analisi automatica di acque marine e salmastre

SISTEMI
SISTEMI THERMO
THERMO SCIENTIFIC
SCIENTIFIC AQUAKEM
AQUAKEM
PER
PER
LL’’ ANALISI
ANALISI AUTOMATICA
AUTOMATICA DI
DI ACQUE
ACQUE MARINE
MARINE
EE SALMASTRE
SALMASTRE
AHSI Spa – www.ahsi.it
ORIGINE DEI DATI
• Apparecchiatura: Analizzatore Fotometrico AQUAKEM 200 di Thermo Scientific
• Cliente: Arpa Puglia, Laboratorio di Bari
• Riferimenti:
• Dr. Siliberti – Responsabile Laboratorio
• Dr. Spinelli – Utilizzatore dello strumento
• Obiettivo: verificare i livelli di rilevabilità di AQUAKEM nell’analisi di acque di
mare.
La famiglia degli
analizzatori automatici
AQUAKEM
Aquakem 600
Aquakem 200
e 250
AMMONIACA
• Il metodo d’analisi è basato su di una versione modificata della reazione di
Berthelot in cui l’ammoniaca reagisce con ioni ipoclorito, generati dall’idrolisi
alcalina di sodio dicloroisocianurato in presenza di fenolo per formare un
composto blu di indofenolo. L’assorbanza del composto è misurata a 630nm.
• La calibrazione, effettuata con standard in acqua di mare sintetica, presenta un
buon r2 e, soprattutto, un livello di rilevabilità di 1-2µg/l ed anche meno.
Assorbanza ad
1 ppb = 0,026 A
NITRITI
• Il metodo d’analisi è quello classico della diazotazione della sulfanilammide da
parte del nitrito in presenza di acido fosforico a pH 1,9 con conseguente
formazione di un azocomposto colorato con N-1-nftiletilendiammina (NEDD).
L’assorbanza del composto è misurata a 520nm.
• La calibrazione, realizzata con standard in acqua di mare sintetica, presenta un
eccellente r2 e un MDL pari a circa 2-3µg/l.
Assorbanza ad
2,5 ppb = 0,004 A
NITRATI E AZOTO TOTALE
• TON (azoto totale ossidato) è la retta di calibrazione necessaria per poter poi ottenere i
valori di NO3 (per differenza tra TON ed NO2) ed azoto totale (dopo opportuna digestione
dei campioni). L’analisi avviene per riduzione del nitrato a nitrito e per successiva reazione
del nitrito con i reagenti di Griess. L’enzima “nitrato riduttasi” (AtNaR) catalizza la riduzione
del nitrato a nitrito per mezzo dell’agente riducente NADH. Un metodo alternativo è
l’utilizzo della classica colonna di cadmio.
• La calibrazione, con uno standard in acqua di mare sintetica, presenta un ottimo r2 e un
MDL di circa 2µg/l per i nitrati mentre per l’azoto totale non si è riuscito a trovare il metodo
di digestione più idoneo (l’idea è di poter utilizzare nelle analisi la stessa retta dei nitrati).
Assorbanza ad
10 ppb = 0,040 A
SILICATI
• Le forme reattive di silicio, in soluzione acida a pH inferiore a 2, reagiscono con ioni di
ammonio molibdato a formare un complesso giallo di molibdato di silicio che è poi ridotto
con acido amminonaftosolfonico per produrre un complesso blu di Heteropoly.
L’assorbanza viene letta a 880nm.
• La calibrazione, effettuata con uno standard in acqua di mare sintetica, presenta un ottimo
r2 e un MDL pari a circa 10-15µg/l.
• Utilizzando un metodo alternativo è possibile arrivare fino ad un MDL di 2µg/l.
Assorbanza a
10 ppb = 0,002 A
FOSFORO TOTALE
• Lo ione ortofosfato reagisce con molibdato d’ammonio e tartrato di antimonio e potassio, a
pH acido, per formare un complesso di acido 12-molibdofosforico. Il complesso è poi
ridotto con acido ascorbico per formare il composto blu Heteropoly. L’assorbanza è
misurata a 880nm.
• La calibrazione, realizzata con uno standard in acqua di mare sintetica digerito (in modo da
convertire ogni forma di fosforo in ortofosfato), presenta un buon r2 e un MDL inferiore a
10µg/l (limitazione: i valori di assorbanza sono generalmente molto bassi).
Assorbanza a
10 ppb = 0,004 A
CONCLUSIONI
• Le analisi dell’ammoniaca e dei nitriti hanno confermato i risultati attesi,
con limiti di rilevabilità molto bassi, vicino ad 1ppb.
• L’analisi dei silicati è risultata certamente valida, ma per abbassare
ulteriormente i valori di MDL è necessario impiegare un metodo
alternativo, con molibdato ed acido sulfonico, per poter arrivare a valori
sui 2ppb.
• Il fosforo totale è un’analisi che, nonostante la necessaria digestione
dei campioni con tutte le difficoltà del caso, presenta un limite di
rilevabilità di poco inferiore ai 10ppb (seppur con valori di assorbanza
molto bassi, vicini all’errore strumentale)
• L’analisi dei nitrati permette di arrivare ad ottimi risultati in termini di
MDL, spingendosi fino a valori di 2ppb.
• L’azoto totale è l’analisi che presenta maggiori problematiche,
soprattutto legate alla digestione dei campioni che deve essere
ottimizzata in modo da ottenere i risultati migliori possibili. Il limite di
rilevabilità non è inferiore a 10ppb.