delle fratture. - Terapia delle complicanze. 2) FRATTURE DELL'ARTO SUPERIORE - Clavicola. - Omero. - Gomito. - Avambraccio. - Polso e Mano. 3) FRATTURE DELL'ARTO INFERIORE - Fratture dell'estremo superiore del femore. - Fratture della diafisi femorale. - Fratture del ginocchio. - Fratture di gamba. - Fratture del collo piede e del piede. 4) DISTORSIONI - Generalità. - Distorsione del ginocchio. - Lesioni traumatiche dei menischi. - Lesione del LCA e ricostruzione del LCA - Distorsione della caviglia 5) LUSSAZIONI - Generalità. - Principali lussazioni ( spalla, gomito e anca). 6 ) ARTROSI - Generalità - Coxartrosi – Gonartrosi – 7) Impingement femoro-acetabolare (CAM, PINCER) 8) Spondilolisi-spondilolistesi 9) Osteocondrosi 10) Lombalgia , Lombosciatalgia, Lombocruralgia, ernia del disco 11) Sindrome da conflitto-sub-acromiale - Lesioni della cuffia dei rotatori-instabilità di spalla 12) Lesioni muscolari e tendinopatie nello sportivo 13) Scoliosi-Cifosi Testi del Syllabus Resp. Did. RIPARI Patrizio Anno offerta: 2015/2016 M12002 - MEDICINA DELLO SPORT ED ELEMENTI DI PRIMO SOCCORSO Insegnamento: Corso di studio: Matricola: 001033 LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Anno regolamento: 2014 CFU: 5 Settore: M-EDF/01 Tipo Attività: B - Caratterizzante Anno corso: 2 Periodo: Secondo Semestre Sede: CHIETI Testi in italiano Lingua insegnamento Italiano Contenuti Secondo programma Testi di riferimento - Mc Ardle, Katch, Katch. Fisiologia applicata allo sport- Casa Editrice Ambrosiana - ACSM. Guida per i test e la prescrizione di esercizi CLUEB Ed. Metodi didattici Lezioni frontali Supporti audiovisivi Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale Programma esteso C.I di FARMACOLOGIA E MEDICINA DELLO SPORT APPLICATA ALLE ATTIVITA’ MOTORIE MODULO DI MEDICINA DELLO SPORT ( PROF. P. RIPARI) INTRODUZIONE ALLA MEDICINA DELLO SPORT ASPETTI FISIOLOGICI: - Le basi bioenergetiche ( metabolismo aerobico, anaerobico lattacido ed alattacido); - Classificazione delle attività motorio- sportive ( Dal Monte- Lubich, COCIS, SIPS); - La G.A.S., Supercompensazione; - Aggiustamenti acuti ( cardio-circolatori centrali e periferici, respiratori, muscolari, metabolici); - Adattamenti ( il Cuore d’Atleta, Il Polmone da Sport, La Capillarizzazione) - Tipologie di contrazione muscolare ( isotonica, isometrica, isocinetica) ALIMENTAZIONE DELLO SPORTIVO - Macronutrienti - Micronutrienti - Oligoelementi - Vitamine - La “Piramide Alimentare” - L’Indice Glicemico - Strategie nutrizionali pre, durante e post gara - Idratazione - Integrazione, Supplementazione e Doping LA VALUTAZIONE FUNZIONALE - IL Massimo Consumo di Ossigeno (Vo2 Max) - La Soglia Anaerobica - Il Lattato - Metodi di Valutazione VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE - BMI - Plicometria - Bio- impedenziometria (BIA) - DEXA - Altre metodiche PRINCIPI BASILARI DI SEMEIOTICA DELLO SPORTIVO - La Visita d’Idoneità agonistica e non - Antropometria - Cenni di Semeiotica Strumentale ( ECG, Spirometria, Ecocardiografia) - La Visita Medico- Sportiva dell’atleta diversamente abile ERGOMETRIA - Step- Test - Cicloergometro - Treadmill - Ergometri specifici - Ergometri adattati PRINCIPI FONDAMENTALI DELL’ALLENAMENTO ASPETTI PATOLOGICI - Overreaching e Overtraining - Traumatologia minore da sport - R.I.C.E. - Concussione - Colpo di Sole e Colpo di Calore - Principi di BLSD - Asma da Sporzo - Crisi Ipoglicemica ATTIVITA’ MOTORIA ADATTATA - Sovrappeso- Obesità - Ipertensione - Diabete Mellito - Osteoporosi ATTIVITA’ MOTORIA E SPORTIVA NELLE DIVERSE ETA’ Testi del Syllabus Resp. Did. BELLOMO ROSA GRAZIA Anno offerta: 2015/2016 Insegnamento: M90001 - MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Corso di studio: Anno regolamento: 2014 CFU: 6 Settore: MED/34 Tipo Attività: B - Caratterizzante Anno corso: 2 Periodo: Primo Semestre Sede: CHIETI Matricola: Testi in italiano Testi di riferimento Autori vari LEZIONI DI MEDICINA RIABILITATIVA CIC Edizioni Internazionali Giorgio Nino Valobra – Renato Gatto – Marco Monticone TRATTATO DI MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE UTET Raoul Saggini – Renzo Ridi EQUILIBRIO CORPOREO Edizioni MARTINA Bologna Hazel M. Clarkson VALUTAZIONE CINESIOLOGICA edi-ermes Programma esteso Generalità La Medicina Fisica e Riabilitativa: finalità, ruoli, competenze La figura del laureato in Scienze Motorie nel Sistema Sanitario Nazionale L’esame clinico in Medicina Riabilitativa L’esercizio fisico in Medicina Riabilitativa Generalità sull’esercizio terapeutico L’esercizio propriocettivo L’esercizio isocinetico L’esercizio posturale L’Idrochinesiterapia Lo stretching La postura e l’equilibrio corporeo Definizione di postura I sottosistemi corporei Omeostasi ed equilibrio corporeo Approccio riabilitativo alle patologie del rachide Le anomalie morfostrutturali del rachide La lombalgia L’ernia discale Le principali patologie di interesse riabilitativo in età pediatrica 003023 La scoliosi Il piede piatto congenito La figura dell’anziano in Medicina Riabilitativa L’instabilità posturale dell’anziano L’attività fisica adattata L’osteoporosi L’artrosi Condizioni patologiche e programmi riabilitativi di interesse sportivo L’instabilità di spalla La sindrome della cuffia dei rotatori La patologia meniscale nell’atleta Le lesioni del legamento crociato anteriore nell’atleta Gli infortuni muscolari nello sportivo Le tendinopatie La sindrome retto pubo adduttoria Le principali modalità di terapia con agenti fisici in ambito sportivo Ipertermia Diatermia Capacitivo Resistiva Ultrasuoni Laserterapia Crioterapia TENS ed altre forme di neuro stimolazione Magnetoterapia Energia vibratoria Testi del Syllabus Resp. Did. THOMAS Astrid Maria Anno offerta: 2015/2016 Insegnamento: M50001 - NEUROLOGIA LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Corso di studio: Anno regolamento: 2015 CFU: 6 Settore: MED/26 Tipo Attività: B - Caratterizzante Anno corso: 1 Periodo: Secondo Semestre Sede: CHIETI Matricola: 002769 Testi in italiano Lingua insegnamento Italiano Contenuti I disturbi del movimento volontario I disturbi della vigilanza e della coscienza I disturbi del tono muscolare Le crisi epilettiche I movimenti anormali (Malatia di Parkinson, Coree) Il circolo cerebrale: fisiopatogenesi I sistemi sensitivi afferenti Le sindromi ischemiche dell’arteria cerebrale media Disturbi delle funzioni simboliche:disturbi del linguaggio Disturbi delle funzioni simboliche:gnosie e prassie Disturbi delle funzioni simboliche (schema corporeo) e della memoria Le sindromi ischemiche dell’arteria cerebrale anteriore e dell’arteria cerebrale posteriore Le sindromi ischemiche del tronco cerebrale Le encefalopatie degenerative Le sindromi ischemiche diffuse e multinfartuali Emorragia subaracnoidea: Aneurismi cerebrali Le encefaliti croniche virali acute Le encefaliti croniche infiammatorie Le Encefalopatie demielinizzanti Le polineuropatie demielinizzanti e assonali La sindrome di ipertensione endocranica Le neoplasie del CNS La patologia compressiva del midollo spinale Le sindromi cefalalgiche Testi di riferimento Neurologia Cambier Ed. Masson Obiettivi formativi 1 - ILLUSTRARE I SISTEMI NERVOSI CHE PARTECIPANO ALL’ORGANIZZAZIONE DEL MOVIMENTO VOLONTARIO E LE MODIFICAZIONI CHE INTERVENGONO A SEGUITO DI ALTERAZIONI PATOLOGICHE DISTRIBUITI A VARI LIVELLI DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE (CNS). 2 - ILLUSTRARE L’ORGANIZZAZIONE DEI SISTEMI DI REGOLAZIONE DEL MOVIMENTO VOLONTARIO E LE RELATIVE MODIFICAZIONI IN OCCASIONE DI PATOLOGIE LESIONALI. 3 - ILLUSTRARE L’ORGANIZZAZIONE PERIFERICA DEL MOVIMENTO VOLONTARIO E LE MODIFICAZIONI CHE INTERVENGONO A SEGUITO DI ALTERAZIONI PATOLOGICHE DEI PLESSI NERVOSI, DEI NERVI (PNS) DELLE PLACCHE NEUROMUSCOLARI E DELLE FIBRE MUSCOLARI 4 – ILLUSTRARE L’ORGANIZZAZIONE DEI SISTEMI SENSITIVI AFFERENTI AL CNS E LE MODIFICAZIONI CHE INTERVENGONO A SEGUITO DI ALTERAZIONI PATOLOGICHE E VARI LIVELLI 5 – ILLUSTRARE LE PRINCIPALI FUNZIONI SIMBOLICHE DELL’UOMO QUALI IL LINGUAGGIO, GNOSIE, PRASSIE, SCHEMA CORPOREO, MEMORIA, APPRENDIMENTO E DESCRIVERE LE ALTERAZIONI CHE INTERVENGONO A SEGUITO DI LESIONI FOCALI DIFFUSE. 6 – ILLUSTRARE I SISTEMI DI REGOLAZIONE DELLO STATO DI VIGILANZA, E DI COSCIENZA E LE ALTERAZIONI CHE INTERVENGONO IN VARIE PATOLOGIE. 7 – ILLUSTRARE I PRINCIPALI ASPETTI NEUROFISIOLOGICI, NEUROCLINICI E CLINICI DELLE CRISI EPILETTICHE. 8 – CONOSCERE LE CARATTERISTICHE ANATOMICHE, FISIOLOGICHE BIOCHIMICHE E FISIOPATOGENETICHE DELLA CIRCOLAZIONE CEREBRALE, CORRELATI CON IL CUORE ED IL CIRCOLO PERIFERICO ED INFINE LE PATOLOGIE CONNESSE ALLE ALTERAZIONI DI CIRCOLO. 9 –LE CARATTERISTICHE DELLE ENCEFALOPATIE DEGENERATIVE, (DEMENZE PRIME), METABOLICHE E DEMIELINIZZANTI DEL CNS. Prerequisiti secondo il regolamento didattico Metodi didattici lezioni frontali Modalità di verifica dell'apprendimento esame orale, presentazione di un argomento a scelta Programma esteso 1-1 Area 4 di Broadman; motoneurone corticale; via cortico-bulbo-spinale; nuclei dei nervi cranici; 1-2 Motoneurone spinale alfa; motoneurone gamma; arco diastalico riflesso monosinaptico; riflesso polisinaptico; 1-3 Alterazioni della motilità volontaria in lesioni corticali, capsulari, del tronco cerebrale, midollari; 1-4 Alterazioni dei riflessi monosinaptici e polisinaptici; 1-5 Comparsa dei riflessi patologici (segno di Babinski); 1-6 Sincinesie motorie; 1-7 Alterazioni del tono muscolare in lesioni della via cortico-spinale; 1-8 Alterazioni del trofismo muscolare nelle lesioni del motoneurone alfa; 2- Strutture anatomiche del sistema extrapiramidale; 2- Segni caratteristici di alterazioni del tono posturale nelle lesioni extrapiramidali; 2- Alterazioni del movimento volontario nelle lesioni extrapiramidali acinesia, bradicinesia; 2- Movimenti involontari: tremore statico, movimenti coreici, atetosici, emiballici; 2- Mioclonie; 2- Sindromi emblematiche da lesione del sistema extrapiramidale; a) Malattia di Parkinson; b) Corea di Huntington, Corea di Sydenham; Sindromi coreiche; 2- Strutture anatomiche del sistema cerebellare; 2- Meccanismi di regolazione della coordinazione motoria; 2- Atassia cerebellare 2- Sindromi vermiane; Sindromi emisferiche cerebellari 3- Strutture del nervo periferico (radici plesso, nervi) della placca e della fibra striata; 3- Fisiologia dell’impulso nervoso: velocità di conduzione; aspetti elettromiografici della lesione neurogena; 3- Mononeuriti, Polineuriti, Multineuriti, Plessiti, Poliradicoloneurite di Guillain Barrè, Stroke; 3- Fisiologia della placca neuromuscolare: aspetti elettrici, biochimici; 3- Sindromi da alterazione della funzionalità della placca: miastenia gravis e sindromi miasteniformi; 3- Miotonia di Thomsen e distrofia miotonica di Steinert; 3- Anatomia e fisiologia della fibrocellula muscolare striata; 3- Distrofie muscolari congenite; 3- Miopatie metaboliche; 3- Miositi e polimiositi 4- Strutture anatomiche coinvolte nella trasmissione dell’impulso nervoso afferente al CNS: radice sensitiva, fasci midollari, nuclei specifici del talamo, corteccia sensitiva; 4- Afferenze visive; 4- Afferenze acustiche e vestibolari; 4- Sindromi sensitive (e correlati motori) nelle lesioni midollari: es. Sindrome di Brown Sequard; 4- Sindromi sensitive (e correlati motori) nelle lesioni talamiche: es. Sindrome di Levy-Roussy; 4- Sindromi sensitive da lesione del corpo colloso; 4- Sindromi da lesione del lobo parietale; 4- Sindromi da lesioni della via e della corteccia visiva: aspetti strumentali; 4- Sindromi da lesioni vestibolari: aspetti strumentali. 5- Organizzazione del piano di studio di un malato con disturbi delle funzioni simboliche: tests di linguaggio, mnesici e delle altre funzioni corticali; 5- Afasie di Broca, di Wernicke, di conduzione, transcorticali motorie e sensitive; 5- Disartrie ed altri disturbi dell’articolazione del linguaggio; 5- Gnosie: visive, acustiche, somestesiche; 5- Prassie: melocinetica, ideomotoria, ideativa, ecc… 5- Anomalie dello schema corporeo; 5- Memoria e disturbi mnesici: mediatori clinici implicati; 5- Demenza: presenili (es. Morbo di -Alzheimer – AD, Demanza a Corpi di Lewy) e senili. 6- Sonno fisiologico nei suoi vari stadi: aspetti neurofisiologici e biochimici; 6- Malattie che causano segni neurologici focali ed alterazioni della coscienza; 6- Malattie che causano alterazioni della coscienza senza segni neurologici focali; 6- Mutismo acinetico e sindrome apallica; 7- Fisiopatogenesi delle crisi epilettiche: i sistemi neurofisiologici di attivazione; 7- Basi metodologiche della individuazione di un focolaio irritativo; 7- Semeiologia delle crisi comiziali generalizzate convulsive; 7- Semeiologia delle crisi comiziali generalizzate non convulsive; 7- Semeiologia delle crisi comiziali parziali o semeiologia semplice; 7- Semeiologia delle crisi comiziali parziali o semeiologia complessa; 7- Episodi critici non epilettici: enuresi, narcolessia, malattia di Pickwick; 7- Sincopi e disturbi di origine vegetativa; 7- Farmaci antiepilettici e loro effetti collaterali; 7- Indagini strumentali: EEG, TAC. 8- Organizzazione anatomica del circolo cerebrale e midollare; 8- Sindromi ischemiche distrettuali, comprese quelle del tronco cerebrale; 8- Sindromi ischemiche diffuse e multinfartuali; 8- Encefalopatia ipertensiva; 8- Emorragia subaracnoidea; 8- Aneurismi cerebrali; 8- Sindrome di sofferenza meningea; 9- Meningiti batteriche e virali; 9- Encefaliti virali: encefaliti erpetiche; 9- Encefaliti croniche infiammatorie: SSPE, Panencefalite progressiva da rosolia, PML, malattie da Prioni; 9- Encefalopatie demielinizzanti da vaccinazione; 9- Sclerosi Multipla; 10- Semeiologia della sindrome di ipertensione endocranica; 10- Idrocefalo ipertensivo; idrocefalo normotensivo; 1010101010- Liquor cerebro spinale; rachicentesi; Ascesso cerebrale; Semeiologia della sindrome da compressione midollare; Ernie discali e processi extramidollari; Mielopatie spondilo-artrosiche; Testi del Syllabus Resp. Did. GALLINA Sabina Anno offerta: 2015/2016 M60001 - PATOLOGIE DELL'APPARATO CARDIOVASCOLARE E RESPIRATORIO LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Insegnamento: Corso di studio: Anno regolamento: 2015 CFU: 3 Settore: MED/11 Tipo Attività: C - Affine/Integrativa Anno corso: 1 Periodo: Secondo Semestre Sede: CHIETI Matricola: 001042 Testi in italiano Lingua insegnamento italiano Testi di riferimento CARDIOLOGIA per scienze motorie e scienze infermieristiche - R. Calabrò, A D'Andrea, B. Sarubbi - casa editrice IDELSON-GNOCCHI - Cardiologia dello Sport Paolo Zeppilli / Casa editrice scientifica internazionale Obiettivi formativi Lo studente dovrà raggiungere una adeguata conoscenza delle cardiopatie e delle potenzialità terapeutiche dell’attività fisica del cardiopatico; avere una specifica competenza nella scelta del tipo di attività sportiva per i pazienti affetti da cardiopatia Metodi didattici lezioni frontali Modalità di verifica dell'apprendimento esame orale Programma esteso Il cuore d’atleta: Rimodellamento cardiovascolare secondario all’esercizio fisico Aspetti cardiologici dello sport nell’atleta master Aspetti cardiologici dello sport nell’atleta disabile La valutazione dell’apparato cardiovascolare • Metodologie di studio dell’apparato cardiovascolare nell’atleta • La sintomatologia e semeiotica dell’apparato cardiovascolare L’attività sportiva nella prevenzione primaria e secondaria delle cardiopatie Classificazione ed etiopatogenesi delle cardiopatie:cenni Classificazione degli sport in relazione all’impegno cardiovascolare La Cardiopatia Ischemica acuta e cronica: eziopatogenesi, fisiopatologia,quadri clinici; l’attività sportiva nella cardiopatia ischemica L’ipertensione arteriosa sistemica:definizione, cause,fisiopatologia, trattamento non farmacologico; l’attività sportiva nella ipertensione arteriosa sistemica • Scompenso Cardiaco –Trapianto Cardiaco ed esercizio fisico • Aritmie,sincope e morte improvvisa: epidemiologia, cause e meccanismi, prevenzione • Cardiomiopatie,valvulopatie e cardiopatie congenite Emergenze ed urgenze cardiologiche nel corso della pratica sportiva Definizione Eziopatogenesi Meccanismi fisopatologici Principali manovre di rianimazione cardiovascolare La riabilitazione cardiovascolare: modalità operative,prescrizione dell'esercizio fisico; Controindicazioni, sicurezza.Valutazione del programma e verifiche operative • Protocolli di idoeneità sportiva in pazienti cardiopatici:Criteri di idoneità e non idoneità allo sport nel paziente affetto da card Cenni su : Aspetti anatomici dell'apparato respiratorio Cenni su: Aspetti fisiologici dell'apparato respiratorio Fatica muscolare respiratoria. Meccanismi di difesa del polmone. Adattamenti cardiorespiratori all'esercizio fisico: F.C., G.S., P.C., P.A., ridistribuzione vascolare, V.E., VO2. Consumo di O2 come indice prestativo. Ipossia e cianosi. Valutazione strumentale pneumologica: spirometria, curva flusso/volume, pletismografia corporea, ergospirometria. Elementi di anatomia funzionale dell'apparato respiratorio. Principi generali dei Tests di funzionalità respiratoria: spirometria; valutazione dei volumi polmonari; curva flusso/volume; diffusione alveolocapillare: test DLCO; test da sforzo cardio-respiratorio La valutazione degli scambi gassosi intrapolmonari: emogasanalisi arteriosa; pulsossimetria; Patologie ostruttive e restrittive e loro conseguenze sull’attività fisica: Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva; Asma bronchiale Pneumopatie interstiziali diffuse Fibrosi polmonare idiopatica L’Insufficienza respiratoria Le conseguenze respiratorie delle malattie neuromuscolari l’esercizio fisico nei pazienti affetti da patologie respiratorie La valutazione respiratoria delle attività sportive Malattie respiratorie a trasmissione aerea ed attività sportiva. Abitudine al fumo e sue conseguenze. Attività fisico-sportiva nel bambino allergico. Attività fisica e patologia respiratoria nell'anziano. Importanza dell'educazione respiratoria nell'attività fisica. Idoneità sportiva pneumologica: cenni Testi del Syllabus Resp. Did. NAPOLITANO Giorgio Anno offerta: 2015/2016 Insegnamento: M60002 - PATOLOGIE ENDOCRINO-METABOLICHE LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Corso di studio: Anno regolamento: 2015 CFU: 5 Settore: MED/13 Tipo Attività: B - Caratterizzante Anno corso: 1 Periodo: Secondo Semestre Sede: CHIETI Matricola: 000996 Testi in italiano Lingua insegnamento Italiano Testi di riferimento A scelta tra: • Endocrinologia per i corsi di laurea delle professioni sanitarie (autore: F. Monaco; casa editrice: Società Editrice Universo) • Endocrinologia ed attività motorie (autore: A. Lenzi et al.; casa editrice: Elsevier Masson) Per quanto concerne la parte inerente i principi generali di programmazione dell’esercizio fisico si consiglia il seguente libro di testo: • ACSM. Linee guida per i test e la prescrizione d’esercizi (autore: ACSM; casa editrice: CLUEB) Per quanto concerne la parte inerente l’esercizio fisico nelle condizioni patologiche sarà consegnato del materiale specifico a lezione che, in caso di necessità, potrà essere anche richiesto direttamente al docente tramite e-mail. Prerequisiti No Metodi didattici - lezioni frontali - laboratorio in palestra Altre informazioni No Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale Programma esteso • Principi di endocrinologia (ormone-recettore, feed-back, ritmi secretori) • Esercizio fisico di forza e risposta ormonale in relazione alle diverse intensità e modalità di allenamento e principi generali di programmazione dell’allenamento di forza • Esercizio fisico aerobico e risposta ormonale in relazione alle diverse intensità e modalità di allenamento e principi generali di programmazione dell’allenamento aerobico • Ipotalamo e ipofisi: principali patologie • Growth Hormone (GH): usi ed abusi • Deficit del GH ed esercizio fisico • Patologie tiroidee ed esercizio fisico • Fisiopatologia del ciclo ovarico • Menopausa ed esercizio fisico • Metabolismo calcio-fosforico • Fisiopatologia dell’osteoporosi • Osteoporosi ed esercizio fisico • Fisiopatologia dell’obesità • Obesità ed esercizio fisico • Fisiopatologia del diabete di tipo II • Diabete di tipo II ed esercizio fisico • Fisiopatologia del diabete di tipo I • Diabete di tipo I ed esercizio fisico • Steroidi: glucocorticoidi e androgeni • Overtraining e overreaching Testi in inglese Lingua insegnamento Italian Testi del Syllabus Resp. Did. RIPARI Patrizio Anno offerta: 2015/2016 Insegnamento: M11002 - PREVENZIONE E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Corso di studio: Anno regolamento: 2014 CFU: 6 Settore: M-EDF/01 Tipo Attività: B - Caratterizzante Anno corso: 2 Periodo: Primo Semestre Sede: CHIETI Matricola: 001033 Testi in italiano Lingua insegnamento italiano Testi di riferimento Stretching per la flessibilità funzionale, ,Armiger-Martin, Ed. italiana a cura di G. Barassi, Piccin Padova 2010 Obiettivi formativi Il corso si propone di contribuire alla conoscenza in ambito preventivo e rieducativo, fornendo conoscenze dei metodi, tecniche di interventi educativi e applicazione delle competenze acquisite. Questo corso tende ad affrontare la centralità dell'attività motoria quale strumento per la prevenzione, autonomia ed efficienza, finalizzato alla salute ed alla qualità della vita. Programma esteso Basi fisiologiche del controllo del movimento. Principi teorici del recupero funzionale e scale di valutazione. Biomeccanica funzionale del sistema corporeo. Cinesiologia rieducativa del sistema corporeo. Teoria e metodologia dell'attività motoria preventiva e compensativa. Testi del Syllabus Resp. Did. DI IORIO Patrizia Anno offerta: 2015/2016 M12001 - PRINCIPI DI TERAPIA E TOSSICOLOGIA APPLICATA ALLO SPORT LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Insegnamento: Corso di studio: Anno regolamento: 2014 CFU: 6 Settore: BIO/14 Tipo Attività: B - Caratterizzante Anno corso: 2 Periodo: Secondo Semestre Sede: CHIETI Matricola: 000484 Testi in italiano Testi di riferimento “Farmacologia. Principi di basi e applicazioni terapeutiche” di F. Rossi, V. Cuomo, C. Riccardi. Ed. Minerva Medica - II Edizione Metodi didattici convenzionale Modalità di verifica dell'apprendimento La verifica finale è rappresentata da una prova orale, tesa a fornire un’equilibrata valutazione sul raggiungimento degli obiettivi del Core Curriculum. Programma esteso · Principi di farmacocinetica: assorbimento, distribuzione, metabolismo ed escrezione dei farmaci, parametri di farmacocinetica. · Principi di farmacodinamica: recettori di membrana e intracellulari, vie di trasduzione del segnale, interazioni farmaco-recettore. · Farmacologia dei recettori adrenergici e colinergici. · Farmaci per il trattamento dell’asma bronchiale:broncodilatatori, cortisonici, metilxantine. · Farmaci per la terapia del dolore: analgesici oppiacei, antinfiammatori non steroidei, altri farmaci analgesici (Tramadolo, antidepressivi triciclici, antiepilettici). · Farmaci per il trattamento delle epilessie: fenitoina, carbamazepina, acido valproico, etosuccimide, fenobarbitale, benzodiazepine, nuovi farmaci antiepilettici. · Farmaci per il trattamento della spasticità:benzodiazepine, baclofene, dantrolene, tossina botulinica. · Farmaci per il trattamento del morbo di Parkinson: levodopa e carbidopa, agonisti dei recettori dopaminergici, inibitori delle MAO, anticolinergici. · Farmaci del metabolismo:farmaci ipoglicemizzanti, farmaci antiipercolesterolemici, terapia dell’obesità. · Ormoni e farmaci del metabolismo del calcio:calcitonina, paratormone, calcio e vitamina D, bifosfonati, estrogeni e correlati. · Farmaci del sistema cardiovascolare, del sangue e del rene: nitroderivati, calcioantagonisti, beta-bloccanti, ACE-inibitori, sartani, glicosidi cardioattivi, antiaggreganti piastrinici, diuretici. · Tossicologia delle principali sostanze utilizzate nel doping: - cocaina e amfetamine - caffeina - cannabinoidi - oppiacei - alcol - steroidi androgeni anabolizzanti. · Meccanismi neurobiologici della tossicodipendenza · Tolleranza, dipendenza, astinenza Testi del Syllabus Resp. Did. AQUINO ANTONIO Anno offerta: 2015/2016 Insegnamento: M40002 - PSICOLOGIA SOCIALE LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Corso di studio: Anno regolamento: 2015 CFU: 7 Settore: M-PSI/05 Tipo Attività: B - Caratterizzante Anno corso: 1 Periodo: Primo Semestre Sede: CHIETI Matricola: 005269 Testi in italiano Contenuti L'influenza sociale. La cognizione sociale. Gli atteggiamenti. La modificazione dei comportamenti di salute. Il Sè. I processi intragruppo e intergruppi. Il focus group. Testi di riferimento Palmonari, A., Cavazza, N., Rubini, M. (2012) Psicologia sociale. Seconda Edizione. Bologna: Il Mulino (Capitoli: 1,2,4,7,8,9) Corrao, S. (2013) Il focus group. Franco Angeli Editore Prochaska, J. O. (1997).The transtheoretical model of health behavior change. Disponibile presso la Scuola d’Atene (a fianco a Chocolat, Cartella Aquino Scienze motorie) Obiettivi formativi Il corso si propone di fornire agli studenti i fondamentali strumenti teorici, metodologici e applicativi per la lettura e la comprensione dei principali fenomeni psicosociali. Inoltre il corso mira a fornire agli studenti le competenze necessarie a promuovere interventi di prevenzione e promozione dei comportamenti dalla salute, a gestire i gruppi e a progettare interventi psicosociali in equipe. Metodi didattici Lezioni frontali e laboratori pratici Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale Programma esteso Il corso si svilupperà su tre moduli. Nel primo modulo saranno introdotti i costrutti principali della psicologia sociale (influenza sociale, social cognition, atteggiamenti)in modo da aumentare la confidenza degli studenti con una prospettiva psicosociale. Nel secondo modulo saranno introdotti i principali modelli teorici relativi ai cambiamenti dei comportamenti di salute con l'introduzione delle principali tecniche di modificazione dei comportamenti di salute. Nel terzo modulo saranno indagati i processi intragruppo (es. performance in gruppo) e intergruppi (es. discriminazione intergruppi nelle attività sportive) con un focus particolare rivolto alle tecniche di gestione del gruppo. Testi del Syllabus Resp. Did. BERTOLLO MAURIZIO Anno offerta: 2015/2016 Insegnamento: M11001 - PSICOMOTRICITA' E ATTIVITA' MOTORIE ADATTATE LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Corso di studio: Anno regolamento: 2014 CFU: 6 Settore: M-EDF/01 Tipo Attività: B - Caratterizzante Anno corso: 2 Periodo: Primo Semestre Sede: CHIETI Matricola: 002645 Testi in italiano Lingua insegnamento Italiano Contenuti Il corso sarà suddiviso in due parti: la prima tratterà argomenti di Psicomotricità mentre la seconda di attività fisica adattata Testi di riferimento Prima Parte (Psicomotricità): Berchicci M., Bertollo M. (in press). The role of physical activity in the treatment of ADHD. In Carraro A., Probst M. (Eds) Mental Health and Physical activity. Milano: EdiErmes (ITA). Berchicci M, Bertollo M. (2009). Il contributo psicomotorio nell’intervento multidisciplinare con un bambino con ADHD. PSICOMOTRICITÀ, vol. 13; p. 2332, ISSN: 1723-3844 Di Fronso S., Cassese M., Bertollo M. (2011). I disturbi dello sviluppo della coordinazione motoria PSICOMOTRICITÀ. Vol. 15, n. 2, ISSN: 1824-7911 Priori M. Berchicci M, Bertollo M. (2009). Valutazione delle abilità psicomotorie attraverso il movement abc nei bambini abruzzesi tra i sette e gli undici anni di età. CHINESIOLOGIA, vol. 27; p. 38-44, ISSN: 1824-7911 Cottini, L. (2003). Psicomotricità. Roma: Carocci Editore. Per i non frequentanti in aggiunta Pisatauro, C.,(1996). Appunti di psicomotricità, Padova: Piccin. Seconda parte (Attività adattata): Bortoli, L. (1998). Le attività motorie e sportive per disabili: principi didattici generali. In L. Bortoli, M. Cavasin, L. Conzon, D. Donati, A. Maniero e L. Turatello, Sport e attività motorie per disabili (pp.7-16). Padova: FISD, Comitato Regionale Veneto (dispensa). Bianco, A., Tasso, E., Bilard, J., Ninot, G. e Varray, A. (2005). Insegnare e far vivere le attività fisiche adattate. Edizioni La Lontra. (solo la parte introduttiva) Obiettivi formativi Prima parte: Lo scopo del corso è di conoscere i concetti che regolano l’intervento psicomotorio in ambito educativo, rieducativo e terapeutico. Saper svolgere una valutazione psicomotoria secondo le principali linee di pensiero utilizzando griglie, test e scale di osservazione e saper rielaborare un profilo psicomotorio utile al successivo intervento rieducativo. Conoscere le procedure di intervento educativo e rieducativo con soggetti disabili, in particolare durante l’età evolutiva. Seconda parte: Il corso mira a fornire conoscenze e competenze relative agli approcci educativi e rieducativi da utilizzare qualora ci si trovi ad operare con persone con disabilità. In particolare, si farà riferimento agli aspetti comunicativi e relazionali; inoltre, verranno fornite indicazioni didattiche finalizzate a programmare interventi per persone con disabilità, anche ai fini dell’inserimento in gruppi di attività motorie e sportive. Prerequisiti Conoscenza dello sviluppo motorio, affettivo, cognitivo e sociale del bambino. Conoscenza della classificazione internazionale delle disabilità (ICF). Metodi didattici Lezioni frontali Osservazione, analisi e discussione di materiale videoregistrato Discussione e lavoro di gruppo Esercitazioni pratiche di attività utilizzando il role play e la simulazione Altre informazioni Alcuni argomenti del corso verranno trattati dalla prof.ssa Laura Bortoli Modalità di verifica dell'apprendimento Esame pratico ed orale Programma esteso Prima parte: Cenni di storia del movimento psicomotorio; Il concetto di psicomotricità; Le nozioni fondamentali della psicomotricità ed i fattori psicomotori; La funzione del gioco in ambito psicomotorio; La corporeità, l'immagine del corpo, lo schema corporeo; Il corpo e la dimensione fantasmatica delle angosce arcaiche; Interventi educativi, rieducativi e terapeutici; La psicomotricità educativa e rieducativa di Vayer e Picq; La psicomotricità funzionale o psicocinetica di Le Boulch; La psicomotricità relazionale di Lapierre e Aucouturier; La Valutazione psicomotoria (griglie di osservazione e scale di sviluppo- Oseretzky, Movit- Batterie dello sviluppo motorio – ABC Movement); Costruzione, analisi e interpretazione di un profilo psicomotorio; Il progetto di intervento; Analisi di casi clinici e valutazione delle tecniche di intervento psicomotorio per ciascuna disabilità. In particolare ADHD, DCD, Sindrome non-verbale, ritardo mentale, disturbi pervasivi dello sviluppo. Seconda parte: Definizioni e terminologia relativa alle disabilità. Problematiche generali. La disabilità: il modello categoriale ed il modello delle differenze individuali. L’attività motoria adattata: finalità e principi generali. Aspetti psicopedagogici nelle attività motorie adattate. Aspetti didattico-metodologici nelle attività motorie adattate. Testi del Syllabus Resp. Did. ROBAZZA Claudio Anno offerta: 2015/2016 Insegnamento: M90002 - RIEDUCAZIONE MOTORIA LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Corso di studio: Anno regolamento: 2014 CFU: 6 Settore: M-EDF/01 Tipo Attività: B - Caratterizzante Anno corso: 2 Periodo: Primo Semestre Sede: CHIETI Matricola: 003713 Testi in italiano Lingua insegnamento ITALIANO Contenuti Modello cognitivo e modello ecologico nell’insegnamento delle abilità motorie. Definizione degli obiettivi. Comunicazione. Principi metodologici dell’insegnamento. Orientamento motivazionale e clima motivazionale. Effetti dell’attività fisica sulla salute. Attività fisica come terapia nelle malattie croniche. Modello transteoretico, stadi di cambiamento ed attività fisica. Metodologia della ricerca e della sperimentazione applicata alla riabilitazione, alla prevenzione e al recupero. Testi di riferimento Libri: Carraro, A., e Lanza, M. (a cura di). (2004). Insegnare/apprendere in educazione fisica: problemi e prospettive. Roma: Armando. Schmidt, R. A, & Wrisberg, C. A. (2004). Motor learning and performance (3rd ed.). Champaign, IL: Human Kinetics. (Tr. it. Apprendimento motorio e prestazione. Roma: Società Stampa Sportiva). Articoli: American College of Sports Medicine. (1998). Position stand on exercise and physical activity for older adults. Medicine and Science in Sports and Exercise, 30, 992-1008. Biddle, S. J. H., Hagger, M. S., Chatzisarantis, N. L. D., & Lippke, S. (2007). Theoretical frameworks in exercise psychology. In G. Tenenbaum & R. Eklund (Eds.), Handbook of sport psychology (3rd ed., pp. 537-559). Hoboken, NJ: Wiley. Bortoli, L., Bertollo, M., e Robazza, C. (2005). Sostenere la motivazione nello sport giovanile: Il modello TARGET. Giornale Italiano di Psicologia dello Sport, 3, 69-72. Bortoli, L., e Robazza, C. (1993). Le aspettative personali di efficacia nell’apprendimento motorio e nella prestazione. Didattica del Movimento, 86/87, 4856. Bortoli, L., e Robazza, C. (2004). Motivazioni in educazione fisica: orientamento sul compito e orientamento sull’io. Educazione fisica e Sport nella Scuola, 191/192, 1422. Bortoli, L., e Robazza, C. (2007). Il clima motivazionale in educazione fisica. Educazione Fisica e Sport nella Scuola, 207/208, 41-53. Breckon, J. D., Johnston, L. H., & Hutchison, A. (2008). Physical activity counseling content and competency: A systematic review. Journal of Physical Activity and Health, 5, 398-417. Marcus, B. H., Bock, B. C., Pinto, B. M., Napolitano, M. A., & Clark, M. M. (2002). Exercise initiation, adoption, and maintenance in adults: theoretical models and empirical support. In J. L. Van Raalte & B. W. Brewer (Eds.), Exploring sport and exercise psychology (2nd ed., pp. 185-208). Washington, DC: American Psychological Association. Pedersen, B. K., & Saltin, B. (2006). Evidence for prescribing exercise as therapy in chronic disease. Scandinavian Journal of Medicine and Science in Sports, 16 (Suppl. 1), 3-63. Pesce, C. (2002). Insegnamento prescrittivo o apprendimento euristico? Rivista di Cultura Sportiva, 55, 10-18. Reed, J., & Buck, S. (2009). The effect of regular aerobic exercise on positiveactivated affect: A meta-analysis. Psychology of Sport and Exercise, 10, 581-594. Reed, J., & Ones, D. S. (2006). The effect of acute aerobic exercise on positive activated affect: A meta-analysis. Psychology of Sport and Exercise, 7, 477-514. Robazza, C., e Bortoli, L. (1997). Riqualificazione del sistema formativo motoriosportivo: linee metodologiche e didattiche. Didattica del Movimento, 108, 15-24. Spence, J. C., & Lee, R. E. (2003). Toward a comprehensive model of physical activity. Psychology of Sport and Exercise, 4, 7-24. Obiettivi formativi Obiettivi del corso sono di sviluppare e approfondire i fondamenti di teoria e metodologia del movimento umano rivolgendo particolare attenzione agli aspetti applicativi nell’ambito della prevenzione e del recupero. L’approccio teorico adottato è prevalentemente cognitivo-comportamentale ed ecologico pur fondato su processi neurologici e biomeccanici sottostanti il controllo e l’apprendimento motorio. Prerequisiti Nessuno Metodi didattici Lezioni Modalità di verifica dell'apprendimento Esame scritto e/o orale. Programma esteso Classificazioni del movimento, capacità, abilità, competenze. Meccanismi di elaborazione delle informazioni nell’esecuzione del movimento secondo l’approccio cognitivo-comportamentale e l’approccio dinamico. Tappe dell’apprendimento motorio. Modello cognitivo e modello ecologico nell’insegnamento delle abilità motorie. Definizione degli obiettivi. Obiettivi di prestazione, di risultato e di processo. Comunicazione. Regole per comunicare efficacemente. Informazioni verbali, visive e cinestesiche nelle tappe dell’apprendimento. Feedback aggiuntivo: effetti motivanti, di rinforzo, informativi. Feedback quantitativo e feedback qualitativo. Feedback relativo a programma motorio, relativo a parametri, descrittivo, e prescrittivo. Feedback riassuntivo e feedback medio. Tecniche feedback di frequenza auto-determinata, fading e performance bandwidth. Sovraapprendimento. Pratica ammassata e pratica distribuita. Variabilità nei contenuti e variabilità nei parametri. Interferenza contestuale. Pratica globale e pratica per parti. Mental imagery. Transfer di apprendimento. Strategie, metastrategie e metacognizioni. Self-efficacy, emozioni, motivazioni. Orientamento motivazionale e clima motivazionale. Effetti dell’attività fisica sulla salute. Attività fisica come terapia nelle malattie croniche. Modello transteoretico, stadi di cambiamento ed attività fisica. Metodologia della ricerca e della sperimentazione applicata alla riabilitazione, alla prevenzione e al recupero. Testi del Syllabus Resp. Did. PASOTTI Camillo Stefano Anno offerta: 2015/2016 Insegnamento: M40001 - SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate Corso di studio: Anno regolamento: 2015 CFU: 5 Settore: SPS/08 Tipo Attività: B - Caratterizzante Anno corso: 1 Periodo: Primo Semestre Sede: CHIETI Matricola: 002517 Testi in italiano Lingua insegnamento italiano Contenuti principi e fondamenti di sociologia della comunicazione coniugati con le attività sportive e motorie Testi di riferimento Perissinotto A., Sport e comunicazione. Teorie, storie e scenari. Mondadori, Milano 2012. Antonelli G., Comunicazione Media Cittadinanza, Franco Angeli Milano 2012. Obiettivi formativi Lo studente alla fine del corso deve dimostrare padronanza dei concetti e dei temi trattati durante le lezioni e presenti sui testi Metodi didattici Lezioni con analisi di cases study Modalità di verifica dell'apprendimento Esame orale Programma esteso La comunicazione e la cultura in un mondo connesso.La comunicazione interculturale. i media. La cittadinanza. Forme e modi della comunicazione sportiva. Teorie della comunicazione.I media e lo sport. Sport e pubblicità. Sport e potere.