Testi del Syllabus
Resp. Did.
GHINASSI BARBARA
Anno offerta:
2015/2016
Insegnamento:
M30001 - ANATOMIA UMANA
LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
Corso di studio:
Anno regolamento:
2015
CFU:
3
Settore:
BIO/16
Tipo Attività:
C - Affine/Integrativa
Anno corso:
1
Periodo:
Primo Semestre
Sede:
CHIETI
Matricola:
002936
Testi in italiano
Lingua insegnamento
Italiano
Contenuti
Anatomia umana: modificazioni anatomiche indotte dall'età, dalla sollecitazione di
carichi, dall'esercizio fisico.
Testi di riferimento
- Anastasi, Capitani, Carnazza et al. “Trattato di Anatomia Umana” EdiErmes
- Cunnighams “Trattato di Anatomia Umana”-Piccin
Obiettivi formativi
L’acquisizione dei principi anatomo-funzionali di livello avanzato per acquisire le
competenze per poter operare nell'ambito delle attività motorie ai fini ricreativi, di
socializzazione, di prevenzione, del mantenimento e del recupero della migliore
efficienza fisica nelle diverse età.
In particolare, in base alle principali tappe dello sviluppo umano ed alle metodologie
operative necessarie per progettare e valutare interventi su soggetti in ambienti
diversi (lavoro e sport), si focalizzerà l’attenzione sulle basi anatomo fisiologiche dei
sistemi che regolano l’equilibrio e la postura, l’omeostasi organica, i ritmi biologici,
gli adattamenti.
Metodi didattici
Lezioni frontali
Modalità di verifica
dell'apprendimento
Esame orale
Programma esteso
- Orecchio esterno, medio, interno. Sistema vestibolare. Vie e Riflessi vestibolari.
- Ipotalamo
Morfologia; Organizzazione in nuclei; Vie afferenti ed efferenti; Funzione ed
integrazione con il sistema nervoso autonomo
- Modificazioni anatomiche correlate alla gravidanza
Anatomia dell’utero; modificazioni muscolo scheletriche (articolazioni dell’arto
inferiore, della colonna, del cingolo scapolare, delle coste, del diaframma e della
parete antero-laterale dell’addome). Modificazioni
cardiovascolari e respiratorie
- Modificazioni anatomiche correlate all’obesità:
alterazioni articolari a carico dell’arto inferiore, della colonna vertebrale
Modificazioni cardiovascolari e respiratorie
- Modificazioni muscolo scheletriche nel soggetto anziano. Attività motoria
nell’anziano
- Muscoli del torace e meccanica respiratoria.
Testi del Syllabus
Resp. Did.
CARLETTI ERMINIA
Anno offerta:
2015/2016
Insegnamento:
M13000 - ATTIVITA' SPORTIVE ADATTATE
LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
Corso di studio:
Anno regolamento:
2014
CFU:
6
Settore:
M-EDF/02
Tipo Attività:
B - Caratterizzante
Anno corso:
2
Periodo:
Secondo Semestre
Sede:
CHIETI
Matricola:
Testi in italiano
Lingua insegnamento
Italiano
Contenuti
Significato e valore delle attività sportive adattate
Testi di riferimento
Introduzione alla teoria e metodologia dell’allenamento sportivo
Scuola dello Sport CONI.
YURJ VERCHISHANSKIJ
La moderna programmazione dell’allenamento sportivo
Scuola dello Sport CONI
YURJ VERCHISHANSKIJ
KURT MEINEL
Teoria del Movimento,
Società Stampa Sportiva.
GERHARD HOCHMUTH
Biomeccanica dei Movimenti Sportivi
ed. Nuova Atletica dal Friuli.
Allenamento sportivo: teoria e metodologia
di VLADIMIR N. PLATONOV
ed. Calzetti Mariucci
Scienza e pratica dell'allenamento della forza
Autori ZATSIORSKY VALDIMIR M.; KRAEMER WILLIAM J.
ed. Calzetti Mariucci
Carta Europea dello Sport per tutti
Documento Adapt
Regolamenti tecnici ufficiali
002490
ICF, classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della
Salute. Ed. Erickson.
Luigi Bertini, Attività Sportive Adattate, Ed. Calzetti Mariucci.
Obiettivi formativi
Il corso mira a fornire i fondamenti di teoria e metodologia dell’allenamento adattato
alle diverse disabilità in una prospettiva di analisi biomeccanica unita a processi
cognitivo-comportamentali, fondati su processi neurofisiologici. Le acquisizioni del
corso costituiranno le basi di cui lo studente dovrà disporre per comprendere i
contenuti teorici per padroneggiare gli aspetti applicativi della disciplina.
Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di conoscere i principi
generali dell’allenamento adattato, le sue leggi, le risposte agli stimoli indotti
(specificità, intensità, durata, densità, quantità); l’individualizzazione;
organizzazione temporale (periodizzazione); le capacità e qualità motorie (forza,
resistenza, velocità, flessibilità, destrezza); i fattori limitanti ed il loro sviluppo.
Metodi didattici
Lezioni teoriche e attività laboratoriali
Modalità di verifica
dell'apprendimento
Esame orale e prova scritta combinata nella doppia modalità "risposta multipla" e
"risposta aperta"
Programma esteso
Programma (Candeloro-Carletti)
I principi generali dell'allenamento:
- il perché ci si allena; gli stimoli indotti dall'allenamento (specificità, intensità,
durata, densità, quantità); l'individualizzazione; l'organizzazione dell'allenamento
- le capacità motorie (forza, resistenza, velocità, flessibilità, destrezza) i fattori
limitanti e il loro sviluppo
L'allenamento sportivo come processo di adattamento:
- stimoli di allenamento e carico fisico;
- la super compensazione dinamica come base dell'adattamento;
- fondamenti generali per l'organizzazione del carico di allenamento;
- la progressività del carico; la multilateralità e polivalenza della preparazione;
- metodi e stili di insegnamento;
- il controllo e la misurazione dell'allenamento;
- la valutazione dell'intensità del carico; carico interno e carico esterno;
- l'organizzazione dell'allenamento in periodi; le capacità condizionali;
- la forza muscolare; le classificazioni della forza; i principi di allenamento della
forza; mezzi e metodi di sviluppo dei vari tipi di forza;
- la resistenza; la classificazione delle capacità di resistenza; capacità di resistenza
e soglia anaerobica; metodiche per lo sviluppo della resistenza; forme di
valutazione della resistenza; l'allenamento speciale della resistenza; l'allenamento
in altura;
- la velocità; la rapidità; le metodiche di allenamento della velocità e della rapidità; la
barriera della velocità; l'allenamento alla resistenza alla velocità;
- la flessibilità; le classificazioni della flessibilità; le metodiche di sviluppo della
mobilità; la capacità di coordinazione; classificazione della capacità coordinative;
metodi generali per lo sviluppo della capacità coordinativa;
- fondamenti di tecnica sportiva e di tattica sportiva;
- differenziazione dei metodi di preparazione nelle diverse fasce di età.
- Morfologia e caratteristiche biochimiche del muscolo scheletrico.
- Morfologia e caratteristiche delle fibre muscolari nella paraplegia, nella lesione
spinale e nella sindrome di down.
- Ruolo dello sport e dell’attività fisica nelle persone paraplegiche, colpite da una
lesione spinale e da sindrome di down.
Programma (Izzicupo-Manganaro)
- Cenni storici sugli sport adattati in Italia e nel mondo;
- Definizione di menomazione, handicap e disabilità;
- Classificazione ICF OMS e definizione di deficit sensoriale, fisico, intellettivorelazionale;
- Documento ADAPT;
- La Carta Europea dello Sport per tutti;
- Bisogni educativi speciali;
- Cenni normativi;
- L’inclusione;
- Tipologie e caratteristiche delle discipline sportive Paralimpiche per persone con
disabilità fisica, sensoriale e intellettivo-relazionale;
- Regolamenti delle diverse discipline sportive;
- Sport di squadra: Bocce, Sitting volley, Torball;
- Sport individuali: Atletica leggera;
- Esercitazioni di conduzione e progettazione di attività motorie e sportive adattate
in diversi contesti;
- Benefici, precauzioni e controindicazioni dell’attività natatoria per disabili;
- Le classificazioni nel nuoto-Tecnica e didattica delle nuotate adattate- Metodologia
dell'apprendimento delle nuotate Adattate- I principi generali dell’insegnamento del
nuoto adattato per disabilità fisica e mentale- I principi generali dell’allenamento
degli atleti con disabilità- La didattica dei 4 stili, i principi generali dell’insegnamento
del nuoto adattato;
- Disabilità fisica: il primo approccio, aspetti metodologici, tecnici e didattici;
- Disabilità sensoriale (visiva): primo approccio, aspetti metodologici, tecnici e
didattici;
- Disabilità mentale: primo approccio, aspetti metodologici, tecnici e didattici;
- Nuoto Paralimpico: Il movimento sportivo per disabili in Italia, nascita ed
evoluzione, organizzazione e regolamenti tecnici del C.I.P. e della FINP-Attività
natatoria adattata al nuoto agonistico;
- Attività Natatoria Adattata: Campi di Applicazione (Sclerosi Multipla, M. Parkinson,
Lesioni Spinali, Sindrome di Down, PCI);
- Nuoto Posturale: Tecniche e Metodiche, Adattamento delle nuotate per le
patologie del Rachide; AcquaFitness adattata metodologia e tecniche applicate ad
alterazioni Posturali;
- Nuoto ed Autismo: Metodologia tecnica e didattica dell’insegnamento del nuoto
adattato;
- Approccio dell'istruttore verso disabilità mentale e Fisica.
Programma (D’Alessandro)
- L’adattamento dello sci alla disabilità
- Cenni di storia ed evoluzione dello sci
- Sci alpino paralimpico: storia
- La disabilità del non vedente e del paraplegico: video
- Classificazione del Comitato Paralimpico Internazionale per gli sciatori alpini, in
base al tipo di disabilità.
- Tecnica e didattica di guida sugli sci per non vedenti
- Tecnica e didattica dello sci per paraplegici
- Esercizi pratici di propriocettività / contatto corporeo: sento e percepisco, con
relativo feedback.
- Prove pratiche di simulazione sugli sci (in palestra) per non vedenti e paraplegici
con ausili didattici: guscio – monosci / stabilizzatori, bende.
Testi del Syllabus
Resp. Did.
SPERANZA Lorenza
Anno offerta:
2015/2016
M10001 - BIOLOGIA DELLA VARIABILITA' UMANA E DELLO SVIPLUPPO
Insegnamento:
Corso di studio:
Matricola:
002631
LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
Anno regolamento:
2015
CFU:
3
Settore:
BIO/13
Tipo Attività:
C - Affine/Integrativa
Anno corso:
1
Periodo:
Primo Semestre
Sede:
CHIETI
Testi in italiano
Lingua insegnamento
Italiano
Testi di riferimento
"Biologia", Solomon V edizione
Obiettivi formativi
Educare lo studente alla conoscenza del concetto di evoluzione come accumulo nel
corso del tempo di cambiamenti ereditabili all'interno delle popolazioni.
Avviare lo studente alla comprensione di come una singola cellula si sviluppi in un
organismo pluricellulare e complesso come l'uomo e alla conoscenza di base delle
mutazioni che coinvolgono il genoma umano.
Metodi didattici
Lezioni frontali
Modalità di verifica
dell'apprendimento
Esame orale
Programma esteso
Conoscere le caratteristiche del genoma umano:
studio della genetica umana
alterazioni nel numero e nella struttura dei cromosomi
malattie genetiche causate da mutazioni di un singolo gene
terapia genica
consulenza ed i test genetici
genetica umana
società ed etica
Illustrare i concetti della genetica dello sviluppo
differenziamento cellulare e l’equivalenza nucleare
controllo genetico dello sviluppo
cancro e lo sviluppo cellulare
Introdurre il concetto darwiniano di evoluzione
che cos’è l’evoluzione?
i concetti sull’evoluzione prima di Darwin
Darwin e l’evoluzione
le evidenze a sostegno dell’evoluzione
Illustrare i cambiamenti evolutivi nelle popolazioni:
- frequenze genotipiche, fenotipiche ed alleliche
- il principio di Hardy-Weinberg
-la microevoluzione
- la variabilità genetica nelle popolazioni
Descrivere i meccanismi della speciazione e macroevoluzione:
- che cos’è una specie?
-l’isolamento riproduttivo
-la speciazione
-la velocità dei cambiamenti evolutivi
-la macroevoluzione
Descrivere le tecnologie del DNA e la genomica:
- il clonaggio del DNA
- l’analisi del DNA
- la genomica
- le applicazioni delle tecnologie del DNA
- la tecnologia del DNA ha sollevato preoccupazioni relative alla sicurezza
Descrivere i processi della riproduzione:
riproduzione asessuata e sessuata
riproduzione umana: il maschio
-riproduzione umana: la femmina
-la risposta sessuale
- la fecondazione e le fasi precoci dello sviluppo
- il parto
-i metodi di controllo delle nascite
-malattie a trasmissione sessuale
Descrivere i processi dello sviluppo animale:
- lo sviluppo della forma
- la fecondazione
- la segmentazione
- la gastrulazione
- l’organogenesi
- le membrane extraembrionali
- lo sviluppo umano
Testi del Syllabus
Resp. Did.
PROTASI Feliciano
Anno offerta:
2015/2016
Insegnamento:
M30002 - FISIOLOGIA UMANA
LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
Corso di studio:
Anno regolamento:
2015
CFU:
6
Settore:
BIO/09
Tipo Attività:
B - Caratterizzante
Anno corso:
1
Periodo:
Primo Semestre
Sede:
CHIETI
Matricola:
002205
Testi in italiano
Lingua insegnamento
Italiano
Contenuti
1. Sistema Nervoso Centrale: visione d'insieme e funzione.
2. Sistema Nervoso Periferico 1: fisiologia sensoriale (vie afferenti).
3. Sistema Nervoso Periferico 2: il sistema nervoso autonomo e il sistema motorio
somatico (vie efferenti).
4. Controllo del Movimento Corporeo ed Integrazione a Livello Centrale.
5. Il Sistema Endocrino.
6. Bilancio Energetico e Metabolismo.
7. Alimentazione Ottimale per gli Sportivi.
8. Controllo Omeostatico della Temperatura Corporea.
9. Controllo Endocrino del Metabolismo e dell'Accrescimento.
10. Risposta del Sistema Endocrino all’Attività Fisica.
Testi di riferimento
Fisiologia Umana - Silverthorn
Neuroscienze - Purves et al.
Fisiologia Applicata allo Sport - McArdle et al.
Metodi didattici
Lezioni Frontali e Seminari.
Altre informazioni
Orario di ricevimento per appuntamento da concordare con il docente via e-mail a
[email protected]
Modalità di verifica
dell'apprendimento
Esame orale (con pre-esame scritto).
Programma esteso
1. Sistema nervoso centrale: visione d'insieme e funzione.
1.1 Encefalo e midollo spinale:
evoluzione e sviluppo del sistema nervoso; cellule nervose e cellule gliali di
sostegno; materia grigia e materia bianca; meningi; barriera ematoencefalica;
liquido cerebrospinale; corna/radici ventrali e dorsali; tratti o fasci ascendenti;
discendenti e propriospinali.
1.2 Funzionalità encefalica:
tronco encefalico (bulbo, ponte mesencefalo); il cervelletto; il diencefalo e i centri di
controllo omeostatico (talamo, ipotalamo, ipofisi ed epifesi); il telencefalo (corteccia
cerebrale, cellule stellate e piramidali); gangli della base e sistema limbico;
amigdala; giro del cingolo ed ippocampo.
1.3 Funzioni cerebrali:
organizzazione della corteccia in aree funzionali motorie ed associative; dominanza
cerebrale o emisferica; integrazione dell'informazione sensoriale da parte di midollo
spinale ed encefalo; organizzazione funzionale dell'informazione sensoriale e della
percezione; organizzazione funzionale del movimento; il sonno e i ritmi circadiani;
apprendimento e memoria (potenziamento e depressione a lungo termine); i centri
del linguaggio: aree di Broca e Wernikie.
2. Sistema nervoso periferico 1: fisiologia sensoriale (vie afferenti).
2.1 Sistema nervoso periferico afferente:
proprietà generali delle vie sensoriali (trasduzione sensoriale, campo recettivo);
integrazione dell'informazione sensoriale da parte del SNC; proprietà degli stimoli
sensoriali: codifica ed elaborazione.
2.2 Sensi somatici:
vie della percezione somatica (corteccia somatosensoriale e cervelletto); recettori di
tatto e calore ed energie di attivazione; la termo-percezione: recettori ed energie di
attivazione; il dolore: nocicettori e circuiti nocicettivi; modulazione centrale del
dolore e teoria del Gate Control; il dolore riferito.
2.3 Sensi chimici: l'olfatto ed il gusto.
- organizzazione anatomo-funzionale del sistema olfattivo; meccanismi fisiologici
della trasduzione dei segnali olfattivi; vie olfattive centrali: bulbo olfattivo, vie
olfattive ed elaborazione corticale delle informazioni.
- organizzazione anatomo-funzionale del sistema gustativo; cellule e proteine
recettrici gustative; vie gustative centrali, codificazione e trasduzione del segnale.
2.4 Occhio e visione.
- Principi generali di ottica; organizzazione anatomo-funzionale dell’occhio;
meccanismi di fototrasduzione; sensibilità e acuità visiva; visione a colori; circuiti
retinici; risposta delle cellule alle diverse condizione di illuminazione; vie visive
centrali; campo visivo; integrazione dei segnali provenienti dai due occhi; difetti
visivi.
2.5 Orecchio ed udito.
- Principi generali di acustica; organizzazione anatomo-funzionale del sistema
uditivo; la trasduzione meccano-elettrico del suono; basi ioniche della meccanotrasduzione nelle cellule cigliate; vie uditive centrali; integrazione delle informazioni
provenienti dalle due orecchie; corteccia uditiva.
3. Sistema nervoso periferico 2: il sistema nervoso autonomo e il sistema motorio
somatico (vie efferenti).
3.1 Il sistema nervoso simpatico e parasimpatico.
- Riflessi nervosi e riflessi spinali:
vie riflesse semplici e complesse; l'arco riflesso; i riflessi autonomi o viscerali ed
omeostasi; controllo antagonista.
- Vie autonome e fibre simpatiche e parasimpatiche; neurotrasmettitori autonomini e
giunzione neuro-effettrice; recettori autonomi.
- La midollare del surrene e le catecolamine.
3.2 Il sistema motorio somatico.
4. Controllo del movimento corporeo ed integrazione a livello centrale.
4.1 Organizzazione e pianificazione del movimento:
circuito motoneuroni inferiori
4.2 Regolazione dell' attività dei muscoli scheletrici:
riflessi motori somatici, recettori sensoriali somatici: i propriocettori (recettori
articolari, fusi neuromuscolari, organi tendinei del Golgi); riflesso miotatico e di
inibizione reciproca; riflessi flessori: riflesso di retroazione; riflesso estensore
crociato.
4.3 Movimento riflesso, volontario e ritmico:
integrazione dei riflessi muscolari; principi generali sul controllo del movimento
volontario; controllo a feed-foward e feedback del movimento.
4.4 Sistema vestibolare:
organizzazione anatomo-funzionale del sistema vestibolare; rotazione
orizzontale; vie nervose vestibolari: vie centrali per stabilizzare sguardo, testa e
postura (riflessi vestibolo-oculare, vestibolo-cervicale e vestibolo-spinale; nistagmo);
vie centrali al talamo e alla corteccia.
4.5 Controllo motorio:
centri nervosi responsabili del movimento; rapporto fra motoneuroni e muscoli;
organizzazione somatotopica dei motoneuroni; programma motorio.
4.6 Locomozione:
riflesso flessorio-estensorio crociato; la locomozione e biomeccanica del cammino;
il ciclo del passo; controllo nervoso della locomozione.
4.7 Modulazione del movimento da parte del tronco encefalico e del midollo spinale:
vie corticospinali e corticobulbari; postura e equilibrio; centri del controllo motorio
nel tronco encefalico; equilibrio, postura e orientamento visivo; vie ventromediale,
reticolospinale e rubrospinale; via finale comune.
4.8 Modulazione del movimento da parte dei nuclei della base:
anatomia e organizzazione funzionale dei gangli della base; afferenze ed efferenze
dei gangli della base; movimenti saccadici degli occhi; vie diretta ed indiretta dei
gangli della base; via dopaminergica.
4.9 Modulazione del movimento da parte del cervelletto:
anatomia e organizzazione funzionale del cervelletto; afferenze ed efferenze del
cervelletto; circuiti cerebellari di base; controllo del cervelletto sul movimento
volontario; ruolo del cervelletto nell’apprendimento motorio.
5. Il Sistema Endocrino.
5.1 Comunicazione intracellulare a breve e lunga distanza:
giunzioni comunicanti; segnali dipendenti da contatto; segnali autocrini e paracrini;
neuro-trasmettitori, neuro-modulatori e neuro-ormoni; ormoni: molecole lipofile e
lipofobe.
5.2 Introduzione al sistema endocrino:
cosa rende una sostanza chimica un ormone; ormoni e recettori: la loro interazione;
terminazione dell’azione degli ormoni.
5.3 Classificazione degli ormoni:
ormoni peptidici e proteici; ormoni steroidei; ormoni aminici.
5.4 Controllo del rilascio ormonale:
classificazione degli ormoni in base alle loro vie riflesse;
neuroormoni e
secrezione nel circolo sanguigno; ipofisi anteriore e posteriore; ormoni dell’ipofisi
posteriore; ormoni dell’ipofisi; il sistema portale ipotalamo-ipofisario; circuiti a
retroazione ipotalamo-ipofisaria.
5.5 Interazioni ormonali:
effetto sinergico; ormoni permissivi; ormoni antagonisti.
6. Bilancio Energetico e Metabolismo.
6.1 Centri ipotalamici del comportamento alimentare:
centro della fame e centro della sazietà; segnali di appetito: grelina e neuropeptide
Y; segnali di sazietà: leptina ed insulina; teoria glucostatica e teoria lipostatica.
6.2 Bilancio energetico:
energia in entrata ed energia in uscita; calorimetri diretta; calorimetria indiretta:
consumo di ossigeno, produzione di anidride carbonica e quoziente respiratorio;
fattori che influenzano il consumo di ossigeno.
6.3 Metabolismo del’organismo:
vie anaboliche e vie cataboliche; stato di assorbimento o assimilativo; stato di postassorbimento o post-assimilativo; i processi alla base dell’utilizzo e
dell’immagazzinamento dell’energia: glicogenosintesi, glicogenolisi,
gluconeogenesi, lipogenesi, lipolisi, sintesi proteica.
6.4 Ruolo del pancreas nel controllo omeostatico del metabolismo:
Insulina e glucagone negli stati di sazietà e digiuno; risposta del pancreas ai livelli
ematici di glucosio; legame dell’insulina al recettore e trasduzione del segnale;
insulina e trasporto del glucosio in muscolo, tessuto adiposo e fegato; stato
assimilativo: domina l’insulina; stato post-assimilativo: prende il sopravvento il
glucagone; diabete mellito di tipo 1 e di tipo 2.
7. Alimentazione ottimale per gli sportivi.
7.1 La piramide alimentare: diverse versioni per maggiore chiarezza e maggiore
confusione?
7.2 Fabbisogno energetico giornaliero in uomini e donne in funzione dell'età.
7.3 Le fonti alimentari dei tre principali macronutrienti.
7.4 Fabbisogno energetico negli sportivi: funzione del tipo di sport, del carico
giornaliero e dell’intensità dell’esercizio; re-integro delle calorie: l’importanza di
carboidrati e proteine.
7.5 Esaurimento delle riserve di glicogeno muscolare durante l’esercizio: funzione
dello stato di allenamento, della dieta, e dell’esercizio nelle giornate precedenti.
7.6 Alimentazione pre- e post-esercizio: quando assumere carboidrati e quando
proteine.
7.7 Assunzione di zuccheri semplici prima e durante l’esercizio: pro e contro.
8. Controllo Omeostatico della Temperatura Corporea.
8.1 Bilancio energetico dell’organismo: il costo relativo della termogenesi; efficienza
metabolica nel trasferimento dell’energia ai depositi di glicogeno e dei grassi.
8.2 Bilancio termico: un equilibrio fra guadagno e perdita di calore; produzione di
calore: termogenesi con brivido e senza brivido; entrata di calore: irraggiamento e
conduzione; perdita di calore: conduzione, irraggiamento, convezione ed
evaporazione.
8.3 Controllo della temperatura corporea da parte dell’ipotalamo:
centro della termoregolazione; recettori della temperatura; vie sensoriali spinotalamiche; il riflesso termoregolatorio.
9. Controllo Endocrino del Metabolismo e dell'Accrescimento.
9.1 Glucocorticoidi surrenalici: ACTH e controllo della secrezione di cortisolo; effetti
del cortisolo sugli organi/tessuti bersaglio; utilizzo farmacologico del cortisolo;
ipercortisolismo ed ipocortisolismo.
9.2. Ormoni della tiroide: meccanismi di sintesi degli ormoni tiroidei da parte dei
follicoli; rilascio, trasporto ed effetto sui tessuti di T3 e T4; TSH e controllo del
rilascio di T3 e T4; ipertiroidismo ed ipotiroidismo.
9.3 Ormone della crescita (GH): vie di controllo del rilascio di GH; effetto del GH
sugli organi/ tessuti bersaglio; GH e ruolo nell'accrescimento.
9.3 Accrescimento dei tessuti molli e dell’osso: iperplasia ed ipertrofia;
accrescimento lineare della ossa lunghe; importanza del calcio nell'accrescimento
osseo; ruolo di osteoclasti ed osteblasti nel rimodellamento osseo.
6. Bilancio e ruolo del calcio nell'organismo; la concentrazione plasmatica del calcio
viene finemente regolata; i tre ormoni che regolano il bilancio del calcio:
paratormone, calcitriolo e calcitonina; osteoporosi e perdita di tessuto osseo.
10. Risposta del Sistema Endocrino all’Attività Fisica.
10.1 Esercizio ed ormoni dell'ipofisi: effetti dell’esercizio sulla produzione
dell'ormone della crescita; effetti dell'esercizio sugli altri ormoni dell'ipofisi anteriore;
influenza dell'esercizio sulla produzione di ormoni da parte dell'ipofisi posteriore
(ossitocina e vasopressina).
10.2 Effetti dell’esercizio sulla produzione di Ormoni tiroidei e paratiroidei: T3, T4 e
paratormone.
10.3 Esercizio e secrezione delle ghiandole surrenali: effetto su catecolamine,
aldosterone e cortisolo.
10.4 Effetto dell’esercizio sugli ormoni secreti dal pancreas (insulina e glucagone);
esercizio e prevenzione del diabete di tipo 2.
Testi del Syllabus
Resp. Did.
BATTISTA Pasquale
Anno offerta:
2015/2016
Insegnamento:
M10002 - FISIOPATOLOGIA GENERALE
LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
Corso di studio:
Anno regolamento:
2015
CFU:
3
Settore:
MED/04
Tipo Attività:
C - Affine/Integrativa
Anno corso:
1
Periodo:
Primo Semestre
Sede:
CHIETI
Matricola:
000228
Testi in italiano
Lingua insegnamento
Italiano
Contenuti
- Fisiopatologia dell'emostasi e della coagulazione.
- Fisiopatologia della eritropoiesi.
- Fisiopatologia del sistema immunitario.
- Le malattie muscolo-scheletriche.
- Fisiopatologia del tessuto connettivo.
- Fisiopatologia dell’invecchiamento.
Testi di riferimento
Patologia e Fisiopatologia Generale – Pontieri. Piccin Editore
Obiettivi formativi
Conoscere i meccanismi fisiopatologici e molecolari responsabili di alterazioni
funzionali del sistema emocoagulativo e del sistema emopoietico. Conoscere il
sistema immunitario e le principali patologie correlate a difetti del sistema immune.
Conoscere le principali malattie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto
connettivo e i principi dell’ invecchiamento.
Prerequisiti
Non previste propedeuticità
Metodi didattici
lezioni frontali
Modalità di verifica
dell'apprendimento
Esame in forma orale
Programma esteso
Fisiopatologia dell'emostasi e della coagulazione:
- L’endotelio, le piastrine e i fattori plasmatici nel processo emostatico e
coagulativo.
- I principali disordini emorragici da difetti dell’endotelio, delle piastrine e dei fattori
plasmatici della coagulazione (le emofilie).
- Ematoma, ecchimosi. Le complicanze delle malattie emorragiche.
Fisiopatologia dell'eritropoiesi:
- Struttura del midollo emopoietico, effetti dell’ormone eritropoietico e di altri fattori
di crescita sull’emopoiesi.
Fisiopatologia dell'emostasi e della coagulazione:
- L’endotelio, le piastrine e i fattori plasmatici nel processo emostatico e
coagulativo.
- I principali disordini emorragici da difetti dell’endotelio, delle piastrine e dei fattori
plasmatici della coagulazione (le emofilie).
- Ematoma, ecchimosi. Le complicanze delle malattie emorragiche.
Fisiopatologia dell'eritropoiesi:
- Struttura del midollo emopoietico, effetti dell’ormone eritropoietico e di altri fattori
di crescita sull’emopoiesi.
- Il metabolismo del ferro e delle vitamine necessarie per l’eritropoiesi. L’anemia
- Meccanismi fisiopatologici responsabili delle anemie.
- Meccanismi di compenso centrali e periferici delle anemie. Le policitemie.
Fisiopatologia del sistema immunitario:
- Immunità innata e immunità acquisita.
- Organizzazione del sistema immunitario.
- Gli antigeni. Immunità umorale e immunità cellulo-mediata .
- Gli anticorpi .
- La Immunopatologia: i fenomeni allergici, le malattie autoimmuni.
- Patologie muscolo-scheletriche su base immunitaria e autoimmunitaria.
Conclusioni.
Le malattie muscolo-scheletriche:
- Malattie articolari .
- Alterazioni muscolo-scheletriche su base genetica (distrofia muscolare di
Duchenne/Becker, glicogenosi), modalità di trasmissione .
- Miopatie tossiche, infiammatorie, dei canali ionici e forme associate ad alterazioni
metaboliche congenite.
Le malattie connettivali:
- Fisiopatologia del tessuto connettivo .
- Sintesi del collagene e tipi di collagene.
- Malattie del collagene (collagenopatie), modalità di trasmissione.
- Forme associate ad alterazioni metaboliche congenite. Le alterazioni a carico della
matrice extracellulare.
Fisiopatologia dell’invecchiamento:
- Teoria dell’invecchiamento, alterazioni molecolari e cellulari correlate
all’invecchiamento.
Testi in inglese
Lingua insegnamento
Italian
Testi del Syllabus
Resp. Did.
D'ADAMO DAVIDE
Anno offerta:
2015/2016
Insegnamento:
M50002 - MALATTIE DELL'APPARATO LOCOMOTORE
LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
Corso di studio:
Anno regolamento:
2015
CFU:
3
Settore:
MED/33
Tipo Attività:
C - Affine/Integrativa
Anno corso:
1
Periodo:
Secondo Semestre
Sede:
CHIETI
Matricola:
006704
Testi in italiano
Testi di riferimento
"CLINICA ORTOPEDICA" Manuale- Atlante
A. Mancini - C. Morlacchi
Edizione PICCIN
“MANUALE DI ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA”
F.Grassi-U.Pazzaglia-G.Pilato-G.Zatti Edizione ELSEVIER MASSON
Programma esteso
Docente : Prof. a.c. Davide D’Adamo
Tel 0871 358263
Email: [email protected]
A) GENERALITA’
Eziopatogenesi generale- l’esame clinico in ortopedia -cenni di terapia
1) FRATTURE
- Classificazione
- Eziologia, patogenesi, anatomia patologica.
- Quadro clinico
- Evoluzione e prognosi.
- Complicanze.
- Terapia delle fratture.
- Terapia delle complicanze.
2) FRATTURE DELL'ARTO SUPERIORE
- Clavicola.
- Omero.
- Gomito.
- Avambraccio.
- Polso e Mano.
3) FRATTURE DELL'ARTO INFERIORE
- Fratture dell'estremo superiore del femore.
- Fratture della diafisi femorale.
- Fratture del ginocchio.
- Fratture di gamba.
- Fratture del collo piede e del piede.
4) DISTORSIONI
- Generalità.
- Distorsione del ginocchio.
- Lesioni traumatiche dei menischi.
- Lesione del LCA e ricostruzione del LCA
- Distorsione della caviglia
5) LUSSAZIONI
- Generalità.
- Principali lussazioni ( spalla, gomito e anca).
6 ) ARTROSI
- Generalità
- Coxartrosi – Gonartrosi –
7) Impingement femoro-acetabolare (CAM, PINCER)
8) Spondilolisi-spondilolistesi
9) Osteocondrosi
10) Lombalgia , Lombosciatalgia, Lombocruralgia, ernia del disco
11) Sindrome da conflitto-sub-acromiale - Lesioni della cuffia dei rotatori-instabilità
di spalla
12) Lesioni muscolari e tendinopatie nello sportivo
13) Scoliosi-Cifosi
Testi del Syllabus
Resp. Did.
RIPARI Patrizio
Anno offerta:
2015/2016
M12002 - MEDICINA DELLO SPORT ED ELEMENTI DI PRIMO SOCCORSO
Insegnamento:
Corso di studio:
Matricola:
001033
LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
Anno regolamento:
2014
CFU:
5
Settore:
M-EDF/01
Tipo Attività:
B - Caratterizzante
Anno corso:
2
Periodo:
Secondo Semestre
Sede:
CHIETI
Testi in italiano
Lingua insegnamento
Italiano
Contenuti
Secondo programma
Testi di riferimento
- Mc Ardle, Katch, Katch. Fisiologia applicata allo sport- Casa Editrice Ambrosiana
- ACSM. Guida per i test e la prescrizione di esercizi CLUEB Ed.
Metodi didattici
Lezioni frontali
Supporti audiovisivi
Modalità di verifica
dell'apprendimento
Esame orale
Programma esteso
C.I di FARMACOLOGIA E MEDICINA DELLO SPORT APPLICATA ALLE
ATTIVITA’ MOTORIE
MODULO DI MEDICINA DELLO SPORT ( PROF. P. RIPARI)
INTRODUZIONE ALLA MEDICINA DELLO SPORT
ASPETTI FISIOLOGICI:
- Le basi bioenergetiche ( metabolismo aerobico, anaerobico lattacido ed
alattacido);
- Classificazione delle attività motorio- sportive ( Dal Monte- Lubich, COCIS, SIPS);
- La G.A.S., Supercompensazione;
- Aggiustamenti acuti ( cardio-circolatori centrali e periferici, respiratori, muscolari,
metabolici);
- Adattamenti ( il Cuore d’Atleta, Il Polmone da Sport, La Capillarizzazione)
- Tipologie di contrazione muscolare ( isotonica, isometrica, isocinetica)
ALIMENTAZIONE DELLO SPORTIVO
- Macronutrienti
- Micronutrienti
- Oligoelementi
- Vitamine
- La “Piramide Alimentare”
- L’Indice Glicemico
- Strategie nutrizionali pre, durante e post gara
- Idratazione
- Integrazione, Supplementazione e Doping
LA VALUTAZIONE FUNZIONALE
- IL Massimo Consumo di Ossigeno (Vo2 Max)
- La Soglia Anaerobica
- Il Lattato
- Metodi di Valutazione
VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE
- BMI
- Plicometria
- Bio- impedenziometria (BIA)
- DEXA
- Altre metodiche
PRINCIPI BASILARI DI SEMEIOTICA DELLO SPORTIVO
- La Visita d’Idoneità agonistica e non
- Antropometria
- Cenni di Semeiotica Strumentale ( ECG, Spirometria, Ecocardiografia)
- La Visita Medico- Sportiva dell’atleta diversamente abile
ERGOMETRIA
- Step- Test
- Cicloergometro
- Treadmill
- Ergometri specifici
- Ergometri adattati
PRINCIPI FONDAMENTALI DELL’ALLENAMENTO
ASPETTI PATOLOGICI
- Overreaching e Overtraining
- Traumatologia minore da sport
- R.I.C.E.
- Concussione
- Colpo di Sole e Colpo di Calore
- Principi di BLSD
- Asma da Sporzo
- Crisi Ipoglicemica
ATTIVITA’ MOTORIA ADATTATA
- Sovrappeso- Obesità
- Ipertensione
- Diabete Mellito
- Osteoporosi
ATTIVITA’ MOTORIA E SPORTIVA NELLE DIVERSE ETA’
Testi del Syllabus
Resp. Did.
BELLOMO ROSA GRAZIA
Anno offerta:
2015/2016
Insegnamento:
M90001 - MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA
LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
Corso di studio:
Anno regolamento:
2014
CFU:
6
Settore:
MED/34
Tipo Attività:
B - Caratterizzante
Anno corso:
2
Periodo:
Primo Semestre
Sede:
CHIETI
Matricola:
Testi in italiano
Testi di riferimento
Autori vari
LEZIONI DI MEDICINA RIABILITATIVA
CIC Edizioni Internazionali
Giorgio Nino Valobra – Renato Gatto – Marco
Monticone
TRATTATO DI MEDICINA FISICA E
RIABILITAZIONE
UTET
Raoul Saggini – Renzo Ridi
EQUILIBRIO CORPOREO
Edizioni MARTINA Bologna
Hazel M. Clarkson
VALUTAZIONE CINESIOLOGICA
edi-ermes
Programma esteso
Generalità
La Medicina Fisica e Riabilitativa: finalità, ruoli, competenze
La figura del laureato in Scienze Motorie nel Sistema Sanitario
Nazionale
L’esame clinico in Medicina Riabilitativa
L’esercizio fisico in Medicina Riabilitativa
Generalità sull’esercizio terapeutico
L’esercizio propriocettivo
L’esercizio isocinetico
L’esercizio posturale
L’Idrochinesiterapia
Lo stretching
La postura e l’equilibrio corporeo
Definizione di postura
I sottosistemi corporei
Omeostasi ed equilibrio corporeo
Approccio riabilitativo alle patologie del rachide
Le anomalie morfostrutturali del rachide
La lombalgia
L’ernia discale
Le principali patologie di interesse riabilitativo in età pediatrica
003023
La scoliosi
Il piede piatto congenito
La figura dell’anziano in Medicina Riabilitativa
L’instabilità posturale dell’anziano
L’attività fisica adattata
L’osteoporosi
L’artrosi
Condizioni patologiche e programmi riabilitativi di interesse
sportivo
L’instabilità di spalla
La sindrome della cuffia dei rotatori
La patologia meniscale nell’atleta
Le lesioni del legamento crociato anteriore nell’atleta
Gli infortuni muscolari nello sportivo
Le tendinopatie
La sindrome retto pubo adduttoria
Le principali modalità di terapia con agenti fisici in ambito
sportivo
Ipertermia
Diatermia Capacitivo Resistiva
Ultrasuoni
Laserterapia
Crioterapia
TENS ed altre forme di neuro stimolazione
Magnetoterapia
Energia vibratoria
Testi del Syllabus
Resp. Did.
THOMAS Astrid Maria
Anno offerta:
2015/2016
Insegnamento:
M50001 - NEUROLOGIA
LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
Corso di studio:
Anno regolamento:
2015
CFU:
6
Settore:
MED/26
Tipo Attività:
B - Caratterizzante
Anno corso:
1
Periodo:
Secondo Semestre
Sede:
CHIETI
Matricola:
002769
Testi in italiano
Lingua insegnamento
Italiano
Contenuti
I disturbi del movimento volontario
I disturbi della vigilanza e della coscienza
I disturbi del tono muscolare
Le crisi epilettiche
I movimenti anormali (Malatia di Parkinson, Coree)
Il circolo cerebrale: fisiopatogenesi
I sistemi sensitivi afferenti
Le sindromi ischemiche dell’arteria cerebrale media
Disturbi delle funzioni simboliche:disturbi del linguaggio
Disturbi delle funzioni simboliche:gnosie e prassie
Disturbi delle funzioni simboliche (schema corporeo) e della memoria
Le sindromi ischemiche dell’arteria cerebrale anteriore
e dell’arteria cerebrale posteriore
Le sindromi ischemiche del tronco cerebrale
Le encefalopatie degenerative
Le sindromi ischemiche diffuse e multinfartuali
Emorragia subaracnoidea: Aneurismi cerebrali
Le encefaliti croniche virali acute
Le encefaliti croniche infiammatorie
Le Encefalopatie demielinizzanti
Le polineuropatie demielinizzanti e assonali
La sindrome di ipertensione endocranica
Le neoplasie del CNS
La patologia compressiva del midollo spinale
Le sindromi cefalalgiche
Testi di riferimento
Neurologia Cambier Ed. Masson
Obiettivi formativi
1 - ILLUSTRARE I SISTEMI NERVOSI CHE PARTECIPANO
ALL’ORGANIZZAZIONE DEL MOVIMENTO VOLONTARIO E LE MODIFICAZIONI
CHE INTERVENGONO A SEGUITO DI ALTERAZIONI PATOLOGICHE
DISTRIBUITI A VARI LIVELLI DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE (CNS).
2 - ILLUSTRARE L’ORGANIZZAZIONE DEI SISTEMI DI REGOLAZIONE DEL
MOVIMENTO VOLONTARIO E LE RELATIVE MODIFICAZIONI IN OCCASIONE
DI PATOLOGIE LESIONALI.
3 - ILLUSTRARE L’ORGANIZZAZIONE PERIFERICA DEL MOVIMENTO
VOLONTARIO E LE MODIFICAZIONI CHE INTERVENGONO A SEGUITO DI
ALTERAZIONI PATOLOGICHE DEI PLESSI NERVOSI, DEI NERVI (PNS) DELLE
PLACCHE NEUROMUSCOLARI E DELLE FIBRE MUSCOLARI
4 – ILLUSTRARE L’ORGANIZZAZIONE DEI SISTEMI SENSITIVI AFFERENTI AL
CNS E LE MODIFICAZIONI CHE INTERVENGONO A SEGUITO DI ALTERAZIONI
PATOLOGICHE E VARI LIVELLI
5 – ILLUSTRARE LE PRINCIPALI FUNZIONI SIMBOLICHE DELL’UOMO QUALI IL
LINGUAGGIO, GNOSIE, PRASSIE, SCHEMA CORPOREO, MEMORIA,
APPRENDIMENTO E DESCRIVERE LE ALTERAZIONI CHE INTERVENGONO A
SEGUITO DI LESIONI FOCALI DIFFUSE.
6 – ILLUSTRARE I SISTEMI DI REGOLAZIONE DELLO STATO DI VIGILANZA, E
DI COSCIENZA E LE ALTERAZIONI CHE INTERVENGONO IN VARIE
PATOLOGIE.
7 – ILLUSTRARE I PRINCIPALI ASPETTI NEUROFISIOLOGICI, NEUROCLINICI
E CLINICI DELLE CRISI EPILETTICHE.
8 – CONOSCERE LE CARATTERISTICHE ANATOMICHE, FISIOLOGICHE
BIOCHIMICHE E FISIOPATOGENETICHE DELLA CIRCOLAZIONE CEREBRALE,
CORRELATI CON IL CUORE ED IL CIRCOLO PERIFERICO ED INFINE LE
PATOLOGIE CONNESSE ALLE ALTERAZIONI DI CIRCOLO.
9 –LE CARATTERISTICHE DELLE ENCEFALOPATIE DEGENERATIVE,
(DEMENZE PRIME), METABOLICHE E DEMIELINIZZANTI DEL CNS.
Prerequisiti
secondo il regolamento didattico
Metodi didattici
lezioni frontali
Modalità di verifica
dell'apprendimento
esame orale, presentazione di un argomento a scelta
Programma esteso
1-1 Area 4 di Broadman; motoneurone corticale; via cortico-bulbo-spinale; nuclei dei
nervi cranici;
1-2 Motoneurone spinale alfa; motoneurone gamma; arco diastalico riflesso
monosinaptico; riflesso polisinaptico;
1-3 Alterazioni della motilità volontaria in lesioni corticali, capsulari, del tronco
cerebrale, midollari;
1-4 Alterazioni dei riflessi monosinaptici e polisinaptici;
1-5 Comparsa dei riflessi patologici (segno di Babinski);
1-6 Sincinesie motorie;
1-7 Alterazioni del tono muscolare in lesioni della via cortico-spinale;
1-8 Alterazioni del trofismo muscolare nelle lesioni del motoneurone alfa;
2- Strutture anatomiche del sistema extrapiramidale;
2- Segni caratteristici di alterazioni del tono posturale nelle lesioni extrapiramidali;
2- Alterazioni del movimento volontario nelle lesioni extrapiramidali acinesia,
bradicinesia;
2- Movimenti involontari: tremore statico, movimenti coreici, atetosici, emiballici;
2- Mioclonie;
2- Sindromi emblematiche da lesione del sistema extrapiramidale;
a) Malattia di Parkinson; b) Corea di Huntington, Corea di Sydenham; Sindromi
coreiche;
2- Strutture anatomiche del sistema cerebellare;
2- Meccanismi di regolazione della coordinazione motoria;
2- Atassia cerebellare
2- Sindromi vermiane; Sindromi emisferiche cerebellari
3- Strutture del nervo periferico (radici plesso, nervi) della placca e della fibra
striata;
3- Fisiologia dell’impulso nervoso: velocità di conduzione; aspetti elettromiografici
della lesione neurogena;
3- Mononeuriti, Polineuriti, Multineuriti, Plessiti, Poliradicoloneurite di
Guillain Barrè, Stroke;
3- Fisiologia della placca neuromuscolare: aspetti elettrici, biochimici;
3- Sindromi da alterazione della funzionalità della placca: miastenia gravis e
sindromi miasteniformi;
3- Miotonia di Thomsen e distrofia miotonica di Steinert;
3- Anatomia e fisiologia della fibrocellula muscolare striata;
3- Distrofie muscolari congenite;
3- Miopatie metaboliche;
3- Miositi e polimiositi
4- Strutture anatomiche coinvolte nella trasmissione dell’impulso nervoso afferente
al CNS:
radice sensitiva, fasci midollari, nuclei specifici del talamo, corteccia sensitiva;
4- Afferenze visive;
4- Afferenze acustiche e vestibolari;
4- Sindromi sensitive (e correlati motori) nelle lesioni midollari: es. Sindrome di
Brown Sequard;
4- Sindromi sensitive (e correlati motori) nelle lesioni talamiche: es. Sindrome di
Levy-Roussy;
4- Sindromi sensitive da lesione del corpo colloso;
4- Sindromi da lesione del lobo parietale;
4- Sindromi da lesioni della via e della corteccia visiva: aspetti strumentali;
4- Sindromi da lesioni vestibolari: aspetti strumentali.
5- Organizzazione del piano di studio di un malato con disturbi delle funzioni
simboliche: tests di linguaggio, mnesici e delle altre funzioni corticali;
5- Afasie di Broca, di Wernicke, di conduzione, transcorticali motorie e sensitive;
5- Disartrie ed altri disturbi dell’articolazione del linguaggio;
5- Gnosie: visive, acustiche, somestesiche;
5- Prassie: melocinetica, ideomotoria, ideativa, ecc…
5- Anomalie dello schema corporeo;
5- Memoria e disturbi mnesici: mediatori clinici implicati;
5- Demenza: presenili (es. Morbo di -Alzheimer – AD, Demanza a Corpi di Lewy) e
senili.
6- Sonno fisiologico nei suoi vari stadi: aspetti neurofisiologici e biochimici;
6- Malattie che causano segni neurologici focali ed alterazioni della coscienza;
6- Malattie che causano alterazioni della coscienza senza segni neurologici focali;
6- Mutismo acinetico e sindrome apallica;
7- Fisiopatogenesi delle crisi epilettiche: i sistemi neurofisiologici di attivazione;
7- Basi metodologiche della individuazione di un focolaio irritativo;
7- Semeiologia delle crisi comiziali generalizzate convulsive;
7- Semeiologia delle crisi comiziali generalizzate non convulsive;
7- Semeiologia delle crisi comiziali parziali o semeiologia semplice;
7- Semeiologia delle crisi comiziali parziali o semeiologia complessa;
7- Episodi critici non epilettici: enuresi, narcolessia, malattia di Pickwick;
7- Sincopi e disturbi di origine vegetativa;
7- Farmaci antiepilettici e loro effetti collaterali;
7- Indagini strumentali: EEG, TAC.
8- Organizzazione anatomica del circolo cerebrale e midollare;
8- Sindromi ischemiche distrettuali, comprese quelle del tronco cerebrale;
8- Sindromi ischemiche diffuse e multinfartuali;
8- Encefalopatia ipertensiva;
8- Emorragia subaracnoidea;
8- Aneurismi cerebrali;
8- Sindrome di sofferenza meningea;
9- Meningiti batteriche e virali;
9- Encefaliti virali: encefaliti erpetiche;
9- Encefaliti croniche infiammatorie: SSPE, Panencefalite progressiva da rosolia,
PML, malattie da Prioni;
9- Encefalopatie demielinizzanti da vaccinazione;
9- Sclerosi Multipla;
10- Semeiologia della sindrome di ipertensione endocranica;
10- Idrocefalo ipertensivo; idrocefalo normotensivo;
1010101010-
Liquor cerebro spinale; rachicentesi;
Ascesso cerebrale;
Semeiologia della sindrome da compressione midollare;
Ernie discali e processi extramidollari;
Mielopatie spondilo-artrosiche;
Testi del Syllabus
Resp. Did.
GALLINA Sabina
Anno offerta:
2015/2016
M60001 - PATOLOGIE DELL'APPARATO CARDIOVASCOLARE E
RESPIRATORIO
LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
Insegnamento:
Corso di studio:
Anno regolamento:
2015
CFU:
3
Settore:
MED/11
Tipo Attività:
C - Affine/Integrativa
Anno corso:
1
Periodo:
Secondo Semestre
Sede:
CHIETI
Matricola:
001042
Testi in italiano
Lingua insegnamento
italiano
Testi di riferimento
CARDIOLOGIA per scienze motorie e scienze infermieristiche
- R. Calabrò, A D'Andrea, B. Sarubbi - casa editrice IDELSON-GNOCCHI
- Cardiologia dello Sport Paolo Zeppilli / Casa editrice scientifica internazionale
Obiettivi formativi
Lo studente dovrà raggiungere una adeguata conoscenza delle cardiopatie e delle
potenzialità terapeutiche dell’attività fisica del cardiopatico; avere una specifica
competenza nella scelta del tipo di attività sportiva per i pazienti affetti da
cardiopatia
Metodi didattici
lezioni frontali
Modalità di verifica
dell'apprendimento
esame orale
Programma esteso
Il cuore d’atleta:
Rimodellamento cardiovascolare secondario all’esercizio fisico
Aspetti cardiologici dello sport nell’atleta master
Aspetti cardiologici dello sport nell’atleta disabile
La valutazione dell’apparato cardiovascolare
• Metodologie di studio dell’apparato cardiovascolare nell’atleta
• La sintomatologia e semeiotica dell’apparato cardiovascolare
L’attività sportiva nella prevenzione primaria e secondaria delle cardiopatie
Classificazione ed etiopatogenesi delle cardiopatie:cenni
Classificazione degli sport in relazione all’impegno cardiovascolare
La Cardiopatia Ischemica acuta e cronica: eziopatogenesi, fisiopatologia,quadri
clinici;
l’attività sportiva nella cardiopatia ischemica
L’ipertensione arteriosa sistemica:definizione, cause,fisiopatologia, trattamento non
farmacologico; l’attività sportiva nella ipertensione arteriosa sistemica
• Scompenso Cardiaco –Trapianto Cardiaco ed esercizio fisico
• Aritmie,sincope e morte improvvisa: epidemiologia, cause e meccanismi,
prevenzione
• Cardiomiopatie,valvulopatie e cardiopatie congenite
Emergenze ed urgenze cardiologiche nel corso della pratica sportiva
Definizione
Eziopatogenesi
Meccanismi fisopatologici
Principali manovre di rianimazione cardiovascolare
La riabilitazione cardiovascolare: modalità operative,prescrizione dell'esercizio
fisico;
Controindicazioni, sicurezza.Valutazione del programma e verifiche operative
• Protocolli di idoeneità sportiva in pazienti cardiopatici:Criteri di idoneità e non
idoneità
allo sport nel paziente affetto da card
Cenni su : Aspetti anatomici dell'apparato respiratorio
Cenni su: Aspetti fisiologici dell'apparato respiratorio
Fatica muscolare respiratoria.
Meccanismi di difesa del polmone.
Adattamenti cardiorespiratori all'esercizio fisico: F.C., G.S., P.C., P.A.,
ridistribuzione vascolare, V.E., VO2.
Consumo di O2 come indice prestativo.
Ipossia e cianosi.
Valutazione strumentale pneumologica: spirometria, curva flusso/volume,
pletismografia corporea, ergospirometria.
Elementi di anatomia funzionale dell'apparato respiratorio.
Principi generali dei Tests di funzionalità respiratoria:
spirometria;
valutazione dei volumi polmonari;
curva flusso/volume;
diffusione alveolocapillare: test DLCO;
test da sforzo cardio-respiratorio
La valutazione degli scambi gassosi intrapolmonari:
emogasanalisi arteriosa;
pulsossimetria;
Patologie ostruttive e restrittive e loro conseguenze sull’attività fisica:
Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva;
Asma bronchiale
Pneumopatie interstiziali diffuse
Fibrosi polmonare idiopatica
L’Insufficienza respiratoria
Le conseguenze respiratorie delle malattie neuromuscolari
l’esercizio fisico nei pazienti affetti da patologie respiratorie
La valutazione respiratoria delle attività sportive
Malattie respiratorie a trasmissione aerea ed attività sportiva.
Abitudine al fumo e sue conseguenze.
Attività fisico-sportiva nel bambino allergico.
Attività fisica e patologia respiratoria nell'anziano.
Importanza dell'educazione respiratoria nell'attività fisica.
Idoneità sportiva pneumologica: cenni
Testi del Syllabus
Resp. Did.
NAPOLITANO Giorgio
Anno offerta:
2015/2016
Insegnamento:
M60002 - PATOLOGIE ENDOCRINO-METABOLICHE
LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
Corso di studio:
Anno regolamento:
2015
CFU:
5
Settore:
MED/13
Tipo Attività:
B - Caratterizzante
Anno corso:
1
Periodo:
Secondo Semestre
Sede:
CHIETI
Matricola:
000996
Testi in italiano
Lingua insegnamento
Italiano
Testi di riferimento
A scelta tra:
• Endocrinologia per i corsi di laurea delle professioni sanitarie (autore: F. Monaco;
casa editrice: Società Editrice Universo)
• Endocrinologia ed attività motorie (autore: A. Lenzi et al.; casa editrice: Elsevier
Masson)
Per quanto concerne la parte inerente i principi generali di programmazione
dell’esercizio fisico si consiglia il seguente libro di testo:
• ACSM. Linee guida per i test e la prescrizione d’esercizi (autore: ACSM; casa
editrice: CLUEB)
Per quanto concerne la parte inerente l’esercizio fisico nelle condizioni patologiche
sarà consegnato del materiale specifico a lezione che, in caso di necessità, potrà
essere anche richiesto direttamente al docente tramite e-mail.
Prerequisiti
No
Metodi didattici
- lezioni frontali
- laboratorio in palestra
Altre informazioni
No
Modalità di verifica
dell'apprendimento
Esame orale
Programma esteso
• Principi di endocrinologia (ormone-recettore, feed-back, ritmi secretori)
• Esercizio fisico di forza e risposta ormonale in relazione alle diverse intensità e
modalità di allenamento e principi generali di
programmazione dell’allenamento di forza
• Esercizio fisico aerobico e risposta ormonale in relazione alle diverse intensità e
modalità di allenamento e principi generali di programmazione dell’allenamento
aerobico
• Ipotalamo e ipofisi: principali patologie
• Growth Hormone (GH): usi ed abusi
• Deficit del GH ed esercizio fisico
• Patologie tiroidee ed esercizio fisico
• Fisiopatologia del ciclo ovarico
• Menopausa ed esercizio fisico
• Metabolismo calcio-fosforico
• Fisiopatologia dell’osteoporosi
• Osteoporosi ed esercizio fisico
• Fisiopatologia dell’obesità
• Obesità ed esercizio fisico
• Fisiopatologia del diabete di tipo II
• Diabete di tipo II ed esercizio fisico
• Fisiopatologia del diabete di tipo I
• Diabete di tipo I ed esercizio fisico
• Steroidi: glucocorticoidi e androgeni
• Overtraining e overreaching
Testi in inglese
Lingua insegnamento
Italian
Testi del Syllabus
Resp. Did.
RIPARI Patrizio
Anno offerta:
2015/2016
Insegnamento:
M11002 - PREVENZIONE E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE
LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
Corso di studio:
Anno regolamento:
2014
CFU:
6
Settore:
M-EDF/01
Tipo Attività:
B - Caratterizzante
Anno corso:
2
Periodo:
Primo Semestre
Sede:
CHIETI
Matricola:
001033
Testi in italiano
Lingua insegnamento
italiano
Testi di riferimento
Stretching per la flessibilità funzionale, ,Armiger-Martin, Ed. italiana a cura di G.
Barassi, Piccin Padova 2010
Obiettivi formativi
Il corso si propone di contribuire alla conoscenza in ambito preventivo e rieducativo,
fornendo conoscenze dei metodi, tecniche di interventi educativi e applicazione
delle competenze acquisite. Questo corso tende ad affrontare la centralità
dell'attività motoria quale strumento per la prevenzione, autonomia ed efficienza,
finalizzato alla salute ed alla qualità della vita.
Programma esteso
Basi fisiologiche del controllo del movimento.
Principi teorici del recupero funzionale e scale di valutazione.
Biomeccanica funzionale del sistema corporeo.
Cinesiologia rieducativa del sistema corporeo.
Teoria e metodologia dell'attività motoria preventiva e compensativa.
Testi del Syllabus
Resp. Did.
DI IORIO Patrizia
Anno offerta:
2015/2016
M12001 - PRINCIPI DI TERAPIA E TOSSICOLOGIA APPLICATA ALLO
SPORT
LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
Insegnamento:
Corso di studio:
Anno regolamento:
2014
CFU:
6
Settore:
BIO/14
Tipo Attività:
B - Caratterizzante
Anno corso:
2
Periodo:
Secondo Semestre
Sede:
CHIETI
Matricola:
000484
Testi in italiano
Testi di riferimento
“Farmacologia. Principi di basi e applicazioni terapeutiche” di F. Rossi, V. Cuomo,
C. Riccardi. Ed. Minerva Medica - II Edizione
Metodi didattici
convenzionale
Modalità di verifica
dell'apprendimento
La verifica finale è rappresentata da una prova orale, tesa a fornire un’equilibrata
valutazione sul raggiungimento degli obiettivi del Core Curriculum.
Programma esteso
· Principi di farmacocinetica: assorbimento, distribuzione, metabolismo ed
escrezione dei farmaci, parametri di farmacocinetica.
· Principi di farmacodinamica: recettori di membrana e intracellulari, vie di
trasduzione del segnale, interazioni farmaco-recettore.
· Farmacologia dei recettori adrenergici e colinergici. · Farmaci per il trattamento
dell’asma bronchiale:broncodilatatori, cortisonici, metilxantine.
· Farmaci per la terapia del dolore: analgesici oppiacei, antinfiammatori non
steroidei, altri farmaci analgesici (Tramadolo, antidepressivi triciclici, antiepilettici).
· Farmaci per il trattamento delle epilessie: fenitoina, carbamazepina, acido
valproico, etosuccimide, fenobarbitale, benzodiazepine, nuovi farmaci antiepilettici.
· Farmaci per il trattamento della spasticità:benzodiazepine, baclofene, dantrolene,
tossina botulinica.
· Farmaci per il trattamento del morbo di Parkinson: levodopa e carbidopa, agonisti
dei recettori dopaminergici, inibitori delle MAO, anticolinergici.
· Farmaci del metabolismo:farmaci ipoglicemizzanti, farmaci antiipercolesterolemici, terapia dell’obesità.
· Ormoni e farmaci del metabolismo del calcio:calcitonina, paratormone, calcio e
vitamina D, bifosfonati, estrogeni e correlati.
· Farmaci del sistema cardiovascolare, del sangue e del rene: nitroderivati, calcioantagonisti, beta-bloccanti, ACE-inibitori, sartani, glicosidi cardioattivi,
antiaggreganti piastrinici, diuretici.
· Tossicologia delle principali sostanze utilizzate nel doping: - cocaina e amfetamine
- caffeina - cannabinoidi - oppiacei - alcol - steroidi androgeni
anabolizzanti.
· Meccanismi neurobiologici della tossicodipendenza
· Tolleranza, dipendenza, astinenza
Testi del Syllabus
Resp. Did.
AQUINO ANTONIO
Anno offerta:
2015/2016
Insegnamento:
M40002 - PSICOLOGIA SOCIALE
LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
Corso di studio:
Anno regolamento:
2015
CFU:
7
Settore:
M-PSI/05
Tipo Attività:
B - Caratterizzante
Anno corso:
1
Periodo:
Primo Semestre
Sede:
CHIETI
Matricola:
005269
Testi in italiano
Contenuti
L'influenza sociale.
La cognizione sociale.
Gli atteggiamenti.
La modificazione dei comportamenti di salute.
Il Sè.
I processi intragruppo e intergruppi.
Il focus group.
Testi di riferimento
Palmonari, A., Cavazza, N., Rubini, M. (2012) Psicologia sociale. Seconda
Edizione. Bologna: Il Mulino (Capitoli: 1,2,4,7,8,9)
Corrao, S. (2013) Il focus group. Franco Angeli Editore
Prochaska, J. O. (1997).The transtheoretical model of health behavior change.
Disponibile presso la Scuola d’Atene (a fianco a Chocolat, Cartella Aquino Scienze
motorie)
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire agli studenti i fondamentali strumenti teorici,
metodologici e applicativi per la lettura e la comprensione dei principali fenomeni
psicosociali. Inoltre il corso mira a fornire agli studenti le competenze necessarie a
promuovere interventi di prevenzione e promozione dei comportamenti dalla salute,
a gestire i gruppi e a progettare interventi psicosociali in equipe.
Metodi didattici
Lezioni frontali e laboratori pratici
Modalità di verifica
dell'apprendimento
Esame orale
Programma esteso
Il corso si svilupperà su tre moduli.
Nel primo modulo saranno introdotti i costrutti principali della psicologia sociale
(influenza sociale, social cognition, atteggiamenti)in modo da aumentare la
confidenza degli studenti con una prospettiva psicosociale.
Nel secondo modulo saranno introdotti i principali modelli teorici relativi ai
cambiamenti dei comportamenti di salute con l'introduzione delle principali
tecniche di modificazione dei comportamenti di salute.
Nel terzo modulo saranno indagati i processi intragruppo (es. performance in
gruppo) e intergruppi (es. discriminazione intergruppi nelle attività sportive) con un
focus particolare rivolto alle tecniche di gestione del gruppo.
Testi del Syllabus
Resp. Did.
BERTOLLO MAURIZIO
Anno offerta:
2015/2016
Insegnamento:
M11001 - PSICOMOTRICITA' E ATTIVITA' MOTORIE ADATTATE
LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
Corso di studio:
Anno regolamento:
2014
CFU:
6
Settore:
M-EDF/01
Tipo Attività:
B - Caratterizzante
Anno corso:
2
Periodo:
Primo Semestre
Sede:
CHIETI
Matricola:
002645
Testi in italiano
Lingua insegnamento
Italiano
Contenuti
Il corso sarà suddiviso in due parti: la prima tratterà argomenti di Psicomotricità
mentre la seconda di attività fisica adattata
Testi di riferimento
Prima Parte (Psicomotricità):
Berchicci M., Bertollo M. (in press). The role of physical activity in the treatment of
ADHD. In Carraro A., Probst M. (Eds) Mental Health and Physical activity. Milano:
EdiErmes (ITA).
Berchicci M, Bertollo M. (2009). Il contributo psicomotorio nell’intervento
multidisciplinare con un bambino con ADHD. PSICOMOTRICITÀ, vol. 13; p. 2332, ISSN: 1723-3844
Di Fronso S., Cassese M., Bertollo M. (2011). I disturbi dello sviluppo della
coordinazione motoria PSICOMOTRICITÀ. Vol. 15, n. 2, ISSN: 1824-7911
Priori M. Berchicci M, Bertollo M. (2009). Valutazione delle abilità psicomotorie
attraverso il movement abc nei bambini abruzzesi tra i sette e gli undici anni di età.
CHINESIOLOGIA, vol. 27; p. 38-44, ISSN: 1824-7911
Cottini, L. (2003). Psicomotricità. Roma: Carocci Editore.
Per i non frequentanti in aggiunta
Pisatauro, C.,(1996). Appunti di psicomotricità, Padova: Piccin.
Seconda parte (Attività adattata):
Bortoli, L. (1998). Le attività motorie e sportive per disabili: principi didattici generali.
In L. Bortoli, M. Cavasin, L. Conzon, D. Donati, A. Maniero e L. Turatello, Sport
e attività motorie per disabili (pp.7-16). Padova: FISD, Comitato Regionale Veneto
(dispensa).
Bianco, A., Tasso, E., Bilard, J., Ninot, G. e Varray, A. (2005). Insegnare e far
vivere le attività fisiche adattate. Edizioni La Lontra. (solo la parte introduttiva)
Obiettivi formativi
Prima parte:
Lo scopo del corso è di conoscere i concetti che regolano l’intervento psicomotorio
in ambito educativo, rieducativo e terapeutico. Saper svolgere una valutazione
psicomotoria secondo le principali linee di pensiero utilizzando griglie, test e scale di
osservazione e saper rielaborare un profilo psicomotorio utile al successivo
intervento rieducativo. Conoscere le
procedure di intervento educativo e rieducativo con soggetti disabili, in particolare
durante l’età evolutiva.
Seconda parte:
Il corso mira a fornire conoscenze e competenze relative agli approcci educativi e
rieducativi da utilizzare qualora ci si trovi ad operare con persone con disabilità. In
particolare, si farà riferimento agli aspetti comunicativi e relazionali; inoltre, verranno
fornite indicazioni didattiche finalizzate a programmare interventi per persone con
disabilità, anche ai fini dell’inserimento in gruppi di attività motorie e sportive.
Prerequisiti
Conoscenza dello sviluppo motorio, affettivo, cognitivo e sociale del bambino.
Conoscenza della classificazione internazionale delle disabilità (ICF).
Metodi didattici
Lezioni frontali
Osservazione, analisi e discussione di materiale videoregistrato
Discussione e lavoro di gruppo
Esercitazioni pratiche di attività utilizzando il role play e la simulazione
Altre informazioni
Alcuni argomenti del corso verranno trattati dalla prof.ssa Laura Bortoli
Modalità di verifica
dell'apprendimento
Esame pratico ed orale
Programma esteso
Prima parte:
Cenni di storia del movimento psicomotorio; Il concetto di psicomotricità; Le nozioni
fondamentali della psicomotricità ed i fattori psicomotori; La funzione del gioco in
ambito psicomotorio; La corporeità, l'immagine del corpo, lo schema corporeo; Il
corpo e la dimensione fantasmatica delle angosce arcaiche; Interventi educativi,
rieducativi e terapeutici; La psicomotricità educativa e rieducativa di Vayer e Picq;
La psicomotricità funzionale o psicocinetica di Le Boulch; La psicomotricità
relazionale di Lapierre e Aucouturier; La Valutazione psicomotoria (griglie di
osservazione e scale di sviluppo- Oseretzky, Movit- Batterie dello sviluppo motorio
– ABC Movement); Costruzione, analisi e interpretazione di un profilo psicomotorio;
Il progetto di intervento; Analisi di casi clinici e valutazione delle tecniche di
intervento psicomotorio per ciascuna disabilità. In particolare ADHD, DCD,
Sindrome non-verbale, ritardo mentale, disturbi pervasivi dello sviluppo.
Seconda parte:
Definizioni e terminologia relativa alle disabilità. Problematiche generali.
La disabilità: il modello categoriale ed il modello delle differenze individuali.
L’attività motoria adattata: finalità e principi generali.
Aspetti psicopedagogici nelle attività motorie adattate.
Aspetti didattico-metodologici nelle attività motorie adattate.
Testi del Syllabus
Resp. Did.
ROBAZZA Claudio
Anno offerta:
2015/2016
Insegnamento:
M90002 - RIEDUCAZIONE MOTORIA
LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
Corso di studio:
Anno regolamento:
2014
CFU:
6
Settore:
M-EDF/01
Tipo Attività:
B - Caratterizzante
Anno corso:
2
Periodo:
Primo Semestre
Sede:
CHIETI
Matricola:
003713
Testi in italiano
Lingua insegnamento
ITALIANO
Contenuti
Modello cognitivo e modello ecologico nell’insegnamento delle abilità motorie.
Definizione degli obiettivi. Comunicazione. Principi metodologici dell’insegnamento.
Orientamento motivazionale e clima motivazionale. Effetti dell’attività fisica sulla
salute. Attività fisica come terapia nelle malattie croniche. Modello transteoretico,
stadi di cambiamento ed attività fisica. Metodologia della ricerca e della
sperimentazione applicata alla riabilitazione, alla prevenzione e al recupero.
Testi di riferimento
Libri:
Carraro, A., e Lanza, M. (a cura di). (2004). Insegnare/apprendere in educazione
fisica: problemi e prospettive. Roma: Armando.
Schmidt, R. A, & Wrisberg, C. A. (2004). Motor learning and performance (3rd ed.).
Champaign, IL: Human Kinetics. (Tr. it. Apprendimento motorio e prestazione.
Roma: Società Stampa Sportiva).
Articoli:
American College of Sports Medicine. (1998). Position stand on exercise and
physical activity for older adults. Medicine and Science in Sports and Exercise, 30,
992-1008.
Biddle, S. J. H., Hagger, M. S., Chatzisarantis, N. L. D., & Lippke, S. (2007).
Theoretical frameworks in exercise psychology. In G. Tenenbaum & R. Eklund
(Eds.), Handbook of sport psychology (3rd ed., pp. 537-559). Hoboken, NJ: Wiley.
Bortoli, L., Bertollo, M., e Robazza, C. (2005). Sostenere la motivazione nello sport
giovanile: Il modello TARGET. Giornale Italiano di Psicologia dello Sport, 3, 69-72.
Bortoli, L., e Robazza, C. (1993). Le aspettative personali di efficacia
nell’apprendimento motorio e nella prestazione. Didattica del Movimento, 86/87, 4856.
Bortoli, L., e Robazza, C. (2004). Motivazioni in educazione fisica: orientamento sul
compito e orientamento sull’io. Educazione fisica e Sport nella Scuola, 191/192, 1422.
Bortoli, L., e Robazza, C. (2007). Il clima motivazionale in educazione fisica.
Educazione Fisica e Sport nella Scuola, 207/208, 41-53.
Breckon, J. D., Johnston, L. H., & Hutchison, A. (2008). Physical activity
counseling content and competency: A systematic review. Journal of Physical
Activity and Health, 5, 398-417.
Marcus, B. H., Bock, B. C., Pinto, B. M., Napolitano, M. A., & Clark, M. M. (2002).
Exercise initiation, adoption, and maintenance in adults: theoretical models and
empirical support. In J. L. Van Raalte & B. W. Brewer (Eds.), Exploring sport and
exercise psychology (2nd ed., pp. 185-208). Washington, DC: American
Psychological Association.
Pedersen, B. K., & Saltin, B. (2006). Evidence for prescribing exercise as therapy in
chronic disease. Scandinavian Journal of Medicine and Science in Sports, 16
(Suppl. 1), 3-63.
Pesce, C. (2002). Insegnamento prescrittivo o apprendimento euristico? Rivista di
Cultura Sportiva, 55, 10-18.
Reed, J., & Buck, S. (2009). The effect of regular aerobic exercise on positiveactivated affect: A meta-analysis. Psychology of Sport and Exercise, 10, 581-594.
Reed, J., & Ones, D. S. (2006). The effect of acute aerobic exercise on positive
activated affect: A meta-analysis. Psychology of Sport and Exercise, 7, 477-514.
Robazza, C., e Bortoli, L. (1997). Riqualificazione del sistema formativo motoriosportivo: linee metodologiche e didattiche. Didattica del Movimento, 108, 15-24.
Spence, J. C., & Lee, R. E. (2003). Toward a comprehensive model of physical
activity. Psychology of Sport and Exercise, 4, 7-24.
Obiettivi formativi
Obiettivi del corso sono di sviluppare e approfondire i fondamenti di teoria e
metodologia del movimento umano rivolgendo particolare attenzione agli aspetti
applicativi nell’ambito della prevenzione e del recupero. L’approccio teorico adottato
è prevalentemente cognitivo-comportamentale ed ecologico pur fondato su processi
neurologici e biomeccanici sottostanti il controllo e l’apprendimento motorio.
Prerequisiti
Nessuno
Metodi didattici
Lezioni
Modalità di verifica
dell'apprendimento
Esame scritto e/o orale.
Programma esteso
Classificazioni del movimento, capacità, abilità, competenze. Meccanismi di
elaborazione delle informazioni nell’esecuzione del movimento secondo l’approccio
cognitivo-comportamentale e l’approccio dinamico. Tappe dell’apprendimento
motorio. Modello cognitivo e modello ecologico nell’insegnamento delle abilità
motorie. Definizione degli obiettivi. Obiettivi di prestazione, di risultato e di processo.
Comunicazione. Regole per comunicare efficacemente. Informazioni verbali, visive
e cinestesiche nelle tappe dell’apprendimento. Feedback aggiuntivo: effetti
motivanti, di rinforzo, informativi. Feedback quantitativo e feedback qualitativo.
Feedback relativo a programma motorio, relativo a parametri, descrittivo, e
prescrittivo. Feedback riassuntivo e feedback medio. Tecniche feedback di
frequenza auto-determinata, fading e performance bandwidth. Sovraapprendimento. Pratica ammassata e pratica distribuita. Variabilità nei contenuti e
variabilità nei parametri. Interferenza contestuale. Pratica globale e pratica per parti.
Mental imagery. Transfer di apprendimento. Strategie, metastrategie e
metacognizioni. Self-efficacy, emozioni, motivazioni. Orientamento motivazionale e
clima motivazionale. Effetti dell’attività fisica sulla salute. Attività fisica come terapia
nelle malattie croniche. Modello transteoretico, stadi di cambiamento ed attività
fisica. Metodologia della ricerca e della sperimentazione applicata alla riabilitazione,
alla prevenzione e al recupero.
Testi del Syllabus
Resp. Did.
PASOTTI Camillo Stefano
Anno offerta:
2015/2016
Insegnamento:
M40001 - SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE
LM67 - Scienze e tecniche delle attività motorie preventive e adattate
Corso di studio:
Anno regolamento:
2015
CFU:
5
Settore:
SPS/08
Tipo Attività:
B - Caratterizzante
Anno corso:
1
Periodo:
Primo Semestre
Sede:
CHIETI
Matricola:
002517
Testi in italiano
Lingua insegnamento
italiano
Contenuti
principi e fondamenti di sociologia della comunicazione coniugati con le attività
sportive e motorie
Testi di riferimento
Perissinotto A., Sport e comunicazione. Teorie, storie e scenari. Mondadori, Milano
2012.
Antonelli G., Comunicazione Media Cittadinanza, Franco Angeli Milano 2012.
Obiettivi formativi
Lo studente alla fine del corso deve dimostrare padronanza dei concetti e dei temi
trattati durante le lezioni e presenti sui testi
Metodi didattici
Lezioni con analisi di cases study
Modalità di verifica
dell'apprendimento
Esame orale
Programma esteso
La comunicazione e la cultura in un mondo connesso.La comunicazione
interculturale. i media. La cittadinanza. Forme e modi della comunicazione sportiva.
Teorie della comunicazione.I media e lo sport. Sport e pubblicità. Sport e potere.